Hot in the Shade Tour
| Hot In The Shade Tour | |||
|---|---|---|---|
| Tour dei Kiss | |||
| Album | Hot In The Shade | ||
| Inizio |  Lubbock4 maggio 1990 | ||
| Fine | New York 9 novembre 1990 | ||
| Tappe | 1 | ||
| Spettacoli | 123 | ||
| Cronologia dei tour dei Kiss | |||
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Hot in the Shade Tour è stato un tour del gruppo hard rock americano Kiss, dopo l'uscita dell'album omonimo.
Antefatti[modifica | modifica wikitesto]
Dopo il Crazy Nights Tour, Paul Stanley ne intraprese uno solista nei club, nel 1989, mentre la band era in pausa.[1]
Il tour sarebbe dovuto partire all'inizio dell'anno, ma fu posticipato per consentire la promozione del secondo singolo dall'album, Forever e del primo singolo, Hide Your Heart che tuttavia non ebbe un grande impatto.[2]
Prima dell'inizio del tour, la band trascorse due settimane a Lubbock, in Texas, per fare delle prove per il tour, prima di partire.[3]
I Kiss furono la band di supporto dei Whitesnake a Toronto il 15 giugno 1990, suonando insieme agli altri artisti come Slaughter e Faster Pussycat.[4]
Il 4 luglio 1990, Stanley, mentre tornava a casa dopo un'esibizione a Springfield, finì coinvolto in un incidente d'auto e riportò lievi lesioni al collo e alla schiena, le quali costrinsero la cancellazione dello spettacolo a New Haven il 5 luglio 1990, che fu successivamente riprogrammato al 27 ottobre.[5]
In seguito si infortunò di nuovo quando si ruppe le costole durante uno spettacolo a Johnstown che portò alla cancellazione di altri spettacoli.[6]
Questo fu l'ultimo tour con il batterista Eric Carr, che in seguito morì di cancro il 24 novembre 1991.[7][8]
Carr eseguì il suo ultimo spettacolo con i Kiss il 9 novembre 1990 a New York.[9]
Nel programma del tour finale della band, Gene Simmons ha riflettuto su questo:
«For the Hot in the Shade Tour we went out on one of our most extravagant tours to date since the '70s makeup shows. We had lasers and a giant Sphinx prop on the stage, which was visually stunning and caught everybody's attention.»
«Per il Hot in the Shade Tour abbiamo partecipato a uno dei nostri tour più stravaganti dai tempi degli spettacoli di trucco degli anni '70. Avevamo laser e un gigantesco oggetto di scena Sphinx sul palco, che era visivamente sbalorditivo e ha attirato l'attenzione di tutti.»
Recensioni[modifica | modifica wikitesto]
Lonna Baldwin, giornalista del Spokesman-Review, la quale assistette allo spettacolo a Spokane l'8 settembre 1990, aprì la sua recensione riconoscendo il numero di fan che si erano presentati per il concerto quella sera. Elogiò l'ingresso della band dall'elica della sfinge in fondo al palco, notando il ruggito del pubblico. Notò la miscela di brani vecchi e nuovi che la band propose durante lo spettacolo, affermando anche che i membri sapevano come organizzare uno show. Concluse la sua recensione, affermando che ogni canzone venne accolta con entusiasmo dal pubblico così come dalla "folla in piedi davanti al palco".[11]
Kim Reeves del Southeast Missourian, che assistette allo spettacolo di Cape Girardeau il 22 maggio 1990, diede allo spettacolo una recensione positiva. Aprì il suo commento, notando le impressioni durature della sfinge sul palco e gli effetti pirotecnici, notando il ruggito della folla di 5.200 presenti quando la band era entrata in scena. Affermò che la band si era evoluta in un gruppo più maturo con il passare del tempo, citando l'entusiasmo della folla e la quantità di energia dei membri della band, in particolare Stanley che convinse il pubblico a partecipare e Simmons che saltava sul palco - parlando anche di l'assenza del trucco e le apparizioni della band che indossa spandex e scarpe in stile atletico.[12]
Peter Atkinson, uno scrittore del Record-Journal, diede una recensione positiva dopo la performance della band a New Haven. Notò l'uso sia del colossale palco che delle canzoni classiche e nuove che la band aveva eseguito durante lo spettacolo. Riconoscendo le reazioni della folla allo spettacolo, affermò che il pubblico si è comportato bene e sorprendentemente "ordinato" nonostante l'energia della band sul palco, aggiungendo quando iniziò il bis - le guardie di sicurezza si sarebbero affrettate a mettersi in salvo dietro le barriere davanti al palco. Concluse la sua recensione, citando che lo spettacolo è stato "una grande esibizione dei più anziani statisti del metal".[6]
Allestimento del palco[modifica | modifica wikitesto]
La band utilizzò uno sphynx di poco più di 12 metri con occhiali da sole[13] dalla copertina dell'album sul palco, chiamandolo Leon, che presentava la capacità di emettere fuochi d'artificio e luci dalla sua bocca. All'inizio di ogni spettacolo, la bocca della sfinge si apriva per rivelare la band in sagoma tra i raggi laser. Quando quest'ultima stava eseguendo God Of Thunder, il tastierista Gary Corbett cantava la strofa finale attraverso un sintetizzatore, per metterla in sincronia con la bocca dell'elica sphynx per far sembrare che stesse cantando.[14]
Alla fine di ogni esibizione, la sfinge "scompariva" e, attraverso l'uso di colpi di cannone e scintille sul palco e sopra il pubblico, il logo luminoso della band si sollevava dal fondo del palco durante Detroit Rock City.[12]
Il palco includeva anche una rampa, che era avvolta nella nebbia e tubi che facevano fuoriuscire fluidi, così come piattaforme ringhiere su ciascun lato del palco per Stanley e Kulick per lanciare plettri al pubblico.[6]
Artisti d'aperutra[modifica | modifica wikitesto]
Date[modifica | modifica wikitesto]
Date cancellate[modifica | modifica wikitesto]
| Data | Città | Stato | Luogo | Ragione |
|---|---|---|---|---|
Scaletta[modifica | modifica wikitesto]
Questa è una scaletta di esempio eseguita da uno spettacolo, ma potrebbe non rappresentare la maggior parte degli spettacoli durante il tour.[4]
- I Stole Your Love
- Deuce
- Heaven's On Fire
- Crazy Crazy Nights
- Black Diamond
- Shout It Out Loud
- Strutter
- Calling Dr. Love
- I Was Made For Lovin' You
- Rise To It
- Fits Like A Glove
- Hide Your Heart
- Lick It Up
- God Of Thunder
- Forever
- Cold Gin
- Tears Are Falling
- I Love It Loud
- Love Gun
- Detroit Rock City
Curiosità sulla scaletta[modifica | modifica wikitesto]
- Betrayed fu suonata due volte durante il tour, Little Caesar fu suonata una volta e Under The Gun è stato suonata all'inizio del tour, successivamente su sostituita da I Was Made For Lovin' You.
- C'mon And Love Me e Hell Or High Water furono suonate all'inizio del tour.
Formazione[modifica | modifica wikitesto]
- Paul Stanley - chitarra ritmica, voce
- Gene Simmons - basso, voce
- Bruce Kulick - chitarra solista, cori
- Eric Carr - batteria, cori
Musicista aggiuntivo
- Gary Corbett - tastiere
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ (EN) Stanley keeps busy with two bands, in The Lewiston Journal, Lewiston-Auburn, 11 marzo 1989, p. 8D. URL consultato il 7 gennaio 2022.
- ^ (EN) Matthew Wilkening, How Kiss Reclaimed Their Legacy on the 'Hot in the Shade' Tour, su Ultimate Classic Rock, 12 maggio 2020. URL consultato il 2 gennaio 2022.
- ^ (EN) Ralph Kisiel, Kiss: Raucous rockers are survivors of the ages, in Toledo Blade, Toledo, 13 maggio 1990, pp. D1–D2. URL consultato il 7 gennaio 2022.
- ^ a b Gooch Suhs, 2002.
- ^ (EN) Kiss singer suffers injuries in car crash, in The Deseret News, Pelham, 2 agosto 1990, p. C-6. URL consultato il 1º gennaio 2022.
- ^ a b c (EN) Peter Atkinson, Kiss highlights the old in New Haven, in Record-Journal, Meriden, 29 ottobre 1990, p. 7. URL consultato il 7 gennaio 2022.
- ^ (EN) Matthew Wilkening, 23 Years Ago: Kiss Drummer Eric Carr Dies, in Ultimate Classic Rock, 24 novembre 2014. URL consultato il 28 dicembre 2021.
- ^ (EN) Eric Carr, 41, Is Dead; Rock Band's Drummer, in The New York Times, 26 novembre 1991. URL consultato il 7 gennaio 2022.
- ^ (EN) Jeff Giles, 30 Years Ago: Eric Carr Plays His Last Kiss Show, su Ultimate Classic Rock, 9 novembre 2015. URL consultato il 2 gennaio 2022.
- ^ (2019). End of the Road World Tour Program, pg. 26.
- ^ (EN) Kiss concert lights up Coliseum, in The Spokesman-Review, Spokane, 9 settembre 1990, p. B5. URL consultato il 1º gennaio 2022.
- ^ a b (EN) Kim Reeves, KISS 'rocks' Show Me Center crowd of 5,200 with songs of new and old, in The Southeast Missourian, Cape Girardeau, 23 maggio 1990, p. 2A. URL consultato il 7 gennaio 2022.
- ^ (EN) Isaiah Stewart, Veteran band Kiss - sans makeup - bringing own style of rock to S.L., in The Deseret News, 29 agosto 1990, p. 4C. URL consultato il 7 gennaio 2022.
- ^ Weiss, 2016, p. 81.
- ^ Avvisi di spettacoli nordamericani:
- (EN) Music and Dance, in New York Magazine, 12 novembre 1990, p. 118, ISSN 0028-7369. URL consultato il 1º gennaio 2022.«Kiss e Winger/Slaughter–Madison Square Garden alle 19:30.»
- (EN) Kiss concert in Wheeling, in Observer-Reporter, 24 settembre 1990, p. B1. URL consultato il 1º gennaio 2022.«Kiss, Winger e Slaughter saranno in concerto al Wheeling Civic Center il 30 ottobre alle 19:30»
- (EN) Pop music, in Gainesville Sun, Gainesville, 3 agosto 1990. URL consultato il 1º gennaio 2022.«KISS e Slaughter, alle 19:30 sabato alla University of South Florida Sun Dome»
- (EN) Kiss set for Show Me Center, in The Southeast Missourian, Cape Girardeau, 11 aprile 1990, p. 12A. URL consultato il 1º gennaio 2022.«La rock band Kiss e gli ospiti speciali Faster Pussycat e Slaughter saranno in concerto al Show Me Center, il 22 maggio.»
- (EN) Music and Dance, in New York Magazine, 12 novembre 1990, p. 118, ISSN 0028-7369. URL consultato il 1º gennaio 2022.
Fonti[modifica | modifica wikitesto]
- (EN) Curt Gooch e Jeff Suhs, Kiss Alive Forever: The Complete Touring History, in Billboard Books, New York, 2002, ISBN 0-8230-8322-5.
- (EN) Brett Weiss, Encyclopedia of Kiss: Music, Personnel, Events and Related Subjects, in McFarland & Company, Inc., Jefferson, 2016, ISBN 9781476625409.
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- (EN) Hot in the Shade Tour, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
