Destroyer (Kiss)

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Destroyer
album in studio
ArtistaKiss
Pubblicazione15 marzo 1976
Durata33:55
Dischi1
Tracce10
GenereHard rock[1]
Pop rock[1]
Arena rock[1]
Album-oriented rock[1]
[1]
EtichettaCasablanca
ProduttoreBob Ezrin
Kiss
RegistrazioneElectric Lady Studios, New York, 3-6 settembre 1975
Record Plant Studios, New York, gennaio-febbraio 1976
Noten. 4 Bandiera della Svezia[3]
n. 6 Bandiera dell'Australia[3]Bandiera del Canada[3]
n. 11 Bandiera degli Stati Uniti[3]
n. 22 Bandiera del Regno Unito[3]
Certificazioni
Dischi di platinoBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti (2)[2]
(vendite: 2 000 000+)
Kiss - cronologia
Album precedente
(1975)
Album successivo
(1976)
Singoli
  1. Shout It Out Loud
    Pubblicato: 1 marzo 1976
  2. God of Thunder
    Pubblicato: 15 marzo 1976
  3. Flaming Youth
    Pubblicato: 30 aprile 1976
  4. Detroit Rock City
    Pubblicato: 28 luglio 1976
  5. Beth
    Pubblicato: Agosto 1976
Recensioni professionali
RecensioneGiudizio
AllMusic[1]

Destroyer è il quarto album in studio del gruppo musicale statunitense Kiss, pubblicato il 15 marzo 1976 dalla Casablanca Records.

L'album è inserito nella lista dei 500 migliori album di tutti i tempi pubblicata dalla rivista Rolling Stone alla posizione 489[4].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Come produttore di questo album i Kiss avevano assunto Bob Ezrin (noto produttore musicale famoso per aver collaborato con Alice Cooper), che negli anni seguenti produrrà anche altri due dischi per il gruppo (Music from "The Elder" e Revenge). Il sound del disco è prettamente hard rock, come gli album successivi prima di Dynasty, il quale segnerà un ammorbidimento della loro musica.

Appena uscito, questo album non sembrava riscuotere grandi favori: secondo le dichiarazioni di Paul Stanley[5] l'album inizialmente vendette relativamente bene (circa 850 000 copie in patria[5], che valsero all'album la certificazione con il disco d'oro, ottenuta il 22 aprile 1976[2]), ma nel giro di un mese perse più di cento posizioni cadendo dall'undicesima alla numero 192[6]. Anche i singoli estratti dall'album non riscossero il successo sperato, ma la svolta avvenne quando una radio locale trasmise il Lato B del singolo Detroit Rock City, la power ballad Beth cantata da Peter Criss divenne la maggiore hit della storia del gruppo negli Stati Uniti (raggiungerà la settima posizione)[7] e farà risalire le vendite dell'album, che l'11 novembre dello stesso anno sarà premiato con il disco di platino[2][8]. Con il passare del tempo l'album acquisì ulteriore notorietà tanto che nel 2002 venne posizionato alla cinquantesima posizione nella classifica dei 100 migliori album americani.[9] Il 9 settembre 2011 Destroyer viene certificato due volte disco di platino negli Stati Uniti dalla RIAA[2].

In questo lavoro si possono trovare alcuni brani definiti come marchi di fabbrica del gruppo, come Detroit Rock City, God of Thunder, Shout It Out Loud e Beth.

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

  1. Detroit Rock City – 5:20 (Stanley, Ezrin)
  2. King Of The Night Time World – 3:13 (Kim Fowley, Mark Anthony, Stanley, Ezrin)
  3. God Of Thunder – 4:13 (Stanley)
  4. Great Expectations – 4:21 (Simmons, Ezrin)
  5. Flaming Youth – 2:55 (Frehley, Stanley, Simmons, Ezrin)
  6. Sweet Pain – 3:20 (Simmons)
  7. Shout It Out Loud – 2:50 (Simmons, Stanley, Ezrin)
  8. Beth – 2:45 (Criss, Stan Penridge, Ezrin)
  9. Do You Love Me – 3:33 (Fowley, Ezrin, Stanley)
  10. Rock And Roll Party – 1:25 – traccia fantasma

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Gruppo
Personale aggiuntivo

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f (EN) Greg Prato, Destroyer, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 10 giugno 2013.
  2. ^ a b c d (EN) Kiss - Destroyer – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 2 ottobre 2017.
  3. ^ a b c d e Pagina Archiviato il 13 febbraio 2012 in Internet Archive. dedicata alle posizioni in classifica degli album dei Kiss, dal sito kissfaq.com
  4. ^ (EN) 500 Greatest Albums of All time, su rollingstone.com, Rolling Stone. URL consultato il 10 giugno 2013.
  5. ^ a b Leaf e Sharp, Behind the Mask, pagina 258
  6. ^ Julian Gill, Kiss Album Focus, pagina 202
  7. ^ Pagina sulle posizioni in classifica raggiunte dai singoli dei Kiss dal sito kissfaq.com
  8. ^ Julian Gill, Kiss Album Focus, pagine 203-204
  9. ^ Articolo Archiviato il 31 ottobre 2007 in Internet Archive. sull'inclusione di Destroyer nella classifica dei 100 migliori album americani, dal sito ufficiale.
  10. ^ a b c d e f Lista Archiviato il 7 maggio 2006 in Archive.is. dei collaboratori alle registrazioni dei Kiss, dal sito Kissfaq.com

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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