Commissione Juncker

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Commissione Juncker
Commissione europea
OrganizzazioneBandiera dell'Unione europea Unione europea
PresidenteBandiera del Lussemburgo Jean-Claude Juncker
(PPE)
Vicepresidente
CoalizionePPE, PSE, ALDE
LegislaturaVIII legislatura
In caricadal 1º novembre 2014 al 30 novembre 2019
Barroso II Von der Leyen

La Commissione Juncker è stata la commissione europea in carica dal 1º novembre 2014 al 30 novembre 2019, succeduta alla Commissione Barroso II. Era presieduta dal popolare lussemburghese Jean-Claude Juncker, eletto dal Parlamento europeo il 15 luglio 2014, dopo essere stato nominato dal Consiglio europeo il 27 giugno, a seguito dei risultati delle elezioni europee del 2014.

Jean-Claude Juncker è stato il primo presidente della Commissione europea eletto dal Parlamento europeo, su proposta del Consiglio europeo, a partire dai risultati delle elezioni europee in cui i candidati alla guida della Commissione erano stati indicati dalle famiglie politiche europee prima del voto.

La commissione Juncker era formata ed agiva secondo le regole dettate dal trattato di Lisbona, entrato in vigore il 1º dicembre 2009.[1]

Presidente[modifica | modifica wikitesto]

È stato Primo Ministro del Lussemburgo dal 20 gennaio 1995 al 10 luglio 2013[2] ed è stato presidente dell'Eurogruppo dal 2005 al gennaio 2013. È il candidato del Partito Popolare Europeo alla presidenza della Commissione alle elezioni europee del 2014.

Il 27 giugno 2014 il Consiglio europeo lo ha proposto come presidente della Commissione.[3] Il Parlamento europeo ha dato seguito a tale nomina il 15 luglio, eleggendolo con 422 favorevoli, 250 contrari e 47 astenuti[4][5].

Si è trattato della prima elezione del presidente della Commissione da parte del Parlamento europeo, che prima si limitava ad approvare la scelta del Consiglio.

Formazione della Commissione[modifica | modifica wikitesto]

Attendendo l'elezione del presidente della Commissione europea il 15 luglio, il Consiglio europeo è stato convocato per il giorno successivo per un dibattito sulle altre nomine ai vertici delle istituzioni europee; questo si è rivelato inconcludente, per cui un ulteriore vertice è stato fissato per il 30 agosto per trovare un accordo sul pacchetto di nomine complessivo (Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, che sarà anche vicepresidente della Commissione, e Presidente del Consiglio europeo).

Tale accordo è stato infine raggiunto, designando così Federica Mogherini ad Alto rappresentante e Donald Tusk a Presidente del Consiglio europeo.[6][7]

Nel frattempo il presidente Juncker ha ricevuto i nomi degli altri commissari designati dai governi nazionali, così da poter presentare la loro lista al presidente di turno Matteo Renzi il 5 settembre, per una prima approvazione delle personalità chiamate a svolgere l'incarico di commissari da parte del Consiglio.[8]

Una volta ottenuta, il presidente eletto ha affidato a ciascun membro un portafoglio, potendo così presentare la composizione della sua commissione il 10 settembre[9][10].

Approvazione della Commissione[modifica | modifica wikitesto]

A partire dal 29 settembre tutto il collegio si è presentato al Parlamento europeo per le audizioni, cui hanno fatto seguito le valutazioni e le eventuali votazioni delle commissioni sui candidati ascoltati[11]. Il risultato è stato l'approvazione di tutti i candidati tranne della slovena Alenka Bratušek e di tutti gli incarichi tranne quello affidato all'ungherese Tibor Navracsics (la cui nomina a commissario europeo è stata comunque approvata)[12]. Il 10 ottobre, a seguito delle dimissioni rassegnate il giorno prima dalla Bratušek, il primo ministro sloveno Miro Cerar ha proposto la sua vice, Violeta Bulc, come nuovo candidato commissario europeo del suo paese[13]. Il presidente Juncker ha così deciso un limitato rimpasto del collegio, annunciato il 15 ottobre[14], in tempo per l'approvazione definitiva, prevista per il 22 ottobre 2014[15][16].

Il 22 ottobre 2014 la nuova Commissione è approvata dal Parlamento europeo con 423 voti favorevoli, 209 contrari e 67 astenuti[17].

La nuova Commissione, avendo ottenuto anche l'approvazione definitiva del Consiglio europeo il 23 ottobre[18], è entrata in carica il 1º novembre 2014, al termine del mandato della precedente.

Composizione politica[modifica | modifica wikitesto]

La composizione politica della commissione corrispondeva a quanto riassunto dalla seguente tabella:

Partito europeo Numero di commissari
Partito Popolare Europeo (PPE)
14 / 28
Partito del Socialismo Europeo (PSE)
8 / 28
Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l'Europa (ALDE)
5 / 28
Indipendente
1 / 28

Componenti della Commissione[modifica | modifica wikitesto]

La Commissione Juncker era composta da 9 donne e 19 uomini, come la precedente Commissione Barroso II.

Commissario Immagine Incarico e competenze Stato Partito politico europeo Partito politico nazionale
JunckerJean-Claude Juncker Presidente della Commissione europea Bandiera del Lussemburgo Lussemburgo Partito Popolare Europeo Partito Popolare Cristiano Sociale
TimmermansFrans Timmermans Commissario europeo per la migliore legislazione, le relazioni interistituzionali, lo stato di diritto e la carta dei diritti fondamentali[19]
Primo Vicepresidente della Commissione europea
Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi Partito del Socialismo Europeo Partito del Lavoro
MogheriniFederica Mogherini Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza
Vicepresidente della Commissione europea
Bandiera dell'Italia Italia Partito del Socialismo Europeo Partito Democratico
GeorgievaKristalina Georgieva
(2014-2016)[20]
Commissario europeo per il bilancio e le risorse umane
Vicepresidente della Commissione europea
Bandiera della Bulgaria Bulgaria Partito Popolare Europeo Cittadini per lo Sviluppo Europeo della Bulgaria
GabrielMarija Gabriel
(dal 2017)[21]
Commissario europeo per l'economia e la società digitali
DombrovskisValdis Dombrovskis Commissario europeo per l'euro e il dialogo sociale
Commissario europeo per la stabilità finanziaria, i servizi finanziari e il mercato unico dei capitali (dal 2016)[22]
Vicepresidente della Commissione europea
Bandiera della Lettonia Lettonia Partito Popolare Europeo Unità
AnsipAndrus Ansip
(fino a giugno 2019)[23]
Commissario europeo per il mercato unico digitale
Commissario europeo per l'economia e la società digitali ad interim (gennaio-luglio 2017)[24]
Vicepresidente della Commissione europea
Bandiera dell'Estonia Estonia Partito dell'Alleanza dei Liberali e dei Democratici per l'Europa Partito Riformatore Estone
KatainenJyrki Katainen Commissario europeo per il lavoro, la crescita, gli investimenti e la competitività
Vicepresidente della Commissione europea
Bandiera della Finlandia Finlandia Partito Popolare Europeo Partito di Coalizione Nazionale
SefčovičMaroš Šefčovič Commissario europeo per l'unione energetica
Commissario europeo per il mercato unico digitale ad interim (da luglio 2019)[25]
Vicepresidente della Commissione europea
Bandiera della Slovacchia Slovacchia Partito del Socialismo Europeo Direzione - Socialdemocrazia
HahnJohannes Hahn Commissario europeo per la politica di vicinato e i negoziati per l'allargamento
Commissario europeo per la politica regionale ad interim (da luglio 2019)[26]
Bandiera dell'Austria Austria Partito Popolare Europeo Partito Popolare Austriaco
ThyssenMarianne Thyssen Commissario europeo per l'occupazione, gli affari sociali, le competenze e la mobilità del lavoro Bandiera del Belgio Belgio Partito Popolare Europeo Cristiano-Democratici e Fiamminghi
MimicaNeven Mimica Commissario europeo per la cooperazione internazionale e lo sviluppo Bandiera della Croazia Croazia Partito del Socialismo Europeo Partito Socialdemocratico di Croazia
StylianidisChristos Stylianidis Commissario europeo per gli aiuti umanitari e la gestione delle crisi Bandiera di Cipro Cipro Partito Popolare Europeo Raggruppamento Democratico
VestagerMargrethe Vestager Commissario europeo per la concorrenza Bandiera della Danimarca Danimarca Partito dell'Alleanza dei Liberali e dei Democratici per l'Europa Sinistra Radicale
MoscoviciPierre Moscovici Commissario europeo per gli affari economici e monetari, la fiscalità e l'unione doganale Bandiera della Francia Francia Partito del Socialismo Europeo Partito Socialista
OettingerGünther Oettinger Commissario europeo per l'economia e la società digitali (2014-2016)
Commissario europeo per il bilancio e le risorse umane (dal 2017)[24]
Bandiera della Germania Germania Partito Popolare Europeo Unione Cristiano-Democratica di Germania
AvramopoulosDimitris Avramopoulos Commissario europeo per le migrazioni, gli affari interni e la cittadinanza Bandiera della Grecia Grecia Partito Popolare Europeo Nuova Democrazia
HoganPhil Hogan Commissario europeo per l'agricoltura e lo sviluppo rurale Bandiera dell'Irlanda Irlanda Partito Popolare Europeo Fine Gael
AndriukaitisVytenis Andriukaitis Commissario europeo per la salute e la sicurezza alimentare Bandiera della Lituania Lituania Partito del Socialismo Europeo Partito Socialdemocratico di Lituania
VellaKarmenu Vella Commissario europeo per l'ambiente, gli affari marittimi e la pesca Bandiera di Malta Malta Partito del Socialismo Europeo Partito Laburista
BieńkowskaElżbieta Bieńkowska Commissario europeo per il mercato interno, l'industria, l'imprenditoria e le piccole e medie imprese[27] Bandiera della Polonia Polonia Partito Popolare Europeo Piattaforma Civica
MoedasCarlos Moedas Commissario europeo per la ricerca, la scienza e l'innovazione Bandiera del Portogallo Portogallo Partito Popolare Europeo Partito Socialdemocratico
HillJonathan Hill
(2014-2016)[28]
Commissario europeo per la stabilità finanziaria, i servizi finanziari e il mercato unico dei capitali Bandiera del Regno Unito Regno Unito Alleanza dei Conservatori e dei Riformisti Europei Partito Conservatore
KingJulian King
(dal 2016)[29]
Commissario europeo per l'unione della sicurezza Nessuno
JourováVěra Jourová Commissario europeo per la giustizia, la tutela dei consumatori e l'uguaglianza di genere Bandiera della Rep. Ceca Repubblica Ceca Partito dell'Alleanza dei Liberali e dei Democratici per l'Europa ANO 2011
CrețuCorina Crețu
(fino a giugno 2019)[23]
Commissario europeo per la politica regionale Bandiera della Romania Romania Partito del Socialismo Europeo Partito Socialdemocratico
BulcVioleta Bulc Commissario europeo per i trasporti Bandiera della Slovenia Slovenia Partito dell'Alleanza dei Liberali e dei Democratici per l'Europa Partito di Miro Cerar
Arias CañeteMiguel Arias Cañete Commissario europeo per l'azione per il clima e l'energia Bandiera della Spagna Spagna Partito Popolare Europeo Partito Popolare
MalmströmCecilia Malmström Commissario europeo per il commercio Bandiera della Svezia Svezia Partito dell'Alleanza dei Liberali e dei Democratici per l'Europa Liberali
NavracsicsTibor Navracsics Commissario europeo per l'educazione, la cultura, la gioventù e lo sport Bandiera dell'Ungheria Ungheria Partito Popolare Europeo Fidesz - Unione Civica Ungherese

Project Team[modifica | modifica wikitesto]

Juncker ha proposto per la prima volta una Commissione in cui alcuni membri fossero raggruppati e lavorassero insieme su specifici ambiti e politiche. Questi gruppi erano noti come Project Team e ognuno era presieduto da un vicepresidente[30]. Ogni gruppo era composto da alcuni commissari centrali cui si aggiungevano altri membri le cui competenze potevano ricadere nell'area d'interesse del team a seconda delle necessità[31][32]. Sia Frans Timmermans[33] sia Kristalina Georgieva (sostituita poi da Günther Oettinger) supervisionavano tutti i commissari. Gli altri cinque project team erano i seguenti:

Mercato unico digitale[modifica | modifica wikitesto]

Vicepresidente: Andrus Ansip (Mercato unico digitale)

Elżbieta Bieńkowska (Mercato interno, industria, imprenditoria e PMI)
Corina Crețu (Politica regionale)
Phil Hogan (Agricoltura e sviluppo rurale)
Věra Jourová (Giustizia, tutela dei consumatori e uguaglianza di genere)
Pierre Moscovici (Affari economici e monetari, fiscalità e dogane)
Günther Oettinger/Marija Gabriel (Economia e società digitali)
Marianne Thyssen (Occupazione, affari sociali, competenze e mobilità del lavoro)
Vytenis Andriukaitis (Salute e sicurezza alimentare)
Jonathan Hill/Valdis Dombrovskis (Stabilità finanziaria, servizi finanziari e mercato unico dei capitali)
Carlos Moedas (Ricerca, scienza e innovazione)
Tibor Navracsics (Educazione, cultura, gioventù e sport)
Margrethe Vestager (Concorrenza)

Unione economica e monetaria[modifica | modifica wikitesto]

Vicepresidente: Valdis Dombrovskis (Euro e dialogo sociale)

Elżbieta Bieńkowska (Mercato interno, industria, imprenditoria e PMI)
Corina Crețu (Politica regionale)
Věra Jourová (Giustizia, tutela dei consumatori e uguaglianza di genere)
Jonathan Hill/Valdis Dombrovskis (Stabilità finanziaria, servizi finanziari e mercato unico dei capitali)
Pierre Moscovici (Affari economici e monetari, fiscalità e dogane)
Tibor Navracsics (Educazione, cultura, gioventù e sport)
Marianne Thyssen (Occupazione, affari sociali, competenze e mobilità del lavoro)

Lavoro, crescita, investimenti e competitività[modifica | modifica wikitesto]

Vicepresidente: Jyrki Katainen (Lavoro, crescita, investimenti e competitività)

Elżbieta Bieńkowska (Mercato interno, industria, imprenditoria e PMI)
Miguel Arias Cañete (Azione per il clima ed energia)
Corina Crețu (Politica regionale)
Jonathan Hill/Valdis Dombrovskis (Stabilità finanziaria, servizi finanziari e mercato unico dei capitali)
Pierre Moscovici (Affari economici e monetari, fiscalità e dogane)
Günther Oettinger/Marija Gabriel (Economia e società digitali)
Violeta Bulc (Trasporti)
Marianne Thyssen (Occupazione, affari sociali, competenze e mobilità del lavoro)
Vytenis Andriukaitis (Salute e sicurezza alimentare)
Dimitris Avramopoulos (Migrazioni, affari interni e cittadinanza)
Johannes Hahn (Politica europea di vicinato e allargamento)
Phil Hogan (Agricoltura e sviluppo rurale)
Věra Jourová (Giustizia, tutela dei consumatori e uguaglianza di genere)
Cecilia Malmström (Commercio)
Carlos Moedas (Ricerca, scienza e innovazione)
Tibor Navracsics (Educazione, cultura, gioventù e sport)
Karmenu Vella (Ambiente, affari marittimi e pesca)
Margrethe Vestager (Concorrenza)

Unione energetica e azione per il clima[modifica | modifica wikitesto]

Vicepresidente: Maroš Šefčovič (Unione energetica)

Elżbieta Bieńkowska (Mercato interno, industria, imprenditoria e PMI)
Miguel Arias Cañete (Azione per il clima ed energia)
Corina Crețu (Politica regionale)
Phil Hogan (Agricoltura e sviluppo rurale)
Karmenu Vella (Ambiente, affari marittimi e pesca)
Carlos Moedas (Ricerca, scienza e innovazione)
Violeta Bulc (Trasporti)
Věra Jourová (Giustizia, tutela dei consumatori e uguaglianza di genere)
Cecilia Malmström (Commercio)
Günther Oettinger/Marija Gabriel (Economia e società digitali)
Pierre Moscovici (Affari economici e monetari, fiscalità e dogane)
Marianne Thyssen (Occupazione, affari sociali, competenze e mobilità del lavoro)
Margrethe Vestager (Concorrenza)

Politica estera[modifica | modifica wikitesto]

Vicepresidente: Federica Mogherini (Affari esteri e politica di sicurezza)

Johannes Hahn (Politica europea di vicinato e allargamento)
Cecilia Malmström (Commercio)
Neven Mimica (Cooperazione internazionale e sviluppo)
Christos Stylianidis (Aiuti umanitari e gestione delle crisi)
Dimitris Avramopoulos (Migrazioni, affari interni e cittadinanza)
Miguel Arias Cañete (Azione per il clima ed energia)
Violeta Bulc (Trasporti)

Una nuova politica sulle migrazioni[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2015, nel pieno della crisi dei migranti, è stato creato un nuovo project team sul tema[34].

Vicepresidente: Frans Timmermans (Migliore legislazione, relazioni interistituzionali, stato di diritto e carta dei diritti fondamentali)

Vicepresidente: Federica Mogherini (Affari esteri e politica di sicurezza)
Dimitris Avramopoulos (Migrazioni, affari interni e cittadinanza)
Johannes Hahn (Politica europea di vicinato e allargamento)
Neven Mimica (Cooperazione internazionale e sviluppo)
Christos Stylianidis (Aiuti umanitari e gestione delle crisi)
Věra Jourová (Giustizia, tutela dei consumatori e uguaglianza di genere)
Julian King (Unione della sicurezza)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Serafina Lombardo, Ue: Lisbona cambia la Commissione, in L'Indro, 15 novembre 2013. URL consultato l'11 settembre 2014 (archiviato dall'url originale l'11 settembre 2014).
  2. ^ È rimasto in carica fino al 4 dicembre per il disbrigo degli affari correnti.
  3. ^ Juncker designato presidente della Commissione Ue, in ANSA, 27 giugno 2014. URL consultato l'11 settembre 2014 (archiviato l'11 settembre 2014).
  4. ^ (EN) Parliament elects Jean-Claude Juncker as Commission President, in Parlamento europeo, 15 luglio 2014 (archiviato l'11 settembre 2014).
  5. ^ (EN) A new start for Europe - Jean-Claude Juncker's Political Guidelines, in Commissione europea, 15 luglio 2014. URL consultato l'11 settembre 2014 (archiviato l'11 settembre 2014).
  6. ^ Ivo Caizzi, L’italiana Mogherini ministro degli Esteri d’Europa. Il polacco Tusk guida il Consiglio, in Corriere della Sera, 1º settembre 2014. URL consultato l'11 settembre 2014 (archiviato l'11 settembre 2014).
  7. ^ (EN) Mogherini and Tusk: New faces at the top of the EU, in BBC News, 30 agosto 2014. URL consultato l'11 settembre 2014 (archiviato l'11 settembre 2014).
  8. ^ Nuovi passi verso la Commissione Juncker, in europa.eu, 5 settembre 2014. URL consultato l'11 settembre 2014 (archiviato l'11 settembre 2014).
  9. ^ La Commissione Juncker: una squadra solida ed esperta orientata al cambiamento, in europa.eu, 10 settembre 2014. URL consultato il 25 settembre 2014.
  10. ^ Anna Maria Merlo, Commissione Juncker, effetto ottico per i socialdemocratici, in il manifesto, 10 settembre 2014. URL consultato l'11 settembre 2014 (archiviato l'11 settembre 2014).
  11. ^ #EPhearings2014: gli esami degli aspiranti commissari europei iniziano lunedì, in europarl.eu, 26 settembre 2014. URL consultato il 26 settembre 2014.
  12. ^ (EN) Georgi Gotev, Potočnik may get fourth term, in EurActiv, 9 ottobre 2014. URL consultato il 9 ottobre 2014.
  13. ^ (EN) Ecaterina Casinge, Slovenia nominates Bulc to replace Bratušek, in EurActiv, 10 ottobre 2014. URL consultato il 10 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 12 ottobre 2014).
  14. ^ (EN) The Juncker Commission: Maroš Šefčovič proposed as Vice-President for Energy Union, Violeta Bulc as Transport Commissioner, in europa.eu, 15 ottobre 2014. URL consultato il 16 ottobre 2014.
  15. ^ Romano Beda, Come nasce il governo europeo: ecco le tappe verso la nuova Commissione Ue di Juncker, in Il Sole 24 Ore, 9 settembre 2014 (archiviato l'11 settembre 2014).
  16. ^ (EN) Georgi Gotev, Juncker to request Parliament’s approval on 22 October, in EurActiv, 17 ottobre 2014. URL consultato il 19 ottobre 2014.
  17. ^ (EN) European Parliament elects Juncker Commission, in ec.europa.eu, 22 ottobre 2014. URL consultato il 23 ottobre 2014.
  18. ^ (EN) European Council appoints the new Commission (PDF), in consilium.europa.eu, 23 ottobre 2014. URL consultato il 24 ottobre 2014.
  19. ^ Il vicepresidente Timmermans si occuperà anche di sviluppo sostenibile, come indicato dal presidente Juncker il 22 ottobre 2014 (cfr. (EN) Setting Europe in Motion: President-elect Juncker's Main Messages from his speech before the European Parliament).
  20. ^ Il 28 ottobre 2016 ha annunciato le sue dimissioni a seguito della nomina ad amministratore delegato della Banca internazionale per la ricostruzione e lo sviluppo; in carica fino al 31 dicembre 2016.
  21. ^ Dopo le dimissioni di Kristalina Georgieva, a causa della crisi di governo in Bulgaria si è dovuto attendere l'insediamento del nuovo gabinetto guidato da Bojko Borisov perché il 10 maggio 2017 fosse annunciato il nome del nuovo commissario bulgaro designato, ponendo fine ad un inedito vuoto nei seggi della Commissione. Indicata il 16 maggio seguente dal presidente Juncker come commissario per l'economia e la società digitali, al posto di Andrus Ansip che aveva ricevuto l'incarico ad interim, confermata dal Parlamento europeo il 4 luglio, ha ricevuto l'approvazione definitiva da parte del Consiglio dell'Unione europea ed è entrata in carica il 7 luglio.
  22. ^ A seguito delle dimissioni del commissario Jonathan Hill, annunciate il 25 giugno 2016, Jean-Claude Juncker ha indicato il vice-presidente Dombrovskis come suo successore nella gestione del portafoglio dei servizi finanziari a partire dal 16 luglio 2016.
  23. ^ a b In carica fino al 2 luglio 2019, in quanto ha rinunciato all'incarico di commissario a seguito dell'elezione al Parlamento europeo.
  24. ^ a b A seguito delle dimissioni della vice-presidente Kristalina Georgieva, annunciate il 28 ottobre 2016, Jean-Claude Juncker ha indicato il commissario Günther Oettinger come suo successore nella gestione del portafoglio del bilancio e delle risorse umane a partire dal 1º gennaio 2017; contestualmente il portafoglio per l'economia e la società digitali, precedentemente attribuito al commissario Oettinger è stato affidato ad interim al vice-presidente Andrus Ansip, che lo ha conservato fino al 7 luglio 2017, quando è entrata in carica la nuova commissaria bulgara Marija Gabriel.
  25. ^ A seguito delle dimissioni della vice-presidente Andrus Ansip, effettive dal 2 luglio 2019, Jean-Claude Juncker ha affidato al vicepreseidente Maroš Šefčovič la gestione del portafoglio del mercato unico digitale, fino al termine del mandato della commissione, senza procedere a sostituire i commissari dimessisi per i pochi mesi rimanenti.
  26. ^ A seguito delle dimissioni del commissario Corina Crețu, effettive dal 2 luglio 2019, Jean-Claude Juncker ha affidato al commissario Johannes Hahn la gestione del portafoglio della politica regionale, fino al termine del mandato della commissione, senza procedere a sostituire i commissari dimessisi per i pochi mesi rimanenti.
  27. ^ Il commissario Bieńkowska si occuperà anche di spazio, come indicato dal presidente Juncker il 22 ottobre 2014 (cfr. (EN) Setting Europe in Motion: President-elect Juncker's Main Messages from his speech before the European Parliament).
  28. ^ Dimissionario dal 25 giugno 2016 a seguito dei risultati del referendum sulla Brexit; in carica fino al 15 luglio 2016.
  29. ^ Scelto dal governo britannico dopo le dimissioni di Jonathan Hill e indicato come commissario per l'unione della sicurezza dal presidente Juncker il 2 agosto 2016, confermato dal Parlamento europeo il 15 settembre, ha ricevuto l'approvazione definitiva da parte del Consiglio dell'Unione europea ed è entrato in carica il 19 settembre.
  30. ^ (EN) Vice-presidents to lead teams of commissioners
  31. ^ (EN) The new structure of the Juncker Commission
  32. ^ (EN) Struttura della Commissione Juncker
  33. ^ Va specificato però che i membri centrali del team di Timmermans, che quindi dipendevano direttamente da lui, sono solo tre: Věra Jourová (Giustizia, tutela dei consumatori e uguaglianza di genere), Dimitris Avramopoulos (Migrazioni, affari interni e cittadinanza) e Julian King (Unione della sicurezza).
  34. ^ (EN) The Juncker Commission: One year on, su Commissione europea, 29 ottobre 2015. URL consultato il 26 giugno 2016 (archiviato dall'url originale il 14 agosto 2016).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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