Quetiapina: differenze tra le versioni

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== Farmacodinamica ==
== Farmacodinamica ==
Quetiapina interagisce con un ampio spettro di recettori neurotrasmettitoriali. Tuttavia l'effetto antipsicotico si pensa sia mediato tramite [[Antagonista (biochimica)|attività antagonista]] sui recettori di [[dopamina]] e [[serotonina]]. Specificamente sui recettori [[dopamina|Dopamina D<sub>1</sub>]] e [[dopamina| Dopamina D<sub>2</sub>]], sui [[recettori adrenergici]] alpha-1 e alpha-2, e sui sottotipi di recettori [[serotonina]] 5-HT<sub>1A</sub> e 5-HT<sub>2</sub>.<ref name = Seroquel>{{Cita pubblicazione| titolo = Seroquel.pdf| url = http://www1.astrazeneca-us.com/pi/Seroquel.pdf}}</ref> Scansioni PET consecutive per valutare l'occupazione del recettore D<sub>2</sub> della quetiapina hanno dimostrato che essa si dissocia molto rapidamente dal recettore D<sub>2</sub>.<ref>{{Cita pubblicazione| titolo =Does fast dissociation from the dopamine d(2) receptor explain the action of atypical antipsychotics?:a new hypothesis. | publisher =Am J Psychiatry 2001; 158: 360-9 | url = http://ajp.psychiatryonline.org/cgi/content/abstract/158/3/360}}</ref> Verosimilmente la maggiore selettività ed attività antagonista sui recettori 5HT2 rispetto ai recettori D2 spiega le proprietà antipsicotiche cliniche e la ridotta tendenza del farmaco ad indurre effetti avversi di natura extrapiramidale rispetto ad altri antipsicotici tipici.
Quetiapina interagisce con un ampio spettro di recettori neurotrasmettitoriali. Tuttavia l'effetto antipsicotico si pensa sia mediato tramite [[Antagonista (biochimica)|attività antagonista]] sui recettori di [[dopamina]] e [[serotonina]]. Specificamente sui recettori [[dopamina|Dopamina D<sub>1</sub>]] e [[dopamina| Dopamina D<sub>2</sub>]], sui [[recettori adrenergici]] alpha-1 e alpha-2, e sui sottotipi di recettori [[serotonina]] 5-HT<sub>1A</sub> e 5-HT<sub>2</sub>.<ref name = Seroquel>{{Cita pubblicazione| titolo = Seroquel.pdf| url = http://www1.astrazeneca-us.com/pi/Seroquel.pdf}}</ref> Scansioni PET consecutive per valutare l'occupazione del recettore D<sub>2</sub> della quetiapina hanno dimostrato che essa si dissocia molto rapidamente dal recettore D<sub>2</sub>.<ref>{{Cita pubblicazione| titolo =Does fast dissociation from the dopamine d(2) receptor explain the action of atypical antipsychotics?:a new hypothesis. |editore=Am J Psychiatry 2001; 158: 360-9 | url = http://ajp.psychiatryonline.org/cgi/content/abstract/158/3/360}}</ref> Verosimilmente la maggiore selettività ed attività antagonista sui recettori 5HT2 rispetto ai recettori D2 spiega le proprietà antipsicotiche cliniche e la ridotta tendenza del farmaco ad indurre effetti avversi di natura extrapiramidale rispetto ad altri antipsicotici tipici.


La quetiapina ha inoltre un effetto antagonista sul recettore H<sub>1</sub> dell'[[istamina]] e si pensa che questa sia la spiegazione dell'effetto sedativo del farmaco<ref>{{Cita web| titolo =Schizophrenia: From Circuits to Symptoms | editore =Medscape Today | url =http://www.medscape.com/viewarticle/484929_8| accesso=5 giugno 2007}}</ref>.
La quetiapina ha inoltre un effetto antagonista sul recettore H<sub>1</sub> dell'[[istamina]] e si pensa che questa sia la spiegazione dell'effetto sedativo del farmaco<ref>{{Cita web| titolo =Schizophrenia: From Circuits to Symptoms | editore =Medscape Today | url =http://www.medscape.com/viewarticle/484929_8| accesso=5 giugno 2007}}</ref>.
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Un rapporto del [[2005]] del ''[[British Medical Journal]]'' ha mostrato come la quetiapina sia stata inefficace nel ridurre l'agitazione tra i pazienti sofferenti di [[malattia di Alzheimer|Alzheimer]], i cui consumi costituiscono il 29% delle vendite; nei fatti, quetiapina è stata trovata come peggiorativa delle funzioni cognitive in pazienti anziani sofferenti di demenza<ref>{{Cita pubblicazione | rivista = BMJ | volume = 2005;330:874 | titolo = Quetiapine and rivastigmine and cognitive decline in Alzheimer's disease: randomised double blind placebo controlled trial | autore = Clive Ballard, Marisa Margallo-Lana, Edmund Juszczak, Simon Douglas, Alan Swann, Alan Thomas, John O'Brien, Anna Everratt, Stuart Sadler, Clare Maddison, Lesley Lee, Carol Bannister, Ruth Elvish, Robin Jacoby | url = http://www.bmj.com/cgi/content/full/330/7496/874 }}</ref>.
Un rapporto del [[2005]] del ''[[British Medical Journal]]'' ha mostrato come la quetiapina sia stata inefficace nel ridurre l'agitazione tra i pazienti sofferenti di [[malattia di Alzheimer|Alzheimer]], i cui consumi costituiscono il 29% delle vendite; nei fatti, quetiapina è stata trovata come peggiorativa delle funzioni cognitive in pazienti anziani sofferenti di demenza<ref>{{Cita pubblicazione | rivista = BMJ | volume = 2005;330:874 | titolo = Quetiapine and rivastigmine and cognitive decline in Alzheimer's disease: randomised double blind placebo controlled trial | autore = Clive Ballard, Marisa Margallo-Lana, Edmund Juszczak, Simon Douglas, Alan Swann, Alan Thomas, John O'Brien, Anna Everratt, Stuart Sadler, Clare Maddison, Lesley Lee, Carol Bannister, Ruth Elvish, Robin Jacoby | url = http://www.bmj.com/cgi/content/full/330/7496/874 }}</ref>.


Quetiapina è stata anche utilizzata dai clinici per il trattamento di soggetti con dipendenza da sostanze (in particolare alcool, cocaina e metamfetamina)<ref name="pmid15644986">{{Cita pubblicazione | cognome = Sattar | nome = SP. | coautori = SC. Bhatia; F. Petty | titolo = Potential benefits of quetiapine in the treatment of substance dependence disorders. | rivista = J Psychiatry Neurosci | volume = 29 | numero = 6 | pagine = 452-7 | mese = Nov | anno = 2004 | doi = | id = PMID 15644986 }}</ref> e per minimizzare i sintomi da astinenza da [[oppioide|oppioidi]]<ref>{{Cita pubblicazione |autore=Pinkofsky HB, Hahn AM, Campbell FA, Rueda J, Daley DC, Douaihy AB |titolo=Reduction of opioid-withdrawal symptoms with quetiapine |rivista=J Clin Psychiatry |volume=66 |numero=10 |pagine=1285–8 |anno=2005 |id=PMID 16259542 |doi=}}</ref>.
Quetiapina è stata anche utilizzata dai clinici per il trattamento di soggetti con dipendenza da sostanze (in particolare alcool, cocaina e metamfetamina)<ref name="pmid15644986">{{Cita pubblicazione | cognome = Sattar | nome = SP. | coautori = SC. Bhatia; F. Petty | titolo = Potential benefits of quetiapine in the treatment of substance dependence disorders. | rivista = J Psychiatry Neurosci | volume = 29 | numero = 6 | pagine = 452-7 | mese=novembre| anno = 2004 | pmid = 15644986 }}</ref> e per minimizzare i sintomi da astinenza da [[oppioide|oppioidi]]<ref>{{Cita pubblicazione |autore=Pinkofsky HB, Hahn AM, Campbell FA, Rueda J, Daley DC, Douaihy AB |titolo=Reduction of opioid-withdrawal symptoms with quetiapine |rivista=J Clin Psychiatry |volume=66 |numero=10 |pagine=1285–8 |anno=2005 |pmid=16259542 }}</ref>.


Il [[National Institutes of Health]] sconsiglia l'uso della quetiapina, e di quasi tutti i farmaci psicotropi (compresi gli atipici, molti antidepressivi, e tutte le benzodiazepine), su bambini e persone che hanno meno di 18 anni<ref>[http://www.seroquel.com/cons_bip/seroquel/understand_seroquel/stories.asp Seroquel stories: understanding Seroquel, important safety information]</ref>, osservando che gli adolescenti che prendono quetiapina "potrebbero più essere portati a pensare, pianificare o mettere in atto di farsi del male o uccidersi"<ref>[http://www.nlm.nih.gov/medlineplus/druginfo/medmaster/a698019.html National Institutes of Health, Medline guidelines for Quetiapine]</ref>.
Il [[National Institutes of Health]] sconsiglia l'uso della quetiapina, e di quasi tutti i farmaci psicotropi (compresi gli atipici, molti antidepressivi, e tutte le benzodiazepine), su bambini e persone che hanno meno di 18 anni<ref>[http://www.seroquel.com/cons_bip/seroquel/understand_seroquel/stories.asp Seroquel stories: understanding Seroquel, important safety information]</ref>, osservando che gli adolescenti che prendono quetiapina "potrebbero più essere portati a pensare, pianificare o mettere in atto di farsi del male o uccidersi"<ref>[http://www.nlm.nih.gov/medlineplus/druginfo/medmaster/a698019.html National Institutes of Health, Medline guidelines for Quetiapine]</ref>.
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Il più comune [[Effetto collaterale (medicina)|effetto collaterale]] è la [[sedazione]]. Altri effetti collaterali tipici includono la [[costipazione]], il [[mal di testa]], la secchezza delle labbra, l'acquisizione o la perdita di peso. Meno comuni (meno dell'1% dei pazienti) sono livelli anormali della funzionalità epatica, [[Vertigine (medicina)|vertigini]], [[nausea]], naso gocciolante e [[acatisia]].<br />
Il più comune [[Effetto collaterale (medicina)|effetto collaterale]] è la [[sedazione]]. Altri effetti collaterali tipici includono la [[costipazione]], il [[mal di testa]], la secchezza delle labbra, l'acquisizione o la perdita di peso. Meno comuni (meno dell'1% dei pazienti) sono livelli anormali della funzionalità epatica, [[Vertigine (medicina)|vertigini]], [[nausea]], naso gocciolante e [[acatisia]].<br />
Il farmaco può indurre aumento del peso corporeo. La tendenza all'incremento ponderale è stata riscontrata sia nei pazienti adulti sia nei pazienti pediatrici. In particolare nei ragazzi di età compresa fra 10 e 17 anni, trattati con quetiapina per disturbo schizofrenico, è stato osservato un aumento del peso corporeo (maggiore o uguale al 7%) nel 17% dei pazienti rispetto al 2,5% del gruppo placebo.<ref name="pmid19861668">{{Cita pubblicazione | cognome = Correll | nome = CU. | coautori = P. Manu; V. Olshanskiy; B. Napolitano; JM. Kane; AK. Malhotra | titolo = Cardiometabolic risk of second-generation antipsychotic medications during first-time use in children and adolescents. | rivista = JAMA | volume = 302 | numero = 16 | pagine = 1765-73 | mese = Oct | anno = 2009 | doi = 10.1001/jama.2009.1549 | id = PMID 19861668 }}</ref> L’incremento di peso indotto da quetiapina, così come da altri farmaci antipsicotici, sembra correlato al rischio di sviluppare [[diabete di tipo 2]] e [[sindrome metabolica]].<ref name= Pharmamedix/Quetiapina/><br />
Il farmaco può indurre aumento del peso corporeo. La tendenza all'incremento ponderale è stata riscontrata sia nei pazienti adulti sia nei pazienti pediatrici. In particolare nei ragazzi di età compresa fra 10 e 17 anni, trattati con quetiapina per disturbo schizofrenico, è stato osservato un aumento del peso corporeo (maggiore o uguale al 7%) nel 17% dei pazienti rispetto al 2,5% del gruppo placebo.<ref name="pmid19861668">{{Cita pubblicazione | cognome = Correll | nome = CU. | coautori = P. Manu; V. Olshanskiy; B. Napolitano; JM. Kane; AK. Malhotra | titolo = Cardiometabolic risk of second-generation antipsychotic medications during first-time use in children and adolescents. | rivista = JAMA | volume = 302 | numero = 16 | pagine = 1765-73 | mese=ottobre| anno = 2009 | doi = 10.1001/jama.2009.1549 | pmid = 19861668 }}</ref> L’incremento di peso indotto da quetiapina, così come da altri farmaci antipsicotici, sembra correlato al rischio di sviluppare [[diabete di tipo 2]] e [[sindrome metabolica]].<ref name= Pharmamedix/Quetiapina/><br />
Per quanto attiene al [[diabete mellito]] quetiapina è stata associata a sviluppo e/o peggioramento di tale malattia. Per tale motivo nei pazienti a rischio viene consigliato di effettuare un test di controllo della [[glicemia]] a digiuno prima di iniziare il trattamento. In alcuni pazienti in cura con quetiapina si è verificato un drastico peggioramento del diabete, con comparsa di [[chetoacidosi]] o coma, in alcuni casi con esito fatale.<ref name="pmid12046641">{{Cita pubblicazione | cognome = Jin | nome = H. | coautori = JM. Meyer; DV. Jeste | titolo = Phenomenology of and risk factors for new-onset diabetes mellitus and diabetic ketoacidosis associated with atypical antipsychotics: an analysis of 45 published cases. | rivista = Ann Clin Psychiatry | volume = 14 | numero = 1 | pagine = 59-64 | mese = Mar | anno = 2002 | doi = | id = PMID 12046641 }}</ref><ref name="pmid23278567">{{Cita pubblicazione | cognome = Ely | nome = SF. | coauthors = AR. Neitzel; JR. Gill | titolo = Fatal Diabetic Ketoacidosis and Antipsychotic Medication. | rivista = J Forensic Sci | volume = | numero = | pagine = | mese = Dec | anno = 2012 | doi = 10.1111/1556-4029.12044 | id = PMID 23278567 }}</ref>
Per quanto attiene al [[diabete mellito]] quetiapina è stata associata a sviluppo e/o peggioramento di tale malattia. Per tale motivo nei pazienti a rischio viene consigliato di effettuare un test di controllo della [[glicemia]] a digiuno prima di iniziare il trattamento. In alcuni pazienti in cura con quetiapina si è verificato un drastico peggioramento del diabete, con comparsa di [[chetoacidosi]] o coma, in alcuni casi con esito fatale.<ref name="pmid12046641">{{Cita pubblicazione | cognome = Jin | nome = H. | coautori = JM. Meyer; DV. Jeste | titolo = Phenomenology of and risk factors for new-onset diabetes mellitus and diabetic ketoacidosis associated with atypical antipsychotics: an analysis of 45 published cases. | rivista = Ann Clin Psychiatry | volume = 14 | numero = 1 | pagine = 59-64 | mese=marzo| anno = 2002 | pmid = 12046641 }}</ref><ref name="pmid23278567">{{Cita pubblicazione | cognome = Ely | nome = SF. |coautori= AR. Neitzel; JR. Gill | titolo = Fatal Diabetic Ketoacidosis and Antipsychotic Medication. | rivista = J Forensic Sci | mese=dicembre| anno = 2012 | doi = 10.1111/1556-4029.12044 | pmid = 23278567 }}</ref>
L'associazione di aumento del peso corporeo, [[iperglicemia]], alterazione del profilo lipidico plasmatico (aumento dei [[trigliceridi]] e del [[colesterolo LDL]], diminuzione del [[colesterolo HDL]]), in alcuni pazienti in cura con l’[[antipsicotico]] potrebbe comportare un sensibile peggioramento del rischio metabolico.<ref name="pmid17286524">{{Cita pubblicazione | cognome = Newcomer | nome = JW. | coauthors = | titolo = Metabolic considerations in the use of antipsychotic medications: a review of recent evidence. | rivista = J Clin Psychiatry | volume = 68 Suppl 1 | numero = | pagine = 20-7 | mese = | anno = 2007 | doi = | id = PMID 17286524 }}</ref><ref name="pmid19958039">{{Cita pubblicazione | cognome = Bhuvaneswar | nome = CG. | coauthors = RJ. Baldessarini; VL. Harsh; JE. Alpert | titolo = Adverse endocrine and metabolic effects of psychotropic drugs: selective clinical review. | rivista = CNS Drugs | volume = 23 | numero = 12 | pagine = 1003-21 | mese = Dec | anno = 2009 | doi = 10.2165/11530020-000000000-00000 | id = PMID 19958039 }}</ref>
L'associazione di aumento del peso corporeo, [[iperglicemia]], alterazione del profilo lipidico plasmatico (aumento dei [[trigliceridi]] e del [[colesterolo LDL]], diminuzione del [[colesterolo HDL]]), in alcuni pazienti in cura con l’[[antipsicotico]] potrebbe comportare un sensibile peggioramento del rischio metabolico.<ref name="pmid17286524">{{Cita pubblicazione | cognome = Newcomer | nome = JW. | titolo = Metabolic considerations in the use of antipsychotic medications: a review of recent evidence. | rivista = J Clin Psychiatry | volume = 68 Suppl 1 | pagine = 20-7 | anno = 2007 | pmid = 17286524 }}</ref><ref name="pmid19958039">{{Cita pubblicazione | cognome = Bhuvaneswar | nome = CG. |coautori= RJ. Baldessarini; VL. Harsh; JE. Alpert | titolo = Adverse endocrine and metabolic effects of psychotropic drugs: selective clinical review. | rivista = CNS Drugs | volume = 23 | numero = 12 | pagine = 1003-21 | mese=dicembre| anno = 2009 | doi = 10.2165/11530020-000000000-00000 | pmid = 19958039 }}</ref>


Il trattamento con quetiapina degli episodi depressivi nei pazienti con [[disturbo bipolare]] o [[disturbo depressivo maggiore]] (DDM) è stato associato ad un aumento dei disturbi extrapiramidali. In particolare, il farmaco è stato associato a [[acatisia]], una sindrome psicomotoria che si manifesta con l’incapacità a stare fermi o a rimanere nella stessa posizione. Questo disturbo si verifica soprattutto nelle prime settimane di cura. Nei pazienti che manifestano acatisia a seguito d’assunzione di quetiapina, un incremento della dose del farmaco può indurre un peggioramento del quadro patologico.<ref name="pmid11826669">{{Cita pubblicazione | cognome = van Harten | nome = PN. | coauthors = | titolo = [Drug-induced akathisia]. | rivista = Ned Tijdschr Geneeskd | volume = 146 | numero = 3 | pagine = 110-4 | mese = Gen | anno = 2002 | doi = | id = PMID 11826669 }}</ref> In alcuni pazienti prevale invece la [[sindrome delle gambe senza riposo]] oppure questa può associarsi con la stessa acatisia.<ref name="pmid22772702">{{Cita pubblicazione | cognome = Webb | nome = J. | coautori = | titolo = Co-occurring akathisia and restless legs syndrome likely induced by quetiapine. | rivista = J Neuropsychiatry Clin Neurosci | volume = 24 | numero = 2 | pagine = E46-7 | mese = | anno = 2012 | doi = 10.1176/appi.neuropsych.11040083 | id = PMID 22772702 }}</ref><ref name="pmid16282854">{{Cita pubblicazione | cognome = Pinninti | nome = NR. | coauthors = R. Mago; J. Townsend; K. Doghramji | titolo = Periodic restless legs syndrome associated with quetiapine use: a case report. | rivista = J Clin Psychopharmacol | volume = 25 | numero = 6 | pagine = 617-8 | mese = Dec | anno = 2005 | doi = | id = PMID 16282854 }}</ref>
Il trattamento con quetiapina degli episodi depressivi nei pazienti con [[disturbo bipolare]] o [[disturbo depressivo maggiore]] (DDM) è stato associato ad un aumento dei disturbi extrapiramidali. In particolare, il farmaco è stato associato a [[acatisia]], una sindrome psicomotoria che si manifesta con l’incapacità a stare fermi o a rimanere nella stessa posizione. Questo disturbo si verifica soprattutto nelle prime settimane di cura. Nei pazienti che manifestano acatisia a seguito d’assunzione di quetiapina, un incremento della dose del farmaco può indurre un peggioramento del quadro patologico.<ref name="pmid11826669">{{Cita pubblicazione | cognome = van Harten | nome = PN. | titolo = [Drug-induced akathisia]. | rivista = Ned Tijdschr Geneeskd | volume = 146 | numero = 3 | pagine = 110-4 | mese=gennaio| anno = 2002 | pmid = 11826669 }}</ref> In alcuni pazienti prevale invece la [[sindrome delle gambe senza riposo]] oppure questa può associarsi con la stessa acatisia.<ref name="pmid22772702">{{Cita pubblicazione | cognome = Webb | nome = J. | titolo = Co-occurring akathisia and restless legs syndrome likely induced by quetiapine. | rivista = J Neuropsychiatry Clin Neurosci | volume = 24 | numero = 2 | pagine = E46-7 | anno = 2012 | doi = 10.1176/appi.neuropsych.11040083 | pmid = 22772702 }}</ref><ref name="pmid16282854">{{Cita pubblicazione | cognome = Pinninti | nome = NR. |coautori= R. Mago; J. Townsend; K. Doghramji | titolo = Periodic restless legs syndrome associated with quetiapine use: a case report. | rivista = J Clin Psychopharmacol | volume = 25 | numero = 6 | pagine = 617-8 | mese=dicembre| anno = 2005 | pmid = 16282854 }}</ref>


Sebbene quetiapina sia associata ad un’incidenza di sintomi extrapiramidali minore rispetto ad altri antipsicotici atipici, il farmaco deve essere somministrato con cautela a soggetti affetti da [[malattia di Parkinson]].
Sebbene quetiapina sia associata ad un’incidenza di sintomi extrapiramidali minore rispetto ad altri antipsicotici atipici, il farmaco deve essere somministrato con cautela a soggetti affetti da [[malattia di Parkinson]].
L'uso prolungato di quetiapina favorisce il rischio di sviluppare [[discinesia tardiva]], un incurabile [[disordine neurologico]] che si caratterizza per i movimenti ritmici involontari del viso, e questo a causa della sua attività [[antidopaminergica]]. In caso di comparsa di discinesia tardiva il trattamento con quetiapina deve essere sospeso.
L'uso prolungato di quetiapina favorisce il rischio di sviluppare [[discinesia tardiva]], un incurabile [[disordine neurologico]] che si caratterizza per i movimenti ritmici involontari del viso, e questo a causa della sua attività [[antidopaminergica]]. In caso di comparsa di discinesia tardiva il trattamento con quetiapina deve essere sospeso.
Tuttavia, si crede che la quetiapina causi la discinesia tardiva meno frequentemente rispetto ad altri [[antipsicotici]] tipici in base ai dati che indicano un livello da placebo dell'influenza di effetti collaterali extrapiramidali.<ref name="pmid11579018">{{Cita pubblicazione | cognome = Ghaemi | nome = SN. | coauthors = JY. Ko | titolo = Quetiapine-related tardive dyskinesia. | rivista = Am J Psychiatry | volume = 158 | numero = 10 | pagine = 1737 | mese = Oct | anno = 2001 | doi = | id = PMID 11579018 }}</ref><ref name="pmid10327920">{{Cita pubblicazione | cognome = Ghelber | nome = D. | coauthors = RH. Belmaker | titolo = Tardive dyskinesia with quetiapine. | rivista = Am J Psychiatry | volume = 156 | numero = 5 | pagine = 796-7 | mese = maggio | anno = 1999 | doi = | id = PMID 10327920 }}</ref>
Tuttavia, si crede che la quetiapina causi la discinesia tardiva meno frequentemente rispetto ad altri [[antipsicotici]] tipici in base ai dati che indicano un livello da placebo dell'influenza di effetti collaterali extrapiramidali.<ref name="pmid11579018">{{Cita pubblicazione | cognome = Ghaemi | nome = SN. |coautori= JY. Ko | titolo = Quetiapine-related tardive dyskinesia. | rivista = Am J Psychiatry | volume = 158 | numero = 10 | pagine = 1737 | mese=ottobre| anno = 2001 | pmid = 11579018 }}</ref><ref name="pmid10327920">{{Cita pubblicazione | cognome = Ghelber | nome = D. |coautori= RH. Belmaker | titolo = Tardive dyskinesia with quetiapine. | rivista = Am J Psychiatry | volume = 156 | numero = 5 | pagine = 796-7 | mese=maggio| anno = 1999 | pmid = 10327920 }}</ref>


Nelle prime settimane di trattamento con quetiapina è possibile che si verifichi un aumento di pensieri volti al [[suicidio]] nei soggetti affetti da [[disturbo depressivo|depressione]]. L’incidenza di comportamenti e/o pensieri volti al suicidio è decisamente più frequente nei giovani adulti, ed in particolare nella fascia di età compresa fra 18 e 30 anni. Per questo motivo, in particolare all'inizio del trattamento, il monitoraggio di segni o sintomi che possono essere ricondotti all’ideazione suicida oppure a comportamenti volti al suicidio, risulta di particolare importanza.
Nelle prime settimane di trattamento con quetiapina è possibile che si verifichi un aumento di pensieri volti al [[suicidio]] nei soggetti affetti da [[disturbo depressivo|depressione]]. L’incidenza di comportamenti e/o pensieri volti al suicidio è decisamente più frequente nei giovani adulti, ed in particolare nella fascia di età compresa fra 18 e 30 anni. Per questo motivo, in particolare all'inizio del trattamento, il monitoraggio di segni o sintomi che possono essere ricondotti all’ideazione suicida oppure a comportamenti volti al suicidio, risulta di particolare importanza.
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Lo sviluppo della [[sindrome maligna da neurolettici]] correlato all'uso della quetiapina (ed anche associato all'utilizzo di altri farmaci antipsicotici), è raro, ma può mettere a rischio la vita. La sindrome si manifesta con rigidità muscolare, aumento della temperatura corporea (febbre), confusione mentale, instabilità del sistema nervoso autonomo e incremento dei livelli plasmatici della [[creatinin-fosfochinasi|creatinina-fosfochinasi]]. Se compaiono sintomi riconducibili a tale sindrome viene consigliato di sospendere il trattamento.<ref name= Pharmamedix/Quetiapina/>.
Lo sviluppo della [[sindrome maligna da neurolettici]] correlato all'uso della quetiapina (ed anche associato all'utilizzo di altri farmaci antipsicotici), è raro, ma può mettere a rischio la vita. La sindrome si manifesta con rigidità muscolare, aumento della temperatura corporea (febbre), confusione mentale, instabilità del sistema nervoso autonomo e incremento dei livelli plasmatici della [[creatinin-fosfochinasi|creatinina-fosfochinasi]]. Se compaiono sintomi riconducibili a tale sindrome viene consigliato di sospendere il trattamento.<ref name= Pharmamedix/Quetiapina/>.


L'uso di quetiapina nel trattamento dei sintomi comportamentali nei pazienti con [[demenza]] è un uso off label, cioè non compreso fra le indicazioni terapeutiche approvate dall'[[Agenzia italiana del farmaco|AIFA]] e da [[Agenzia europea per i medicinali|EMEA]]. Alcuni studi hanno associato all'uso di questi farmaci un aumento del rischio di [[ictus]] e di mortalità improvvisa nei pazienti anziani con demenza.<ref>{{Cita web| url=http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?cmd=Retrieve&db=PubMed&list_uids=10327920&dopt=Abstract |titolo=Antipsychotic use in elderly people with dementia | autore = Medicines and Healthcare products Regulatory Agency| data = 16 marzo 2012 | accesso = 06 febbraio 2013. | editore = MHRA}}</ref>
L'uso di quetiapina nel trattamento dei sintomi comportamentali nei pazienti con [[demenza]] è un uso off label, cioè non compreso fra le indicazioni terapeutiche approvate dall'[[Agenzia italiana del farmaco|AIFA]] e da [[Agenzia europea per i medicinali|EMEA]]. Alcuni studi hanno associato all'uso di questi farmaci un aumento del rischio di [[ictus]] e di mortalità improvvisa nei pazienti anziani con demenza.<ref>{{Cita web| url=http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?cmd=Retrieve&db=PubMed&list_uids=10327920&dopt=Abstract |titolo=Antipsychotic use in elderly people with dementia | autore = Medicines and Healthcare products Regulatory Agency| data = 16 marzo 2012 | accesso =6 febbraio 2013. | editore = MHRA}}</ref>
Nel paziente anziano con demenza la scelta dell'antipsicotico resta perciò una delicata valutazione affidata al clinico e terapeuta, il quale deve soppesare attentamente il rapporto rischio/beneficio, individualizzando il trattamento sulla base dei sintomi, del quadro clinico del paziente e delle potenziali interazioni con altri farmaci. In assenza prolungata di sintomi comportamentali, l’antipsicotico può essere sospeso.
Nel paziente anziano con demenza la scelta dell'antipsicotico resta perciò una delicata valutazione affidata al clinico e terapeuta, il quale deve soppesare attentamente il rapporto rischio/beneficio, individualizzando il trattamento sulla base dei sintomi, del quadro clinico del paziente e delle potenziali interazioni con altri farmaci. In assenza prolungata di sintomi comportamentali, l’antipsicotico può essere sospeso.


Alcuni antispicotici tradizionali sono stati messi in relazione con la comparsa di [[cataratta]]. In vivo, quetiapina ha provocato la formazione di cataratta a dosi più alte di quelle utilizzate nell’uomo. Nel registro nazionale degli effetti collaterali indotti dai farmaci degli oftalmologi americani, fino al 2004, erano riportati 34 casi di cataratta associati a quetiapina. L’Organizzazione mondiale della Sanità (WHO) ha però definito “improbabile“ un effetto catarattogenico della quetiapina. Per tale motivo non è utile effettuare un esame con lampada a fessura all’inizio del trattamento farmacologico con il farmaco e successivamente ogni sei mesi.<ref name="pmid15531330">{{Cita pubblicazione | cognome = Fraunfelder | nome = FW. | coauthors = | titolo = Twice-yearly exams unnecessary for patients taking quetiapine. | rivista = Am J Ophthalmol | volume = 138 | numero = 5 | pagine = 870-1 | mese = Nov | anno = 2004 | doi = 10.1016/j.ajo.2004.05.038 | id = PMID 15531330 }}</ref>
Alcuni antispicotici tradizionali sono stati messi in relazione con la comparsa di [[cataratta]]. In vivo, quetiapina ha provocato la formazione di cataratta a dosi più alte di quelle utilizzate nell’uomo. Nel registro nazionale degli effetti collaterali indotti dai farmaci degli oftalmologi americani, fino al 2004, erano riportati 34 casi di cataratta associati a quetiapina. L’Organizzazione mondiale della Sanità (WHO) ha però definito “improbabile“ un effetto catarattogenico della quetiapina. Per tale motivo non è utile effettuare un esame con lampada a fessura all’inizio del trattamento farmacologico con il farmaco e successivamente ogni sei mesi.<ref name="pmid15531330">{{Cita pubblicazione | cognome = Fraunfelder | nome = FW. | titolo = Twice-yearly exams unnecessary for patients taking quetiapine. | rivista = Am J Ophthalmol | volume = 138 | numero = 5 | pagine = 870-1 | mese=novembre| anno = 2004 | doi = 10.1016/j.ajo.2004.05.038 | pmid = 15531330 }}</ref>


== Controindicazioni ==
== Controindicazioni ==
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== Interazioni ==
== Interazioni ==
* Farmaci ad attività depressiva sul [[sistema nervoso centrale]] e alcool: somministrare con cautela per rischio di potenziamento degli effetti.
* Farmaci ad attività depressiva sul [[sistema nervoso centrale]] e alcool: somministrare con cautela per rischio di potenziamento degli effetti.
* [[Carbamazepina]]: aumentato della clearance di quetiapina e conseguenti concentrazioni plasmatiche ridotte.<ref name="pmid16390352">{{Cita pubblicazione | cognome = Grimm | nome = SW. | coauthors = NM. Richtand; HR. Winter; KR. Stams; SB. Reele | titolo = Effects of cytochrome P450 3A modulators ketoconazole and carbamazepine on quetiapine pharmacokinetics. | rivista = Br J Clin Pharmacol | volume = 61 | numero = 1 | pagine = 58-69 | mese = Jan | anno = 2006 | doi = 10.1111/j.1365-2125.2005.02507.x | id = PMID 16390352 }}</ref>
* [[Carbamazepina]]: aumentato della clearance di quetiapina e conseguenti concentrazioni plasmatiche ridotte.<ref name="pmid16390352">{{Cita pubblicazione | cognome = Grimm | nome = SW. |coautori= NM. Richtand; HR. Winter; KR. Stams; SB. Reele | titolo = Effects of cytochrome P450 3A modulators ketoconazole and carbamazepine on quetiapine pharmacokinetics. | rivista = Br J Clin Pharmacol | volume = 61 | numero = 1 | pagine = 58-69 | mese=gennaio| anno = 2006 | doi = 10.1111/j.1365-2125.2005.02507.x | pmid = 16390352 }}</ref>
* Inibitori del CYP3A4 (ad esempio ketoconazolo): marcato aumento delle concentrazioni di quetiapina.
* Inibitori del CYP3A4 (ad esempio ketoconazolo): marcato aumento delle concentrazioni di quetiapina.
* [[Valproato di sodio]]: maggiore incidenza di leucopenia e neutropenia.
* [[Valproato di sodio]]: maggiore incidenza di leucopenia e neutropenia.
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* [[Antiaritmici]] ([[procainamide]], [[disopiramide]] e [[chinidina]]): cautela per gli effetti additivi sul prolungamento dell'intervallo QTc con rischio di gravi aritmie ventricolari.<ref name= Pharmamedix/Quetiapina/>
* [[Antiaritmici]] ([[procainamide]], [[disopiramide]] e [[chinidina]]): cautela per gli effetti additivi sul prolungamento dell'intervallo QTc con rischio di gravi aritmie ventricolari.<ref name= Pharmamedix/Quetiapina/>
* [[Bretilio]]: possibile aggravamento dell'ipotensione originata dal blocco alfa adrenergico causato dall’antipsicotico.<ref name= Pharmamedix/Quetiapina/>.
* [[Bretilio]]: possibile aggravamento dell'ipotensione originata dal blocco alfa adrenergico causato dall’antipsicotico.<ref name= Pharmamedix/Quetiapina/>.
* [[Adrenalina]] (epinefrina), [[dopamina]]: in caso di collasso la somministrazione di adrenalina o [[dopamina]] in pazienti trattati con quetiapina potrebbe avere effetti negativi sulla pressione arteriosa ([[ipotensione]], effetto paradosso]).<ref name= Pharmamedix/Quetiapina/><ref name="pmid19049484">{{Cita pubblicazione | cognome = Hawkins | nome = DJ. | coauthors = P. Unwin | titolo = Paradoxical and severe hypotension in response to adrenaline infusions in massive quetiapine overdose. | rivista = Crit Care Resusc | volume = 10 | numero = 4 | pagine = 320-2 | mese = Dec | anno = 2008 | doi = | id = PMID 19049484 }}</ref><ref name="pmid19485883">{{Cita pubblicazione | cognome = Grace | nome = RF. | coauthors = SD. Newell | titolo = Paradoxical and severe hypotension in response to adrenaline infusions in massive quetiapine overdose: the case for lipid rescue. | rivista = Crit Care Resusc | volume = 11 | numero = 2 | pagine = 162 | mese = Jun | anno = 2009 | doi = | id = PMID 19485883 }}</ref>
* [[Adrenalina]] (epinefrina), [[dopamina]]: in caso di collasso la somministrazione di adrenalina o [[dopamina]] in pazienti trattati con quetiapina potrebbe avere effetti negativi sulla pressione arteriosa ([[ipotensione]], effetto paradosso]).<ref name= Pharmamedix/Quetiapina/><ref name="pmid19049484">{{Cita pubblicazione | cognome = Hawkins | nome = DJ. |coautori= P. Unwin | titolo = Paradoxical and severe hypotension in response to adrenaline infusions in massive quetiapine overdose. | rivista = Crit Care Resusc | volume = 10 | numero = 4 | pagine = 320-2 | mese=dicembre| anno = 2008 | pmid = 19049484 }}</ref><ref name="pmid19485883">{{Cita pubblicazione | cognome = Grace | nome = RF. |coautori= SD. Newell | titolo = Paradoxical and severe hypotension in response to adrenaline infusions in massive quetiapine overdose: the case for lipid rescue. | rivista = Crit Care Resusc | volume = 11 | numero = 2 | pagine = 162 | mese=giugno| anno = 2009 | pmid = 19485883 }}</ref>
* Succo di pompelmo: è un noto inibitore dell’attività dell’[[enzima]] citocromiale [[CYP3A4]] e potrebbe quindi esercitare un effetto inibitorio sul metabolismo della quetiapina con conseguente aumento dei livelli plasmatici del farmaco.<ref name= Pharmamedix/Quetiapina/>
* Succo di pompelmo: è un noto inibitore dell’attività dell’[[enzima]] citocromiale [[CYP3A4]] e potrebbe quindi esercitare un effetto inibitorio sul metabolismo della quetiapina con conseguente aumento dei livelli plasmatici del farmaco.<ref name= Pharmamedix/Quetiapina/>


== Gravidanza e allattamento ==
== Gravidanza e allattamento ==
La somministrazione di quetiapina in donne gravide richiede che il medico valuti attentamente il rapporto rischio/beneficio. La [[Food and Drug Administration]] (FDA) (l'agenzia americana che regola l’uso dei farmaci) ha inserito quetiapina, per l'uso in [[gravidanza]], in classe C.
La somministrazione di quetiapina in donne gravide richiede che il medico valuti attentamente il rapporto rischio/beneficio. La [[Food and Drug Administration]] (FDA) (l'agenzia americana che regola l’uso dei farmaci) ha inserito quetiapina, per l'uso in [[gravidanza]], in classe C.
I farmaci di questa classe a seguito di studi sugli animali hanno rilevato effetti dannosi sul feto (teratogenico, letale o altro). Per i farmaci in questa classe non sono disponibili studi controllati sull’uomo e talvolta né sull'uomo né sull'animale.<ref>{{Cita web | autore= Onyeka Otugo |coautori= Olabode Ogundare, Christopher Vaughan, Emmanuel Fadiran, Leyla Sahin | titolo = Consistency of Pregnancy Labeling Across Different Therapeutic Classes | url = http://www.fda.gov/downloads/ScienceResearch/SpecialTopics/WomensHealthResearch/UCM308982.pdf | editore= Food and Drug Administration - Office of Women’s Health | data= 1979 | accesso = 27 giugno 2013 }}</ref><ref name="pmid8852521">{{Cita pubblicazione | cognome = Sannerstedt | nome = R. | coautori = P. Lundborg; BR. Danielsson; I. Kihlström; G. Alván; B. Prame; E. Ridley | titolo = Drugs during pregnancy: an issue of risk classification and information to prescribers. | rivista = Drug Saf | volume = 14 | numero = 2 | pagine = 69-77 | mese = Feb | anno = 1996 | doi = | id = PMID 8852521 }}</ref> Assumere quetiapina, durante l’ultimo trimestre di gravidanza, può comportare nel neonato la comparsa di: tremore, debolezza e/o rigidità muscolare, agitazione, sonnolenza, difficoltà di respirazione e di alimentazione.<br />
I farmaci di questa classe a seguito di studi sugli animali hanno rilevato effetti dannosi sul feto (teratogenico, letale o altro). Per i farmaci in questa classe non sono disponibili studi controllati sull’uomo e talvolta né sull'uomo né sull'animale.<ref>{{Cita web | autore= Onyeka Otugo |coautori= Olabode Ogundare, Christopher Vaughan, Emmanuel Fadiran, Leyla Sahin | titolo = Consistency of Pregnancy Labeling Across Different Therapeutic Classes | url = http://www.fda.gov/downloads/ScienceResearch/SpecialTopics/WomensHealthResearch/UCM308982.pdf | editore= Food and Drug Administration - Office of Women’s Health | data= 1979 | accesso = 27 giugno 2013 }}</ref><ref name="pmid8852521">{{Cita pubblicazione | cognome = Sannerstedt | nome = R. | coautori = P. Lundborg; BR. Danielsson; I. Kihlström; G. Alván; B. Prame; E. Ridley | titolo = Drugs during pregnancy: an issue of risk classification and information to prescribers. | rivista = Drug Saf | volume = 14 | numero = 2 | pagine = 69-77 | mese=febbraio| anno = 1996 | pmid = 8852521 }}</ref> Assumere quetiapina, durante l’ultimo trimestre di gravidanza, può comportare nel neonato la comparsa di: tremore, debolezza e/o rigidità muscolare, agitazione, sonnolenza, difficoltà di respirazione e di alimentazione.<br />
Quetiapina è escreta nel latte materno, pertanto il farmaco nelle donne che [[allattamento al seno|allattano al seno]] non è raccomandato.
Quetiapina è escreta nel latte materno, pertanto il farmaco nelle donne che [[allattamento al seno|allattano al seno]] non è raccomandato.



Versione delle 13:28, 24 mar 2014

Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.
Quetiapina
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareC21H25N3O2S
Numero CAS111974-69-7
Numero EINECS601-143-7
Codice ATCN05AH04
PubChem5002
DrugBankDBAPRD00675
SMILES
OCCOCCN1CCN(CC1)C1= Nc2ccccc2Sc2ccccc12
Dati farmacologici
Modalità di
somministrazione
orale
Dati farmacocinetici
Biodisponibilità9%
Metabolismoepatico
Emivita6 ore
Escrezionerenale
Indicazioni di sicurezza
Simboli di rischio chimico
irritante pericoloso per l'ambiente
attenzione
Frasi H302 - 400
Consigli P273 [1]

La quetiapina, commercializzata da AstraZeneca come Seroquel e da Orion Pharma come Ketipinor, appartiene ad un gruppo di neurolettici noti come antipsicotici atipici che, negli ultimi due decenni, sono diventati alternative diffuse agli antipsicotici tipici, come l'aloperidolo.

Farmacodinamica

Quetiapina interagisce con un ampio spettro di recettori neurotrasmettitoriali. Tuttavia l'effetto antipsicotico si pensa sia mediato tramite attività antagonista sui recettori di dopamina e serotonina. Specificamente sui recettori Dopamina D1 e Dopamina D2, sui recettori adrenergici alpha-1 e alpha-2, e sui sottotipi di recettori serotonina 5-HT1A e 5-HT2.[2] Scansioni PET consecutive per valutare l'occupazione del recettore D2 della quetiapina hanno dimostrato che essa si dissocia molto rapidamente dal recettore D2.[3] Verosimilmente la maggiore selettività ed attività antagonista sui recettori 5HT2 rispetto ai recettori D2 spiega le proprietà antipsicotiche cliniche e la ridotta tendenza del farmaco ad indurre effetti avversi di natura extrapiramidale rispetto ad altri antipsicotici tipici.

La quetiapina ha inoltre un effetto antagonista sul recettore H1 dell'istamina e si pensa che questa sia la spiegazione dell'effetto sedativo del farmaco[4].

Farmacocinetica

Dopo somministrazione per via orale quetiapina è ben assorbita dal tratto gastrointestinale. Il cibo non modifica in modo significativo la biodisponibilità del farmaco. Quetiapina si lega alle proteine plasmatiche in misura dell’83%. Il prodotto viene metabolizzato nel fegato nel metabolita attivo norquetiapina e viene eliminato per via urinaria e fecale in misura pari a circa il 5% del composto progenitore. Dato che quetiapina è fortemente metabolizzata a livello epatico i soggetti con insufficienza epatica presentano concentrazioni plasmatiche del farmaco più elevate e necessitano di un adeguamento del dosaggio. Studi in vitro hanno evidenziato che il metabolismo della quetiapina è mediato dal citocromo P450 ed in particolare l'isoforma CYP3A4 è l’enzima principale di tale via metabolica. Norquetiapina, metabolita attivo, è prodotto principalmente ed eliminato dall'organismo sempre tramite il CYP3A4. Quetiapina ed alcuni suoi metaboliti sono deboli inibitori in vitro di molte isoforme del citocromo P450 umano, tuttavia a concentrazioni estremamente elevate, perciò è molto improbabile che la co-somministrazione di quetiapina ed altre molecole possa dare un'inibizione clinicamente significativa del metabolismo di altri farmaci mediato dal citocromo P450. Quetiapina ha un'emivita di eliminazione di circa 7 ore. Il matabolita norquetiapina presenta invece un'emivita di circa 12 ore.

Usi clinici

Quetiapina compressa da 25 mg, vicino ad una moneta da un centesimo di dollaro americano, per confronto.

La quetiapina è indicata per il trattamento della schizofrenia così come per il trattamento di episodi maniacali acuti associati al disturbo bipolare di tipo I, sia come monoterapia che come terapia aggiunta al litio o all'acido valproico.

Un rapporto del 2005 del British Medical Journal ha mostrato come la quetiapina sia stata inefficace nel ridurre l'agitazione tra i pazienti sofferenti di Alzheimer, i cui consumi costituiscono il 29% delle vendite; nei fatti, quetiapina è stata trovata come peggiorativa delle funzioni cognitive in pazienti anziani sofferenti di demenza[5].

Quetiapina è stata anche utilizzata dai clinici per il trattamento di soggetti con dipendenza da sostanze (in particolare alcool, cocaina e metamfetamina)[6] e per minimizzare i sintomi da astinenza da oppioidi[7].

Il National Institutes of Health sconsiglia l'uso della quetiapina, e di quasi tutti i farmaci psicotropi (compresi gli atipici, molti antidepressivi, e tutte le benzodiazepine), su bambini e persone che hanno meno di 18 anni[8], osservando che gli adolescenti che prendono quetiapina "potrebbero più essere portati a pensare, pianificare o mettere in atto di farsi del male o uccidersi"[9].

Il brevetto di AstraZeneca per il Seroquel a rilascio immediato è scaduto nell'anno 2012; il brevetto di AstraZeneca per Seroquel a rilascio prolungato è scadrà nel maggio 2017.[senza fonte]

Effetti collaterali ed indesiderati

La quetiapina presenta molti effetti collaterali, molti dei quali comuni. Pochi sono quelli classificabili come gravi che possono mettere la vita in pericolo.

Il più comune effetto collaterale è la sedazione. Altri effetti collaterali tipici includono la costipazione, il mal di testa, la secchezza delle labbra, l'acquisizione o la perdita di peso. Meno comuni (meno dell'1% dei pazienti) sono livelli anormali della funzionalità epatica, vertigini, nausea, naso gocciolante e acatisia.
Il farmaco può indurre aumento del peso corporeo. La tendenza all'incremento ponderale è stata riscontrata sia nei pazienti adulti sia nei pazienti pediatrici. In particolare nei ragazzi di età compresa fra 10 e 17 anni, trattati con quetiapina per disturbo schizofrenico, è stato osservato un aumento del peso corporeo (maggiore o uguale al 7%) nel 17% dei pazienti rispetto al 2,5% del gruppo placebo.[10] L’incremento di peso indotto da quetiapina, così come da altri farmaci antipsicotici, sembra correlato al rischio di sviluppare diabete di tipo 2 e sindrome metabolica.[11]
Per quanto attiene al diabete mellito quetiapina è stata associata a sviluppo e/o peggioramento di tale malattia. Per tale motivo nei pazienti a rischio viene consigliato di effettuare un test di controllo della glicemia a digiuno prima di iniziare il trattamento. In alcuni pazienti in cura con quetiapina si è verificato un drastico peggioramento del diabete, con comparsa di chetoacidosi o coma, in alcuni casi con esito fatale.[12][13] L'associazione di aumento del peso corporeo, iperglicemia, alterazione del profilo lipidico plasmatico (aumento dei trigliceridi e del colesterolo LDL, diminuzione del colesterolo HDL), in alcuni pazienti in cura con l’antipsicotico potrebbe comportare un sensibile peggioramento del rischio metabolico.[14][15]

Il trattamento con quetiapina degli episodi depressivi nei pazienti con disturbo bipolare o disturbo depressivo maggiore (DDM) è stato associato ad un aumento dei disturbi extrapiramidali. In particolare, il farmaco è stato associato a acatisia, una sindrome psicomotoria che si manifesta con l’incapacità a stare fermi o a rimanere nella stessa posizione. Questo disturbo si verifica soprattutto nelle prime settimane di cura. Nei pazienti che manifestano acatisia a seguito d’assunzione di quetiapina, un incremento della dose del farmaco può indurre un peggioramento del quadro patologico.[16] In alcuni pazienti prevale invece la sindrome delle gambe senza riposo oppure questa può associarsi con la stessa acatisia.[17][18]

Sebbene quetiapina sia associata ad un’incidenza di sintomi extrapiramidali minore rispetto ad altri antipsicotici atipici, il farmaco deve essere somministrato con cautela a soggetti affetti da malattia di Parkinson. L'uso prolungato di quetiapina favorisce il rischio di sviluppare discinesia tardiva, un incurabile disordine neurologico che si caratterizza per i movimenti ritmici involontari del viso, e questo a causa della sua attività antidopaminergica. In caso di comparsa di discinesia tardiva il trattamento con quetiapina deve essere sospeso. Tuttavia, si crede che la quetiapina causi la discinesia tardiva meno frequentemente rispetto ad altri antipsicotici tipici in base ai dati che indicano un livello da placebo dell'influenza di effetti collaterali extrapiramidali.[19][20]

Nelle prime settimane di trattamento con quetiapina è possibile che si verifichi un aumento di pensieri volti al suicidio nei soggetti affetti da depressione. L’incidenza di comportamenti e/o pensieri volti al suicidio è decisamente più frequente nei giovani adulti, ed in particolare nella fascia di età compresa fra 18 e 30 anni. Per questo motivo, in particolare all'inizio del trattamento, il monitoraggio di segni o sintomi che possono essere ricondotti all’ideazione suicida oppure a comportamenti volti al suicidio, risulta di particolare importanza.

Il farmaco può provocare neutropenia di grado variabile. Circa il 2-3% dei pazienti vede una riduzione della conta dei neutrofili (un particolare tipo di globulo bianco) inferiore a 1,5x109/L, e lo 0,2% dei soggetti vede i neutrofili ridursi a meno di 0,5x109/L. Negli studi clinici, la probabilità di manifestare neutropenia grave è risultata decisamente più elevata nei primi due mesi di terapia, che rappresentano pertanto il periodo di maggior rischio. La neutropenia è risultata indipendente dalla dose di farmaco assunta. La sospensione dell’antipsicotico in genere comporta una pronta regressione del sintomo. I pazienti che hanno già avuto precedenti episodi di neutropenia indotta da farmaci presentato un rischio maggiore di sviluppare questo effetto collaterale.

Quetiapina può provocare ipotensione ortostatica cioè un abbassamento improvviso della pressione arteriosa quando si passa rapidamente dalla posizione supina o seduta alla posizione eretta. Questo disturbo è particolarmente evidente nei pazienti anziani e nei pazienti a rischio di ipotensione, cioè con ipotensione preesistente o patologie cerebrovascolari. Anche in questo caso l'effetto collaterale è più frequente nella fase iniziale della cura. Per ridurre il rischio di ipotensione ortostatica e di svenimenti (sincope) è pertanto bene iniziare il trattamento con un basso dosaggio che può poi essere progressivamente aumentato.

Durante la sorveglianza post-marketing è stato osservato che quetiapina è stata associata a prolungamento dell’intervallo QT. Un prolungamento dell’intervallo QT (corrispondente alla fase di ripolarizzazione dei ventricoli cardiaci) dell’elettrocardiogramma può associarsi a grave aritmia (come ad esempio una torsione di punta). La somministrazione del farmaco richiede perciò estrema cautela nei soggetti a rischio di prolungamento del QT, ad esempio perché in trattamento con farmaci noti per avere effetti sull’intervallo stesso, in pazienti con disfunzioni elettrolitiche (ridotti livelli nel sangue di potassio, magnesio o calcio), pazienti con disturbi cardiovascolari (insufficienza cardiaca congestizia, rallentato ritmo cardiaco (bradicardia), ipertrofia del ventricolo sinistro)[11].

Lo sviluppo della sindrome maligna da neurolettici correlato all'uso della quetiapina (ed anche associato all'utilizzo di altri farmaci antipsicotici), è raro, ma può mettere a rischio la vita. La sindrome si manifesta con rigidità muscolare, aumento della temperatura corporea (febbre), confusione mentale, instabilità del sistema nervoso autonomo e incremento dei livelli plasmatici della creatinina-fosfochinasi. Se compaiono sintomi riconducibili a tale sindrome viene consigliato di sospendere il trattamento.[11].

L'uso di quetiapina nel trattamento dei sintomi comportamentali nei pazienti con demenza è un uso off label, cioè non compreso fra le indicazioni terapeutiche approvate dall'AIFA e da EMEA. Alcuni studi hanno associato all'uso di questi farmaci un aumento del rischio di ictus e di mortalità improvvisa nei pazienti anziani con demenza.[21] Nel paziente anziano con demenza la scelta dell'antipsicotico resta perciò una delicata valutazione affidata al clinico e terapeuta, il quale deve soppesare attentamente il rapporto rischio/beneficio, individualizzando il trattamento sulla base dei sintomi, del quadro clinico del paziente e delle potenziali interazioni con altri farmaci. In assenza prolungata di sintomi comportamentali, l’antipsicotico può essere sospeso.

Alcuni antispicotici tradizionali sono stati messi in relazione con la comparsa di cataratta. In vivo, quetiapina ha provocato la formazione di cataratta a dosi più alte di quelle utilizzate nell’uomo. Nel registro nazionale degli effetti collaterali indotti dai farmaci degli oftalmologi americani, fino al 2004, erano riportati 34 casi di cataratta associati a quetiapina. L’Organizzazione mondiale della Sanità (WHO) ha però definito “improbabile“ un effetto catarattogenico della quetiapina. Per tale motivo non è utile effettuare un esame con lampada a fessura all’inizio del trattamento farmacologico con il farmaco e successivamente ogni sei mesi.[22]

Controindicazioni

Quetiapina presenta poche controindicazioni. Le principali sono date dall'ipersensibilità nota verso il principio attivo oppure uno qualsiasi degli eccipienti e dall'assunzione contemporanea di inibitori del citocromo P450 (isoforma 3A4) come ad esempio chetoconazolo, fluconazolo, imidazolo, nefazodone, eritromicina, claritromicina, o gli inibitori dell'HIV proteasi.

Interazioni

  • Farmaci ad attività depressiva sul sistema nervoso centrale e alcool: somministrare con cautela per rischio di potenziamento degli effetti.
  • Carbamazepina: aumentato della clearance di quetiapina e conseguenti concentrazioni plasmatiche ridotte.[23]
  • Inibitori del CYP3A4 (ad esempio ketoconazolo): marcato aumento delle concentrazioni di quetiapina.
  • Valproato di sodio: maggiore incidenza di leucopenia e neutropenia.
  • Farmaci che inducono il citocromo P450 (tioridazina, fenitoina e farmaci induttori degli enzimi epatici): riduzione delle concentrazioni di quetiapina.
  • Aloperidolo, risperidone, fluoxetina, imipramina, litio: non evidenza di interazioni farmacologiche con quetiapina.[11]
  • Antiaritmici (procainamide, disopiramide e chinidina): cautela per gli effetti additivi sul prolungamento dell'intervallo QTc con rischio di gravi aritmie ventricolari.[11]
  • Bretilio: possibile aggravamento dell'ipotensione originata dal blocco alfa adrenergico causato dall’antipsicotico.[11].
  • Adrenalina (epinefrina), dopamina: in caso di collasso la somministrazione di adrenalina o dopamina in pazienti trattati con quetiapina potrebbe avere effetti negativi sulla pressione arteriosa (ipotensione, effetto paradosso]).[11][24][25]
  • Succo di pompelmo: è un noto inibitore dell’attività dell’enzima citocromiale CYP3A4 e potrebbe quindi esercitare un effetto inibitorio sul metabolismo della quetiapina con conseguente aumento dei livelli plasmatici del farmaco.[11]

Gravidanza e allattamento

La somministrazione di quetiapina in donne gravide richiede che il medico valuti attentamente il rapporto rischio/beneficio. La Food and Drug Administration (FDA) (l'agenzia americana che regola l’uso dei farmaci) ha inserito quetiapina, per l'uso in gravidanza, in classe C. I farmaci di questa classe a seguito di studi sugli animali hanno rilevato effetti dannosi sul feto (teratogenico, letale o altro). Per i farmaci in questa classe non sono disponibili studi controllati sull’uomo e talvolta né sull'uomo né sull'animale.[26][27] Assumere quetiapina, durante l’ultimo trimestre di gravidanza, può comportare nel neonato la comparsa di: tremore, debolezza e/o rigidità muscolare, agitazione, sonnolenza, difficoltà di respirazione e di alimentazione.
Quetiapina è escreta nel latte materno, pertanto il farmaco nelle donne che allattano al seno non è raccomandato.

Preparazioni farmaceutiche

La quetiapina è disponibile con il nome commerciale di Seroquel. Originariamente era disponibile come compresse da 25 mg, 100 mg, 200 e 300 mg, le compresse da 50 mg e 400 mg sono quindi state introdotte successivamente per aumentare la flessibilità del dosaggio.

Avvertenze

Bambini e adolescenti: in Italia la quetiapina non è raccomandata per l’uso in età pediatrica per il profilo di tollerabilità (alcuni effetti collaterali della quetiapina si sono verificati con maggior frequenza nei ragazzi rispetto agli adulti: aumento dell’appetito, sintomi extrapiramidali, aumento della concentrazione plasmatica della prolattina) e per la mancanza di dati sul lungo periodo che non permette di valutare l’impatto dell’antipsicotico su crescita e sviluppo cognitivo del bambino e/o adolescente. In America, la FDA (agenzia regolatoria per l’uso dei farmaci), ha approvato la quetiapina a rilascio immediato (ma non la formulazione a rilascio prolungato) per il trattamento della schizofrenia in ragazzi di età compresa fra 13 e 17 anni (sulla base di uno studio clinico della durata di 6 settimane) e per il trattamento del disturbo bipolare I in ragazzi di età compresa fra 10 e 17 anni (sulla base di uno studio clinico della durata di tre settimane per il trattamento della mania[11].

Modalità di somministrazione: la quetiapina può essere assunta sia a stomaco pieno sia a digiuno[11].

Interruzione del trattamento: la terapia con quetiapina deve essere sospesa gradualmente (1-2 settimane). L’interruzione improvvisa della cura comporta la comparsa di sintomi quali insonnia, nausea, mal di testa (cefalea), diarrea, vomito, irritabilità e capogiri[11].

Passaggio da altro antipsicotico a quetiapina: quando è necessario cambiare il farmaco antispicotico e passare alla quetiapina, il passaggio deve avvenire gradualmente. Si procede con la riduzione progressiva della dose (25-50% ogni 3-4 giorni) di antipsicotico in uso e contemporaneamente si introduce la quetiapina iniziando con il dosaggio minimo (50–100 mg/die) da aumentare gradualmente fino ad arrivare in 10-15 giorni alla dose ottimale[11].

Insufficienza epatica: poiché la quetiapina è metabolizzata nel fegato, una ridotta funzionalità epatica potrebbe comportare un rallentamento dei processi metabolici del farmaco con conseguenti livelli plasmatici di quetiapina più alti. In questi pazienti la quetiapina deve essere somministrata con cautela. Nei pazienti con grave insufficienza epatica, la dose del farmaco deve essere individualizzata[11].

Ipovolemia, disidratazione: nei pazienti disidratati e/o con ipovolemia ripristinare l’equilibrio idrosalino e stabilizzare i valori della pressione arteriosa prima di iniziare la cura con quetiapina[11].

Disturbi trombotici: la quetiapina deve essere somministrata con cautela nei pazienti a rischio di eventi trombotici perché potrebbe favorirne la comparsa (evento comunque raro). In uno studio clinico condotto in pazienti anziani residenti in case di cura, la somministrazione di farmaci antipsicotici atipici, inclusa quetiapina, è stata associata ad un aumento del rischio di tromboembolismo venoso (trombosi venosa, embolia polmonare) con un tasso di ospedalizzazione pari a 0,91 per 100 pazienti-anno[28].

Ipotiroidismo: monitorare la concentrazione degli ormoni della tiroide durante il trattamento con quetiapina perché il farmaco è stato associato a riduzione della concentrazione di T4 e T3. Nella maggior parte degli studi clinici, la riduzione della concentrazione degli ormoni della tiroide in seguito a somministrazione di quetiapina non si è tradotta in ipotiroidismo sintomatico. Negli studi clinici, la riduzione maggiore è stata osservata nelle prime settimane di trattamento con quetiapina e nella maggior parte dei pazienti i livelli ormonali si sono normalizzati con la sospensione del farmaco. In letteratura è riportato il caso di una paziente che in seguito a somministrazione di quetiapina ha evidenziato, dopo due mesi, ipotiroidismo con livelli di TSH pari a 8,45 microU/L (pari a circa due volte i livelli normali di TSH). La paziente era stata trattata per 4 anni per iperparatiroidismo, ma al momento di iniziare la cura con quetiapina presentava una funzionalità tiroidea nella norma[29].

Pazienti anziani: somministrare la quetiapina con cautela perché i pazienti anziani sono più esposti agli effetti collaterali del farmaco[11].

Disfagia, aspirazione polmonare: nei pazienti che evidenziano difficoltà di deglutizione (disfagia) o che sono a rischio di aspirare il contenuto gastrico nei polmoni la somministrazione di quetiapina richiede cautela. La disfagia può essere un sintomo ricollegabile al Parkinson[11].

Convulsioni: sebbene negli studi clinici non sia emerso un aumento dell’incidenza di convulsioni in seguito a trattamento con quetiapina, nei pazienti a rischio di convulsioni (epilessia, tumori cerebrali, malattie cerebrovascolari) si raccomanda di somministrare il farmaco con cautela[11].

Priapismo: la quetiapina è stata associata, raramente, a comparsa di priapismo (erezione prolungata in assenza di desiderio)[11][11].

Attività che richiedono attenzione costante: poiché la quetiapina può indurre sonnolenza e sedazione, verificare gli effetti individuali del farmaco prima di intraprendere attività che richiedono attenzione e coordinazione costante e prolungata nel tempo (es. guida di autoveicoli)[11].

Lattosio: alcune specialità medicinali a base di quetiapina possono contenere lattosio come eccipiente. Il lattosio è uno zucchero formato da galattosio e glucosio. I pazienti con intolleranza su base ereditaria al galattosio, con deficit della lapp lattasi o malassorbimento di glucosio-galattosio dovrebbero valutare con il medico l’opportunità di assumere le specialità medicinali della quetiapina contenente lattosio.

Titanio biossido: usato come eccipiente nelle formulazioni farmaceutiche, può scatenare reazione allergiche[11].

Test di screening nelle urine: in alcuni test di screening per il metadone e gli antidepressivi triciclici, l’assunzione di quetiapina può dare esiti falsi positivi.

Note

  1. ^ Sigma Aldrich; rev. del 20.06.2011, riferita al sale semifumarato
  2. ^ Seroquel.pdf (PDF).
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  8. ^ Seroquel stories: understanding Seroquel, important safety information
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