Hermann Kesten: differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 17: Riga 17:


== Biografia ==
== Biografia ==
Hermann Kesten era figlio di Isidor Kesten<ref name = DSS>[https://hls-dhs-dss.ch/it/articles/027843/2008-09-02/ Dizionario storico della Svizzera].</ref>, un commerciante ebreo [[Galizia (Europa centrale)|galiziano]] che si trasferì a [[Norimberga]]. Dopo aver conseguito la maturità al Melanchthon-Gymnasium di Norimberga, fece studi universitari letterari e storici a [[Università Friedrich-Alexander di Erlangen-Norimberga|Erlangen]] e [[Università Goethe di Francoforte|Francoforte sul Meno]], preparò una tesi di laurea su [[Heinrich Mann]] rimasta però incompiuta<ref name = Lexicon>{{Cita|Lexikon deutsch-jüdischer Autoren, vol. 14, 2004}}.</ref>, e interruppe gli studi nel 1923<ref name = DSS/>. Si affermò in Germania quale scrittore indipendente a partire dal 1926<ref name = DSS/>: in quell'anno pubblicò il romanzo ''Vergebliche Flucht'' sulla ''Frankfurter Zeitung'', quindi collaborò a diversi periodici letterari e a case editrici<ref name = Treccani>{{Cita|Enciclopedia Treccani on-line}}.</ref>. Nel 1927 si trasferì a [[Berlino]] dove fu consulente e responsabile editoriale della casa editrice «Gustav Kiepenheuer Verlag» dove fu collega di [[Fritz Helmut Landshoff|Landshoff]] e [[Walter Landauer (editore)|Walter Landauer]] e stabilì rapporti personali con numerosi letterati e intellettuali<ref name = Muz>{{Cita| Munzinger Archive}}.</ref>. Nel 1927 fu pubblicato dalla Kiepenheuer il suo romanzo ''Josef sucht die Freiheit'', la prima parte di una tetralogia intitolata il titolo ''Das Ende eines großen Mannes'' (La fine di un grande uomo) comprendente altri tre romanzi: ''Ein ausschweifender Mensch'' (''Das Leben eines Tölpels'') nel 1928, ''Glückliche Menschen'' nel 1931 (traduzione italiana: ''Gente felice'') e ''Der Scharlatan'' nel 1932 (traduzione italiana: ''Il ciarlatano''). Nel 1928 fu rappresentata a [[Kassel]] ''Maud liebt beide'', la sua prima rappresentazione teatrale. Fino al 1933, oltre a romanzi, Kesten scrisse soprattutto racconti, opere teatrali (in parte in collaborazione con [[Ernst Toller]]) e testi giornalistici in importanti testate politiche e culturali della Repubblica di Weimar (''Frankfurter Zeitung'', ''[[Berliner Tageblatt]]'', ''Die literarische Welt'', ''Die Weltbühne'')<ref name = DeuBiograf>{{Cita|Deutsche Biographie}}.</ref>.
Hermann Kesten era figlio di Isidor Kesten<ref name = DSS>[https://hls-dhs-dss.ch/it/articles/027843/2008-09-02/ Dizionario storico della Svizzera].</ref>, un commerciante ebreo [[Galizia (Europa centrale)|galiziano]] che si trasferì a [[Norimberga]]. Dopo aver conseguito la maturità al Melanchthon-Gymnasium di Norimberga, fece studi universitari letterari e storici a [[Università Friedrich-Alexander di Erlangen-Norimberga|Erlangen]] e [[Università Goethe di Francoforte|Francoforte sul Meno]], preparò una tesi di laurea su [[Heinrich Mann]] rimasta però incompiuta<ref name = Lexicon>{{Cita|Lexikon deutsch-jüdischer Autoren, vol. 14, 2004}}.</ref>, e interruppe gli studi nel 1923<ref name = DSS/>. Si affermò in Germania quale scrittore indipendente a partire dal 1926<ref name = DSS/>: in quell'anno pubblicò il romanzo ''Vergebliche Flucht'' sulla ''Frankfurter Zeitung'', quindi collaborò a diversi periodici letterari e a case editrici<ref name = Treccani>{{Cita|Enciclopedia Treccani on-line}}.</ref>. Nel 1927 si trasferì a [[Berlino]] dove fu consulente e responsabile editoriale della casa editrice «Gustav Kiepenheuer Verlag» dove fu collega di [[Fritz Helmut Landshoff|Landshoff]] e [[Walter Landauer (editore)|Walter Landauer]] e stabilì rapporti personali con numerosi letterati e intellettuali<ref name = Muz>{{Cita| Munzinger Archive}}.</ref>. Nel 1927 fu pubblicato dalla Kiepenheuer il suo romanzo ''Josef sucht die Freiheit'', la prima parte di una tetralogia intitolata il titolo ''Das Ende eines großen Mannes'' (La fine di un grande uomo) comprendente altri tre romanzi: ''Ein ausschweifender Mensch'' (''Das Leben eines Tölpels'') nel 1928, ''Glückliche Menschen'' nel 1931 (traduzione italiana: ''Gente felice'') e ''Der Scharlatan'' nel 1932 (traduzione italiana: ''Il ciarlatano''). Nel 1928 fu rappresentata a [[Kassel]] ''Maud liebt beide'', la sua prima rappresentazione teatrale. Fino al 1933, oltre a romanzi, Kesten scrisse soprattutto racconti, opere teatrali (in parte in collaborazione con [[Ernst Toller]]) e testi giornalistici in importanti testate politiche e culturali della Repubblica di Weimar (''Frankfurter Zeitung'', ''[[Berliner Tageblatt]]'', ''Die literarische Welt'', ''Die Weltbühne'')<ref name = DeuBiograf>{{Cita|Deutsche Biographie}}.</ref>. La sua narrativa era improntata alla ''[[Nuova oggettività|Neue Sachlichkeit]]''<ref>{{Cita libro|curatore1=Sabina Becker|curatore2=Christoph Weiß|titolo=Neue Sachlichkeit im Roman. Neue Interpretationen zum Roman der Weimarer Republik|editore =Metzler|città=Stuttgart|anno=1995|ISBN= 3-476-01276-X}}</ref>, il "neorealismo" tedesco degli anni tra il 1920 e il 1930<ref name = Treccani/>.


[[File:Gedenktafel für die deutschen u. österreichischen Flüchtlinge am Fremdenverkehrsbüro in Sanary-sur-Mer1.jpg|thumb|upright|Targa commemorativa degli scrittori tedeschi e austriaci antinazisti, fra cui Hermann Kesten, che si stabilirono a Sanary-sur-Mer]]
[[File:Gedenktafel für die deutschen u. österreichischen Flüchtlinge am Fremdenverkehrsbüro in Sanary-sur-Mer1.jpg|thumb|upright|Targa commemorativa degli scrittori tedeschi e austriaci antinazisti, fra cui Hermann Kesten, che si stabilirono a Sanary-sur-Mer]]
Dopo la nomina di [[Adolf Hitler]] a Cancelliere (30 gennaio 1933) e il [[decreto dell'incendio del Reichstag]] (27 febbraio 1933), nel marzo 1933 Hermann Kesten riuscirà a espatriare in Francia<ref>{{Cita|U. Wittstock, 2023}}.</ref> con la moglie Toni<ref>{{Cita web|url= https://kalliope-verbund.info/de/eac?eac.id=116150696 |titolo = Kesten, Toni (1904-1977)}}</ref>, stabilendosi dapprima a [[Parigi]], poi a [[Sanary-sur-Mer]] nel sud della Francia, quindi a [[Londra]], a [[Bruxelles]], a [[Ostenda]] e ad [[Amsterdam]].
Dopo la nomina di [[Adolf Hitler]] a Cancelliere (30 gennaio 1933) e il [[decreto dell'incendio del Reichstag]] (27 febbraio 1933), nel marzo 1933 Hermann Kesten riuscirà a espatriare in Francia<ref>{{Cita|U. Wittstock, 2023}}.</ref> con la moglie Toni<ref>{{Cita web|url= https://kalliope-verbund.info/de/eac?eac.id=116150696 |titolo = Kesten, Toni (1904-1977)}}</ref>, stabilendosi dapprima a [[Parigi]], poi a [[Sanary-sur-Mer]] nel sud della Francia, quindi a [[Londra]], a [[Bruxelles]], a [[Ostenda]] e ad [[Amsterdam]]. Ad Amsterdam si riunì a [[Walter Landauer (editore)|Walter Landauer]] in qualità di dirigenti della divisione dei testi in lingua tedesca della casa editrice di testi della [[Exilliteratur]] «Allert de Lange»<ref>{{Cita libro |cognome = Klee |nome = Ernst |capitolo = Landauer, Walter |titolo = Das Kulturlexikon zum Dritten Reich. Wer war was vor und nach 1945 |p = 350 |editore = S. Fischer |città = Frankfurt am Main |anno = 2007 |lingua = de |isbn = 978-3-10-039326-5 }}</ref> spesso in collaborazione con il secondo grande editore olandese dell'Exilliteratur, «[[Querido Verlag]]», il cui direttore editoriale era [[Fritz Helmut Landshoff|Fritz H. Landshoff]]<ref>{{Cita libro |cognome = Edelman |nome = Hendrik |titolo = International publishing in the Netherlands, 1933-1945 : German exile, scholarly expansion, war-time clandestinity |url = https://www.google.it/books/edition/International_Publishing_in_the_Netherla/7955DwAAQBAJ?hl=it&gbpv=1&dq=Fritz+Helmut+Landshoff&pg=PA33&printsec=frontcover |editore = Brill |città = Leiden ; Boston |anno = 2010 |lingua = en |isbn = 9789004187771 }}</ref>.


== Opere ==
== Opere ==

Versione delle 19:01, 28 gen 2023

Hermann Kesten.

Hermann Kesten (Pidwolotschysk, 28 gennaio 1900Basilea, 3 maggio 1996) è stato un romanziere e drammaturgo tedesco. È stato uno dei principali esponenti del movimento letterario della Nuova Obiettività (Neue Sachlichkeit) nella Germania degli anni venti del Novecento.

Biografia

Hermann Kesten era figlio di Isidor Kesten[1], un commerciante ebreo galiziano che si trasferì a Norimberga. Dopo aver conseguito la maturità al Melanchthon-Gymnasium di Norimberga, fece studi universitari letterari e storici a Erlangen e Francoforte sul Meno, preparò una tesi di laurea su Heinrich Mann rimasta però incompiuta[2], e interruppe gli studi nel 1923[1]. Si affermò in Germania quale scrittore indipendente a partire dal 1926[1]: in quell'anno pubblicò il romanzo Vergebliche Flucht sulla Frankfurter Zeitung, quindi collaborò a diversi periodici letterari e a case editrici[3]. Nel 1927 si trasferì a Berlino dove fu consulente e responsabile editoriale della casa editrice «Gustav Kiepenheuer Verlag» dove fu collega di Landshoff e Walter Landauer e stabilì rapporti personali con numerosi letterati e intellettuali[4]. Nel 1927 fu pubblicato dalla Kiepenheuer il suo romanzo Josef sucht die Freiheit, la prima parte di una tetralogia intitolata il titolo Das Ende eines großen Mannes (La fine di un grande uomo) comprendente altri tre romanzi: Ein ausschweifender Mensch (Das Leben eines Tölpels) nel 1928, Glückliche Menschen nel 1931 (traduzione italiana: Gente felice) e Der Scharlatan nel 1932 (traduzione italiana: Il ciarlatano). Nel 1928 fu rappresentata a Kassel Maud liebt beide, la sua prima rappresentazione teatrale. Fino al 1933, oltre a romanzi, Kesten scrisse soprattutto racconti, opere teatrali (in parte in collaborazione con Ernst Toller) e testi giornalistici in importanti testate politiche e culturali della Repubblica di Weimar (Frankfurter Zeitung, Berliner Tageblatt, Die literarische Welt, Die Weltbühne)[5]. La sua narrativa era improntata alla Neue Sachlichkeit[6], il "neorealismo" tedesco degli anni tra il 1920 e il 1930[3].

Targa commemorativa degli scrittori tedeschi e austriaci antinazisti, fra cui Hermann Kesten, che si stabilirono a Sanary-sur-Mer

Dopo la nomina di Adolf Hitler a Cancelliere (30 gennaio 1933) e il decreto dell'incendio del Reichstag (27 febbraio 1933), nel marzo 1933 Hermann Kesten riuscirà a espatriare in Francia[7] con la moglie Toni[8], stabilendosi dapprima a Parigi, poi a Sanary-sur-Mer nel sud della Francia, quindi a Londra, a Bruxelles, a Ostenda e ad Amsterdam. Ad Amsterdam si riunì a Walter Landauer in qualità di dirigenti della divisione dei testi in lingua tedesca della casa editrice di testi della Exilliteratur «Allert de Lange»[9] spesso in collaborazione con il secondo grande editore olandese dell'Exilliteratur, «Querido Verlag», il cui direttore editoriale era Fritz H. Landshoff[10].

Opere

Romanzi

  • Vergebliche Flucht (1926)
  • Josef sucht die Freiheit (1927)
  • Ein ausschweifender Mensch (1929)
  • Gluckliche menschen (1931) [traduzione italiana: Gente felice, Bompiani , 1953]
  • Der Scharlatan (1932) [traduzione italiana: Il ciarlatano, Corbaccio, 1934]
  • Der Gerechte (1934)
  • La sconfitta dei demoni (Ferdinando e Isabella), (1936)
  • Io, il re (re Filippo II di Spagna), (1938, re: Harper, Frankfurt / M., 1982, ISBN 3-548-37112-4)
  • I ragazzi di Guernica (1939: re: Harper, Frankfurt / M., 1981, ISBN 3-548-37103-5)
  • I gemelli di Norimberga (1947 re: 2004, ISBN 3-921590-00-0)
  • Gli dèi stranieri (1949)
  • Un figlio della fortuna (Ein Sohn des Glucks, 1955)
  • Le avventure di un moralista (1961, re: 2007, ISBN 3-85535-363-8)
  • Il tempo dei buffoni (Die Zeit der Narren, 1966)
  • Un uomo di 60 anni (1972)

Biografie e scritti tematici

  • Copernico e il suo mondo (1948)
  • Casanova (1952)
  • I miei amici, il poeta (1953, re: 2006, ISBN 3-85535-977-6)
  • Lo spirito di rivolta (1959)
  • Dichter im Café (1959)
  • Rami di Parnaso (1961)
  • L'amore per la vita. Boccaccio, Aretino, Casanova (1968)
  • Un Ottimista (1970)
  • Inno per l'Olanda (1970)
  • Rivoluzionari con pazienza (1973)

Poesia

  • Ich bin, der ich bin. Verse eines Zeitgenossen (1974).
  • Ein Jahr in New York (Un anno a New York)

Saggi

  • Fünf Jahre nach unserer Abreise in: Das neue Tagebuch, Paris 1938
  • Wir Nürnberger. Erste Nürnberger Rede (Primo discorso di Norimberga) (1961)
  • Zwanzig Jahre danach. Zweite Nürnberger Rede (Secondo discorso di Norimberga) (1965)

Altri testi

  • Maud ovverosia l'amore (1928)
  • Admeto (1928)
  • Babele o The Road to Power (1929)
  • La Sacra Famiglia (1930)
  • La verità (1930)
  • Miracoli in America (con Ernst Toller) (1931)

Premio letterario Hermann Kesten

Il premio letterario Hermann Kesten viene assegnato annualmente dal PEN International a Berlino per onorarne la memoria ed incoraggiare scrittori ed editori operanti in contesti ove la libertà di parola ed informazione è fortemente limitata.

Note

  1. ^ a b c Dizionario storico della Svizzera.
  2. ^ Lexikon deutsch-jüdischer Autoren, vol. 14, 2004.
  3. ^ a b Enciclopedia Treccani on-line.
  4. ^ Munzinger Archive.
  5. ^ Deutsche Biographie.
  6. ^ Sabina Becker e Christoph Weiß (a cura di), Neue Sachlichkeit im Roman. Neue Interpretationen zum Roman der Weimarer Republik, Stuttgart, Metzler, 1995, ISBN 3-476-01276-X.
  7. ^ U. Wittstock, 2023.
  8. ^ Kesten, Toni (1904-1977), su kalliope-verbund.info.
  9. ^ (DE) Ernst Klee, Landauer, Walter, in Das Kulturlexikon zum Dritten Reich. Wer war was vor und nach 1945, Frankfurt am Main, S. Fischer, 2007, p. 350, ISBN 978-3-10-039326-5.
  10. ^ (EN) Hendrik Edelman, International publishing in the Netherlands, 1933-1945 : German exile, scholarly expansion, war-time clandestinity, Leiden ; Boston, Brill, 2010, ISBN 9789004187771.

Bibliografia

  • (DE) Kesten, Hermann, in Lexikon deutsch-jüdischer Autoren, 14: Kest-Kulk, München, K. G. Saur, 2006, pp. 3–29, ISBN 3598226942.
  • Uwe Wittstock, Febbraio 1933. L'inverno della letteratura, traduzione di Isabella Amico di Meane e Giovanna Targia, Venezia, Marsilio, 2023.

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

Controllo di autoritàVIAF (EN109378168 · ISNI (EN0000 0000 8346 6017 · BAV 495/281430 · CERL cnp01294271 · LCCN (ENn50046888 · GND (DE118561715 · BNE (ESXX1147076 (data) · BNF (FRcb12068066j (data) · J9U (ENHE987007263717005171 · NSK (HR000059784 · NDL (ENJA00445566 · CONOR.SI (SL35446627