Associazione Calcio Sportiva Dilettantistica Saluzzo

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ACSD Saluzzo
Calcio
Granata, Salusse, Marchionali
Segni distintivi
Uniformi di gara
Manica sinistra
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Trasferta
Manica sinistra
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Terza divisa
Colori sociali  Granata
Dati societari
Città Saluzzo
Nazione Bandiera dell'Italia Italia
Confederazione UEFA
Federazione FIGC
Campionato Eccellenza
Fondazione 1901
Rifondazione1922
Rifondazione1937
Presidente Bandiera dell'Italia Gianpiero Boretto
Allenatore Bandiera dell'Italia Salvatore Telesca
Stadio Amedeo Damiano
(1.730 posti)
Sito web www.saluzzocalcio.it
Palmarès
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L'Associazione Calcio S.D. Saluzzo, comunemente nota come Saluzzo, è una società calcistica italiana con sede nel comune di Saluzzo, in provincia di Cuneo.

Fondata nel 1901 come polisportiva, sotto il nome di Unione Ginnico Ricreativa Jolanda Margherita e successivamente evolutasi in club puramente calcistico, è stata rifondata nel 1937 col nome della città d'appartenenza. Il suo maggior successo sportivo è costituito dalla partecipazione, subito dopo la seconda guerra mondiale, a tre edizioni della Serie C, con un nono posto quale piazzamento più prestigioso. Per gran parte della propria storia ha comunque militato nelle divisioni dilettantistiche piemontesi.

Milita in Eccellenza, la quinta divisione del campionato italiano di calcio.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La storia sociale ha inizio il 15 settembre 1901 con la fondazione della polisportiva Unione Ginnico Ricreativa Jolanda Margherita, patrocinata e presieduta dal torinese Eugenio Mortarini, allora dirigente dell’Ufficio delle Entrate del comune di Saluzzo, che decise di intitolarla alla figlia primogenita di re Vittorio Emanuele III e di Elena del Montenegro, venuta alla luce proprio quell'anno. La prima partita del nuovo sport, a carattere puramente stracittadino, venne disputata il 25 agosto; quindi una settimana dopo la società organizzò un mini torneo cui prese parte anche la Juventus[1].

Nel 1902 la selezione calcistica dell'UGR Jolanda Margherita, in casacca bianca, si mette in luce vincendo un torneo provinciale tra squadre cuneesi, successo bissato nel 1911, anno in cui organizza altresì una prestigiosa amichevole contro l'Étoile-Sportive du Lac Leman di Ginevra. Qualche tempo arriva la prima fusione con la concittadina Società Ciclo Sportiva Saluzzese, che comporta la ridenominazione in Unione Ginnico Sportiva: oltre che del "foot-ball", la società passa dunque a occuparsi anche di ciclismo, atletica leggera, polo, cricket e ginnastica[1].

Nel 1912, a seguito di un periodo di crisi, l'UGS Jolanda Margherita cessa l'attività: i superstiti confluiscono perlopiù nella Società Sportiva La Saluzzo. Segue un decennio in cui il calcio cittadino resta orfano di una società di riferimento, ché alla S.S. La Saluzzo si contrappongono la Società Sportiva Italia (che veste maglie granata), il Football Club Savoia[1] e, in un secondo momento, l'Aurora[2].

Lo scoppio della prima guerra mondiale non fa altro che deprimere il livello del movimento, che mostra segnali di ripresa nel 1922, anno di fondazione del Foot Ball Club Ginnico, che in poco tempo, forte di un'organizzazione accurata, ha ragione della concorrenza concittadina, decidendo nel 1926 di affiliarsi alla FIGC, esordendo in Terza Divisione[2]; un anno dopo, nel 1927, la dirigenza della S.S. La Saluzzo trova un accordo per la fusione col Ginnico. Nel 1929-1930 il Ginnico (che qualcuno giò inizia a chiamare Foot Ball Club Saluzzo), piazzatosi quarto nel proprio raggruppamento, ottiene il ripescaggio in Seconda Divisione; già nel 1932 tuttavia insorgono problemi economici che obbligano a sospendere l'attività. La rinascita avviene nel 1937 con la fondazione dell'Associazione Calcio Saluzzo, che ottiene di potersi iscrivere in Prima Divisione, giocandovi poi stabilmente fino agli anni della seconda guerra mondiale. La pratica calcistica saluzzese prosegue anche in pieno conflitto, fino all'annata 1943-1944, nella quale la squadra riesce a vincere (con una rosa totalmente "autoctona") un improvvisato "campionato propaganda" tra società cuneesi.

Dopo la battuta d'arresto del 1944-1945, a guerra finita il Saluzzo viene inserito in Serie C, dalla quale retrocede nel 1948; seguono quindi cinque stagioni tra Prima Divisione e Promozione, dopodiché nel 1952-1953 i granata vincono il loro girone e accedono alla IV Serie, al termine di un testa a testa coll'Ivrea, decisosi solamente mediante uno spareggio disputato sul campo neutro dello Stadio Filadelfia di Torino[3].

La categoria viene però persa già nel 1955, dando inizio a un trentennio di anonimi campionati regionali e provinciali, con gestioni societarie prive di ambizione. Per avere un segno di ripresa occorre attendere gli anni 1980, con l'avvento alla presidenza di Giorgio Pagliero e di Gianpiero Boretto alla direzione generale: nelle stagioni 82-83 e 83-84 il Saluzzo, guidato in panchina da Sandro Damilano (meglio noto per la sua attività di tecnico di marcia) ricomincia a lottare al vertice, mancando il salto nella lega superiore per pochi punti. L'obiettivo-promozione viene conseguito nella stagione 1985-1986, che vede il Saluzzo dominare il proprio girone grazie ai goal degli attaccanti Arioli e Origlia e al talento del futuro capitano Gigi Barale[3].

Nel 1989 un malore improvviso si porta via il presidente Pagliero: gli subentra, senza particolari problemi, Boretto. Nella seguente annata 1990-1991 i granata vincono il loro girone di Promozione e salgono in Eccellenza, dopodiché nel 1994-1995 riescono a tornare nella quarta serie (frattanto divenuta Campionato Nazionale Dilettanti), rimanendovi però solo un anno. Per farvi rientro occorre attendere sino alla stagione 2004-2005, quando con Vittorio Zaino allenatore (succeduto a Damilano) e Piero Calandri presidente (succeduto nel 2000 a Boretto), la squadra del Marchesato (divenuta associazione sportiva dilettantistica) vince il girone B dell'Eccellenza piemontese[3].

I tre successivi anni di Serie D sono tribolati: nel primo (2005-2006) la salvezza arriva ai play-out, nel secondo (2006-2007) gli spareggi finiscono con una sconfitta, ma interviene il ripescaggio, nel terzo (2007-2008) arriva inappellabilmente la retrocessione. Frattanto nel 2006 la presidenza era passata a Gigi Barale[3].

La crisi prosegue inizialmente anche nella stagione 2008-2009: dopo 14 giornate il Saluzzo è penultimo nella classifica del girone B di Eccellenza piemontese, con soli quattro punti frutto di altrettanti pareggi. Dopo un primo infruttuoso cambio in panchina tra Sandro Damilano e Giacomo Dogliani, si decide di ingaggiare Antonio Caridi come giocatore-allenatore; insieme a lui il "mercato di riparazione" porta in granata il portiere Nebiolo dall'Ivrea, Scoglio dal Don Bosco Nichelino, Masante dal Cambiano, Simonetti dal Carmagnola, Muctar dal Busca, Marchetti dal Cuneo e Demaria dall'Albese. Con l'apporto dei nuovi innesti il Saluzzo ingrana un "ritmo promozione" e chiude il campionato con 30 punti; il successivo confronto ai play-out contro il Chisola si risolve in una vittoria per 0-2 all'andata e un pareggio per 2-2 al ritorno, che consegna la salvezza ai marchionali[3].

Negli anni seguenti il Saluzzo, di nuovo guidato dal presidente Boretto, riesce a stabilizzarsi in Eccellenza: fatta salva la stagione 2012-2013 (con la salvezza ottenuta ai play-out), i granata mantengono la categoria senza particolari problemi. Dal 2015-2016 riescono quindi a riproporsi tra le squadre di vertice e nelle stagioni 2016-2017 e 2017-2018 si qualificano ai play-off promozione[3].

Dopo una stagione 2018-2019 nuovamente sottotono, nel 2019-2020 il Saluzzo ingaggia un duello al vertice col Derthona: il campionato viene sospeso nel mese di febbraio a causa dello scoppio della pandemia di COVID-19 del 2020 in Italia, quando le due squadre si trovano appaiate in vetta alla classifica, coi tortonesi avvantaggiati dalla vittoria nello scontro diretto. Il 21 giugno 2020 la FIGC decide infine di dichiarare ambedue le contendenti vincitrici ex aequo del girone, consentendo così ai granata di fare ritorno in Serie D[4].

Cronistoria[modifica | modifica wikitesto]

Cronistoria dell'Associazione Calcio Sportiva Dilettantistica Saluzzo
  • 1901 - Fondazione dell'Unione Ginnico Ricreativa Jolanda Margherita, consorzio polisportivo avente anche una divisione calcistica.

  • fino al 1912 - Attività estemporanea in ambito provinciale: nel 1902 e nel 1911 vince un torneo extra-federale tra squadre della provincia di Cuneo. A seguito della fusione con la Società Ciclo Sportiva Saluzzese, la ragione sociale muta in Unione Ginnico Sportiva Jolanda Margherita.
  • 1912 - L'U.G.S. Jolanda Margherita cessa le attività: gran parte degli aderenti passa alla Società Sportiva La Saluzzo.
  • 1912-1926 - Prosegue l'attività estemporanea in ambito provinciale, confrontandosi con altri sodalizi cittadini.
  • 1922 - Nasce il Foot Ball Club Ginnico, che progressivamente si impone quale primo sodalizio saluzzese.
  • 1926 - L'FBC Ginnico si affilia alla FIGC e si iscrive alla Terza Divisione.
  • 1926-1927 - 8º nel girone C della Terza Divisione Piemontese.
  • 1927 - La SS La Saluzzo confluisce nell'FBC Ginnico.
  • 1927-1928 - 7º nel girone C della Terza Divisione Piemontese.
  • 1928-1929 - 5º nel girone B della Terza Divisione Piemontese.
  • 1929-1930 - 1º nel girone D della Terza Divisione Piemontese. 4º nel girone A delle finali nord. Ripescato in Seconda Divisione.

  • 1930-1931 - 6º nel girone A di Seconda Divisione Piemontese.
  • 1931-1932 - 5º nel girone A di Seconda Divisione Piemontese.
  • 1932-1937 - L'FBC Ginnico interrompe le attività per difficoltà economiche.
  • 1937 - Riorganizzazione sotto la denominazione Associazione Calcio Saluzzo, che riparte dalla Prima Divisione Piemontese.
  • 1937-1938 - 5º nel girone C di Prima Divisione Piemontese.
  • 1938-1939 - ?º nel girone D di Prima Divisione Piemontese.
  • 1939-1940 - ?º nel girone B di Prima Divisione Piemontese.
  • 1940-1941 - ?º nel Girone B di Prima Divisione Piemontese.

  • 1941-1942 - ? nel girone A di Prima Divisione Piemontese.
  • 1942-1943 - ? nel girone B di Prima Divisione Piemontese.
  • 1943-1944 - 1º nel campionato di 1ª Categoria della Sezione Propaganda di Cuneo.
  • 1944-1945 - Attività sospesa per cause belliche, dopodiché la Polisportiva Saluzzo viene ammessa in Serie C.
  • 1945-1946 - 11º nel girone D della Serie C Alta Italia.
  • 1946-1947 - 9º nel girone B della Serie C (Lega Interregionale Nord).
  • 1947-1948 - 15º nel girone A della Serie C (Lega Interregionale Nord). Retrocesso direttamente in Prima Divisione.
  • 1948-1949 - 4º nel girone F della Prima Divisione Piemontese.
  • 1949-1950 - 4º nel girone E della Prima Divisione Piemontese.

  • 1950-1951 - ?º nel girone D della Prima Divisione Piemontese.
  • 1951-1952 - 2º nel girone D della Prima Divisione Piemontese.
  • 1952-1953 - 1º nel girone B della Promozione Piemontese. Promosso in IV Serie.
  • 1953-1954 - 11º nel girone A della IV Serie.
  • 1954 - Cambia denominazione in Associazione Calcio Saluzzo[5].
  • 1954-1955 - 17º nel girone A della IV Serie. Retrocesso in Promozione.
  • 1955-1956 - 9º nel girone B di Promozione Piemontese.
  • 1956-1957 - 10º nel girone B di Promozione Piemontese.
  • 1957-1958 - 10º nel girone B del Campionato Nazionale Dilettanti fase Piemontese.
  • 1958-1959 - 4º nel girone B del Campionato Nazionale Dilettanti fase Piemontese. Ammesso in Prima Categoria Piemontese.
  • 1959-1960 - 4º nel girone C della Prima Categoria Piemontese.

  • 1960-1961 - 4º nel girone B della Prima Categoria Piemontese.
  • 1961-1962 - 13º nel girone B della Prima Categoria Piemontese.
  • 1962-1963 - 8º nel girone B della Prima Categoria Piemontese.
  • 1963-1964 - 7º nel girone B della Prima Categoria Piemontese.
  • 1964-1965 - 8º nel girone B della Prima Categoria Piemontese.
  • 1965-1966 - 15º nel girone B della Prima Categoria Piemontese. Retrocesso in Seconda Categoria. Si declassa in Terza Categoria.
  • 1966-1967: 10º nel girone A della Terza Categoria Cuneo.
  • 1967-1968: 4º nel girone A della Terza Categoria Cuneo. Ammesso in Seconda Categoria.
  • 1968-1969: 15º nel girone D della Seconda Categoria Piemontese.

  • 1969-1970: 8º nel girone F della Seconda Categoria Piemontese.
  • 1970-1971: 10º nel girone F della Seconda Categoria Piemontese.
  • 1971-1972: 2º nel girone H della Seconda Categoria Piemontese. Promosso in Prima Categoria.
  • 1972-1973: 13º nel girone D della Prima Categoria. Retrocesso in Seconda Categoria.
  • 1973-1974: 3º nel girone H della Seconda Categoria Piemontese.
  • 1974-1975: 2º nel girone I della Seconda Categoria Piemontese.
  • 1975-1976: 9º nel girone I della Seconda Categoria Piemontese.[6]
  • 1976-1977: 7º nel girone I della Seconda Categoria Piemonte-Valle d'Aosta
  • 1977-1978: 1º nel girone I della Seconda Categoria Piemonte-Valle d'Aosta Promosso in Prima Categoria.
  • 1978-1979: 9º nel girone D della Prima Categoria Piemonte-Valle d'Aosta

  • 1979-1980: 1º nel girone D della Prima Categoria Piemonte-Valle d'Aosta Promosso in Promozione.
  • 1980-1981 - 13º nel girone B della Promozione Piemonte-Valle d'Aosta.
  • 1981-1982 - 16º nel girone B della Promozione Piemonte-Valle d'Aosta. Retrocesso in Prima Categoria.
  • 1982-1983: 2º nel girone E della Prima Categoria Piemonte-Valle d'Aosta.
  • 1983-1984: 3º nel girone E della Prima Categoria Piemonte-Valle d'Aosta.
  • 1984-1985: 2º nel girone F della Prima Categoria Piemonte-Valle d'Aosta.
  • 1985-1986: 1º nel girone F della Prima Categoria Piemonte-Valle d'Aosta. Promosso in Promozione.
  • 1986-1987 - 7º nel girone C della Promozione Piemonte-Valle d'Aosta.
  • 1987-1988 - 6º nel girone C della Promozione Piemonte-Valle d'Aosta.
  • 1988-1989 - 5º nel girone C della Promozione Piemonte-Valle d'Aosta.
  • 1989-1990 - 9º nel Girone C della Promozione Piemonte-Valle d'Aosta.

  • 1990-1991 - 1º nel girone C della Promozione Piemonte-Valle d'Aosta. Promosso in Eccellenza.
  • 1991-1992 - 2º nel girone B della Eccellenza Piemonte-Valle d'Aosta.
  • 1992-1993 - 5º nel girone B della Eccellenza Piemonte-Valle d'Aosta.
  • 1993-1994 - 4º nel girone B della Eccellenza Piemonte-Valle d'Aosta.
  • 1994-1995 - 1º nel girone B della Eccellenza Piemonte-Valle d'Aosta. Promosso nel Campionato Nazionale Dilettanti (C.N.D.).
  • 1995-1996 - 15º nel girone A del C.N.D. Retrocesso in Eccellenza.
  • 1996-1997 - 7º nel girone B dell'Eccellenza Piemonte-Valle d'Aosta.
  • 1997-1998 - 10º nel girone B dell'Eccellenza Piemonte-Valle d'Aosta.
  • 1998-1999 - 6º nel girone B dell'Eccellenza Piemonte-Valle d'Aosta.
  • 1999-2000 - 13º nel girone B dell'Eccellenza Piemonte-Valle d'Aosta. Salvo dopo i play-out.

  • 2000-2001 - 2º nel girone B dell'Eccellenza Piemonte-Valle d'Aosta. Vince i play-off regionali. Eliminato ai play-off nazionali.
  • 2001-2002 - 8º nel girone B dell'Eccellenza Piemonte-Valle d'Aosta.
  • 2002-2003 - 5º nel girone B dell'Eccellenza Piemonte-Valle d'Aosta.
  • 2003-2004 - 3º nel girone B dell'Eccellenza Piemonte-Valle d'Aosta.
  • 2004 - L'A.C. Saluzzo cambia denominazione in Associazione Calcio Sportiva Dilettantistica Saluzzo.
  • 2004-2005 - 1º nel girone B dell'Eccellenza Piemonte-Valle d'Aosta. Promosso in Serie D.
  • 2005-2006 - 15º nel girone A della Serie D. Salvo dopo i play-out.
  • 2006-2007 - 15º nel girone A della Serie D. Retrocesso dopo i play-out con il Sestri Levante, in seguito ripescato.
  • 2007-2008 - 18º nel girone A della Serie D. Retrocesso in Eccellenza.
  • 2008-2009 - 13º nel girone B dell'Eccellenza Piemonte-Valle d'Aosta. Salvo dopo i play-out con il Chisola.
  • 2009-2010 - 11º nel girone B dell'Eccellenza Piemonte-Valle d'Aosta.

  • 2010-2011 - 13º nel girone B dell'Eccellenza Piemonte-Valle d'Aosta. Salvo dopo i playout.
  • 2011-2012 - 12º nel girone B dell'Eccellenza Piemonte-Valle d'Aosta.
  • 2012-2013 - 15º nel girone B dell'Eccellenza Piemonte-Valle d'Aosta. Salvo dopo i playout contro la CBS Scuola Calcio.
  • 2013-2014 - 10º nel girone B dell'Eccellenza Piemonte-Valle d'Aosta.
Finalista in Coppa Italia Dilettanti Piemonte-Valle d'Aosta.
  • 2014-2015 - 12º nel girone B dell'Eccellenza Piemonte-Valle d'Aosta.
  • 2015-2016 - 5º nel girone B dell'Eccellenza Piemonte-Valle d'Aosta.
  • 2016-2017 - 3º nel girone B dell'Eccellenza Piemonte-Valle d'Aosta. Perde la finale dei play-off regionali.
  • 2017-2018 - 3º nel girone B dell'Eccellenza Piemonte-Valle d'Aosta. Vince i play-off regionali. Eliminato ai play-off nazionali.
  • 2018-2019 - 12º nel girone B dell'Eccellenza Piemonte-Valle d'Aosta.
  • 2019-2020 - 1º nel girone B dell'Eccellenza Piemonte-Valle d'Aosta[4]. Promosso in Serie D.

  • 2020-2021 - 17º nel girone A della Serie D.
  • 2021-2022 - 20º nel girone A della Serie D. Retrocesso in Eccellenza.
  • 2022-2023 - 7º nel girone B dell'Eccellenza Piemonte-Valle d'Aosta.
  • 2023-2024 - nel girone B dell'Eccellenza Piemonte-Valle d'Aosta

Colori e simboli[modifica | modifica wikitesto]

Colori[modifica | modifica wikitesto]

Dal 1901 per quasi quarant'anni le squadre calcistiche saluzzesi hanno giocato in completo bianco: l'introduzione della tinta granata si deve, negli anni 1910 alla S.S. Italia[1][7].

Nel 1937, all'atto della rifondazione, l'A.C. Saluzzo decide di adottare tale colore per le proprie maglie, tipicamente abbinate a pantaloncini bianchi e calzettoni egualmente granata oppure neri[7]. Il bianco è pertanto passato ad essere la tinta connotante le divise esterne[8].

Altro colore associabile al club è il celeste, mutuato dallo stemma araldico cittadino (troncato di azzurro e d'argento alla lettera gotica S d'oro attraversante): non di rado esso è apparso come finitura delle maglie da gioco[9], se non finanche come tinta dominante per le casacche di cortesia[10].

Simboli ufficiali[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma civico di Saluzzo, elemento cardine della simbologia sociale

Il calcio saluzzese si è riconosciuto, per gran parte della propria storia, nel già menzionato stemma araldico della città (a sua volta derivato da quello dei marchesi di Saluzzo): già nei primi anni 1940 i giocatori del Saluzzo portano lo scudetto civico ricamato sulle loro divise da gioco[3]. L'uso di tale simbolo si riverbera altresì nel soprannome di marchionali attribuito ai giocatori della squadra, che appunto rappresenta l'antico capoluogo del marchesato.

Negli anni 1950 è invece segnalato l'uso quale simbolo di un monogramma contenente le lettere ACS, acronimo della ragione sociale.

Dai tardi anni 2000 lo stemma sociale è declinato in uno scudo francese moderno granata bordato di bianco, recante all'interno una copia araldicamente non conforme dello stemma di Saluzzo (tutto declinato in bianco-celeste - mancano le parti in oro e la troncatura inferiore è granata anziché argentea) sormontata dalla dicitura A.C. SALUZZO e con nella cuspida bassa l'anno di fondazione dell'originario club Jolanda Margherita, il tutto a caratteri tipografici bianchi.

Tifoseria[modifica | modifica wikitesto]

Data la sua parabola storica, sviluppatasi perlopiù nelle divisioni dilettantistiche piemontesi, nonché la vicinanza a club più seguiti, come la Juventus o il Torino, il seguito di tifosi del Saluzzo è sempre stato numericamente contenuto, in relazione alle dimensioni del proprio impianto, struttura incapace di ospitare un ingente numero di spettatori.

Nonostante siano presenti i cosiddetti campanilismi o rivalità verso le maggiori squadre della Granda quali Cuneo, Fossano, Bra, Albese e Saviglianese, o di altre zone del Piemonte quali Pinerolo o Asti, al Saluzzo non è comunque associato alcun movimento di tifoseria organizzata.

Strutture[modifica | modifica wikitesto]

Stadio[modifica | modifica wikitesto]

Negli anni 1930 venne costruito, presso l'allora piazza d'Armi, il campo sportivo Andrea Willy Burgo, intitolato alla memoria del figlio dell'imprenditore (e presidente onorario del Saluzzo) Luigi Burgo, morto nel 1925 a soli 25 anni in un incidente stradale[11].

Il "Willy Burgo" (così era comunemente denominato) era dotato di una tribunetta coperta "all'inglese", di una dirimpettaia gradinata "popolari" scoperta, di campi accessori da tennis e "pallalcesto" e di una pista di atletica leggera (poi rimossa), rimase stabilmente in uso fino al 1974[11], anno in cui il comune di Saluzzo cedette il terreno a privati nel tentativo di racimolare i soldi per costruire un nuovo e più ampio centro sportivo[12]. Il tentativo si rivelò però infruttuoso e non si riuscirono ad espropriare i terreni necessari alla costruzione della nuova infrastruttura, sicché per diversi anni a seguire il Saluzzo e le altre società calcistiche cittadine dovettero giocare in affitto sui campi dei comuni limitrofi (segnatamente Busca, Scarnafigi e Manta)[13].

Occorse attendere il 1978 perché in via della Croce, nella periferia nord-occidentale, venisse costruito e omologato un nuovo campo da gioco regolamentare[13], che nel 1992 verrà intitolato a Michele Giordanengo[14], giocatore, allenatore e poi direttore sportivo granata, morto in un incidente stradale nel 1991[15]. Il vecchio campo Burgo fu pertanto demolito, preservando solo la monumentale cancellata d'ingresso: il terreno fu lottizzato[11] e destinato in parte all'edilizia residenziale, in parte alla realizzazione di un complesso di campi da tennis e bocciodromi indoor e outdoor.

Dal canto suo il campo Giordanengo si rivelò una soluzione temporanea, strutturalmente carente e non implementabile per la presenza intorno di edifici residenziali. Nel 1991, poco distante, venne quindi avviata la costruzione di un vero centro sportivo, poi intitolato alla memoria del medico Amedeo Damiano, presidente dell’USL 63 di Saluzzo ucciso nel 1987 in un agguato di probabile matrice mafiosa[16]. Al nuovo stadio principale, dal campo in erba naturale misurante 105 x 69 m, circondato da una pista di atletica leggera e dotato di una piccola tribuna semi-coperta sul lato occidentale (la capienza è di 1730 posti[17]), si affiancano pertanto altri due terreni erbosi regolamentari (uno dei quali è il "vecchio" Giordanengo), uno minore in erba sintetica e una palestra.

Centro di allenamento[modifica | modifica wikitesto]

Le selezioni societarie del Saluzzo sostengono le sedute di allenamento presso il suddetto stadio Amedeo Damiano e nelle relative infrastrutture accessorie, nonché ai campi sportivi Sant'Agostino (poco distante dallo stadio) e Andrea Martino (già "Arcobaleno") di via Pietro Marchisio[18][19].

Società[modifica | modifica wikitesto]

Organigramma societario[modifica | modifica wikitesto]

In carica al 28 agosto 2020[20]

Staff dell'area amministrativa
  • Bandiera dell'Italia Gianpiero Boretto - Presidente
  • Bandiera dell'Italia Silvio Degiovanni - Direttore sportivo
  • Bandiera dell'Italia Giorgio Pagliero - Team manager
  • Bandiera dell'Italia Angelo Marengo - Segretario onorario
  • Bandiera dell'Italia Mario Boso - Segretario onorario
  • Bandiera dell'Italia Guido Giacoletti - Dirigente onorario
  • Bandiera dell'Italia Pierpaolo Giacchero - Consigliere
  • Bandiera dell'Italia Domenico Barberis - Consigliere
  • Bandiera dell'Italia Mauro Arcobelli - Consigliere
  • Bandiera dell'Italia Matias Caserio Barria - Consigliere
  • Bandiera dell'Italia Maurizio Sola - Responsabile giovanili
  • Bandiera dell'Italia Fabrizio Fasano - Segreteria giovanili
  • Bandiera dell'Italia Alessandro Meia - Dirigente giovanili
  • Bandiera dell'Italia Danilo Caffaro - Dirigente giovanili

Settore giovanile[modifica | modifica wikitesto]

Le giovanili del Saluzzo si articolano per la parte agonistica in una squadra juniores e due selezioni a testa per le categorie allievi e giovanissimi[21]. Le attività di base constano di due squadre esordienti, due pulcini, due primi calci e una piccoli amici[22]. Il vivaio granata, in oltre un secolo di storia, ha prodotto diversi calciatori poi passati al professionismo, quale ad esempio Claudio Morra.

Dal 2020, in ottemperanza alle disposizioni della FIGC per l'incremento del calcio femminile, il Saluzzo ha istituito una sezione di vivaio dedicata alle calciatrici, cooperando a livello di prima squadra con la concittadina Sporting Club Musiello[23].

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Di seguito la cronologia di sponsor e fornitori ufficiali del Saluzzo:

Fornitori tecnici
  • fino al 2005: ...
  • 2005-2006: Erreà[24]
  • 2006-2016: ...
  • 2016-2019: Macron
  • 2019-2020: Sportika (maglia interna), Macron (maglia esterna), Joma (terza divisa)
  • 2020-: Frankie Garage
Sponsor di maglia
  • fino al 2005: ...
  • 2005-2006: Cassa di Risparmio di Saluzzo[24]
  • 2006-2016: ...
  • 2016-2017: Rogelfrut, Cassa di Risparmio di Saluzzo, Il Podio Sport
  • 2017-2019: Brumen (maglia interna), GC (maglia esterna)
  • 2019-2020: Brumen (maglia interna), GC (maglia esterna), Cassa di Risparmio di Saluzzo e Il Podio Sport (terza divisa)
  • 2020-2021: Wellfactory (maglia interna), GC (maglia esterna), Cassa di Risparmio di Saluzzo e Il Podio Sport (terza divisa)

Allenatori e presidenti[modifica | modifica wikitesto]

Le singole voci sono elencate nella Categoria:Allenatori del Saluzzo Calcio.
Allenatori
  • 1901-? Bandiera non conosciuta ...
  • 1982-2002 Bandiera dell'Italia Sandro Damilano
  • 2002-2005 Bandiera dell'Italia Vittorio Zaino
  • 2005-2006 Bandiera dell'Italia Franco Lerda
  • 2006-2007 Bandiera dell'Italia Michele Del Vecchio
  • 2007-2008 Bandiera dell'Italia Michele Scola, poi Bandiera dell'Italia Carmine Maffettone, poi Bandiera dell'Italia Gavino Barbato, poi Bandiera dell'Italia Paolo Ghio
  • 2008-2009 Bandiera dell'Italia Sandro Damilano, poi Bandiera dell'Italia Giacomo Dogliani, poi Bandiera dell'Italia Antonio Caridi
  • 2009-2010 Bandiera dell'Italia Antonio Caridi
  • 2010-2011 Bandiera dell'Italia Fabio Nisticò[25]
  • 2011-2012 Bandiera dell'Italia Antonio Gambino[26]
  • 2012-2013 Bandiera dell'Italia Franco Dalla Riva[27].
  • 2013-2014 Bandiera dell'Italia Ettore Cellerino[28]
  • 2014-2018 Bandiera dell'Italia Pierpaolo Rignanese[29]
  • 2018-2019 Bandiera dell'Italia Silvio Viale[30]
  • 2019-2021 Bandiera dell'Italia Riccardo Boschetto[31]
  • 2021-2022 Bandiera dell'Italia Mauro Briano
  • 2022-2023 Bandiera dell'Italia Manuel Melardi, poi Bandiera dell'Italia Leonardo Caputo[32]
  • 2023 Bandiera dell'Italia Salvatore Telesca[33]
Presidenti[34]
  • 1901-? Bandiera dell'Italia Eugenio Mortarini
  • ?-1979 Bandiera non conosciuta ...
  • 1979-1989 Bandiera dell'Italia Giorgio Pagliero
  • 1989-2000 Bandiera dell'Italia Gianpiero Boretto
  • 2000-2006 Bandiera dell'Italia Piero Calandri
  • 2006-2010 Bandiera dell'Italia Luigi Barale
  • 2010- Bandiera dell'Italia Gianpiero Boretto

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni regionali[modifica | modifica wikitesto]

2004-2005 (girone B), 2019-2020 (girone B)
2023-2024
1952-1953 (girone B)
1979-1980 (girone D), 1985-1986 (girone F)
1977-1978 (girone I)
1929-1930 (girone D)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Storia / Le origini, I primi passi - saluzzocalcio.it (archiviato il 14 mag 2006)
  2. ^ a b Storia / La rinascita - saluzzocalcio.it (archiviato il 14 mag 2006)
  3. ^ a b c d e f g Un po' di storia - saluzzocalcio.it
  4. ^ a b (PDF) COMUNICATO UFFICIALE N. 58 - piemontevda.lnd.it, 21 giu 2020
  5. ^ Consiglio Federale della FIGC, tenutosi a Roma il 21 e 22-8-1954, comunicato ufficiale n. 9 del 23 agosto 1954, p. 15 nel paragrafo n. 35 "Cambiamento di denominazione sociale".
  6. ^ A fine stagione il Comitato Regionale Piemontese cambia denominazione in "Comitato Regionale Piemonte-Valle d'Aosta".
  7. ^ a b Storia / La rinascita - saluzzocalcio.it (archiviato il 14 mag 2006)
  8. ^ Calcio: play-off di eccellenza - corrieredisaluzzo.it, 11 mag 2018
  9. ^ Winter Cup, il torneo Giovanissimi 2001 nel segno del Saluzzo: primo e terzo - ivg.it, 6 gen 2016
  10. ^ Brochure 2020/2021 - saluzzocalcio.it, 6 ago 2020
  11. ^ a b c Storia / La fusione - saluzzocalcio.it (archiviato il 14 mag 2006)
  12. ^ SALUZZO: quando si farà un impianto per lo sport?, in "La Stampa", 19 ott 1977
  13. ^ a b Saluzzo, anni d'attesa per il campo di calcio, in "La Stampa", 13 set 1978
  14. ^ L'Ac Saluzzo si presenta. Presto on line il sito ufficiale in "campioni.cn", 8 set 2009
  15. ^ Finale Cuneo-Saluzzo, in "La Stampa", 26 mag 1992
  16. ^ Amedeo Damiano di Saluzzo fra le 1.100 vittime della mafia, in "laguida.it", 20 mar 2003
  17. ^ Stadio - saluzzocalcio.it (archiviato il 14 mag 2006)
  18. ^ Stadio e campi - saluzzocalcio.com (archiviato il 5 gen 2010)
  19. ^ I nostri campi - saluzzocalcio.it
  20. ^ Organigramma Archiviato il 10 maggio 2021 in Internet Archive. - saluzzocalcio.it
  21. ^ Settore giovanile - saluzzocalcio.it
  22. ^ Attività di base - saluzzocalcio.it
  23. ^ SALUZZO CALCIO SI TINGE DI ROSA: NASCE ILPROGETTO WOMEN Archiviato il 21 ottobre 2020 in Internet Archive. - saluzzocalcio.it, 8 lug 2020
  24. ^ a b Gallery - saluzzocalcio.it (archiviato il 14 mag 2006)
  25. ^ Il torinese Fabio Nisticò nuovo allenatore del Saluzzo - targatocn.it, 18 giu 2010
  26. ^ Calcio: Gambino nuovo allenatore del Saluzzo, il Presidente Boretto spiega i motivi del cambio in panchina - targatocn.it, 28 mag 2011
  27. ^ Franco Dalla Riva è il nuovo allenatore del Saluzzo Calcio - targatocn.it, 27 ott 2012
  28. ^ Piemonte Valle d'Aosta - Saluzzo, panchina a Cellerino - notiziariocalcio.com, 8 giu 2013
  29. ^ Calcio, Saluzzo: Rignanese è il nuovo allenatore - targatocn.it, 28 mag 2014
  30. ^ Sarà Silvio Viale il nuovo coach del Saluzzo, arriva nel Marchesato anche il forte mediano 22enne Mazzaferra dalla Cheraschese - saluzzoggi.it, 9 lug 2018
  31. ^ Eccellenza: ufficiale, Riccardo Boschetto è il nuovo allenatore del Saluzzo - ideawebtv.it, 7 mar 2019
  32. ^ Eccellenza 2022-23: il Saluzzo cambia allenatore arriva Leonardo Caputo - 'corrieredisaluzzo.it, 8 febbraio 2023
  33. ^ Eccellenza 2023-24: Salvatore Telesca è il nuovo allenatore del Saluzzo - corrieredisaluzzo.it, 10 giugno 2023
  34. ^ Storia - saluzzocalcio.it (archiviato il 14 gen 2014)

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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