Arcidiocesi di Salerno-Campagna-Acerno
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L'arcidiocesi di Salerno-Campagna-Acerno (in latino: Archidioecesis Salernitana-Campaniensis-Acernensis) è una sede metropolitana della regione ecclesiastica Campania. Nel 2014 contava 549.300 battezzati su 562.200 abitanti. È attualmente retta dall'arcivescovo Luigi Moretti.
L'arcivescovo di Salerno si fregia, dal 1098 del titolo, attualmente puramente onorifico, di primate del Regno di Napoli.
Patroni
I santi patroni sono:
- San Matteo (per Salerno)
- Sant'Antonino (per Campagna)
- San Donato (per Acerno)
Territorio
L'arcidiocesi di Salerno comprende comuni appartenenti alle province di Salerno e Avellino.
Sede arcivescovile è la città di Salerno, dove si trova la cattedrale di Santa Maria degli Angeli e San Matteo Apostolo. A Campagna sorge la concattedrale di Santa Maria della Pace, mentre ad Acerno è la concattedrale di San Donato.
Il territorio è suddiviso in 163 parrocchie.
Appartengono alla metropolia:
- l'arcidiocesi di Amalfi-Cava de' Tirreni
- l'abbazia territoriale della Santissima Trinità di Cava de' Tirreni
- la diocesi di Nocera Inferiore-Sarno
- la diocesi di Teggiano-Policastro
- la diocesi di Vallo della Lucania
Storia
Risale agli inizi dell'era cristiana la diffusione del cristianesimo a Salerno. La tradizione tramanda i nomi di alcuni santi vescovi salernitani. Tuttavia il primo vescovo storicamente documentato è Gaudenzio, presente al sinodo romano del 499.
In una data imprecisata fra giugno e luglio 983 fu elevata al rango di arcidiocesi metropolitana; primo arcivescovo fu Amato I. In due bolle papali del 994 e del 1012 sono citate le diocesi suffraganee di Salerno: Paestum, Acerenza, Nola, Bisignano, Malvito, Cosenza e Conza. Nel 1058 sono annoverate fra le suffraganee di Salerno anche Martirano e Cassano.[1]
Tra i principali arcivescovi, è da citare Alfano I, nominato nel 1058, che con l'aiuto del re normanno Roberto il Guiscardo, eresse l'attuale cattedrale. Ad Alfano si deve, su mandato del papa, l'erezione delle diocesi di Sarno, di Nusco e di Acerno, che divennero nuove suffraganee. Durante il suo episcopato, fu accolto a Salerno in esilio papa Gregorio VII, che consacrò la nuova cattedrale.
Il 20 luglio 1098, in forza della bolla Singulare semper di papa Urbano II all'arcivescovo di Salerno fu concesso il titolo di primate, anticamente riservato al massimo prelato della Chiesa nelle singole realtà nazionali. Originariamente i diritti primaziali di Salerno si estendevano alle arcidiocesi di Conza e di Acerenza: «Tibi tuisque successoribus super Consanam et Acheruntinam ecclesias et earum suffraganeos primatum gerere ex Apostolicae Sedis liberalitate concedimus». Questo titolo viene mantenuto ancora oggi, anche se la sua funzione è puramente onorifica.
Il concordato del 29 giugno 1529 garantì al re di Napoli il diritto di presentazione degli arcivescovi di Salerno.
All'arcivescovo Gaspar Cervantes de Gaete (1564-1568) si deve l'istituzione del seminario diocesano, affidato nel 1635 ai Gesuiti, e l'attuazione delle principali direttive del concilio di Trento, opera nella quale si impegnarono i suoi successori.
Agli inizi dell'Ottocento Salerno aveva otto diocesi suffraganee: Acerno, Campagna, Capaccio, Marsico, Nocera, Nusco, Policastro e Sarno.
Il 27 giugno 1818 in forza della bolla De utiliori di papa Pio VII la diocesi di Acerno fu data in amministrazione perpetua agli arcivescovi pro tempore di Salerno, che assunsero da quel momento il titolo di arcivescovi di Salerno e amministratori perpetui di Acerno.
Nel 1849 l'arcivescovo Marino Paglia accoglie in città il papa Pio IX, che visitò la cattedrale, il seminario ed il monastero di San Giorgio, fermandosi poi a colazione in episcopio.
Il 4 marzo 1877 la Santa Sede elesse arcivescovo Valerio Laspro, che era vescovo di Lecce. Il governo italiano rifiutò l'exequatur, rivendicando il diritto di presentazione che era stato concesso alla Corona di Napoli. A queste pretese la Santa Sede obiettò che i concordati con gli stati preunitari erano stati abrogati con l'unità nazionale. La causa civile terminò con la sentenza del 13 marzo 1879, favorevole alla Santa Sede. Dopo due anni l'arcivescovo poté accedere al palazzo arcivescovile, che gli era stato negato dall'autorità civile.
Il 30 settembre 1986 in forza del decreto Instantibus votis della Congregazione per i Vescovi le tre sedi di Salerno, Campagna e Acerno sono state unite con la formula plena unione e la nuova circoscrizione ecclesiastica sorta dall'unione ha assunto il nome di arcidiocesi di Salerno-Campagna-Acerno.
Cronotassi
Sede di Salerno
- San Bonosio † (39-73)
- San Grammazio † (? - 25 gennaio 490 deceduto)[2]
- San Vero †
- San Valentiniano †
- Gaudenzio † (menzionato nel 499)
- Sant'Asterio (o Eusterio ?) † (prima del 536 - dopo il 555)
- Gaudioso † (menzionato nel 640 circa)
- Luminoso † (menzionato nel 649)
- Zaccaria †
- Colombo †
- Lupo †
- Renovato †
- Benedetto I †
- Talarico †
- Andemario †[3]
- Rodoperto † (774 - dopo il 787)
- Rodoaldo †
- Pietro I †
- Ractolo †
- Mainaldo †
- Teupo †
- Aione † (menzionato nell'agosto 841)
- Landemario † (metà del IX secolo)
- Bernaldo † (metà del IX secolo)
- Pietro II † (metà del IX secolo)
- Rachenaldo † (862 o 863 - dopo l'866)
- Pietro III † (prima dell'880 - dopo l'886)
- Pietro IV † (menzionato nel 917)
- Giovanni I † (menzionato nel 918)
- Pietro V † (prima del 936 - dopo il 949)
- Bernardo † (menzionato il 6 maggio 954)
- Pietro VI † (prima del 958 - dopo il 974)
- Giovanni II † (prima del 977 - dopo il 18 aprile 982)
- Amato I † (prima del 18 agosto 982 - dopo giugno 992)
- Dauferio † (menzionato nel 993)
- Grimoaldo † (prima del 25 marzo 994 - 26 maggio 1011 deceduto)
- Michele † (maggio 1012 - 29 maggio 1015 deceduto)
- Benedetto II † (25 aprile 1016 - 7 giugno 1019 deceduto)
- Amato II † (27 dicembre 1019 - 12 giugno 1031 deceduto)
- Amato III † (marzo 1032 - circa 1046 deceduto)
- Giovanni III † (18 febbraio 1047 - circa 1057 deceduto)
- Alfano I † (8 marzo 1058 - 9 ottobre 1085 deceduto)
- Alfano II † (1085 o 1086[4] - 29 agosto 1121 deceduto)
- Romualdo I Guarna † (15 settembre 1121 - 21 gennaio 1137 deceduto)
- Guglielmo da Ravenna † (1137 - 7 luglio 1152 deceduto)
- Romualdo II Guarna † (1153 - 1º aprile 1181 deceduto)
- Niccolò d'Aiello † (1181 - 10 febbraio 1221 deceduto)
- Sede vacante (1221-1225)
- Cesario d'Alagno † (25 settembre 1225 - 31 agosto 1263 deceduto)
- Matteo della Porta † (17 novembre 1263 - 25 dicembre 1272 o 1273 deceduto)
- Sede vacante (1273-1286)
- Filippo Capuano † (7 marzo 1286 - 1298 deceduto)
- Guglielmo de Godonio † (3 ottobre 1298 - 4 settembre 1305 deceduto)
- Guido de Collemedio † (22 gennaio 1306 - circa maggio 1306 deceduto)
- Berardo di Ponte † (4 giugno 1306 - 7 agosto 1307 deceduto)
- Isarno Morlane † (12 giugno 1310 - 1310 deceduto)
- Roberto Arcofate de Malovicino † (14 novembre 1310 - 6 agosto 1313 nominato arcivescovo di Aix)
- Onofrio † (6 agosto 1313 - 1320 deceduto)
- Bertrand de La Tour † (3 settembre 1320 - 19 dicembre 1320 dimesso)
- Arnaud Royard † (30 aprile 1321 - 27 giugno 1330 nominato vescovo di Sarlat)
- Orso Minutolo † (27 giugno 1330 - 3 dicembre 1333 deceduto)
- Benedetto de Palmiero † (18 febbraio 1334 - 1347 deceduto)
- Ruggero Sanseverino † (23 maggio 1347 - prima del 2 ottobre 1348 deceduto)
- Bertrando di Castronovo † (7 gennaio 1349 - 8 gennaio 1364 nominato arcivescovo di Embrun)
- Guglielmo Sanseverino † (15 gennaio 1364 - 24 novembre 1378 deceduto)
- Guglielmo de Altavilla † (dicembre 1378 - 23 luglio 1389 deceduto)
- Ligorio Maiorino, O.S.B. † (7 agosto 1394 - 15 febbraio 1400 eletto arcivescovo di Rodi)
- Bartolomeo d'Aprano † (7 marzo 1400 - 9 settembre 1414 deceduto)
- Nicola Piscicelli I, O.Cist. † (21 febbraio 1415 - 1440 o 1441 deceduto)
- Barnaba Orsini † (8 marzo 1440 o 1441 - 1449 deceduto)
- Nicola Piscicelli II † (21 aprile 1449 - 1471 deceduto)
- Pedro Guillermo de Rocha † (30 agosto 1471 - 18 ottobre 1482 deceduto)
- Giovanni d'Aragona † (15 gennaio 1483 - 17 ottobre 1485 deceduto) (amministratore apostolico)
- Ottaviano Bentivoglio † (10 maggio 1486 - 1500 deceduto)
- Juan de Vera † (10 luglio 1500 - 4 maggio 1507 deceduto)
- Federigo Fregoso † (5 maggio 1507 - 1533 dimesso)[6]
- Niccolò Ridolfi † (7 febbraio 1533 - 24 novembre 1548 dimesso) (amministratore apostolico)
- Luis de Torres † (19 dicembre 1548 - 13 agosto 1553 deceduto)
- Girolamo Seripando, O.E.S.A. † (30 marzo 1554 - 16 aprile 1563 deceduto)
- Gaspar Cervantes de Gaete † (1º marzo 1564 - 23 luglio 1568 nominato arcivescovo di Tarragona)
- Marcantonio Colonna † (13 ottobre 1568 - 1574 dimesso)
- Marco Antonio Marsilio Colonna † (25 giugno 1574 - 24 aprile 1589 deceduto)
- Mario Bolognini † (7 gennaio 1591 - 24 febbraio 1605 deceduto)
- Juan Beltrán Guevara y Figueroa † (4 dicembre 1606 - 28 novembre 1611 nominato arcivescovo, titolo personale, di Badajoz)
- Lucio Sanseverino † (19 novembre 1612 - 25 dicembre 1623 deceduto)
- Gabriel Trejo y Paniagua † (9 giugno 1625 - 28 aprile 1627 nominato arcivescovo, titolo personale, di Málaga)
- Giulio Savelli † (28 gennaio 1630 - 15 settembre 1642 dimesso)
- Fabrizio Savelli † (15 settembre 1642 - 1º aprile 1658 dimesso)
- Giovanni de Torres † (1º aprile 1658 - settembre 1662 deceduto)
- Gregorio Carafa, C.R. † (23 giugno 1664 - 23 febbraio 1675 deceduto)
- Alfonso Álvarez Barba Ossorio, O.C.D. † (22 giugno 1676 - 28 ottobre 1688 deceduto)
- Gerolamo Passarelli † (14 novembre 1689 - 14 novembre 1690 deceduto)
- Marco de Ostos, O. de M. † (25 giugno 1692 - 19 novembre 1695 deceduto)
- Bonaventura Poerio, O.F.M.Obs. † (11 novembre 1697 - 18 novembre 1722 deceduto)
- Pablo Vilana Perlas † (12 maggio 1723 - 7 maggio 1729 deceduto)
- Fabrizio de Capua † (11 dicembre 1730 - 1º marzo 1738 deceduto)
- Casimiro Rossi † (5 maggio 1738 - 27 dicembre 1758 deceduto)
- Isidoro Sánchez de Luna, O.S.B. † (28 maggio 1759 - 13 marzo 1783 dimesso)
- Giulio Pignatelli, O.S.B. † (25 giugno 1784 - 26 agosto 1796 deceduto)
- Salvatore Spinelli, O.S.B. † (18 dicembre 1797 - 8 gennaio 1805 deceduto)
- Fortunato Pinto † (26 giugno 1805 - 20 novembre 1825 deceduto)
- Camillo Alleva † (19 dicembre 1825 - 30 ottobre 1829 deceduto)
- Michele Arcangelo Lupoli † (30 settembre 1831 - 28 luglio 1834 deceduto)
- Marino Paglia † (6 aprile 1835 - 5 settembre 1857 deceduto)
- Antonio Salomone † (21 dicembre 1857 - 9 marzo 1872 deceduto)
- Domenico Guadalupi † (6 maggio 1872 - 8 marzo 1877 dimesso)
- Valerio Laspro † (20 marzo 1877 - 22 settembre 1914 deceduto)
- Carlo Gregorio Maria Grasso, O.S.B. † (6 gennaio 1915 - 30 marzo 1929 deceduto)
- Nicola Monterisi † (5 ottobre 1929 - 30 marzo 1944 deceduto)
- Demetrio Moscato † (22 gennaio 1945 - 22 ottobre 1968 deceduto)
- Gaetano Pollio, P.I.M.E. † (5 febbraio 1969 - 20 ottobre 1984 dimesso)
- Guerino Grimaldi † (20 ottobre 1984 succeduto - 30 settembre 1986 nominato arcivescovo di Salerno-Campagna-Acerno)
Sede di Salerno-Campagna-Acerno
- Guerino Grimaldi † (30 settembre 1986 - 12 aprile 1992 deceduto)
- Gerardo Pierro (25 maggio 1992 - 10 giugno 2010 ritirato)
- Luigi Moretti, dal 10 giugno 2010
Statistiche
L'arcidiocesi al termine dell'anno 2014 su una popolazione di 562.200 persone contava 549.300 battezzati, corrispondenti al 97,7% del totale.
anno | popolazione | presbiteri | diaconi | religiosi | parrocchie | ||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
battezzati | totale | % | numero | secolari | regolari | battezzati per presbitero | uomini | donne | |||
1950 | 276.900 | 276.950 | 100,0 | 332 | 229 | 103 | 834 | 133 | 544 | 164 | |
1970 | 367.642 | 367.842 | 99,9 | 383 | 196 | 187 | 959 | 239 | 730 | 177 | |
1980 | 399.701 | 402.701 | 99,3 | 346 | 176 | 170 | 1.155 | 1 | 203 | 538 | 184 |
1990 | 483.000 | 498.000 | 97,0 | 338 | 204 | 134 | 1.428 | 41 | 160 | 492 | 187 |
1999 | 517.000 | 532.000 | 97,2 | 330 | 208 | 122 | 1.566 | 61 | 125 | 370 | 164 |
2000 | 535.000 | 550.000 | 97,3 | 335 | 213 | 122 | 1.597 | 61 | 125 | 378 | 163 |
2004 | 534.000 | 550.000 | 97,1 | 333 | 211 | 122 | 1.603 | 60 | 131 | 309 | 163 |
2010 | 540.000 | 552.000 | 97,8 | 344 | 224 | 120 | 1.569 | 45 | 139 | 165 | 163 |
2014 | 549.300 | 562.200 | 97,7 | 303 | 215 | 88 | 1.812 | 59 | 121 | 262 | 163 |
Istituti religiosi presenti in diocesi
Nel 2013 contavano case in diocesi i seguenti istituti religiosi:
- Dottrinari
- Frati Minori
- Frati Minori Cappuccini
- Frati Minori Conventuali
- Giuseppini
- Minimi
- Missionari del Sacro Cuore di Gesù
- Stimmatini
- Salesiani
- Saveriani
- Servi di Maria
- Comunità femminili[9]
- Ancelle della Carità
- Ancelle del Sacro Cuore di Santa Caterina Volpicelli
- Ancelle della Visitazione
- Apostole del Sacro Cuore di Gesù
- Benedettine
- Carmelitane
- Discepole di Santa Teresa del Bambin Gesù
- Figlie della Carità del Preziosissimo Sangue
- Figlie della Carità di San Vincenzo de' Paoli
- Figlie della Chiesa
- Figlie di Cristo Re
- Figlie di Maria Ausiliatrice
- Figlie di Maria Immacolata di Reggio Calabria
- Figlie di Nostra Signora del Sacro Cuore, di Napoli
- Pia Società Figlie di San Paolo
- Piccole Figlie di San Giuseppe
- Piccole Operaie dei Sacri Cuori
- Religiose dei Sacri Cuori di Gesù e Maria
- Suore Compassioniste Serve di Maria
- Suore Crocifisse Adoratrici dell'Eucaristia
- Suore del Sacro Cuore di Gesù
- Suore dell'Addolorata e della Santa Croce
- Suore delle Poverelle dell'Istituto Palazzolo
- Suore di Carità delle Sante Bartolomea Capitanio e Vincenza Gerosa
- Suore di Carità di Nostra Signora del Buono e Perpetuo Soccorso
- Suore di Maria Regina della Pace
- Suore di San Giuseppe di Chambéry
- Suore Francescane Angeline
- Suore Francescane dell'Immacolata Concezione
- Suore Oblate del Sacro Cuore di Gesù
- Suore Salesiane dei Sacri Cuori
- Suore Veroniche del Volto Santo
Note
- ^ Quest'ultima diocesi appare per la prima ed unica volta nella bolla all'arcivescovo Alfano I.
- ^ Una lapide, con l'indicazione della data di morte, fu rinvenuta nel 1670, in occasione della demolizione di una chiesa a lui dedicata.
- ^ I vescovi da Zaccaria a Andemario sono citati in una lista episcopale dell'XI secolo, senza nessun altro riscontro documentario.
- ^ Consacrato il 21 marzo 1087 a Capua da papa Vittore III.
- ^ I due antivescovi furono nominati dall'antipapa Clemente VII.
- ^ Il 28 luglio 1508 è nominato vescovo di Gubbio.
- ^ Ordini religiosi maschili, su diocesisalerno.it. URL consultato il 5 ottobre 2013.
- ^ Congregazioni religiose maschili, su diocesisalerno.it. URL consultato il 5 ottobre 2013.
- ^ Comunità religiose femminili (DOC), su diocesisalerno.it. URL consultato il 5 ottobre 2013.
Bibliografia
- Annuario pontificio del 2015 e precedenti, in (EN) David Cheney, Arcidiocesi di Salerno-Campagna-Acerno, su Catholic-Hierarchy.org.
- Sito ufficiale dell'arcidiocesi
- (EN) Salerno, in Catholic Encyclopedia, New York, Encyclopedia Press, 1913.
- Cronotassi, estratta da: Generoso Crisci e Angelo Campagna, Salerno sacra: ricerche storiche, Ediz. della Curia arcivescovile, Salerno, 2º edizione 2001, pp. 52-117
- Giuseppe Cappelletti, Le Chiese d'Italia della loro origine sino ai nostri giorni, vol. XX, Venezia 1866, pp. 281-326
- (LA) Pius Bonifacius Gams, Series episcoporum Ecclesiae Catholicae, Leipzig 1931, pp. 919-920
- (LA) Konrad Eubel, Hierarchia Catholica Medii Aevi, vol. 1, pp. 429-430; vol. 2, p. 227; vol. 3, p. 289; vol. 4, p. 301; vol. 5, p. 340; vol. 6, p. 363
- (LA) Bolla Singulare semper, in Bullarum diplomatum et privilegiorum sanctorum Romanorum pontificum Taurinensis editio, Vol. II, pp. 190-192
- (LA) Decreto Instantibus votis, AAS 79 (1987), pp. 778-780
Voci correlate
- Storia di Salerno
- Diocesi di Acerno
- Diocesi di Campagna
- Cattedrale di Salerno
- Basilica concattedrale di Santa Maria della Pace
Collegamenti esterni
- La diocesi di Salerno - Campagna - Acerno su BeWeB
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