Coordinate: 32°21′42″N 86°16′45″W

Alabama

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
(Reindirizzamento da Alabamènsi)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Alabama (disambigua).
Alabama
stato federato
(EN) State of Alabama
Localizzazione
StatoStati Uniti (bandiera) Stati Uniti
Amministrazione
CapoluogoMontgomery
GovernatoreKay Ivey (R) dal 2017
Lingue ufficialiinglese
Data di istituzione14 dicembre 1819
Territorio
Coordinate
del capoluogo
32°21′42″N 86°16′45″W
Altitudine0 - 735 m s.l.m.
Superficie135 765 km²
Acque interne4 338 km² (3,2%)
Abitanti5 024 279[1] (1-4-2020)
Densità37,01 ab./km²
Contee67 contee
Comuni458 comuni
Stati federati confinantiMississippi, Tennessee, Georgia, Florida
Altre informazioni
Fuso orarioUTC-6
ISO 3166-2US-AL
Nome abitanti(IT) alabamènsi o alabamiani[2]
(EN) Alabamians o Alabamans
PIL(nominale) 204 861 mln $ (2016)
PIL procapite(nominale) 37261 $ (2016)
Rappresentanza parlamentare7 Rappresentanti: 1 D, 6 R
2 Senatori: Katie Britt (R), Tommy Tuberville (R)
InnoAlabama
SoprannomeCamellia State (Stato della camelia)
The Heart of Dixie (Il cuore dei Dixie)
Yellowhammer State (Stato degli zigoli gialli)
Cotton State (Stato del cotone)
Motto(LA) Audemus jura nostra defendere
(Intrepidi a difendere i nostri diritti)
Cartografia
Alabama – Localizzazione
Alabama – Localizzazione
Alabama – Mappa
Alabama – Mappa
Sito istituzionale

L'Alabama (pronuncia inglese ascolta [ˌæləˈbæmə]) (sigla AL) è uno stato federato degli Stati Uniti d'America. Confina a nord con il Tennessee, a sud con la Florida e il golfo del Messico, a ovest con il Mississippi e a est con la Georgia. L'Alabama è il 30º stato più esteso e il 24º più popolato dei 50 stati statunitensi. Con i suoi 2400 km di vie navigabili interne, l'Alabama detiene il primato su scala nazionale.[3]

Dalla Guerra civile statunitense fino alla Seconda guerra mondiale, l'Alabama, come molti stati del sud, visse un periodo di sofferenza economica, in parte causato dalla continua dipendenza dall'agricoltura. Nonostante la crescita delle grandi industrie e dei centri urbani, gli interessi rurali dei bianchi dominarono la legislatura statale dal 1901 al 1960 con gli interessi urbani e degli afroamericani che si videro nettamente sottorappresentati. Gli afroamericani e i bianchi poveri sono stati essenzialmente privati del tutto dei diritti civili dalla costituzione dello Stato del 1901, situazione che continuò fino alla metà degli anni 1960, prima di essere alleviata dalla legislazione federale. L'esclusione delle minoranze continuò sotto sistemi di voto a Collegio unico nella maggior parte delle contee; alcune modifiche sono state effettuate tramite una serie di casi giudiziari alla fine del 1980 per stabilire diversi sistemi elettorali.

Dopo la seconda guerra mondiale, l'Alabama ha registrato una crescita grazie al passaggio dell'economia dello Stato da una basata principalmente sull'agricoltura a una con interessi diversificati. Il potere del Solid South nel Congresso portò alla creazione o l'espansione di molte installazioni delle Forze Armate degli Stati Uniti d'America, che hanno contribuito a colmare il divario tra l'economia agricola e industriale durante la metà del XX secolo. L'economia dello Stato nel XXI secolo si basa sul management, sul settore automobilistico e della finanza, manifatturiero, aerospaziale e minerario, oltre che su servizi come l'assistenza sanitaria e l'istruzione, la vendita al dettaglio e la tecnologia.[4]

L'Alabama è soprannominato the Yellowhammer State (per l'uccello simbolo dello stato), ed è anche conosciuto come the "Heart of Dixie" e the Cotton State (lo Stato del cotone)[5].

La capitale dell'Alabama è Montgomery, mentre la città più grande per numero di abitanti è Huntsville; la più industrializzata è Birmingham. La città più antica dello Stato è invece Mobile, fondata dai coloni francesi nel 1702 come capitale della Louisiana francese[5].

In Alabama nasce Jesse Owens, a Oakville.

Origini del nome

[modifica | modifica wikitesto]

La denominazione europea e americana del fiume Alabama e dello Stato, trae origine dal popolo Alabama, una tribù parlante lingue muskogean i cui membri vivevano appena sotto la confluenza del Coosa e del Tallapoosa nel fiume Alabama.[6] Nel linguaggio Alabama, la parola per una persona Alabama è Albaamo (o anche Albaama o Albàamo in altri dialetti, con la forma plurale Albaamaha).[7]

Secondo un'altra teoria, la parola Alabama deriva dalla relativa lingua Choctaw ed è stata adottata dalle tribù Alabama come loro nome.[8] L'ortografia della parola varia tuttavia in modo significativo tra le fonti storiche.[8] Il primo utilizzo appare in tre conti derivanti dalla spedizione di Hernando de Soto del 1540 con Garcilaso de la Vega utilizzando Alibamo, mentre il Cavaliere di Elvas e Rodrigo Ranjel scrissero Alibamu e Limamu rispettivamente, nel cercare di traslitterare il termine.[8] Già nel 1702, i francesi chiamarono la tribù degli Alibamon, con mappe francesi identificative del fiume "Rivière des Alibamons".[6] Altre compilazioni del nome risultano essere Alabamo, Albama, Alebamon, Alibama, Alibamou, Alabamu, Allibamou.[8][9][10]

Le fonti non sono tuttavia d'accordo sul significato della parola. Un articolo del 1842 del Jacksonville repubblicano propose che il significato di essa fosse "Here we rest" (qui ci riposiamo).[8] Questa teoria è stata resa popolare nel 1850 attraverso gli scritti di Alexander Beaufort Meek.[8] Gli esperti nelle lingue Muskogean non sono stati tuttavia in grado di trovare alcuna prova per sostenere tale traduzione.[6][8]

Gli studiosi ritengono che il termine derivi da alba in Choctaw (che significa "piante" o "erbacce") e amo (che significa "tagliare", "per tagliare" o "per raccogliere").[8][11][12] Il significato potrebbe essere stato "stribbie del boschetto"[11] o "raccoglitori di erbe",[12][13] riferendosi al disboscamento della terra per la coltivazione[9] o la raccolta di piante medicinali.[13]

Lo stesso argomento in dettaglio: Storia dell'Alabama.

Insediamento pre-europeo

[modifica | modifica wikitesto]
Sito archeologico di Moundville

Prima della colonizzazione europea convissero per migliaia di anni popoli indigeni di diverse culture. Il commercio con le tribù situate a nord-est del fiume Ohio iniziò durante il Burial Mound Period (1000 a.C. - 700 d.C.) e continuò fino alla Colonizzazione europea delle Americhe.[14] La cultura agraria coinvolse la maggior parte dello stato dal 1000 al 1600 d.C.; allora venne costruito l'attuale sito archeologico di Moundville a Moundville.[15][16]

Tra i nativi americani che una volta popolavano l'Alabama vi erano Alabama (Alibamu), Cherokee, Chickasaw, Choctaw, Creek, Koasati e Mobile.[17] L'influenza dei popoli dell'America Centrale è riscontrabile nel tipo di culture che seguirono.[18]

Colonizzazione europea

[modifica | modifica wikitesto]

Con l'esplorazione nel XVI secolo, gli spagnoli furono i primi europei a raggiungere l'Alabama. Nel 1540 fu esplorato da Hernando de Soto. Più di 160 anni dopo, i francesi fondarono il primo insediamento europeo della regione a Old Mobile, nel 1702.[19] Nel 1711 la città fu trasferita nell'attuale sito di Mobile. Questa zona è stata rivendicata dai francesi dal 1702 al 1763 come parte della Louisiana francese.[20] Dopo che i francesi vennero sconfitti dal Regno Unito nella Guerra dei sette anni, l'Alabama entrò a far parte, dal 1763 al 1783, della Florida occidentale. Dopo la vittoria degli Stati Uniti d'America nella Guerra d'indipendenza statunitense, il territorio venne spartito tra gli USA e la Spagna. Quest'ultima mantenne il controllo del territorio occidentale dal 1783 fino alla resa della guarnigione spagnola alle forze armate statunitensi il 13 aprile 1813.[20][21]

Thomas Bassett, un lealista della monarchia britannica durante il periodo rivoluzionario, fu uno dei primi coloni bianchi dello stato fuori da Mobile. Si stabilì nel distretto di Tombigbee nei primi anni settanta del Settecento.[22] I confini del distretto erano approssimativamente limitati all'area entro poche miglia del fiume Tombigbee e includevano parti di quella che oggi è la parte meridionale della Contea di Clarke, la parte settentrionale della Contea di Mobile e la maggior parte della Contea di Washington.[23][24] Quelle che ora sono le contee di Baldwin e Mobile entrarono a far parte della Florida occidentale spagnola nel 1783, parte dell'indipendente Repubblica della Florida occidentale nel 1810, e furono infine aggiunte al Territorio del Mississippi nel 1812. Buona parte dell'attuale nord Alabama era conosciuta come terre Yazoo.[25][26]

Carta che mostra la formazione dei territori del Mississippi e dell'Alabama

Inizio del XIX secolo

[modifica | modifica wikitesto]

Prima della concessione del Mississippi di costituire uno stato indipendente il 10 dicembre 1817, la parte orientale del territorio, scarsamente popolata, fu separata e denominata Territorio dell'Alabama. Il Congresso degli Stati Uniti d'America creò il territorio dell'Alabama il 3 marzo 1817. St. Stephens, ora abbandonato, servì da capitale territoriale dal 1817 al 1819.[27] L'Alabama venne ammesso come 22º stato il 14 dicembre 1819; il Congresso scelse Huntsville come località per la prima Convenzione costituzionale. Dal 5 luglio al 2 agosto 1819, i delegati si riunirono per preparare la nuova costituzione statale. Huntsville servì come capitale temporanea dal 1819 al 1820, quando la sede del governo si trasferì a Cahaba, nella Contea di Dallas.[28] Cahaba, ora città fantasma, fu la prima capitale statale permanente dal 1820 al 1825.[29]

L'economia della regione centrale (Black Belt) vedeva l'impiego di schiavi neri nelle piantagioni di cotone.[30] Nelle altre zone i bianchi poveri praticavano l'agricoltura di sussistenza. Gli abitanti dello stato nel 1810 erano meno di 10 000, che aumentarono a più di 300 000 nel 1830.[31] La maggior parte delle tribù native americane furono completamente rimosse dallo stato nel giro di pochi anni dal passaggio dell'Indian Removal Act.[32] Dal 1826 al 1846 Tuscaloosa fu la capitale dell'Alabama. Il 30 gennaio 1846, la legislatura dell'Alabama annunciò che avrebbe approvato il trasferimento della capitale da Tuscaloosa a Montgomery. La prima sessione legislativa nella nuova capitale si riunì nel dicembre 1847.[33]

Guerra civile e ricostruzione

[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1860, la popolazione aumentò a 964 201 unità, di cui quasi la metà, 435 080, erano schiavi afro-americani e 2 690 erano persone di colore libere.[34] Con l'inizio della Guerra di secessione statunitense l'Alabama si schierò con i secessionisti, ponendosi a capo degli stati sudisti. Mentre poche battaglie furono combattute nello Stato, l'Alabama contribuì alla guerra civile schierando 120.000 soldati. Tutti gli schiavi furono liberati nel 1865 dal 13º Emendamento.[35] Dopo un periodo di ricostruzione lo Stato emerse come rurale e povero, ancora legato alla produzione di cotone, e con forti tensioni razziali tra i potenti bianchi e i da poco emancipati neri, che erano considerati inferiori legalmente, socialmente ed economicamente.[30]

La popolazione di colore perse il diritto di voto nel 1901, e a partire dal 1917 molti di loro migrarono verso le città del nord. Politicamente, lo Stato era a maggioranza democratica, ed espresse diversi leader nazionali. La Seconda guerra mondiale portò prosperità.[30] La produzione di cotone calò e l'economia dello Stato si spostò verso il settore industriale e dei servizi. Negli anni sessanta, sotto il governatore George Wallace, lo Stato si oppose alla campagna federale per l'integrazione razziale. Dopo l'approvazione delle leggi sui diritti civili del 1964 e 1965, gli afroamericani riacquisirono il diritto di voto e fu abolita la segregazione razziale.[36] Dopo il 1972, lo Stato divenne una roccaforte del Partito Repubblicano nelle elezioni presidenziali ma non in quelle del governatore.[37]

Geografia fisica

[modifica | modifica wikitesto]

L'Alabama è il trentesimo Stato più grande degli Stati Uniti d'America con un'estensione di 135760 km²: il 3,2% della superficie è coperto d'acqua, rendendo l'Alabama 23º per quantità di acque di superficie, dandogli anche il secondo più grande sistema idroviario interno degli Stati Uniti.[38] Circa tre quinti della superficie dello Stato sono coperti da una pianura dolce con una discesa generale verso il fiume Mississippi ed il Golfo del Messico. La regione settentrionale dello Stato è prevalentemente montuosa, con il fiume Tennessee che taglia una grande valle creando numerosi torrenti, ruscelli, fiumi, montagne e laghi.[39]

Lo Stato confina con il Tennessee a nord, la Georgia a est, la Florida a sud, e il Mississippi a ovest. L'Alabama ha inoltre tratti costieri con il Golfo del Messico nel lembo meridionale dello Stato.[39] Lo Stato varia in elevazione dal livello del mare[40] della Baia di Mobile a più di 1 800 piedi (550 m) dei monti Appalachi nel nord-est. Il punto più alto è il Monte Cheaha,[39] con un'altezza di 2 413 piedi (735 m).[41] Il territorio dell'Alabama è costituito da 22 milioni di acri (89000 km²) di foresta, il 67% della superficie totale.[42] La contea suburbana di Baldwin, lungo la costa del Golfo, è la più grande contea dello Stato sia in termini di superficie territoriale sia di superficie d'acqua.[43]

Tra le aree in Alabama amministrate dal National Park Service vi sono l'Horseshoe Bend National Military parco nei pressi di Alexander City, il Little River Canyon National Preserve vicino a Fort Payne, il Russell Cave National Monument a Bridgeport oltre al Tuskegee Airmen National Historic Site e il Tuskegee Institute National Historic Site nei pressi di Tuskegee.[44] Un cratere meteoritico largo 8 km si trova nella Contea di Elmore, appena a nord di Montgomery. Il cratere Wetumpka è chiamato il sito del "più grande disastro naturale dell'Alabama." Un meteorite largo 300 metri ha colpito la zona circa 80 milioni di anni fa.[45] Le colline appena a est del centro di Wetumpka mostrano i resti erosi del cratere d'impatto che è esploso nella roccia, con l'area etichettata come "Wetumpka crater" o "astrobleme" ("stella-ferita") a causa degli anelli concentrici delle fratture e delle zone di roccia frantumata che si trovano sotto la superficie.[46]

Lo Stato è classificato dalla Classificazione dei climi di Köppen come umido subtropicale.[47] La temperatura media annuale è di 64 °F (18 °C). Le temperature tendono a essere più calde nella parte meridionale dello Stato, data la sua vicinanza al Golfo del Messico, mentre nella parte settentrionale dello Stato, in particolare nei monti Appalachi nel nord-est, tendono a essere un po' più fresche.[48] In generale, l'Alabama ha estati molto calde e inverni miti con abbondanti precipitazioni durante tutto l'anno. Lo Stato ha una media di 56 pollici (1400 mm) di pioggia l'anno e gode di una stagione lunga che cresce fino a 300 giorni, nella parte meridionale dello Stato.[48]

Le estati in Alabama sono tra le più calde negli Stati Uniti, con alte temperature in media oltre i (90 °F) 32 °C durante tutta l'estate in alcune parti dello Stato. L'Alabama è soggetto inoltre a tempeste tropicali e persino uragani. Le aree dello Stato lontane dal Golfo non sono immuni dagli effetti delle tempeste, che spesso scaricano enormi quantità di pioggia che si muovono verso l'interno.

Danni causati da un tornado nei pressi di Phil Campbell.

Nel sud dello Stato si verificano inoltre molti temporali. La Costa del Golfo, intorno alla Baia di Mobile, ha in media tra 70 e 80 giorni con tuoni segnalati all'anno. Questa attività si riduce andando più a nord nello Stato, ma anche all'estremo nord si ha una media di circa 60 giorni con tuoni all'anno. Di tanto in tanto, i temporali sono gravi con fulmini frequenti e grandine, con le parti centrali e settentrionali dello Stato che sono più vulnerabili a questo tipo di tempeste.[49]

La stagione di punta dei tornado varia dal nord alla parte meridionale dello Stato. L'Alabama è uno dei pochi posti al mondo che ha una stagione dei cicloni secondaria in novembre e dicembre, insieme con la dura stagione primaverile. La parte settentrionale dello Stato lungo la Tennessee Valley è una delle zone degli Stati Uniti più vulnerabili ai tornado violenti. L'area di Alabama e Mississippi più colpita dai tornado viene chiamata Dixie Alley, da non confondere con la Tornado Alley delle grandi pianure.

Neve fuori dalla Birmingham City Hall nel febbraio 2010.

Gli inverni sono generalmente lievi in Alabama, come in gran parte del sud-est degli Stati Uniti, con la media di gennaio intorno ai 40 °F (4 °C) a Mobile e circa 32 °F (0 °C) a Birmingham. Anche se la neve è un evento raro in gran parte della Alabama, alcune zone dello Stato a nord di Montgomery ricevono una spolverata di neve un paio di volte ogni inverno, con un'occasionale nevicata moderatamente pesante ogni pochi anni. Nevicate storiche includono la tempesta di neve del Capodanno 63 e la tempesta del secolo del 1993. Nel sud della costa del Golfo, le nevicate sono meno frequenti, e possono passare anche anni tra una nevicata e l'altra.

La temperatura massima in Alabama di 112 °F (44 °C) è stata registrata il 5 settembre 1925 nella comunità non incorporata di Centerville. Il record negativo di −27 °F (−33 °C) si è verificato il 30 gennaio 1966 a New Market.[50]

Flora e Fauna

[modifica | modifica wikitesto]

L'Alabama si trova nel bioma subtropicale della foresta di conifere e una volta vantava enormi distese di pineta, che costituiscono ancora la maggior parte delle foreste dello stato.[51] Attualmente è al quinto posto nella nazione per la diversità della sua flora. Ospita quasi 4 000 specie di piante pteridofite e spermatofite.[52] Tra le specie animali indigene spiccano 62 specie di mammiferi,[53] 93 specie di rettili,[54] 73 specie di anfibi,[55] circa 307 specie di pesci d'acqua dolce autoctone,[56] e 420 specie di uccelli che trascorrono almeno una parte del loro anno all'interno dello stato.[57] Tra gli invertebrati troviamo 97 specie di gamberi e 383 specie di molluschi. 113 di queste specie di molluschi non sono mai state raccolte al di fuori dello stato.[58][59]

Evoluzione demografica

[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti (in migliaia)[60]

Densità di popolazione dell'Alabama.

L'Ufficio del censimento degli Stati Uniti d'America stima che la popolazione dell'Alabama sia di 4 858 979 abitanti al 1º luglio 2015[61], che rappresenta un aumento di 79 243 (1,66%), dal censimento del 2010.[62] Questo include un aumento naturale dall'ultimo censimento di 121 054 persone (502 457 nascite e 381 403 decessi) e un incremento dovuto alla migrazione netta di 104 991 persone nello Stato.[63]

L'immigrazione da fuori degli Stati Uniti d'America ha determinato un incremento netto di 31 180 persone, e la migrazione all'interno del Paese ha prodotto un guadagno netto di 73 811 persone.[63] L'Alabama ha avuto 108 000 nati all'estero (2,4% della popolazione dello Stato), di cui circa 22,2% erano immigrati clandestini (24 000).

Posto Città Popolazione

(2015)

Contea
1 Birmingham 212 461 Jefferson, Shelby
2 Montgomery 200 602 Montgomery
3 Mobile 194 288 Mobile
4 Huntsville 190 582 Madison, Limestone
5 Tuscaloosa 98 332 Tuscaloosa
6 Hoover 84 848 Jefferson, Shelby
7 Dothan 68 567 Houston
8 Auburn 62 059 Lee
9 Decatur 55 437 Morgan, Limestone
10 Madison 46 492 Madison, Limestone
11 Florence 40 026 Lauderdale
12 Phenix City 37 570 Russell
13 Gadsden 36 084 Etowah
14 Prattville 35 420 Autauga
15 Vestavia Hills 34 174 Jefferson, Shelby

Contee e governi locali

[modifica | modifica wikitesto]

L'Alabama è uno stato che esercita un controllo statale sugli alcolici (alcoholic beverage control state), nel senso che lo stato mantiene il monopolio sulla vendita degli alcolici. L'Alabama Alcoholic Beverage Control Board controlla la vendita e la distribuzione degli alcolici nello stato. Venticinque delle 67 contee sono dry counties che bandiscono la vendita degli alcolici e ci sono molte dry municipalities anche in contee che permettono la vendita di alcolici[64].

Rank Contea Popolazione

(2010)

Sede Città maggiore
1 Jefferson 658 466 Birmingham Birmingham
2 Mobile 412 992 Mobile Mobile
3 Madison 334 811 Huntsville Huntsville
4 Montgomery 229 363 Montgomery Montgomery
5 Shelby 195 085 Columbiana Hoover,

Alabaster

6 Tuscaloosa 194 656 Tuscaloosa Tuscaloosa
7 Baldwin 182 265 Bay Minette Daphne
8 Lee 140 247 Opelika Auburn
9 Morgan 119 490 Decatur Decatur
10 Calhoun 118 572 Anniston Anniston
11 Etowah 104 303 Gadsden Gadsden
12 Houston 101 547 Dothan Dothan
13 Marshall 93 019 Guntersville Albertville
14 Lauderdale 92 709 Florence Florence
15 St. Clair 83 593 Ashville &

Pell City

Pell City
Religioni in Alabama (2014)[65]
Religioni   percentuale
Cristiani
  
86%
Evangelicali
  
49%
Congregazioni afroamericane
  
16%
Protestanti tradizionali
  
13%
Cattolici
  
7%
Mormonismo
  
1%
Testimoni di Geova
  
0,1%
Chiesa ortodossa
  
0,1%
Altri cristiani
  
0,1%
Non affiliati
  
12%
Niente in particolare
  
9%
Agnosticismo
  
1%
Ateismo
  
1%
Non dichiarati
  
1%
Fedi non cristiane
  
2%
Ebraismo
  
0,2%
Islam
  
0,2%
Buddhismo
  
0,2%
Induismo
  
0,2%
Altre fedi
  
0,2%
Principali lingue non-inglesi parlate in Alabama
Lingua Percentuale della popolazione
(2010)[66]
Spagnolo 2,2%
Tedesco 0,4%
Francese (inclusi patois, cajun) 0,3%
Cinese vietnamita, coreano, arabo, lingue africane, giapponese e italiano 0,1%

Uno studio dei Centri per la prevenzione e il controllo delle malattie nel 2008 ha evidenziato il fatto che nella maggior parte delle contee dell'Alabama più del 29% degli adulti fossero obesi, tranne in dieci contee, dove gli adulti obesi variavano tra il 26 e il 29%.[67] Inoltre gli abitanti dell'Alabama (insieme a quelli di altri cinque stati) risultarono essere, su scala nazionale, i meno attivi fisicamente durante il tempo libero.[68] Più del 10% degli adulti soffre di diabete.[69][70]

Lo stato ha investito nell'industria aerospaziale, nell'istruzione, nell'assistenza sanitaria, nel settore bancario e in varie industrie pesanti, compresa la produzione automobilistica, l'estrazione di minerali, la produzione e la fabbricazione di acciaio. Nel 2006, la produzione agricola e animale in Alabama era valutata a 1,5 miliardi di dollari. In contrasto con l'economia prevalentemente agricola del secolo scorso, questo era solo circa l'1% del prodotto interno lordo dello stato. Il numero di fattorie private è diminuito a un ritmo costante dagli anni '60, dato che la terra è stata venduta a costruttori, società di legname e grandi conglomerati agricoli.[71] L'occupazione non agricola nel 2008 era 1 200 800 in occupazioni di gestione; 71 750 in affari e operazioni finanziarie; 36 790 in occupazione informatica e matematica; 44 200 in architettura e ingegneria; 12 410 nelle scienze fisiche, sociali e della vita; 32 260 in servizi sociali e di comunità; 12 770 in occupazioni legali; 116 250 nei servizi di istruzione, formazione e biblioteche; 27 840 in occupazioni artistiche, inclusi design e media; 121 110 in sanità; 44 750 in forze dell'ordine, di sicurezza e antincendio; 154 040 nella preparazione e nel servizio del cibo; 76 650 nella pulizia di edifici e terreni e manutenzione; 53 230 in cure e servizi personali; 244 510 in vendite; 338 760 in supporto amministrativo; 20 510 nell'agricoltura, pesca e silvicoltura; 120 155 nella costruzione e nell'estrazione di minerali, gas e petrolio; 106 280 nell'installazione, manutenzione e riparazione; 224 110 nella produzione; 167 160 nel trasporto e nello spostamento dei materiali.[4]

Secondo lo United States Bureau of Economic Analysis, nel 2008 il prodotto lordo è stato di 170 miliardi di dollari, o 29411 $ pro capite. Il PIL è aumentato dell'1.2% rispetto all'anno precedente. L'aumento più grande viene nel campo delle informazioni.[72] Nel 1999, il reddito pro capite per lo Stato era di 18189 $, mentre nel 2010 era di 22984 $.[73] Il tasso di disoccupazione destagionalizzato dello stato era del 5,8% ad aprile 2015[74] (su scala nazionale ammontava al 5,4%).[75]

L'Alabama non ha un salario minimo statale e utilizza il salario minimo federale di 7,25 $. Nel febbraio 2016, lo stato ha approvato una legislazione che impedisce ai comuni dell'Alabama di aumentare il salario minimo nelle loro località. La legislazione ha quindi annullato l'ordinanza della città di Birmingham che aveva lo scopo di aumentare il salario minimo della città a 10,10 $.[76]

I prodotti dell'agricoltura includono il pollame e le uova, il bestiame, articoli per vivaio, arachidi, cotone, cereali come il mais e il sorgo, verdura, latte, soia, e le pesche. Anche se conosciuto come "Lo Stato del cotone", Alabama si classifica tra l'ottavo ed il decimo posto per la produzione di cotone nazionale.[77][78]

Le produzioni industriali comprendono i prodotti siderurgici (compresi ghisa e tubo d'acciaio), carta, legname e prodotti del legno; estrazione (soprattutto carbone); prodotti di plastica, auto e camion e abbigliamento. Inoltre, l'Alabama produce prodotti aerospaziali ed elettronici, per lo più nella zona di Huntsville, la localizzazione della NASA George C. Marshall Space Flight Center e l'US Army Aviation e Missile Command, con sede in Redstone Arsenal. L'Alabama è parte del più grande corridoio di crescita industriale della nazione. La maggior parte di questa crescita è dovuta al settore in rapida espansione della produzione automobilistica, Honda, Hyundai Motor Manufacturing Alabama, Mercedes-Benz USA International, e Toyota Motor Manufacturing Alabama. Lo stato attualmente è al 4º posto nella nazione per le esportazioni di veicoli. Dal 1993, l'industria automobilistica ha generato più di 67 800 nuovi posti di lavoro nello Stato.[79] Le case automobilistiche hanno rappresentato circa un terzo dell'espansione industriale nello stato nel 2012.[80] Gli otto modelli prodotti presso le fabbriche automobilistiche dello stato hanno totalizzato vendite combinate di 74 335 unità nel 2012. I tre modelli più venduti in questo periodo sono stati la Hyundai Elantra, la Mercedes-Benz Classe GL e la Honda Ridgeline.[81]

Nel 2006 22,3 milioni di viaggiatori hanno speso 8,3 miliardi di dollari fornendo circa 162 000 posti di lavoro nello stato.[82][83] Nel 2016, invece, il turismo ha portato nelle casse dell'Alabama più di 13,3 miliardi di dollari.[84]

Assistenza sanitaria

[modifica | modifica wikitesto]

L'Ospedale UAB è l'unico centro traumatologico di livello I in Alabama.[85][86] UAB è il più grande datore di lavoro governativo in Alabama, con una forza lavoro di circa 18.000 unità.[87]

Strutture che impiegano più persone

[modifica | modifica wikitesto]

Le 5 strutture che impiegano più persone in Alabama all'aprile 2011 erano[88]:

Struttura Impiegati
Redstone Arsenal 25 373
Università dell'Alabama (incluso l'UAB Hospital) 18 750
Maxwell Air Force Base 12 280
Alabama (stato) 9 500
Mobile County Public School System 8 100

Le altre venti, nel 2011[89]:

Datore di lavoro Località
Anniston Army Depot Anniston
AT&T Multipli
Università di Auburn Auburn
Baptist Medical Center South Montgomery
Birmingham City Schools Birmingham
Città di Birmingham Birmingham
DCH Health System Tuscaloosa
Huntsville City Schools Huntsville
Huntsville Hospital System Huntsville
Hyundai Motor Manufacturing Alabama Montgomery
Infirmary Health System Mobile
Jefferson County Board of Education Birmingham
Marshall Space Flight Center Huntsville
Mercedes-Benz U.S. International Vance
Montgomery Public Schools Montgomery
Regions Financial Corporation Multipli
Boeing Multipli
Università dell'Alabama Tuscaloosa
Università del Sud Alabama Mobile
Walmart Multipli

Legge e governo

[modifica | modifica wikitesto]

Il documento fondativo per il governo dello stato è la Costituzione dell'Alabama, che è stata ratificata nel 1901. Con quasi 800 emendamenti e 310 000 parole, è considerata da molti la costituzione più lunga del mondo; la sua lunghezza è circa quaranta volte quella della Costituzione degli Stati Uniti.[90][91][92][93] C'è stato un movimento significativo per riscrivere e modernizzare la costituzione dell'Alabama.[94] Alcuni critici ritengono che l'elezione dei giudici abbia contribuito a un tasso di esecuzioni estremamente elevato.[95] L'Alabama ha il tasso di pena di morte pro capite più alto nel paese. In alcuni anni impone più condanne a morte di quanto non faccia il Texas, uno stato che ha una popolazione cinque volte più elevata.[96]

L'aliquota generale delle imposte sulle vendite dello stato è del 4%.[97]

L'Alabama incassa le imposte sul reddito dai suoi residenti alle seguenti tariffe:[98]

2% sui primi 500 $ del reddito imponibile, 4% sul reddito imponibile tra 501 $ e 3000 $, 5% su tutti i redditi imponibili superiori a 3000 $ per i single, i capifamiglia e le persone sposate che presentano rendimenti separati;[98]

2% sui primi 1000 $ del reddito imponibile, 4% sul reddito imponibile tra 1001 $ e 6000 $, 5% su tutti i redditi imponibili superiori a 6000 $ per le persone sposate che presentano dichiarazioni congiunte.[98]

Risultati Elezioni presidenziali
Anno Repubblicano Democratico Vincitore federale
2016 62,08% 1 318 255 34,36% 729 547 Donald Trump
2012 60,55% 1 255 925 38,36% 795 696 Mitt Romney
2008 60,32% 1 266 546 38,80% 813 479 John McCain
2004 62,46% 1 176 394 36,84% 693 933 George W. Bush
2000 56,47% 944 409 41,59% 695 602 George W. Bush
1996 50,12% 769 044 43,16% 662 165 Bob Dole
1992 47,65% 804 283 40,88% 690 080 George Bush
1988 59,17% 815 576 39,86% 549 506 George Bush
1984 60,54% 872 849 38,28% 551 899 Ronald Reagan
1980 48,75% 654 192 47,45% 636 730 Ronald Reagan
1976 42,61% 504 070 55,73% 659 170 Jimmy Carter
1972 72,43% 728 701 25,54% 256 923 Richard Nixon
1968* 13,99% 146 923 18,72% 196 579 George Wallace (I)
1964 69,45% 479 085 30,55% 210 732 Barry Goldwater
1960 42,16% 237 981 56,39% 318 303 John F. Kennedy
*Vincitore statale: George Wallace
del Partito Indipendente Americano,
con il 65,86%, pari a 691 425 voti
Treemap del voto popolare per contea alle Elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 2016.

Al congresso federale è rappresentata da due senatori e sette rappresentanti. I due senatori sono i repubblicani Katie Britt (dal 2023) e Tommy Tuberville (dal 2021), mentre i rappresentanti, dal 2023, sono sei repubblicani (Jerry Carl, Barry Moore, Mike Rogers, Robert Aderholt, Dale Strong e Gary Palmer) e una democratica (Terri Sewell).

Il parlamento comprende un senato di trentacinque membri eletti ogni quattro anni e una camera di rappresentanti con 106 membri anch'essi con mandato quadriennale. Dopo la Guerra di Secessione l'Alabama fu a lungo dominato dai segregazionisti Democratici, questo lungo dominio si interruppe nel 1964, l'Alabama fu uno dei pochissimi stati a non votare per il Democratico Johnson. Da allora l'Alabama è divenuto una roccaforte Repubblicana.

A dicembre 2017 nello stato sono presenti un totale di 3 326 812 elettori registrati, di cui 2 979 576 attivi.[99] Il 12 dicembre 2017 si tennero delle elezioni speciali per eleggere un nuovo senatore, vinte con il 49,9% dal democratico Doug Jones. L'Alabama, non eleggeva un democratico al Senato da venticinque anni.[100][101][102]

L'istruzione pubblica primaria e secondaria in Alabama è sotto la supervisione dell'Alabama State Board of Education e della supervisione locale da parte di 67 consigli scolastici provinciali e 60 consigli di educazione della città. 1 496 singole scuole forniscono istruzione elementare e secondaria a 744 637 studenti.[103] Sebbene inusuale in Occidente, le punizioni corporali nelle scuole non sono rare in Alabama; secondo i dati governativi per l'anno scolastico 2011-2012, 27 260 studenti almeno una volta hanno subito una punizione fisica.[104]

Secondo il rapporto del 2011 dell'U.S. News & World Report, in Alabama erano presenti tre università classificate nelle 100 migliori scuole pubbliche negli Stati Uniti (l'Università dell'Alabama al 31º posto, l'Università di Auburn al 36° e l'Università dell'Alabama a Birmingham al 73°).[105]

I principali quotidiani includono Birmingham News, Birmingham Post-Herald, Press-Register e Montgomery Advertiser.[106]

Il football universitario è popolare in Alabama; particolare fama hanno i Crimson Tide (dell'Università dell'Alabama) e i Tigers (dell'Università di Auburn), rivali nella Southeastern Conference. Nella stagione 2013 i Crimson Tide avevano in media oltre 100 000 fan a partita, mentre i Tigers oltre 80 000.[107] Lo stadio Bryant-Denny è la sede della squadra di football dell'Università dell'Alabama, e ha una capacità di 101 821 posti a sedere.[108] Lo stadio Jordan-Hare è invece la sede della squadra di football dell'Università di Auburn; ha una capacità di 87 451 posti a sedere.[109]

Legion Field ospita i programmi dell'UAB Blazers e del Birmingham Bowl. Può ospitare fino a 80 601 persone.[110]

Professionale

[modifica | modifica wikitesto]
Squadra Città Sport Lega Sede
Birmingham Barons Birmingham Baseball Southern League (AA) Regions Field[111]
Huntsville Havoc Huntsville Hockey su ghiaccio Southern Professional Hockey League Von Braun Center[112]
Mobile BayBears Mobile Baseball Southern League (AA) Hank Aaron Stadium[113]
Montgomery Biscuits Montgomery Baseball Southern League (AA) Montgomery Riverwalk Stadium[114]
Birmingham Hammers Birmingham Calcio National Premier Soccer League Sicard Hollow Athletic Complex[115][116]
Tennessee Valley Tigers Huntsville Football americano Independent Women's Football League Milton Frank Stadium[117]

Infrastrutture e trasporti

[modifica | modifica wikitesto]

La storia e lo sviluppo dell'Alabama sono in parte il risultato dell'evoluzione dei trasporti nello stato. Con le sue centinaia di chilometri di fiumi e torrenti, il trasporto via acqua era il mezzo di trasporto più importante durante i primi secoli di insediamento. La costruzione della ferrovia iniziò nel 1832 e, verso la metà del diciannovesimo secolo, i viaggi e i trasporti ferroviari avevano cambiato il volto dell'economia e del paesaggio culturale dell'Alabama, stimolando lo sviluppo civico, agricolo e industriale.[118]

Il Porto di Mobile è il nono per tonnellaggio negli Stati Uniti d'America.[119] Il porto di Decatur è invece stato fondato nel 1971.[120] Tra gli aeroporti principali si ricordano l'Aeroporto Internazionale di Birmingham-Shuttlesworth e l'Aeroporto Internazionale di Huntsville-Carl T. Jones.

  1. ^ https://www.census.gov/search-results.html?q=alabama&page=1&stateGeo=none&searchtype=web&cssp=SERP&_charset_=UTF-8
  2. ^ alabamènse, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
  3. ^ Alabama Transportation Overview (PDF), su edpa.org, Economic Development Partnership of Alabama. URL consultato il 21 gennaio 2017 (archiviato dall'url originale il 13 novembre 2018).
  4. ^ a b Alabama Occupational Projections 2008-2018 (PDF), in Alabama Department of Industrial Relations, State of Alabama. URL consultato il 22 settembre 2012 (archiviato dall'url originale il 17 gennaio 2013).
  5. ^ a b Population estimates, July 1, 2015, (V2015), su census.gov. URL consultato il 7 ottobre 2016 (archiviato il 9 ottobre 2016).
  6. ^ a b c William A. Read, Indian Place Names in Alabama, University of Alabama Press, 1984, ISBN 0-8173-0231-X, OCLC 10724679.
  7. ^ Sylestine, Cora; Hardy; Heather; and Montler, Timothy, Dictionary of the Alabama Language, Austin, University of Texas Press, 1993, ISBN 0-292-73077-2, OCLC 26590560 (archiviato dall'url originale il 24 ottobre 2008).
  8. ^ a b c d e f g h (EN) Alabama: The State Name, in All About Alabama, Alabama Department of Archives and History. URL consultato il 2 agosto 2007 (archiviato dall'url originale il 28 giugno 2007).
  9. ^ a b Charles A. Wills, A Historical Album of Alabama, The Millbrook Press, 1995, ISBN 1-56294-591-2, OCLC 32242468.
  10. ^ Lucille Griffith, Alabama: A Documentary History to 1900, University of Alabama Press, 1972, ISBN 0-8173-0371-5, OCLC 17530914.
  11. ^ a b William W. Rogers, Robert D. Ward, Leah R. Atkins e Wayne Flynt, Alabama: the History of a Deep South State, University of Alabama Press, 1994, ISBN 0-8173-0712-5, OCLC 28634588.
  12. ^ a b John R. Swanton, The Indian Tribes of North America, in Bureau of American Ethnology Bulletin, vol. 145, 1953, pp. 153–174. URL consultato il 2 agosto 2007 (archiviato dall'url originale il 4 agosto 2007).
  13. ^ a b John R. Swanton, Review of Read, Indian Place Names of Alabama, in American Speech, vol. 12, n. 12, 1937, pp. 212–215, DOI:10.2307/452431.
  14. ^ Alabama, in The New York Times Almanac 2004, 11 agosto 2006. URL consultato il 23 settembre 2006 (archiviato dall'url originale il 16 ottobre 2013).
  15. ^ Paul D. Welch, Moundville's Economy, University of Alabama Press, 1991, ISBN 0-8173-0512-2, OCLC 21330955.
  16. ^ John A. Walthall, Prehistoric Indians of the Southeast-Archaeology of Alabama and the Middle South, University of Alabama Press, 1990, ISBN 0-8173-0552-1, OCLC 26656858.
  17. ^ Alabama Indian Tribes, su Indian Tribal Records, AccessGenealogy.com, Updated 2006. URL consultato il 23 settembre 2006 (archiviato il 12 ottobre 2006).
  18. ^ Richard F. Townsend, Hero, Hawk, and Open Hand, Yale University Press, 2004, ISBN 0-300-10601-7, OCLC 56633574.
  19. ^ Alabama State History, su theus50.com. URL consultato il 23 settembre 2006 (archiviato il 25 agosto 2006).
  20. ^ a b Alabama History Timeline, su archives.alabama.gov, Alabama Department of Archives and History. URL consultato il 27 luglio 2013 (archiviato il 18 giugno 2016).
  21. ^ Michael Thomason, Mobile: The New History of Alabama's First City, Tuscaloosa, University of Alabama Press, 2001, p. 61, ISBN 0-8173-1065-7.
  22. ^ Alabama Historical Association Marker Program: Washington County, su archives.state.al.us. URL consultato il 1º giugno 2011 (archiviato dall'url originale il 22 agosto 2011).
  23. ^ Thomas D. Clark e John D. W. Guice, The Old Southwest 1795–1830: Frontiers in Conflict, Albuquerque, University of New Mexico Press, 1989, pp. 44–65, 210–257, ISBN 0-8061-2836-4.
  24. ^ Peter Joseph Hamilton, Colonial Mobile: An Historical Study of the Alabama-Tombigbee Basin and the Old South West from the Discovery of the Spiritu Sancto in 1519 until the Demolition of Fort Charlotte in 1821, Boston, Hougthon Mifflin, 1910, pp.  241.–244, OCLC 49073155.
  25. ^ Farris W Cadle, Georgia Land Surveying History and Law, Athens, Ga., University of Georgia Press, 1991.
  26. ^ Albert James Pickett, History of Alabama and incidentally of Georgia and Mississippi, from the earliest period, Charleston, Walker and James, 1851, pp. 408–428.
  27. ^ Old St. Stephens, in Encyclopedia of Alabama, Auburn University. URL consultato il 21 giugno 2011 (archiviato dall'url originale il 26 luglio 2011).
  28. ^ Huntsville, in The Encyclopedia of Alabama, Alabama Humanities Foundation. URL consultato il 22 gennaio 2013 (archiviato dall'url originale il 22 gennaio 2013).
  29. ^ Old Cahawba, Alabama's first state capital, 1820 to 1826, in Old Cahawba: A Cahawba Advisory Committee Project. URL consultato il 22 settembre 2012 (archiviato il 21 agosto 2012).
  30. ^ a b c The Black Belt, su Southern Spaces Internet Journal, Emory University, 19 aprile 2004. URL consultato il 23 settembre 2006 (archiviato dall'url originale il 4 novembre 2006).
  31. ^ LeeAnna Keith, Alabama Fever, in Encyclopedia of Alabama, Auburn University, 13 ottobre 2011. URL consultato il 22 settembre 2012 (archiviato dall'url originale il 17 gennaio 2013).
  32. ^ Wayne Flynt, Alabama, in Encyclopedia of Alabama, Auburn University, 9 luglio 2008. URL consultato il 22 settembre 2012 (archiviato dall'url originale il 6 settembre 2012).
  33. ^ Capitals of Alabama, in Alabama Department of Archives and History. URL consultato l'8 luglio 2011 (archiviato il 16 luglio 2011).
  34. ^ Alabama History Timeline, in Alabama Department of Archives and History, State of Alabama. URL consultato il 22 settembre 2012 (archiviato il 18 giugno 2016).
  35. ^ 13th Amendment to the U.S. Constitution: Abolition of Slavery (1865), su Historical Documents, HistoricalDocuments.com, 2005. URL consultato il 23 settembre 2006 (archiviato dall'url originale il 31 ottobre 2006).
  36. ^ Voting Rights, su Civil Rights: Law and History, US Department of Justice, 9 gennaio 2002. URL consultato il 23 settembre 2006 (archiviato dall'url originale il 21 febbraio 2007).
  37. ^ The New South Rises, Again, su Civil Rights: Law and History, Southerner.net, Spring 1999. URL consultato il 23 settembre 2006 (archiviato il 24 giugno 2006).
  38. ^ GCT-PH1-R. Population, Housing Units, Area, and Density (areas ranked by population): 2000, in Geographic Comparison Table, U.S.Census Bureau, 2000. URL consultato il 23 settembre 2006 (archiviato dall'url originale il 12 febbraio 2020).
  39. ^ a b c The Geography of Alabama, in Geography of the States, NetState.com, 11 agosto 2006. URL consultato il 23 settembre 2006 (archiviato il 17 settembre 2006).
  40. ^ Elevations and Distances in the United States, su erg.usgs.gov, U.S Geological Survey, 29 aprile 2005. URL consultato il 3 novembre 2006 (archiviato dall'url originale il 16 gennaio 2008).
  41. ^ NGS Data Sheet for Cheaha Mountain, su ngs.noaa.gov, U.S. National Geodetic Survey. URL consultato l'8 giugno 2011 (archiviato il 23 luglio 2013).
  42. ^ Alabama Forest Owner's Guide to Information Resources, Introduction, su alabamaforests.org (archiviato dall'url originale il 27 aprile 2015).
  43. ^ Alabama County (geographies ranked by total population): 2000, in Geographic Comparison Table, U.S. Census Bureau, 2000. URL consultato il 14 maggio 2007 (archiviato dall'url originale l'11 ottobre 2008).
  44. ^ National Park Guide, in Geographic Search, Washington, D.C, National Park Service – U.S. Department of the Interior. URL consultato il 23 settembre 2006 (archiviato il 30 settembre 2006).
  45. ^ Wetumpka, su passc.net, Earth Impact Database. URL consultato il 24 dicembre 2017 (archiviato dall'url originale il 3 marzo 2016).
  46. ^ (EN) John Hall, The Wetumpka Astrobleme, in Alabama Heritage, n. 42, 1996.
  47. ^ Encyclopedia of Alabama: Climate, su encyclopediaofalabama.org, Università dell'Alabama, 17 agosto 2007. URL consultato il 24 dicembre 2017 (archiviato dall'url originale il 23 giugno 2013).
  48. ^ a b Alabama Climate, in Encyclopædia Britannica. URL consultato il 24 ottobre 2010 (archiviato il 16 giugno 2008).
  49. ^ Lightning Fatalities, Injuries and Damages in the United States, 2004–2013 (PDF), su lightningsafety.noaa.gov (archiviato dall'url originale il 27 aprile 2014).
  50. ^ Record high and low temperatures for all 50 states, in Internet Accuracy Project, accuracyproject.org. URL consultato il 3 novembre 2012 (archiviato il 17 gennaio 2013).
  51. ^ Alabama Wildlife and their Conservation Status, in Outdoor Alabama, Alabama Department of Conservation and Natural Resources. URL consultato il 16 ottobre 2012 (archiviato dall'url originale il 15 ottobre 2012).
  52. ^ About the Atlas, in Alabama Plant Atlas, Alabama Herbarium Consortium and University of West Alabama. URL consultato il 16 ottobre 2012 (archiviato il 29 ottobre 2012).
  53. ^ Mammals, in Outdoor Alabama, Alabama Department of Conservation and Natural Resources (archiviato dall'url originale il 25 maggio 2017).
  54. ^ Reptiles, in Outdoor Alabama, Alabama Department of Conservation and Natural Resources (archiviato dall'url originale il 25 maggio 2017).
  55. ^ Amphibians, in Outdoor Alabama, Alabama Department of Conservation and Natural Resources (archiviato dall'url originale il 25 maggio 2017).
  56. ^ Ralph E. Mirarchi, Alabama Wildlife: Volume One, Tuscaloosa, Alabama, University of Alabama Press, 2004, pp. 1–3, 60, ISBN 978-0-8173-5130-4.
  57. ^ Birds, in Outdoor Alabama, Alabama Department of Conservation and Natural Resources (archiviato dall'url originale il 25 maggio 2017).
  58. ^ Alabama Snails and Mussels, in Outdoor Alabama, Alabama Department of Conservation and Natural Resources (archiviato dall'url originale il 25 maggio 2017).
  59. ^ Crayfish, in Outdoor Alabama, Alabama Department of Conservation and Natural Resources (archiviato dall'url originale il 25 maggio 2017).
  60. ^ Resident Population Data, Resident Population Data – 2010 Census, su 2010.census.gov. URL consultato il 31 gennaio 2017 (archiviato dall'url originale il 19 maggio 2011).
  61. ^ Table 1. Annual Estimates of the Resident Population for the United States, Regions, States, and Puerto Rico: April 1, 2010 to July 1, 2015 (CSV), su census.gov, U.S. Census Bureau, 26 dicembre 2015. URL consultato il 26 dicembre 2015 (archiviato dall'url originale il 23 dicembre 2015).
  62. ^ 2010 Census Interactive Population Search, su census.gov, 2010.census.gov. URL consultato il 29 dicembre 2014 (archiviato dall'url originale il 30 dicembre 2014).
  63. ^ a b Annual Estimates of the Population for the United States, Regions, States, and Puerto Rico: April 1, 2010 to July 1, 2012, su census.gov, U.S. Census Bureau. URL consultato il 24 dicembre 2012 (archiviato dall'url originale il 5 febbraio 2009).
  64. ^ Alabama ABC--Wet-Dry Map, su abcboard.alabama.gov. URL consultato il 7 ottobre 2016 (archiviato dall'url originale il 9 ottobre 2016).
  65. ^ Religious Landscape Study, in Pew Research Center's Religion & Public Life Project, 11 maggio 2015. URL consultato il 7 ottobre 2016 (archiviato il 15 dicembre 2015).
  66. ^ Alabama – Languages, in city-data.com. URL consultato il 21 luglio 2015 (archiviato il 13 luglio 2015).
  67. ^ County Level Estimates of Obesity – State Maps, su cdc.gov, Centers for Disease Control and Prevention, 2008 (archiviato dall'url originale il 31 marzo 2014).
  68. ^ Highest Rates of Leisure-Time Physical Inactivity in Appalachia and South, su cdc.gov, Centers for Disease Control and Prevention, 2008. URL consultato il 24 dicembre 2017 (archiviato il 7 luglio 2017).
  69. ^ Alabama - Percentage of Adults(aged 18 years or older) with Diagnosed Diabetes, 1994 - 2010, su apps.nccd.cdc.gov, Centers for Disease Control and Prevention, 2010 (archiviato dall'url originale il 18 ottobre 2011).
  70. ^ CDC national chart on diabetes, su apps.nccd.cdc.gov. URL consultato il 1º giugno 2011 (archiviato dall'url originale il 15 ottobre 2011).
  71. ^ Ahmad Ijaz e Samuel N. Addy, Food Production in Alabama, in The Encyclopedia of Alabama, Auburn University, 6 luglio 2009. URL consultato il 22 settembre 2012 (archiviato dall'url originale il 17 gennaio 2013).
  72. ^ GDP by State (2008), in Bureau of Economic Analysis, Regional Economic Accounts, 2 giugno 2009. URL consultato il 9 ottobre 2009 (archiviato dall'url originale l'8 novembre 2017). full release with tables (PDF) (archiviato dall'url originale il 30 giugno 2017).
  73. ^ United States Census Bureau, in State and County Quick Facts. URL consultato il 25 febbraio 2012 (archiviato dall'url originale il 26 febbraio 2012).
  74. ^ Local Area Unemployment Statistics – Alabama, in Bureau of Labor Statistics. URL consultato il 15 giugno 2013 (archiviato il 9 febbraio 2014).
  75. ^ Bureau of Labor Statistics Data, su data.bls.gov, United States Department of Labor. URL consultato il 6 luglio 2015 (archiviato dall'url originale il 24 ottobre 2013).
  76. ^ Jana Kasperkevic, Alabama passes law banning cities and towns from increasing minimum wage, su theguardian.com, 26 febbraio 2016. URL consultato il 24 dicembre 2017 (archiviato l'11 febbraio 2017). Ospitato su The Guardian.
  77. ^ Alabama and CBER: 75 Years of Change (PDF), in Alabama Business, Center for Business and Economic Research, Culverhouse College of Commerce, The University of Alabama, 2005. URL consultato il 23 settembre 2006 (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2006).
  78. ^ State Highlights for 2004–2005 (PDF), in Alabama Cooperative Extension System, USDA, NASS, Alabama Statistical Office, 2005. URL consultato il 23 settembre 2006 (archiviato dall'url originale il 21 settembre 2006).
  79. ^ Vehicle Technologies Program: Fact #539: 6 ottobre 2008, Light Vehicle Production by State, su www1.eere.energy.gov, .eere.energy.gov, 6 ottobre 2008. URL consultato il 24 ottobre 2010 (archiviato dall'url originale il 6 ottobre 2008).
  80. ^ Patrick McCreless, Automakers account for about a third of the state's industrial expansion, in The Anniston Star, 31 ottobre 2012. URL consultato il 15 giugno 2013 (archiviato dall'url originale il 22 ottobre 2013).
  81. ^ Dawn Kent, U.S. auto sales see gains in March, as Alabama-made models rise 4 percent, AL.com, 2 aprile 2013. URL consultato il 15 giugno 2013 (archiviato il 18 maggio 2013).
  82. ^ Encyclopedia of Alabama (archiviato dall'url originale il 21 settembre 2011).. Alabama Tourism Department (ATD)
  83. ^ David A. Fahrenthold, Obama to survey environmental damage in gulf, Washington, DC, Washington Pose, 2 maggio 2010, p. A6.
  84. ^ 2016 Economic Report (PDF), su tourism.alabama.gov. URL consultato il 24 novembre 2017 (archiviato dall'url originale il 6 settembre 2017).
  85. ^ Verified Trauma Centers, in American College of Surgeons, Verified Trauma Centers, 30 dicembre 2010. URL consultato il 9 gennaio 2011 (archiviato dall'url originale il 7 luglio 2014).
  86. ^ College Research Data, in University of Texas. URL consultato il 18 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 4 aprile 2012).
  87. ^ UAB – Human Resources – Home, in uab.edu. URL consultato il 21 luglio 2015 (archiviato il 22 luglio 2015).
  88. ^ Top of the List: Alabama's largest employers - Birmingham Business Journal, su Birmingham Business Journal. URL consultato il 7 ottobre 2016 (archiviato il 26 aprile 2011).
  89. ^ Alabama's Largest Employers | American Registry - Recognition Plaques, Award Plaque, Countertop Display, Acrylic Displays, Banner Printing, su americanregistry.com. URL consultato il 7 ottobre 2016 (archiviato dall'url originale il 17 gennaio 2013).
  90. ^ Tim Lockette, Is the Alabama Constitution the longest constitution in the world?Truth Rating: 4 out of 5 (archiviato dall'url originale il 7 marzo 2016)., Anniston Star.
  91. ^ Campbell Robertson, Alabama Simmers Before Vote on Its Constitution's Racist Language (archiviato dall'url originale il 16 febbraio 2018)., New York Times, 10 ottobre 2012.
  92. ^ Manuel Roig-Franzia, Alabama Vote Opens Old Racial Wounds, in The Washington Post, 28 novembre 2004. URL consultato il 22 settembre 2006 (archiviato dall'url originale il 10 dicembre 2012).
  93. ^ Constitution of Alabama – 1901, in The Alabama Legislative Information System. URL consultato il 22 settembre 2006 (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2006).
  94. ^ Alabama Citizens for Constitutional Reform, su constitutionalreform.org. URL consultato il 24 ottobre 2010 (archiviato dall'url originale il 15 settembre 2010).
  95. ^ SARA RIMER, "Questions of Death Row Justice For Poor People in Alabama" (archiviato dall'url originale il 29 agosto 2017).. New York Times, 1 March 2000. Accessed 11 Marzo 2017.
  96. ^ Rebecca Buckwalter-Poza, With Judges Overriding Death Penalty Cases, Alabama Is An Outlier, su NPR.org, 27 luglio 2014. URL consultato il 21 luglio 2016 (archiviato il 17 agosto 2016).
  97. ^ Comparison of State and Local Retail Sales Taxes, su taxadmin.org, luglio 2004. URL consultato il 26 maggio 2007 (archiviato dall'url originale il 20 maggio 2007).
  98. ^ a b c State taxes: Alabama, su bankrate.com. URL consultato il 24 novembre 2017 (archiviato il 3 dicembre 2017).
  99. ^ Elections Data Downloads, su sos.alabama.gov, Alabama Secretary of State. URL consultato il 12 dicembre 2017 (archiviato l'8 dicembre 2017).
  100. ^ Schiaffo a Trump, in Alabama vince il democratico Doug Jones, su lastampa.it, La Stampa. URL consultato il 13 dicembre 2017 (archiviato il 13 dicembre 2017).
  101. ^ Alabama, vince il democratico Doug Jones: sconfitto il candidato di Trump, su corriere.it, Corriere della Sera. URL consultato il 13 dicembre 2017 (archiviato il 14 dicembre 2017).
  102. ^ Dall'Alabama un campanello d'allarme per Trump e per i Repubblicani, su ilsole24ore.com, Il Sole 24 Ore. URL consultato il 13 dicembre 2017 (archiviato il 23 gennaio 2018).
  103. ^ Alabama Education Quick Facts 2012-13 (PDF), su alsde.edu. URL consultato il 29 aprile 2014 (archiviato il 29 aprile 2014).
  104. ^ Colin Farrell, Corporal punishment in US schools, su corpun.com, World Corporal Punishment Research, febbraio 2016. URL consultato il 4 aprile 2016 (archiviato il 3 aprile 2016).
  105. ^ Top Public Schools, in U.S. News & World Report. URL consultato il 17 settembre 2011 (archiviato dall'url originale il 18 settembre 2011).
  106. ^ Alabama, in Encyclopædia Britannica. URL consultato il 24 marzo 2017 (archiviato il 20 marzo 2017).
  107. ^ 2013 NATIONAL COLLEGE FOOTBALL ATTENDANCE (PDF) (archiviato dall'url originale il 25 ottobre 2014)., NCAA.org. Recuperato il 18 agosto 2014.
  108. ^ Bryant–Denny Stadium, in RollTide.com, University of Alabama. URL consultato il 28 luglio 2013 (archiviato il 28 agosto 2010).
  109. ^ Jordan-Hare Stadium, in Auburn Athletics, Auburn University. URL consultato il 28 luglio 2013 (archiviato dall'url originale il 1º agosto 2013).
  110. ^ Legion Field, in UABSports.com, University of Alabama at Birmingham. URL consultato il 28 luglio 2013 (archiviato dall'url originale il 25 maggio 2013).
  111. ^ Birmingham Barons, su barons.com. URL consultato il 25 dicembre 2017 (archiviato il 19 gennaio 2008).
  112. ^ Huntsville Havoc, su huntsvillehavoc.com. URL consultato il 25 dicembre 2017 (archiviato dall'url originale il 24 dicembre 2017).
  113. ^ Mobile BayBears, su mobilebaybears.com. URL consultato il 25 dicembre 2017 (archiviato il 15 gennaio 2020).
  114. ^ Montgomery Biscuits, su biscuitsbaseball.com. URL consultato il 26 maggio 2020 (archiviato il 10 aprile 2008).
  115. ^ About the Birmingham Hammers, su Birmingham Hammers (archiviato dall'url originale il 20 marzo 2015).
  116. ^ Kelsey Stein, Birmingham Hammers joining professional soccer league in 2016, su AL.com. URL consultato il 25 ottobre 2015 (archiviato il 4 novembre 2015).
  117. ^ Tennessee Valley Tigers, su tigersiwfl.com (archiviato dall'url originale il 19 novembre 2011).
  118. ^ Transportation in Alabama, su encyclopediaofalabama.org, Encyclopedia of Alabama. URL consultato il 24 dicembre 2017 (archiviato il 26 dicembre 2017).
  119. ^ WATERBORNE COMMERCE OF THE UNITED STATES (PDF), in U.S. Army Corps of Engineers: Waterborne Commerce Statistics, p. 90. URL consultato l'8 marzo 2010 (archiviato dall'url originale il 7 agosto 2010).
  120. ^ Port of Decatur: Facts and Figures, su decaturtransit.com, Decatur Transit, 2007. URL consultato l'11 luglio 2008 (archiviato dall'url originale il 21 gennaio 2013).

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN131885589 · ISNI (EN0000 0004 0405 8517 · LCCN (ENn79027034 · GND (DE4084839-5 · BNE (ESXX450675 (data) · BNF (FRcb12065837f (data) · J9U (ENHE987007554799305171 · NDL (ENJA00795011
  Portale Stati Uniti d'America: accedi alle voci di Wikipedia che parlano degli Stati Uniti d'America