Carrefour
Carrefour | |
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Supermercato Carrefour in via Carlo Farini a Milano (2016) | |
Stato | Francia |
Forma societaria | Società anonima |
Borse valori | |
Fondazione | 1959 a Annecy |
Chiusura | 2024 Fallimento |
Sede principale | Boulogne Billancourt |
Gruppo | Gruppo Carrefour |
Settore | Grande distribuzione organizzata |
Prodotti | Alimentari e beni di largo consumo |
Fatturato | 81,02 miliardi € (2019) |
Utile netto | 1,314 miliardi € (2019) |
Dipendenti | 99 800 (2020) |
Slogan | «Tutti meritiamo il meglio» |
Sito web | www.carrefour.com |
Carrefour (termine francese per "snodo", "incrocio", "crocevia") è una catena di supermercati e ipermercati francese, fondata ad Annecy nel 1959.
Carrefour è il quarto più grande gruppo di vendita al dettaglio nel mondo in termini di reddito e vendite e il secondo a livello europeo, dopo la tedesca Schwarz Gruppe.[1] È presente in 30 paesi, principalmente nell'Unione europea, Brasile e Argentina, oltre che in Nord Africa e in Asia.
La rete di vendita è formata da ipermercati, centri commerciali, market di prodotti alimentari, propri format commerciali, marchi affiliati. In Italia Carrefour è presente con l'apertura del primo punto vendita presso l'Euromercato a Carugate (oggi Ipermercato "Carosello"), inaugurato il 6 settembre 1972; attualmente, su suolo italiano, vi sono presenti 1.479 punti vendita Carrefour, suddivisi in: Ipermercati Carrefour, Carrefour Market, Carrefour Express e Cash and Carry (Docks Market e GrossIper).
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il gruppo è stato creato da Marcel Fournier e Louis Defforey.
Il primo supermercato Carrefour apre nel 1959 ad Annecy in Francia, poi diventato il punto di vendita Carrefour più piccolo al mondo.
Dopo essersi espansa in diversi paesi, tra gli anni 2000 e 2014, la catena ha iniziato a disinvestire in Portogallo (cedendo alla società Sonae gli ipermercati ma non i supermercati), in Svizzera (dismettendo l'intera rete di vendita a favore di Coop Svizzera) ed altri Paesi (Cile, Corea del Sud).
In contemporanea alle dismissioni, Carrefour ha deciso di investire in paesi dell'Est europeo (Romania e Bulgaria in primis) e in Cina, arrivando a oltre 100 negozi e ha avviato aperture in Russia e Cina con la consulenza strategica di banca Citigroup.[2]
Il progetto di espansione in Russia è stato tuttavia accantonato nel 2009, dopo l'apertura del megastore a Mosca, area che vantava un reddito pro-capite pari al doppio della media nazionale, ma nello stesso tempo in un mercato ormai al limite delle proprie potenzialità.[3]
In Italia Carrefour, dopo aver rilevato nel 2000 la rete a marchio Generale Supermercati (GS) e DìPerDì, di cui ha progressivamente soppiantato le insegne; dal 2009 ha iniziato a focalizzarsi nell'area centrosettentrionale del paese. La presenza nel meridione avviene principalmente tramite franchising[4][5].
Nel primo semestre 2018, Carrefour ha concluso tre accordi di partenariato strategico e di durata pluriennale, che si prevedono operativi entro la fine dell'anno[6]:
- con la cinese Tencent, preceduta dall'accordo di Alibaba con Auchan SA[7], in merito a big data, pagamenti e servizi mobili;
- con la statunitense Google: per l'integrazione di Google Shopping, Google Home e Google Assistant[8] e lo sviluppo di nuove applicazioni. Nel 2019 è programmato a circa 1 000 dipendenti e alla rete distributiva francese;
- con la britannica Tesco: per portare dal 25% al 33% la quota dei prodotti a marchio proprio, che per la seconda si aggira intorno al 50% nel Regno Unito[6]. L'accordo si propone di estendere in Francia il cosiddetto sistema di etichettatura a semaforo dei generi alimentari, considerato da Coldiretti penalizzante per le DOP italiane[9].
Il 95% dei centri della grande distribuzione britannica adotta questo sistema di etichettatura, per il quale la Commissione Europea nel 2014 ha presentato vari rilievi e aperto una procedura di infrazione nei confronti degli Stati membri interessati[10][11], che nel 2017 sembrava destinata all'archiviazione[11].
Punti vendita
[modifica | modifica wikitesto]Questo è il dettaglio della presenza di Carrefour:[12]
Paese | Prima apertura |
Iper | Super | Prossimità | Cash & Carry |
Soft discount |
Sam's Club | Totale |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Francia | 1960 | 253 | 1 039 | 4 472 | 148 | 33 | 0 | 5 945 |
Belgio | 1969 | 40 | 441 | 313 | 0 | 0 | 0 | 794 |
Italia | 1972 | 42 | 439 | 1 024 | 12 | 0 | 0 | 1 517 |
Spagna | 1973 | 205 | 160 | 1 050 | 0 | 55 | 0 | 1 470 |
Brasile | 1975 | 170 | 151 | 149 | 343 | 97 | 43 | 953 |
Argentina | 1982 | 82 | 95 | 432 | 13 | 0 | 0 | 622 |
Polonia | 1997 | 94 | 155 | 672 | 0 | 7 | 0 | 928 |
Romania | 2001 | 43 | 189 | 142 | 0 | 29 | 0 | 403 |
Altri paesi | 199 | 1 173 | 319 | 25 | 0 | 0 | 1 716 | |
Totale | 1 128 | 3 842 | 8 573 | 541 | 221 | 43 | 14 348 |
Controversie
[modifica | modifica wikitesto]Il 10 novembre 2007, un'offerta di olio di colza con lo sconto del 20% ha scatenato una rissa con tre morti e 30 feriti in un negozio Carrefour di Chongqing, in Cina. Le vittime sono state calpestate da una folla gigantesca che premeva per acquistare una bottiglia da 5 litri di olio. L'offerta è inserita nell'ambito dei festeggiamenti per il decimo anniversario della sua prima apertura nel paese ma si è andati oltre tutte le previsioni di successo: centinaia di cinesi si sono messi in fila dalle 4:00 del mattino per accaparrarsi uno sconto su un prodotto che dall'inizio dell'anno ha subito rincari del 30%.[13]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) TOP 50 GLOBAL RETAILERS (Kantar Consulting), su stores.org, STORES - National Retail Federation, 2018. URL consultato il 9 agosto 2019 (archiviato il 9 agosto 2019).
- ^ Un articolo sulla vendita degli iper, su gdonews.it. URL consultato il 14 febbraio 2018 (archiviato dall'url originale il 13 febbraio 2008).
- ^ (EN) M.Saltmarsh e Andrew E. Kramer, Catena della distribuzione francese comunica la chiusura del punti vendita russi, su nytimes.com, 16 ottobre 2009. URL consultato il 10 agosto 2018 (archiviato il 19 gennaio 2018).
- ^ Rossetto un iperalimentare all'interno-del-centro comm. Valecenter-a-Marcon, su foodaffairs.it, 14 settembre 2020.
- ^ Dal 2 gennaio i Punti Vendita Carrefour Sicilia sono diventati Famila, su carrefour-sicilia.it, 2 gennaio 2021.
- ^ a b Corriere della Sera-inserto "Economia", 7 Agosto 2018, pag. 28
- ^ (EN) Tencent to Back Carrefour in Challenge to Alibaba Retail, su bloomberg.com, 23 gennaio 2018. URL consultato il 10 agosto 2018 (archiviato l'11 agosto 2018).
- ^ (EN) Carrefour and Google Sign Strategic Partnership to Innovate on New Distribution Models and Commerce Experiences, su businesswire.com. URL consultato il 10 agosto 2018 (archiviato l'11 agosto 2018).
- ^ Alleanza Tesco-Carrefour boccia il Made in Italy, su coldiretti.it, 2 luglio 2018 (archiviato il 10 agosto 2018).
- ^ M. Rubino, L'Ue boccia l'etichetta 'a semaforo' in Gran Bretagna, su repubblica.it, 1º ottobre 2014. URL consultato il 10 agosto 2018 (archiviato il 19 aprile 2018).
- ^ a b Etichettatura nutrizionale a semaforo, si riapre lo scontro tra Italia e UE, su m.iltirreno.gelocal.it, 9 marzo 2017. URL consultato il 10 agosto 2018 (archiviato il 9 marzo 2017).
- ^ Presentations sales and results 2022 (PDF), su carrefour.com.
- ^ Luca Vinciguerra, Cina, incetta di alimentari, su agi.it, 16 novembre 2007.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Carrefour
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN, FR) Sito ufficiale, su carrefour.com.
- კარფური / Carrefour Georgia (canale), su YouTube.
- (EN) Carrefour SA, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Carrefour, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.