Jane Fonda: differenze tra le versioni

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=== Altri riconoscimeni ===
=== Altri riconoscimenti ===
* [[Premi BAFTA 1979]]: [[BAFTA alla migliore attrice protagonista|Miglior attrice protagonista]] per ''[[Giulia (film)|Giulia]]''
* [[Premi BAFTA 1979]]: [[BAFTA alla migliore attrice protagonista|Miglior attrice protagonista]] per ''[[Giulia (film)|Giulia]]''
* Nomination ai [[National Society of Film Critics Awards]] [[1977]]: Miglior attrice protagonista per ''[[Giulia (film)|Giulia]]''
* Nomination ai [[National Society of Film Critics Awards]] [[1977]]: Miglior attrice protagonista per ''[[Giulia (film)|Giulia]]''

Versione delle 19:12, 30 ott 2015

Jane Fonda
Statuetta dell'Oscar Oscar alla miglior attrice 1972
Statuetta dell'Oscar Oscar alla miglior attrice 1979

Jane Seymour Fonda (New York, 21 dicembre 1937) è un'attrice e produttrice cinematografica statunitense.

Attrice simbolo tra gli anni sessanta e ottanta, ha ottenuto la fama internazionale nel 1968 con il film Barbarella. Da quel momento la sua carriera è in completa ascesa partecipando a film che hanno fatto la storia del cinema in quegli anni: Non si uccidono così anche i cavalli?, Una squillo per l'ispettore Klute, Il giardino della felicità, Giulia, Tornando a casa, Sindrome cinese e Sul lago dorato.

Nel corso della sua carriera ha ricevuto 7 candidature ai Premi Oscar, vincendolo 2 volte come miglior attrice protagonista per Una squillo per l'ispettore Klute e per Tornando a casa. Ha inoltre vinto 6 Golden Globe, un Premio BAFTA e un Premio Emmy.

Biografia

Jane Fonda è nata il 21 dicembre 1937[1] a New York da Henry Fonda e Frances Seymour Brokaw. La madre, di origini irlandese e tedesca, fu la seconda delle cinque mogli del famoso attore e morì suicida nel 1950. In precedenza, era stata sposata con il miliardario George Tuttle Brokaw. Da ragazza, Jane non sembrava interessata a ripercorrere le orme del celebre genitore. Studiò al Vassar College, poi in Europa e infine di nuovo negli Stati Uniti con l'intenzione di lavorare come modella.

L'incontro con Lee Strasberg la convinse però a frequentarne le lezioni all'Actors Studio;[1] il debutto cinematografico arrivò nel 1960 con In punta di piedi, accanto a Anthony Perkins. Durante gli anni sessanta, recitò in numerosi film di successo, tra cui i drammatici Anime sporche (1962) e La caccia (1966) di Arthur Penn, accanto a Marlon Brando e a Robert Redford. Ottenne lusinghieri consensi anche nelle commedie, recitando al fianco di Lee Marvin nel western Cat Ballou (1965) e nel romantico A piedi nudi nel parco, accanto a Robert Redford.

Nel 1964 il regista Roger Vadim la inserì nel cast di Il piacere e l'amore. Dopo il loro matrimonio, celebrato l'anno successivo, la diresse in alcuni film che contribuirono ad aumentarne la popolarità. Con Barbarella (1968), pellicola che mescolava fantascienza e sensualità e sfruttava al massimo la sua bellezza, Jane Fonda venne acclamata in tutto il mondo come sex symbol.[1] Tuttavia, l'intelligente attrice si accorse ben presto che l'etichetta sexy guadagnata con Barbarella limitava le sue potenzialità; ribellandosi al cliché che si portava dietro, cominciò ad evadere da un'immagine che le stava stretta, anche in funzione del crescente attivismo politico che la vedeva sempre più coinvolta.

A partire dagli anni settanta, infatti, Jane Fonda diede vita al suo intenso impegno politico indirizzato in primo luogo alla protesta contro la guerra del Vietnam.[1] La sua visita ad Hanoi e la sua propaganda filo-nord-vietnamita le valsero il soprannome di "Hanoi Jane", ma la resero anche invisa a una parte della stampa e dell'opinione pubblica. Solo più tardi, molti anni dopo, rivedrà le sue posizioni politiche con rinnovato senso critico.

Nel frattempo la sua carriera svoltò verso ruoli più impegnativi, che la portarono a ottenere nel 1969 la prima delle sue sette candidature all'Oscar per Non si uccidono così anche i cavalli?, di Sydney Pollack; nel 1971 vinse l'Oscar quale miglior attrice protagonista con Una squillo per l'ispettore Klute, nel ruolo della prostituta Bree Daniel. La seconda statuetta arrivò nel 1978 per Tornando a casa di Hal Ashby. Finito il matrimonio con Vadim, nel 1973 Jane Fonda sposò Tom Hayden, uomo politico in carriera, con un passato da pacifista. All'inizio degli anni ottanta Jane Fonda apparve nel film Sul lago dorato (1981), in cui - per la prima ed unica volta - recitava accanto al padre Henry.[1]

Negli anni 80 oltre a partecipare come guest star dell'serie TV 9 to 5 tratto dall'omonimo film che la vedeva protagonista fu la principale interprete de The Dollmaker per la quale vinse il premio Emmy quale migliore attrice in un film per la televisione.

Successivamente l'attrice diradò via via le sue apparizioni sul grande schermo, fino a cancellarle del tutto, dedicandosi sempre più spesso a realizzare video di esercizi di ginnastica aerobica, inventandosi di fatto in questo settore una seconda e fortunatissima carriera.[1]

Jane Fonda al Festival di Cannes 2014

Il decennio si chiuse con Lettere d'amore (1990), diretto da Martin Ritt. L'anno successivo Jane Fonda sposò in terze nozze il magnate della comunicazione Ted Turner, un matrimonio che ufficialmente si è concluso all'inizio del 2000. Nel marzo 2001 l'attrice ha deciso di donare alla Scuola di Educazione dell'Università di Harvard, la somma di 12.5 milioni di dollari, al fine di creare un "Centro per gli Studi educativi": la sua motivazione è che l'attuale cultura indica ai ragazzi ed alle ragazze una visione distorta di ciò che è necessario imparare per diventare uomini e donne.

È tornata sul grande schermo con Quel mostro di suocera (2005), nel quale è protagonista insieme a Jennifer Lopez. Nello stesso anno viene pubblicata la sua autobiografia, intitolata La mia vita finora. Dopo il successo del film continua a lavorare in diverse produzioni statunitensi concedendosi anche una parentesi francese con E se vivessimo tutti insieme? dove ovviamente non ha bisogno di essere doppiata. Attualmente fa parte come personaggio ricorrente nel cast della serie tv The newsroom.

Vive attualmente ad Atlanta, Georgia, Stati Uniti. Si definisce liberal e femminista e recentemente ha iniziato un percorso di rinascita cristiana seguita in questo dalla comunità battista della Chiesa Afro-Americana di Atlanta[2]. In questa organizzazione si sente libera di poter far confluire il suo femminismo con l'esigenza di riconciliarsi con una genuina struttura gerarchica e patriarcale della cristianità[2]. La prima dichiarazione pubblica al riguardo risale al 1998 rispondendo ad un giornalista del National Press Club sulle motivazioni per cui si è servita di una tematica cristiana conservatrice per promuovere una campagna di educazione sessuale[3]. Recentemente, durante una conferenza ambientalista, si è rifiutata di meditare suggerendo ai presenti che sarebbe stato più saggio pregare Cristo Gesù invece.[4]

Questa sua svolta potrebbe aver provocato una reazione del marito Ted Turner, portando alla rottura del rapporto. Ha manifestato ostilità verso il cristianesimo anche in pubbliche dichiarazioni quando ridicolizzò i Dieci comandamenti e affermò che il cristianesimo è una religione per perdenti.[4] Infatti, subito dopo l'annuncio del divorzio, Fonda annuncia la sua appartenenza anche alla rete dei "born-again Christian"[5], rete di cui fanno parte altri personaggi famosi come l'ex presidente degli Stati Uniti d'America George W. Bush, il cantante Bono e Tom Hanks[6]. A differenza dei suddetti, però, non è coinvolta nell'ideologia "neocon". Infatti, è divenuta un'icona dell'opposizione pacifista alle guerre iniziate sotto il mandato presidenziale di George W. Bush, così come lo fu alla guerra del Vietnam.

Filmografia

Cinema

Televisione

Doppiaggio

Special e documentari

Premi

Jane e Peter Fonda ai Premi Oscar 1990

Premi Oscar

Golden Globe

Vinti:

Nomination:

Emmy Awards

Vinti:

  • Miglior attrice protagonista in una mini-serie o film per la televisione, per The Dollmaker (1984)

Nomination:

David di Donatello

Altri riconoscimenti

Doppiatrici italiane

Nelle versioni in italiano dei suoi film, Jane Fonda è stata doppiata dalle seguenti attrici:

  • Maria Pia Di Meo in In punta di piedi, Una domenica a New York, Crisantemi per un delitto, Il piacere e l'amore, La caccia, E venne la notte, A piedi nudi nel parco, Tre passi nel delirio, Barbarella, Tornando a casa, Arriva un cavaliere libero e selvaggio, Sindrome cinese, Il cavaliere elettrico, Agnese di Dio, Old gringo - Il vecchio gringo, Lettere d'amore, Quel mostro di suocera, E se vivessimo tutti insieme?, The Butler - Un maggiordomo alla Casa Bianca, Gli anni '80 - Il decennio che ci ha cambiato, This Is Where I Leave You, Youth - La giovinezza, Padri e figlie, Grace and Frankie
  • Livia Giampalmo in Tutti i mercoledì, California suite, Dalle 9 alle 5... orario continuato, Sul lago dorato, Il volto dei potenti, Il mattino dopo
  • Fiorella Betti in Anime sporche, Cat Ballou, Il giardino della felicità
  • Rita Savagnone in Amori proibiti, Donne, regole... e tanti guai!
  • Ada Maria Serra Zanetti in Non rubare... se non è strettamente necessario, The Newsroom
  • Paola Mannoni in Non si uccidono così anche i cavalli?
  • Paila Pavese in Una squillo per l'ispettore Klute
  • Antonella Giannini in La formula della felicità

Note

  1. ^ a b c d e f Jane Fonda da Barbarella ad attivista politica, su raistoria.rai.it. URL consultato il 21 dicembre 2014.
  2. ^ a b [1] Actress Jane Fonda has become a born-again Christian-Truth!
  3. ^ [2] WorldNetDaily: Fonda becomes born-again Christian
  4. ^ a b [3] WorldNetDaily: Fonda becomes born-again Christian, [4] Actress Jane Fonda has become a born-again Christian-Truth!
  5. ^ [5] Jane Fonda - Biography
  6. ^ [6] Born-Again Christian at NNDB

Altri progetti

Collegamenti esterni

Predecessore Oscar alla migliore attrice Successore
Glenda Jackson
per Donne in amore
1972
per Una squillo per l'ispettore Klute
Liza Minnelli
per Cabaret
I
Diane Keaton
per Io e Annie
1979
per Tornando a casa
Sally Field
per Norma Rae
II
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