Duino-Aurisina

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Duino-Aurisina
comune
(IT) Duino-Aurisina
(SL) Devin-Nabrežina
Duino-Aurisina – Stemma
Duino-Aurisina – Bandiera
Duino-Aurisina – Veduta
Duino-Aurisina – Veduta
Castello di Duino
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Friuli-Venezia Giulia
Provincia Trieste
Amministrazione
SindacoIgor Gabrovec (centro-sinistra) dal 13-6-2022
Data di istituzione1928
Territorio
Coordinate45°46′13.34″N 13°38′55.06″E / 45.770371°N 13.648628°E45.770371; 13.648628 (Duino-Aurisina)
Altitudineda 2 a 330 m s.l.m.
Superficie45,31 km²
Abitanti8 208[2] (31-12-2023)
Densità181,15 ab./km²
FrazioniAurisina/Nabrežina (sede comunale), Aurisina Cave/Nabrežina Kamnolomi, Aurisina Santa Croce/Nabrežina Križ, Aurisina Stazione/Nabrežina Postaja, Ceroglie/Cerovlje, Duino/Devin, Malchina/Mavhinje, Marina di Aurisina, Medeazza/Medjevas, Precenico/Prečnik, Prepotto/Praprot, San Giovanni di Duino/Štivan, San Pelagio/Šempolaj, Sistiana/Sesljan, Slivia/Slivno, Sorgenti di Aurisina, Ternova/Trnovca, Villaggio del Pescatore/Ribiško Naselje, Visogliano/Vižovlje[1]
Comuni confinantiComeno (SLO), Doberdò del Lago/Doberdob, Monfalcone/Tržič, Sesana/Sežana (SLO), Sgonico/Zgonik, Trieste/Trst
Altre informazioni
Lingueitaliano, sloveno
Cod. postale34011
Prefisso040
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT032001
Cod. catastaleD383
TargaTS
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[3]
Cl. climaticazona E, 2 411 GG[4]
Nome abitantiduinati e duinesi (devinčani), aurisiniani (nabrežinci)
Patronosan Rocco
Giorno festivo16 agosto
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Duino-Aurisina
Duino-Aurisina
Duino-Aurisina – Mappa
Duino-Aurisina – Mappa
Posizione del comune di Duino-Aurisina nella ex provincia di Trieste
Sito istituzionale

Duino-Aurisina (Devin-Nabrežina in sloveno[5], Duin-Aurisina in dialetto triestino[6]) è un comune italiano sparso di 8 208 abitanti del Friuli-Venezia Giulia, situato a nord di Trieste. Prende il nome da Duino e Aurisina, i due maggiori dei cinque comuni che nel 1928 furono soppressi (insieme a Malchina, San Pelagio e Slivia[7]) per costituire il nuovo ente. La sede municipale si trova ad Aurisina, precisamente nel sobborgo Cave.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Il territorio include parte del Carso costiero e la riviera triestina, affacciati sull'insenatura più settentrionale del mar Adriatico, il golfo di Panzano, fungendo da collegamento tra il polo di Trieste e l'area giuliana-isontina e friulana-udinese, nonché tra il Carso interno ed il mare.

Immerso in un ambiente carsico il comprensorio comunale è caratterizzato dagli elementi tipici di questo ambiente: doline, grotte, foibe, scarsità di acque di superficie, ecc. Anche la flora e la fauna sono quelle tipiche del Carso. Il punto più elevato del territorio comunale è rappresentato dai 343 metri del Colle di Ternova. Lungo la fascia costiera il clima e la vegetazione sono invece di tipo mediterraneo, e vi si trova anche la Riserva naturale delle Falesie di Duino, istituita nel 1996.

Rovine del vecchio castello in prossimità del Castello di Duino.
Castello di Duino fotografato dalla Baia di Sistiana
San Giovanni di Duino - Il monumento alla Brigata Lupi di Toscana

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Abitato già in epoche remote (ritrovamenti del Riparo di Visogliano e della Caverna Pocala) nel comprensorio si insediarono varie popolazioni pre-romane come Euganei, Veneti e Histri. Con la fondazione della colonia di Aquileia si affacciò nella regione la potenza romana.

Il periodo della dominazione romana fu molto importante in quanto portò un grande sviluppo economico grazie all'apertura della cava di Aurisina (chiamata tutt'oggi Cava Romana), all'utilizzazione dei porticcioli presenti sulla costa ed alla diffusione della viticultura. L'apprezzata pietra di Aurisina venne utilizzata per edificare Aquileia e i più importanti monumenti romani di Ravenna. Le bocche del fiume Timavo segnavano il limite tra l'agro aquileiese e quello tergestino, con l'attuale territorio comunale che dunque ricadeva in quest'ultimo.

L'impatto delle invasioni barbariche fu molto forte stante la vicinanza con le Alpi Giulie e Carso (non ancora Alpi Giulie, ma Alpi Dinariche), che vista la loro modesta altezza rappresentarono una porta ideale per le calate dei barbari verso l'Italia.

La storia del comune è legata a doppio filo con le vicende storiche seguite dall'abbazia di San Giovanni al Timavo o di Tuba e dal Castello di Duino. La signoria duinese risale, almeno, al 1211 (se ne fa menzione nei documenti relativi alla Pace del Timavo). Prima vassalli del patriarca di Aquileia poi del Margravio d'Istria infine capitani dei conti di Gorizia. Nel 1366 si dichiararono fedeli agli Asburgo. La famiglia dei Duinati si estinse nel 1395, sostituita nel comando dai Walsee. Nel 1587 la signoria passò ai milanesi Della Torre di Valsassina.

Nel 1850 Duino era sede di un vasto comune che comprendeva anche località ora poste al di fuori dei confini odierni come Jamiamo e Brestovizza. Era posto sotto la giurisdizione del distretto di Sesana. Nel 1853, in seguito anche di richieste provenienti dagli stessi duinesi che consideravano Sesana troppo lontana vi fu una modifica nelle delimitazioni amministrative. Sotto il comune di Duino rimanevano solo San Giovanni, Medeazza e Jamiano; il comune venne inserito nel distretto di Gradisca e, dal punto di vista giudiziario, dipendeva dalla pretura di Monfalcone.

Vennero inoltre elevati a rango di comuni amministrativi quelli che prima erano solamente comuni censuari quali Aurisina, Slivia, Malchina e San Pelagio. Questi altri comuni continuarono a essere sottoposti alla giurisdizione del distretto di Sesana e della pretura di Comeno.

Nella seconda metà dell'Ottocento (1857) venne creata la ferrovia collegante Vienna con Trieste gestita dalla Società per la ferrovia meridionale. Questa opera rivoluzionò il tessuto socioeconomico del territorio comunale. Aurisina divenne nodo ferroviario di primaria importanza per i traffici tra l'Italia e il centro-Europa e vennero riattivate, in occasione dei lavori di costruzione della linea ferrata, le antiche cave di marmo. Ciò rianimò l'attività economica fino a quel momento legata ad una povera agricoltura di sussistenza, tanto che il territorio comunale fu terra di immigrazione per molti operai provenienti sia dal Carso che dal Friuli.

Nel 1906 a Duino si suicidò il noto fisico austriaco Ludwig Boltzmann[8].

Durante la prima guerra mondiale il territorio comunale fu teatro di pesanti combattimenti (Battaglie dell'Isonzo) tra le truppe italiane e quelle austroungariche, soprattutto nella zona del Monte Ermada.

Al termine della guerra il territorio passò al Regno d'Italia e nel 1923 venne inserito nella provincia di Trieste.

Come anticipato, il comune di Duino-Aurisina venne istituito nel 1928 con la fusione di cinque comuni preesistenti[9].

Durante la seconda guerra mondiale, tra il settembre 1943 e la primavera del 1945 il comune fece parte del Litorale Adriatico direttamente controllato dalla Germania. Nel maggio 1945 vi giunsero l'esercito jugoslavo e quello neozelandese. La presenza delle truppe jugoslave sul territorio durò per poco più di un mese. Dal 1947 al 1954 fece parte della zona A del Territorio Libero di Trieste, e venne riaggregato alla Repubblica Italiana il 26 ottobre 1954.

Pur facendo parte della provincia di Trieste, il territorio del comune è interamente sotto la giurisdizione ecclesiastica dell'arcidiocesi di Gorizia.

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica n. 4054 del 19 luglio 1986.[10]

«Di rosso, al viadotto di tre archi, fondato in punta e sui fianchi, sostenente la torre merlata alla guelfa di quattro, il tutto d'argento, murato di nero; alla bordatura diminuita d'argento. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il gonfalone è un drappo di rosso.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[11]

Lingue e dialetti[modifica | modifica wikitesto]

Targhe all'ingresso dell'edificio che ospita la scuola elementare con lingua d'insegnamento slovena e la scuola elementare con lingua d'insegnamento italiana di Aurisina.

Il censimento del 1910, quando il territorio comunale faceva ancora parte dell'Impero austro-ungarico, la popolazione era costituita per oltre il 90% da abitanti di lingua slovena.[12] Secondo il censimento del 1921 la popolazione era così etnicamente distribuita:

Censimento 1921[13]
paese italiani sloveni
Aurisina 486 1310
Duino 135 215
San Pelagio 0 478
Slivia 5 335
Medeazza 3 127

La componente della popolazione italiana ebbe un rilevante incremento nel secondo dopoguerra, allorché furono costruiti due insediamenti (Borgo San Mauro presso Sistiana e Villaggio del Pescatore nei pressi di Duino), in cui vennero accolti circa 2900 profughi dell'Istria[14]; da allora la componente di madrelingua italiana costituisce la maggioranza della popolazione, come viene confermato dal censimento del 1971, l'ultimo a indicare le comunità linguistiche:

Ripartizione linguistica della popolazione
nel 1971 nel Comune di Duino Aurisina[15]
 
madrelingua italiana (4.713)
  
62,5%
madrelingua slovena (2.829)
  
37,5%

Secondo una stima governativa del 1983, nel comune di Duino-Aurisina il 34% della popolazione era di lingua slovena[16].

In base ad apposite norme, agli abitanti di madrelingua slovena vengono garantiti l'istruzione obbligatoria nella propria madrelingua e l'uso della stessa nei rapporti con le istituzioni pubbliche.

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

A Duino è situato il "Collegio del Mondo Unito dell'Adriatico", che ospita studenti provenienti da tutto il mondo. Inoltre, sempre nella località, ha sede la Scuola Internazionale di Musica da Camera del Trio di Trieste.

Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]

L'insediamento umano è sparso in una dozzina di frazioni. Le tre più importanti (Duino, Sistiana e Aurisina) sono poste lungo l'asse della vecchia strada che univa Trieste con la pianura friulana. Le altre piccole località del comune sono poste nelle vicinanze dei castellieri, antichi insediamenti pre-romani.

Prima della costituzione del comune nel 1928 il territorio era suddiviso in più comuni catastali: Duino e la parte occidentale di Sistiana erano parte del distretto amministrativo di Monfalcone, mentre Malchina, Slivia, Precenico, San Pelagio e Aurisina erano soggette al distretto giuridico di Comeno, parte del distretto amministrativo di Sesana. L'intero territorio dell'attuale comune era quindi incluso nella Contea Principesca di Gorizia e Gradisca. Dopo l'annessione all'Italia il territorio venne incluso nella Provincia di Trieste e con la riforma del 1927 sulla soppressione e unione di comuni, il comprensorio venne unito in un unico ente comunale. Ora il municipio si trova ad Aurisina Cave.

Frazioni e località[modifica | modifica wikitesto]

I dati sulla popolazione delle seguenti frazioni e località derivano in parte dal censimento ISTAT 2011:

  • Aurisina / Nabrežina: 2.190 ab. (2001), che comprende i sobborghi Cave / Kamnolomi e Stazione / Postaja
  • Aurisina Santa Croce / Nabrežina Križ: 344 ab.
  • Ceroglie o Ceroglie dell'Ermada / Cerovlje: 147 ab.
  • Duino / Devin: 1.421 ab. (2001)
  • Malchina / Mavhinje: 239 ab.
  • Medeazza / Medjevas o Medja Vas: 87 ab. (2003)
  • Precenico o Precenico di Comeno / Prečnik: 104 ab. (Precenico Inferiore - Dolnji Prečnik: 56 ab. - Precenico Superiore - Gornji Prečnik: 48 ab.)
  • Prepotto o Prepotto di San Pelagio / Praprot: 146 ab.
  • San Giovanni di Duino o San Giovanni al Timavo / Štivan: 141 ab. (2001)
  • San Pelagio / Šempolaj: 250 ab. (2006)
  • Sistiana / Sesljan: 2.598 ab., che comprende Borgo San Mauro / Naselje Sveti Mavra
  • Slivia / Slivno: 146 ab.
  • Ternova o Ternova Piccola o Ternovizza / Trnovca o Trnovica: 72 ab. (2004)
  • Villaggio del Pescatore / Ribiško Naselje: 342 ab. (2001)
  • Visogliano / Vižovlje: 1.400 ab.

Economia[modifica | modifica wikitesto]

L'economia del comune è legata a quella dei vicini centri come Monfalcone e Trieste. Molti cittadini infatti si recano giornalmente in questi centri per il loro lavoro quotidiano o per effettuare acquisti.

Il settore primario, dopo un periodo di crisi, ha cercato negli ultimi anni nuove strade per lo sviluppo. Grazie alla bellezza del territorio infatti sono sorte alcune aziende agrituristiche e di agricoltura biologica. Inoltre anche la produzione vitivinicola ha trovato nuovo successo grazie all'inserimento del comprensorio nella zona DOC del Carso. Da segnalare anche la presenza di impianti per la maricoltura, mentre la pesca del tonno, fiorente fino agli anni cinquanta, oggi è scomparsa. Le cave di marmo, una volta primaria attività economica del comune, ora sono in parziale stato di abbandono.

Il principale insediamento industriale è il Cartiere Burgo sito nella frazione di San Giovanni di Duino. È in costruzione una zona artigianale ad Aurisina Cave che dovrebbe dare nuovo impulso all'attività industriale nel comune.

Il turismo, quasi esclusivamente estivo, è per lo più legato al passaggio verso i centri balneari dell'Istria e della Dalmazia. È stata riqualificata la cava sul mare abbandonata, vicina alla baia di Sistiana, con la costruzione di un nuovo insediamento e porticciolo turistico, Portopiccolo; l'intervento è stato osteggiato da associazioni ambientaliste e dalla minoranza slovena.[17]

Altri siti utilizzati in funzione turistica sono il sito paleontologico di Villaggio del Pescatore, la Grotta delle Torri di Slivia ed il monte Ermada, ove sono presenti i resti delle postazioni militari utilizzate nella prima guerra mondiale. Come detto è in forte crescita l'agriturismo ed il settore extra-alberghiero.

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Il termine dell'autostrada A4 presso Sistiana

Nel comune termina l'autostrada A4 proveniente da Torino, che si allaccia senza soluzione di continuità con il raccordo autostradale per Padriciano. La SS 14, che collega Trieste con Venezia, percorre il comune e dopo l'allacciamento con l'A4 a Sistiana, diventa strada litoranea. Nella frazione di San Giovanni di Duino nasce la SR 55 che unisce la provincia di Trieste con Gorizia.

Il comune è fornito poi di una buona rete di strade provinciali che collegano i centri minori con le arterie principali. Esso è collegato con delle linee della Trieste Trasporti al capoluogo, nonché, anche con il resto della regione, tramite i servizi della APT Gorizia.

A nord dell'abitato di San Pelagio vi è un valico confine di Stato con la Slovenia.

Il territorio comunale è attraversato da due linee ferroviarie:

Il comune è servito da tre stazioni ferroviarie: Sistiana-Visogliano e Bivio d'Aurisina si trovano sulla Monfalcone-Trieste, mentre la stazione di Aurisina è ubicata lungo la linea per la Slovenia. La stazione di Bivio d'Aurisina prende tale nome proprio perché è la località ferroviaria da cui si separano le due linee. Solamente le due stazioni sulla linea per Venezia vengono utilizzate per il traffico passeggeri. La fermata Duino-Timavo, invece, è stata soppressa negli anni ottanta.

D'estate il porticciolo di Sistiana è collegato, da una linea marittima, con Trieste, Grignano e Barcola.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Gemellaggi[modifica | modifica wikitesto]

Comuni gemellati

Sport[modifica | modifica wikitesto]

Il comune dispone di tre campi sportivi comunali e di una palestra. Le località costiere del comune ospitano dei porticcioli usati per gli sport nautici e sempre lungo la costa, in particolare presso la Baia di Sistiana si pratica anche l'arrampicata sportiva. Ad Aurisina Stazione è presente una pista artificiale per lo sci. L'ambiente carsico favorisce anche l'interesse per la speleologia.

Nel comune hanno sede alcune società sportive. Tra le società veliche vi è una delle più antiche d'Italia, la Pietas Julia.

Il Dart Club Aurisina ha vinto cinque campionati a squadre di freccette e tre Coppe Italia. Molti anche i titoli individuali vinti da giocatori di questo club.

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Comune di Duino-Aurisina - Statuto.
  2. ^ Bilancio demografico mensile anno 2023 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. ^ Ministero dell'interno, servizi legislazioni minoranze etniche; DPR 12/09/2007 - Comuni slovenofoni del Friuli-Venezia Giulia, su interno.it, Ministero dell'Interno. URL consultato l'8 novembre 2011 (archiviato dall'url originale l'11 novembre 2011).
  6. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 255, ISBN 88-11-30500-4.
  7. ^ Regio decreto 27 luglio 1928, n. 1940
  8. ^ Tiziana Carpinelli, Duino ricorda con una targa il fisico suicida Boltzmann, in Il Piccolo, 13/02/2014.
  9. ^ R.D. 27 luglio 1928, n. 1940 - Riunione dei comuni di Aurisina, Duino, Malchina, San Pelagio e Slivia in un unico Comune denominato «Duino-Aurisina» - Wikisource, su it.wikisource.org. URL consultato il 28 novembre 2019.
  10. ^ D.P.R. di concessione del 19 luglio 1986 (PDF).
  11. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012..
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
  12. ^ The Italo-Yugoslav Boundary, MOODY p.147; Atlante storico dell'Adriatico orientale, Boris Gombač, Bandecchi & Vivaldi Editori, Pontedera 2007, ISBN 978-88-8641-327-5 Krajevni leksikon Slovencev v Italiji, AA.VV., Ed. ZTT Trst, Trst 1990
  13. ^ VG.pdf, su Google Docs. URL consultato il 14 febbraio 2020.
  14. ^ Esuli a Trieste, Sandi Volk, Edizioni Kappa Vu, Udine 2004
  15. ^ Pavel Stranj, La comunità sommersa, Ed. Stampa Triestina, Trieste 1992
  16. ^ Milan Buffon, Lo spazio con/diviso.
  17. ^ Portopiccolo, this is the place., su Portopiccolo. URL consultato il 12 agosto 2022.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Enrico Halupca, Le meraviglie del Carso, Lint Editoriale, Trieste. ISBN 88-8190-209-5
  • Aa. vv., Il sentiero dei pescatori di Aurisina, Lint Editoriale, Trieste. ISBN 88-8190-074-2
  • Aa. vv., Guida al percorso didattico di Aurisina, Lint Editoriale, Trieste. ISBN 88-8190-180-3
  • Daniela Durissini e Carlo Nicotra, I sentieri del Carso Triestino, Lint Editoriale, Trieste. ISBN 88-8190-176-5
  • Daniela Durissini e Carlo Nicotra, Itinerari del Carso sloveno, Lint Editoriale, Trieste. ISBN 88-8190-075-0
  • Daniela Durissini e Carlo Nicotra, Guida del Carso Nord-occidentale ed alle Selve di Ternova e Piro, Lint Editoriale, Trieste. ISBN 88-86179-08-1
  • Gabriele Crozzoli, Il Castello di Duino, Editoriale Lloyd, San Dorligo della Valle (TS).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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