Castello di Duino

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Castello di Duino
Veduta del castello di Duino
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàDuino-Aurisina
IndirizzoFrazione Duino, 32
Coordinate45°46′18.51″N 13°36′14.53″E / 45.771808°N 13.604036°E45.771808; 13.604036
Informazioni generali
CondizioniIn uso
Costruzione1389
Stilemedievale
Realizzazione
ProprietarioFamiglia Thurn und Taxis

Il castello di Duino si trova nel comune di Duino-Aurisina, in provincia di Trieste.

Di proprietà da oltre 420 anni della famiglia Della Torre, ramo Della Torre di Valsassina (von Thurn-Hofer und Valsassina) prima e dei duchi Della Torre e Tasso (Thurn und Taxis) poi. Hanno il titolo di Principe del Sacro Romano Impero e Duca di Castel Duino, riconosciuto dal Re Vittorio Emanuele III. Dal 2003 è - insieme al suo parco - aperto al pubblico.

Dal maniero si gode un vasto panorama sulle ripide pareti rocciose a strapiombo sul mare. Nel parco si trova un bunker utilizzato durante la seconda guerra mondiale.

La storia del casato Thurn und Taxis è legata alla gestione dei servizi postali, in quanto esercitò questa attività in diversi Stati europei, tra cui Italia, Austria, Germania, Ungheria e Paesi Bassi dal 1400 in poi, per più di 350 anni.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il castello è stato costruito sulle rovine di un avamposto romano e ingloba una torre del XVI secolo.

I resti del vecchio castello, a cui è legata la leggenda della dama bianca

La sua edificazione fu voluta nel 1389 da Ugone di Duino, capitano di Trieste, in sostituzione del Castelvecchio risalente al X secolo, di cui sono ancora visibili le rovine su uno sperone roccioso a picco sul mare.

Il castello di Duino
Lo stemma dei Thurn und Taxis

Alla morte di Ugone, la rocca fu ereditata da Ramberto di Walsee, fratello della prima moglie, che ne curò l'ultimazione nei primi decenni del Quattrocento.
Nel 1472[1] la signoria di Duino, e quindi il suo Castello, passò dai Walsee all’imperatore Federico III d'Asburgo, che vi insediò come proprio Hauptmann und Rentmeister zu Tybein und am Karst (Capitano ed Amministratore a Duino e sul Carso) Niklas Lueger, già Capitano coi Walsee nel 1452, cui seguirono Jurgen von Ellach (Ellacher) e Kaspar Rauber, protagonisti della resistenza di Trieste al feroce assedio veneziano del 1463.
I Capitani imperiali incrementarono le fortificazioni del castello[1] sia contro la nuova minaccia turca sia contro quella perenne di Venezia e le ostilità di nobili ribelli, come Erasmus Lueger, il castellano di Predjama che nel 1485 assaltò Trieste con duemila cavalieri ungheresi respinti ed inseguiti attraverso il Carso dalle forze di Kaspar Rauber, divenuto Capitano imperiale della città.
Nel 1514[1] Johann Hofer, compagno d’armi di Massimiliano I d'Asburgo, riceve dalla Camera imperiale il Capitanato di Duino in pegno di diritto ereditario per aver finanziato nuove fortificazioni del castello di Trieste.
Nel 1522 la Signoria di Duino passò al Ducato di Carniola[1].
Estintasi nel 1587 la famiglia Hofer von Hoenfels[1] con la morte dell'ultimo discendente, Matthaeus, il castello rimase a sua volta alle uniche due figlie, Ludovika e Maria Clara Orsa.[2]

Entrambe furono spose, una dopo la morte dell'altra, del conte Raimondo della Torre di Valsassina, che assunse anche il cognome Hofer, adattato poi in lingua tedesca a von Thurn-Hofer und Valsassina. Il castello restò così ininterrottamente ai von Thurn-Hofer und Valsassina per oltre 250 anni.

Parco del castello

Nel 1849 la contessa Theresa von Thurn-Hofer und Valsassina, ultima discendente diretta dei Della Torre di Valsassina ed erede del castello duinese, sposò il principe Egon zu Hohenlohe-Waldenburg-Schilligsfürst, dal quale ebbe sei figli.

La quarta figlia, Maria, convolò a nozze, a sua volta, nel 1875 a Venezia, con il principe Alessandro di Thurn und Taxis, pronipote dei Della Torre e figlio di Ugo Massimiliano del ramo boemo, portando in dote il castello.

Dalla coppia nacque nel 1881 Alessandro, che subentrò nella proprietà del maniero che perdura fino ad oggi; creato primo duca di Castel Duino dal re d'Italia Vittorio Emanuele III di Savoia, ottenne la naturalizzazione italiana nel 1923 assumendo per sé e per i suoi discendenti il cognome di Della Torre e Tasso.[3]

In questo castello lo scrittore e poeta Rainer Maria Rilke ideò e iniziò nel 1912 la composizione delle Elegie duinesi mentre era in visita alla principessa Maria della Torre e Tasso (nata Hohenlohe). Rilke successivamente dedicò la sua opera alla nobildonna, che fu una dei suoi maggiori sostenitori.[4]

Nel 1945 venne emesso un francobollo dalle autorità jugoslave del valore di due lire triestine utilizzabile nell'intera Istria e nel litorale sloveno. Rimase in circolazione fino all'annessione definitiva dei territori occupati dall'esercito jugoslavo[5].

A ricordo della sua permanenza nel castello è stata intitolata al poeta praghese anche una passeggiata panoramica — il sentiero Rilke — lunga circa 2 chilometri. Inaugurato dopo i lavori di restauro nel 1987, il sentiero sale alto sul costone roccioso tra Duino e la baia di Sistiana, con splendidi scorci sulla Riserva naturale delle Falesie.

Al castello è legata, inoltre, la leggenda della Dama bianca, la moglie di uno dei signori del maniero, da questi gettata nel mare e quindi trasformata nella roccia visibile oggi nella baia, di fronte alla costa[6].

Nel 2008 e 2009 il castello di Duino è stato la sede del Premio "Città di Trieste", Alabarda d'oro.[7]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e Signoria di Duino citata in: Il tabor di Repen - di Paolo G. Parovel, inserto n. 97, Documenti del Consorzio per la salvaguardia dei castelli storici del Friuli Venezia Giulia
  2. ^ Campailla, p. 15.
  3. ^ Schiberna, p. 29.
  4. ^ Dorsi, p. 30.
  5. ^ Istria, litorale sloveno - 2 Lire
  6. ^ Friuli Venezia Giulia, guida Touring Club Italia, 1982. Una versione romanzata della vicenda è inoltre ripresa nel romanzo La dama bianca di Duino scritto nel 2010 da Dusan Jelinčič.
  7. ^ Ugo Salvini, Il castello di Duino cambia proprietario per 10 milioni, su Il Piccolo, 12 maggio 2017. URL consultato il 9 settembre 2018 (archiviato dall'url originale il 9 settembre 2018).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • AA. VV., Castello di Duino, Compiegne 1997.
  • Ettore Campailla e Gabriele Crozzoli, Il castello di Duino: dei principi della Torre e Tasso, Trieste, Mgs Press, 1996, ISBN 9788886424370.
  • Pierpaolo Dorsi (a cura di), Dottor Serafico. La memoria di Rainer Maria Rilke e l'archivio del castello di Duino, 1999, Lint Editoriale, ISBN 9788881901005.
  • Rodolfo Pichler, Il castello di Duino: memorie, Trento, Seiser, 1882.
  • Dušan Jelinčič, La dama bianca di Duino, Reggio Emilia, Diabasis, 2011, ISBN 9788881037490.
  • Giulia Schiberna, Guida al castello di Duino, Trieste, Edizioni Fenice, 2005.
  • Josè Gustavo Martìnez-Vilma Novick Freyre L'ultimo maggiordomo. I segreti del Castello di Duino Tipografia Savorgnan 2000

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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