Bigoli

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Bigoli
Origini
Luogo d'origineBandiera dell'Italia Italia
Zona di produzioneVeneto
Dettagli
Categoriaprimo piatto
RiconoscimentoP.A.T.
Settorepaste fresche e prodotti della panetteria, della biscotteria, della pasticceria e della confetteria

I bigoli (in veneto bigołi, pronuncia [ˈbigoli] o [ˈbigoi]) sono una pasta lunga, simile a un grosso spaghetto, originari del Veneto e diffusi in tutto il Veneto, Trentino e nella Lombardia orientale[1][2].

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Il nome bigoli letteralmente sta a significare vermicelli di pasta[3], ma allude anche in modo piuttosto esplicito all'organo sessuale maschile[4] (in lingua veneta bigolo[5]).

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

Nella ricetta originale sono preparati con grano tenero, acqua e sale.

La principale caratteristica di questa pasta è la sua ruvidità, che le consente di trattenere sughi e condimenti; questa sua peculiarità le viene donata dal tipo di preparazione a filiera che impiega torchi a forma tradizionale e originariamente azionato a mano. Si chiamano comunque bigoli anche quelli di sezione quadrangolare creati con l'apposito rullo, azionato sia a manovella sia con motore elettrico.

Esistono alcune varianti di questa pasta che si ottengono variando il tipo di farina (usando la farina saracena si ottengono i bigoli scuri o, meglio, bigoli mori, specialità di Bassano del Grappa e area circostante) o aggiungendo l'uovo nell'impasto.
I bigoli vengono conditi con sughi tradizionali, in particolare con ragù d'anatra, bigoi co l'anara o bigoli co l'arna in veneto, un normale ragù di carne, ovviamente di anatra, con o senza salsa di pomodoro, arricchita eventualmente con qualsiasi altro ingrediente acconcio, o più tipicamente "in salsa", con cipolla e sardine o sardelle (bigoli co le sardele). In realtà preferibile alla sardina è l'acciuga, che comunque in Veneto può essere chiamata anch'essa sardela, dal gusto più delicato e con decisamente minore sentore di sentina della sardina. Contrariamente agli altri condimenti di pesce, accetta abbastanza bene i formaggi come il grana, il parmigiano o l'asiago stagionato, anche se la scelta migliore sarebbe il pangrattato saltato nel burro, insaporito con alloro, rosmarino, timo e sale.

Sagre dedicate[modifica | modifica wikitesto]

Ogni anno l'ultima settimana di aprile si tiene a Limena (Padova) la cosiddetta "Festa dei bigoi al torcio" organizzata dalla Confraternita dei Bigoi al Torcio. Tutti i sabati e le domeniche di maggio si tiene la festa dei bigoli a Rovolon (Padova), in località Carbonara. Il terzo fine settimana di maggio e ad agosto, durante i festeggiamenti per San Bartolomeo, si tiene la festa dei bigoli anche ad Abano Terme (Padova) in località Monterosso. I bigoli di Monterosso e di Limena, hanno ottenuto nel 2014 la denominazione comunale (de.co), marchio di garanzia in materia di valorizzazione delle attività agroalimentari tradizionali. Altra sagra paesana si tiene a Ceneselli (Rovigo) solitamente a cavallo tra la penultima e l'ultima settimana di agosto, con il nome dialettale di "Festa dal bigul al torc". Un'altra sagra dei Bigoli si tiene tutti gli anni a Costacciaro (Perugia) il 17 e 18 agosto. Altra sagra rinomata è quella dei "Bigoi de Bassan" di Bassano del Grappa (Vicenza) che si tiene tutti gli anni nel quartiere Ca' Baroncello nel fine settimana della prima settimana di settembre. Anche a Borgo Vodice (Latina) da due anni nell'ultima domenica di giugno, si tiene la "Festa dei bigoi al torcio". Altra festa molto famosa è la "Bigolada" di Castel d'Ario che si tiene tutti gli anni il Mercoledì delle ceneri, dal 1848. Il piatto tipico della sagra sono i bigoli con le sarde. A Ottobre invece è il turno della "Bigolata" a Reggiolo (Reggio Emilia), 3 giorni di ottima cucina con vari tipi di bigoli.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Gino Brunetti, Cucina mantovana di principi e di popolo. Testi antichi e ricette tradizionali, Istituto Carlo D'Arco per la storia di Mantova, 1968.
  2. ^ Bigoli con le sardelle, su saperesapori.it. URL consultato il 25 luglio 2017 (archiviato dall'url originale il 2 agosto 2017).
  3. ^ AA.VV., Quaderni di semantica, vol. 27, n. 53-54, Società editrice il Mulino, 2006, p. 360. URL consultato il 6 settembre 2022.
  4. ^ Rocco Moliterni, Tra bigoli e minchiareddi, la cucina è un'allusione, in Parlami d'amore ragù, Mondadori Electa, 2012, ISBN 9788851050122. URL consultato il 6 settembre 2022.
  5. ^ Paolo Malaguti, Bigato, in Nuovo Sillabario veneto - Alla ricerca dei veneti perduti, Beat, 2016, ISBN 9788865593462. URL consultato il 6 settembre 2022.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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