Buprenorfina: differenze tra le versioni

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La '''buprenorfina''' è una molecola di sintesi derivata dalla [[tebaina]]. È un [[oppioide]] usato per trattare il [[dolore]] acuto, il dolore cronico e la dipendenza da oppioidi.<ref name=":0">{{Cita web|url=https://www.drugs.com/monograph/buprenorphine-buprenorphine-hydrochloride.html|titolo=Buprenorphine, Buprenorphine Hydrochloride Monograph for Professionals|sito=Drugs.com|lingua=en|accesso=2020-11-10}}</ref> Può essere somministrata per via [[sublinguale]], per iniezione o tramite cerotti e impianti.<ref name=":0" /> <ref>{{Cita web|url=https://www.fda.gov/news-events/press-announcements/fda-approves-first-buprenorphine-implant-treatment-opioid-dependence|titolo=FDA approves first buprenorphine implant for treatment of opioid dependence|sito=FDA|data=2020-03-24|lingua=en|accesso=2020-11-10}}</ref> Viene commercializzata con il nome '''Temgesic''', '''Subutex''', '''Suboxone''' e nelle formulazioni transdermiche con il nome '''Transtec e Busette'''. La buprenorfina agisce su diversi tipi di [[recettori oppioidi]] in modi diversi. A seconda del tipo di recettore, può essere un [[agonista]], un agonista parziale o un [[antagonista]].<ref name=":0" /> Gli effetti collaterali includono depressione respiratoria, [[sonnolenza]], [[Malattia di Addison|insufficienza surrenalica]], prolungamento dell'[[intervallo QT]], [[ipotensione]], [[Allergia|reazioni allergiche]], [[stitichezza]] e [[Dipendenza da oppiacei|dipendenza]].<ref name=":0" /><ref>{{Cita web|url=https://www.samhsa.gov/medication-assisted-treatment/medications-counseling-related-conditions/buprenorphine|titolo=Buprenorphine|sito=www.samhsa.gov|lingua=en|accesso=2020-11-10}}</ref>
La '''buprenorfina''' (commercializzata in [[Italia]] con il nome '''Temgesic''', '''Subutex''', '''Suboxone''' e nelle formulazioni transdermiche con il nome '''Transtec e Busette''') è una molecola di sintesi derivata dalla [[tebaina]], molecola estratta dall'[[oppio]].


La buprenorfina è stata brevettata nel 1965 e approvata per uso medico negli Stati Uniti nel 1981.<ref name=":0" /><ref>{{Cita libro|cognome=IUPAC|nome2=János|cognome2=Fischer|nome3=C. Robin|cognome3=Ganellin|titolo=Analogue-based Drug Discovery|url=https://books.google.com/books?id=FjKfqkaKkAAC&pg=PA528|accesso=2020-11-10|data=2006-12-13|editore=John Wiley & Sons|lingua=en|ISBN=978-3-527-60749-5}}</ref>
==Impieghi==

==Usi==


La buprenorfina viene utilizzata come [[analgesico]] e come [[farmaco]] per il trattamento delle dipendenze da oppiacei.
Indicazioni registrate:
Indicazioni registrate:
* Trattamento del dolore oncologico di intensità da moderata a severa e del dolore cronico severo che non risponde agli analgesici non oppioidi.<ref>[http://www.informazionisuifarmaci.it/database/fcr/sids.nsf/pagine/40B1C0EA5FCD481DC1256D660039C289?OpenDocument www.informazionisuifarmaci.it] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20131228032352/http://www.informazionisuifarmaci.it/database/fcr/sids.nsf/pagine/40B1C0EA5FCD481DC1256D660039C289?OpenDocument |data=28 dicembre 2013 }}</ref>
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* Terapia sostitutiva nella dipendenza da oppiacei, all'interno di un trattamento medico, sociale e psicologico.
* Terapia sostitutiva nella dipendenza da oppiacei, all'interno di un trattamento medico, sociale e psicologico.

=== Disturbo da uso di oppioidi ===
La buprenorfina è usata per trattare la dipendenza da oppioidi,<ref name=":0" /><ref>{{Cita libro|cognome=Renner, John A., Jr., 1938-|cognome2=Levounis, Petros,|cognome3=LaRose, Anna T., 1979-|titolo=Office-based buprenorphine treatment of opioid use disorder|url=https://www.worldcat.org/oclc/1002302926|accesso=2020-11-10|edizione=Second edition|OCLC=1002302926|ISBN=978-1-61537-170-9}}</ref> Ha un efficacia simile a quella del [[metadone]]; entrambi i farmaci sono considerati sicuri per le donne in [[gravidanza]] con disturbo da uso di oppioidi,<ref name=":1">{{Cita web|url=https://www.samhsa.gov/medication-assisted-treatment/medications-counseling-related-conditions/buprenorphine|titolo=Buprenorphine|sito=www.samhsa.gov|lingua=en|accesso=2020-11-10}}</ref><ref name=":2">{{Cita libro|cognome=Renner, John A., Jr., 1938-|cognome2=Levounis, Petros,|cognome3=LaRose, Anna T., 1979-|titolo=Office-based buprenorphine treatment of opioid use disorder|url=https://www.worldcat.org/oclc/1002302926|accesso=2020-11-10|edizione=Second edition|OCLC=1002302926|ISBN=978-1-61537-170-9}}</ref> sebbene alcuni studi suggeriscano che il metadone ha maggiori probabilità di causare la [[sindrome di astinenza neonatale]].<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Lara S.|cognome=Lemon|nome2=Steve N.|cognome2=Caritis|nome3=Raman|cognome3=Venkataramanan|data=2018-3|titolo=Methadone versus buprenorphine for opioid use dependence and risk of neonatal abstinence syndrome|rivista=Epidemiology (Cambridge, Mass.)|volume=29|numero=2|pp=261–268|accesso=2020-11-10|doi=10.1097/EDE.0000000000000780|url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5792296/}}</ref>

La bupenorfina viene somministrata in associazione con il [[naloxone]], un [[farmaco]] di sintesi antagonista degli oppioidi.<ref name=":0" /><ref name=":2" /> Il trattamento viene cominciato quando il paziente ha interrotto la somministrazione di oppioidi e inizia a sperimentare sintomi di astinenza, perché altrimenti la buprenorfina può spiazzare velocemente gli oppioidi legati ai recettori acuendo i sintomi dell'astinenza stessa. La dose di buprenorfina viene scalata fino a quando i sintomi migliorano.<ref name=":1" /><ref name=":2" />

=== Dolore cronico ===
La bupenorfina viene somministrata sotto forma di [[cerotto transdermico]] per il trattamento del [[dolore cronico]].<ref name=":0" /> Questi cerotti non sono indicati in caso di dolore acuto, dolore di breve durata o dolore post operatorio, e non sono raccomandati per il trattamento della dipendenza da oppioidi.<ref>{{Cita web|url=http://app.purduepharma.com/xmlpublishing/pi.aspx?id=b&medguide=1|titolo=These highlights do not include all the information needed to use BUTRANS® safely and effectively. See full prescribing information for BUTRANS.BUTRANS® (buprenorphine) transdermal system  CIIIInitial U.S. Approval: 1981|sito=app.purduepharma.com|accesso=2020-11-10}}</ref> Se usata come cerotto transdermico, la potenza della buprenorfina è pari a 100-115 volte quella della [[morfina]].<ref name=":3">{{Cita pubblicazione|nome=Joyce|cognome=Cote|nome2=Lori|cognome2=Montgomery|data=2014-07|titolo=Sublingual buprenorphine as an analgesic in chronic pain: a systematic review|rivista=Pain Medicine (Malden, Mass.)|volume=15|numero=7|pp=1171–1178|accesso=2020-11-10|doi=10.1111/pme.12386|url=https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/24995716}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome=Ish K|cognome=Khanna|nome2=Sivaram|cognome2=Pillarisetti|data=2015-12-04|titolo=Buprenorphine – an attractive opioid with underutilized potential in treatment of chronic pain|rivista=Journal of Pain Research|volume=8|pp=859–870|accesso=2020-11-10|doi=10.2147/JPR.S85951|url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4675640/}}</ref> Quando usata per via sublinguale, la potenza della buprenorfina è circa 40-70 volte quella della morfina.<ref name=":3" /><ref>{{Cita web|url=https://web.archive.org/web/20061102144614/http://www.dea.gov/pubs/abuse/4-narc.htm|titolo=Drugs of Abuse Publication, Chapter 4|sito=web.archive.org|data=2006-11-02|accesso=2020-11-10}}</ref>


==Composizione==
==Composizione==
Pur essendo dalle 5 fino alle 50 volte più potente della [[morfina]], la sua efficacia analgesica rimane sempre più bassa di quest'ultima, in quanto possiede proprietà di agonista parziale dei recettori μ, pur aumentando la dose (che varia dai 0,2 mg fino a 32 mg in compresse) non aumenta l'analgesia ma viene prolungata solo la durata d'azione da 6-8 ore con le compresse a un massimo di 4 giorni nei cerotti transdermici utilizzati per il dolore cronico severo.
Pur essendo dalle 5 fino alle 50 volte più potente della [[morfina]], la sua efficacia analgesica rimane sempre più bassa di quest'ultima, in quanto possiede proprietà di agonista parziale dei recettori μ, pur aumentando la dose (che varia dai 0,2 mg fino a 32 mg in compresse) non aumenta l'analgesia ma viene prolungata solo la durata d'azione da 6-8 ore con le compresse a un massimo di 4 giorni nei cerotti transdermici utilizzati per il dolore cronico severo.
La molecola è estratta dalla tebaina, l'alcaloide più tossico dell'[[oppio]] estratto del ''[[Papaver somniferum]]''.
La molecola è estratta dalla tebaina, l'alcaloide più tossico dell'[[oppio]] estratto del ''[[Papaver somniferum]]''. La buprenorfina si differenzia dagli altri oppiacei per la presenza di un'azione agonista parziale sui recettori mu e antagonista sui recettori k, per questo motivo risulta essere sicura ed efficace nel trattamento a lungo termine della tossicodipendenza da oppiacei e, come richiamato prima, nel dolore cronico da moderato a severo.
La buprenorfina si differenzia dagli altri oppiacei per la presenza di un'azione agonista parziale sui recettori mu e antagonista sui recettori k, per questo motivo risulta essere sicura ed efficace nel trattamento a lungo termine della tossicodipendenza da oppiacei e, come richiamato prima, nel dolore cronico da moderato a severo.


==Posologia==
==Posologia==
Nel trattamento del dolore solitamente si somministra una dose da 0,2 mg a 0,4 mg per via sublinguale o 0,3 mg per via intramuscolare o endovenosa ogni 6/8 ore circa, nel trattamento della dipendenza da oppiacei la dose deve essere calcolata in base ai milligrammi di metadone assunti, 8 mg di buprenorfina corrispondono circa a 30 mg di metadone, la dose massima consentita in Italia è di 32 mg al giorno.
Nel trattamento del dolore solitamente si somministra una dose da 0,2 mg a 0,4 mg per via sublinguale o 0,3 mg per via intramuscolare o endovenosa ogni 6/8 ore circa, nel trattamento della dipendenza da oppiacei la dose deve essere calcolata in base ai milligrammi di metadone assunti, 8 mg di buprenorfina corrispondono circa a 30 mg di metadone, la dose massima consentita in Italia è di 32 mg al giorno.

I dosaggi disponibili in Italia sono:
I dosaggi disponibili in Italia sono:

compresse sublinguali da 0,2 mg, 2 mg e 8 mg.
* compresse sublinguali da 0,2 mg, 2 mg e 8 mg.
cerotti transdermici da 35 µg/ora, 52,5 µg/ora e 70 µg/ora.
* cerotti transdermici da 35 µg/ora, 52,5 µg/ora e 70 µg/ora.
compresse sublinguali associate a buprenorfina/naloxone da 2 mg/0,5 mg e 8 mg/2 mg.
* compresse sublinguali associate a buprenorfina/naloxone da 2 mg/0,5 mg e 8 mg/2 mg.


È presente da poco in commercio la formulazione generica (equivalente) delle compresse sublinguali di buprenorfina da 2 mg e da 8 mg.
È presente da poco in commercio la formulazione generica (equivalente) delle compresse sublinguali di buprenorfina da 2 mg e da 8 mg.

Versione delle 12:50, 10 nov 2020

Buprenorfina
Nome IUPAC
(2S)-2-[(-)-(5R,6R,7R,14S)-
9α-ciclopropilmetil-4,5-epossi-
6,14-etano-3-idrossi-
6-metossimorfinan-7-il]-
3,3-dimetilbutan-2-olo
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareC29H41NO4
Massa molecolare (u)467,64
Numero CAS52485-79-7
Numero EINECS257-950-6
PubChem644073
DrugBankDBDB00921
SMILES
CC(C)(C)C(C)(C1CC23CCC1(C4C25CCN(C3CC6=C5C(=C(C=C6)O)O4)CC7CC7)OC)O
Indicazioni di sicurezza

La buprenorfina è una molecola di sintesi derivata dalla tebaina. È un oppioide usato per trattare il dolore acuto, il dolore cronico e la dipendenza da oppioidi.[1] Può essere somministrata per via sublinguale, per iniezione o tramite cerotti e impianti.[1] [2] Viene commercializzata con il nome Temgesic, Subutex, Suboxone e nelle formulazioni transdermiche con il nome Transtec e Busette. La buprenorfina agisce su diversi tipi di recettori oppioidi in modi diversi. A seconda del tipo di recettore, può essere un agonista, un agonista parziale o un antagonista.[1] Gli effetti collaterali includono depressione respiratoria, sonnolenza, insufficienza surrenalica, prolungamento dell'intervallo QT, ipotensione, reazioni allergiche, stitichezza e dipendenza.[1][3]

La buprenorfina è stata brevettata nel 1965 e approvata per uso medico negli Stati Uniti nel 1981.[1][4]

Usi

Indicazioni registrate:

  • Trattamento del dolore oncologico di intensità da moderata a severa e del dolore cronico severo che non risponde agli analgesici non oppioidi.[5]
  • Terapia sostitutiva nella dipendenza da oppiacei, all'interno di un trattamento medico, sociale e psicologico.

Disturbo da uso di oppioidi

La buprenorfina è usata per trattare la dipendenza da oppioidi,[1][6] Ha un efficacia simile a quella del metadone; entrambi i farmaci sono considerati sicuri per le donne in gravidanza con disturbo da uso di oppioidi,[7][8] sebbene alcuni studi suggeriscano che il metadone ha maggiori probabilità di causare la sindrome di astinenza neonatale.[9]

La bupenorfina viene somministrata in associazione con il naloxone, un farmaco di sintesi antagonista degli oppioidi.[1][8] Il trattamento viene cominciato quando il paziente ha interrotto la somministrazione di oppioidi e inizia a sperimentare sintomi di astinenza, perché altrimenti la buprenorfina può spiazzare velocemente gli oppioidi legati ai recettori acuendo i sintomi dell'astinenza stessa. La dose di buprenorfina viene scalata fino a quando i sintomi migliorano.[7][8]

Dolore cronico

La bupenorfina viene somministrata sotto forma di cerotto transdermico per il trattamento del dolore cronico.[1] Questi cerotti non sono indicati in caso di dolore acuto, dolore di breve durata o dolore post operatorio, e non sono raccomandati per il trattamento della dipendenza da oppioidi.[10] Se usata come cerotto transdermico, la potenza della buprenorfina è pari a 100-115 volte quella della morfina.[11][12] Quando usata per via sublinguale, la potenza della buprenorfina è circa 40-70 volte quella della morfina.[11][13]

Composizione

Pur essendo dalle 5 fino alle 50 volte più potente della morfina, la sua efficacia analgesica rimane sempre più bassa di quest'ultima, in quanto possiede proprietà di agonista parziale dei recettori μ, pur aumentando la dose (che varia dai 0,2 mg fino a 32 mg in compresse) non aumenta l'analgesia ma viene prolungata solo la durata d'azione da 6-8 ore con le compresse a un massimo di 4 giorni nei cerotti transdermici utilizzati per il dolore cronico severo. La molecola è estratta dalla tebaina, l'alcaloide più tossico dell'oppio estratto del Papaver somniferum. La buprenorfina si differenzia dagli altri oppiacei per la presenza di un'azione agonista parziale sui recettori mu e antagonista sui recettori k, per questo motivo risulta essere sicura ed efficace nel trattamento a lungo termine della tossicodipendenza da oppiacei e, come richiamato prima, nel dolore cronico da moderato a severo.

Posologia

Nel trattamento del dolore solitamente si somministra una dose da 0,2 mg a 0,4 mg per via sublinguale o 0,3 mg per via intramuscolare o endovenosa ogni 6/8 ore circa, nel trattamento della dipendenza da oppiacei la dose deve essere calcolata in base ai milligrammi di metadone assunti, 8 mg di buprenorfina corrispondono circa a 30 mg di metadone, la dose massima consentita in Italia è di 32 mg al giorno.

I dosaggi disponibili in Italia sono:

  • compresse sublinguali da 0,2 mg, 2 mg e 8 mg.
  • cerotti transdermici da 35 µg/ora, 52,5 µg/ora e 70 µg/ora.
  • compresse sublinguali associate a buprenorfina/naloxone da 2 mg/0,5 mg e 8 mg/2 mg.

È presente da poco in commercio la formulazione generica (equivalente) delle compresse sublinguali di buprenorfina da 2 mg e da 8 mg.

Meccanismo d'azione

La buprenorfina come tutti i composti morfinici entra in azione oltrepassando la barriera ematoencefalica e agendo su specifici recettori oppioidi, come la morfina. Al contrario della morfina, la buprenorfina possiede proprietà di agonista parziale dei recettori μ e antagonista dei recettori κ per gli oppioidi, per questo motivo non è associabile ad altri oppiacei agonisti completi come morfina, codeina, ossicodone o altri agonisti puri, in funzione del ridotto effetto analgesico che si presenta tramite il blocco competitivo dei recettori. Se la buprenorfina viene somministrata a pazienti in terapia prolungata e/o tolleranti agli oppiacei agonisti puri, si comporta come antagonista come il naloxone e può precipitare in una sindrome di astinenza talvolta severa. La durata dell'analgesia della buprenorfina dopo somministrazione sublinguale, intramuscolare, sottocutanea o endovenosa varia dalle 6 alle 8 ore circa, se la somministrazione avviene tramite cerotti transdermici l'analgesia si mantiene per circa 96 ore, quindi il cerotto va cambiato generalmente ogni quattro giorni. Nella terapia di disintossicazione e mantenimento della tossicodipendenza da oppiacei la somministrazione avviene con compresse sublinguali. La durata degli effetti anti-astinenziali è di circa 24 ore, il che ne consente la mono-somministrazione quotidiana.

Una caratteristica importante della Buprenorfina è che se viene somministrata endovena, risulta più efficace dell'eroina, dando anche minori effetti sgradevoli (non causa perdita di lucidità). Tale attività è sfruttata da numerosi tossicodipendenti, ma per impedire tale azione, viene data in preparati che contengono anche Naloxone, il quale non è attivo per os, ma lo è endovena, ed essendo un antagonista dei recettori oppioidi, impedisce che la buprenorfina dia gli effetti psicotropi attesi dal tossicomane (meccanismo di controllo).Un soggetto di 80kg,che consumi 24mg di buprenorfina al dì,per un periodo superiore ai 3/6 mesi,non basteranno 30 giorni per superare una crisi di astinenza acuta.Potendo portare ad una crisi cardiaca e morte in pochi giorni.Per capirci,8mg presi un giorno,dopo 24 ore non si avrà astinenza;8mg presi per 1 o più mesi,l’emivita durerà 15/20 giorni.Per questo si raccomanda una terapia a scalare lenta e regolare per non arrivare ai problemi sopra indicati.

Note

  1. ^ a b c d e f g h (EN) Buprenorphine, Buprenorphine Hydrochloride Monograph for Professionals, su Drugs.com. URL consultato il 10 novembre 2020.
  2. ^ (EN) FDA approves first buprenorphine implant for treatment of opioid dependence, su FDA, 24 marzo 2020. URL consultato il 10 novembre 2020.
  3. ^ (EN) Buprenorphine, su www.samhsa.gov. URL consultato il 10 novembre 2020.
  4. ^ (EN) IUPAC, János Fischer e C. Robin Ganellin, Analogue-based Drug Discovery, John Wiley & Sons, 13 dicembre 2006, ISBN 978-3-527-60749-5. URL consultato il 10 novembre 2020.
  5. ^ www.informazionisuifarmaci.it Archiviato il 28 dicembre 2013 in Internet Archive.
  6. ^ Renner, John A., Jr., 1938-, Levounis, Petros, e LaRose, Anna T., 1979-, Office-based buprenorphine treatment of opioid use disorder, Second edition, ISBN 978-1-61537-170-9, OCLC 1002302926. URL consultato il 10 novembre 2020.
  7. ^ a b (EN) Buprenorphine, su www.samhsa.gov. URL consultato il 10 novembre 2020.
  8. ^ a b c Renner, John A., Jr., 1938-, Levounis, Petros, e LaRose, Anna T., 1979-, Office-based buprenorphine treatment of opioid use disorder, Second edition, ISBN 978-1-61537-170-9, OCLC 1002302926. URL consultato il 10 novembre 2020.
  9. ^ Lara S. Lemon, Steve N. Caritis e Raman Venkataramanan, Methadone versus buprenorphine for opioid use dependence and risk of neonatal abstinence syndrome, in Epidemiology (Cambridge, Mass.), vol. 29, n. 2, 2018-3, pp. 261–268, DOI:10.1097/EDE.0000000000000780. URL consultato il 10 novembre 2020.
  10. ^ These highlights do not include all the information needed to use BUTRANS® safely and effectively. See full prescribing information for BUTRANS.BUTRANS® (buprenorphine) transdermal system  CIIIInitial U.S. Approval: 1981, su app.purduepharma.com. URL consultato il 10 novembre 2020.
  11. ^ a b Joyce Cote e Lori Montgomery, Sublingual buprenorphine as an analgesic in chronic pain: a systematic review, in Pain Medicine (Malden, Mass.), vol. 15, n. 7, 2014-07, pp. 1171–1178, DOI:10.1111/pme.12386. URL consultato il 10 novembre 2020.
  12. ^ Ish K Khanna e Sivaram Pillarisetti, Buprenorphine – an attractive opioid with underutilized potential in treatment of chronic pain, in Journal of Pain Research, vol. 8, 4 dicembre 2015, pp. 859–870, DOI:10.2147/JPR.S85951. URL consultato il 10 novembre 2020.
  13. ^ Drugs of Abuse Publication, Chapter 4, su web.archive.org, 2 novembre 2006. URL consultato il 10 novembre 2020 (archiviato dall'url originale il 2 novembre 2006).

Bibliografia

  • Buprenorphine et substitution. Rev Prescr 1996; 16: 186
  • Buprenorphine et substitution. Rev Prescr 1999:19:102
  • Effective medical treatment of opiate addiction. NIH-Consensus Conference, JAMA 1998; 280:1936.
  • Guthrie S. Pharmacological interventions for the treatment of opioid dependance and withdrawal. DICP 1990;24: 721.
  • Buprenorfina: un'alternativa al metadone. The Med Lett, 2003; 7(1150): 25-27.
  • Johnson RE, et al. A comparison of levomethadyl acetate, buprenorphine, and methadone for opioid dependence. N Engl J Med 2000; 343: 1290-7.
  • Gonzalez G, Oliveto A, Kosten T. Treatment of heroin (diamorphine) addiction. Current approaches and future prospects. Drugs 2002; 62(9): 1331-1343.
  • Fiellin DA, O'Connor PG. Office-based treatment of opioid-dependent patients. N Engl J Med 2002; 347(11): 817-823

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