Sarin: differenze tra le versioni

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Nell'agosto 2013 è stato utilizzato in un attacco con razzi ad un sobborgo di Damasco, nel corso della [[Guerra civile siriana]]<ref>{{Cita web|titolo = Onu: «Gas sarin lanciato con razzi»|url = http://www.corriere.it/esteri/13_settembre_16/siria-gas-sarin-lanciato-con-razzi_d47a608c-1eca-11e3-808f-8b9926394b81.shtml|data=16 settembre 2013|accesso = 17 settembre 2013}}</ref> , relativamente a tale attacco l'ONU non ha attribuito responsabilità<ref>{{cita news|autore=Louis Charbonneau e Michelle Nichols|url=http://uk.reuters.com/article/2013/12/13/uk-syria-crisis-chemical-un-idUKBRE9BB1BT20131213|titolo=U.N. confirms chemical arms were used repeatedly in Syria|pubblicazione=Reuters|data=13 dicembre 2013|lingua=en}}</ref>.
Nell'agosto 2013 è stato utilizzato in un attacco con razzi ad un sobborgo di Damasco, nel corso della [[Guerra civile siriana]]<ref>{{Cita web|titolo = Onu: «Gas sarin lanciato con razzi»|url = http://www.corriere.it/esteri/13_settembre_16/siria-gas-sarin-lanciato-con-razzi_d47a608c-1eca-11e3-808f-8b9926394b81.shtml|data=16 settembre 2013|accesso = 17 settembre 2013}}</ref> , relativamente a tale attacco l'ONU non ha attribuito responsabilità<ref>{{cita news|autore=Louis Charbonneau e Michelle Nichols|url=http://uk.reuters.com/article/2013/12/13/uk-syria-crisis-chemical-un-idUKBRE9BB1BT20131213|titolo=U.N. confirms chemical arms were used repeatedly in Syria|pubblicazione=Reuters|data=13 dicembre 2013|lingua=en}}</ref>.


Il 4 Aprile 2017 il Sarin è stato inizialmente proposto come il gas utilizzato per compiere un attacco da parte del regime di Assad nel villaggio di Khansheikhoun a Idleb in Siria. L'attacco ha provocato piu di 60 morti e oltre 170 feriti<ref>{{Cita news|lingua=it|url=http://www.repubblica.it/esteri/2017/04/04/news/bombardamento_chimico_siria_58_morti-162166267/?ref=RHPPLF-BH-I0-C8-P2-S1.8-T1|titolo=Siria, attacchi aerei sui ribelli: 72 morti. Strage di bambini per gas tossici. Vertice emergenza Onu|pubblicazione=Repubblica.it|data=2017-04-04|accesso=2017-04-05}}</ref>. Secondo fonti russe invece, la dispersione del gas nell' aria è stata causata dal bombardamento, da parte dell'aviazione lealista, di un deposito di armi chimiche in mano alle milizie dello stato islamico, parole smentite dalle fonti Turche, ritenendo invece che i Daesh (ISIS) non avessero nessun deposito chimico in quel luogo. Si deve anche aggiungere che - dalle analisi dei filmati realizzati dai soccorritori poco dopo l'accaduto - si sono notate diverse incompatibilità con l'utilizzo di un gas nervico quale il Sarin (come ad esempio la mancanza di spasmi muscolari nelle vittime ancora agonizzanti o i soccorritori che riescono comunque a lavorare senza problemi malgrado l'assenza di protezioni) che hanno fatto speculare invece l'utilizzo di un gas con effetto soffocante (es. a base di Cloro e/o Fosgene)<ref>{{Cita web|url=http://www.iene.mediaset.it/puntate/2017/04/05/come-uccidono-le-armi-chimiche_11083.shtml|titolo=Le iene - puntata del 5 aprile 2017 - come-uccidono-le-armi-chimiche|sito=Le Iene - Mediaset|lingua=it|accesso=2017-04-06}}</ref>
Il 4 aprile 2017, il Sarin è stato inizialmente proposto come il gas utilizzato per compiere un attacco da parte del regime [[siria]]no di [Bashar Assad|Asad]] nel villaggio di Khan Shaykhūn a [[Idlib]] ([[Siria]]). L'attacco ha provocato piu di 60 morti e oltre 170 feriti<ref>{{Cita news|lingua=it|url=http://www.repubblica.it/esteri/2017/04/04/news/bombardamento_chimico_siria_58_morti-162166267/?ref=RHPPLF-BH-I0-C8-P2-S1.8-T1|titolo=Siria, attacchi aerei sui ribelli: 72 morti. Strage di bambini per gas tossici. Vertice emergenza Onu|pubblicazione=Repubblica.it|data=2017-04-04|accesso=2017-04-05}}</ref>. Secondo fonti russe invece, la dispersione del gas nell'aria è stata causata dal bombardamento che sarebbe stato perpetrato da parte dell'aviazione lealista di un deposito di armi chimiche in mano alle milizie dello [[Stato Islamico]]: parole smentite dalle fonti turche, che indicano invece come [[Daesh]] (ISIS) non avesse alcun deposito chimico in quel luogo. Si deve anche aggiungere che - dalle analisi dei filmati realizzati dai soccorritori poco dopo l'accaduto - si sono notate diverse incompatibilità con l'utilizzo di un gas nervico quale il Sarin (come ad esempio la mancanza di spasmi muscolari nelle vittime ancora agonizzanti o i soccorritori che riescono comunque a lavorare senza problemi, malgrado l'assenza di protezioni) che hanno fatto ipotizzare invece l'utilizzo di un gas con effetto soffocante (es. a base di cloro e/o fosgene)<ref>{{Cita web|url=http://www.iene.mediaset.it/puntate/2017/04/05/come-uccidono-le-armi-chimiche_11083.shtml|titolo=Le iene - puntata del 5 aprile 2017 - come-uccidono-le-armi-chimiche|sito=Le Iene - Mediaset|lingua=it|accesso=2017-04-06}}</ref>


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Versione delle 13:48, 6 apr 2017

Disambiguazione – Se stai cercando l'omonima stella della costellazione di Ercole, vedi Sarin (stella).
Sarin
formula di struttura del Sarin
formula di struttura del Sarin
modello 3D della molecola
modello 3D della molecola
Nome IUPAC
(RS)-2-(fluoro-metil-fosforil)ossipropano
Nomi alternativi
sarin
GB
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareC4H10FO2P
Massa molecolare (u)140,1
Aspettoliquido incolore ed inodore
Numero CAS107-44-8
PubChem6542
SMILES
CC(C)OP(=O)(C)F
Proprietà chimico-fisiche
Densità (g/cm3, in c.s.)1,09
Solubilità in acquamiscibilità completa
Temperatura di fusione−56 °C (217,15 K)
Temperatura di ebollizione158 °C (431,15 K)
Tensione di vapore (Pa) a 298,15 K2,9 Pa
Indicazioni di sicurezza
Simboli di rischio chimico
tossicità acuta tossico a lungo termine
Frasi H280 - 330 - 341 - EUH071

Il Sarin o GB è un gas nervino della famiglia degli organofosfati classificato come arma chimica di distruzione di massa. Fu ottenuto per la prima volta alla fine del 1938 da scienziati tedeschi della IG Farben durante i tentativi di sviluppare sostanze ad azione biocida.

A temperatura ambiente è un liquido di aspetto da incolore a giallo-bruno[1] ed inodore, estremamente volatile. Il suo vapore è inodore ed incolore. L'intossicazione può avvenire per inalazione e attraverso contatto cutaneo. Un'adeguata concentrazione di vapori è in grado di attraversare la pelle, rendendo non sufficiente l'uso di una maschera antigas.

Come gli altri agenti nervini, il Sarin colpisce il sistema nervoso degli organismi viventi. I primi sintomi dell'esposizione a Sarin sono difficoltà respiratoria e contrazione delle pupille. Segue una perdita progressiva del controllo delle funzioni corporee, spesso si verifica vomito e perdita di urina e feci. La parte finale dell'esposizione al gas consta in uno stato comatoso che porta al soffocamento a seguito di spasmi convulsivi. Un individuo esposto a contaminazione da Sarin, sebbene in quantità non letali, può presentare danni neurologici irreversibili.

La dose letale LD50 per ingestione nel topo è di 0,55 mg/kg, per esposizione cutanea sul coniglio è di 0,925 mg/kg[1].

È letale anche in concentrazioni minime se non avviene tempestivamente la somministrazione di un antidoto, ad esempio l'atropina. Tuttavia una più efficace terapia antidotale si basa sulla somministrazione di sostanze che riattivano l'enzima "target" di tale agente tossico.

L'atropina è infatti solo un antagonista colinergico: essa agisce impedendo gli effetti dannosi determinati da una eccessiva permanenza dell'acetilcolina (neurotrasmettitore) negli spazi intersinaptici. In condizioni normali l'acetilcolina viene immediatamente distrutta dall'acetilcolinesterasi, un enzima presente in corrispondenza delle sinapsi nervose; in questo modo viene garantita la corretta trasmissione dell'impulso nervoso.

È l'acetilcolinesterasi l'enzima "target" dei nervini. Il sito recettoriale di quest'ultima, luogo della molecola dove avviene la degradazione dell'acetilcolina, viene occupato più o meno stabilmente dal nervino; in conseguenza di ciò l'enzima non è più in grado di svolgere il proprio compito; tuttavia, se si interviene immediatamente (entro minuti - ore a seconda del nervino), si può riattivare.

Come agenti riattivatori si usano alcune ossime (obidossima, pralidossima) che sono in grado, se somministrate prontamente, di riattivare l'acetilcolinesterasi "staccando" il nervino e rendendo perciò il sito recettoriale nuovamente pronto a degradare fisiologicamente l'acetilcolina.

Il 20 marzo 1995, il Sarin fu utilizzato per l'attacco terroristico alla metropolitana di Tokyo da parte della setta religiosa Aum Shinrikyo.

Nell'agosto 2013 è stato utilizzato in un attacco con razzi ad un sobborgo di Damasco, nel corso della Guerra civile siriana[2] , relativamente a tale attacco l'ONU non ha attribuito responsabilità[3].

Il 4 aprile 2017, il Sarin è stato inizialmente proposto come il gas utilizzato per compiere un attacco da parte del regime siriano di [Bashar Assad|Asad]] nel villaggio di Khan Shaykhūn a Idlib (Siria). L'attacco ha provocato piu di 60 morti e oltre 170 feriti[4]. Secondo fonti russe invece, la dispersione del gas nell'aria è stata causata dal bombardamento che sarebbe stato perpetrato da parte dell'aviazione lealista di un deposito di armi chimiche in mano alle milizie dello Stato Islamico: parole smentite dalle fonti turche, che indicano invece come Daesh (ISIS) non avesse alcun deposito chimico in quel luogo. Si deve anche aggiungere che - dalle analisi dei filmati realizzati dai soccorritori poco dopo l'accaduto - si sono notate diverse incompatibilità con l'utilizzo di un gas nervico quale il Sarin (come ad esempio la mancanza di spasmi muscolari nelle vittime ancora agonizzanti o i soccorritori che riescono comunque a lavorare senza problemi, malgrado l'assenza di protezioni) che hanno fatto ipotizzare invece l'utilizzo di un gas con effetto soffocante (es. a base di cloro e/o fosgene)[5]

Note0

  1. ^ a b scheda della sostanza su IFA-GESTIS
  2. ^ Onu: «Gas sarin lanciato con razzi», su corriere.it, 16 settembre 2013. URL consultato il 17 settembre 2013.
  3. ^ (EN) Louis Charbonneau e Michelle Nichols, U.N. confirms chemical arms were used repeatedly in Syria, in Reuters, 13 dicembre 2013.
  4. ^ Siria, attacchi aerei sui ribelli: 72 morti. Strage di bambini per gas tossici. Vertice emergenza Onu, in Repubblica.it, 4 aprile 2017. URL consultato il 5 aprile 2017.
  5. ^ Le iene - puntata del 5 aprile 2017 - come-uccidono-le-armi-chimiche, su Le Iene - Mediaset. URL consultato il 6 aprile 2017.