Pozzaglia Sabina

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Pozzaglia Sabina
comune
Pozzaglia Sabina – Stemma
Pozzaglia Sabina – Veduta
Pozzaglia Sabina – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Lazio
Provincia Rieti
Amministrazione
SindacoBruno Colio (lista civica Cambiare per unire) dal 27-5-2019
Territorio
Coordinate42°10′N 12°58′E / 42.166667°N 12.966667°E42.166667; 12.966667 (Pozzaglia Sabina)
Altitudine878 m s.l.m.
Superficie24,98 km²
Abitanti306[1] (31-1-2022)
Densità12,25 ab./km²
FrazioniMontorio in Valle, Pietraforte
Comuni confinantiAscrea, Castel di Tora, Colle di Tora, Collegiove, Orvinio, Paganico Sabino, Poggio Moiano, Scandriglia, Turania, Vivaro Romano (RM)
Altre informazioni
Cod. postale02030
Prefisso0765
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT057058
Cod. catastaleG951
TargaRI
Cl. sismicazona 2B (sismicità media)[2]
Nome abitantipozzagliesi
Patronosant'Ulpia
Giorno festivoprima domenica dopo Pentecoste
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Pozzaglia Sabina
Pozzaglia Sabina
Pozzaglia Sabina – Mappa
Pozzaglia Sabina – Mappa
Posizione del comune di Pozzaglia Sabina nella provincia di Rieti
Sito istituzionale

Pozzaglia Sabina è un comune italiano di 306 abitanti della provincia di Rieti nel Lazio.

Santa Maria del Piano

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

Clima[modifica | modifica wikitesto]

Classificazione climatica: zona E, 2963 GR/G

Origini del nome[modifica | modifica wikitesto]

Il nome, secondo la tradizione e secondo lo stemma, deriverebbe da Pozzo Gallo, ma la Cronaca Farfense la vuole derivante da Puzalia.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'abbazia farfense ne possedeva i territori nel IX secolo, la stessa cronaca cita di terre di Pozzaglia allontanate da un abate di nome Campone in un periodo critico che l'abbazia subì nella prima metà del secolo seguente, ma vennero riacquistate dalla stessa abbazia il secolo successivo ancora come attesta il diploma del 1027 di Corrado II.

Successivamente la Cronaca Farfense cita di donazioni fatte a Pozzaglia.

Nel 1297 Pozzaglia risulta, in una bolla di Urbano VII, confiscata ai Colonna.

Dopo la morte del papa avvenuta nel 1303, i Colonna riuscirono, forse, a riacquistare Pozzaglia.

Le cronache di Rieti attestano una distruzione di Pozzaglia da parte dei romani nel 1360.

Nel XV secolo Pozzaglia risulta feudo degli Orsini.

Nel 1632 Pozzaglia passò ai Borghese che ne rimasero i signori fino all'abolizione della feudalità.

Dal XVIII secolo è amministrata dai Focolari, famiglia signorile locale che manterrà cariche amministrative fino al XXI secolo.

Nel 1798 l'amministrazione della città è affidata a Giacomo Focolari, mecenate e finanziatore delle opere del poeta Lodovico Veltri.[3][4]

Nel 1818 Paolo Focolari succede al padre Giacomo e commissiona l'installazione dell'omonima croce che si innalza sui monti che sovrastano la città.[5][6]

Nel 1966 Lorenzo Focolari, giornalista e personalità politica romana, rappresenta la città in occasione dell'incontro con Paolo VI.[7]

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Nello stemma comunale è raffigurato un pozzo sostenente un gallo[8], riprendendo l'ipotesi che il nome del paese derivi da Pozzo Gallo. Il gonfalone è un drappo di verde

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

  • Chiesa di San Nicola di Bari, dove vengono conservate le spoglie di Santa Ulpia Candidia Martire ed un affresco rappresentante la Crocifissione realizzato nel XVI secolo e conservato sopra l'altare.
  • L'Abbazia di Santa Maria del Piano o Santa Maria di Pozzaglia venne eretta da Carlo Magno in occasione di aver debellato i saraceni in zona.
  • La chiesa di Santo Stefano Protomartire o di Santo Stefano di Pietraforte viene attestata storicamente nel 1252 in un inventario ecclesiastico reatino, ma l'aspetto odierno è seicentesco dovuto agli interventi nel seicento dei Santacroce, che erano i feudatari del paese in questo periodo, ma questi fecero interventi in tutto il seicento in tutto questo borgo e non solo nella chiesa.
L'intervento nella chiesa è inciso in un angolo della chiesa (1645).
L'interno è ad un'unica navata.
Il soffitto è a cassettoni.
I 3 altari sono circondati da finte colonne e sormontati da trabeazioni barocche.
Sull'altare principale è il quadro di scuola di Pietro da Cortona (di Raffaello Vanni da Siena) che raffigura sant'Elena che scopre la vera croce.
Presso i 2 altari secondari ci sono una Madonna del rosario con Santi e un Martirio di Santo Stefano.
Sulle trabeazioni vi sono raffigurazioni floreali.
In alcuni punti delle pareti vi sono delle finte metope e decorazioni a trecce che celano altri disegni precedenti.
  • La chiesa di Sant'Antonio da Padova risale al 1655.
In questo periodo risulta come chiesa privata dei Bonanni, vassalli della rocca di Pietraforte.
L'interno è ad un'unica navata con soffitto a capriate e pareti a mattoncini posti ad arte popolare.
Sull'altare vi è una raffigurazione barocca a motivi floreali.
Nella parete dell'altare vi è una lapide votiva con lo stemma dei Bonanni e una nicchia con la statua seicentesca di Sant'Antonio da Padova.
  • Chiesa di Santa Maria dei Casali, ne sono rimasti dei resti;

Architetture militari[modifica | modifica wikitesto]

  • Ruderi del Castello di Ofiano.

Altro[modifica | modifica wikitesto]

Archi
  • L'Arco di ingresso all'ex castello.
È a sesto acuto in pietre calcaree di forma irregolare. È della prima metà del Cinquecento, ma modificato dai Santacroce.
  • L'arco di ingresso al Borgo o "La Porta".
È a tutto sesto in pietre calcaree di forme irregolari.
È stata fatta costruire da Valerio Santacroce nella prima metà del XVII secolo come attesta lo stemma sulla volta.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[9]

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1923 Pozzaglia Sabino passa dalla provincia di Perugia in Umbria, alla provincia di Roma nel Lazio, e nel 1927, a seguito del riordino delle circoscrizioni provinciali stabilito dal regio decreto n. 1 del 2 gennaio 1927, per volontà del governo fascista, quando venne istituita la provincia di Rieti, passa a quella di Rieti.

Nel 1990 cambia denominazione in Pozzaglia Sabina.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
2004 2009 Nazzareno Papili lista civica Sindaco
2009 2014 Massimo Mulieri lista civica Sindaco
2014 2019 Massimo Mulieri lista civica Sindaco
2019 in carica Bruno Colia lista civica Sindaco

Altre informazioni amministrative[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Collezione di carte pubbliche, proclami, editti, ragionamenti ed altre produzioni tendenti a consolidare la rigenerata Repubblica Romana. Tomo 1.[-5.], 1º gennaio 1798. URL consultato il 17 luglio 2016.
  4. ^ Saggio di versi estemporanei del cavaliere Lodovico Veltri Romanelli patrizio Viterbese e socio di varie accademie ... volume primo (-terzo), 1º gennaio 1829. URL consultato il 17 luglio 2016.
  5. ^ Inventario dell'Archivio storico del comune di Pozzaglia Sabina, su archivicomunali.lazio.beniculturali.it. URL consultato il 2 dicembre 2016.
  6. ^ Rome (Department), Annuario politico, statistico, topografico e commerciale del Dipartimento di Roma, presso D. Rossi, 1º gennaio 1813. URL consultato il 17 luglio 2016.
  7. ^ Pope Paul VI e Catholic Church Pope (1963-1978 : Paul VI), Insegnamenti di Paolo VI, Tipografia poliglotta Vaticana, 1º gennaio 1972. URL consultato il 2 dicembre 2016.
  8. ^ Statuto del Comune di Pozzaglia Sabina (Rieti) (PDF), art. 6 Stemma e gonfalone.
    «Il comune negli atti e nel sigillo si identifica con il nome di Comune di Pozzaglia Sabina e con lo stemma raffigurante un pozzo sostenente un gallo, cosi come risulta nell'archivio della Prefettura di Rieti Ufficio del Gabinetto, busta 55 timbro in nota del 02.04.1966.»
  9. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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