Metropolitana di Torino

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Template:Infobox Metropolitane La Metropolitana di Torino è il primo sistema di trasporto pubblico d'Italia basato sul sistema a guida automatica VAL (Véhicule automatique léger) che è stato attivato nella sua prima parte il 4 febbraio 2006, in occasione dei XX Giochi olimpici invernali. Attualmente (2011) la rete di metropolitana si compone di una linea, per un'estensione di 13,2 km.

La rete è gestita, insieme ai mezzi di superficie, dal Gruppo Torinese Trasporti (GTT).

Rete

Al 2011, la rete metropolitana torinese si compone di una linea:

Linea Percorso Inaugurazione Ultima estensione Lunghezza Stazioni
M1 FermiLingotto 2006 2011 13,2 km 20

Storia

Indicatore di fermate su un convoglio VAL
Nella galleria ad alta tecnologia scorrono i treni automatici VAL
Lungo le banchine delle stazioni le porte di sicurezza impediscono ogni accesso accidentale alla via di corsa

Mentre le principali città italiane avevano già da tempo sviluppato un servizio di metropolitana, questo non era mai stato creato a Torino. Tuttavia già negli anni trenta, durante il riassetto della centralissima Via Roma, venne predisposto un tunnel che avrebbe dovuto far parte di una prima linea sotterranea; il progetto però fu presto accantonato. Attualmente il tunnel fa parte di un vasto ed esteso sistema di parcheggi sotterranei comunicanti gestiti da GTT.

Nel corso degli anni sessanta, dopo l'esperienza fallimentare della monorotaia, la prima d'Italia, realizzata parzialmente nel contesto di Italia 61, viene costituita la Società per la Metropolitana Torino (SMT), con sede in via Santa Teresa, con l'obiettivo di dotare la città di questa infrastruttura. Si compiono alcuni studi di fattibilità e i primi scavi esplorativi in zona Crocetta su un progetto che ipotizza un sistema di gallerie di circa sette chilometri sotto la zona centrale. In seguito il progetto viene scartato a favore di una soluzione che prevede un collegamento sotterraneo tra gli stabilimenti della Fiat Mirafiori con i maggiori quartieri operai della periferia ma nel 1975 la SMT viene sciolta e anche questo progetto abbandonato.

Verso la metà degli anni ottanta si valuta di dotare la città di un sistema alternativo optando per la scelta di una metropolitana leggera, prevedendo la realizzazione di cinque linee di tipo metrotranviario che avrebbero percorso in superficie le maggiori direttrici cittadine, utilizzando parzialmente corsie riservate. Ne verranno realizzate soltanto due, la 3 e la 9, in occasione del Campionato mondiale di calcio del 1990; al 2011 risultano ancora attive.

Nel novembre 1995 viene approvato il progetto di una linea Campo Volo - Porta Nuova, dal confine Ovest tra Torino e Collegno, alla principale stazione ferroviaria ma i fondi stanziati non sono sufficienti e il progetto viene momentaneamente sospeso.

Bisognerà attendere l'aprile 1999 per vedere recuperare il progetto precedente. La fusione dell'Atm con la Satti dà origine a Gruppo Torinese Trasporti (GTT), con l'obiettivo di dotare la città di una metropolitana, basata sul nuovo sistema VAL (Véhicule automatique léger) e ottenere un finanziamento statale al 60%. Nello stesso anno viene approvato un'ulteriore variante al progetto aggiungendo ai 9,6 km della linea altri 4,6 km di prolungamento da Porta Nuova alla stazione Lingotto. I lavori per la realizzazione della Linea 1 iniziano ufficialmente il 19 dicembre 2000 nella compagine dei lavori previsti in occasione dei XX Giochi Olimpici Invernali del 2006. Il 4 febbraio 2006 si apre la tratta Fermi-XVIII Dicembre, mentre il 5 ottobre 2007 è la volta del troncone XVIII Dicembre-Porta Nuova[1]. L'inaugurazione della tratta Porta Nuova - Lingotto è avvenuta il 6 marzo 2011[2].

Il progetto preliminare per l'ulteriore prolungamento della Linea 1 da Lingotto a piazza Bengasi è stato approvato nel 2008 e nel corso del 2009 sono stati assegnati i fondi (106 milioni di Euro) per il suo completamento. La regione contestualmente ha approvato anche il prolungamento ad ovest lungo l'asse di Corso Francia fino a Rivoli. Inoltre il 2 settembre 2009 l'ente regionale ha anche approvato la realizzazione della Linea 2 della Metropolitana[3] che collegherà la zona Sud con la zona Nord della città, incrociando la Linea 1 in una stazione di interscambio individuata nell'attuale stazione Re Umberto.

Costi

Il costo per la realizzazione della linea oggi in esercizio è stato, complessivamente un miliardo e 46 milioni di euro, di cui 400 per le opere di genio civile e per il materiale rotabile nel tratto Collegno-Porta Nuova.Il costo previsto per i due chilometri Lingotto-Bengasi si stima intorno a 200 milioni di euro.

Caratteristiche tecniche

Si tratta di una metropolitana leggera automatica su gomma costruita secondo il sistema VAL messo a punto dalla società francese Matra, in seguito acquistata dalla Siemens e integrata nella società Siemens Transportation System. Ad oggi la Linea 1 della metropolitana conta sulla disponibilità di 52 convogli modello VAL 208.[4]

Le stazioni, distanti in media 550 metri, hanno una lunghezza di circa 60 metri, che le rende adatte a ricevere le vetture di una lunghezza complessiva di 52 metri e con una capacità di 440 posti. Solo le stazioni di scambio Porta Nuova e Porta Susa hanno dimensioni maggiori. Le stazioni sono state disegnate dallo studio Bernhard Kohn & Associés.

A una velocità media di 32 km/h, la capacità della linea è di 15.000 persone l'ora in ogni senso di marcia. L'intervallo tra due convogli può essere ridotto a 2 minuti nelle ore di punta. Il limite teorico inferiore è di un passaggio ogni 57 secondi.

Il sistema VAL utilizzato per la metropolitana di Torino è il primo al mondo in configurazione 52 metri.

Linea 1

La linea è lunga 13,2 km e comprende 20 stazioni. Il tempo totale di percorrenza è di circa 20 minuti[5].

Il capolinea Fermi, la stazione successiva ed il deposito sono ubicati nel contiguo comune di Collegno. Gli edifici e la sistemazione esterna del deposito sono stati progettati dagli architetti Thomas Muirhead (Londra) e Giovanni Brino (Torino) e comprendono non solo il deposito ma anche gli uffici direzionali, il centro computerizzato di controllo del sistema e le officine di manutenzione.

In città la metropolitana segue poi il lungo rettilineo di corso Francia per continuare in piazza XVIII Dicembre, corso Vittorio Emanuele II e via Nizza, toccando la stazione ferroviaria di Porta Susa, quella di Porta Nuova terminando di fronte a Lingotto Fiere.

Fermi Template:Ic Template:Ic
Paradiso Template:Ic
Marche Template:Ic Template:Ic
Massaua Template:Ic
Pozzo Strada Template:Ic
Monte Grappa Template:Ic
Rivoli Template:Ic
Racconigi Template:Ic
Bernini Template:Ic
Principi d'Acaja Template:Ic
XVIII Dicembre Template:Ic FS
Porta Susa Template:Ic
--- apertura giugno 2011
Vinzaglio Template:Ic
Re Umberto Template:Ic
Porta Nuova Template:Ic FS
Marconi Template:Ic
Nizza Template:Ic
Dante Template:Ic
Carducci-Molinette Template:Ic Template:Ic
Spezia Template:Ic
Lingotto Template:Ic Template:Ic
Italia 61
--- apertura 2013
Bengasi
--- apertura 2013

Estensioni future della M1

Nella mappa la tratta di colore blu risulta in esercizio ad esclusione della stazione di Porta Susa. Per la tratta di colore rosso l'apertura è avvenuta il 6 marzo 2011, la tratta di colore verde è stata approvata e finanziata ma non sono ancora iniziati i lavori mentre la tratta di colore fucsia descrive prolungamenti in fase di studio.

Sono stati previsti dei prolungamenti della linea:

  • verso sud del Lingotto, fino alla piazza Bengasi nell'estrema periferia della città. Questo prolungamento, più volte messo in discussione per carenza di fondi, ha avuto semaforo verde in data 31 gennaio 2008 quando il CIPE (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica) ha approvato il progetto preliminare della tratta 4 Lingotto-Bengasi (il costo previsto per la realizzazione del prolungamento è di circa 193 milioni di euro, di cui il 60% a carico dello Stato e il restante 40% delle istituzioni locali). Inoltre il comune di Nichelino ha espresso interesse per il prolungamento della linea attraverso il suo territorio, questa ipotesi trova, tuttavia, l'opposizione del comune di Moncalieri, al momento dotato di collegamento ferroviario con Torino (stazione Lingotto) e non interessato a dotarsi di una metropolitana;
  • ad ovest di Collegno, attraverso Rivoli ed in direzione di Rosta, la giunta comunale di Torino ha approvato solo il progetto tecnico preliminare del prolungamento ovest tra la stazione Fermi (Collegno) e Cascine Vica (Rivoli) per una lunghezza di circa 3800 metri. Le stazioni intermedie saranno: Certosa (stazione ferroviaria di Collegno), Collegno centro e Leumann.

Orario di esercizio

Stazione di Fermi

La metropolitana di Torino osserva il seguente orario di esercizio:

Critiche e risultati

Nel 2006, la metropolitana fu criticata in Comune da un capogruppo di minoranza, in quanto poco utilizzata e costosa[7]. Le previsioni di utilizzo erano di circa 40.000 utenti al giorno, contro gli iniziali 20.000. Dopo un primo periodo di effettivo scarso utilizzo a febbraio in cui gli utenti erano 20.000, ad aprile il numero è salito a 28.000, ed il 2 ottobre 2006 si è superata per la prima volta la quota 40.000.[8] A fine 2007, la media dei passeggeri era di 67.000 unità al giorno.[9] Nel 2009 i passeggeri si sono stabilizzati intorno alle 90.000 unità al giorno.

Linea 2

Percorso e fermate


Cimitero Parco


Fiat Mirafiori


Cattaneo


Omero


Pitagora


Parco Rignon


Santa Rita


Gessi


Largo Orbassano - Zappata FS - Interscambio FM


Caboto


Politecnico


Stati Uniti


Vittorio Emanuele II - Re Umberto - Interscambio M1


Solferino


Castello


Regina Margherita


Verona


Novara


Regio Parco


Zanella


Tabacchi


Cherubini


Paisiello


Giulio Cesare


Vercelli


Rebaudengo FS - Interscambio FM


Per la seconda linea di metropolitana M2, è stata data l'approvazione definitiva dalla Regione Piemonte per la costruzione della linea. L'intero percorso dovrebbe essere operativo intorno al 2020/2022.

Sviluppo e storia della linea 2

Gli enti locali sono stati subito concordi nel decidere che il percorso della linea 2 si sarebbe dovuto dislocare dal quadrante sud-ovest della città, verso il nord.

Per il percorso nord furono ipotizzate quattro diverse alternative.

La terza ipotesi è quella che è stata scelta in maniera definitiva, secondo l'intervista rilasciata a Maria Grazia Sestero, Assessore della Città di Torino[10]. Detta ipotesi, prevede di collegare piazza Castello al già dismesso scalo merci stazione di Torino Vanchiglia, riutilizzare la trincea ferroviaria dismessa che corre lungo via Gottardo e di collegarsi al passante ferroviario di Torino per raggiungere la costruenda stazione di Torino Rebaudengo, punto di interscambio con le ipotizzate linee ferroviarie metropolitane di Torino.

Detto percorso avrebbe dovuto proseguire lungo corso Grosseto per poi ricollegarsi alla ferrovia Torino-Ceres fino alla stazione di Venaria Reale. Tale ipotesi sembra abbandonata in quanto tale percorso sarà sì realizzato ma per una ferrovia metropolitana.

Il percordo sud è stato determinato in prima battuta nel seguente modo: dal fondo di corso Orbassano in corrispondenza degli stabilimenti della Fiat Mirafiori, seguendo il percorso del corso sino al Quadrivio Zappata per poi inserirsi sotto corso Turati, via Sacchi, Torino Porta Nuova (interscambio linea 1), via Roma fino a piazza Castello.

La possibilità che enti privati possano cofinanziare in progetto tramite il metodo del project financing ha invece modificato la parte centrale del percorso. Dalla stazione di Torino Zappata, invece che per Corso Turati e Via Sacchi, la linea 2 passerebbe per Corso Duca degli Abruzzi, Corso Trieste, Corso Stati Uniti e Corso Re Umberto, interscambiandosi con la linea 1 presso l'attuale fermata Re Umberto, proseguendo poi per Piazza Solferino e ricollegandosi a Piazza Castello. È inoltre allo studio un ulteriore prolugamento nella periferia sud di Torino: le fermate dovrebbero situarsi nei comuni di Beinasco (Fornaci e Beinasco Centro), Rivalta di Torino (Pasta di Rivalta) ed Orbassano (Orbassano Centro)[11].

Il 2 settembre 2009 è arrivata da parte della Regione Piemonte l'approvazione definitiva alla realizzazione della linea 2 della Metropolitana[12].

Note

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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Trasporto pubblico