Metrotranvia

La metrotranvia (o anche tranvia veloce)[1] è un mezzo di trasporto pubblico locale su rotaia che presenta caratteristiche sia di tranvia sia di metropolitana.
La metrotranvia offre infatti una velocità commerciale e una portata più elevate rispetto a un tram dal momento che utilizza sistemi atti a evitare le interferenze con il traffico su gomma, con i velocipedi e con i pedoni, a differenza delle tranvie tradizionali sulle quali la circolazione avviene, di massima, promiscua al trasporto su strada.
Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]
Per consentire una più elevata velocità commerciale vengono attuati opportuni provvedimenti, come l'asservimento semaforico. Possono essere realizzati anche sistemi misti, solo in parte con caratteristiche di metrotranvia.[2]
I parametri identificativi di massima delle metrotranvie sono definiti dalle norme UNI 8379 e sono i seguenti:[3]
- portata potenziale media: 2700 pax/h dir
- frequenza per direzione: 4 minuti
- capacità convoglio persone: 180
- distanza media stazioni/fermate: 350-500 m
- velocità commerciale: 20/25 km/h[4]
- lunghezza massima rotabile: 60 m
In riferimento alla normativa UNI 8379 che opera la distinzione tra i vari sistemi di trasporto un aggiornamento degli anni 1990 definisce così le metrotranvie:
«un sistema di trasporto che mantiene le caratteristiche della tranvia (...) con possibili realizzazioni anche in tratte suburbane, ma che consente velocità commerciali e portate superiori grazie ad adeguati provvedimenti (ad esempio delimitazioni laterali della sede, riduzione del numero di attraversamenti, semaforizzazione degli attraversamenti con priorità per il sistema, ecc.), atti a ridurre le interferenze del sistema con il restante traffico veicolare e pedonale» |
(UNI 8379) |
I rotabili delle metrotranvie possono circolare, in superficie, anche insieme al traffico su gomma, ma si preferisce, ove possibile, una sede tranviaria propria, anche con incroci. In relazione a tali caratteristiche, in Italia i rotabili delle metrotranvie (a differenza di quelli delle metropolitane) devono rispettare le norme del codice della strada, venendo dotati di specchi retrovisori e indicatori di direzione.
Stadtbahn e pre-metro[modifica | modifica wikitesto]

Le Stadtbahn tedesche, pur rimanendo infrastrutture metrotranviarie,[5] sono un tipo ancor più evoluto di tranvia e, per caratteristiche del servizio svolto e capacità di trasporto, si avvicinano a una metropolitana leggera.
Sono considerabili metrotranvie anche i sistemi cosiddetti pre-metro, ovvero le reti tranviarie i cui tratti nelle zone centrali delle città sono stati interrati rendendoli simili a metropolitane. Benché primi tentativi in tal senso risalgano già al finire del XIX secolo negli Stati Uniti, i pre-metro hanno ricevuto maggior fortuna (oltre che l'attuale denominazione, francese) in Belgio, ove a partire dagli anni 1970 sono sorti a Bruxelles, ad Anversa e a Charleroi, per poi avere una certa diffusione anche altrove.
L'attuale moltiplicazione dei sistemi di trasporto a via guidata e a via vincolata rende ancor più difficile una netta distinzione dei termini identificativi.[6]
Metrotranvie in Italia[modifica | modifica wikitesto]
Questa tipologia di infrastruttura non è molto diffusa in Italia, dove si possono definire metrotranvie, nella loro interezza, soltanto la tranvia interurbana Bergamo-Albino[7] e la tranvia di Cagliari (mentre la tranvia di Sassari, benché a volte identificata come metrotranvia, è più correttamente un tram-treno). Alcune sezioni (o anche singole linee) delle reti tranviarie di Torino, Milano, Roma e Napoli corrono poi in sede riservata, il che le accomuna a metrotranvie.
È stata avanzata la proposta di realizzare nuove metrotranvie a Roma (come conversione della ferrovia Roma-Giardinetti), a Milano (come conversione delle ultime due linee della rete tranviaria interurbana di Milano ad essere dismesse: la Milano-Carate/Giussano, chiusa nel 2011, e la Milano-Limbiate, chiusa nel 2022) e una seconda tranvia interurbana tra Bergamo e Villa d'Almè (come conversione della ferrovia della Valle Brembana).[N 1]
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Documento isfort-2006 p.20 tav.1.2, pp.145-146 Archiviato il 13 agosto 2011 in Internet Archive.
- ^ Riferimenti legislativi Archiviato il 21 febbraio 2007 in Internet Archive.
- ^ Documento isfort-2006 tav.1.1 Archiviato il 13 agosto 2011 in Internet Archive.
- ^ CityRailways - Home (PDF), su cityrailways.it. URL consultato il 20 aprile 2010 (archiviato dall'url originale il 9 novembre 2011).
- ^ Convegno Isfort Copia archiviata (PDF), su isfort.it. URL consultato il 24 luglio 2011 (archiviato dall'url originale il 13 agosto 2011).
- ^ Documento isfort-2006 pag. 19 Archiviato il 13 agosto 2011 in Internet Archive.
- ^ -D.Ing.A.Sasso,Mobilità e trasporti nell'Alto milanese:quali prospettive?[collegamento interrotto]
- ^ Per tutti questi progetti, cfr. le fonti citate nei rispettivi articoli.
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- http://mic-ro.com/metro/index.html
- http://www.urbanrail.net/
- http://www.lrta.org/ Light Rail Association