Servizio ferroviario urbano di Genova
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Stazione di Genova Piazza Principe Sotterranea | |||
Tipo | servizio ferroviario urbano | ||
Stati | ![]() | ||
Città | Genova | ||
Apertura | 1964 | ||
Linee impiegate | 3 | ||
Gestore | Trenitalia | ||
Vecchi gestori | FS (1964-2001) | ||
Mezzi utilizzati | Vivalto, Carrozze Piano Ribassato | ||
N. stazioni e fermate | 21 | ||
Velocità media | 80/90 km/h | ||
Scartamento | 1.435 mm | ||
Elettrificazione | 3 kV cc | ||
Trasporto pubblico | |||
Il servizio ferroviario urbano di Genova viene esercitato da Trenitalia sulle linee ferroviarie interessanti il capoluogo ligure su un totale di 21 stazioni. Dall'offerta è esclusa la fermata di Genova Vesima, posta all'estrema periferia occidentale della città, a causa dello scarso traffico legato ad essa, dipendente quasi esclusivamente da bagnanti e relegato alla stagione estiva.
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Il servizio ferroviario urbano di Genova venne attivato il 31 maggio del 1964, in concomitanza con l'entrata in vigore dell'orario estivo[1][2]; esso si estendeva sulle tratte urbane (rispettivamente fino a Voltri, Pontedecimo e Nervi) delle linee per Savona, Torino e La Spezia[2].
Per l'esercizio vennero inizialmente utilizzate le automotrici della serie ALe 803, all'epoca i mezzi più moderni per i servizi vicinali[1][2][3]; successivamente, a partire dal 1976 furono sostituite dalle nuove ALe 801 / 940, dalle prestazioni più brillanti[4].
Nel 1987, per superare la congestione della tratta centrale (fra le stazioni di Genova Sampierdarena e Genova Brignole), vennero aperti i cantieri per il quadruplicamento del binario, riutilizzando vecchi raccordi portuali; l'opera, comprendente la nuova fermata di Genova Piazza Principe Sotterranea, venne attivata con il cambio d'orario del 23 maggio 1993[5].
Negli anni successivi vennero realizzate nuove fermate, allo scopo di aumentare la capillarità del servizio: il 25 settembre 1994 venne attivata la fermata di Genova Costa di Sestri Ponente[6], e l'11 dicembre 2005 le fermate di Genova San Biagio e Genova Via di Francia[7]; il 2 aprile dell'anno successivo venne aperta la nuova fermata di Genova Pra, in sostituzione del precedente impianto[8].
Progetti[modifica | modifica wikitesto]
Il nodo ferroviario di Genova è attualmente interessato da lavori di potenziamento infrastrutturale tramite sestuplicamento dei binari tra le stazioni di Genova Sampierdarena e Genova Brignole e quadruplicamento dei binari tra le stazioni di Genova Voltri e Genova Sampierdarena (cosiddetto "passante ferroviario"), che consentiranno di separare i traffici locali da quelli a lunga percorrenza, permettendo così l'aumento della frequenza dei treni del servizio urbano. Inoltre sono in progetto nuove fermate in diversi quartieri cittadini[8].
Linee e servizi[modifica | modifica wikitesto]
Il servizio ferroviario urbano viene esercito lungo tre direttrici complessivamente catalogate come relazione metropolitana M45[9]:
- lungo la linea costiera, fra le stazioni di Genova Voltri e Genova Nervi, per complessive 13 stazioni; la tratta è servita approssimativamente da un treno ogni 15 minuti, di cui la metà sono prolungati verso destinazioni extraurbane (verso ovest Savona, verso est Sestri Levante) e per la restante metà sono compresi nelle sole stazioni poste all'interno del comune di Genova (Genova Voltri-Genova Nervi);
- lungo la linea lenta dei Giovi, a tariffa urbana fino alla stazione di Genova Pontedecimo, con una frequenza per direzione di un treno approssimativamente ogni mezz'ora (la metà dei quali prosegue fino alla stazione di Busalla e l'altra metà fino a quella di Arquata Scrivia;
- lungo la linea per Ovada, a tariffa urbana fino alla stazione di Genova Acquasanta, con una frequenza di un treno ogni ora per direzione.
Tariffe[modifica | modifica wikitesto]
È in vigore un sistema tariffario integrato, che consente l'utilizzo dei treni di Trenitalia, e dei mezzi pubblici urbani gestiti da AMT, compresa la metropolitana[10].
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ a b Armando Nanni (a cura di), Cronaca di un anno, in Voci della Rotaia, anno VII, n. 12, dicembre 1964, p. 8.
- ^ a b c Genova: treni per città, in Voci della Rotaia, anno VII, n. 6, giugno 1964, p. 7.
- ^ Cornolò, op. cit., p. 243
- ^ Cornolò, op. cit., p. 256
- ^ Bianchi, Il passante..., p. 14
- ^ Nuova fermata a Genova, in "I Treni" n. 156 (gennaio 1995), p. 8
- ^ Impianti FS, in I Treni, n. 277, Salò, Editrice Trasporti su Rotaie, gennaio 2006, p. 8, ISSN 0392-4602 .
- ^ a b Bianchi, Novità..., p. 18
- ^ Orario ufficiale Trenitalia
- ^ Trenitalia - Tariffa 41/9/A (PDF), su trenitalia.com. URL consultato il 18 marzo 2013 (archiviato dall'url originale il 22 gennaio 2014).
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Mario Bianchi, Il passante di Genova, in I Treni, n. 140, Salò, Editrice Trasporti su Rotaie, settembre 1993, pp. 14-15.
- Mario Bianchi, Novità a Genova, in I Treni, n. 282, Salò, Editrice Trasporti su Rotaie, giugno 2006, pp. 14-19.
- Giovanni Cornolò, Automotrici elettriche dalle origini al 1983, Duegi Editrice, 2011.
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Metrogenova - Ferrovia urbana/suburbana, su metrogenova.com. URL consultato il 18 marzo 2013 (archiviato dall'url originale il 1º aprile 2013).