Jane Alexander (attrice 1939)

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Jane Alexander a New York nel 2008

Jane Alexander, nata Quigley (Boston, 28 ottobre 1939), è un'attrice e attivista statunitense.

Nel corso della sua carriera è stata candidata quattro volte ai Premi Oscar e ha vinto un Tony Award e due Premi Emmy. Inoltre, è stata direttrice del National Endowment for the Arts.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nata da Thomas B. Quigley, un ortopedico di discendenza irlandese e tedesca e da Ruth Elizabeth Pearson, un'infermiera la cui famiglia era emigrata dalla Nuova Scozia, Canada, si è diplomata alla Beaver Country Day School, una scuola femminile a Chestnut Hill.[1] Spinta dal padre a frequentare il college prima di intraprendere una carriera di attrice, Alexander frequentò il Sarah Lawrence College a Bronxville, New York, dove s'impegnò nel teatro ma studiò anche matematica in particolare riguardo alla programmazione informatica, nel caso avesse fallito come attrice. Jane impiegò i suoi anni giovanili frequentando l'Università di Edimburgo in Scozia, dove fece parte della Edinburgh University Dramatic Society. Questa esperienza, che ebbe dei buoni riscontri riguardo alle sue interpretazioni, fortificò la sua determinazione nel continuare a recitare[1].

Jane Alexander negli anni sessanta.

Incontrò il suo primo marito, il regista teatrale Robert Alexander, all'inizio degli anni sessanta a New York, dove entrambi stavano intraprendendo la carriera di attori. Ebbero un solo figlio, nato nel 1964 e divorziarono pochi anni dopo. La Alexander recitava regolarmente in vari teatri regionali e come direttrice artistica della Arena Stage di a Washington, dove incontrò il produttore/regista Edwin Sherin. I due divennero buoni amici e in seguito intrapresero una relazione. Una volta divorziati dai rispettivi coniugi si sposarono, nel 1975. Tra tutte e due avevano quattro figli, il figlio della Alexander, Jace, un regista televisivo, e i tre figli di Sherin, Tony, Geoffrey e Jon, dal precedente matrimonio[1].

Nel 1967, interpretò Eleanor Backman nella produzione originale di Howard Sackler Per salire più in basso all'Arena Stage. Come il co-protagonista, James Earl Jones, volle interpretare questa parte sia a Broadway (1968), vincendo un Tony Award, sia nel film che ne fu tratto (1970), per cui ebbe una candidatura all'Oscar.[2] Tra le altre interpretazioni di Jane Alexander vanno sottolineate Tutti gli uomini del presidente (1976), Kramer contro Kramer (1979) e Testament (1983), per le quali ottenne la candidatura all'Oscar, Brubaker (1980), Le regole della casa del sidro (1999) e Fur - Un ritratto immaginario di Diane Arbus (2006). Alexander interpretò Eleanor Roosevelt in due produzioni televisive, Eleanor e Franklin e il suo seguito Eleanor and Franklin: The White House Years, e la madre di Franklin Delano Roosevelt, Sara Delano Roosevelt, nella produzione HBO Franklin D. Roosevelt - Un uomo, un presidente (Warm Springs) con Kenneth Branagh e Cynthia Nixon, ottenendo un Emmy Award come miglior attrice non protagonista. Altri film televisivi includono l'opera di Arthur Miller Fania, con protagonista Vanessa Redgrave, per il quale l'Alexander vinse un altro Emmy Award; Malizia a Hollywood (sulla famosa giornalista di gossip, Hedda Hopper); Sangue e orchidee e Amare per sempre. Nel 2007 ha recitato nella controversa serie televisiva Tell Me You Love Me - Il sesso. La vita, e nel 2009 ha preso parte al film Terminator Salvation nella parte di Virginia.

Nel 1993 il Presidente Bill Clinton la incaricò di guidare il National Endowment for the Arts, organizzazione che aveva fornito parte dei fondi per la rappresentazione di Per salire più in basso all'Arena Stage. Jane Alexander si spostò a Washington, DC e fu a capo del NEA fino al 1997. Nel suo libro, Command Performance: an Actress in the Theater of Politics (2000), descrive le sfide da lei affrontate come direttrice della NEA nel periodi in cui il 104º Congresso degli Stati Uniti, controllato da Newt Gingrich, si sforzò, senza successo, di abolirlo[1]. Impegnatasi per la pace nel mondo, la salute e la protezione della natura, la Alexander ha fatto parte dei board di Wildlife Conservation Society, Project Greenhope, National Stroke Association e Women's Action for Nuclear Disarmament. Ha ricevuto l'Israel Cultural Award e l'Helen Caldicott Leadership Award. È associata all'International Leadership Forum. Attualmente vive col marito nella zona suburbana a nord di New York.

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Teatro[modifica | modifica wikitesto]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

  • Primetime Emmy Awards
    • 1976Candidatura per la miglior attrice protagonista in un film televisivo e/o miniserie per Eleanor and Franklin
    • 1977Candidatura per la miglior attrice protagonista in un film televisivo e/o miniserie per Eleanor and Franklin: The White House Years
    • 1981 – Miglior attrice protagonista in un film televisivo e/o miniserie per Fania
    • 1984Candidatura per la miglior attrice protagonista in un film televisivo e/o miniserie per Calamity Jane
    • 1985Candidatura per la miglior attrice protagonista in un film televisivo e/o miniserie per Malizia a Hollywood
    • 2000Candidatura per la miglior attrice ospite in una serie drammatica per Law & Order – I due volti della giustizia / Law & Order – Unità vittime speciali
    • 2005 – Migliore attrice non protagonista in una miniserie o film per la televisione per F.D. Roosevelt: un uomo, un presidente
  • Satellite Award
    • 2005Candidatura per la miglior attrice non protagonista in una serie, miniserie o film per la televisione per Franklin D. Roosevelt. Un uomo, un presidente
  • Online Film & Television Association
    • 2000 – Candidatura per la miglior attrice ospite in una serie drammatica per Law & Order – I due volti della giustizia / Law & Order – Unità vittime speciali
    • 2005 – Candidatura per la miglior attrice non protagonista in un film o miniserie per Franklin D. Roosevelt - Un uomo, un presidente
    • 2014 – Candidatura per la miglior attrice ospite in una serie drammatica per The Blacklist
  • Western Heritage Awards
    • 1985 – Bronze Wrangler per il miglior dramma televisivo per Calamity Jane (condiviso con la sceneggiatrice Suzanne Clauser)
  • CableACE Awards
    • 1989 – Candidatura per la miglior attrice non protagonista in un film o miniserie per A Friendship in Vienna
  • ACTRA Awards
    • 2013 – Miglior attrice per Forgive Me
  • Canadian Screen Awards
    • 2015 – Candidatura per la miglior attrice non protagonista in un film o serie drammatica per Forgive Me
  • Drama League Award
    • 2009 – Candidatura per la miglior performance per Chasing Manet
    • 2012 – Candidatura per la miglior performance per The Lady From Dubuque
  • Drama Desk Award
    • 1969 – Miglior interpretazione in un'opera teatrale per La grande speranza bianca
    • 1993 – Miglior interpretazione femminile in un'opera teatrale per The Sisters Rosensweig
  • Tony Award
    • 1969 – Miglior attrice non protagonista in un'opera teatrale per La grande speranza bianca
    • 1973 – Candidatura per la miglior attrice protagonista in un'opera teatrale per 6 Rms Riv Vu
    • 1974 – Candidatura per la miglior attrice protagonista in un'opera teatrale per Find Your Way Home
    • 1979 – Candidatura per la miglior attrice protagonista in un'opera teatrale per First Monday in October
    • 1992 – Candidatura per la miglior attrice protagonista in un'opera teatrale per La visita della vecchia signora
    • 1993 – Candidatura per la miglior attrice protagonista in un'opera teatrale per The Sisters Rosensweig
    • 1998 – Candidatura per la miglior attrice protagonista in un'opera teatrale per Honour
    • 2020 – Candidatura per la miglior attrice non protagonista in un'opera teatrale per Grand Horizons

Doppiatrici italiane[modifica | modifica wikitesto]

Nelle versioni in italiano dei suoi lavori, Jane Alexander è stata doppiata da:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Alexander, Jane. Command Performance: an Actress in the Theater of Politics. PublicAffairs, a member of the Perseus Book Group; New York, NY, 2000. ISBN 1-891620-06-1. pp1-16
  2. ^ Lawson, Howard Sackler, 52, Playwright Who Won Pulitzer Prize, Dead; NYT (The New York Times)

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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