Don Taylor

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Don Taylor in Papà diventa nonno (1951)

Don Taylor, pseudonimo di Donald Ritchie Taylor[1] (Freeport, 13 dicembre 1920[2]Los Angeles, 29 dicembre 1998), è stato un attore, regista e produttore televisivo statunitense.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Dopo gli studi alla Penn State University, Taylor arrivò a Hollywood nel 1942, dove fu scritturato dalla MGM, che lo mise sotto contratto per piccoli ruoli. Arruolato nell'aeronautica durante la seconda guerra mondiale, l'attore apparve nella versione teatrale di Winged Victory messa in scena a Broadway, e nella successiva riduzione cinematografica (1944) diretta da George Cukor, dove fu accreditato come "Cpl.[3] Don Taylor".

Terminata la guerra, Taylor iniziò a ottenere ruoli più significativi, in particolare nel noir metropolitano La città nuda (1948) di Jules Dassin, in cui interpretò la parte del detective Jimmy Halloran. Nel 1950 fu scritturato per la commedia Il padre della sposa di Vincente Minnelli, in cui interpretò il ruolo di Buckley Dunstan ("Poldo" nella versione italiana), fidanzato e poi sposo di Elizabeth Taylor. La commedia ebbe un grande successo di pubblico e di critica, tanto da avere un seguito l'anno seguente, Papà diventa nonno (1951), in cui Taylor interpretò il medesimo ruolo.

La prima metà degli anni cinquanta offrì a Taylor altri ruoli interessanti, come quello di Vern "Cowboy" Blithe nel film bellico I diavoli alati (1951) di Nicholas Ray, accanto a John Wayne e Robert Ryan. L'attore consolidò il proprio successo nel 1953, con il ruolo del tenente James Dunbar nel film Stalag 17 di Billy Wilder, ambientato in un campo di prigionia tedesco durante il secondo conflitto mondiale.

Nel 1954 fece una breve incursione nel cinema britannico per interpretare Robin Hood nel film La spada di Robin Hood, diretto da Val Guest. Dopo un ultimo ruolo di rilievo nel dramma Piangerò domani (1955), accanto a Susan Hayward, Taylor iniziò a interessarsi alla regia più che alla recitazione, ma il passaggio dietro la macchina da presa in principio fu per lui problematico.

«Non è stato facile all'inizio, perché ero un attore felice e nessuno mi prendeva sul serio»

Taylor iniziò a dirigere show televisivi ed episodi di serie quali Alfred Hitchcock presenta, rimanendo attivo come regista per il piccolo schermo nei tre decenni successivi. Tra i suoi maggiori successi sono da ricordare i serial Il dottor Kildare (1961) e Cannon (1971). Nel frattempo la sua attività di regista lo riportò al grande schermo, dove esordì dirigendo La gang dei diamanti (1967), di cui curò poi la regia di una versione televisiva nel 1988.

Negli anni settanta sviluppò un interesse per temi di fantascienza, dirigendo alcune produzioni cinematografiche, quali Fuga dal pianeta delle scimmie (1971), L'isola del dr. Moreau (1977), La maledizione di Damien (1978), sequel de Il presagio, Countdown dimensione zero (1980) con Kirk Douglas. Alternò questo filone con incursioni in altri generi, in particolare con la regia del musical Tom Sawyer (1973) con Johnny Whitaker.

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Dal primo matrimonio con Phyllis Avery (1944-1955), Taylor ebbe due figli, Anne e Avery. Nel 1964 sposò l'attrice britannica Hazel Court, da cui ebbe altri due figli, Jonathan e Courtney. Il matrimonio durò fino alla morte di Taylor, avvenuta nel 1998, all'eta di 78 anni, per un attacco cardiaco[5].

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Attore[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Regista[modifica | modifica wikitesto]

Doppiatori italiani[modifica | modifica wikitesto]

Nelle versioni in italiano dei suoi film, Don Taylor è stato doppiato da:

  • Giuseppe Rinaldi in L'imboscata, I diavoli alati, Più forte dell'amore, Destinazione Mongolia, Stalag 17 - L'inferno dei vivi, Bolide rosso, Piangerò domani, I fuorilegge della valle solitaria
  • Renato Turi in Bastogne, Il padre della sposa, Papà diventa nonno
  • Gualtiero De Angelis in La spada di Robin Hood
  • Adolfo Geri in La città nuda

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Myrna Oliver, Don Taylor; Actor in War Films, Director, in Los Angeles Times, 31 dicembre 1998. URL consultato il 2 gennaio 2024.
  2. ^ (EN) Don Taylor, su Playbill. URL consultato il 2 gennaio 2024.
  3. ^ Corporal, caporale
  4. ^ Il chi è del cinema, Vol. II, De Agostini, 1984
  5. ^ (EN) 2 gennaio 1999, Don Taylor, 78, Movie Actor Turned Director and TV Writer, in The New York Times. URL consultato il 2 gennaio 2023.

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