Chocabeck

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Chocabeck
album in studio
ArtistaZucchero Fornaciari
Pubblicazione3 novembre 2010
Durata43:38
Dischi1
Tracce11
GenerePop
Folk
EtichettaUniversal, Polydor
ProduttoreDon Was, Brendan O'Brien, Zucchero Fornaciari
Registrazioneaprile 2009 - ottobre 2010, East West Studio, Hollywood (USA) Henson Studios, Los Angeles (USA)
Certificazioni
Dischi d'oroBandiera dell'Austria Austria[1]
(vendite: 15 000+)
Dischi di platinoBandiera dell'Italia Italia (5)[2]
(vendite: 300 000+)
Bandiera della Svizzera Svizzera[3]
(vendite: 30 000+)
Zucchero Fornaciari - cronologia
Album precedente
(2008)
Album successivo
(2012)
Singoli
  1. È un peccato morir
    Pubblicato: 1 ottobre 2010
  2. Un soffio caldo
    Pubblicato: 9 febbraio 2011
  3. Vedo nero
    Pubblicato: 22 aprile 2011
  4. Chocabeck
    Pubblicato: 16 settembre 2011
  5. Il suono della domenica
    Pubblicato: 2 dicembre 2011
Recensioni professionali
RecensioneGiudizio
All Music Guide[4]
Rockol[5]

Chocabeck è l'undicesimo album in studio del cantautore italiano Zucchero Fornaciari, pubblicato il 3 novembre 2010. Il 7 maggio 2011 prende il via il Chocabeck World Tour, che si protrarrà fino al 5 luglio 2012, per un totale di 125 concerti.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Concezione[modifica | modifica wikitesto]

Il disco, nelle intenzioni di Zucchero, è stato scritto come un concept album: rappresenta una giornata di domenica, dall'alba al tramonto, di un immaginario paese della "bassa" Pianura Padana.[6] Il termine chocabeck, letteralmente schioccabecco, è un'espressione dialettale reggiana che si riferisce al rumore prodotto del becco vuoto dei volatili. Zucchero la sentiva dire dal padre Giuseppe nella sua fanciullezza quando gli chiedeva del cibo e credeva che si trattasse di una prelibatezza, mentre in realtà era un eufemismo per dire che non c'era nulla da mangiare, in quanto un "becco che fa rumore" è necessariamente vuoto, quindi non contiene cibo.[7] Spicinfrin invece, sempre in dialetto reggiano, è un termine che si riferisce ad un ragazzino carino ma turbolento, ed è il modo in cui Fornaciari veniva chiamato da bambino da sua nonna Diamante. Il disco fa riferimento ad una serie di situazioni mirate a rievocare un suono, quello della domenica di paese, senza intenti nostalgici, ma semplicemente per far tornare alla memoria particolari sensazioni di vita particolarmente care al cantante.

Composizione[modifica | modifica wikitesto]

Prodotto da Don Was, Brendan O'Brien e dallo stesso Zucchero,[7] il disco si avvale, come spesso avviene quando si tratta dell'artista emiliano, di prestigiose collaborazioni: Francesco Guccini, Bono Vox, Davide Rossi (già collaboratore dei Coldplay), Roland Orzabal, Pasquale Panella e Mimmo Cavallo.[8] Brian Wilson, lo storico frontman dei Beach Boys, partecipa ai cori della canzone che dà il nome al disco. Come raccontato nell'autobiografia Il suono della domenica - Il romanzo della mia vita, Zucchero si è ispirato al lavoro postumo American VI: Ain't No Grave di Johnny Cash. In particolare il bluesman italiano ha voluto riprendere l'idea di un lavoro dove la voce fosse accostata a pochi, elementari strumenti, e ad un limitato uso delle percussioni tradizionali. Per questo motivo in Chocabeck si possono trovare strumenti quali mandolino, organo e chitarra a 12 corde. L'obiettivo è sempre quello di ricreare "il suono della domenica", cioè il suono dell'infanzia del cantante, rievocativo della campagna e delle feste di paese dell'Emilia Romagna, terra di origine. A completare il suono del disco si trovano archi elettrici mescolati a quelli tradizionali, e fiati non comuni come fagotto, oboe e bassotuba, dai suoni "caldi".

Canzoni[modifica | modifica wikitesto]

L'album[5] si apre con il racconto dell'alba nel paese nella canzone Un soffio caldo, brano di cui Francesco Guccini è co-autore del testo e che è stato il primo brano scritto da Zucchero per l'album. Il secondo brano, Il suono della domenica, è una sorta di manifesto dell'intero album, e nella versione internazionale si presenta con il titolo Someone Else's Tears, con il testo in inglese scritto da Bono. Il terzo brano, Soldati nella mia città, rievoca tematiche post-belliche e degregoriane - i soldati, le suore, la neve - e può essere visto quasi come il seguito della già citata Diamante del 1989. Curiosa, nel testo, una citazione letterale dal testo di Impressioni di settembre della Premiata Forneria Marconi, firmato da Mogol: “dalla nebbia filtra già”. La quarta traccia È un peccato morir, primo singolo estratto, si apre con una chitarra immediatamente evocativa di C'è una strana espressione nei tuoi occhi dei The Rokes (l'arrangiamento ricalcava quello della canzone originale, When You Walk in the Room, nell'esecuzione dei The Searchers) e presenta un testo divertente - scritto con Pasquale Panella - che elabora l'espressione tipica emiliana del titolo e cita Gloria di Umberto Tozzi e Giancarlo Bigazzi (“Gloria, sei nell'aria”) e Azzurro di Adriano Celentano e Paolo Conte ("all'incontrario va”). Vedo nero, scritta insieme a Mimmo Cavallo, rievoca un episodio dell'infanzia dell'artista con intento volutamente goliardico. Si torna poi alle atmosfere meditative con Oltre le rive, scritta con Pacifico, Gabriele Cancogni, noto come Gheri, e Max Marcolini (quest'ultimo ha collaborato alla pre-produzione e alla realizzazione di tutto il disco). Dopo la più leggera Un uovo sodo, sixties nei suoni e nell'andamento, si trova il brano Chocabeck che, pulsante e vivace, su testo efficacemente sonoro di Panella, si fregia della partecipazione vocale di Brian Wilson, leader dei Beach Boys. Dopo Alla fine, dedicata ad un amico scomparso, Zucchero autocelebra il "bambino" che è ancora in lui con i brani Spicinfrin Boy e God Bless the Child. Quest'ultima, composta inizialmente durante la realizzazione di Miserere, e successivamente completata con Roland Orzabal dei Tears for Fears, cita la non dimenticata Sympathy (la cui cover era stata pubblicata in Live in Italy) dei Rare Bird in vari tratti del testo.

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

La versione italiana del disco è costituita da 11 tracce.[9]

Testi e musiche di Zucchero, eccetto dove diversamente indicato.

Versione italiana[modifica | modifica wikitesto]

  1. Un soffio caldo – 5:04 (testo: Zucchero, Francesco Guccini)
  2. Il suono della domenica – 3:39
  3. Soldati nella mia città – 3:21
  4. È un peccato morir – 3:43 (testo: Zucchero, Pasquale Panella)
  5. Vedo nero – 3:56 (Zucchero, Mimmo Cavallo)
  6. Oltre le rive – 4:44 (testo: Zucchero, Pacifico – musica: Zucchero, G. Cancogni, N. Cancogni, Max Marcolini)
  7. Un uovo sodo – 3:17
  8. Chocabeck – 4:47 (testo: Zucchero, P. Panella)
  9. Alla fine – 3:46
  10. Spicinfrin Boy – 3:55
  11. God Bless the Child – 3:49 (testo: Chaz Jankel, Roland Orzabal, Hussy Derek)
  12. Someone Else's Tears – 3:38 (testo: Bono Vox) – Bonus Track iTunes, versione inglese de Il suono della domenica

Versione internazionale[modifica | modifica wikitesto]

  1. Un soffio caldo – 5:04 (testo: Zucchero, Francesco Guccini)
  2. Someone Else's Tears – 3:39 (testo: Bono Vox)
  3. Soldati nella mia città – 3:21
  4. È un peccato morir – 3:43 (testo: Zucchero, Pasquale Panella)
  5. Vedo nero – 3:56 (Zucchero, Mimmo Cavallo)
  6. Oltre le rive – 4:44 (testo: Zucchero, Pacifico – musica: Zucchero, G. Cancogni, N. Cancogni, Max Marcolini)
  7. Un uovo sodo – 3:17
  8. Chocabeck – 4:47 (testo: Zucchero, P. Panella)
  9. Alla fine – 3:46
  10. Spicinfrin Boy – 3:55
  11. God Bless the Child – 3:49 (testo: Chaz Jankel, Roland Orzabal, Hussy Derek)

Versione inglese (Zucchero Who?)[modifica | modifica wikitesto]

CD1
  1. Un soffio caldo – 5:04 (testo: Zucchero, Francesco Guccini)
  2. Il suono della domenica – 3:39
  3. Soldati nella mia città – 3:21
  4. È un peccato morir – 3:43 (testo: Zucchero, Pasquale Panella)
  5. Vedo nero – 3:56 (Zucchero, Mimmo Cavallo)
  6. Oltre le rive – 4:44 (testo: Zucchero, Pacifico – musica: Zucchero, G. Cancogni, N. Cancogni, Max Marcolini)
  7. Un uovo sodo – 3:17
  8. Chocabeck – 4:47 (testo: Zucchero, P. Panella)
  9. Alla fine – 3:46
  10. Spicinfrin Boy – 3:55
  11. God Bless the Child – 3:49 (testo: Chaz Jankel, Roland Orzabal, Hussy Derek)
CD2

Le tracce 1, 2, 4, 5, 7, 8, 9, 10 sono le versioni inglesi dei corrispettivi brani in italiano.

  1. Life – 5:04 (testo: Roland Orzabal)
  2. Someone Else's Tears – 3:39 (testo: Bono Vox)
  3. Soldati nella mia città – 3:21
  4. Glory – 3:43 (testo: Brendan O'Brien, Tom Douglas)
  5. Devil in My Mirror – 3:56 (testo: J. Irvin Dally)
  6. Oltre le rive – 4:44 (testo: Zucchero, Pacifico – musica: Zucchero, G. Cancogni, N. Cancogni, Max Marcolini)
  7. Gotta Feeling – 3:17 (testo: Brendan O'Brien, Tom Douglas)
  8. Spirit Together – 4:47 (testo: Iggy Pop, J. Irvin Dally)
  9. Too Late – 3:46 (testo: Iggy Pop, Zucchero)
  10. In the Sky – 3:55 (testo: Brendan O'Brien, Tom Douglas, Zucchero)
  11. God Bless the Child – 3:49 (testo: Chaz Jankel, Roland Orzabal, Hussy Derek)

Versione americana[modifica | modifica wikitesto]

  1. Life – 5:04 (testo: Roland Orzabal)
  2. Someone Else's Tears – 3:39 (testo: Bono Vox)
  3. Soldati nella mia città – 3:21
  4. Glory – 3:43 (testo: Brendan O'Brien, Tom Douglas)
  5. Devil in My Mirror – 3:56 (testo: J. Irvin Dally)
  6. Oltre le rive – 4:44 (testo: Zucchero, Pacifico – musica: Zucchero, G. Cancogni, N. Cancogni, Max Marcolini)
  7. Gotta Feeling – 3:17 (testo: Brendan O'Brien, Tom Douglas)
  8. Spirit Together – 4:47 (testo: Iggy Pop, J. Irvin Dally)
  9. Too Late – 3:46 (testo: Iggy Pop, Zucchero)
  10. In the Sky – 3:55 (testo: Brendan O'Brien, Tom Douglas, Zucchero)
  11. God Bless the Child – 3:49 (testo: Chaz Jankel, Roland Orzabal, Hussy Derek)

Versione francese[modifica | modifica wikitesto]

  1. Un soffio caldo – 5:04 (testo: Zucchero, Francesco Guccini)
  2. L'échos des dimanches (feat. Patrick Fiori) – 3:39 (testo: Zucchero, Jean-Jacques Goldman)
  3. Soldati nella mia città – 3:21
  4. È un peccato morir – 3:43 (testo: Zucchero, Pasquale Panella)
  5. Vedo nero – 3:56 (Zucchero, Mimmo Cavallo)
  6. Oltre le rive – 4:44 (testo: Zucchero, Pacifico – musica: Zucchero, G. Cancogni, N. Cancogni, Max Marcolini)
  7. Un uovo sodo – 3:17
  8. Chocabeck – 4:47 (testo: Zucchero, P. Panella)
  9. Alla fine – 3:46
  10. Spicinfrin Boy – 3:55
  11. God Bless the Child – 3:49 (testo: Chaz Jankel, Roland Orzabal, Hussy Derek)

Versione svizzera[modifica | modifica wikitesto]

La versione svizzera dell'album è composta da tre CD. I primi due contengono la raccolta All the Best, il terzo la versione italiana di Chocabeck.

Versione Deluxe (2011)[modifica | modifica wikitesto]

Nella versione Deluxe sono inclusi, oltre al CD1, CD2 e DVD, anche un poster e cinque stampe.

CD1
  1. Un soffio caldo – 5:04 (testo: Zucchero, Francesco Guccini)
  2. Il suono della domenica – 3:39
  3. Soldati nella mia città – 3:21
  4. È un peccato morir – 3:43 (testo: Zucchero, Pasquale Panella)
  5. Vedo nero – 3:56 (Zucchero, Mimmo Cavallo)
  6. Oltre le rive – 4:44 (testo: Zucchero, Pacifico – musica: Zucchero, G. Cancogni, N. Cancogni, Max Marcolini)
  7. Un uovo sodo – 3:17
  8. Chocabeck – 4:47 (testo: Zucchero, P. Panella)
  9. Alla fine – 3:46
  10. Spicinfrin Boy – 3:55
  11. God Bless the Child – 3:49 (testo: Chaz Jankel, Roland Orzabal, Hussy Derek)
CD2
  1. Life – 5:04 (testo: Roland Orzabal)
  2. Someone Else's Tears – 3:39 (testo: Bono Vox)
  3. Glory – 3:43 (testo: Brendan O'Brien, Tom Douglas)
  4. Devil in My Mirror – 3:56 (testo: J. Irvin Dally)
  5. Gotta Feeling – 3:17 (testo: Brendan O'Brien, Tom Douglas)
  6. Spirit Together – 4:47 (testo: Iggy Pop, J. Irvin Dally)
  7. Too Late – 3:46 (testo: Iggy Pop, Zucchero)
  8. In the Sky – 3:55 (testo: Brendan O'Brien, Tom Douglas, Zucchero)
DVD
  1. Un soffio caldo
  2. Il suono della domenica
  3. Soldati nella mia città
  4. È un peccato morir
  5. Vedo nero
  6. Oltre le rive
  7. Un uovo sodo
  8. Chocabeck
  9. Alla fine
  10. Spicinfrin Boy
  11. God Bless the Child
  12. Someone Else's Tears
  13. Glory
  14. Devil in My Mirror
  15. Gotta Feeling
  16. Spirit Together
  17. Too Late
  18. In the Sky

Versione Deluxe natalizia (2011)[modifica | modifica wikitesto]

La versione Deluxe natalizia presenta gli stessi contenuti della versione Deluxe, con l'aggiunta del vinile del disco.

Versione a edizione limitata (2016)[modifica | modifica wikitesto]

Il vinile del disco è stato nuovamente pubblicato nel box set ad edizione limitata Studio Vinyl Collection del 2016.

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

  • Zucchero - voce, cori, chitarra acustica, chitarra 12 corde, pianoforte, Fender Rhodes, organo Hammond, clavicembalo
  • Greg Leisz - chitarra acustica, chitarra elettrica, pedal steel guitar, banjo, mandolino
  • Brendan O'Brien - tastiera, chitarra, cori
  • Josh Freese - percussioni
  • Aaron Sterling - batteria, percussioni
  • Max Marcolini - chitarra acustica, chitarra elettrica
  • Patrick Warren - tastiera
  • Jon Hopkins - tastiera
  • Blacks Mills - chitarra acustica
  • Paul Bushnell - basso
  • Mark Goldenberg - chitarra
  • Davide Rossi - viola, archi
  • Stephanie O'Keefe - corno francese
  • John Yoakum - corno francese, corno inglese, ottavino
  • Bob Carr - fagotto
  • Tom Peterson - flauto
  • Ira Nepus - trombone
  • Unni e Visigoti Gospel, Brian Wilson, Jeffrey Foskett, Lunisiana Soul, Vincenzo Draghi - cori

Successo commerciale[modifica | modifica wikitesto]

L'album, ancor prima dell'inizio del relativo tour, aveva venduto più di 500 000 copie in Europa,[10] e debuttato direttamente nella prima posizione della classifica ufficiale italiana,[11] posizione mantenuta per due settimane consecutive.[12] Questo successo porta, inoltre, Chocabeck alla ventesima posizione della classifica World Albums Top 40 durante la settimana 47 del 2010.[13] Grazie alla permanenza nella top 100 italiana per 89 settimane, il 28 maggio 2011 riceve il Wind Music Awards multiplatino per aver superato le 120 000 copie. È stato il sesto album più venduto in Italia nel 2010 e il decimo nel 2011. Nel dicembre 2013 il disco ha ricevuto il quinto disco di platino per le oltre 300 000 copie vendute in Italia.[2] Ha venduto oltre un milione di copie nel mondo, di cui circa 850 000 nei primi due anni dalla pubblicazione.[14]

Classifiche[modifica | modifica wikitesto]

Classifiche settimanali[modifica | modifica wikitesto]

Classifica (2010) Posizione
massima
Austria[15] 7
Belgio (Fiandre)[16] 47
Belgio (Vallonia)[17] 53
Croazia[18] 21
Europa[19] 15
Francia[20] 112
Germania[21] 16
Italia[22] 1
Paesi Bassi[23] 31
Svizzera[24] 2

Classifiche di fine anno[modifica | modifica wikitesto]

Classifica (2010) Posizione
Germania[25] 166
Italia[26] 6
Svizzera[27] 26
Classifica (2011) Posizione
Germania[28] 291
Italia[29] 10
Svizzera[30] 14
Classifica (2012) Posizione
Italia[31] 76

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (DE) Zucchero - Chocabeck – Gold & Platin, su IFPI Austria. URL consultato il 14 aprile 2023.
  2. ^ a b CERTIFICAZIONE ALBUM fisici e digitali dalla settimana 1 del 2009 alla settimana 52 del 2013 (PDF), su fimi.it, FIMI. URL consultato il 21 ottobre 2015 (archiviato dall'url originale il 19 gennaio 2014).
  3. ^ (EN) Awards 2010 - Singles and Albums, su swisscharts.com. URL consultato il 17 dicembre 2010.
  4. ^ recensione di Chocabeck, su allmusic.com.
  5. ^ a b Franco Zanetti, Zucchero - CHOCABECK - la recensione, su rockol.it, 2 novembre 2010. URL consultato il 27 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 10 marzo 2016).
  6. ^ ZUCCHERO, 'CHOCABECK': 'CANTO LA DOMENICA DI PAESE DALL'ALBA AL TRAMONTO', in Rockol, 31 ottobre 2010. URL consultato il 20 ottobre 2015.
  7. ^ a b La Stampa Archiviato il 1º novembre 2010 in Internet Archive.
  8. ^ Zucchero torna a casa insieme a tanti amici da Guccini a Bono, su ricerca.repubblica.it. URL consultato il 12.11.2010.
  9. ^ Chocabeck - Zucchero, su mondadorishop.it, www.mondadorishop.it. URL consultato il 13 novembre 2010 (archiviato dall'url originale il 9 novembre 2010).
  10. ^ Copia archiviata, su musica10.it. URL consultato il 30 dicembre 2015 (archiviato dall'url originale il 7 febbraio 2016).
  11. ^ Classifica Fimi del 1º novembre 2010, su fimi.it. URL consultato il 12 novembre 2010 (archiviato dall'url originale il 6 marzo 2016).
  12. ^ Classifica Fimi dell'8 novembre 2010, su fimi.it. URL consultato il 12 novembre 2010 (archiviato dall'url originale il 6 marzo 2016).
  13. ^ NOVEMBER 27, 2010 (WEEK 47/10), su acharts.co. URL consultato il 29 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale il 4 febbraio 2016).
  14. ^ Zucchero ora sembra il Che per cantare a ritmo latino, su lastampa.it. URL consultato il 1º marzo 2019.
  15. ^ Andamento dell'album nella classifica dell'Austria, su austriancharts.at. URL consultato il 19 novembre 2010.
  16. ^ Andamento dell'album nella classifica del Belgio (Fiandre), su ultratop.be, www.ultratop.be. URL consultato il 13 dicembre 2010.
  17. ^ Andamento dell'album nella classifica del Belgio (Vallonia), su ultratop.be, www.ultratop.be. URL consultato il 13 dicembre 2010.
  18. ^ hdu-toplista.com, http://www.hdu-toplista.com/index.php?what=arhiva&&w=details&id=833.
  19. ^ (EN) European albums (PDF), su americanradiohistory.com, Billboard (Pag.91). URL consultato il 6 settembre 2019.
  20. ^ Andamento dell'album nella classifica in Francia, su lescharts.com. URL consultato il 13 dicembre 2010.
  21. ^ (DE) Chartverfolgung / ZUCCHERO / Longplay, su musicline.de. URL consultato il 18 maggio 2021 (archiviato dall'url originale l'11 luglio 2012).
  22. ^ Classifica settimanale dal 01/11/2010 al 07/11/2010, su fimi.it, FIMI/GfK Music Charts. URL consultato il 12 novembre 2010 (archiviato dall'url originale il 6 marzo 2016).
  23. ^ Andamento dell'album nella classifica dei Paesi Bassi, su dutchcharts.nl. URL consultato il 12 novembre 2010.
  24. ^ Andamento dell'album nella classifica della Svizzera, su hitparade.ch. URL consultato il 5 gennaio 2011.
  25. ^ (EN) The Whole Combined Germany Album Year-End-Chart 2010, su ukmix.org, Uk Mix. URL consultato il 1º settembre 2019.
  26. ^ (EN) Italia Year-End Charts 2010, su fimi.it. URL consultato il 14 gennaio 2011.
  27. ^ (EN) Swiss Year-End Charts 2010, su swisscharts.com. URL consultato il 14 gennaio 2011.
  28. ^ (EN) The Whole Combined Germany Album Year-End-Chart 2011, su ukmix.org, Uk Mix. URL consultato il 1º settembre 2019.
  29. ^ Classifiche annuali Fimi-GfK: Vasco Rossi con "Vivere o Niente" è stato l'album più venduto nel 2011, su fimi.it. URL consultato il 16 gennaio 2012 (archiviato dall'url originale il 13 settembre 2012).
  30. ^ (EN) Swiss Year-End Charts 2011, su swisscharts.com. URL consultato il 14 gennaio 2012.
  31. ^ (EN) Italia Year-End Charts 2012, su fimi.it. URL consultato il 14 gennaio 2013.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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