Rare Bird

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Rare Bird
I Rare Bird in concerto al Palasport di Torino (ottobre 1970)
Paese d'origineBandiera del Regno Unito Regno Unito
GenereRock progressivo
Art rock
Periodo di attività musicale1969 – 1975
Album pubblicati6
Studio6
Sito ufficiale

I Rare Bird è stato un gruppo di rock progressivo inglese.

Storia del gruppo[modifica | modifica wikitesto]

Il gruppo nasce nel 1968 su iniziativa di Graham Field, che inserisce un annuncio su una rivista musicale per trovare altri musicisti; dall'incontro con Dave Kaffinetti nascono i Lunch che con l'ingresso di Steve Gould e Mark Ashton diventano i Rare Bird.

Ottenuto un contratto discografico con la Charisma Records (etichetta fondata da Tony Stratton-Smith) pubblicano il primo album omonimo.

Dall'album viene tratta, come 45 giri, la canzone Sympathy, che diventa un successo mondiale vendendo, in tutto il 1970, oltre un milione di copie[1].

In Italia la canzone, tradotta da Daniele Pace in L'umanità, viene incisa da Caterina Caselli, ma il successo della versione originale dei Rare Bird (che arriva fino al secondo posto della hit parade[2]) oscura quella dell'ex casco d'oro. Recentemente il brano è stato riproposto da Zucchero Fornaciari, che ne ha inciso una cover inclusa nell'album Live in Italy del 2008.

Dopo altri album, sempre vicini al rock progressivo ma senza più il successo degli inizi, il gruppo si scioglie alla fine del 1975.

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

Album[modifica | modifica wikitesto]

Raccolte[modifica | modifica wikitesto]

Singoli[modifica | modifica wikitesto]

  • 1970 - Sympathy/Devil's High Concern (Charisma Records)
  • 1970 - What You Want to Know/Hammerhead (Charisma Records)
  • 1973 - Virginia/Lonely Street (Polydor Records)
  • 1974 - Body and Soul/Redman (Polydor Records)
  • 1975 - Don't Be Afraid/Passing Through (Polydor Records)
  • 1975 - Sympathy/Beautiful Scarlet (Charisma Records)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Joseph Murrells, The Book of Golden Discs, Londra, 1978
  2. ^ Dario Salvatori, 25 anni di Hit Parade, 1982, Mondadori

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN2148704137236932455 · ISNI (EN0000 0001 1497 9350 · LCCN (ENn95017550 · GND (DE10165250-1 · BNF (FRcb13906049x (data) · J9U (ENHE987011614401205171