Fianna Fáil

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Fianna Fáil
(IT) Soldati del Destino
LeaderMicheál Martin
StatoBandiera dell'Irlanda Irlanda
Sede65–66 Lower Mount
Street, Dublin 2
Fondazione23 marzo 1926
IdeologiaConservatorismo[1][2][3][4]
Populismo[5]
Nazionalismo irlandese[6][7]
Europeismo[8][9]
CollocazioneCentro/Centro-destra
Coalizionecon Fine Gael e Partito Verde
Partito europeoALDE
Gruppo parl. europeoRenew Europe
Affiliazione internazionaleInternazionale liberale
Seggi Dáil Éireann
37 / 160
Seggi Seanad Éireann
21 / 60
Seggi Europarlamento
2 / 13
(2019)
Iscritti21 600 (2015)
Sito webwww.fiannafail.ie/

Il Fianna Fáil - The Republican Party (tradotto dal gaelico: Soldati del Destino, ascolta; dall'inglese: Il Partito Repubblicano) è un partito politico di centro[10][11][12] e centro-destra[13][14][15] della Repubblica d'Irlanda. Assieme al Fine Gael rappresenta storicamente il più importante partito politico irlandese.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il Fianna Fáil venne fondato nel 1926 da Éamon de Valera. Inizialmente il partito era caratterizzato da posizioni di centro-sinistra venate da un certo radicalismo ed era fortemente repubblicano e contrario al mantenimento di legami stretti con la Gran Bretagna, tanto che si oppose strenuamente alla ratifica del trattato anglo-irlandese del 1921 che sanciva la nascita dello Stato Libero d'Irlanda.

Tradizionalmente il Fianna Fáil è stato visto come collocato alla destra del Partito Laburista e a sinistra del Fine Gael. Con il tempo le posizioni del partito si sono spostate verso posizioni liberal-democratiche e conservatrici, anche grazie alla sua affermazione come principale partito di governo del paese. Tra il 1989 e il 2011 ha guidato infatti governi di coalizione con partiti di sinistra e di destra.

Nell'aprile 2009 il Fianna Fáil aderì in sede europea all'ALDE, malgrado il suo posizionamento non univocamente liberale,[16] tanto che soprattutto all'inizio tende a discostarsene in materia fiscale e di diritti civili.[17]

Ideologia e politiche[modifica | modifica wikitesto]

Fianna Fáil è considerato un partito conservatore,[18][19][20][21][22][23][24] come Fine Gael, ma anche nazionalista.[25][26] Si è presentato come una "grande chiesa",[27][28][29][30] un partito di massa che ha attirato il sostegno di classi sociali disparate, con un'ideologia e un posizionamento politico definiti in modo relativamente vago e flessibile, adattabili in modo pragmatico alle tendenze dell'elettorato. Esponenti come Brian Lenihan Snr negli anni Ottanta e Bertie Ahern negli anni 2000 ribadirono la natura di "partito pigliatutto" della loro formazione politica.[31]

Le politiche di Fianna Fáil contengono tuttavia una serie di aspetti durevoli, vale a dire un impegno per l'unità irlandese,[32] la promozione e la protezione della lingua irlandese e il mantenimento della tradizione di neutralità militare dell'Irlanda. Distintamente più populista, nazionalista e, in generale, più economicamente interventista di Fine Gael, il partito condivide nondimeno con il rivale il sostegno all'Unione europea e un'opposizione al repubblicanesimo della forza fisica.

R. Ken Carty scrisse di Fianna Fáil e Fine Gael che erano "eterogenei nelle loro basi di sostegno, relativamente indifferenziati in termini di politica o programma, e notevolmente stabili nei loro livelli di supporto".[27][28][29][30] Sondaggi di esperti, sondaggi di opinione e sui candidati non riescono a rilevare forti distinzioni tra Fianna Fáil e Fine Gael.[27][28][29][30] Molti sottolineano la politica della guerra civile irlandese e ritengono che la base per la divisione sia stato il disaccordo sulla strategia per realizzare un'Irlanda unita. Kevin Byrne e il politologo Eoin O'Malley hanno respinto questa teoria e hanno sostenuto che le differenze tra le due parti vanno molto più indietro nella storia irlandese: collegarono le parti a diverse tradizioni nazionaliste (rispettivamente, illuminismo irlandese per Fine Gael e nazionalismo gaelico per il Fianna Fáil) che a loro volta potevano essere collegate alle migrazioni anglo-normanne e all'influenza inglese in Irlanda e alla popolazione nativa gaelica.[33]

Il nome e il logo del partito incorporano le parole "The Republican Party". Secondo Fianna Fáil, "il repubblicano qui sta sia per l'unità dell'isola che per l'impegno verso i principi storici della filosofia repubblicana europea, vale a dire la libertà, l'uguaglianza e la fraternità".[34]

È interessante notare che nel nome del partito compaia il termine "Fianna"[35]: questo termine, tradotto variamente come "soldati", "gruppo armato", "banda di uomini armati", si riferisce a una realtà irlandese che assume una connotazione epica. Le ballate irlandesi spesso narrano le gesta di una "Fianna", la quale esprimerebbe i valori di libertà del popolo irlandese, sebbene all'atto pratico queste formazioni paramilitari abbiano commesso anche delitti e soprusi.

Risultati elettorali[modifica | modifica wikitesto]

Il Fianna Fáil è stato al governo per la maggior parte della storia della repubblica d'Irlanda. Dopo il Partito Socialdemocratico dei Lavoratori di Svezia, il Fianna Fáil vanta la più lunga permanenza al governo di un paese (sette volte e per complessivi quarantasette anni). Il suo periodo più lungo di permanenza ininterrotta al governo è stato di 15 anni e 11 mesi tra il 1932 e il 1948 con Éamon de Valera. Il periodo più lungo trascorso all'opposizione è stato di 4 anni e 4 mesi tra il 1973 e il 1977.

Tutti i leader del Fianna Fáil sono stati Taoiseach. Dei nove presidenti della repubblica irlandese eletti finora, tutti, ad eccezione di Mary Robinson e Michael D. Higgins, erano membri del Fianna Fáil o erano stati appoggiati dal partito nella loro candidatura.

Fino alle elezioni del 2011 il Fianna Fáil è sempre stato il partito con più seggi nel Dáil Éireann. Alle elezioni generali del 2011 il partito subì una sconfitta di dimensioni storiche, conseguendo il suo peggior risultato di sempre e diventando il terzo partito del paese. Passò dal 41,6% dei voti ottenuti alle elezioni del 2007 al 17,4% e da 77 a 20 seggi.

Elezioni legislative[modifica | modifica wikitesto]

Anno Voti % +/- Seggi +/- Status
06/1927 299 486 26,2 (2.º)
44 / 153
Opposizione
09/1927 411 777 35,2 (2.º) Aumento9,0
57 / 153
Aumento13 Opposizione
1932 566 498 44,5 (1.º) Aumento9,3
72 / 153
Aumento15 Governo
1933 689 054 49,7 (1.º) Aumento5,2
77 / 153
Aumento5 Governo
1937 599 040 45,2 (1.º) Diminuzione4,5
69 / 138
Diminuzione8 Governo
1938 667 996 51,9 (1.º) Aumento6,7
77 / 138
Aumento8 Governo
1943 557 525 41,9 (1.º) Diminuzione10,0
67 / 138
Diminuzione10 Governo
1944 595 259 48,9 (1.º) Aumento7,0
76 / 138
Aumento9 Governo
1948 553 914 41,9 (1.º) Diminuzione7,0
68 / 147
Diminuzione8 Opposizione
1951 616 212 46,3 (1.º) Aumento4,4
69 / 147
Aumento1 Governo
1954 578 960 43,4 (1.º) Diminuzione2,9
65 / 147
Diminuzione4 Opposizione
1957 592 994 48,3 (1.º) Aumento4,9
78 / 147
Aumento13 Governo
1961 512 073 43,8 (1.º) Diminuzione4,5
70 / 144
Diminuzione7 Governo
1965 597 414 47,7 (1.º) Aumento3,9
72 / 144
Aumento2 Governo
1969 602 234 45,7 (1.º) Diminuzione2,0
75 / 144
Aumento3 Governo
1973 624 528 46,2 (1.º) Aumento0,5
69 / 144
Diminuzione6 Opposizione
1977 811 615 50,6 (1.º) Aumento4,4
84 / 148
Aumento15 Governo
1981 777 616 45,3 (1.º) Diminuzione5,3
78 / 166
Diminuzione6 Opposizione
02/1982 786 951 47,3 (1.º) Aumento2,0
81 / 166
Aumento3 Governo
11/1982 763 313 45,2 (1.º) Diminuzione2,1
75 / 166
Diminuzione6 Opposizione
1987 784 547 44,1 (1.º) Diminuzione1,3
81 / 166
Aumento6 Governo
1989 731 472 44,1 (1.º) Stabile
77 / 166
Diminuzione4 Governo
1992 674 650 39,1 (1.º) Diminuzione5,0
68 / 166
Diminuzione9 Governo
1997 703 700 39,3 (1.º) Aumento0,2
77 / 166
Aumento9 Governo
2002 770 748 41,5 (1.º) Aumento2,2
81 / 166
Aumento4 Governo
2007 858 565 41,6 (1.º) Aumento0,1
77 / 166
Diminuzione4 Governo
2011 387 358 17,4 (3.º) Diminuzione24,2
20 / 166
Diminuzione57 Opposizione
2016 519 356 24,3 (2.º) Aumento6,9
44 / 158
Aumento24 Sostegno parlamentare
2020 484 320 22,2 (2.º) Diminuzione2,1
38 / 160
Diminuzione6 Governo (Coalizione)

Elezioni europee[modifica | modifica wikitesto]

Anno Voti % +/- Seggi +/-
1979 464 451 34,7 (1.º)
5 / 15
1984 438 946 39,2 (1.º) Aumento4,5
8 / 15
Aumento3
1989 514 537 31,5 (1.º) Diminuzione7,7
6 / 15
Diminuzione2
1994 398 066 35,0 (1.º) Aumento3,5
7 / 15
Aumento1
1999 537 757 38,6 (1.º) Aumento3,6
6 / 15
Diminuzione1
2004 524 504 29,5 (1.º) Diminuzione9,1
4 / 13
Diminuzione2
2009 440 562 24,1 (2.º) Diminuzione5,4
3 / 12
Diminuzione1
2014 369 545 22,3 (1.º) Diminuzione1,8
1 / 11
Diminuzione2
2019 277 705 16,6 (2.°) Diminuzione5,7
1 / 11
Stabile

Leader[modifica | modifica wikitesto]

Il presidente del Fianna Fáil viene eletto dal congresso del partito, mentre il suo leader viene eletto dal gruppo parlamentare del partito. Tuttavia di fatto le due cariche coincidono e sono sempre state ricoperte dalla medesima persona, tranne per brevi periodi di passaggio.

Presenza nell'Irlanda del Nord[modifica | modifica wikitesto]

Il 17 settembre 2007 il Fianna Fáil annunciò che il partito si sarebbe per la prima volta organizzato anche nell'Irlanda del Nord. Pochi giorni dopo cominciò a reclutare membri nelle università e a fondare associazioni politiche a Belfast e a Derry. Il 7 dicembre 2007 il partito annunciò che era stato registrato dalla commissione elettorale del Regno Unito, diventando così un partito ufficialmente riconosciuto nell'Ulster[36]. Nel 2009 il congresso del Fianna Fáil promosse la creazione di sezioni del partito nelle varie contee dell'Irlanda del Nord.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ T. Banchoff, Legitimacy and the European Union, Taylor & Francis, 28 giugno 1999, pp. 127–, ISBN 978-0-415-18188-4. URL consultato il 26 agosto 2012.
  2. ^ George A. Kourvetaris e Andreas Moschonas, The Impact of European Integration: Political, Sociological, and Economic Changes, Greenwood Publishing Group, 1996, pp. 208–, ISBN 978-0-275-95356-0. URL consultato il 26 agosto 2012.
  3. ^ Margaret Scanlan, Culture And Customs of Ireland, Greenwood Publishing Group, 30 marzo 2006, pp. 74–, ISBN 978-0-313-33162-6. URL consultato il 26 agosto 2012.
  4. ^ Ian Budge, David Robertson e Derek Hearl, Ideology, Strategy and Party Change: Spatial Analyses of Post-War Election Programmes in 19 Democracies, Cambridge University Press, 9 luglio 1987, pp. 137–, ISBN 978-0-521-30648-5. URL consultato il 26 agosto 2012.
  5. ^ [collegamento interrotto]
  6. ^ Michael O'Loughlin, Republicanism still a potent link between Fianna Fáil and Sinn Féin, su The Irish Times. URL consultato il 12 febbraio 2020 (archiviato dall'url originale il 9 luglio 2020).
  7. ^ Michael Marsh, Fianna Fáil; History, Policies, & Facts, su Encyclopedia Britannica. URL consultato il 29 luglio 2020 (archiviato dall'url originale il 31 luglio 2020).
  8. ^ Katy Hayward e Jonathan Fallon, Fianna Fáil: Tenacious Localism, Tenuous Europeanism, in Irish Political Studies, vol. 24, n. 4, 2009, pp. 491–509, DOI:10.1080/07907180903274784.
  9. ^ Routledge Handbook of European Elections (archiviato dall'url originale il 9 luglio 2020).. P.247. Chapter author – Richard Dunphy. Book edited by Donatella M. Viola. Published by Routledge in London in 2015.
  10. ^ Fianna Fail on election footing now, says Martin.. Irish Independent. Author - Daniel McConnell. Published 1 January 2015. Retrieved 18 July 2017.
  11. ^ Micheal Martin to replace Brian Cowen as Fianna Fail leader.. The Telegraph. Published 26 January 2011. Retrieved 18 July 2017.
  12. ^ Weakened Irish PM faces delicate balancing act.. EUobserver. Author - Shona Murray. Published 12 May 2016. Retrieved 18 July 2017.
  13. ^ George Taylor e Brendan Flynn, The Irish Greens, in E. Gene Frankland, Paul Lucardie e Benoît Rihoux (a cura di), Green Parties in Transition: The End of Grass-roots Democracy?, Ashgate Publishing, Ltd., 2008, p. 97, ISBN 978-0-7546-7429-0.
  14. ^ John Barlow, David Farnham, Sylvia Horton e F.F. Ridley, Comparing Public Managers, in David Farnham, Annie Hondeghem, Sylvia Horton e John Barlow (a cura di), New Public Managers in Europe: Public Servants in Transition, Springer, 2016, p. 19, ISBN 978-1-349-13947-7.
  15. ^ Gavan Titley, Beyond the yin and yang of Fine Gael and Fianna Fáil, in The Guardian, London, 24 febbraio 2011.
  16. ^ Caroline Close, The liberal party family ideology: Distinct, but diverse, in Caroline Close e Emilie van Haute (a cura di), Liberal Parties in Europe, Routledge, 12 febbraio 2019, p.  366., ISBN 9781351245487.
    «However, the liberal identity of the Irish Fianna Fáil is highly questionable.»
  17. ^ Voting behaviour in the new European Parliament: the first six months (PDF)., EP7, 1st Semester: July–December 2009, votewatch.eu.
  18. ^ Kieran Allen, Fianna Fáil and Neo-Liberalism, in Studies: An Irish Quarterly Review, vol. 94, n. 373, 2005, pp. 17–25, ISSN 0039-3495 (WC · ACNP).
  19. ^ (EN) Fianna Fáil (FF), su Liberal International. URL consultato il 14 marzo 2021.
  20. ^ (EN) Dr Lubomír Kopecek e Dr Vít Hloušek, Origin, Ideology and Transformation of Political Parties: East-Central and Western Europe Compared, Ashgate Publishing, Ltd., 28 marzo 2013, ISBN 978-1-4094-9977-0.
  21. ^ (EN) Oddbjørn Knutsen, Class Voting in Western Europe: A Comparative Longitudinal Study, Lexington Books, 2006, ISBN 978-0-7391-1095-9.
  22. ^ (EN) Thomas F. Banchoff e Mitchell P. Smith, Legitimacy and the European Union: The Contested Polity, Psychology Press, 1999, ISBN 978-0-415-18188-4.
  23. ^ (EN) Yorgos A. Kourvetaris, George A. Kourvetaris e Andreas Moschonas, The Impact of European Integration: Political, Sociological, and Economic Changes, Greenwood Publishing Group, 1996, ISBN 978-0-275-95356-0.
  24. ^ (EN) Professor of Government Ian Budge, Ian Budge, Hearl Derek, David Robertson, Derek Hearl e Cambridge University Press, Ideology, Strategy and Party Change: Spatial Analyses of Post-War Election Programmes in 19 Democracies, Cambridge University Press, 9 luglio 1987, ISBN 978-0-521-30648-5.
  25. ^ (EN) Michael O'Loughlin, Republicanism still a potent link between Fianna Fáil and Sinn Féin, su The Irish Times. URL consultato il 1º marzo 2021.
  26. ^ (EN) Fianna Fail | History, Policies, & Facts, su Encyclopedia Britannica. URL consultato il 1º marzo 2021.
  27. ^ a b c Michael Laver e Kenneth Benoit, The Evolution of Party Systems Between Elections (PDF), in American Journal of Political Science, vol. 47, n. 2, aprile 2003, pp. 215–233, DOI:10.1111/1540-5907.00015. URL consultato il 24 giugno 2013.
  28. ^ a b c Kenneth Benoit e Michael Laver, Estimating Irish Party Positions Using Computer Wordscoring: The 2002 Elections, in Irish Political Studies, vol. 18, n. 1, giugno 2003, pp. 97–107, DOI:10.1080/07907180312331293249.
  29. ^ a b c Kenneth Benoit e Michael Laver, Mapping the Irish Policy Space: Voter and Party Spaces in Preferential Elections (PDF), in The Economic and Social Review, vol. 36, n. 2, Summer–Autumn 2005, pp. 83–108. URL consultato il 24 giugno 2013.
  30. ^ a b c Karin Gilland Lutz, Irish party competition in the new millennium: Change, or plus ça change?, in Irish Political Studies, vol. 18, n. 2, Winter 2003, pp. 40–59, DOI:10.1080/1364298042000227640.
  31. ^ Diarmaid Ferriter, Diarmaid Ferriter: Fianna Fáil now bereft of its catch-all credentials, in Irish Times, 28 gennaio 2022. URL consultato il 29 gennaio 2022 (archiviato dall'url originale il 26 febbraio 2022).
  32. ^ Stephen Kelly, Fianna Fáil, Partition and Northern Ireland, 1926-1971, Dublin, Irish Academic Press, 2013, pp. 9–12.
  33. ^ Kevin Byrne e Eoin O'Malley, Politics with Hidden Bases: unearthing party system's deep roots (PDF), in British Journal of Politics and International Relations, vol. 14, n. 4, novembre 2012, pp. 613–629, DOI:10.1111/j.1467-856X.2011.00478.x.
  34. ^ Our Party, su fiannafail.ie, Fianna Fáil, 28 ottobre 2013 (archiviato dall'url originale l'8 settembre 2013).
  35. ^ Si pronuncia "fìanna", accentando la "i".
  36. ^ FF officially recognised in Northern Ireland, su rte.ie, RTÉ, 7 dicembre 2007. URL consultato il 4 giugno 2011.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Joe Ambrose (2006) Dan Breen and the IRA, Douglas Village, Cork: Mercier Press, 223 pagg., ISBN 1-85635-506-3
  • Bruce Arnold (2001) Jack Lynch: Hero in Crisis, Dublino: Merlin, 250 pagg. ISBN 1-903582-06-7
  • Tim Pat Coogan (1993) De Valera: long fellow, long shadow, Londra: Hutchinson, 772 pagg., ISBN 0-09-175030-X
  • Joe Joyce and Peter Murtagh (1983) The Boss: Charles J. Haughey in government, Swords, Dublino: Poolbeg Press, 400 pagg., ISBN 0-905169-69-7
  • T. Ryle Dwyer (2001) Nice fellow: a biography of Jack Lynch, Cork: Mercier Press, 416 pagg., ISBN 1-85635-368-0
  • T. Ryle Dwyer (1999) Short fellow: a biography of Charles J. Haughey, Dublino: Marino, 477 pagg., ISBN 1-86023-100-4
  • T. Ryle Dwyer, (1997) Fallen Idol: Haughey's controversial career, Cork: Mercier Press, 191 pagg., ISBN 1-85635-202-1
  • Raymond Smith (1986) Haughey and O'Malley: The quest for power, Dublino: Aherlow, 295 pagg., ISBN 1-87013-800-7
  • Tim Ryan (1994) Albert Reynolds: the Longford leader: the unauthorised biography, Dublino: Blackwater Press, 226 pagg., ISBN 0-86121-549-4
  • Dick Walsh (1986) The Party: Inside Fianna Fáil, Dublino: Gill & Macmillan, 161 pagg., ISBN 0-7171-1446-5

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