Mary Robinson

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Disambiguazione – Se stai cercando la poetessa e attrice teatrale, vedi Mary Robinson (poetessa).
Mary Robinson
Mary Robinson nel 2014

Presidente della Repubblica d'Irlanda
Durata mandato3 dicembre 1990 –
12 settembre 1997
Capo del governoCharles Haughey
Albert Reynolds
John Bruton
Bertie Ahern
PredecessorePatrick John Hillery
SuccessoreMary McAleese

Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani
Durata mandato12 settembre 1997 –
12 settembre 2002
PredecessoreJosé Ayala Lasso
SuccessoreSérgio Vieira de Mello

Senatore
Durata mandato5 novembre 1969 –
5 luglio 1989
CircoscrizioneDublin University
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoIndipendente (prima del 1977, 1985-)
In precedenza:
Partito Laburista (1977-1985)
UniversitàTrinity College di Dublino
King's Inns
Università di Harvard
ProfessioneBarrister, diplomatico
FirmaFirma di Mary Robinson

Mary Therese Winifred Bourke, coniugata Robinson (in irlandese Máire Bean Mhic Róibín; Ballina, 21 marzo 1944), è una politica e avvocato irlandese, prima donna nonché prima laburista a diventare presidente del suo Paese il 3 dicembre 1990[1].

Dal 1997 al 2002 fu anche Alta commissaria ONU per i diritti umani.[2]

Tra i riconoscimenti conferitile, figurano il Premio Erasmo nel 1999[3] e il Premio Sonning nel 2002.[4] Nel 2003 ottenne a Berlino la Medaglia Otto Hahn per la Pace.

Formazione e carriera professionale[modifica | modifica wikitesto]

Mary Robinson ha studiato al Trinity College di Dublino e poi al King's Inns. Ha anche studiato all'Università di Harvard. Di ritorno in Irlanda, ha insegnato diritto europeo al Trinity College. Avvocata di formazione e professione, Mary Robinson è stata rapidamente coinvolta nella politica. Ha combattuto per difendere le libertà fondamentali e i diritti umani.

Carriera politica[modifica | modifica wikitesto]

Mary Robinson è stata eletta per la prima volta al Senato come indipendente nel 1969 ed è stata membro dell'Alta Camera fino al 1989, ma è stata sconfitta come candidata al Partito Laburista al Dáil Éireann nel 1977 e nel 1981. Era anche membro del Consiglio comunale di Dublino.

Ha pubblicato scritti su diritto di famiglia e questioni costituzionali.

Presidente della Repubblica, dimissioni e incarico come Alta commissaria delle Nazioni Unite per i diritti umani[modifica | modifica wikitesto]

La presidente Mary Robinson alla Conferenza di Amnesty International in Irlanda, presso il Silver Springs Hotel, nel febbraio 1996

Il Partito Laburista la candidò alle elezioni presidenziali del 7 novembre 1990, che vinse con il 51,9% dei voti. Prestò giuramento il 3 dicembre per un periodo di sette anni.

Il 12 settembre 1997, ha rassegnato le dimissioni dall'incarico tre mesi prima della fine del suo mandato per entrare in carica tre giorni dopo come Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani. Robinson è stata la prima Alta commissaria delle Nazioni Unite per i diritti umani a visitare il Tibet,[5] dove ha viaggiato nel 1998. Nel 2001, ha annunciato che non avrebbe cercato un secondo mandato in carica, affermando che lei aveva pensato che potesse fare di più al di fuori dei "vincoli" dell'ONU.[6] Fino al settembre 2002, ha prestato servizio presso la Segreteria Generale di Kofi Annan.

Mary Robinson ha presieduto la Commissione internazionale dei giuristi dal 2008 al 2010.

Distinzioni[modifica | modifica wikitesto]

Mary Robinson è attualmente Cancelliera del Trinity College di Dublino.

È anche uno dei membri fondatori del Collegium internazionale di etica, politica e scienza, un'associazione che mira a fornire risposte intelligenti e appropriate che i popoli del mondo si aspettano dalle nuove sfide del nostro tempo.

Dal 6 al 9 novembre 2006, ha partecipato alla conferenza internazionale presso l'Università Gadjah Mada per l'adozione dei Principi di Yogyakarta per la protezione dei diritti umani delle persone lesbiche, gay, bisessuali e transgender (LGBT).

Dal 2007 fa parte del gruppo Global Elders, creato da Nelson Mandela per promuovere la pace e i diritti umani in tutto il mondo.

Mary Robinson è anche membro onorario del Club of Budapest.[7]

Onorificenze e premi[modifica | modifica wikitesto]

Robinson mentre riceve la medaglia presidenziale per la libertà da Barack Obama
Premio Quattro Libertà (Stati Uniti) - nastrino per uniforme ordinaria
Dama di I Classe dell'Ordine di Tomáš Garrigue Masaryk (Repubblica Ceca) - nastrino per uniforme ordinaria
Premio Principe delle Asturie per le scienze sociali (Spagna) - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia Presidenziale della Libertà (Stati Uniti d'America) - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ www.repubblica.it
  2. ^ (EN) http://www.ohchr.org/EN/ABOUTUS/Pages/Robinson.aspx
  3. ^ (EN) http://www.erasmusprijs.org/eng/page.cfm?item_ID=17&paginaID=211&action=view Archiviato il 14 agosto 2007 in Internet Archive.
  4. ^ (EN) Copia archiviata, su ku.dk. URL consultato il 21 maggio 2010 (archiviato dall'url originale il 22 maggio 2011).
  5. ^ (EN) Ngawang Choephel Drakmargyapon, « China Fails to Protect "minority rights": UN Human Rights Chief » Archiviato il 7 novembre 2017 in Internet Archive., Phayul.com, 15 settembre 2009
  6. ^ (EN) « Sideswipe as UN envoy steps down », BBC, 19 mars 2001.
  7. ^ (EN) Mary Robinson, membre d'honneur du Club de Budapest Archiviato il 12 novembre 2011 in Internet Archive..
  8. ^ Four Freedoms Award, su fourfreedoms.nl. URL consultato il 2 giugno 2022 (archiviato dall'url originale il 7 agosto 2022).
  9. ^ Elenco
  10. ^ Acta del Jurado
  11. ^ (EN) Médaille présidentielle de la liberté, 2009 Archiviato il 1º agosto 2009 in Internet Archive..
  12. ^ Max Schmidheiny Foundation

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Presidente della Repubblica d'Irlanda Successore
Patrick Hillery 3 dicembre 1990 – 12 settembre 1997 Mary McAleese
Predecessore Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani Successore
José Ayala Lasso 12 settembre 1997 – 12 settembre 2002 Sérgio Vieira de Mello
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