Dassault Falcon 7X

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Dassault Falcon 7X
Il primo Falcon 7X (F-WFBW • cn 1)
Descrizione
Tipobusiness jets
Equipaggio2 piloti
1 assistente di volo
ProgettistaBandiera della Francia Dassault Aviation
CostruttoreBandiera della Francia Dassault Aviation
Data primo volo5 maggio 2005
Data entrata in servizio1º trimestre 2007
Esemplari~87 consegnati
+230 venduti[1]
Costo unitariocirca 50 milioni di $
Dimensioni e pesi
Lunghezza23,19 m
Apertura alare26,21 m
Altezza7,83 m
Peso a vuoto18 598 kg
Peso carico15 546 kg
Peso max al decollo31 298 kg
Passeggeri8
Capacità combustibile14 488 kg
Propulsione
Motore3 turboventole P&W Canada 307A
Spinta28,48 kN (6 402 lbf) ciascuna
Prestazioni
Velocità di crociera0,80 Mach
Autonomia11 019 km (5.950 nm)
AvionicaCockpit EASy
Notedati riferibili al Falcon 7X

Falcon 7X[2]

voci di aerei civili presenti su Wikipedia
Il quarto Falcon 7X (F-WWUA • cn 4)
Particolare dell'impianto motori e dell'impennaggio.

Il Dassault Falcon 7X è un business jet trigetto a lungo raggio prodotto dall'azienda francese Dassault Aviation negli anni duemila.

L'aereo è caratterizzato da una fusoliera lunga; da un'ala bassa con winglet; una coppia di turbofan Pratt & Whitney Canada PW307 montati nella sezione di coda della fusoliera ed il terzo montato al disotto della deriva verticale; con piani orizzontali in posizione bassa e utilizza il nuovo cockpit EASy (Enhanced Avionics System) sviluppato da Dassault sulla base del sistema EPIC/PRIMUS prodotto da Honeywell e comune a tutti i Dassault Falcon.

Storia del progetto[modifica | modifica wikitesto]

Il Falcon 7X è stato sviluppato dalla Dassault per entrare nel mercato dei business jet a lungo raggio entrando in concorrenza diretta con il Gulfstream V, il Global Express e ai business jet derivati dai grossi aerei di linea (A320, B737 ecc.) sostituendo il Falcon 900 nel ruolo di aereo di punta della gamma.

Il Falcon 7X è il primo aereo al mondo interamente sviluppato al computer grazie agli strumenti creati da Dassault come il CATIA e il PLM; che hanno permesso alla ditta di non dover realizzare né modelli, né prototipi di studio; ma solo i velivoli di preserie necessari per la certificazione.

Il modello venne portato in volo per la prima volta il 5 maggio 2005 dall'aeroporto di Bordeaux-Mérignac. La certificazione e le prime consegne sono state effettuate nel primo trimestre del 2007. Il costo del velivolo si aggira tra i 37 e i 39 milioni di dollari in base all'allestimento richiesto dal cliente.

Come già per i modelli dalla famiglia Dassault Falcon (Falcon 900, Falcon 50 e Falcon 10), dal febbraio 2009 anche il Falcon 7X ha ottenuto l'autorizzazione per operare all'aeroporto di Londra-City.

Impiego operativo[modifica | modifica wikitesto]

Bandiera della Francia Francia
Il 3 luglio 2009 l'Armée de l'air ha ufficialmente ricevuto il primo Falcon 7X per il trasporto presidenziale, l'aereo è stato battezzato Carla One dagli aviatori dell'Armée de l'air in omaggio alla moglie del presidente francese Carla Bruni[3]; con i Falcon 7X l'Armée de l'air prevede di sostituire i Falcon 900 in suo possesso.

Utilizzatori[modifica | modifica wikitesto]

I proprietari di questo velivolo sono ancora pochi e sono difficilmente rintracciabili.

Civili[modifica | modifica wikitesto]

Bandiera dell'Arabia Saudita Arabia Saudita
Bandiera del Belgio Belgio
Bandiera del Canada Canada
Bandiera della Danimarca Danimarca
Bandiera della Finlandia Finlandia
Bandiera dell'Italia Italia
Bandiera del Lussemburgo
Bandiera del Regno Unito Regno Unito
Bandiera della Russia Russia
Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Bandiera della Svizzera Svizzera

Governativi[modifica | modifica wikitesto]

Bandiera della Russia Russia

Militari[modifica | modifica wikitesto]

Bandiera dell'Australia Australia
3 Falcon 7X presi in leasing ordinati ad aprile 2019, con inizio delle consegne nello stesso mese e completamento alla fine dell'anno.[4][5][6][7]
Bandiera del Belgio Belgio
2 Falcon 7X ordinati, con il primo esemplare consegnato a maggio ed il secondo ad agosto 2020.[8][9]
Bandiera della Rep. del Congo Rep. del Congo
1 Falcon 7X consegnato nel 2014 e ritirato nel 2020.[10][11]
Bandiera dell'Ecuador Ecuador
1 Falcon 7X consegnato ed in servizio al luglio 2019.[12]
Bandiera dell'Egitto Egitto
1 Falcon 7X consegnato ed in servizio all'agosto 2019.[13][14]
Bandiera della Francia Francia
2 Falcon 7F consegnati e tutti in servizio all'aprile 2020.[15] • F-RAFA (cn 68) • F-RAFB (cn 86)
    • Escadron de Transport, d'Entraînement et de Calibration 00.065 "GAËL" (ETEC) sulla BA 107 "Sous-lieutenant Dorme" de Villacoublay dal 2009
Bandiera dell'Indonesia Indonesia
1 Falcon 7X preso in leasing nel 2022 e riconsegnato nel 2023, con la consegna del primo Falcon 8X.[16][17]
Bandiera della Namibia Namibia
1 Falcon 7X consegnato.[18][19]
Bandiera della Nigeria Nigeria
2 Falcon 7X in carico alla Presidential Air Fleet ed allestito per il trasporto VIP.[20]
Bandiera dell'Ungheria Ungheria
2 Falcon 7X acquistati di seconda mano con il primo esemplare consegnato ad agosto 2018 e consegne completate al luglio 2019.[21][22][23]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (FR) La famille Falcon, su dassault-aviation.com, Dassault Aviation, 22 luglio 2009. URL consultato il 13 luglio 2021 (archiviato dall'url originale l'8 aprile 2013).
  2. ^ (FR) Falcon 7X, su dassault-aviation.com, Dassault Aviation. URL consultato il 26 luglio 2010 (archiviato dall'url originale il 29 luglio 2010).
  3. ^ (FR) Le nouvel avion de Nicolas Sarkozy, su lepoint.fr, Le Point.fr, 9 luglio 2009. URL consultato il 26 luglio 2010 (archiviato dall'url originale il 16 luglio 2013).
  4. ^ "RAAF TO REPLACE CURRENT B737 BBJs", su scramble.nl, 6 marzo 2024, URL consultato il 6 marzo 2024.
  5. ^ "RAAF TO REPLACE CHALLENGER CL-604 WITH DASSAULT FALCON 7X", su australianaviation.com.au, 9 aprile 2019, URL consultato il 10 aprile 2019.
  6. ^ "RAAF RECEIVES FIRST OF THREE LEASED FALCON 7X AIRCRAFT", su janes.com, 16 aprile 2019, URL consultato il 16 aprile 2019.
  7. ^ "Australia. Falcon 7X per la RAAF" - "Aeronautica & Difesa" N. 393 - 07/2019 pag. 68
  8. ^ "FINAL DAYS FOR BELGIAN AIR FORCE EMBRAER FLEET", su scramble.nl, 20 novembre 2020, URL consultato il 21 novembre 2020.
  9. ^ "LA FORCE AÉRIENNE BELGE REÇOIT LE PREMIER DE SES DEUX DASSAULT AVIATION FALCON 7X", su avionslegendaires.net, 5 maggio 2020, URL consultato il 5 maggio 2020.
  10. ^ "Le forze aeree del mondo. Congo" - "Aeronautica & Difesa" N. 383 - 09/2018 pag. 70
  11. ^ "LE FALCON 7X DE LA FORCE AÉRIENNE CONGOLAISE BRADÉ AUX ENCHÈRES EN FRANCE", su avionslegendaires.net, 5 ottobre 2023, URL consultato il 6 ottobre 2023.
  12. ^ "Le forze aeree del mondo. Ecuador" - "Aeronautica & Difesa" N. 393 - 07/2019 pag. 70
  13. ^ "Le forze aeree del mondo. Egitto" - "Aeronautica & Difesa" N. 394 - 08/2019 pag. 70
  14. ^ "L’INVENTAIRE DE L’AL-QŪWĀT AL-GAWWIYÄ AL-MIṢRIYA EN 2019 ET EN IMAGES", su avionslegendaires.net, 16 giugno 2019, URL consultato il 16 luglio 2019.
  15. ^ "Le forze aeree del mondo. Francia" - "Aeronautica & Difesa" N. 402 - 04/2020 pag. 70
  16. ^ "FALCON 7X FOR TNI-AU", su scramble.nl, 4 novembre 2022, URL consultato il 5 novembre 2022.
  17. ^ "DASSAULT AVIATION LIVRE UN FALCON 8X PRÉSIDENTIEL À L’INDONÉSIE", su avionslegendaires.net, 12 novembre 2023, URL consultato il 12 novembre 2023.
  18. ^ "Le forze aeree del mondo. Namibia" - "Aeronautica & Difesa" N. 451 - 05/2024 pag. 70
  19. ^ "LE PARC AÉRIEN DE LA NAMIBIAN AIR FORCE EN 2019 ET EN IMAGES", su avionslegendaires.net, 19 gennaio 2019, URL consultato il 20 gennaio 2019.
  20. ^ "NIGERIA GETTING TWO PRESIDENTIAL AW189 HELICOPTERS AMONGST OTHER ACQUISITIONS", su defenceweb.co.za, 9 luglio 2021, URL consultato il 9 luglio 2021.
  21. ^ "LOS NUEVOS AIRBUS A319 DE LA FUERZA AÉREA DE HUNGRÍA", su defensa.com, 11 luglio 2019, URL consultato il 16 luglio 2019.
  22. ^ "HUNGARYS NEW VIP FALCON ON TOUR", su airforcesmonthly.keypublishing.com, 7 dicembre 2018, URL consultato il 4 gennaio 2019.
  23. ^ "L'Aeronautica Ungherese" - "Rivista italiana difesa" N. 1 - 01/2023 pp. 54-60

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]