Brian Joubert

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Brian Joubert
Brian Joubert ai Mondiali del 2010
Nazionalità Bandiera della Francia Francia
Altezza 179 cm
Pattinaggio di figura
Specialità Pattinaggio artistico su ghiaccio singolo
Squadra Club France
Termine carriera 2014
Record
Totale 244.58 (Mondiali 2012)
P. corto 88.55 (Europei 2010)
P. libero 161.11 (Mondiali 2012)
Palmarès
Competizione Ori Argenti Bronzi
Campionati mondiali di pattinaggio di figura 1 3 2
Campionati europei di pattinaggio di figura 3 3 4
Campionati francesi di pattinaggio di figura 8 1 1

Per maggiori dettagli vedi qui

 

Brian Joubert (Poitiers, 20 settembre 1984) è un ex pattinatore artistico su ghiaccio francese, campione del mondo nel 2007, tre volte campione europeo (2004, 2007 e 2009), vincitore della finale di Grand Prix 2006 e otto volte campione nazionale francese (2003-2008, 2011 e 2012).

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

All'età di undici mesi Joubert subì l'asportazione di un rene a causa di un'infezione da stafilococco[1] . Cominciò a pattinare a quattro anni, seguendo le due sorelle maggiori che praticavano la danza su ghiaccio. Dapprima indeciso tra l'hockey e l'artistico, alla fine scelse quest'ultimo, attratto soprattutto dalla potenza e dalla bellezza dei salti[2].

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Stagione 2001-2002[modifica | modifica wikitesto]

Dopo essersi classificato terzo ai campionati nazionali francesi, Joubert partecipò ai Campionati europei di Losanna dove conquistò a sorpresa la medaglia di bronzo[3], che gli aprì le porte per i Giochi olimpici invernali di Salt Lake City, dove si piazzò quattordicesimo[4]; ai successivi Campionati mondiali di Nagano ottenne il tredicesimo posto[5] .

Stagione 2002-2003[modifica | modifica wikitesto]

Joubert vinse Skate America; questo suo primo successo in una tappa di Grand Prix coincise con il ritiro dalle competizioni del suo idolo[6] Aleksej Jagudin[7] . In seguito al quinto posto ottenuto al Trophée Lalique, si qualificò per la sua prima finale di Grand Prix, nella quale conquistò la medaglia di bronzo[8] . In dicembre si affermò per la prima volta ai campionati nazionali francesi, vinti poi per altre cinque edizioni consecutive. Ai Campionati europei del 2003 a Malmö si riconfermò sul podio con la medaglia d'argento[9] , e ai mondiali di Washington ottenne il sesto posto[10] .

Stagione 2003-2004[modifica | modifica wikitesto]

Joubert lasciò la sua prima allenatrice Véronique Guyon per passare alla guida di Laurent Depouilly, avvalendosi inoltre dei consigli del campione olimpico Aleksej Jagudin. In gennaio conquistò il titolo europeo a Budapest[11] , davanti al russo Evgenij Pljuščenko; alcune settimane dopo, ai Campionati mondiali di Dortmund, ottenne la sua prima medaglia mondiale, un argento dietro lo stesso Pljuščenko[12] .

Stagione 2004-2005[modifica | modifica wikitesto]

Dopo essere salito sul podio in due tappe di Grand Prix e aver ottenuto solo il quinto posto nella finale[13] , Joubert tornò ad allenarsi con Véronique Guyon appena prima dei Campionati europei di Torino, dove fu di nuovo argento dietro Pljuščenko[14] . Ai mondiali di Mosca, in seconda posizione dopo il programma corto, precipitò al sesto posto a causa di una controprestazione nel programma libero[15] . Nel giugno successivo abbandonò per la seconda volta Véronique Guyon per passare ad allenarsi con il russo Andrej Berezintsev.

Stagione 2005-2006[modifica | modifica wikitesto]

Joubert cominciò la stagione olimpica con due piazzamenti sul podio nel corso del Grand Prix, senza però qualificarsi per la finale; in gennaio, ai Campionati europei svoltisi a Lione, ottenne il bronzo alle spalle di Pljuščenko e dello svizzero Stéphane Lambiel[16] . Alle Olimpiadi di Torino 2006 non riuscì a concretizzare le proprie ambizioni da podio: quarto dopo il programma corto, commise vari errori nel libero che lo portarono a un deludente sesto posto[17] . Il mese successivo, ai Campionati mondiali di Calgary, Joubert decise di riproporre il programma libero della stagione 2003/2004, la colonna sonora del film Matrix[18] . La scelta si rivelò felice: terzo nel suo gruppo di qualificazione, Joubert vinse il programma corto e risultò secondo nel libero, aggiudicandosi il secondo argento mondiale in carriera[19] .

Stagione 2006-2007[modifica | modifica wikitesto]

Sotto la guida di un nuovo allenatore, Jean-Christophe Simond, e con un programma libero coreografato da Kurt Browning, Joubert vinse due tappe e la finale di Grand Prix[20]. Dopo il quinto titolo nazionale ottenuto a dicembre, conquistò per la seconda volta il titolo di campione europeo a Varsavia nel gennaio 2007[21] . In febbraio riportò una ferita al piede destro nel corso di un allenamento[22]; dopo l'operazione d'urgenza contrasse i tempi di recupero per presentarsi ai Campionati mondiali di Tokyo, svoltisi a marzo. Joubert gestì bene la pressione di essere tra i favoriti nonostante l'incidente occorsogli: vinse con margine il programma corto[23] e mantenne la prima posizione con il terzo libero. Ottenne così il titolo di campione del mondo davanti al giapponese Daisuke Takahashi e allo svizzero Stéphane Lambiel[24] . Nel corso di questa stagione Joubert rimase imbattuto[25] .

Stagione 2007-2008[modifica | modifica wikitesto]

Joubert vinse Skate Canada, ma dovette ritirarsi dal Trophée Bompard a causa di un virus che lo debilitò fortemente e ne compromise la preparazione[26] . Ai Campionati europei di Zagabria, nel gennaio 2008, apparve in ritardo di condizione, e ottenne la medaglia di bronzo dietro al ceco Tomáš Verner e a Lambiel[27].

In marzo, ai Campionati mondiali svoltisi a Göteborg, commise un errore nel programma corto (caduta sul triplo lutz) e si ritrovò in sesta posizione[28]; con un buon programma libero recuperò fino alla medaglia d'argento alle spalle del canadese Jeffrey Buttle[29] .

Stagione 2008-2009[modifica | modifica wikitesto]

Solo quarto al Trophée Bompard, Joubert vinse la Cup of Russia, qualificandosi per la finale di Grand Prix tenutasi a Goyang: tuttavia si ritirò dopo il programma corto (era in terza posizione) per via di un infortunio alla schiena riportato in allenamento[30]. A causa degli strascichi di questo problema fisico non prese parte ai campionati nazionali francesi in dicembre[31]. Nel gennaio 2009, ai Campionati europei di Helsinki, Joubert vinse il programma corto con un nuovo record personale di 86,90 punti[32]; presentò un nuovo programma libero che, nonostante qualche errore, gli permise di mantenere la posizione e di conquistare per la terza volta in carriera il titolo europeo[33]. In marzo, ai Campionati mondiali di Los Angeles, Joubert era in testa dopo il corto[34], ma alcuni errori nel programma libero lo relegarono in terza posizione[35]. In seguito a ciò, si separò da Jean-Christophe Simond per tornare alla guida di Laurent Depouilly. In aprile, al World Team Trophy indetto a Tokyo, fu secondo nell'individuale maschile[36].

Stagione 2009-2010[modifica | modifica wikitesto]

La stagione olimpica non ebbe un avvio brillante per Joubert, di nuovo quarto al Trophée Bompard, ma poi il francese vinse l'NHK Trophy[37] e pertanto si qualificò per la finale di Grand Prix. Tuttavia il 25 novembre 2009 Joubert subì un infortunio al piede destro in allenamento, analogo a quello occorsogli nel 2007[38]. Dopo una nuova operazione d'urgenza riprese in fretta la preparazione, nondimeno fu costretto a saltare la finale di Grand Prix, nonché, per il secondo anno consecutivo, i campionati nazionali. Ai Campionati europei di Tallinn, Joubert fu secondo dietro Pljuščenko nel programma corto, con un nuovo record personale di 88,55 punti; nel programma libero commise vari errori (in particolare, aprì a doppio un tentativo di quadruplo salchow), e fu superato anche da Lambiel[39]. A distanza di quattro anni, il podio di Tallinn risultò identico a quello di Lione 2006. In febbraio, alle Olimpiadi invernali di Vancouver, Joubert non nascondeva di puntare al podio (l'unico mancante al suo palmarès): invece compromise la gara già dal programma corto, mancando la combinazione col quadruplo toe-loop e cadendo sul triplo lutz[40]. Diciottesimo, non riuscì a rimontare in maniera significativa con il programma lungo e chiuse la gara in sedicesima posizione, il suo peggior risultato nel corso delle nove stagioni disputate da senior[41]. In marzo, dopo essersi sottoposto a un test[42] per poter partecipare ai Campionati mondiali di Torino, Joubert, come già quattro anni prima, tornò a competere in modo convincente dopo la delusione olimpica: con un programma corto privo di errori[43] e un lungo caratterizzato da due quadrupli toe-loop si attestò in terza posizione, conquistando il bronzo, la sua quinta medaglia mondiale consecutiva e sesta in carriera[44].

Stagione 2010-2011[modifica | modifica wikitesto]

Tornato di nuovo ad allenarsi con Véronique Guyon, Joubert si classificò quarto alla Cup of China[45] e si ritirò dal Trophée Bompard dopo un deludente programma corto a causa di una gastroenterite[46]. In dicembre vinse per la settima volta il titolo di campione nazionale[47]. Nel gennaio 2011, ai Campionati europei di Berna, Joubert, dopo un corto deludente che lo aveva relegato in settima posizione, fu autore di una buona rimonta vincendo il programma libero. Si aggiudicò l'argento, la decima medaglia in altrettante partecipazioni ai Campionati europei: eguagliò così il record di medaglie in una specialità di singolo detenuto dallo svedese Ulrich Salchow e poi raggiunto dall'austriaco Karl Schäfer[48]. I Campionati mondiali si sarebbero dovuti svolgere a Tokyo dal 21 al 27 marzo 2011, ma in seguito al terremoto di Sendai dell'11 marzo furono sospesi e poi indetti a Mosca dal 24 aprile al 1º maggio. Joubert si piazzò nono dopo il programma corto, mancando la combinazione con il quadruplo toe-loop; realizzò poi il quarto programma libero e chiuse all'ottavo posto[49].

Stagione 2011-2012[modifica | modifica wikitesto]

Joubert non partecipò al Grand Prix a causa di un infortunio alla schiena[50][51]. Rientrato alle competizioni per i campionati francesi in dicembre, riportò l'ottavo titolo nazionale[52]. Ai Campionati europei di gennaio Joubert si classificò ottavo, con vari errori sia nel programma corto che nel libero (causati anche da un inconveniente con il costume)[53]. A marzo vinse la Challenge Cup all'Aia[54]. Ai Campionati mondiali di Nizza due programmi senza sbagli valsero a Joubert il quarto posto con un nuovo primato personale nel programma libero e nel punteggio totale. Il pattinatore si dichiarò molto soddisfatto della propria prestazione di fronte al pubblico di casa[55]. In aprile partecipò al World Team Trophy indetto a Tokyo e si classificò terzo nella gara maschile[56].

Stagione 2012-2013[modifica | modifica wikitesto]

In seguito alla chiusura per lavori della pista di pattinaggio di Poitiers Joubert si trasferì a Parigi sotto la guida di Annick Dumont[57]. Joubert partecipò alla Cup of China, ma si ritirò dopo il programma corto a causa di problemi intestinali[58]; fu poi quarto al Trophée Bompard[59][60]. In dicembre non partecipò ai Campionati nazionali per via di un'influenza[61]. Poco prima dei Campionati europei di Zagabria cambiò il programma libero (la colonna sonora del film Il gladiatore) e passò ad allenarsi con Katia Krier; terminò la competizione al quarto posto[62][63]. In febbraio confermò il titolo della Challenge Cup[64]. Ai Campionati mondiali di London si classificò nono[65].

Stagione 2013-2014[modifica | modifica wikitesto]

Joubert tornò ad allenarsi a Poitiers sotto la guida di Véronique Guyon; si ritirò dai Master's di ottobre perché in ritardo con la preparazione[66]. Non partecipò alla prima tappa di Grand Prix assegnatagli, Skate America: Joubert sostenne di essere stato punito dalla propria federazione per non aver partecipato ai Master's, mentre la spiegazione ufficiale del ritiro adduceva motivi di salute[67]. In seguito il pattinatore si ritirò anche dalla Rostelecom Cup per un infortunio alla schiena. Joubert esordì al NRW Trophy di Dortmund, ottenendo il secondo posto. Ai Campionati nazionali fu secondo, piazzandosi secondo nel programma corto e vincendo il libero.

Caratteristiche tecniche[modifica | modifica wikitesto]

Joubert è apprezzato soprattutto per le sue doti di saltatore. In carriera ha effettuato più di cento salti quadrupli in competizioni internazionali[68]. Nel programma libero della Cup of Russia 2006 ha eseguito un quadruplo salchow oltre a due quadrupli toe-loop (di cui uno in combinazione con un doppio toe-loop). È il quarto pattinatore ad aver realizzato tre quadrupli in un programma (dopo lo statunitense Timothy Goebel, il cinese Min Zhang e il giapponese Takeshi Honda), il primo sotto il nuovo sistema di valutazione[69]. Joubert ha spesso dichiarato che considera i salti quadrupli molto importanti per la sua disciplina, e ha deplorato il fatto che non siano maggiormente ricompensati dal regolamento[29][70].

Per quanto riguarda le trottole, Joubert è considerato molto più carente; tuttavia si è migliorato collaborando con l'esperta pattinatrice svizzera Lucinda Ruh[71].

Programmi[modifica | modifica wikitesto]

Stagione Programma corto Programma libero Esibizioni
2013-2014 Oblivion
Concierto para quinteto
di Astor Piazzolla
versione di Gidon Kremer

Amaluna
da Cirque du Soleil
Concierto de Aranjuez
di Joaquín Rodrigo
Sandstorm
di Darude
2012-2013 Genesis
dei Justice
Aerodynamic
dei Daft Punk
Colonna sonora di
Inception
di Hans Zimmer
Colonna sonora de
Il gladiatore
di Hans Zimmer
Colonna sonora de
Il gladiatore
di Hans Zimmer
Cancion Sefaradi
di Luc Arbogast
Luna tu
di Mezzo
2011-2012 Genesis
dei Justice
Aerodynamic
dei Daft Punk
Clubbed to Death
di Rob Dougan
dalla colonna sonora di Matrix
Ça ira mon amour
da 1789 Les amants de la Bastille
An freij de an neo era
di Luc Arbogast
2010-2011 Malagueña
versione di Brian Setzer
dalla colonna sonora di
C'era una volta in Messico
Sinfonia n. 9
di Ludwig van Beethoven
Little Love
di AaRON
C'est bientôt la fin
da Mozart, l'opéra rock
Aerodynamic
dei Daft Punk
2009-2010 Rise (Leave me Alone)
di Safri Duo
Ancient Lands
di Ronan Hardiman
arrangiamento di Maxime Rodriguez
Infinity 2008
di Guru Josh Project
Sandstorm
di Darude
Le Patineur
di Julien Clerc
Merci
di Grégoire
L'Assasymphonie
da Mozart, l'opéra rock
2008-2009 Rise (Leave me Alone)
di Safri Duo
Colonna sonora de
L'ultimo dei Mohicani
di Randy Edelman, Trevor Jones
e Daniel Lanois

Colonna sonora di
Matrix Reloaded
di Don Davis
Colonna sonora di

Requiem for a Dream
di Clint Mansell
Hallelujah
versione di Rufus Wainwright
Madeleine
di Jacques Brel
Sandstorm
di Darude
I'm Yours
di Jason Mraz
2007-2008 All For You
di Sébastien Damiani
The Unforgiven
Nothing Else Matters
Creeping Death
versione degli Apocalyptica
O Verona
dalla colonna sonora di Romeo + Giulietta
di Nellee Hooper, Craig Armstrong
e Marius De Vries
Clocks
dei Coldplay
Rise (Leave me alone)
di Safri Duo
2006-2007 Colonna sonora di
007 - La morte può attendere
James Bond
di David Arnold
The Unforgiven
Nothing Else Matters
Creeping Death
versione degli Apocalyptica
O Verona
dalla colonna sonora di Romeo + Giulietta
di Nellee Hooper, Craig Armstrong
e Marius De Vries
Don't Give Up
di Josh Groban
Rise (Leave me Alone)
di Safri Duo
Armonia
di Sébastien Damiani
Elvis
Love Is All
di Roger Glover
Tu aurais dû me dire
di Tina Arena
2005-2006 Colonna sonora di
007 - La morte può attendere
James Bond
di David Arnold
Lord of the Dance
di Ronan Hardiman
Clubbed to Death
di Rob Dougan
dalla colonna sonora di Matrix
Aerodynamic
dei Daft Punk
Tant qu'on rêve encore
da Le Roi Soleil
2004-2005 Exhibit 13
Above
Time to start
dei Blue Man Group
Colonna sonora di
1492: la conquista del paradiso
di Vangelis
Lord of the Dance
di Ronan Hardiman
2003-2004 Time
dei Pink Floyd
Clubbed to Death
di Rob Dougan
dalla colonna sonora di Matrix
J'ai demandé à la lune
degli Indochine
Love's Divine
di Seal
Lettre à France
di Michel Polnareff
Ces soirées-là
di Yannick
On se retrouvera
di Francis Lalanne
2002-2003 Time
dei Pink Floyd
Colonna sonora de Gli intoccabili
di Nelson Riddle
e Ennio Morricone
Les Lacs du Connemara
di Michel Sardou
S.O.S. d'un terrien en détresse
da Starmania
Ma Gueule
di Johnny Hallyday
2001-2002 The Mexican Hat Colonna sonora di Mission
di Ennio Morricone
L'aigle noir
di Florent Pagny
Le quattro stagioni
di Antonio Vivaldi

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni internazionali
Evento 99–00 00–01 01–02 02–03 03–04 04–05 05–06 06–07 07–08 08–09 09–10 10–11 11–12 12–13 13-14
Olimpiadi 14 6 16 13
Mondiali 13 6 2 6 2 1 2 3 3 8 4 9
Europei 3 2 1 2 3 1 3 1 3 2 8 4 8
Finale di Grand Prix 3 5 1 R F
GP NHK Trophy 4 1
GP Trophée Lalique /
Trophée Bompard
5 4 2 2 1 F 4 4 R F 4
GP Cup of China 2 4 F R
GP Cup of Russia 1 1 F
GP Skate Canada 1
GP Skate America 9 1 1 3 F
Challenge Cup 1 1
NRW Trophy 2
Competizioni internazionali - Categoria Juniores
Mondiali jr. 15
JGP - Francia 4
JGP - Polonia 4
Competizioni nazionali
Campionati francesi 10 14 3 1 1 1 1 1 1 F F 1 1 F 2
Campionati francesi jr. 2 4
Master's 3 1 3 1 1 1 2 2 1 2 2 F
Competizioni a squadre
Japan Open 2S/3P
World Team Trophy 4S/2P 4S/3P 6S/7P
F = Forfait; R = Ritirato
GP = Grand Prix; JGP = Junior Grand Prix
S = Risultato di squadra; P = Risultato personale (le medaglie sono state consegnate solo per i risultati di squadra)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Brian Joubert, Loïc Lejay, Céline Longuèvre, Brian Joubert: le feu sur la glace, Paris, Jacob-Duvernet, marzo 2006, ISBN 2-84724-105-1.
  2. ^ (FR) Biographie, su brian-joubert.com, Brianjoubert.com. URL consultato il 17 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 27 maggio 2010).
  3. ^ (EN) 2002 European Figure Skating Championships: Highlights, su goldenskate.com, Goldenskate.com. URL consultato il 17 giugno 2010 (archiviato dall'url originale l'8 dicembre 2004).
  4. ^ 2002 Olympic Winter Games: Men: Result, su icecalc.com, Icecalc.com. URL consultato il 20 giugno 2010.
  5. ^ 2002 World Figure Skating Championships: Men: Result, su icecalc.com, Icecalc.com. URL consultato il 20 giugno 2010.
  6. ^ (EN) Brian Joubert: Interview, su goldenskate.com, Goldenskate.com. URL consultato il 29 marzo 2011 (archiviato dall'url originale il 27 gennaio 2010).
  7. ^ (EN) 2002 Skate America: Figure Skating Highlights, su goldenskate.com, Goldenskate.com. URL consultato il 17 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 5 luglio 2008).
  8. ^ (EN) 2002-03 Grand Prix Final of Figure Skating Championships: Highlights, su goldenskate.com, Goldenskate.com. URL consultato il 17 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 29 novembre 2009).
  9. ^ (EN) 2003 European Figure Skating Championships: Men's Highlights, su goldenskate.com, Goldenskate.com. URL consultato il 17 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 12 maggio 2008).
  10. ^ (EN) 2003 World Figure Skating Championships: Men's Highlights, su goldenskate.com, Goldenskate.com. URL consultato il 17 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 12 maggio 2008).
  11. ^ (EN) 2004 European Figure Skating Championships: Men's Highlights, su goldenskate.com, Goldenskate.com. URL consultato il 17 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 7 settembre 2008).
  12. ^ (EN) 2004 World Figure Skating Championships:Men's Highlights, su goldenskate.com, Goldenskate.com. URL consultato il 17 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 30 ottobre 2006).
  13. ^ Isu Grand Prix Final 2004/2005: Men: Result, su isufs.org, Isu.org. URL consultato il 17 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 7 dicembre 2008).
  14. ^ (EN) 2005 European Figure Skating Championships: Men's Highlights, su goldenskate.com, Goldenskate.com. URL consultato il 17 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 10 ottobre 2008).
  15. ^ (EN) 2005 World Figure Skating Championships: Men's Highlights, su goldenskate.com, Goldenskate.com. URL consultato il 17 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 30 ottobre 2006).
  16. ^ ISU European Figure Skating Championships 2006: Men: Result, su isufs.org, Isu.org. URL consultato il 17 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 27 gennaio 2010).
  17. ^ XX Winter Olympic Games Torino 2006: Men: Result, su isufs.org, Isu.org. URL consultato il 17 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 26 gennaio 2012).
  18. ^ ISU World Figure Skating Championships - Day 4, su winter-sports.cn, Winter-sports.cn. URL consultato il 17 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 5 settembre 2011).
  19. ^ ISU World Figure Skating Championships 2006: Men: Result, su isufs.org, Isu.org. URL consultato il 17 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 29 marzo 2010).
  20. ^ (EN) 2006-07 Grand Prix Final of Figure Skating:Men's Highlights, su goldenskate.com, Goldenskate.com. URL consultato il 17 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 12 ottobre 2008).
  21. ^ (EN) 2007 European Figure Skating Championships: Men's Highlights, su goldenskate.com, Goldenskate.com. URL consultato il 17 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 12 ottobre 2008).
  22. ^ (FR) Brian Joubert blessé, su 20minutes.fr, 20minutes.fr. URL consultato il 17 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2010).
  23. ^ (EN) 2007 World Figure Skating Championships: Men's Short Program Highlights, su goldenskate.com, Goldenskate.com. URL consultato il 17 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 12 gennaio 2010).
  24. ^ (EN) 2007 World Figure Skating Championships: Men's Free Skate Highlights, su goldenskate.com, Goldenskate.com. URL consultato il 17 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 12 gennaio 2010).
  25. ^ (EN) Brian Joubert: French Star is a Global Sensation, su ifsmagazine.com, Ifsmagazine.com. URL consultato il 17 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 28 marzo 2010).
  26. ^ (EN) Q&A with French champion Brian Joubert, su web.icenetwork.com, Icenetwork.com. URL consultato il 17 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2011).
  27. ^ (EN) 2008 European Figure Skating Championships – Highlights: Original Dance and Men's Long Program, su goldenskate.com, Goldenskate.com. URL consultato il 17 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 2 luglio 2009).
  28. ^ (EN) 2008 World Figure Skating Championships – Highlights: Men's Short Program and Free Dance, su goldenskate.com, Goldenskate.com. URL consultato il 17 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 14 maggio 2008).
  29. ^ a b (EN) 2008 World Figure Skating Championships – Highlights: Men's Long Program, su goldenskate.com, Goldenskate.com. URL consultato il 17 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 20 febbraio 2009).
  30. ^ (FR) Paul Defosseux, Patinage: Delobel-Schoenfelder en or, Joubert blessé en finale du Grand Prix ISU, in Le Point, 13 dicembre 2008. URL consultato il 26 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  31. ^ (FR) Paul Defosseux, Patinage: des Championnats de France élite sans Joubert et Delobel-Schoenfelder [collegamento interrotto], in Le Point, 19 dicembre 2008. URL consultato il 26 giugno 2010.
  32. ^ (EN) 2009 European Figure Skating Championships: Men's Short and Pairs Long Programs, su goldenskate.com, Goldenskate.com. URL consultato il 17 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2010).
  33. ^ (EN) 2009 European Figure Skating Championships: Original Dance and Men's Long Program, su goldenskate.com, Goldenskate.com. URL consultato il 17 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 22 gennaio 2010).
  34. ^ (EN) 2009 World Figure Skating Championships: Men's Short and Pairs' Long Programs, su goldenskate.com, Goldenskate.com. URL consultato il 17 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 25 aprile 2010).
  35. ^ (EN) 2009 World Figure Skating Championships: Original Dance and Men's Long Program, su goldenskate.com, Goldenskate.com. URL consultato il 17 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 2 dicembre 2010).
  36. ^ ISU World Team Trophy in Figure Skating 2009: Men: Result, su isuresults.com, Isu.org. URL consultato il 17 giugno 2010.
  37. ^ (EN) Brian Joubert: Taking the risk of change, su goldenskate.com, Goldenskate.com. URL consultato il 17 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 18 febbraio 2010).
  38. ^ (FR) Blessé, Joubert renonce, su eurosport.fr, Eurosport.fr. URL consultato il 17 giugno 2010.
  39. ^ (EN) Plushenko wins sixth European title: 2010 European Figure Skating Championships, su goldenskate.com, Goldenskate.com. URL consultato il 17 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 29 maggio 2010).
  40. ^ (EN) Plushenko leads men after short program: 2010 Olympics Figure Skating: Men's Short Program Recap, su goldenskate.com, Goldenskate.com. URL consultato il 17 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 26 maggio 2010).
  41. ^ (EN) Lysacek takes gold; Plushenko gets silver: 2010 Olympics Figure Skating: Men's Long Program Recap, su goldenskate.com, Goldenskate.com. URL consultato il 17 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 28 maggio 2010).
  42. ^ (FR) Avec Joubert, sans Rochette, su sport.fr, Sport.fr. URL consultato il 17 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 17 marzo 2010).
  43. ^ (EN) Takahashi takes lead after Short: 2010 World Figure Skating Championships: Men's Short Recap, su goldenskate.com, Goldenskate.com. URL consultato il 17 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 28 marzo 2010).
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  70. ^ (EN) Brian Joubert: “The skaters have to improve, but the judging system has to improve, too”, su absoluteskating.com, Absoluteskating.com. URL consultato il 31 agosto 2010.
  71. ^ (EN) Lucinda Ruh, Queen of Spins, helps Brian Joubert prepare for Worlds, su lifeskate.com, Lifeskate.com. URL consultato il 17 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 29 maggio 2010).

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • (ENFR) Sito ufficiale, su brian.joubert.free.fr. URL consultato il 4 giugno 2006 (archiviato dall'url originale il 9 aprile 2006).
  • (EN) Biografia su ISU, su isuresults.com.
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