Ustione: differenze tra le versioni

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In genere, vengono considerate gravi le ustioni che interessano una superficie superiore al 20% e gravissime quelle superiori al 40%.
In genere, vengono considerate gravi le ustioni che interessano una superficie superiore al 20% e gravissime quelle superiori al 40%.


== Terapia ==
==Trattamento==

Nelle ustioni di I e II grado la terapia è essenzialmente locale e si basa su due principi:
Il trattamento dei casi più gravi inizia con la valutazione e la stabilizzazione delle vie aeree, della respirazione e della circolazione dell'infortunato.<ref name=EMP2009/> Se si sospetta un danno da inalazione potrebbe rendersi necessaria l'[[intubazione]] del paziente.<ref name=Schw2010/> A ciò segue la cura della bruciatura stessa. Le persone con ustioni estese possono essere avvolte in lenzuola sterili fino all'arrivo in un centro ospedaliero specializzato nel trattamento.<ref name=Schw2010/> Le ustioni sono a rischio di infezione e perciò viene somministrato un richiamo di [[antitetanica]] se un individuo non è stato vaccinato entro gli ultimi cinque anni.<ref>{{cite book|editor=Klingensmith M|title=The Washington manual of surgery|year=2007|publisher=Lippincott Williams & Wilkins|location=Philadelphia, Pa.|isbn=978-0-7817-7447-5|page=422|url=http://books.google.ca/books?id=XTYAxJntdvAC&pg=PA422|edition=5th}}</ref> Negli Stati Uniti, il 95% degli ustionati che si presentano al pronto soccorso vengono trattati e poi dimessi; il 5% richiede invece un ricovero in ospedale.<ref name=Epi2011/> Con i grandi ustioni, l'alimentazione precoce è importante<ref name=Roj2012/> e la terapia di [[ossigenazione iperbarica]] può essere utile in aggiunta ai trattamenti tradizionali.<ref>{{cite journal|last=Cianci|first=P|coauthors=Slade JB, Jr; Sato, RM; Faulkner, J|title=Adjunctive hyperbaric oxygen therapy in the treatment of thermal burns.|journal=Undersea & hyperbaric medicine : journal of the Undersea and Hyperbaric Medical Society, Inc|date=2013 Jan-Feb|volume=40|issue=1|pages=89–108|pmid=23397872}}</ref>
* raffreddare la zona colpita per arrestare l'infiammazione; a questo scopo è sufficiente dell'acqua corrente fredda o del ghiaccio opportunamente non a contatto con la cute;

* prevenire l'infezione detergendo la zona ustionata e coprendola con teli sterili ma non unguenti e pomate oleose, attenzione non usare garze perché potrebbero rilasciare microfilamenti nella ferita.
===Liquidi per via endovenosa===
Solo nelle ustioni di I grado è possibile ricorrere a pomate da banco a base di benzocaina che attenuano il dolore. Nelle ustioni di II grado le bolle e vescicole non devono essere punte o rimosse, poiché l'epidermide che le ricopre protegge il derma da ulteriori danni. Se queste si aprono spontaneamente, vanno medicate con garze vaselinate contenenti antibiotici e quindi coperte da fasciature non compressive.

Nelle ustioni di III e IV grado è necessario l'immediato ricovero in ospedale. Nell'attesa dell'ambulanza è consigliabile coprire la parte ustionata con telo o stoffa pulita, evitando uso di tessuti che possono perdere peli, mentre non si devono togliere eventuali indumenti che aderiscono alle ustioni, né somministrare bevande alcoliche. Se l'infortunato è cosciente (e solo se riesce a deglutire) si può somministrare un po' di acqua e bicarbonato, ed è inoltre consigliabile metterlo in posizione antischock (supino, con il capo voltato di lato ed i piedi sollevati di circa trenta centimetri da terra). Se la superficie corporea colpita è superiore al 15%, il paziente deve essere indirizzato ad un centro per ustionati.
Ai pazienti che presentano una scarsa perfusione tissutale, devono essere somministrati boli di soluzione di [[Cristalloide|cristalloidi]] isotonici.<ref name=EMP2009/> Nei bambini con più del 10-20% di ustioni, e negli adulti con più del 15%, dovrebbero essere praticati sia il monitoraggio continuo che la somministrazione di fluidi.<ref name=EMP2009/><ref name=Enoch2009>{{cite journal|last=Enoch|first=S|coauthors=Roshan, A; Shah, M|title=Emergency and early management of burns and scalds.|journal=BMJ (Clinical research ed.)|date=2009 Apr 8|volume=338|pages=b1037|pmid=19357185}}</ref><ref>{{cite journal|last=Hettiaratchy|first=S|coauthors=Papini, R|title=Initial management of a major burn: II--assessment and resuscitation.|journal=BMJ (Clinical research ed.)|date=2004 Jul 10|volume=329|issue=7457|pages=101–3|pmid=15242917}}</ref> Ciò, nei pazienti con un'estensione di ustioni superiore al 25% del corpo, la somministrazione dovrebbe essere iniziata in regime pre-ospedaliero.<ref name=Enoch2009/> La [[formula Parkland]] può aiutare a determinare il volume dei fluidi endovenosi necessari nelle prime 24 ore. La formula è basata sull'estensione dell'ustione, sul peso del soggetto interessato. Metà dei fluidi devono essere somministrati entro le prime 8 ore e il resto nelle seguenti 16 ore.
Fondamentale in questi casi è la terapia delle complicanze. In particolare:

* valutare le funzioni vitali e, se necessario, eseguire manovre di rianimazione cardiorespiratoria;
L'intervallo di tempo viene calcolato dal momento in cui si è verificata l'ustione e non dal momento in cui è iniziata la somministrazione di fluidi. I bambini necessitano di fluidi di manutenzione con l'aggiunta del [[glucosio]].<ref name=Schw2010/> Inoltre, quelli con lesioni da inalazione richiedono più fluidi.<ref>{{cite book|last=Jeschke|first=Marc|title=Handbook of Burns Volume 1: Acute Burn Care|year=2012|publisher=Springer|isbn=978-3-7091-0348-7|page=77|url=http://books.google.ca/books?id=olshnFqCI0kC&pg=PA77}}</ref> Una inadeguata reintegrazione dei liquidi può causare problemi.<ref>{{cite journal|last=Endorf|first=FW|coauthors=Ahrenholz, D|title=Burn management.|journal=Current opinion in critical care|date=2011 Dec|volume=17|issue=6|pages=601–5|pmid=21986459}}</ref> Le formule sono solo una [[linea guida]], le infusioni dovrebbero mantenere idealmente una [[diuresi]] maggiore di 30 ml/h negli adulti o maggiore di 1mL/kg nei bambini e una [[pressione arteriosa]] media maggiore di 60 mmHg.<ref name=Schw2010/>
* effettuare la terapia dello [[shock]] ([[posizione di Trendelenburg]] ed infusione endovenosa di colloidi ad alto peso molecolare come il [[destrano]] o la [[poligelina]]);

* coprire le parti ustionate con teli sterili per prevenire le infezioni e limitare la perdita di plasma;
Mentre la soluzione di [[Ringer lattato]] viene spesso utilizzata, non vi sono prove che sia più efficace della normale [[soluzione salina]].<ref name=EMP2009/> I fluidi cristalloidi appaiono altrettanto validi come i fluidi colloidali.<ref>{{cite journal|last=Perel|first=P|coauthors=Roberts, I|title=Colloids versus crystalloids for fluid resuscitation in critically ill patients|journal=Cochrane database of systematic reviews (Online)|date=2012 Jun 13|volume=6|pages=CD000567|pmid=22696320|doi=10.1002/14651858.CD000567.pub5|editor1-last=Perel|editor1-first=Pablo}}</ref> Le [[trasfusioni di sangue]] sono raramente necessaria.<ref name=Tint2010/> Esse sono in genere consigliate solo quando il livello di [[emoglobina]] scende al di sotto dei 60-80 g/L,<ref>{{cite journal|last=Curinga|first=G|coauthors=Jain, A; Feldman, M; Prosciak, M; Phillips, B; Milner, S|title=Red blood cell transfusion following burn.|journal=Burns : journal of the International Society for Burn Injuries|date=2011 Aug|volume=37|issue=5|pages=742–52|pmid=21367529}}</ref> a causa del rischio di complicazioni associate.<ref name=Schw2010/> Cateteri endovenosi possono essere immessi attraverso la pelle bruciata, per immettere le necessarie infusioni, se non è possibile si può ricorrere ai cateteri intraossei.<ref name=Schw2010/>
* immobilizzare i segmenti interessati.

È inoltre spesso necessaria la profilassi antitetanica, oltre ad una terapia analgesica nelle ustioni estese. Dopo questi primi trattamenti urgenti, si procede alla terapia locale delle ustioni profonde. In particolare, le piccole escare possono essere trattate con sostanze che ne favoriscono il distacco come il [[nitrato d'argento]], il polivinilpirrolidone iodico o pomate a base di argento-sulfadiazina; nelle escare più grandi è invece indicata la '''toilette''' chirurgica ([[escarectomia]]). Questo è importante sia per contrastare lo sviluppo di infezioni, sia per evitare la formazione di cicatrici retraenti o ipertrofiche.<ref>Pasquale Potestà, ''Prontuario di terapia medica'', Roma, Verduci Editore, 2009. ISBN 88-7620-801-1</ref>
===Cura delle ferite===

Il raffreddamento precoce (entro 30 minuti l'ustione) riduce la profondità dell'ustione e il dolore, ma la cura deve essere presa senza eccedere per non provocare [[ipotermia]].<ref name=EMP2009/><ref name=Tint2010>{{cite book |author=Tintinalli, Judith E. |title=Emergency Medicine: A Comprehensive Study Guide (Emergency Medicine (Tintinalli)) |publisher=McGraw-Hill Companies |location=New York |year=2010 |pages=1374–1386|isbn=0-07-148480-9 |oclc= |doi= |accessdate=}}</ref> Deve, infatti, essere effettuata con acqua fredda tra i 10 e i 25 °C e non acqua ghiacciata, in quanto quest'ultima può causare ulteriori lesioni.<ref name=EMP2009/><ref name=Rosen2009/> Le ustioni chimiche possono richiedere irrigazione estensiva.<ref name=Tint2010/> La pulizia con acqua e sapone, la rimozione del tessuto morto e l'applicazione di medicazioni sono importanti aspetti della cura delle ferite. Se bolle intatte sono presenti, non perfettamente chiaro cosa dovrebbe essere fatto. Alcune evidenze preliminari consigliano di lasciarle intatte. Le ustioni di secondo grado devono essere rivalutate dopo due giorni.<ref name=Rosen2009/>

Nella gestione delle ustioni di primo e di secondo grado, esistono poche prove di qualità per determinare quale tipo di medicazione sia più idonea.<ref>{{cite journal|last=Wasiak|first=J|coauthors=Cleland, H; Campbell, F; Spinks, A|title=Dressings for superficial and partial thickness burns.|journal=Cochrane database of systematic reviews (Online)|date=2013 Mar 28|volume=3|pages=CD002106|pmid=23543513}}</ref><ref name=Was2008>{{cite journal |author=Wasiak J, Cleland H, Campbell F |title=Dressings for superficial and partial thickness burns |journal=Cochrane Database Syst Rev |volume= |issue=4 |pages=CD002106 |year=2008 |pmid=18843629 |doi=10.1002/14651858.CD002106.pub3 |url= |editor1-last=Wasiak |editor1-first=Jason}}</ref> È ragionevole trattare le ustioni di primo grado senza farmaci,[33] tuttavia gli antibiotici topici sono spesso raccomandati nonostante non vi siano prove che sostengano il loro uso.<ref name=Rosen2009/> La [[sulfadazina d'argento]] (un tipo di antibiotico) non è raccomandato in quanto può potenzialmente prolungare il tempo di guarigione.<ref name=Was2008/> Non vi sono prove sufficienti per sostenere l'uso di medicazioni contenenti argento.<ref>{{cite journal|last=Storm-Versloot|first=MN|coauthors=Vos, CG; Ubbink, DT; Vermeulen, H|title=Topical silver for preventing wound infection|journal=Cochrane database of systematic reviews (Online)|date=2010 Mar 17|issue=3|pages=CD006478|pmid=20238345|doi=10.1002/14651858.CD006478.pub2|editor1-last=Storm-Versloot|editor1-first=Marja N}}</ref>

===Farmaci===

Le ustioni possono essere momto dolorose e una serie di diverse opzioni possono essere utilizzate per la gestione del dolore. Queste includono [[analgesici]] semplici (come l'[[ibuprofene]] e il [[paracetamolo]]) e [[oppioidi]], come la [[morfina]]. Le [[benzodiazepine]] possono essere utilizzate in aggiunta agli analgesici per calmare l'[[ansia]].<ref name=Rosen2009/> Durante il processo di guarigione, gli [[antistaminici]]] e il massaggio o [[TENS|stimolazione nervosa transcutanea]] possono essere utili per diminuire il [[prurito]].<ref name=Itchy2009/> Gli antistaminici, però, sono efficaci solo per questo scopo nel 20% delle persone.<ref>{{cite journal|last=Zachariah|first=JR|coauthors=Rao, AL; Prabha, R; Gupta, AK; Paul, MK; Lamba, S|title=Post burn pruritus--a review of current treatment options.|journal=Burns : journal of the International Society for Burn Injuries|date=2012 Aug|volume=38|issue=5|pages=621–9|pmid=22244605}}</ref> Vi è evidenza sperimentale che supporta l'uso del [[gabapentin]],<ref name=Itchy2009/> che può essere ragionevolmente utilizzato in coloro che non migliorano con gli antistaminici.<ref name=TBCChp64>{{cite book|editor=Herndon D|title=Total burn care|publisher=Saunders|location=Edinburgh|isbn=978-1-4377-2786-9|page=726|edition=4th|chapter=Chapter 64: Management of pain and other discomforts in burned patients}}</ref>

Gli antibiotici per [[fleboclisi|via endovenosa]] sono raccomandati prima di un [[intervento chirurgico]] per i pazienti con ustioni estese (maggiori del 60% del corpo).<ref name=TBCChp31>{{cite book|editor=Herndon D|title=Total burn care|publisher=Saunders|location=Edinburgh|isbn=978-1-4377-2786-9|page=664|edition=4th|chapter=Chapter 31: Etiology and prevention of multisystem organ failure}}</ref> A partire dal 2008, le linee guida non raccomandano un'utilizzo generalizzato per via delle preoccupazioni riguardanti [[resistenza agli antibiotici]]<ref name=Anti2010>{{cite journal |author=Avni T, Levcovich A, Ad-El DD, Leibovici L, Paul M |title=Prophylactic antibiotics for burns patients: systematic review and meta-analysis |journal=BMJ|volume=340 |issue= |pages=c241 |year=2010 |pmid=20156911 |pmc=2822136 |doi= 10.1136/bmj.c241|url=}}</ref> e l'aumento del rischio di infezioni fungine.<ref name=Schw2010/> Tuttavia alcune prove provvisorie mostrano tassi migliori di sopravvivenza in quelli con gravi ed estese ustioni.<ref name=Anti2010/> L'[[eritropoietina]] non è stata trovata per essere efficace per prevenire o trattare l'[[anemia]] nei pazienti con ustioni.<ref name=Schw2010/> Le ustioni causate da [[acido fluoridrico]], il [[gluconato di calcio]] è un [[antidoto]] specifico e può essere usato per via endovenosa e/o topica.<ref name=HF2008/>

===Chirurgia===

Le ferite che richiedono la chiusura chirurgica con [[innesto cutaneo|innesti cutanei]] o lembi dovrebbero essere trattate il più urgentemente possibile.[54] Le Ustioni circonferenziali degli arti o del torace possono rendere necessaria la rimozione chirurgico urgente della pelle, noto come [[escaratomia]].<ref name=Surgery2009/> Ciò può risolvere o prevenire problemi di circolazione distale o la ventilazione.<ref name=Surgery2009/> Non è chiaro se è utile per le ustioni del collo.<ref name=Surgery2009/> La [[fascetomia]] può essere richiesta nelle ustioni elettriche.<ref name=Surgery2009>{{cite journal|last=Orgill|first=DP|coauthors=Piccolo, N|title=Escharotomy and decompressive therapies in burns.|journal=Journal of burn care & research : official publication of the American Burn Association|date=2009 Sep-Oct|volume=30|issue=5|pages=759–68|pmid=19692906}}</ref>

===Medicina alternativa===

Fin dai tempi antichi, il [[miele]] è stato utilizzato per aiutare la guarigione delle ferite e può essere utile nelle ustioni di primo e secondo grado ustioni.<ref>{{cite journal |author=Jull AB, Rodgers A, Walker N |title=Honey as a topical treatment for wounds |journal=Cochrane Database Syst Rev |volume= |issue=4 |pages=CD005083 |year=2008 |pmid=18843679 |doi=10.1002/14651858.CD005083.pub2 |url= |editor1-first=Andrew B |editor1-last=Jull}}</ref><ref>{{cite journal|last=Wijesinghe|first=M|coauthors=Weatherall, M; Perrin, K; Beasley, R|title=Honey in the treatment of burns: a systematic review and meta-analysis of its efficacy.|journal=The New Zealand medical journal|date=2009 May 22|volume=122|issue=1295|pages=47–60|pmid=19648986}}</ref> Le prove dellutilità dell'''[[Aloe vera]]'' sono di qualità scadente,<ref name=Aloe2012>{{cite journal|last=Dat|first=AD|coauthors=Poon, F; Pham, KB; Doust, J|title=Aloe vera for treating acute and chronic wounds.|journal=Cochrane database of systematic reviews (Online)|date=2012 Feb 15|volume=2|pages=CD008762|pmid=22336851}}</ref> anche se potrebbe essere utile nel ridurre il dolore.<ref name=AFP2012>{{cite journal|last=Lloyd|first=EC|coauthors=Rodgers, BC; Michener, M; Williams, MS|title=Outpatient burns: prevention and care.|journal=American family physician|date=2012 Jan 1|volume=85|issue=1|pages=25–32|pmid=22230304}}</ref>

Vi sono poche prove che la [[vitamina E]] aiuta con sulle cicatrici.<ref name=Juck2009/> Il [[burro]] non è raccomandato.<ref>{{cite book|last=Cox|first=Carol Turkington, Jeffrey S. Dover ; medical illustrations, Birck|title=The encyclopedia of skin and skin disorders|year=2007|publisher=Facts on File|location=New York, NY|isbn=978-0-8160-7509-6|page=64|url=http://books.google.ca/books?id=GKVPHoIs8uIC&pg=PA64|edition=3rd ed.}}</ref> Nei paesi a basso reddito, le ustioni sono trattate per un terzo con la medicina tradizionale, che possono includere applicazioni di uova, fango, foglie o sterco di vacca.<ref name=TBCChp64/> Il trattamento chirurgico è limitato in alcuni casi a causa dell'insufficienza di risorse finanziarie e della disponibilità di struttura adatte


== Riabilitazione ed esiti ==
== Riabilitazione ed esiti ==

Versione delle 23:15, 25 ago 2013

Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.
Ustione
Ustione di secondo grado alla mano
Specialitàmedicina d'emergenza-urgenza
Classificazione e risorse esterne (EN)
ICD-9-CM940949
ICD-10T20T31
MeSHD002056
MedlinePlus000030
eMedicine1278244

L'ustione è una lesione dei tessuti tegumentari causata dall'esposizione del tessuto stesso a fonti termiche, a sostanze chimiche (causticazione), a sorgenti elettriche o a radiazioni.[1] Le ustioni che interessano solo la pelle superficiale sono conosciute come ustioni superficiali o di primo grado. Quando il danno penetra in alcuni degli strati sottostanti, ci si trova nel caso di un'ustione a spessore parziale o di secondo grado. Se coinvolge tutti gli strati della pelle, essa si classifica come ustione di tutto lo spessore o di terzo grado. Una ustione di quarto grado comporta inoltre lesioni ai tessuti più profondi, come muscoli o ossa.

Il trattamento richiesto dipende dalla gravità della bruciatura. Ustioni superficiali possono essere gestite con poco più di semplici antidolorifici, mentre grandi ustioni possono richiedere un trattamento prolungato in centri specializzati per ustionati. Il raffreddamento con acqua di rubinetto può aiutare ad alleviare il dolore e diminuire il danno, tuttavia, l'esposizione prolungata può causare ipotermia. Le ustioni a spessore parziale possono richiedere la pulizia con acqua e sapone, seguita da medicazioni. Non è chiaro come gestire le vesciche, ma probabilmente è ragionevole lasciarle intatte. Ustioni a su tutto lo spessore di solito richiedono trattamenti chirurgici, come gli innesti cutanei. Ustioni estese spesso richiedono la somministrazione di grandi quantità di liquidi per via endovenosa, poiché la risposta infiammatoria successiva comporterà significative perdite di fluido capillare e edema. Le complicanze più comuni correlate alle ustioni sono legate alle infezioni.[2][3]

Mentre le grandi ustioni possono essere fatali, trattamenti moderni sviluppati a partire dal 1960 hanno migliorato significativamente la prognosi, soprattutto nei bambini e nei giovani adulti.[4] A livello mondiale, circa 11 milioni di persone all'anno richiedono cure mediche e 300.000 muoiono per le ustioni.[5] Negli Stati Uniti, circa il 4% delle persone ricoverate in un centro ustionati, non sopravvive.[6] La prognosi a lungo termine è principalmente correlata alla dimensione delle ustioni e all'età della persona colpita.

Cenni storici

Guillaume Dupuytren (1777-1835), sviluppò la classificazione delle ustioni secondo il grado.

Pitture rupestri risalenti a più di 3.500 anni fa, documentano casi di ustioni e il loro trattamento.[4] Il Papiro Edwin Smith del 1.500 a.C. descrive trattamenti a base di miele e balsamo di resina.[4]

Molti altri trattamenti sono stati utilizzati nel corso dei secoli, compreso l'uso di foglie di tè dai cinesi (secondo documenti del 600 a.C.), lardo e aceto consigliato da Ippocrate di Coo itorno al 400 a.C. e vino e mirra da parte del medico Celso del 100 d.C.[4] Il barbiere-chirurgo francese Ambroise Paré fu il primo a descrivere i diversi gradi di ustioni nel 1500.[7] Guillaume Dupuytren ampliò questa classificazione in sei diversi livelli di gravità nel 1832.[8][4]

Il primo ospedale dedicato al trattamento delle ustioni aprì nel 1843 a Londra, in Inghilterra e lo sviluppo delle cure moderne iniziò tra la fine del XVIII secolo e l'inizio del XIX.[4][7] Durante la prima guerra mondiale, Henry Drysdale Dakin e Alexis Carrel svilupparono un metodo per la pulizia e la disinfezione delle bruciature e delle ferite utilizzando soluzioni di ipoclorito di sodio, che ridussero significativamente la mortalità.[4] Nel 1940, l'importanza dell'escissione precoce e degli innesti cutanei ha guadagnato i riconoscimento della comunità medica.[4] Nel 1970, i ricercatori hanno dimostrato l'importanza dello stato ipermetabolico che segue le grandi ustioni.[4]

Epidemiologia

Attesa di vita corretta per disabilità per le ustioni per 100.000 individui nel 2004.[9]

     Nessun dato

     < 50

     50-100

     100-150

     150-200

     200-250

     250-300

     300-350

     350-400

     400-450

     450-500

     500-600

     > 600

Nel 2004, 11 milioni di ustioni hanno richiesto assistenza medica in tutto il mondo e hanno provocato 300.000 morti.[5] Ciò rende l'ustione la 4° causa di infortunio dopo gli incidenti stradali, le cadute e gli atti violenti.[5] Circa il 90% delle ustioni si verifica nei paesi in via di sviluppo.[5] Ciò è stato in parte attribuito al sovraffollamento e a un modo non sicuro di cucinare i cibi.[5] Nel complesso, quasi il 60% delle ustioni mortali si verifica nel Sud-est asiatico, con un tasso di 11,6 casi per 100.000 abitanti.[10]

Nel mondo sviluppato, i maschi adulti presentano il doppio della mortalità rispetto alle femmine per colpa delle ustioni. Ciò è probabilmente dovuto alle loro occupazione e ad una maggiore attività di assunzione di rischi. In molti paesi in via di sviluppo, invece, le femmine hanno il doppio del rischio dei maschi. Ciò si spiega correlando tali eventi con incidenti in cucina o con la violenza domestica.[5] Nei bambini, la mortalità per ustioni si riscontra dieci volte maggiore nei paesi in via di sviluppo rispetto a quelli sviluppati.[5] In generale, nei bambini è una delle prime quindici principali cause di morte.[1] Dal 1980 al 2004, molti paesi hanno visto sia una diminuzione dei tassi di ustioni mortali che di ustioni in generale.[5]

Nei paesi sviluppati

Si stima che circa 500.000 casi di ustioni ricevano cure mediche ogni anno negli Stati Uniti.[11] Essi hanno provocato circa 3.300 morti nel 2008.[1] La maggior parte delle ustioni (70%) e le correlate si verificano nella popolazione maschile.[6][12] La più alta incidenza di ustioni si riscontra nella fascia di età tra i 18 e i 35 anni, mentre le scottature sono più frequenti nei bambini di meno di cinque anni e negli adulti oltre ai 65.[12] Le ustioni elettriche provocano circa 1.000 morti all'anno,[13] mentre la sola illuminazione provoca la morte di circa 60 persone annualmente.[14] In Europa le ustioni intenzionali si verificano più frequentemente negli uomini di mezza età.[15]

Nei paesi in via di sviluppo

In India, da 700.000 a 800.000 persone all'anno circa subiscono ustioni significative, nonostante ciò pochi di loro riceveranno cure in unità specializzate.[16] I tassi più elevati si verificano nelle donne tra i 16 e i 35 anni di età.[16] Questo alto tasso è causato da cucine non sicure e indumenti larghi tipici dell'India.[16] Si stima che un terzo di tutte le ustioni che si verificano in India sono causate dai vestiti che prendono fuoco da fiamme libere.[17] Ustioni intenzionali sono anche una causa comune e si verificano con tassi elevati in donne giovani, in seguito a casi di violenza domestica e di autolesionismo.[15][5]

Cause

Le ustioni possono essere causate da una varietà di fonti esterne classificate come termiche, chimiche, elettriche o da sorgenti di radiazioni.[18]

Negli Stati Uniti, le più comuni cause di ustioni sono: fuoco o fiamma (44%), scottature (33%), oggetti caldi (9%), energia elettrica (4%) e le sostanze chimiche (3%).[19] La maggior parte dei casi si verifica a casa (69%) o al lavoro (9%)[6] e la maggior parte sono accidentali, con solo il 2% causati da un altro individuo e l'1-2% derivante da un tentativo di suicidio.[5] Queste fonti possono causare lesioni alle vie aeree e o ai polmoni per l'inalazione dell'aria calda. Ciò si verifica in circa il 6% dei casi.[10]

Ustione termica

Negli Stati Uniti, il fuoco e i liquidi caldi sono le più comuni cause di ustioni.[10] Degli incendi domestici con vittime, il 25% dei decessi è dovuto al fumo e i dispositivi di riscaldamento sono la causa del 22% degli eventi.[1] Quasi la metà degli infortuni sono dovuti agli sforzi per spegnere l'incendio.[1] La scottatura è spesso causata da liquidi caldi o da gas e più comunemente si ha per via delle bevande calde, dell'acqua di rubinetto a temperatura elevata nel bagno e nella doccia, per l'olio di frittura o per il vapore.[20] Le lesioni da scottature sono più comuni nei bambini al di sotto dei cinque anni[21] e, negli Stati Uniti e in Australia, questa popolazione rappresenta circa i due terzi di tutti gli ustionati.[10] Il contatto con oggetti caldi è la causa di circa il 20-30% delle ustioni nei bambini.[10] In generale, le ustioni risultati sono di primo o di secondo grado, ma possono accadere anche ustioni di terzo grado, soprattutto dopo un contatto prolungato.[21] I fuochi d'artificio sono una causa comune di ustioni durante periodi di festa in molti paesi.[22] Questo rischio si verifica in particolare negli adolescenti maschi.[23]

Ustione chimica

I prodotti chimici causano tra il 2 e l'11% di tutte le ustioni e contribuiscono a ben il 30% dei decessi correlati.[24] Le ustioni chimiche possono essere causate da oltre 25.000 sostanze,[12] la maggior parte dei quali sono o una base forte (55%) o un acido forte (26%).[24] La maggior parte delle morti per ustioni chimiche sono dovute all'ingestione.[12]

Gli agenti più comuni sono: l'acido solforico che si trova nei prodotti di pulizia, l'ipoclorito di sodio che si trova nella candeggina e gli alogenuri alchilici che si trovano invece nei prodotti per la rimozione della vernice.[12] L'acido fluoridrico può causare ustioni particolarmente profonde che possono diventare sintomatiche solo dopo del tempo dall'esposizione.[25] L'acido formico può provocare la rottura di un significativo numero di globuli rossi.[26]

Ustione elettrica

Le ustioni elettriche sono classificati come derivanti da alta tensione (maggiore o uguale a 1000 volt), da bassa tensione (meno di 1000 volt) o da ustioni secondarie dovute ad un arco elettrico.[12] Le cause più comuni di ustioni elettriche nei bambini sono dovute ai cavi elettrici (60%) seguite dalle prese elettriche (14%).[10] I fulmini possono anche provocare ustioni elettriche.[27] I fattori di rischio per essere colpiti comprendono la partecipazione ad attività all'aria aperta come l'alpinismo, il golf e il lavoro all'aria aperta.[14] La mortalità dovuta ad un fulmine è di circa il 10%.[14]

Mentre gli infortuni elettrici risultano principalmente nelle ustioni, essi possono anche causare fratture o lussazioni secondarie o contrazioni muscolari.[14] Negli eventi in cui vi è alta tensione, la maggior danno può avvenire internamente al corpo e quindi l'entità non può essere giudicata da esame della sola cute.[14] Il contatto sia con la bassa che l'alta tensione può portare ad aritmie cardiache o all'arresto cardiaco.[14]

Ustione da radiazione

Le ustioni da radiazioni possono essere causate dall'esposizione prolungata ai raggi ultravioletti (come dal [[sole], dalle cabine abbronzanti o dalla saldatura ad arco) o dalle radiazioni ionizzanti (come nel caso della radioterapia, dei raggi X o da un fallout radioattivo).[28] L'esposizione al sole è la più comune causa di ustione superficiale da radiazione.[29]

Gli effetti sulla pelle delle radiazioni ionizzanti dipendono dalla quantità di esposizione, con la perdita dei capelli dopo una esposizione di 3 Gy, arrossamenti dopo 10 Gy, desquamazione della pelle dopo 20 Gy e necrosi dopo 30 Gy.[30] L'arrossamento, se si verifica, potrebbe apparire alcuni giorni dopo l'esposizione.[31] Le ustioni da radiazione vengono trattate allo stesso modo delle altre ustioni.[30]

Le ustioni da microonde avvengono tramite il riscaldamento termico causato dalle microonde stesse.[32] Sebbene un'esposizione anche molto corta può causare lesioni, nel complesso questo è un evento raro.[32]

Ustioni non accidentali

Nei pazienti ricoverati in ospedale da scottature o da ustioni da fuoco, tra il 3 e il 10% sono dovute a episodi di violenza.[15] Le ragioni includono: abuso di minori, controversie personali, violenze coniugali, abusi sugli anziani e controversie commerciali.[15] Una scottatura da immersione può indicare abusi sui minori.[21] Altri indizi di possibili abusi includono: ustioni circonferenziali, assenza di segni di schizzi, bruciature di profondità uniforme e associazione con altri segni di abbandono o di abuso.[33]

La bruciatura della propria moglie, una forma di violenza domestica, si verifica in alcune culture, come in India, dove una donna viene bruciata a causa di ciò che il marito o la sua famiglia ritengono essere una dote inadeguata.[34][35] In Pakistan, le ustioni da acido rappresentano il 13% di ustioni intenzionali e sono spesso legati alla violenza domestica.[33] L'auto-immolazione (darsi fuoco come forma di protesta) è relativamente comune tra le donne indiane.[5]

Fisiopatologia

Ustioni di vario grado

A temperature superiori a 44 °C, le proteine ​​cominciano a perdere la loro forma tridimensionale e cominciano rompersi.[11] Ciò provoca danni ai tessuti e cellule.[12] Molti degli effetti diretti di una ustione sulla salute di un individuo sono secondari all'interruzione nel normale funzionamento della pelle.[12] Essi includono interruzione del tatto, incapacità di prevenire la perdita di liquidi per evaporazione e l'incapacità di controllare la temperatura corporea.[12] La disgregazione delle membrane cellulari induce le cellule a perdere potassio negli spazi esterni, oltre che ad accettare acqua e sodio.[12]

Nelle grandi ustioni (oltre il 30% della superficie corporea totale), vi è una significativa risposta infiammatoria.[36] Questa comporta un aumento delle perdite di fluido nei capillari[26] e il verificarsi di un successivo edema tissutale.[12] Ciò provoca una complessiva perdita di volume del sangue, con una significativa perdita di plasma nel sangue rimanente, rendendolo più concentrato.[12] Lo scarso afflusso di sangue agli organi, come ai reni e al tratto gastrointestinale, può causare insufficienza renale e ulcere allo stomaco.[37]

L'aumento dei livelli di catecolamine e di cortisolo può provocare uno stato ipermetabolico che può durare per anni.[36] Questo è associato ad un aumento della gittata cardiaca, del metabolismo, della frequenza cardiaca (tachicardia) e una scarsa funzione immunitaria.[36]

Segni e sintomi

Le caratteristiche di una ustione dipendono dalla sua profondità. Ustioni superficiali causano dolore per la durata di due o tre giorni, seguito da una desquamazione della pelle nei giorni successivi.[38][39] Gli individui affetti da gravi ustioni possono accusare vari problemi tra cui senso di pressione piuttosto che dolore. Ustioni a tutto spessore possono essere del tutto insensibili al tocco leggero o alla puntura.[39]

Mentre le ustioni superficiali sono in genere di colore rosso, le gravi ustioni sono di colore rosa, bianco o nero.[39] Ustioni intorno alla bocca, capelli bruciacchiati o bruciature all'interno del naso, possono indicare che vi sono state ustioni alle vie respiratorie, ma ciò non è sufficiente a determinarlo con esattezza.[26] I segni più preoccupanti sono: respiro corto, raucedine e stridore o sibilo.[26] Il prurito è comune durante il processo di guarigione e si verifica nel 90% degli adulti e in quasi tutti i bambini.[40] L'intorpidimento o il formicolio possono persistere per un periodo prolungato di tempo dopo una usionte elettrica.[14] Le ustioni possono anche portare a stress emotivo e psicologico.[5]

Tipo[12] Strati coinvolti Aspetto Consistenza Sensazione Tempo di guarigione Prognosi Esempio
Superficiale (Primo grado) Epidermide[38] Rossore senza vesciche[12] Secco Dolorosa[12] 5-10 giorni[12][41] Ottima guarigione;[12] Ripetute scottature aumentano il rischio di melanoma più tardi nella vita[42]
Spessore parziale superficiale (Secondo grado) Si estende al derma superficiale (papillare)[12] Rossastro con chiare vesiche.[12] Umido[12] Molto doloroso[12] Tra le 2 e le 3 settimane[12][39] Infezione locale/cellulite ma generalmente nessuno sfregio[39]

Spessore parziale profondo (Secondo grado) Si estende nel derma profondo (reticolare) dermis[12] Giallo o bianco, più vesiche.[12] Abbastanza secca[39] Pressione e diasgio[39] 3–8 settimane[12] Cicatrici, contratture (può richiedere l'escissione e innesti cutanei)[39]
Tutto spessore (Terzo grado) Estese su tutto il derma[12] Rigido e bianco/marrone[12] Nessun sbiancamento[39] Come il cuoio[12] Senza dolore[12] Molto lunga (mesi) e incompleta[12] Cicatrici, contratture, amputazione (precoce escissione consigliata)[39]
Quarto grado Si estende per tutto il derma e nel tessuto adiposo sottocutaneo, nei muscoli e nelle ossa[12] Nero, con segni di carbonizzazione Secco Senza dolore Richiede escissione[12] Amputazione, significativa compromissione funzionale e, in alcuni casi, la morte[12]

Processi riparativi

I processi riparativi intervengono nelle situazioni più gravi, ovvero dal II grado in poi, dato che nelle ustioni di I grado l'epidermide colpito si rigenera facilmente. Nelle ustioni di II grado la durata della guarigione dipende molto dall'estensione della lesione anche se in ogni caso la riparazione permette un'ottima restitutio ad integrum. Le cellule epiteliali nel bordo delle lesione si possono riprodurre e ricostruire l'epitelio. L'architettura generale del tessuto non sarà modificata perché non sono stati colpiti gli annessi cutanei. Nelle ustioni di III grado gli annessi cutanei colpiti non saranno più rigenerati e la riparazione del tessuto avviene attraverso sostituzione con tessuto fibroso con perdita funzionale nella zona del danno. Importante è la perdita delle ghiandole sudoripare per la termoregolazione, soprattutto se il danno è esteso (10%-20% superficie corporea) il paziente sarà più soggetto a colpi di calore.

Complicanze

  1. Infezione: è la più frequente ed è dovuta alla grave immunodepressione ed al difetto della protezione cutanea.
  2. Complicanze gastrointestinali: nei pazienti con ustioni maggiori del 25% della superficie corporea totale si verifica sempre un ileo paralitico. La sepsi e/o l'ipovolemia possono produrre modificazioni ischemiche a carico della mucosa o dell'intera parete per tutto il tratto gastro-intestinale, che determinano focolai di ulcerazioni delle mucose (che possono tradursi in vere e proprie ulcere da stress dette ulcere di Curling), cicatrizzazioni murali e perforazioni.
  3. Complicanze respiratorie: broncopolmoniti, pleuriti, ecc. Bronchi e polmoni possono essere coinvolti sia direttamente in seguito all'inalazione di vapori tossici o aria calda, sia indirettamente, con il quadro di "polmone da shock", causa di grave insufficienza respiratoria che si realizza entro le 24/72 ore dal trauma.
  4. Complicanze renali: oliguria ed anuria sono giustificati dallo stato ipovolemico, dallo shock, da sostanze tossiche endogene, dall'infezione, dai farmaci somministrati.

La malattia da ustione

Quando la superficie corporea ustionata è superiore al 15% (10% nei bambini) può intervenire una sindrome detta malattia da ustione[43], caratterizzata da gravi alterazioni emodinamiche e metaboliche sistemiche.

Fase acuta o dello shock

Si verifica nelle prime ore dopo l'infortunio, quando il passaggio di plasma dai vasi all'interstizio provoca disidratazione e ipoprotidemia. Ciò è dovuto al fatto che l'ustione ha reso i capillari permeabili al plasma che in essi scorre, il quale, pertanto, tende a fuoriuscire: tutto questo porta alla diminuzione del volume di sangue che scorre nei vasi e all'aumento della sua viscosità.
In seguito all'ipovolemia si verifica una vasocostrizione compensatoria, in particolare a livello cutaneo e renale. Quest'ultima, in assenza di una terapia sostitutiva adeguata, può portare all'insufficienza renale acuta. In questa fase si manifestano anche disordini dell'equilibrio idroelettrolitico, in particolare iperkaliemia per distruzione cellulare e iponatriemia per il passaggio di sodio dal letto vascolare all’interstizio. Si può avere inoltre iperglicemia in seguito all'attivazione del sistema adrenergico conseguente al trauma. L'ipossia dei tessuti, insieme ai disordini metabolici che si verificano nel grave ustionato, porta quasi sempre ad acidosi metabolica.

Fase subacuta o tossinfettiva

Inizia all'incirca dopo 48 ore dall'ustione. È dovuta al riassorbimento di sostanze tossiche dai tessuti necrotici con conseguente danno a livello epatico e di altri parenchimi. Al tempo stesso la compromissione del sistema immunitario favorisce le complicanze infettive a carico delle aree ustionate.

Fase cronica o distrofico-dismetabolica

Si manifesta con calo ponderale (dovuto ad iperattività metabolica) ed aggravamento dell’ipoproteinemia, che possono portare a scompenso funzionale dei principali organi vitali, manifestandosi con il quadro della disfunzione multiorgano (MOF).

Prognosi

Per determinare la prognosi si valuta la percentuale di area interessata dall'ustione che in genere viene stimata con la "regola del 9". Quest'ultima assegna una percentuale ad ogni parte del corpo: 9% ad ogni arto superiore e alla testa; 18% ad ogni arto inferiore, alla parte anteriore del tronco ed alla parte posteriore dello stesso; alla parte genitale viene assegnato l'1%. Inoltre è importante tener conto anche della profondità dell'ustione, dell'età, della sede e della tipologia del trauma.

In genere, vengono considerate gravi le ustioni che interessano una superficie superiore al 20% e gravissime quelle superiori al 40%.

Trattamento

Il trattamento dei casi più gravi inizia con la valutazione e la stabilizzazione delle vie aeree, della respirazione e della circolazione dell'infortunato.[38] Se si sospetta un danno da inalazione potrebbe rendersi necessaria l'intubazione del paziente.[26] A ciò segue la cura della bruciatura stessa. Le persone con ustioni estese possono essere avvolte in lenzuola sterili fino all'arrivo in un centro ospedaliero specializzato nel trattamento.[26] Le ustioni sono a rischio di infezione e perciò viene somministrato un richiamo di antitetanica se un individuo non è stato vaccinato entro gli ultimi cinque anni.[44] Negli Stati Uniti, il 95% degli ustionati che si presentano al pronto soccorso vengono trattati e poi dimessi; il 5% richiede invece un ricovero in ospedale.[5] Con i grandi ustioni, l'alimentazione precoce è importante[36] e la terapia di ossigenazione iperbarica può essere utile in aggiunta ai trattamenti tradizionali.[45]

Liquidi per via endovenosa

Ai pazienti che presentano una scarsa perfusione tissutale, devono essere somministrati boli di soluzione di cristalloidi isotonici.[38] Nei bambini con più del 10-20% di ustioni, e negli adulti con più del 15%, dovrebbero essere praticati sia il monitoraggio continuo che la somministrazione di fluidi.[38][46][47] Ciò, nei pazienti con un'estensione di ustioni superiore al 25% del corpo, la somministrazione dovrebbe essere iniziata in regime pre-ospedaliero.[46] La formula Parkland può aiutare a determinare il volume dei fluidi endovenosi necessari nelle prime 24 ore. La formula è basata sull'estensione dell'ustione, sul peso del soggetto interessato. Metà dei fluidi devono essere somministrati entro le prime 8 ore e il resto nelle seguenti 16 ore.

L'intervallo di tempo viene calcolato dal momento in cui si è verificata l'ustione e non dal momento in cui è iniziata la somministrazione di fluidi. I bambini necessitano di fluidi di manutenzione con l'aggiunta del glucosio.[26] Inoltre, quelli con lesioni da inalazione richiedono più fluidi.[48] Una inadeguata reintegrazione dei liquidi può causare problemi.[49] Le formule sono solo una linea guida, le infusioni dovrebbero mantenere idealmente una diuresi maggiore di 30 ml/h negli adulti o maggiore di 1mL/kg nei bambini e una pressione arteriosa media maggiore di 60 mmHg.[26]

Mentre la soluzione di Ringer lattato viene spesso utilizzata, non vi sono prove che sia più efficace della normale soluzione salina.[38] I fluidi cristalloidi appaiono altrettanto validi come i fluidi colloidali.[50] Le trasfusioni di sangue sono raramente necessaria.[12] Esse sono in genere consigliate solo quando il livello di emoglobina scende al di sotto dei 60-80 g/L,[51] a causa del rischio di complicazioni associate.[26] Cateteri endovenosi possono essere immessi attraverso la pelle bruciata, per immettere le necessarie infusioni, se non è possibile si può ricorrere ai cateteri intraossei.[26]

Cura delle ferite

Il raffreddamento precoce (entro 30 minuti l'ustione) riduce la profondità dell'ustione e il dolore, ma la cura deve essere presa senza eccedere per non provocare ipotermia.[38][12] Deve, infatti, essere effettuata con acqua fredda tra i 10 e i 25 °C e non acqua ghiacciata, in quanto quest'ultima può causare ulteriori lesioni.[38][11] Le ustioni chimiche possono richiedere irrigazione estensiva.[12] La pulizia con acqua e sapone, la rimozione del tessuto morto e l'applicazione di medicazioni sono importanti aspetti della cura delle ferite. Se bolle intatte sono presenti, non perfettamente chiaro cosa dovrebbe essere fatto. Alcune evidenze preliminari consigliano di lasciarle intatte. Le ustioni di secondo grado devono essere rivalutate dopo due giorni.[11]

Nella gestione delle ustioni di primo e di secondo grado, esistono poche prove di qualità per determinare quale tipo di medicazione sia più idonea.[52][53] È ragionevole trattare le ustioni di primo grado senza farmaci,[33] tuttavia gli antibiotici topici sono spesso raccomandati nonostante non vi siano prove che sostengano il loro uso.[11] La sulfadazina d'argento (un tipo di antibiotico) non è raccomandato in quanto può potenzialmente prolungare il tempo di guarigione.[53] Non vi sono prove sufficienti per sostenere l'uso di medicazioni contenenti argento.[54]

Farmaci

Le ustioni possono essere momto dolorose e una serie di diverse opzioni possono essere utilizzate per la gestione del dolore. Queste includono analgesici semplici (come l'ibuprofene e il paracetamolo) e oppioidi, come la morfina. Le benzodiazepine possono essere utilizzate in aggiunta agli analgesici per calmare l'ansia.[11] Durante il processo di guarigione, gli antistaminici] e il massaggio o stimolazione nervosa transcutanea possono essere utili per diminuire il prurito.[40] Gli antistaminici, però, sono efficaci solo per questo scopo nel 20% delle persone.[55] Vi è evidenza sperimentale che supporta l'uso del gabapentin,[40] che può essere ragionevolmente utilizzato in coloro che non migliorano con gli antistaminici.[56]

Gli antibiotici per via endovenosa sono raccomandati prima di un intervento chirurgico per i pazienti con ustioni estese (maggiori del 60% del corpo).[57] A partire dal 2008, le linee guida non raccomandano un'utilizzo generalizzato per via delle preoccupazioni riguardanti resistenza agli antibiotici[58] e l'aumento del rischio di infezioni fungine.[26] Tuttavia alcune prove provvisorie mostrano tassi migliori di sopravvivenza in quelli con gravi ed estese ustioni.[58] L'eritropoietina non è stata trovata per essere efficace per prevenire o trattare l'anemia nei pazienti con ustioni.[26] Le ustioni causate da acido fluoridrico, il gluconato di calcio è un antidoto specifico e può essere usato per via endovenosa e/o topica.[25]

Chirurgia

Le ferite che richiedono la chiusura chirurgica con innesti cutanei o lembi dovrebbero essere trattate il più urgentemente possibile.[54] Le Ustioni circonferenziali degli arti o del torace possono rendere necessaria la rimozione chirurgico urgente della pelle, noto come escaratomia.[59] Ciò può risolvere o prevenire problemi di circolazione distale o la ventilazione.[59] Non è chiaro se è utile per le ustioni del collo.[59] La fascetomia può essere richiesta nelle ustioni elettriche.[59]

Medicina alternativa

Fin dai tempi antichi, il miele è stato utilizzato per aiutare la guarigione delle ferite e può essere utile nelle ustioni di primo e secondo grado ustioni.[60][61] Le prove dellutilità dell'Aloe vera sono di qualità scadente,[62] anche se potrebbe essere utile nel ridurre il dolore.[41]

Vi sono poche prove che la vitamina E aiuta con sulle cicatrici.[63] Il burro non è raccomandato.[64] Nei paesi a basso reddito, le ustioni sono trattate per un terzo con la medicina tradizionale, che possono includere applicazioni di uova, fango, foglie o sterco di vacca.[56] Il trattamento chirurgico è limitato in alcuni casi a causa dell'insufficienza di risorse finanziarie e della disponibilità di struttura adatte

Riabilitazione ed esiti

Nelle grandi ustioni è necessario provvedere subito alla prevenzione delle complicanze. Già nella fase acuta è possibile praticare, a seconda dei casi, fisioterapia respiratoria, cinesiterapia o eventuale immobilizzazione di articolazioni gravemente danneggiate. Nella fase successiva, terminata l'emergenza medica, si può procedere con altri presidi come la compressione elastica (guaine o fasce) e l'applicazione di splint (apparecchiature per la postura articolare). Tuttavia, anche quando la riabilitazione viene eseguita in modo corretto, è possibile che la guarigione si verifichi con esiti cicatriziali. Tra i vari tipi di cicatrici che possono seguire ad un'ustione ricordiamo:

  • cicatrici atrofiche (con perdita di sostanza): appaiono biancastre, piatte od escavate;
  • cicatrici retraenti: frequenti soprattutto nei bambini e nelle superfici articolari flessorie (arti e collo), determinano riduzione della possibilità di movimento nella sede colpita;
  • cicatrici ipertrofiche: formate da tessuto di granulazione "esuberante", ossia in eccesso rispetto all'estensione della zona lesa;
  • cheloidi: di aspetto simile alle cicatrici ipertrofiche, ma a differenza di queste non tendono alla guarigione e richiedono perciò l'asportazione chirurgica.[3]

Prevenzione

Storicamente, circa la metà di tutte le ustioni si ritengono prevenibili.[1] I programmi di prevenzione hanno notevolmente diminuito i tassi di gravi ustioni.[11] Le misure preventive includono: limitare le temperature dell'acqua calda, installare rivelatori di fumo e sistemi antincendio, adoperare una corretta costruzione degli edifici e promuovere indumenti resistenti al fuoco.[1] Gli esperti raccomandano di preparare acqua calda al di sotto dei 48,8 °C.[10]

Altri provvedimenti per evitare scottature includono l'utilizzo di un termometro per misurare la temperatura dell'acqua prima di fare il bagno e l'installazione di paraspruzzi sui fornelli.[11] Mentre l'effetto della regolamentazione dei fuochi d'artificio non è chiaro, si ritiene tuttavia che se ne possa trarre beneficio[65] soprattutto grazie alla limitazione della vendita ai bambini.[10]

Note

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