SuperGrafx
SuperGrafx console | |
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Produttore | NEC |
Tipo | Da tavolo |
Generazione | Quarta |
In vendita | ![]() ![]() |
Gioco più diffuso | 1941: Counter Attack[senza fonte] |
Predecessore | PC Engine |
Successore | PC Engine Duo |
Caratteristiche tecniche | |
Supporto di memoria | HuCard, CD-ROM |
Dispositivi di controllo | Gamepad |
CPU | Hudson HuC6280 |
Il PC Engine SuperGrafx (PCエンジンスーパーグラフィックス?), meglio noto come SuperGrafx (スーパーグラフィックス?), è una console a 16 bit prodotta da NEC tra il 1989 e il 1990.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Annunciata con il nome di PC Engine 2[1], la piattaforma era uno dei modelli prodotti nel 1989 a partire dal PC Engine, insieme allo Shuttle e al CoreGrafx.[2] L'aspetto e il nome della console erano ispirati al TurboGrafx-16, versione della piattaforma NEC commercializzata nel mercato statunitense.[3] Alcune unità del SuperGrafx vennero distribuite in Francia da Sodipeng.[4]
Il SuperGrafx fu un fallimento, soprattutto per lo scarso supporto da parte dei produttori di videogiochi. Solo cinque titoli furono distribuiti per la macchina. Non vi erano giochi su CD. SCD o ACD scritti per utilizzare le innovazioni fornite dal SuperGrafx[non chiaro], i giochi costavano approssimativamente 110 dollari. Tuttavia il SuperGrafx poteva utilizzare i giochi su HuCard, CD, Super CD e Arcade CD del PC Engine e quindi la console in realtà disponeva di circa 700 giochi.
Caratteristiche
[modifica | modifica wikitesto]Era compatibile con i giochi PC Engine, sebbene avesse specifiche tecniche più avanzate. Per la macchina vennero inoltre progettati nuovi accessori.
Hardware
[modifica | modifica wikitesto]Comparato al PC Engine aveva una memoria principale quattro volte più grande, un secondo chip video con allegata memoria dedicata e un controller indipendente per lo scrolling che poteva essere combinato con i processori video. Il SuperGrafx supportava due livelli indipendenti di scrolling sullo schermo, come il Sega Mega Drive e a differenza del PC Engine che disponeva di un solo livello di scrolling.
Videogiochi
[modifica | modifica wikitesto]Per la console evennero realizzati solo cinque nuovi giochi: 1941: Counter Attack, Aldynes, Battle Ace, Daimakaimura e Granzort. Altri due giochi, Darius Plus e un'edizione limitata di Darius Alpha, uscirono in cartucce ibride che funzionano anche su PC Engine, ma hanno miglioramenti grafici quando eseguiti su SuperGrafx.[3][5]
Accessori
[modifica | modifica wikitesto]Tra gli accessori ne venne progettato uno denominato Power Console che riproduceva una console di un aereo e poteva essere utilizzata per innalzare il livello di realismo dei simulatori di volo e di guida.; ne vennero realizzati solo i prototipi, infatti poi si decise di non produrlo in serie.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (JA) PCエンジンSUPER GRAFX, su www2s.biglobe.ne.jp.
- ^ (EN) Leonard Herman, Phoenix: The Fall & Rise of Videogames, 3ª ed., Rolenta Press, giugno 2001, ISBN 0-9643848-5-X.
- ^ a b (EN) Chris Kohler, Beginning a SuperGrafx Adventure, su Wired, 7 ottobre 2008.
- ^ (FR) RetroPub – PC Engine « SODIPENG », su RetroBlog.fr, 9 aprile 2010.
- ^ (EN) Corbie Dillard, Hardware Focus - NEC SuperGrafx, su Nintendo Life, 28 settembre 2008.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Made in Japan (JPG), in The Games Machine, n. 15, Milano, Edizioni Hobby, dicembre 1989, pp. 86-88, OCLC 955708482.
- PC Engine Super Grafx (JPG), in Guida Videogiochi, n. 13, Milano, Gruppo Editoriale Jackson, luglio/agosto 1990, pp. 20-22.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su SuperGrafx
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) NEC PC Engine Super Grafx, su old-computers.com (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2023).