Gli Aristogatti: differenze tra le versioni

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* [[Mario Feliciani]]: Napoleone
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Versione delle 19:09, 7 dic 2011

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File:Aristogatti.png
Romeo e Duchessa in una scena del film
Paese di produzioneStati Uniti
Durata76 min
Genereanimazione
RegiaWolfgang Reitherman
SoggettoTom McGowan, Tom Rowe (libro)
SceneggiaturaLarry Clemmons, Vance Gerry, Ken Anderson, Frank Thomas, Eric Cleworth, Julius Svendsen, Ralph Wright
ProduttoreWinston Hibler, Wolfgang Reitherman
MontaggioTom Acosta
MusicheGeorge Bruns, Georges Bizet
AnimatoriMilt Kahl, Ollie Johnston, Frank Thomas, John Lounsbery, Hal King, Eric Larson, Eric Cleworth, Julius Svendsen, Fred Hellmich, Walt Stanchfield, Dave Michener, Dan MacManus, Dick Lucas
Logo ufficiale del film

Gli Aristogatti (The Aristocats) è un film del 1970. È il primo lungometraggio di animazione prodotto dalla Walt Disney Productions dopo la morte di Walt Disney. È considerato il 20º classico Disney secondo il canone ufficiale.

Trama

Ambientato a Parigi nel 1910 narra le avventure della gatta Duchessa e dei suoi cuccioli: Bizet, Matisse e Minou. La famiglia di gatti abita felice in una grande casa in stile classico assieme alla proprietaria, un'agiata e anziana borghese.

Proprio a causa dell'età avanzata, Madame Adelaide decide di fare testamento, lasciando ogni suo bene ai gatti ed in successione, alla morte di quest'ultimi, al maggiordomo Edgar. Ma sfortunatamente, quando convoca l'Avvocato George Hautecourt per redigere il testamento, la loro conversazione viene casualmente ascoltata da Edgar, che dopo un iniziale sconforto decide di sbarazzarsi dei gatti.

Così, mentre Duchessa e i gattini si esercitano nella pittura, nel canto e al pianoforte, Edgar prepara loro una cena a base di sonnifero che in breve li fa cadere in un sonno profondo assieme al loro amico, il topolino Groviera. Nella notte poi, quando anche Madame dorme, carica Duchessa e i gattini su di un sidecar che guida fuori Parigi con l'intento di abbandonarli il più lontano possibile. Lungo la strada, però, incontra due cani, Napoleone e Lafayette, specializzati nell'assalire chiunque passi dalle loro parti.

Nella colluttazione che ne nasce, la culla contenente Duchessa e i gattini viene sbalzata via e termina sotto un ponte, in mezzo ai prati, mentre Edgar, in qualche maniera, riesce a sfuggire ai due cani. Nel frattempo scoppia un temporale e Madame, preoccupata che i gatti possano aver paura, realizza che sono scomparsi. Groviera, risvegliatosi, li va a cercare per la strada ma senza successo.

L'indomani ecco apparire a Duchessa un grosso gatto rosso, che canta e balla, Romeo. Il gatto è stato attratto dalla bellezza di Duchessa, anche perché, in un primo momento, non aveva notato i gattini nella culla. L'incontro con Romeo è provvidenziale. Dopo aver appreso da Duchessa che sia lei che i gattini devono ritornare da Madame Adelaide, decide di accompagnarli, facendoli salire sul furgoncino di un lattaio (quando quest'uomo frena di colpo, spaventato dall'arrivo improvviso di Romeo sul cofano) e poi li ospita in una vecchia casa abbandonata, occupata dal gatto trombettiere Scat Cat e la sua gang di gatti randagi jazzisti, i quali poi vanno di notte a suonare per strada, per poter lasciare libero il letto ai gattini. Strada facendo incontrano anche due sorelle oche inglesi di nome Adelina e Guendalina Bla Bla, che tentano di insegnare a Romeo come si nuota, quando questi si tuffa nel fiume per salvare la piccola "Minou", caduta dal ponte della ferrovia. Nel dialogo tra le due oche e i gatti emergono i modi di fare aristocratici di Duchessa e quelli di Romeo, molto più grezzi, ma alla fine, Adelina e Guendalina decidono di andare a Parigi con loro, poiché la loro meta era proprio il ristorante parigino "Le petit café", dove il loro zio Reginaldo faceva il cameriere, ma il cuoco aveva deciso di servirlo come menù del giorno. Quando gli Aristogatti riescono a tornare a casa, Romeo decide di ritornare alla sua vita di gatto girovago, mentre Duchessa e i gattini finiscono in un sacco per mano del maggiordomo Edgar e poi in un forno spento, quando Madame Adelaide li sente miagolare, ma poi si convince di aver sognato. Nel frattempo, il topolino Groviera avverte Romeo dell'accaduto, che si precipita al salvataggio, dopo aver mandato il topino a chiamare Scat Cat e i suoi compagni. Quando questi arrivano a destinazione, fungono da rinforzo per Romeo (alle prese con Edgar che tentava di inforcarlo), assalendo Edgar e insieme alla cavalla Frou Frou, riescono a far finire il maggiordomo nel baule destinato ai gatti, così quando arrivano gli addetti ai traslochi, lo caricano per Timbuctù. Alla fine del cartone animato, Madame Adelaide decide di adottare Romeo e di fondare una casa di riposo per tutti i gatti randagi di Parigi, quindi entreranno nella casa dell'anziana signora anche Scat Cat e i suoi compagni. Il finale del cartone animato vede proprio tutti i personaggi animali della storia (compresi il topino Groviera, le oche Adelina e Guendalina con il loro zio Reginaldo, la cavalla Frou Frou e il duo canino "Napoleone-Lafayette") in una stanza al piano di sotto che cantano tutti insieme "tutti quanti voglion fare jazz".

I personaggi principali

Romeo e Duchessa.
  • Romeo è un grosso gatto vagabondo rossiccio. Le sue origini sono italiane, lui è "Er mejo der Colosseo" (nell'edizione originale è di origini irlandesi e il suo nome è Thomas O'Malley). I baffetti e l'ammiccare di Romeo ricordano da vicino un macho per eccellenza: Clark Gable[senza fonte]. Nella versione italiana Romeo è stato doppiato da Renzo Montagnani.
  • Duchessa, una raffinata gatta bianca di città con splendidi occhi azzurri. Ricorda nello sguardo il fascino misterioso di Liz Taylor.[senza fonte]
Matisse, Bizet e Minou.
  • Minou è l'unica micetta della cucciolata di Duchessa, bianca come la madre. Come una vera piccola neo aristocratica si esercita a suonare il pianoforte ed a cantare. Nella versione originale si chiama Marie (in omaggio alla regina Maria Antonietta di Francia).
  • Matisse, fratello di Minou e di Bizet, è l'artista del gruppo. È di colore rossiccio-arancione, dipinge ed ha inclinazione per la nascente pittura espressionista. Sia nella versione italiana che in quella originale il nome di Matisse è ispirato ad un pittore francese, solo che in originale il personaggio si chiama Toulouse in onore di Henry de Toulouse-Lautrec.
  • Bizet, fratello di Minou e di Matisse, suona il piano ed ha la tendenza per la boxe. È di colore nero. Il nome di Bizet, nella versione originale è Berlioz in onore dell'omonimo compositore.
  • Edgar il maggiordomo, alto e dinoccolato, è il personaggio cattivo della storia.

I personaggi secondari

«Tutti quanti voglion fare il jazz
perché resister non si può al ritmo del jazz.»

  • Il quartetto di Scat Cat formato da gatti di varia specie e nazionalità. Sono tutti musicisti jazz.
    • Scat Cat, grigio con bombetta. Suona la tromba e canta, come i grandi musicisti neri americani. Chiara la caricatura di Louis Armstrong.[senza fonte]
    • Shun Gon, il gatto cinese (Siamese), giallo con occhi a mandorla. Suona inizialmente la batteria e poi il pianoforte.
    • Hit Cat, l'inglese, ha il look da hippy e suona la chitarra, proprio come John Lennon, del quale è chiaramente la caricatura.[senza fonte]
    • Billy Boss, il russo (Blu di Russia), grosso e a pelo lungo, con voce baritonale. Si nota la sua nazionalità quando, incoraggiando il Siamese, dice: "Coraggio, tovarish!". Suona il contrabbasso.
    • Peppo, l'italiano, marrone con accento siciliano. Suona la fisarmonica.
  • Guendalina Blabla e Adelina Blabla (Abgail e Amelia Gobble in originale), oche migratorie. Provengono dalla Gran Bretagna.
  • Zio Reginaldo (Waldo in originale), parente di Guendalina e Adelina, è un'oca maschio che rischia di essere cucinata al "Petit cafè" di Parigi.
  • Groviera, un minuscolo topo d'appartamento, amico degli Aristogatti.
  • Napoleone e Lafayette, due vecchi cani di campagna in cui il maggiordomo Edgar ha la disavventura di imbattersi.
  • Frou Frou, la cavalla di Madame, amica di Groviera e degli Aristogatti.
  • Adelaide Bonfamille è l'aristocratica Madame proprietaria degli Aristogatti.
  • L'avvocato Georges Hautecourt, "il più vecchio e il più caro amico" di Madame, sin da quando lei stessa si esibiva con successo nella Carmen, si occupa di redigere il testamento di Adelaide. È interessante notare come, nella versione originale, si usi il termine attorney, mantenuto (tradotto) in quella italiana, da questo punto di vista trattandosi di questioni testamentarie, sarebbe stato forse più opportuno tradurre con notaio, come accade infatti nella versione francese, ma questo avrebbe reso assurdo il dialogo in cui Georges chiede a Madame: "a chi devo fare causa?".

Produzione

L'immagine iniziale mostra con tratto d'abbozzo e soli contorni una città dei primi anni del 1900. Case classiche e signorili. Le immagini, accompagnate dalla voce di Maurice Chevalier (nelle versioni in lingua inglese e francese), si riempiono di colori pastello e una carrozza si muove lentamente lungo un ponte sulla Senna. È il tempo della Belle époque e la vita a Parigi, per chi è benestante, trascorre serena.

Una folata di modernità è in arrivo nella vecchia Europa. Assieme a ritmi inconsueti e orecchiabili l'inventiva e l'improvvisazione della musica jazz si contrappone alla pacata musica da concerto di fine secolo. Uno stile di vita fresco e originale sta per insinuarsi nell'animo di ogni essere vivente, sia esso umano o animale, fornendo a tutti una rinnovata ondata di giovinezza.

Lo stile del disegno ricorda da vicino quello de La carica dei 101, altro lungometraggio Disney di grande successo, uscito dieci anni prima. Per sottolineare tale similitudine tra i due film, i personaggi degli Aristogatti appariranno ancora in un breve cameo nel remake con personaggi in carne e ossa de La carica dei 101 - Questa volta la magia è vera del 1996, con Glenn Close nella parte di Crudelia De-Mon.

Nel film di Quentin Tarantino, Pulp Fiction, Mia (Uma Thurman) nella scena della gara di ballo, balla esattamente come Duchessa.

Curiosità

  • In una scena del film vi è una ricalcatura coincidente con una scena del film La carica dei 101: la sequenza in cui Romeo riporta la gattina Minou sul camioncino e viene aiutata dalla mamma Duchessa è pari alla scena dove Pongo aiuta Lucky a salire sul camioncino ed anch'esso viene aiutato dalla mamma Peggy allo stesso modo.
  • In "Robin Hood" della Disney Robin e Lady Marian ballano esattamente come Duchessa e Romeo e sulle note della canzone "Giovanni re fasullo di Inghilterra" e la band al seguito è tale e quale a Scat Cat e ai suoi amici Jazzisti: ovviamente è un'altra ricalcatura.
  • Quando Romeo è sul camioncino di fortuna con la famigliola è evidente l'ispirazione ad una scena di Mary Poppins in cui Bert introduce ad Un po' di magia con rituali propiziatori: Rifletti .. ammicchi ... sbatti le palpebre ..., che per Romeo diventano, aricciate er naso ... sfregateve er mento ... chiedete ll'occhi ... segneteve n'petto...
  • Una delle scene finali del film evidenzia un errore storico-geografico. Il baule nel quale Edgar vuole richiudere i gatti per spedirli a Timbuctu e nel quale alla fine finisce invece egli stesso, riporta sul coperchio l'etichetta con la destinazione: "Timbuctu - French Equatorial Africa". Timbuctu infatti è nell'attuale Mali, che all'epoca dei fatti apparteneva all'Africa Occidentale Francese non quella Equatoriale. È altresì un piccolo errore il fatto che sul baule la scritta "Timbuctu - French Equatorial Africa" fosse in inglese e non in francese essendo il film ambientato a Parigi ci sarebbe dovuto essere scritto "Tombouctou - Afrique Occidentale Française".

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