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Fontevivo

Coordinate: 44°51′23.3″N 10°10′34.4″E
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Fontevivo
comune
Fontevivo – Stemma
Fontevivo – Bandiera
Fontevivo – Veduta
Fontevivo – Veduta
Abbazia di San Bernardo
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Emilia-Romagna
Provincia Parma
Amministrazione
SindacoTommaso Fiazza (LN) dal 22-9-2020
Territorio
Coordinate44°51′23.3″N 10°10′34.4″E
Altitudine53 m s.l.m.
Superficie26,41 km²
Abitanti5 499[1] (31-3-2024)
Densità208,22 ab./km²
FrazioniBellena, Bianconese, Case Cantarana, Case Gaiffa, Case Massi, Castelguelfo, Fienilnuovo, Fondo Fontana, Fontane, Molinetto, Ponte Recchio, Ponte Taro, Recchio di Sotto, Romitaggio, Stazione Castelguelfo, Tarona, Torchio
Comuni confinantiFontanellato, Noceto, Parma
Altre informazioni
Cod. postale43010
Prefisso0521
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT034016
Cod. catastaleD685
TargaPR
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 610 GG[3]
Nome abitantiFontevivesi
Patronosan Bernardo
Giorno festivo20 agosto
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Fontevivo
Fontevivo
Fontevivo – Mappa
Fontevivo – Mappa
Posizione del comune di Fontevivo nella provincia di Parma
Sito istituzionale

Fontevivo (Fontviv in dialetto parmigiano[4]) è un comune italiano di 5 499 abitanti della provincia di Parma in Emilia-Romagna. Fontevivo fa parte dei comuni della bassa parmense.

Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con DPR del 1º febbraio 1957.

«D'argento, alle fonti o sorgenti di acque vive; alla croce di azzurro nel canton sinistro del capo.»

Quando il paese fu divenne municipio nel XIX secolo adottò le antiche armi dell'abbazia di San Bernardo.

Il gonfalone è un drappo partito di bianco e di azzurro.[5]

Monumenti e luoghi d'interesse

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Edifici religiosi

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Abbazia di San Bernardo

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Lo stesso argomento in dettaglio: Abbazia di Fontevivo.
Chiostro dell'abbazia di San Bernardo

L'abbazia cistercense fu fondata nel 1142 quale dipendenza dell'abbazia di Chiaravalle della Colomba, sotto la protezione dei marchesi Pallavicino; la chiesa annessa fu ricostruita in stile romanico alla fine del XII secolo, mentre la facciata fu innalzata nel XV secolo; il convento, caduto in declino in seguito all'istituzione della commenda, fu unito nel 1518 alla Congregazione cassinese dell'abbazia benedettina di San Paolo fuori le mura; nel 1605 il duca Ranuccio I Farnese acquistò il monastero, che nel 1733 il duca Carlo di Borbone fece completamente ristrutturare in stile neoclassico, per trasformarlo nella sede estiva del Collegio dei Nobili di Parma; nel 1892 i benedettini abbandonarono la giurisdizione spirituale sul luogo di culto, che divenne sede parrocchiale; nel 1987 l'ex abbazia fu acquistata dal Comune di Fontevivo, che ne avviò il recupero quale sede di una struttura alberghiera, di un ristorante e del piccolo Museo delle Fisarmoniche.[6] La monumentale chiesa di San Bernardo ospita al suo interno la statua in pietra policroma della Madonna col Bambino, risalente al XII secolo, attribuita a Benedetto Antelami, la romanica lastra sepolcrale in marmo rosso di Verona del templare Guidone Pallavicino, scomparso nel 1301, e il neoclassico monumento tombale del duca Ferdinando di Borbone.[7]

Chiesa dei Cappuccini

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Lo stesso argomento in dettaglio: Chiesa dei Cappuccini (Fontevivo).
Chiesa dei Cappuccini

La chiesa manierista con annesso convento fu edificata per i frati cappuccini tra il 1605 e il 1609 su finanziamento del duca Ranuccio I Farnese, che fece anche realizzare uno scenografico viale di collegamento con la chiesa di San Bernardo; nel 1805 a causa dei decreti napoleonici il convento fu chiuso e la chiesa fu sconsacrata e spogliata di tutti gli arredi e le opere d'arte; nel 1881 il complesso fu demolito, salvando solo l'antico tempio, che fu alienato a privati e adibito a magazzino; intorno al 1980 il Comune di Fontevivo espropriò l'ex luogo di culto, avviandone il recupero. All'interno si conservano gli affreschi in controfacciata e sulla volta a botte di copertura attribuiti a Cesare Baglioni, riscoperti tra il 2007 e il 2009.[8]

Chiesa di Santa Maria Maddalena

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Lo stesso argomento in dettaglio: Chiesa di Santa Maria Maddalena (Fontevivo).
Chiesa di Santa Maria Maddalena

A Castelguelfo, sull'altro lato della via Emilia rispetto al castello medievale, si innalza l'antica chiesa di Santa Maria Maddalena, edificata in stile romanico probabilmente agli inizi del XIII secolo dai monaci benedettini francesi dell'abbazia di Santa Maria Maddalena di Vézelay, in Borgogna; modificata più volte nei secoli successivi, fu riportata in parte alle originarie forme nel 1935; all'interno conserva nell'abside alcuni affreschi risalenti al XV secolo.[9]

Chiesa dei Santi Giovanni Battista e Lorenzo

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Lo stesso argomento in dettaglio: Chiesa dei Santi Giovanni Battista e Lorenzo.
Chiesa dei Santi Giovanni Battista e Lorenzo

Menzionata per la prima volta nel 1186, l'antica pieve di Santa Maria di Bianconese fu reintitolata a san Giovanni Battista nel 1493; danneggiata dalle piene del fiume Taro, fu ricostruita tra il 1720 e il 1730 in stile barocco in prossimità del centro abitato; dotata nel 1897 del campanile, fu ampliata nella zona absidale nel 1900; ristrutturata tra il 1952 e il 1957, fu sottoposta a lavori di restauro nella facciata tra il 2015 e il 2016. La chiesa conserva varie opere di pregio, tra cui la pala d'altare raffigurante l'Imposizione del nome a san Giovanni Battista, eseguita da Giuseppe Peroni o da Domenico Muzzi tra la fine del XVIII secolo e l'inizio del XIX.[10]

Chiesa di San Lorenzo

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Lo stesso argomento in dettaglio: Chiesa di San Lorenzo (Fontevivo).
Chiesa di San Lorenzo

Edificata originariamente entro l'XI secolo, la chiesa di Bellena fu chiusa al culto alla fine del XV secolo in quanto pericolante; completamente ricostruita in stile rinascimentale prima del 1525, fu ristrutturata in forme barocche nel 1743; al suo interno è presente un coro settecentesco in legno intarsiato.[11]

Oratorio del Sacro Cuore e di Santa Teresa di Gesù Bambino

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Oratorio del Sacro Cuore e di Santa Teresa di Gesù Bambino

Il piccolo oratorio di Ponte Taro fu costruito in stile neoclassico per volere di Giuseppe Antonio Folezzani tra il 1843 e il 1849; donato agli inizi del XX secolo a Ida Mari, che nel 1913 fece edificare in adiacenza alla chiesa la scuola materna di Santa Teresa di Lisieux, fu destinato in eredità nel 1964 alla parrocchia del paese, di cui costituì l'unico luogo di culto fino al completamento nel 1973 della nuova chiesa di Santa Maria Maddalena.[12]

Evoluzione demografica

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Abitanti censiti[13]

Etnie e minoranze straniere

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Al 31 dicembre 2023 la popolazione straniera era di 801 persone, pari al 13,81% della popolazione.[14]

Infrastrutture e trasporti

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Posta lungo la strada provinciale 11, fra il 1893 e il 1939 Fontevivo era servita da una fermata della tranvia Parma-San Secondo-Busseto, esercita a vapore, che percorreva tale direttrice stradale[15].

Il servizio suburbano è svolto mediante autoservizi gestiti da TEP.

In località Bianconese sorge l'Interporto di Parma.

Amministrazione

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Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Sindaci eletti dal consiglio comunale (1946-1995)

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Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1946 1947 Ferruccio Barbiri Sindaco
1947 1951 Alceste Giovanelli Sindaco
1951 1970 Giuseppe Testoni Partito Comunista Italiano Sindaco
1970 1977 Romano Corradini Partito Comunista Italiano Sindaco
1977 1990 Claudio Ghiretti Partito Comunista Italiano Sindaco
10 agosto 1990 17 novembre 1992 Claudio Ghiretti Partito Comunista Italiano Sindaco
17 novembre 1992 24 aprile 1995 Romano Corradini Partito Democratico della Sinistra Sindaco

Sindaci eletti direttamente dai cittadini (1995-)

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Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
24 aprile 1995 14 giugno 1999 Romano Corradini Partito Democratico della Sinistra-L'Ulivo Sindaco [16]
15 giugno 1999 14 giugno 2004 Stefano Mulazzi Democratici di Sinistra-L'Ulivo e civici Sindaco [16]
14 giugno 2004 8 giugno 2009 Massimiliano Grassi DS, poi PD Sindaco [16]
30 marzo 2010 31 maggio 2015 Massimiliano Grassi "Progetto Democratico", Partito Democratico e civici Sindaco [16]
1º giugno 2015 21 settembre 2020 Tommaso Fiazza lista di centro-destra "Cambiamo Fontevivo": Lega Nord, Forza Italia, Fratelli d'Italia-AN e UdC) Sindaco [16]
22 settembre 2020 in carica Tommaso Fiazza Lega Nord e Fratelli d'Italia-AN Sindaco [16]
  1. ^ Bilancio demografico mensile anno 2024 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Guglielmo Capacchi, Dizionario Italiano-Parmigiano. Tomo II M-Z, Artegrafica Silva, pp. 895ss.
  5. ^ Bozzetti di stemma e gonfalone del Comune di Fontevivo, su ACS, Raccolta dei disegni degli stemmi di comuni e città. URL consultato il 10 ottobre 2024.
  6. ^ Fontevivo, Chiesa dell'Abazia di San Bernardo, su piazzaduomoparma.com. URL consultato il 9 maggio 2016.
  7. ^ Fontevivo, su piazzaduomoparma.com. URL consultato il 12 maggio 2016.
  8. ^ Gli Affreschi dell'ex Chiesa dei Frati Cappuccini tornano all'antico splendore, su comune.fontevivo.pr.it. URL consultato il 12 maggio 2016 (archiviato dall'url originale il 13 maggio 2016).
  9. ^ Castelguelfo, su comune.noceto.pr.it. URL consultato il 6 maggio 2016.
  10. ^ Chiesa dei Santi Giovanni Battista e Lorenzo "Bianconese, Fontevivo", su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 22 marzo 2018.
  11. ^ Chiesa di San Lorenzo "Bellena, Fontevivo", su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 24 marzo 2018.
  12. ^ Oratorio del Sacro Cuore e di Santa Teresa di Gesù Bambino "Pontetaro, Noceto", su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 26 maggio 2017.
  13. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  14. ^ demo.istat.it, https://demo.istat.it/app/?i=P03&l=it.
  15. ^ Francesco Ogliari e Franco Sapi, Ritmi di ruote. Storia dei trasporti italiani volume 10°. Emilia-Romagna, a cura degli autori, Milano, 1969.
  16. ^ a b c d e f http://amministratori.interno.it/

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN148077172 · LCCN (ENno2001045362 · GND (DE4569112-5 · J9U (ENHE987007491693505171
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