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«Ad montem duc nos» I Gonzaga sono stati una delle più note famiglie principesche d'Europa, protagonisti della storia italiana ed europea dal XIV al XVIII secolo. |
Francesco II Gonzaga (Mantova, 10 agosto 1466 – Mantova, 29 marzo 1519) era il figlio del marchese di Mantova Federico I Gonzaga e di Margherita di Wittelsbach, sorella del duca di Baviera. Fu il IV marchese di Mantova. Dopo la morte del padre (1484), fu il signore di Mantova fino alla sua morte. Fu aiutato nei primi anni di governo dallo zio Francesco Secco d'Aragona che lo iniziò all'uso delle armi. Il 12 febbraio 1490 sposò Isabella d'Este, figlia di Ercole I d'Este, duca di Ferrara, rinnovando la tradizionale alleanza tra le famiglie dei Gonzaga e degli Estensi. Come nella tradizione della famiglia, Francesco si distinse per l'intensa attività di condotte militari, al soldo della potenza che via via gli offriva i maggiori vantaggi sia in termini economici, che di sicurezza per il proprio marchesato. |
Capitani del popolo di Mantova: Luigi I * Guido * Ludovico I * Francesco I * Gianfrancesco Gianfrancesco Gonzaga (1395 – Mantova, 25 settembre 1444) fu dapprima V Capitano del Popolo di Mantova dal 1407 al 1433, quindi primo marchese di Mantova dal 1433 alla morte. Gianfrancesco (o Gianfrancesco I), nato dal secondo matrimonio del padre Francesco, con Margherita Malatesta, al momento della morte del padre (avvenuta nel 1407) aveva solo 12 anni. Gianfrancesco venne riconosciuto signore di Mantova il 20 marzo 1407, e in attesa di raggiungere la maggiore età era stato nominato come tutore lo zio Carlo I Malatesta. Grazie alla politica filo-veneziana tenuta già dal padre e ora dallo zio, il piccolo Gianfrancesco venne posto sotto l'importante protezione della Serenissima (che inviò un contingente di 150 lance a protezione della città), che gli permise di trascorrere senza pericoli gli anni che lo separavano dalla maggiore età. |
Il Palazzo Te è un edificio monumentale di Mantova. Costruito tra il 1524 e il 1534 su commissione di Federico II Gonzaga, è l'opera più celebre dell'architetto italiano Giulio Romano. Il complesso è oggi sede del museo civico e, dal 1990, del Centro Internazionale d'Arte e di Cultura di Palazzo Te che organizza mostre d'arte antica e moderna e d'architettura. Verso la metà del XV secolo Mantova era divisa dal canale “Rio” in due grandi isole circondate dai laghi; una terza piccola isola, chiamata sin dal Medioevo Tejeto e abbreviata in Te, venne scelta per l’edificazione del Palazzo Te. È possibile che il nome del palazzo derivi dal termine tilietum (località di tigli), dal latino atteggia (capanna) o dal termine gallico teza (tettoia) in memoria delle antiche e modeste abitazioni che erano state costruite nella zona. |
L'Ordine del Redentore fu un ordine del ducato di Mantova. L'Ordine venne istituito a Mantova il 25 maggio 1608 dal duca Vincenzo I Gonzaga, con la divisa Domine probasti me, o Nihil hoc triste recepto. In realtà l'idea della fondazione di un ordine cavalleresco erano già pervenuti nella mente del duca l'anno precedente, ma egli decise di far sanzionare ecclesiasticamente l'ordine dal pontefice Paolo V e perciò le pratiche si protrassero sino all'anno successivo. Jean Hermant dà all'interno delle proprie opere alcuni accenni relativi a tale ordine e lo ricondurrebbe alla reliquia del sangue di Gesù conservata presso la Basilica di Sant'Andrea di Mantova. I cavalieri giuravano di difendere con le armi la dignità del Papa, la religione cattolica, l'onore delle dame, delle vedove e degli orfani. |
La dinastia gonzaghesca nella sua storia plurisecolare mutò il proprio stemma una settantina di volte. |
A Mantova: Basilica di Sant'Andrea * Basilica palatina di Santa Barbara * Chiesa di San Sebastiano * Chiesa di Santa Maria della Vittoria * Chiesa di Santa Paola * Chiesa di San Francesco
La Basilica palatina di Santa Barbara è la chiesa di corte inserita nel complesso del Palazzo Ducale di Mantova. Costruita su istanza del duca Guglielmo Gonzaga e su progetto dell'architetto mantovano Giovan Battista Bertani, l'opera fu edificata in due fasi, dal 1562 al 1567 e dal 1569 al 1572. |
Le collezioni Gonzaga sono storicamente le cospicue raccolte di opere d'arte commissionate e appartenute ai Gonzaga, un tempo esposte in Palazzo Ducale, in Palazzo Te, in Palazzo San Sebastiano e in altri edifici di Mantova e dintorni. Attualmente le opere d'arte appartenute ai Gonzaga sono disperse nei musei di tutto il mondo. Oltre alle opere pittoriche i signori di Mantova portarono nei palazzi ducali il meglio in materia di oreficeria, pietre preziose e mirabilia. Tra queste il Cammeo Gonzaga che dal 12 ottobre 2008 all'11 gennaio 2009 fu il pezzo più pregiato della mostra in Palazzo Te, Il Cammeo Gonzaga - Arti preziose alla corte di Mantova, che idealmente proseguiva l'esposizione della "Celeste Galeria". |
La famiglia Gonzaga fece uso di diversi luoghi sacri per le proprie sepolture. Il ramo principale di Mantova utilizzò come pantheon queste chiese della città:
Molte di queste sepolture furono profanate nel corso dei secoli e le tombe di almeno cinque duchi, di cui non si conosceva l'esistenza, sono venute alla luce solo di recente (2007). Molti sepolcri restano ancora avvolti nel mistero, come il ritrovamento nel 1965 della tomba di Isabella d'Este nella chiesa di Santa Paola, i cui resti scomparvero dal sarcofago. |