Guillaumes

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Guillaumes
comune
Guillaumes – Veduta
Guillaumes – Veduta
Veduta generale del paese, dall'alto
Localizzazione
StatoBandiera della Francia Francia
Regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra
Dipartimento Alpi Marittime
ArrondissementNizza
CantoneVence
Amministrazione
SindacoJean-Paul David (CNIP) dal 03/1989
Territorio
Coordinate44°05′N 6°51′E / 44.083333°N 6.85°E44.083333; 6.85 (Guillaumes)
Altitudineda 679 a 2,582 m s.l.m.
Superficie88,83 km²
Abitanti707[1] (2009)
Densità7,96 ab./km²
Comuni confinantiSanto Stefano di Tinea, Châteauneuf-d'Entraunes, Peona, Boglio, La Croix-sur-Roudoule, Auvara, Daluis, Sauze
Altre informazioni
Cod. postale06470
Fuso orarioUTC+1
Codice INSEE06071
Nome abitantiGuillaumois (FR); Guglielmesi (IT)
Cartografia
Mappa di localizzazione: Francia
Guillaumes
Guillaumes
Sito istituzionale

Guillaumes (in italiano Guglielmi[2], ormai desueto) è un comune francese di 707 abitanti situato nel dipartimento delle Alpi Marittime della regione della Provenza-Alpi-Costa Azzurra. I suoi abitanti sono detti Guillaumois in francese e Guglielmesi in italiano.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Il villaggio è costruito alla confluenza del fiume Varo e del torrente Tuebi, dominato da uno sperone roccioso sul quale si trovano le rovine d'un antico castello.

Una parte dell'ambito sciistico della stazione di Valberg, esattamente le piste del Vasson e di Barzès, si trova sul territorio del comune di Guillaumes (Guglielmi).

Il paese costituisce la porta d'entrata della valle d'Entraunes e del Parco nazionale del Mercantour, che appartiene geograficamente anch'esso per intero alla regione fisica italiana.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il territorio ha fatto da sempre parte della Liguria sotto l'Impero Romano, nel Regno longobardo e nel Regnum Italiae formatosi con Carlo Magno.

Epoca moderna[modifica | modifica wikitesto]

Fra il XIII e XIV secolo cadde più volte sotto il dominio dei conti di Provenza, per poi passare ai re di Francia.

Francesco I di Francia accorda a Guillaumes il titolo di città reale.

Borgo molto isolato ai confini del reame, Guillaumes è meglio collegata al resto della Francia a partire dal 1674, allorquando il vescovo d'Entrevaux Jean Dominique Ithier instaura un servizio postale bimensile con Aix, per mezzo di muli, che serve ugualmente Annot e Guillaumes[3].

Il 22 agosto 1682 il villaggio è distrutto parzialmente da un incendio.

Dal 1700 al 1706, nuove fortificazioni sono realizzate dal Vauban, che soggiornò due volte a Guillaumes per stabilirne i piani.

Nel 1734, degli ingegneri militari visitano le fortificazioni del sud est della Francia e passano per Guillaumes, giudicando la "piazza" inattaccabile.

Dal 4 luglio all'8 luglio 1744, le truppe franco-spagnole che devono attaccare Entraunes e Saint-Martin-d'Entraunes, stazionano nel paese.

Nel 1748, dopo il trattato d'Aquisgrana, Luigi XV di Francia ridusse la guarnigione di Guillaumes a due compagnie d'invalidi, e poi ad una sola.

Gli "invalidi" sono dei soldati che, essendo stati feriti, e perciò divenuti meno validi, erano destinati alla difesa delle "piazze militari".

Nel 1760, la piazza militare francese è smantellata in seguito ai trattati del 24 marzo, che rettificavano le frontiere tra i regni di Luigi XV e di Carlo Emanuele III di Savoia, e Guillaumes divenuta Guglielmi viene ceduta dalla Francia alla Casa Savoia.

Il castello è smantellato malgrado la rivolta dei suoi abitanti.

Le truppe francesi lasciarono la cittadina il 10 ottobre 1760 ed il commissario sardo prese possesso di Gugliemi il 20 ottobre.

XIX secolo[modifica | modifica wikitesto]

I trattati di Parigi del 1814 e 1815 rimettono, dopo la Rivoluzione francese ed il periodo napoleonico, Guglielmi ed il Contado di Nizza sotto la sovranità della Casa Savoia, e Guglielmi resta capoluogo di mandamento.

Nel 1845, Carlo Alberto di Savoia, re di Sardegna, fa arginare la riva sinistra del Varo per proteggerla dalle esondazioni delle piene.

Dopo il breve ritorno sotto la sovranità sarda-piemontese, poco meno d'un cinquantennio dopo, nel 1860 il comune di Guglielmi, come la contea di Nizza di cui segue le sorti, grazie all'azione di Napoleone III, è definitivamente riunito alla Francia, a seguito del referendum di data 24 marzo 1860, svoltosi nel paese, così come contemporaneamente nella totalità della Contea di Nizza.

Per l'effetto quindi degli accordi franco-piemontesi tra Vittorio Emanuele II, re di Sardegna, il suo primo ministro Cavour e l'imperatore dei Francesi del 1860, Guglielmi è passato definitivamente alla Francia, tornando ad essere Guillaumes dall'inizio del 1860.

XX secolo[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1902, Louis Payany (Luigi Paiani) costruisce una piccola officina idroelettrica per alimentare il villaggio d'elettricità, che viene nazionalizzata nel 1952 per essere sfruttata da Électricité de France.

Ha inizio nel febbraio 1904 l'indagine d'utilità pubblica per la costruzione d'una rete di tranvie dipartimentali comprendente la linea dell'«alto Varo», che collegasse il ponte di Gueydan a Guillaumes, in raccordo con la linea ferroviaria da Nizza a Digne (tratta Nizza/Digne).

La costruzione della linea tranviaria dell'Alto Varo, come tratta locale della più grande Tranvia delle Alpi Marittime[4], della lunghezza di poco più di 19 km, incomincia nel 1910.
I lavori di terrazzamento della piattaforma, che segue la strada, sono terminati nel 1914. La posa della "via metrica" è portata a compimento nel 1915.
Il superamento del valico delle gole di Daluis necessita della perforazione o traforo di gallerie, che sono al giorno d'oggi utilizzate come tunnel stradali. All'entrata a monte delle gole, si trova il ponte della "Mariée", di 58 metri d'apertura, che permette alla tranvia di superare la valle del Varo e di raggiungere Guillaumes dalla riva sinistra, dove si ricongiunge con la strada nazionale (route nationale RN n° 202) al "ponte dei Roberti" (Pont des Roberts).

Nel 1914 - 1918, durante la Prima Guerra mondiale, 46 Guglielmesi sono uccisi nel corso del lungo conflitto europeo.

La linea di tranvia dell'Alto Varo è inaugurata il 29 luglio 1923 dopo le prove di apertura che sono state fatte il 16 luglio.
L'agenda degl'impegni prevedeva tre corse andata e ritorno giornaliere in inverno e quattro in estate, ma tale ritmo non è mai stato raggiunto, e non se ne sono mai avute più di due al dì.
La durata d'un viaggio "Pont de Gueydan-Guillaumes" era di 1 h e 25 min.
L'utilizzazione della linea si mostrerà subito deficitaria: per esempio nel 1925, gl'incassi sono di 60.000 franchi a fronte di costi per 132.000.
La linea della tranvia è tagliata da alcuni smottamenti di terreno nell'ottobre 1928, ed entra allora in declino.
Il 16 maggio 1929, dinanzi a spese importanti, necessarie per il mantenimento della linea, il suo impiego è interrotto, appena sei anni dopo l'inaugurazione, e la linea tranviaria è declassata, con la conseguenza che il materiale è poi utilizzato sulla linea del fiume Tinea il 2 aprile 1932.

Guillaumes è il primo comune del dipartimento delle Alpi Marittime ad essere liberato dal Forze Francese dell'Interno / Forces Françaises de l'Intérieur (F.F.I.), il 14 luglio 1944[5][6].

Il 4 novembre ed il 5 novembre 1994, le piene del Varo minacciano di nuovo il villaggio, ed il paese è classificato come zona a rischio di disastro ambientale.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti

Araldica[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma del comune di Guillaumes è un blasone partito: all'1) d'azzurro alla lettera G capitale d'argento sormontata d'un fiore di giglio d'oro, al 2) d'oro ai tre pali di rosso fauci.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ INSEE popolazione legale totale 2009
  2. ^ Italia: Italia settentrionale. 3. ed. 1948 - Touring club italiano - Google Libri
  3. ^ Émile Lauga, La poste dans les Basses-Alpes, ou l'histoire du courrier de l'Antiquité à l'aube du XXe siècle, Digne-les-Bains, Éditions de Haute-Provence, 1994, ISBN 2-909800-64-4, p. 58
  4. ^ Pays de Guillaumes: le tramway Archiviato il 15 dicembre 2012 in Internet Archive.
  5. ^ Pays de Guillaumes: La Résistance [archive]
  6. ^ Pays de Guillaumes: La Résistance Archiviato il 15 dicembre 2012 in Internet Archive.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN234804155 · BNF (FRcb14540031p (data)
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