Diguetidae

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Diguetidae
Diguetia canities
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Superphylum Protostomia
Phylum Arthropoda
Subphylum Chelicerata
Classe Arachnida
Ordine Araneae
Sottordine Araneomorphae
Superfamiglia Pholcoidea
Famiglia Diguetidae
F.O.P.-Cambridge, 1899
Generi

Diguetidae F.O.P.-Cambridge, 1899 è una famiglia di ragni appartenente all'infraordine Araneomorphae.

Da alcuni aracnologi è considerata una sottofamiglia della famiglia Plectreuridae.

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Il nome deriva dal collezionista e raccoglitore Diguet, i cui esemplari furono esaminati dall'aracnologo Eugène Simon che da questo studio trasse un articolo scientifico pubblicato sul Bulletin du Muséum National d'Histoire Naturelle del 1895[1].

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

Sono ragni piuttosto primitivi, hanno sei occhi, le femmine sono aplogine, prive cioè di genitali veri e propri e le loro ragnatele sono irregolari e aggrovigliate, nelle quali costruiscono un rifugio a guisa di cono (da cui il nome inglese coneweb spiders), dove all'occorrenza si nascondono e depongono le uova.

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

È una piccola famiglia composta di soli due generi; prediligono l'ambiente desertico degli stati occidentali degli USA, del Messico e di alcuni stati dall'America Meridionale (Cile, Brasile e Perù)[2].

Diguetidae - distribuzione

Etologia[modifica | modifica wikitesto]

I membri del genere Diguetia costruiscono le loro ragnatele fra arbusti o tra fusti di cactus. Hanno la stessa conformazione degli occhi della famiglia Sicariidae, ragni velenosi, ma non si ha notizia che il loro morso sia pericoloso per gli esseri umani. Comunque alcune specie del genere Diguetia hanno ghiandole velenifere molto sviluppate e altri caratteri che, secondo l'aracnologo Gertsch, li avvicinerebbe tassonomicamente alla famiglia Plectreuridae.

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Attualmente, a novembre 2020, si compone di 2 generi, 15 specie e due sottospecie[2]:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Catalogo de Autoridades Taxonómicas de Arachnida Archiviato il 10 giugno 2007 in Internet Archive.
  2. ^ a b World Spider Catalogue, versione 18.0, Famiglie di ragni, con numero di generi e specie - URL consultato il 4 giugno 2017, su wsc.nmbe.ch. URL consultato il 28 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale l'11 luglio 2017).

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