Arachnida

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Aracnidi
Femmina di Dolomedes fimbriatus con prole
Intervallo geologico
Cambriano - recente
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Superphylum Protostomia
Phylum Arthropoda
Subphylum Chelicerata
Classe Arachnida
Ordini
Esempi di Arachnida (Kunstformen der Natur - 1904)

Gli Aracnidi (Arachnida Cuvier, 1812) sono una classe di artropodi del subphylum dei chelicerati. Molti di essi sono predatori.

Struttura macroscopica degli Aracnidi:
(1) quattro paia di zampe
(2) il prosoma con i pedipalpi
(3) l'opistosoma o addome.

Strutturalmente il loro corpo è suddiviso in due tagmata, quello anteriore detto prosoma o cefalotorace e quello posteriore detto opistosoma o addome. Hanno, in tutto, 8 appendici, o zampe. Hanno un primo paio di appendici, dette cheliceri, composte da due o tre articoli e con funzioni relative all'alimentazione e alla difesa e da un secondo paio, dette pedipalpi, con funzioni sensoriali, locomotorie, fossorie e riproduttive a seconda degli ordini.

Le appendici dell'opistosoma tendono a scomparire (ne troviamo qualche traccia solo in alcuni ordini), ed in questa classe si nota la tendenza alla fusione dei segmenti di prosoma prima ed opistosoma poi, e nei più evoluti (gli Acarina volgarmente noti come acari) a fondere le due regioni.

Le altre paia di appendici costituiscono le zampe ambulatorie, composte da sette articoli di diversa forma e lunghezza, adatte principalmente alla locomozione[1].

Gli ordini più conosciuti sono quelli degli scorpioni e dei ragni.

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Attualmente, al 2010, gli Arachnida si suddividono nei seguenti ordini:

  • Trigonotarbida †: aracnidi estinti da circa 280 milioni di anni, simili a ragni, con resti fossili in Europa e Nordamerica.
  • Amblypygi: sono simili nell'aspetto a ragni, ma non secernono seta e hanno il primo paio di zampe particolarmente robusto; sono note un centinaio di specie.
  • Araneae: sono i comuni ragni, cosmopoliti, rappresentano l'ordine più cospicuo con oltre 41 000 specie classificate.
  • Phalangiotarbida †: i resti fossili rinvenuti di questi aracnidi non consentono di discriminare se si tratta di antenati degli opilioni o degli acari; anch'essi estinti da circa 280 milioni di anni e finora rinvenuti nelle rocce dell'Europa e del Nordamerica.
  • Opilionidi: sono aracnidi con cefalotorace e opistosoma fusi insieme e gambe lunghissime; cosmopoliti, ne sono state finora classificate oltre 5 000 specie.
  • Palpigradi: sono aracnidi di dimensioni molto piccole e con un flagello nella parte finale dell'opistosoma; attualmente se ne conoscono circa 70 specie.
  • Pseudoscorpionidi: sono aracnidi di dimensioni molto piccole, più strettamente imparentati con i solifugi che con gli altri ordini; ne sono note oltre 2 500 specie.
  • Ricinulei: aracnidi di dimensioni ridotte, meglio noti come ragni zecche, diffusi in Africa e nelle Americhe; ne sono note circa 75 specie.
  • Schizomida: questi aracnidi sono molto simili agli Uropygi, ne differiscono per lo scudo del prosoma diviso in due parti; comprendono circa 220 specie.
  • Scorpioni: sono aracnidi caratterizzati da un corpo allungato e segmentato e dal primo paio di zampe più grande delle altre, adatto ad afferrare la preda; sono cosmopoliti e comprendono oltre 2 000 specie.
  • Solifugi: aracnidi diffusi nelle zone tropicali e in quelle aride, molto veloci sul terreno, hanno un potente morso, anche se non velenoso; comprendono attualmente circa 1 000 specie.
  • Haptopoda †: ordine attualmente noto da una sola specie fossile, dalle fattezze simili a quelle di un ragno, anche se con il primo paio di zampe sproporzionatamente lungo.
  • Uropygi: sono aracnidi dall'addome molto piatto e dal tratto terminale a forma di flagello; sono state finora descritte circa 100 specie.
  • Acari: sono gli aracnidi che hanno maggiori contatti con la specie umana, dal punto di vista sanitario ed economico; cosmopoliti, contano circa 40 000 specie descritte. Fanno parte di Acarina anche le zecche.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Ruppert, Fox & Barnes, Zoologia degli invertebrati, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, p. 621.
  2. ^ Schultz, J.W., A phylogenetic analysis of the arachnid orders based on morphological characters, in Zoological Journal of the Linnean Society 2007; 150: 221–265, DOI:10.1111/j.1096-3642.2007.00284.x.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Edward E. Ruppert, Richard S. Fox & Robert D. Barnes. 2007. Zoologia degli invertebrati, quarta edizione italiana condotta sulla settima edizione americana, Piccin Nuova Libraria, Padova.

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