Classe Kashin Mod

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Voce principale: Classe Kashin.
Classe Kashin Mod
Project 61MP
Il cacciatorpediniere Sderžannyj
Descrizione generale
Tipocacciatorpediniere
Numero unità11
Proprietà Voenno-morskoj flot
Voenno-morskoj flot
Marynarka Wojenna
Indian Navy
CantiereMykolaïv
Leningrado
Caratteristiche generali
Dislocamento4500
Lunghezza144 m
Larghezza15,8 m
Pescaggio4,8 m
PropulsioneCOGAG:

Potenza: 72000 HP

Velocità33 nodi (61,12 km/h)
Autonomia3500 miglia a 18 nodi
Equipaggio266 - 320
Armamento
Armamentoartiglieria:

in 2 complessi binati

MIssili:

  • 2 lanciamissili binati per

32 missili Volna

Armamento ASW:

siluri da 533mm

Mezzi aerei1 elicottero Ka-25
(solo navi indiane)
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La classe Progetto 61MP di cacciatorpediniere lanciamissili multiruolo nella Marina Sovietica o Classe Kashin Modified è stata una sottoclasse di 6 unità della classe Kashin, di cui una di nuova costruzione e cinque dal riammodernamento di unità della Classe Kashin.

Altre cinque unità inizialmente in costruzione per l'Unione Sovietica, furono venduta prima del loro completamento all'India dove sono attualmente in servizio e costituiscono la Classe Rajput.

La sola unità di nuova costruzione fu lo Sderžannyj il cui scafo venne impostato il 10 marzo 1971. Nelle prime fasi della sua costruzione venne deciso di costruirlo come caccia multiruolo del tipo Project 61MP. Dei caccia riammodernati, il primo fu il cacciatorpediniere Ognevoyj nel 1971, ultimo lo Stroyny, ammodernato tra il 1980 e il 1981. Le modifiche riguardarono lo scafo, che venne allungato di circa 2 metri, l'armamento e l'elettronica di bordo con nuovi sistemi di comando e controllo.

Le modifiche all'armamento riguardarono l'installazione di 4 lanciamissili SSN-2 Styx verso poppa e 4 CIWS AK-630 con 2 radar di tiro Bass Tilt e la rimozione dei lanciarazzi RBU-1000 che inizialmente erano stati spostati a poppa. I missili SS-N-2 hanno notevolmente aumentato le capacità nel combattimento navale di superficie, mentre i CIWS ne hanno accresciuto le capacità di difesa antiaerea a corto raggio. Questi lavori hanno trasformato le unità ammodernate da grosse unità antisommergibili ad unità multiruolo. Le unità vennero equipaggiate con un più moderno sonar a scafo a cui venne aggiunto un sonar filabile e di una piattaforma per appontaggio elicotteri nella zona poppiera. Per il resto l'armamento era comune ai Kashin base, con 4 cannoni da 76 mm in 2 impianti binati, a prua e a poppa, 2 lanciarazzi a 12 canne RBU-6000 ed 2 lanciamissili SA-N-1 con i relativi radar di tiro.

Servizio[modifica | modifica wikitesto]

Le unità vennero inquadrate in tre delle quattro principali Flotte della Marina Sovietica: quella del Mar Nero, quella del Nord e quella del Baltico, mentre nessuna venne assegnata a quella del Pacifico.

Vennero assegnati alla Flotta del Mar Nero:

  • Smelyj (fino al 1982)
  • Sderžannyj

Vennero assegnati alla Flotta del Nord:

  • Ognevoj (dal 1971)
  • Stroynyj
  • Smyšlenyj

Vennero assegnati alla Flotta del Baltico:

  • Slavnyj
  • Ognevoj (fino al 1971)
  • Smelyj (dal 1982 al 1987)

Il primo a cessare dal servizio fu il cacciatorpediniere Ognevoy, radiato il 25 aprile 1989 e venduto alla Turchia per la demolizione, mentre ultimo ad andare in disarmo fu lo Sderžanny, radiato nel 2001 e demolito a partire dal 2002. Le altre unità sono state dismesse nel corso degli anni novanta e demolite. Per lo Stroyny e lo Smyšlenyj la demolizione è avvenuta in India, mentre lo Smely, dopo essere stato ceduto alla Polonia nel 1988 prima a titolo di prestito e definitivamente alla Marina polacca tra il 1992 e il 1993 è rimasto in servizio fino al 2003 quando è stato collocato in riserva.

Unità sovietiche/russe[modifica | modifica wikitesto]

Nome Cantiere Impostazione Varo Entrata in servizio Modernizzazione Radiazione
Sderžannyj (Сдержанный) Mykolaïv 10. 03. 1971 25. 02. 1972 30. 12. 1973
-
2001
Ognevoj (Огневой) Leningrado 09. 05. 1962 31. 05. 1963 31. 12. 1964
1971
20. 04. 1989
Smelyj (Смелый)
(dal 1988 ORP Warszawa)
Mykolaïv 15. 11. 1966 06. 02. 1968 27. 12. 1969 09. 01. 1988
alla Bandiera della Polonia Polonia
Slavnyj (Славный) Leningrado 26. 07. 1964 24. 04. 1965 30. 09. 1966 24. 06. 1991
Smyšlenyj (Смышленый) Mykolaïv 15. 08. 1965 22. 10. 1966 27. 09. 1968
1975 - 1977
22. 02. 1993
Strojnyj (Стройный) Mykolaïv 20. 03. 1964 28. 07. 1965 15. 12. 1966
1980 - 1981
12. 04. 1990

Polonia[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: ORP Warszawa (cacciatorpediniere 1988).

L'unità polacca era l'ex nave sovietica Smely, che dopo aver prestato servizio fino al 1982 nella Flotta del Mar Nero e tra il 1982 ed il 1987 nella Flotta del Baltico, è stata ceduta alla Polonia nel 1988 a titolo di prestito e ribattezzata ORP Warszawa, in onore della capitale della Polonia. L'unità, entrata in servizio nella Marina polacca il 9 gennaio 1988 andava a rimpiazzare un precedente cacciatorpediniere della classe Kotlin con lo stesso nome, andato in disarmo nel 1986. L'unità è stata ceduta definitivamente alla Polonia tra il 1992 e il 1993 prestando servizio fino al 5 dicembre 2003 quando è stata collocata in riserva ed è attualmente ancorata nel porto di Gdynia.

Nome Cantiere Impostazione
Varo
Entrata in servizio Modernizzazione Radiazione
Warszawa (ex "Smelyj") Mykolaïv 15. 11. 1966 06. 02. 1968 09. 01. 1988[1] proj. 61 MP 05. 12. 2003[2]

India[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Classe Rajput (cacciatorpediniere).

Le unità indiane erano state costruite nell'ambito del Project 61ME, una delle varianti del Project 61M e vendute dall'Unione Sovietica all'India mentre erano in costruzione e sono ancora oggi tutte in servizio nella Marina Indiana dove costituiscono la Classe Rajput. La differenza principale con le unità sovietiche consiste nella rimozione della torretta da 76mm poppiera per poter disporre di un ponte di volo per un elicottero antisommergibile e da esplorazione Ka-25. Per il resto l'armamento è quello dei Kashin-Mod., con 1 impianto binato da 76 mm a prua, 4 CIWS da 30mm, 2 lanciamissili SA-N-1 per la difesa aerea a lungo raggio, 4 lanciamissili SS-N-2 del modello destinato all'esportazione (almeno inizialmente), 2 lanciarazzi ASW RBU-6000 e l'impianto lanciasiluri quintuplo. Questa sottoversione è la più equilibrata e efficace della serie dei Kashin. Altra differenza con i Kashin-Mod. è la collocazione dei missili SS-N-2 che nei Kashin-Mod. è a poppavia, mentre nei Rajput è a proravia. I missili SS-N-2 sono in via di sostituzione con missili da crociera supersonici BrahMos, costruiti da una Joint venture russo-indiana. BrahMos è acronimo di Brahmaputre-Moskva ed i Rajput saranno le prime unità indiane ad essere equipaggiate con questi missili[3] di cui è in corso lo sviluppo di una versione VLS ed i cui lanciatori sono stati forniti al Ranvijay.[4] In una delle ultime 2 unità o in entrambe le ultime 2 unità, 2 dei 4 sistemi CIWS sono stati sostituiti con missili israeliani Barak. Le prime 3 unità della Classe hanno la loro base operativa a Vizag, le ultime 2 unità a Bombay.

Il cacciatorpediniere "Ranvijay" durante un'esercitazione

Tutte le unità indiane sono state costruite nei cantieri di Mykolaïv.

Classe Rajput[modifica | modifica wikitesto]

Nome Cantiere Impostazione Varo Entrata in servizio
Rajput ex "Nadežnyj" (Надежный) Mykolaïv 11. 09. 1976 17. 09. 1977 04. 05. 1980
Rana ex "Gubitel'nyj" (Губительный) Mykolaïv 29. 11. 1976 27. 09. 1978 10. 02. 1982
Ranjit ex "Lovkij" (Ловкий) Mykolaïv 29. 06. 1977 16. 06. 1979 24. 11. 1983
Ranvir ex "Tvёrdyj" (Твёрдый) Mykolaïv 24. 10. 1981 12. 03. 1983 28. 10. 1986
Ranvijay ex "Tolkovyj" (Толковый) Mykolaïv 19. 03. 1982 01. 02. 1986 15. 01. 1988

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ La data dell'entrata in servizio si riferisce alla Marina Polacca
  2. ^ La data è quella in cui l'unità è stata collocata in riserva dalla Marina Polacca
  3. ^ Indian Navy: INS Rajput, 8 Other Warships To Deploy Brahmos Cruise Missiles
  4. ^ BrahMos all set to cruise into Kerala, su newindpress.com (archiviato dall'url originale il 24 novembre 2007).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

John Jordan, Soviet Warships, Annapolis, Maryland, USA, Naval Institute Press, 1983, ISBN 0-87021-878-6.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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