Big Boss Man (singolo)

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Big Boss Man
singolo discografico
ArtistaJimmy Reed
Pubblicazioneaprile 1961
Durata2:46
Album di provenienzaFound Love
Dischi1
Tracce2
GenereBlues
EtichettaVee-Jay
ProduttoreChips Moman
Felton Jarvis
Registrazione29 marzo 1960
Formati45 giri
Noten. 78 Bandiera degli Stati Uniti
Jimmy Reed - cronologia
Singolo precedente
Close Together
(1961)
Singolo successivo
Bright Lights, Big City
(1961)

Big Boss Man è un brano musicale scritto da Luther Dixon e Al Smith, interpretato da Jimmy Reed. La canzone venne pubblicata come singolo (lato B I'm a Love You) nell'aprile 1961 e raggiunse la posizione numero 13 nella classifica Billboard R&B chart e la numero 78 nella Billboard Hot 100 negli Stati Uniti.[1].

La canzone è stata reinterpretata da numerosi artisti, inclusi Elvis Presley e B.B. King.

Il brano[modifica | modifica wikitesto]

Big Boss Man è un blues in 12 misure la cui composizione è accreditata al manager di Jimmy Reed, Al Smith, e al compositore della Vee-Jay Records Luther Dixon. Il brano è uno dei pochi successi di Reed a non essere stato scritto da lui o dalla moglie. Oltre a Reed, che canta e suona armonica e chitarra, nel pezzo ci sono Mamma Reed ai cori, Lee Baker e Lefty Bates alle chitarre, Willie Dixon al basso ed Earl Phillips alla batteria.

Originariamente la canzone fu inclusa nell'album Found Love del 1960. Nel 1961 fu pubblicata su 45 giri.

Tracce singolo[modifica | modifica wikitesto]

  1. Big Boss Man (Luther Dixon e Al Smith) - 2:46
  2. I'm a Love You

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1990 Big Boss Man è stata inserita nella Blues Foundation Hall of Fame[2] e nella lista "500 Songs That Shaped Rock and Roll" redatta dalla Rock and Roll Hall of Fame.[3]

Cover[modifica | modifica wikitesto]

Versione di Elvis Presley[modifica | modifica wikitesto]

Il 10 settembre 1967 Elvis Presley incise una versione di Big Boss Man che venne pubblicata su singolo nello stesso mese e raggiunse la posizione numero 38 nella classifica di Billboard. Elvis eseguì il pezzo come parte di un medley durante lo speciale televisivo Elvis 1968 Comeback Special. Negli anni settanta Presley eseguì spesso il brano dal vivo in concerto.

Altre cover[modifica | modifica wikitesto]

Nel corso degli anni vari artisti hanno reinterpretato la canzone, inclusi: The Pretty Things (1964); The Standells (1965)[4]; Charlie Rich (1965 e 1970); Jerry Lee Lewis (1966);[5] Syndicate of Sound (1966);[6] Bill Cosby (1967); Bobbie Gentry (1968); Nancy Sinatra (1969), Grateful Dead (1971); B.B. King (1985); Steve Miller Band (1986); Joe "Guitar" Hughes (1993); Tom Petty & The Heartbreakers (1995); Eddie Cusic (1998),[7];[8] Thee Headcoatees (1992); Junior Reid (1999); e The Kentucky Headhunters (2005).

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Joel Whitburn, Top R&B Singles 1942–1988, Menomonee Falls, Wisconsin, Record Research, 1988, p. 346, ISBN 0-89820-068-7.
  2. ^ Jim O'Neal, 1990 Hall of Fame Inductees: Big Boss Man — Jimmy Reed (Vee-Jay, 1960), su The Blues Foundation, 10 novembre 2016. URL consultato l'8 febbraio 2017.
  3. ^ 500 Songs That Shaped Rock and Roll, su Rock and Roll Hall of Fame, 1995. URL consultato il 9 luglio 2014 (archiviato dall'url originale il 2 maggio 2007).
  4. ^ The Standells - Don't Say Goodbye, su 45cat.com. URL consultato il 4 febbraio 2019.
  5. ^ Bruce Eder, Memphis Beat - Jerry Lee Lewis | Songs, Reviews, Credits, su AllMusic. URL consultato il 26 luglio 2016.
  6. ^ Cub Koda, Little Girl - The Syndicate of Sound | Songs, Reviews, Credits, su AllMusic. URL consultato il 26 luglio 2016.
  7. ^ Cub Koda, I Want to Boogie - Eddie Cusic | Songs, Reviews, Credits, Awards, su AllMusic, 14 luglio 1998. URL consultato il 13 agosto 2015.
  8. ^ Eddie Cusic: Mississippi Folklife and Folk Artist Directory, su arts.state.ms.us, 4 gennaio 1926. URL consultato il 13 agosto 2015 (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2015).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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