Michele Barbi: differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Atarubot (discussione | contributi)
template citazione; fix formato data; rinominato parametro pagine a pp
Riga 31: Riga 31:


=== L'attività accademica ===
=== L'attività accademica ===
Figlio di Francesco e di Caterina Borri, nacque il 19 febbraio 1867 e compì gli studi superiori a Pistoia<ref name=":0">{{Cita|Mazzoni, 1970}}</ref>, sotto la guida di Giovanni Procacci, poeta ed insegnante che ne comprese le capacità letterarie<ref name=":1">{{Cita web|autore = Chiara Gulino|url = http://www.flaneri.com/2011/04/07/la_nuova_filologia_di_michele_barbi/|titolo = La nuova filologia di Michele Barbi|accesso = 1 giugno 2015|editore = Flanerì|data = 7 aprile 2011}}</ref>. Allievo poi della [[Scuola Normale Superiore di Pisa]], si laureò nel [[1889]] all'[[Università di Pisa]] con Alessandro D'Ancona<ref name=":0" /><ref name=":1" /><ref name=":2">{{Cita web|url = http://www.danteonline.it/italiano/popup_schede.asp?tipo=ske&scheda=barbi|titolo = Michele Barbi|accesso = 1 giugno 2015|editore = Danteonline}}</ref>, con una tesi intitolata ''Della fortuna di Dante nel secolo XVI'' (pubblicata poi nel 1890<ref name=":1" />). Nominato professore incaricato di storia della letteratura italiana nell'[[Università di Messina]] nel [[1901]]<ref name=":5">{{Cita web|url = http://notes9.senato.it/web/senregno.nsf/d0ccee645c7b1ea7c1257114003820d1/44ef69b66f59c9d44125646f00589e3a?OpenDocument|titolo = BARBI Michele|accesso = 1 giugno 2012|editore = Senato della Repubblica}}</ref>, fu nel [[1923]] professore ordinario di letteratura italiana presso l'[[Università di Firenze]] fino al suo congedo avvenuto nel [[1937]]<ref name=":0" /><ref name=":5" />. Durante la sua carriera fu socio dell'[[Accademia dei Lincei]], membro dell'[[Accademia della Crusca]]<ref name=":2" />, fu il 12 gennaio 1922 fu nominato Commendatore dell'Ordine della Corona d'Italia, per poi essere nominato Grande ufficiale dell'Ordine della Corona d'Italia 30 dicembre 1937<ref name=":5" />. Svolse anche incarichi politici con l'elezione a [[senatore]] del [[Regno d'Italia]] il 20 ottobre del [[1939]]<ref name=":5" /> e con la partecipazione alla Commissione dell'educazione nazionale e della cultura popolare dal [[1940]] sino alla sua morte<ref name=":5" />, avvenuta a [[Firenze]] il 23 settembre 1941<ref name=":0" />.
Figlio di Francesco e di Caterina Borri, nacque il 19 febbraio 1867 e compì gli studi superiori a Pistoia<ref name=":0">{{Cita|Mazzoni, 1970}}</ref>, sotto la guida di Giovanni Procacci, poeta ed insegnante che ne comprese le capacità letterarie<ref name=":1">{{Cita web|autore = Chiara Gulino|url = http://www.flaneri.com/2011/04/07/la_nuova_filologia_di_michele_barbi/|titolo = La nuova filologia di Michele Barbi|accesso = 1º giugno 2015|editore = Flanerì|data = 7 aprile 2011}}</ref>. Allievo poi della [[Scuola Normale Superiore di Pisa]], si laureò nel [[1889]] all'[[Università di Pisa]] con Alessandro D'Ancona<ref name=":0" /><ref name=":1" /><ref name=":2">{{Cita web|url = http://www.danteonline.it/italiano/popup_schede.asp?tipo=ske&scheda=barbi|titolo = Michele Barbi|accesso = 1º giugno 2015|editore = Danteonline}}</ref>, con una tesi intitolata ''Della fortuna di Dante nel secolo XVI'' (pubblicata poi nel 1890<ref name=":1" />). Nominato professore incaricato di storia della letteratura italiana nell'[[Università di Messina]] nel [[1901]]<ref name=":5">{{Cita web|url = http://notes9.senato.it/web/senregno.nsf/d0ccee645c7b1ea7c1257114003820d1/44ef69b66f59c9d44125646f00589e3a?OpenDocument|titolo = BARBI Michele|accesso = 1º giugno 2012|editore = Senato della Repubblica}}</ref>, fu nel [[1923]] professore ordinario di letteratura italiana presso l'[[Università di Firenze]] fino al suo congedo avvenuto nel [[1937]]<ref name=":0" /><ref name=":5" />. Durante la sua carriera fu socio dell'[[Accademia dei Lincei]], membro dell'[[Accademia della Crusca]]<ref name=":2" />, fu il 12 gennaio 1922 fu nominato Commendatore dell'Ordine della Corona d'Italia, per poi essere nominato Grande ufficiale dell'Ordine della Corona d'Italia 30 dicembre 1937<ref name=":5" />. Svolse anche incarichi politici con l'elezione a [[senatore]] del [[Regno d'Italia]] il 20 ottobre del [[1939]]<ref name=":5" /> e con la partecipazione alla Commissione dell'educazione nazionale e della cultura popolare dal [[1940]] sino alla sua morte<ref name=":5" />, avvenuta a [[Firenze]] il 23 settembre 1941<ref name=":0" />.


=== Gli studi filologici ===
=== Gli studi filologici ===
Riga 39: Riga 39:


==== Il culto di Dante ====
==== Il culto di Dante ====
Le competenze nel settore filologico, specialmente dantesco, lo portarono ad essere prima segretario e poi vicepresidente della [[Società Dantesca Italiana]]<ref name=":0" />. Per oltre quindici anni, a partire dal [[1890]], curò la pubblicazione del ''[[Bullettino della Società Dantesca Italiana]]''. Nel [[1907]]<ref>{{CitaDante Alighieri}}</ref><ref name=":3">{{Cita web|autore = Andrea Mazzucchi|url = http://www.internetculturale.it/opencms/directories/ViaggiNelTesto/dante/b9.html|titolo = La Vita Nuova: tradizione del testo e soluzioni editoriali|accesso = 1 giugno 2012|editore = Internet Culturale|data = 2012}}</ref><ref name=":4">{{Cita web|url = http://www.dantesca.it/ita/pubblicazioni/pubblicazioni.html|titolo = Edizione Nazionale delle Opere di Dante|accesso = 1 giugno 2015|editore = Società Dantesca Italiana|data = 2009}}</ref> realizzò una edizione critica della ''[[Vita Nuova]]'', poi integralmente rivista nel [[1932]]<ref name=":3" /><ref name=":4" />, svolta con criteri scientifici, che condusse la filologia italiana al livello di quella europea e che è rimasta a lungo esemplare per il metodo e per i risultati<ref name=":2" />. Effettuò dettagliati studi sull'origine dei canzonieri antichi, concretizzati con le opere ''La Raccolta Bartoliniana di rime antiche e i codici da essa derivati'' ([[1900]]) e ''Studi sul canzoniere di Dante'' ([[1915]])<ref name=":4" />. Nel medesimo anno, dimostrò la falsità del cosiddetto ''[[Codice Bardera]]''<ref>{{Cita|Barbi|pp. 97-117}}</ref>. Incaricato di redigere l'edizione nazionale delle opere dantesche<ref name=":1" />, in previsione dei festeggiamenti in occasione del seicentenario della morte di [[Dante Alighieri|Dante]] ([[1921]]). Sempre nel [[1920]], Barbi fondò un'altra rivista specializzata chiamata ''[[Studi Danteschi]]''<ref>{{Cita web|url = http://www.lelettere.it/site/d_Page.asp?IDPagina=35|titolo = Studi Danteschi|accesso = 1 giugno 2015|editore = Le Lettere}}</ref>.
Le competenze nel settore filologico, specialmente dantesco, lo portarono ad essere prima segretario e poi vicepresidente della [[Società Dantesca Italiana]]<ref name=":0" />. Per oltre quindici anni, a partire dal [[1890]], curò la pubblicazione del ''[[Bullettino della Società Dantesca Italiana]]''. Nel [[1907]]<ref>{{CitaDante Alighieri}}</ref><ref name=":3">{{Cita web|autore = Andrea Mazzucchi|url = http://www.internetculturale.it/opencms/directories/ViaggiNelTesto/dante/b9.html|titolo = La Vita Nuova: tradizione del testo e soluzioni editoriali|accesso = 1º giugno 2012|editore = Internet Culturale|data = 2012}}</ref><ref name=":4">{{Cita web|url = http://www.dantesca.it/ita/pubblicazioni/pubblicazioni.html|titolo = Edizione Nazionale delle Opere di Dante|accesso = 1º giugno 2015|editore = Società Dantesca Italiana|data = 2009}}</ref> realizzò una edizione critica della ''[[Vita Nuova]]'', poi integralmente rivista nel [[1932]]<ref name=":3" /><ref name=":4" />, svolta con criteri scientifici, che condusse la filologia italiana al livello di quella europea e che è rimasta a lungo esemplare per il metodo e per i risultati<ref name=":2" />. Effettuò dettagliati studi sull'origine dei canzonieri antichi, concretizzati con le opere ''La Raccolta Bartoliniana di rime antiche e i codici da essa derivati'' ([[1900]]) e ''Studi sul canzoniere di Dante'' ([[1915]])<ref name=":4" />. Nel medesimo anno, dimostrò la falsità del cosiddetto ''[[Codice Bardera]]''<ref>{{Cita|Barbi|pp. 97-117}}</ref>. Incaricato di redigere l'edizione nazionale delle opere dantesche<ref name=":1" />, in previsione dei festeggiamenti in occasione del seicentenario della morte di [[Dante Alighieri|Dante]] ([[1921]]). Sempre nel [[1920]], Barbi fondò un'altra rivista specializzata chiamata ''[[Studi Danteschi]]''<ref>{{Cita web|url = http://www.lelettere.it/site/d_Page.asp?IDPagina=35|titolo = Studi Danteschi|accesso = 1º giugno 2015|editore = Le Lettere}}</ref>.


==== Altri campi di studio ====
==== Altri campi di studio ====
Riga 58: Riga 58:
==Bibliografia==
==Bibliografia==
* {{Cita libro|autore = Dante Alighieri|titolo = Vita Nova|anno = 1907|editore = Società Dantesca Italiana|città = Firenze|url = https://archive.org/details/imgGI107MiscellaneaOpal|curatore = Michele Barbi|cid=Dante Alighieri}}
* {{Cita libro|autore = Dante Alighieri|titolo = Vita Nova|anno = 1907|editore = Società Dantesca Italiana|città = Firenze|url = https://archive.org/details/imgGI107MiscellaneaOpal|curatore = Michele Barbi|cid=Dante Alighieri}}
* {{Cita libro|autore = Michele Barbi|titolo = Il codice Bardera è una falsificazione|anno = 1915|editore = Sansoni|città = Firenze|opera = Studi sul Canzoniere di Dante|pp = 97-117|SBN=IT\ICCU\RAV\0160973|cid=Barbi}}
* {{Cita libro|autore = Michele Barbi|titolo = Il codice Bardera è una falsificazione|anno = 1915|editore = Sansoni|città = Firenze|collana= Studi sul Canzoniere di Dante|pp = 97-117|SBN=IT\ICCU\RAV\0160973|cid=Barbi}}
* {{Cita libro|autore = Bruno Bentivogli e Paola Vecchi Galli|titolo = Filologia italiana|anno = 2002|editore = Bruno Mondadori Editore|città = Milano|accesso = 1 giugno 2015|url = https://books.google.it/books?id=AnPgwVRqnTUC&printsec=frontcover&hl=it#v=onepage&q&f=false|ISBN = 88-424-9538-7|cid=Bentivogli-Vecchi Galli}}
* {{Cita libro|autore = Bruno Bentivogli e Paola Vecchi Galli|titolo = Filologia italiana|anno = 2002|editore = Bruno Mondadori Editore|città = Milano|accesso = 1º giugno 2015|url = https://books.google.it/books?id=AnPgwVRqnTUC&printsec=frontcover&hl=it#v=onepage&q&f=false|ISBN = 88-424-9538-7|cid=Bentivogli-Vecchi Galli}}
* [[Giorgio Pasquali]], ''Ricordo di Michele Barbi'', ora in:{{Cita libro|autore=Giorgio Pasquali|titolo=|volume=II|editore=Sansoni|anno=1968|pagine=434-451|SBN=IT\ICCU\VIA\0187958|cid=Pasquali}}
* [[Giorgio Pasquali]], ''Ricordo di Michele Barbi'', ora in:{{Cita libro|autore=Giorgio Pasquali|titolo=|volume=II|editore=Sansoni|anno=1968|pagine=434-451|SBN=IT\ICCU\VIA\0187958|cid=Pasquali}}
*{{Cita libro|autore = [[Francesco Mazzoni]]|titolo = Barbi, Michele|anno = 1970|editore = Istituto dell'Enciclopedia Italiana|città = Roma|opera = Enciclopedia Dantesca|url = http://www.treccani.it/enciclopedia/michele-barbi_%28Enciclopedia-Dantesca%29/|accesso = 1 giugno 2015|SBN=IT\ICCU\RLZ\0163867|cid=Mazzoni, 1970}}
*{{Cita libro|autore = [[Francesco Mazzoni]]|titolo = Barbi, Michele|anno = 1970|editore = Istituto dell'Enciclopedia Italiana|città = Roma|collana= Enciclopedia Dantesca|url = http://www.treccani.it/enciclopedia/michele-barbi_%28Enciclopedia-Dantesca%29/|accesso = 1º giugno 2015|SBN=IT\ICCU\RLZ\0163867|cid=Mazzoni, 1970}}
*{{Cita pubblicazione|autore=Francesco Mazzoni|titolo=Michele Barbi filologo|pubblicazione=Farestoria|data=1 febbraio 1988|pagine=3-11|SBN=IT\ICCU\CFI\0089939|cid=Mazzoni, 1988}}
*{{Cita pubblicazione|autore=Francesco Mazzoni|titolo=Michele Barbi filologo|pubblicazione=Farestoria|data=1º febbraio 1988|pp=3-11|SBN=IT\ICCU\CFI\0089939|cid=Mazzoni, 1988}}


==Altri progetti==
==Altri progetti==
Riga 69: Riga 69:
==Collegamenti esterni==
==Collegamenti esterni==
* {{Cita web|url=http://notes9.senato.it/web/senregno.nsf/d0ccee645c7b1ea7c1257114003820d1/44ef69b66f59c9d44125646f00589e3a?OpenDocument|titolo=BARBI Michele|accesso=11 novembre 2015|editore=senato.it}}
* {{Cita web|url=http://notes9.senato.it/web/senregno.nsf/d0ccee645c7b1ea7c1257114003820d1/44ef69b66f59c9d44125646f00589e3a?OpenDocument|titolo=BARBI Michele|accesso=11 novembre 2015|editore=senato.it}}
* {{Cita web|titolo=Storia della Società Dantesca Italiana|URL=http://www.dantesca.it/ita/|accesso=1 giugno 2015}}
* {{Cita web|titolo=Storia della Società Dantesca Italiana|URL=http://www.dantesca.it/ita/|accesso=1º giugno 2015}}
* {{Cita web|url = http://www.danteonline.it/italiano/popup_schede.asp?tipo=ske&scheda=barbi|titolo = Michele Barbi|accesso = 1 giugno 2015|editore = Danteonline}}
* {{Cita web|url = http://www.danteonline.it/italiano/popup_schede.asp?tipo=ske&scheda=barbi|titolo = Michele Barbi|accesso = 1º giugno 2015|editore = Danteonline}}
* {{Cita web|url = http://www.dantesca.it/ita/pubblicazioni/pubblicazioni.html|titolo = Edizione Nazionale delle Opere di Dante|accesso = 1 giugno 2015|editore = Società Dantesca Italiana|data = 2009}}
* {{Cita web|url = http://www.dantesca.it/ita/pubblicazioni/pubblicazioni.html|titolo = Edizione Nazionale delle Opere di Dante|accesso = 1º giugno 2015|editore = Società Dantesca Italiana|data = 2009}}
* {{Cita web|url = http://www.lelettere.it/site/d_Page.asp?IDPagina=35|titolo = Studi Danteschi|accesso = 1 giugno 2015|editore = Le Lettere}}
* {{Cita web|url = http://www.lelettere.it/site/d_Page.asp?IDPagina=35|titolo = Studi Danteschi|accesso = 1º giugno 2015|editore = Le Lettere}}
* {{Cita web|autore = Chiara Gulino|url = http://www.flaneri.com/2011/04/07/la_nuova_filologia_di_michele_barbi/|titolo = La nuova filologia di Michele Barbi|accesso = 1 giugno 2015|editore = Flanerì|data = 7 aprile 2011}}
* {{Cita web|autore = Chiara Gulino|url = http://www.flaneri.com/2011/04/07/la_nuova_filologia_di_michele_barbi/|titolo = La nuova filologia di Michele Barbi|accesso = 1º giugno 2015|editore = Flanerì|data = 7 aprile 2011}}
* {{Cita web|autore = Andrea Mazzucchi|url = http://www.internetculturale.it/opencms/directories/ViaggiNelTesto/dante/b9.html|titolo = La Vita Nuova: tradizione del testo e soluzioni editoriali|accesso = 1 giugno 2012|editore = Internet Culturale|data = 2012}}
* {{Cita web|autore = Andrea Mazzucchi|url = http://www.internetculturale.it/opencms/directories/ViaggiNelTesto/dante/b9.html|titolo = La Vita Nuova: tradizione del testo e soluzioni editoriali|accesso = 1º giugno 2012|editore = Internet Culturale|data = 2012}}


{{Filologia}}
{{Filologia}}

Versione delle 21:46, 29 mag 2016

Template:Membro delle istituzioni italiane Michele Barbi (Taviano di Sambuca Pistoiese, 19 febbraio 1867Firenze, 23 settembre 1941) è stato un filologo e letterato italiano.


Biografia

L'attività accademica

Figlio di Francesco e di Caterina Borri, nacque il 19 febbraio 1867 e compì gli studi superiori a Pistoia[1], sotto la guida di Giovanni Procacci, poeta ed insegnante che ne comprese le capacità letterarie[2]. Allievo poi della Scuola Normale Superiore di Pisa, si laureò nel 1889 all'Università di Pisa con Alessandro D'Ancona[1][2][3], con una tesi intitolata Della fortuna di Dante nel secolo XVI (pubblicata poi nel 1890[2]). Nominato professore incaricato di storia della letteratura italiana nell'Università di Messina nel 1901[4], fu nel 1923 professore ordinario di letteratura italiana presso l'Università di Firenze fino al suo congedo avvenuto nel 1937[1][4]. Durante la sua carriera fu socio dell'Accademia dei Lincei, membro dell'Accademia della Crusca[3], fu il 12 gennaio 1922 fu nominato Commendatore dell'Ordine della Corona d'Italia, per poi essere nominato Grande ufficiale dell'Ordine della Corona d'Italia 30 dicembre 1937[4]. Svolse anche incarichi politici con l'elezione a senatore del Regno d'Italia il 20 ottobre del 1939[4] e con la partecipazione alla Commissione dell'educazione nazionale e della cultura popolare dal 1940 sino alla sua morte[4], avvenuta a Firenze il 23 settembre 1941[1].

Gli studi filologici

La metodologia di Barbi

Il contributo di Michele Barbi alla filologia italiana e dantesca è di grande importanza, in quanto egli fondò una metodologia filologica basata sul confronto e la ricerca di più codici della stessa opera (collatio), anziché concentrarsi esclusivamente su di un unico codice[2], metodologia che metterà in atto in occasione dell'edizione delle opere dantesche, nel 1920[2].

Il culto di Dante

Le competenze nel settore filologico, specialmente dantesco, lo portarono ad essere prima segretario e poi vicepresidente della Società Dantesca Italiana[1]. Per oltre quindici anni, a partire dal 1890, curò la pubblicazione del Bullettino della Società Dantesca Italiana. Nel 1907[5][6][7] realizzò una edizione critica della Vita Nuova, poi integralmente rivista nel 1932[6][7], svolta con criteri scientifici, che condusse la filologia italiana al livello di quella europea e che è rimasta a lungo esemplare per il metodo e per i risultati[3]. Effettuò dettagliati studi sull'origine dei canzonieri antichi, concretizzati con le opere La Raccolta Bartoliniana di rime antiche e i codici da essa derivati (1900) e Studi sul canzoniere di Dante (1915)[7]. Nel medesimo anno, dimostrò la falsità del cosiddetto Codice Bardera[8]. Incaricato di redigere l'edizione nazionale delle opere dantesche[2], in previsione dei festeggiamenti in occasione del seicentenario della morte di Dante (1921). Sempre nel 1920, Barbi fondò un'altra rivista specializzata chiamata Studi Danteschi[9].

Altri campi di studio

Durante gli ultimi anni di vita, Michele Barbi denunciò apertamente lo stato di decadenza della filologia italiana, con il saggio polemico La nuova filologia e l'edizione dei nostri scrittori da Dante a Manzoni (1938), in cui l'ultrasessantenne filologo critica la mancanza di rispetto nei confronti di tale scienza, surclassata invece dalla critica letteraria che deve basarsi su un corretto esame filologico dei testi[10]. Pertanto, negli ultimi anni, Barbi allargò i suoi interessi alle opere di Boccaccio, Foscolo e Manzoni[1][2].

Opere

  • Studi sul Canzoniere di Dante, Tipografia Giuntina, Firenze 1965 (1ª edizione, Sansoni, Firenze 1915)
  • Dante. Vita opere e fortuna, Sansoni, Firenze 1952 (1ª edizione 1933)
  • Problemi di critica dantesca prima serie, Sansoni, Firenze 1975 (1ª edizione 1934)
  • Problemi di critica dantesca seconda serie, Sansoni, Firenze 1975 (1ª edizione 1941)
  • Con Dante e coi suoi interpreti, Le Monnier, Firenze 1941
  • La nuova filologia e l'edizione dei nostri scrittori. Da Dante al Manzoni, Le Lettere, Firenze 1994 (ristampa anastatica della 1ª edizione Sansoni, Firenze 1938)
  • Problemi fondamentali per un nuovo Commento alla Divina Commedia, Sansoni, Firenze 1955

Note

  1. ^ a b c d e f Mazzoni, 1970
  2. ^ a b c d e f g Chiara Gulino, La nuova filologia di Michele Barbi, su flaneri.com, Flanerì, 7 aprile 2011. URL consultato il 1º giugno 2015.
  3. ^ a b c Michele Barbi, su danteonline.it, Danteonline. URL consultato il 1º giugno 2015.
  4. ^ a b c d e BARBI Michele, su notes9.senato.it, Senato della Repubblica. URL consultato il 1º giugno 2012.
  5. ^ Template:CitaDante Alighieri
  6. ^ a b Andrea Mazzucchi, La Vita Nuova: tradizione del testo e soluzioni editoriali, su internetculturale.it, Internet Culturale, 2012. URL consultato il 1º giugno 2012.
  7. ^ a b c Edizione Nazionale delle Opere di Dante, su dantesca.it, Società Dantesca Italiana, 2009. URL consultato il 1º giugno 2015.
  8. ^ Barbi, pp. 97-117
  9. ^ Studi Danteschi, su lelettere.it, Le Lettere. URL consultato il 1º giugno 2015.
  10. ^ Bentivogli-Vecchi Galli, p. 33

Bibliografia

Altri progetti

Collegamenti esterni

Controllo di autoritàVIAF (EN22231485 · ISNI (EN0000 0001 2123 7689 · SBN CFIV017869 · BAV 495/89366 · LCCN (ENn80051512 · GND (DE119324849 · BNE (ESXX1198600 (data) · BNF (FRcb12424980g (data) · J9U (ENHE987007258277005171 · CONOR.SI (SL208847203