Detto d'Amore

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Detto d'Amore
Dante in un affresco di Luca Signorelli nel Duomo di Orvieto, ca. 1500
AutoreDante Alighieri
1ª ed. originaleXIII sec.
Generepoemetto
Lingua originaleitaliano (volgare fiorentino)

Il Detto d'Amore è un poemetto di 480 settenari attribuito a Dante Alighieri. Incentrato sull'amor cortese, il poemetto è in parte tratto dal Roman de la Rose, romanzo francese pubblicato nel 1280, di cui riprende parti non considerate dall'autore nella stesura de Il Fiore.

Datazione[modifica | modifica wikitesto]

L'opera è nota in un unico testimone manoscritto riferibile agli anni 1300-1325 circa, e conservato nella Biblioteca Medicea Laurenziana (Ashburnham 1234 bis).

In mancanza di riferimenti cronologici, la critica colloca il Detto negli anni 1280, dopo la pubblicazione del Roman de la Rose e in concomitanza con la composizione de Il Fiore, con il quale vi sono evidenti analogie stilistico-contenutistiche[1].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Sembra che il poemetto dantesco sia arrivato alla contemporaneità in forma incompleta, secondo la teoria che doveva constare di 720 versi, anziché 480.

Malgrado la metrica del componimento sia semplice e consti di soli settenari a rima baciata, lo stesso metro del Tesoretto e del Favolello di Brunetto Latini, le rime sono ricercate e la lingua è quella elaborata e originale de Il Fiore[2].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Bellomo 2008, p. 152.
  2. ^ Bellomo 2008, pp. 152-3.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Riassunto del Detto d'Amore, su classicitaliani.it. URL consultato il 31 gennaio 2010 (archiviato dall'url originale il 4 gennaio 2009).