Il Favolello

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Il Favolello
AutoreBrunetto Latini
1ª ed. originaleXIII secolo
Generepoema
Lingua originaleitaliano
Ritratto di Brunetto Latini

Il Favolello è un breve poemetto epistolare in volgare di Brunetto Latini.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il Favolello è una "breve fiaba" sull'amicizia, in versi settenari rimati a coppie, lo stesso metro del Tesoretto, dedicata da Brunetto Latini[1] al poeta fiorentino Rustico di Filippo. Il titolo deriva dal francese fablel, utilizzato come sinonimo di poemetto. Il tema dell'amicizia è svolto sulla falsariga del Liber de amicitia di Boncompagno da Signa.

Non è noto il periodo della composizione del poemetto. Rustico di Filippo, colui al quale l'opera è dedicata, è il poeta fiorentino autore dei famosi "Sonetti" comico-burleschi, noto anche per essere stato un esponente di parte ghibellina. È stato ipotizzato che il poemetto sia stato scritto nel periodo in cui Brunetto Latini, di parte guelfa, era esule in Francia dopo che i guelfi erano stati scacciati da Firenze in seguito alla vittoria ghibellina a Montaperti (1260); si ritiene pertanto che Il Favolello sia stato scritto da Brunetto Latini con l'intento di raccomandare all'amico Rustico, il quale come ghibellino apparteneva ormai alla parte vincente, i beni e i familiari rimasti a Firenze[2].

Il Favolello fu pubblicato, insieme con Il Tesoretto, in un'edizione delle Rime di Francesco Petrarca curata da Federico Ubaldini nel 1642[3]; questa edizione fu utilizzata per la composizione del Vocabolario della Crusca. La prima edizione critica apparve ad opera di Berthold Wiese nel 1883[4].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Il poeta nei versi finali del Favolello si definisce "quel di Latino", cioè appunto Latini:

    «Qui ti saluto ormai:
    e quel tuo di Latino
    tien' per amico fino»

  2. ^ Giorgio Inglese, LATINI, Brunetto, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 64, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2005. URL consultato il 17 gennaio 2023.
  3. ^ Le rime di M. Francesco Petrarca estratte da vn suo originale. Il Trattato delle virtù morali di Roberto re di Gerusalemme. Il Tesoretto di ser Brunetto Latini. Con quattro canzoni di Bindo Bonichi da Siena, In Roma : nella stamperia del Grignani, 1642
  4. ^ (DE) Berthold Wiese (a cura di), Der Tesoretto und Favolello B. Latinos, in Zeitschrift für Romanische Philologie, n. 7, 1883, pp. 236-389.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Giuseppe Petronio, «Introduzione a Poemetti del Duecento». In : Giuseppe Petronio (a cura di), Poemetti del Duecento : Il tesoretto, Il fiore, L'intelligenza, Torino : Unione tipografico-editrice torinese, 1951
  • Giovanni Pozzi (a cura di), «Tesoretto e Favolello». In : Gianfranco Contini (a cura di), Poeti del Duecento, Vol. II, Milano-Napoli : Ricciardi, 1960, pp. 168–284
  • Francesco Mazzoni (a cura di), Il Tesoretto; Il Favolello, Alpignano : Tallone, 1967
  • Carlo Cordié, «Favolello (Il)». In: Dizionario Bompiani delle Opere e dei Personaggi, di tutti i tempi e di tutte le letterature, Milano, RCS Libri SpA, 2006, Vol. IV, 3364, ISSN 1825-7887 (WC · ACNP)

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