Carolina del Sud
Carolina del Sud stato federato | |
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(EN) State of South Carolina | |
Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Amministrazione | |
Capoluogo | Columbia |
Governatore | Henry McMaster (R) dal 2017 |
Data di istituzione | 23 maggio 1788 |
Territorio | |
Coordinate del capoluogo | 34°00′02″N 81°02′39″W / 34.000556°N 81.044167°W |
Altitudine | 0 - 1 085 m s.l.m. |
Superficie | 82 931 km² |
Abitanti | 5 282 634[1] (2022) |
Densità | 63,7 ab./km² |
Contee | 46 contee |
Comuni | 268 comuni |
Stati federati confinanti | Carolina del Nord, Georgia |
Altre informazioni | |
Fuso orario | UTC-5 |
ISO 3166-2 | US-SC |
Nome abitanti | (IT) caroliniani[2] (EN) South Carolinians |
Rappresentanza parlamentare | 7 Rappresentanti: 1 D, 6 R 2 Senatori: Lindsey Graham (R), Tim Scott (R) |
Inno | Carolina e South Carolina On My Mind |
Soprannome | The Palmetto State (Lo Stato del Palmetto) |
Motto | Dum spiro spero (Finché respiro, spero) |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
La Carolina del Sud (AFI: /karoˈlina/[3]; in inglese: South Carolina, , /ˌsaʊθ kærəˈlaɪnə/, sigla SC) in passato italianizzata come Carolina Meridionale è uno stato federato degli Stati Uniti d'America sud-orientali. Confina a sud-est con l'Oceano Atlantico, e a sud-ovest con la Georgia, da cui è divisa dal fiume Savannah e a nord con la Carolina del Nord; i due stati dallo stesso nome, del nord e del sud, sono chiamati collettivamente "Le Caroline"[3]. La Carolina del Sud è il quarantesimo stato degli Stati Uniti per estensione e il ventitreesimo stato più popoloso, con una popolazione di 5 124 712 abitanti al 2020.[4] Nel 2019 il prodotto interno lordo era di 213,45 miliardi di dollari. Lo stato è composto da 46 contee; la sua capitale, con 137 300 abitanti al 2020[5], è Columbia, mentre la città più popolosa è Charleston, con 150 277 abitanti.[6] L'area metropolitana di Greenville–Spartanburg-Anderson è la più popolosa dello stato, con una popolazione di circa 1 455 892 al 2020.[7]
La Carolina del Sud prende il nome dal re Carlo I d'Inghilterra (Carolus è la forma latina di Carlo), che fondò la colonia inglese.[8] Nel 1712 venne costituita la Provincia della Carolina del Sud; fu una delle Tredici colonie originarie e divenne una colonia reale nel 1719. Durante la guerra d'indipendenza americana, la Carolina del Sud fu teatro di importanti avvenimenti tra le colonie americane, con più di 200 battaglie e scontri.[9] La Carolina del Sud divenne l'ottavo stato a ratificare la Costituzione degli Stati Uniti d'America il 23 maggio 1788; fu uno stato schiavista, e fu il primo a votare in favore alla secessione dall'Unione il 20 dicembre 1860. Dopo la guerra civile americana, venne riammesso all'Unione il 9 luglio 1868.
Dall'inizio alla metà del XX secolo lo stato iniziò a progredire dal punto di vista economico, con molti laboratori tessili e villaggi operai. Il movimento per i diritti civili della metà del secolo aiutò a porre fine alla segregazione ed alle politiche di discriminazione attuate all'interno dello stato. La diversificazione economica nella Carolina del Sud continuò ad accelerare nel corso dei decenni successivi alla seconda guerra mondiale; all'inizio del XXI secolo l'economia dello stato è basata sulle industrie aerospaziali, agricole, automobilistiche e del turismo.[10]
All'interno dello stato, da est ad ovest, vi sono tre principali regioni geografiche: le pianure atlantiche, il Piedmont ed i monti Blue Ridge nell'angolo nord-occidentale dello stato. La Carolina del Sud ha un clima subtropicale umido, con estati calde e umide e inverni miti; le aree della parte nord-occidentale dello stato hanno un clima oceanico. Lungo le pianure costiere della Carolina del Sud orientale vi sono molte paludi salmastre ed estuari; la parte bassa dello stato, nella porzione sud-orientale, contiene parti di delle Sea Islands, una catena di isole barriera lungo la costa atlantica.
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Periodo precoloniale[modifica | modifica wikitesto]

Nella regione vi sono tracce di attività umana che risalgono a circa 50 000 anni fa.[11] Nel momento in cui arrivarono gli europei, segnando la fine dell'era precolombiana intorno al 1600, vi erano molte tribù di nativi americani, le più grandi delle quali erano quelle dei Cherokee e dei Catawba, con una popolazione totale di circa 20 000 persone.[12]
A monte dei fiumi che scorrono nelle pianure costiere orientali viverano una dozzina di tribù di tradizione siouan; lungo il fiume Savannah vi erano gli Apalachee, gli Yuchi e gli Yamasee. Ancora più ad ovest si trovavano i Cherokee, e lungo il fiume Catawba, i Catawba stessi. Queste tribù abitavano in villaggi, e praticavano l'agricoltura come fonte primaria di sussistenza.[12] I Cherokee viverano in case torchis fatte di legno e fango, con tetto in legno o erba o paglia.[13]
Circa una decina di piccole tribù trascorrevano l'estate sulla costa, raccogliendo ostriche e pesce e coltivando mais, piselli e fagioli. Passavano l'inverno sulle pianure costiere, spostandosi verso l'interno fino a 80 km con canoe, cacciando cervi e raccogliendo noci e frutta. I nomi di queste tribù sono arrivati fino ad oggi nei nomi di luoghi come Edisto Island, Kiawah Island e il fiume Ashepoo.[12]
Esplorazione[modifica | modifica wikitesto]

Gli spagnoli furono i primi europei a raggiungere l'area. Dal 24 giugno al 14 luglio 1521 esplorarono l'area intorno alla baia di Winyah. L'8 ottobre 1526 fondarono San Miguel de Guadalupe, presso l'attuale Georgetown; fu il primo insediamento europeo in quelli che oggi sono gli Stati Uniti continentali. Fondato con cinquecento coloni, fu abbandonato otto mesi dopo da centocinquanta sopravvissuti. Nel 1540 Hernando de Soto esplorò la regione e la città di Cofitachequi, dove fece prigioniera la regina dei Muscogee e dei Cherokee che lo aveva accolto.
Nel 1562 gli ugonotti francesi stabilirono un insediamento in quello che oggi è il sito archeologico di Charlesfort-Santa Elena su Parris Island. Molti di questi coloni preferivano una vita naturale lontana dalla civiltà e dalle atrocità delle guerre di religione francesi. La guarnigione non aveva scorte, e i soldati (come nella Francia antartica) si diedero presto alla fuga. I francesi ritornarono due anni dopo, ma si insediarono nell'attuale Florida piuttosto che nella Carolina del Sud.[12]
Colonizzazione[modifica | modifica wikitesto]

Sessant'anni dopo, nel 1629, re Carlo I d'Inghilterra istituì la provincia della Carolina, un'area che copriva quelle che oggi sono la Carolina del Nord e del Sud, la Georgia e il Tennessee. Nel 1663, Carlo II assegnò le terre ad otto Lord proprietari, in cambio del loro sostegno finanziario e politico durante la sua restaurazione sul trono nel 1660.[14] Anthony Ashley-Cooper, uno degli otto Lord proprietari, progettò il Gran Modello per la Provincia della Carolina e scrisse le Costituzioni Fondamentali della Carolina, che posero le basi per la futura colonia.[15] Il suo pensiero utopico fu ispirato da John Locke, filosofo e fisico inglese, considerato universalmente come uno dei pensatori illuministi più influenti, e conosciuto comunemente come il "padre del liberalismo".
Il commercio di schiavi della Carolina, che si basava su commercio e incursioni da parte dei coloni,[16] fu il più grande tra le colonie britanniche nel Nord America.[16] Tra il 1670 ed il 1715 furono esportati dalla Carolina del Sud tra 24 000 e 51 000 prigionieri nativi americani, più del numero di africani importati nelle colonie dei futuri Stati Uniti nello stesso periodo.[16][17] Altri nativi americani schiavizzati furono esportati dalla Carolina del Sud verso altre colonie degli Stati Uniti.[17] Lo storico Alan Gallay afferma che "il commercio di schiavi indiani fu al centro dello sviluppo dell'impero inglese nel Sud americano. Il commercio di schiavi indiani fu il fattore più importante che definì il Sud nel periodo dal 1670 al 1715".[17]
Negli anni 1670 i proprietari di piantagioni inglesi provenienti dalle Barbados si stabilirono presso quella che oggi è Charleston. I coloni provenienti dall'Europa costruirono piantagioni di riso nella South Carolina Lowcountry, ad est della Atlantic Seaboard fall line. Il lavoro nelle piantagioni veniva svolto da schiavi africani, che costituivano la maggioranza della popolazione nel 1720.
Nel frattempo, l'Upstate South Carolina, ad ovest della Fall Line, fu colonizzato da piccoli agricoltori e commercianti, che spodestarono le tribù native americane, spingendole verso ovest. I coloni ribaltarono il dominio dei proprietari, cercando di ottenere maggiore rappresentanza diretta. Nel 1712, l'ex provincia della Carolina fu divisa in Carolina del Nord e del Sud. Nel 1719 la Carolina del Sud divenne ufficialmente una Colonia della corona britannica.
La Carolina del Sud prosperò per via della fertilità della Lowcountry e per via dei suoi porti, come quello di Charleston. Permetteva la tolleranza religiosa, incoraggiava i coloni ad insediarsi, e fioriva il commercio di pelli di cervo, legname e carne di manzo. La coltivazione di riso si sviluppò su larga scala a spese del lavoro degli schiavi.
Nella seconda metà del XVIII secolo la Carolina del Sud era una delle più ricche tra le Tredici colonie.
Rivoluzione americana[modifica | modifica wikitesto]

Il 26 marzo 1776 la colonia adottò la Costituzione della Carolina del Sud,[18] eleggendo John Rutledge come primo presidente dello stato. Nel febbraio 1778 la Carolina del Sud divenne il secondo stato a ratificare gli Articoli della Confederazione,[19] il documento iniziale che delineava gli Stati Uniti, e nel maggio 1788 la Carolina del Sud ratificò la Costituzione degli Stati Uniti d'America, divenendo l'ottavo stato ad entrare nell'unione.
Durante la guerra d'indipendenza americana (1775–1783), circa un terzo dei combattimenti avvenne nella Carolina del Sud,[20] più di ogni altro stato. Gli abitanti dello stato resistettero all'invasione delle forze britanniche e della continua guerra civile tra lealisti e partigiani, che devastò le campagne.[20] Si stima che circa 25 000 schiavi (il 30% del totale della Carolina del Sud) scappò, migrò o morì durante la guerra.[21]
Antebellum[modifica | modifica wikitesto]

Il primo censimento statunitense del 1790 rilevò una popolazione nello stato di circa 250 000 persone; ora del 1800, la popolazione era cresciuta del 38%, a circa 340 000 abitanti, di cui 146 000 erano schiavi. A quel tempo, la Carolina del Sud aveva la maggiore popolazione di ebrei dei sedici stati degli Stati Uniti, concentrati principalmente a Savannah e Charleston,[22] con quest'ultima che era la quinta città maggiore dello stato.[23]
Nel periodo dell'antebellum (prima della guerra civile), l'economia dello stato e la sua popolazione crebbero. Il cotone divenne una importante fonte di reddito, dopo l'invenzione della sgranatrice di cotone; anche se nominalmente democratico, dal 1790 al 1865 comandarono i ricchi proprietari bianchi. Ad esempio, un uomo non poteva venire eletto alla Camera dei Rappresentanti dello stato a meno che non possedesse una tenuta di 500 acri, e 10 schiavi neri, o almeno 150 sterline.[24]
Columbia, la nuova capitale dello stato, fu fondata al centro dello stato, e il Parlamento statale si riunì qui nel 1790; la città crebbe dopo che venne collegata a Charleston con il Santee Canal nel 1800, uno dei primi canali degli Stati Uniti.
Con l'insoddisfazione dei proprietari terrieri che cresceva nei confronti del governo federale, nel 1820 John C. Calhoun divenne propositore dei diritti degli stati, del governo limitato, della teoria della nullificazione della Costituzione, e del libero scambio. Nell'Ordine di Nullificazione del 1832, vennero dichiarate incostituzionali le leggi federali sui dazi, e non vennero pertanto osservate nello stato, il che portò alla crisi della Nullificazione. La Force Bill federale venne approvata per utilizzare la forza militare necessaria ad applicare la legge federale nello stato, riportando la Carolina del Sud nel solco della legge degli Stati Uniti.
Un rapporto del 1831 del Comitato sugli affari militari citò che "prima dell'inizio della guerra con la Gran Bretagna, e per un lungo periodo successivo, lo stato della Carolina del Sud venne quasi spogliato di qualunque sorta di protezione militare, ad eccezione di quella che poteva fornirsi con le proprie risorse. Nel porto di Charleston vi erano dei forti, ed erano in condizioni talmente fragili che in un momento, quando uno squadrone britannico si spinse a sondare la profondità delle acque del porto, e il suo comandante stava progettando un attacco ai forti, la quantità di munizioni nel porto su cui gli Stati Uniti potevano contare, non era sufficiente neanche a sparare un singolo colpo".[25]
Alle elezioni presidenziali del 1860 il voto fu molto diviso, con il sud che votò per i democratici, e il nord per il Partito Repubblicano di Abraham Lincoln. Lincoln era contro la schiavitù, non riconosceva il diritto di secessione e non avrebbe ceduto le proprietà federali negli stati meridionali. I secessionisti del sud pensavano che l'elezione di Lincoln significasse la fine del loro sistema agricolo e sociale basato sulla schiavitù.[26]
Lincoln fu eletto presidente il 6 novembre 1860; la Camera dei Rappresentanti dello stato, tre giorni dopo, approvò la "Risoluzione per definire l'elezione di Abraham Lincoln a Presidente degli Stati Uniti un atto ostile",[27] e nel giro di settimane, la Carolina del Sud divenne il primo stato a lasciare l'Unione.
Guerra civile 1861–1865[modifica | modifica wikitesto]

Il 12 aprile 1861 le batterie confederate iniziarono a colpire il Fort Sumter dell'Unione, nel porto di Charleston, e la guerra civile americana ebbe inizio. Nel novembre dello stesso anno l'Unione attaccò il Port Royal Sound e presto occupò la contea di Beaufort e le vicine Sea Islands. Per il resto della guerra, quest'area servì all'Unione come base per le sue operazioni. I bianchi abbandonarono le piantagioni,[28] lasciandosi indietro circa diecimila schiavi. Diversi enti di beneficienza del nord si unirono al governo federale per aiutare queste persone a gestire da sé le fattorie di cotone, con l'esperimento di Port Royal. I lavoratori erano pagati secondo quanto raccoglievano, e divennero pertanto i primi schiavi liberati dalle forze dell'Unione a ricevere un salario.[29]
Anche se lo stato non costituì uno dei principali campi di battaglia, la guerra ebbe pesanti effetti sull'economia dello stato. Più di 60 000 soldati della Carolina del Sud furono mandati in guerra,[28] e circa 18 000 perirono.[30] Alla fine della guerra, all'inizio del 1865, le truppe del generale William Tecumseh Sherman marciarono sullo stato, devastando le piantagioni e una grande parte di Columbia. La Carolina del Sud venne riammessa all'Unione il 9 luglio 1868.
Geografia[modifica | modifica wikitesto]
Regioni[modifica | modifica wikitesto]
Lo stato può essere diviso in tre aree geografiche naturali, che si possono poi ulteriormente suddividere in cinque regioni culturali distinte. L'ambiente naturale è diviso da est a ovest in pianura costiera dell'Atlantico, Piedmont, e monti Blue Ridge. Culturalmente, la pianura costiera è divisa in Lowcountry e la regione Pee Dee. L'alto Piedmont viene chiamato comunemente "Piedmont", e il basso Piedmont è chiamato Midlands. L'area che circonda i monti Blue Ridge è conosciuta come Upstate.[31] La pianura costiera atlantica costituisce due terzi dello stato; il suo confine orientale è rappresentato dalle Sea Islands, una serie di isole a barriera. Il confine tra lowcountry e upcountry è definito dalla Fall Line, che segna il limite dei fiumi navigabili.
Piana costiera atlantica[modifica | modifica wikitesto]
La piana costiera atlantica consiste di sedimenti e rocce sedimentarie che datano dal Cretaceo ad oggi. Il terreno è relativamente piatto e il suolo è composto in maniera prevalente da sabbia, limo e argilla. Le aree che consentono alle acque di defluire costituiscono terreni da coltivazione eccezionali, anche se alcune aree sono paludose. Una caratteristica inconsueta di questa regione è il grande numero di depressioni topografiche di bassa profondità, chiamate bacini della Carolina; le baie tendono ad essere ellittiche, e sono allineate con orientamento da nord-ovest a sud-est. La parte orientale della piana costiera contiene molte paludi salmastre ed estuari, oltre a porti naturali come Georgetown e Charleston. Le aree naturali della piana costiera fanno parte dell'ecoregione delle foreste costiere del Medio Atlantico.[32]
Le Sandhills, o Sandhills della Carolina, sono una regione larga tra 16 e 56 km all'interno della regione costiera atlantica, lungo il margine interno dell'area. Le Sandhills sono dune di sabbia eoliane (create dal vento) che furono spostate a più riprese tra 75000 e 6000 anni fa; la datazione a luminescenza della sabbia mostra che è risalente all'ultima glaciazione, un'epoca in cui gli Stati Uniti sud-orientali erano caratterizzati da temperature fresche e forti venti.[33]
Piedmont[modifica | modifica wikitesto]
Molta parte del Piedmong consiste di rocce ignee e metamorfiche del Paleozoico, e il paesaggio è quasi interamente senza rilievi. Essendo mutata l'economia dell'agricoltura, gran parte delle terre sono oggi state riforestate con pini per l'industria del legname; queste foreste fanno parte dell'ecoregione delle foreste miste sud-orientali.[32] Al margine sud-orientale del Piedmont si trova la fall line, dove i fiumi si riversano verso la pianura costiera. La fall line era anche una importante fonte di energia idrica: i mulini costruiti in questa zona permisero la crescita di diverse città, compresa la capitale Columbia. I maggiori fiumi sono navigabili fino alla fall line, e fungono quindi anche da via commerciale per le cittadine.
La parte nord-orientale del Piedmont è anche nota come Foothills; la Cherokee Parkway è una strada panoramica che attraversa l'area, e qui si trova il Table Rock State Park.
Blue Ridge[modifica | modifica wikitesto]

I Blue Ridge consistono principalmente di rocce metamorfiche precambriane, ed la regione è montagnosa. La regione dei Blue Ridge contiene una scarpata dei monti Blue Ridge che continua nella Carolina del Nord e Georgia, come parte dei monti Appalachi meridionali. Il monte Sassafras è il più alto punto della Carolina del Sud, con i suoi 1 090 metri di altitudine.[34] In quest'area si trova anche il Caesars Head State Park; qui l'ambiente è quello dell'ecoregione delle foreste degli Appalachi-Blue Ridge.[32] Il fiume Chattooga, al confine tra Carolina del Sud e Georgia, è una destinazione molto frequentata per il rafting.
Società[modifica | modifica wikitesto]
Città[modifica | modifica wikitesto]
Le città più importanti sono la capitale, Columbia e Charleston, la più popolosa.
Da una stima del 2023 queste sono le prime 10 città per numero di abitanti:
- Charleston, 153 040
- Columbia, 137 996
- North Charleston, 120 949
- Mount Pleasant, 95 530
- Greenville, 74 548
- Rock Hill, 73 992
- Summerville, 51 631
- Goose Creek, 47 105
- Greer, 45 812
- Sumter, 42 253
Religioni[modifica | modifica wikitesto]
- Cristiani – 92%
- Protestanti – 84%
- Battisti – 45%
- Metodisti – 15%
- Presbiteriani – 5%
- Altri Protestanti – 19%
- Cattolici – 7%
- Altri Cristiani – 1%
- Protestanti – 84%
- Altro – 1%
- Atei e Agnostici – 7%
Salute[modifica | modifica wikitesto]
Nello Stato della Carolina del Sud l'aborto è disponibile fino alla sesta settimana di gravidanza. Tuttavia, dopo che nel 2022 la Corte Suprema ha annullato la sentenza Roe v. Wade, che garantiva il diritto all'aborto, i legislatori repubblicani hanno deciso di vietare completamente l'aborto nello Stato, tranne nei casi in cui la vita della madre è in pericolo. I senatori hanno anche presentato un disegno di legge che renderebbe illegale fornire "informazioni [su come ottenere un aborto] a una donna incinta o a una persona che cerca informazioni per conto di una donna incinta, per telefono, Internet o qualsiasi altro mezzo di comunicazione". La legislazione renderebbe illegale il semplice rinvio di una donna a un fornitore di aborti.[35]
Istruzione[modifica | modifica wikitesto]
College e università[modifica | modifica wikitesto]
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Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ census.gov, https://www.census.gov/quickfacts/SC .
- ^ caroliniano, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- ^ a b Bruno Migliorini et al., Scheda sul lemma "Carolina", in Dizionario d'ortografia e di pronunzia, Rai Eri, 2010, ISBN 978-88-397-1478-7.
- ^ 2020 Census Data (PDF), su www2.census.gov, Census.gov, 26 aprile 2021.
- ^ QuickFacts: Columbia city, South Carolina, su census.gov. URL consultato il 13 luglio 2023 (archiviato dall'url originale l'11 giugno 2019).
- ^ QuickFacts: Charleston city, South Carolina, su census.gov. URL consultato il 13 luglio 2023 (archiviato dall'url originale il 31 marzo 2019).
- ^ (EN) Census profile: Greenville-Spartanburg-Anderson, SC CSA, su censusreporter.org, Census Reporter. URL consultato il 13 luglio 2023.
- ^ N. C. Board of Agriculture, A sketch of North Carolina, Charleston, Lucas-Richardson Co, 1902, p. 4.
- ^ Revolutionary War in South Carolina. Discover South Carolina. 15 luglio 2022.
- ^ 2019 Top Industries in South Carolina. greerdevelopment.com. 14 giugno 2021.
- ^ University Of South Carolina. "New Evidence Puts Man In North America 50,000 Years Ago." ScienceDaily. ScienceDaily, 18 novembre 2004.
- ^ a b c d Henry Liefermann e Eric Horan, South Carolina, 3ª ed., Oakland, CA, Compass American Guides, 2000, pp. 13–47, 252–254, ISBN 978-0-679-00509-4.
- ^ (EN) What type of dwellings did the Cherokee Indians live in?, Reference. URL consultato il 5 settembre 2023 (archiviato dall'url originale il 12 febbraio 2017).
- ^ Danforth Prince, Frommer's The Carolinas and Georgia, John Wiley & Sons, 10 marzo 2011, p. 11, ISBN 978-1-118-03341-8. URL consultato l'8 settembre 2023 (archiviato dall'url originale il 27 aprile 2016).
- ^ Wilson, Thomas D. The Ashley Cooper Plan: The Founding of Carolina and the Origins of Southern Political Culture. Chapter 1.
- ^ a b c R. Ethridge, From Chicaza to Chickasaw: The European Invasion and the Transformation of the Mississippian World, 1540–1715, Stati Uniti, University of North Carolina Press, 2010, ISBN 9780807899335.
- ^ a b c Alan Gallay, The Indian Slave Trade: The Rise of the English Empire in the American South 1670–1717, New York, Yale University Press, 2002, p. 299, ISBN 0-300-10193-7.
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- ^ South Carolina State and Local Government, su thegreenpapers.com, The Green Papers. URL consultato il 9 settembre 2023 (archiviato dall'url originale il 15 gennaio 2017).
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- ^ Peter Kolchin, American Slavery: 1619–1877, New York: Hill and Wang, 1994, p.73
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- ^ POP Culture: 1800, su census.gov, United States Census Bureau. URL consultato il 9 settembre 2023 (archiviato dall'url originale il 9 ottobre 2017).
- ^ South Carolina Constitution of 1790, su carolana.com. URL consultato il 9 settembre 2023 (archiviato dall'url originale il 14 febbraio 2017).
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- ^ Avery Craven, The Growth of Southern Nationalism, 1848–1861, p. 391, 394, 396.
- ^ Resolution to Call the Election of Abraham Lincoln as U.S. President a Hostile Act, 9 November 1860, su teachingushistory.org, Teaching American History in South Carolina. URL consultato il 9 settembre 2023 (archiviato dall'url originale il 1º marzo 2017).
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- ^ The Port Royal Experiment (1862–1865), su socialwelfare.library.vcu.edu, Virginia Commonwealth University, 24 febbraio 2014. URL consultato il 16 settembre 2023 (archiviato dall'url originale il 15 febbraio 2017).
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- ^ The Geography of South Carolina, su netstate.com. URL consultato il 18 settembre 2023 (archiviato dall'url originale il 7 marzo 2017).
- ^ a b c Olson, D. M e E. Dinerstein, [0933:TEOTWA2.0.CO;2 Terrestrial Ecoregions of the World: A New Map of Life on Earth], in BioScience, vol. 51, 11ª ed., 2001, pp. 933–938, DOI:10.1641/0006-3568(2001)051[0933:TEOTWA]2.0.CO;2.
- ^ Swezey, C.S., Fitzwater, B.A., Whittecar, G.R., Mahan, S.A., Garrity, C.P., Aleman Gonzalez, W.B., and Dobbs, K.M., 2016, "The Carolina Sandhills: Quaternary eolian sand sheets and dunes along the updip margin of the Atlantic Coastal Plain province, southeastern United States": Quaternary Research, v. 86, p. 271-286; www.cambridge.org/core/journals/quaternary-research
- ^ Elevations and Distances in the United States, su erg.usgs.gov, U.S. Geological Survey, 29 aprile 2005. URL consultato il 22 settembre 2023 (archiviato dall'url originale il 16 gennaio 2008).
- ^ https://www.washingtonpost.com/technology/2022/07/22/south-carolina-bill-abortion-websites/
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
- Contee della Carolina del Sud
- Carolina del Sud nella guerra di secessione americana
- USS South Carolina
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Carolina del Sud
Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Carolina del Sud
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- (EN) myscgov.com. URL consultato il 20 febbraio 2019 (archiviato dall'url originale l'8 aprile 2005).
- (EN) Pena di morte nello stato, su deathpenaltyinfo.org.
- (EN) South Carolina, su south-carolina.sc. URL consultato il 23 maggio 2019 (archiviato dall'url originale l'8 giugno 2008).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 126093597 · ISNI (EN) 0000 0004 0393 9902 · LCCN (EN) n79022914 · GND (DE) 4055656-6 · J9U (EN, HE) 987007554954305171 · NDL (EN, JA) 00708891 · WorldCat Identities (EN) lccn-n79022914 |
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