Motomondiale 1996

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Motomondiale 1996
Edizione n. 48 del Motomondiale
Dati generali
Inizio31 marzo
Termine20 ottobre
Prove15 (125, 250 e 500), 9 (Thunderbike Trophy), 7 (sidecar)
Il Thunderbike Trophy inizia il 12 maggio, la classe sidecar inizia il 26 maggio, entrambe terminano il 15 settembre.
Titoli in palio
Classe 500Bandiera dell'Australia Michael Doohan
su Honda NSR 500
Classe 250Bandiera dell'Italia Max Biaggi
su Aprilia RSV 250
Classe 125Bandiera del Giappone Haruchika Aoki
su Honda RS125R
SidecarBandiera del Regno Unito Darren Dixon / Andy Hetherington
su ADM
Thunderbike TrophyBandiera della Francia William Costes
su Honda
Altre edizioni
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Edizione in corso

La stagione 1996 è stata la quarantottesima del motomondiale; il calendario comprese 15 gran premi con la novità assoluta del Gran Premio motociclistico dell'Indonesia. Venne anche effettuata la prima edizione del Gran Premio motociclistico Città di Imola (che prendeva il posto del GP di San Marino), quello che era stato il Gran Premio motociclistico d'Europa divenne invece il Gran Premio motociclistico di Catalogna; ultima novità fu il ritorno del Gran Premio motociclistico d'Austria. Inizialmente era stato previsto anche il GP d'Argentina ma la prova venne annullata ancor prima dell'inizio del campionato.

Il contesto[modifica | modifica wikitesto]

La novità regolamentare più importante fu la revisione dei criteri minimi di età per partecipare alle gare del motomondiale: il limite venne portato a 15 anni per la classe 125, 16 anni per la 250 e i passeggeri di sidecar e 18 anni per la classe regina e i piloti degli stessi sidecar.

L'introduzione della nuova prova in Indonesia fece sì che in quest'annata le prime tre prove si svolsero tutte in Asia mentre quello che aveva inaugurato le stagioni precedenti, il Gran Premio motociclistico d'Australia, venne spostato a fine stagione, preceduto solamente dalla trasferta in Brasile. Naturalmente la maggior parte delle prove fu composta dai gran premi disputati in Europa nella parte centrale dell'anno: 10 svoltesi tra aprile e settembre.

Michael Doohan e la sua Honda NSR 500 continuarono a dominare la classe 500 vincendo 8 gare; Max Biaggi vinse il suo terzo titolo mondiale nella classe 250 con l'Aprilia mentre Haruchika Aoki si confermò campione nella classe 125.

Nei sidecar si riconfermarono campioni Darren Dixon e Andy Hetherington, in quella che fu l'ultima stagione dei "tre ruote" nel Motomondiale.

Giunto alla sua seconda stagione di corse, a seguito di numerose polemiche, la Dorna decise, al termine di questa annata, di chiudere i battenti anche al Thunderbike Trophy.[1][2][3] L'ultima edizione del trofeo è stata vinta dal francese William Costes su Honda.

Con questi risultati fu la prima volta nella storia del mondiale che proprio tutti i campioni della stagione precedente (con l'eccezione del Thunderbike Trophy) riuscivano a conservare il loro titolo; già negli anni 1959 e 1960 gli iridati delle classi gareggiate in singolo, Carlo Ubbiali e John Surtees ciascuno in due categorie, lo avevano fatto, ma in quell'occasione il titolo dei sidecar andò a piloti diversi.

Il calendario[modifica | modifica wikitesto]

Data
Resoconto
Gran Premio
(Circuito)
Vincitori
classe 125 classe 250 classe 500 sidecar Thunderbike Trophy
31 marzo
Resoconto
Bandiera della Malaysia GP della Malesia
(Shah Alam)
Bandiera dell'Italia Stefano Perugini Bandiera dell'Italia Max Biaggi Bandiera dell'Italia Luca Cadalora
7 aprile
Resoconto
Bandiera dell'Indonesia GP dell'Indonesia
(Sentul)
Bandiera del Giappone Masaki Tokudome Bandiera del Giappone Tetsuya Harada Bandiera dell'Australia Michael Doohan
21 aprile
Resoconto
Bandiera del Giappone GP del Giappone
(Suzuka)
Bandiera del Giappone Masaki Tokudome Bandiera dell'Italia Max Biaggi Bandiera del Giappone Norifumi Abe
12 maggio
Resoconto
Bandiera della Spagna GP di Spagna
(Jerez)
Bandiera del Giappone Haruchika Aoki Bandiera dell'Italia Max Biaggi Bandiera dell'Australia Michael Doohan Bandiera della Francia William Costes
26 maggio
Resoconto
Bandiera dell'Italia GP d'Italia
(Mugello)
Bandiera della Germania Peter Öttl Bandiera dell'Italia Max Biaggi Bandiera dell'Australia Michael Doohan Bandiera della Svizzera Paul Güdel
Bandiera della Svizzera Charly Güdel
Bandiera dell'Italia Massimo Meregalli
9 giugno
Resoconto
Bandiera della Francia GP di Francia
(Paul Ricard)
Bandiera dell'Italia Stefano Perugini Bandiera dell'Italia Max Biaggi Bandiera dell'Australia Michael Doohan Bandiera della Francia Adrien Morillas
29 giugno
Resoconto
Bandiera dei Paesi Bassi GP d'Olanda
(Assen)
Bandiera della Spagna Emilio Alzamora Bandiera della Germania Ralf Waldmann Bandiera dell'Australia Michael Doohan Bandiera del Regno Unito Darren Dixon
Bandiera del Regno Unito Andy Hetherington
Bandiera dei Paesi Bassi Jeffry de Vries
7 luglio
Resoconto
Bandiera della Germania GP di Germania
(Nürburgring)
Bandiera del Giappone Masaki Tokudome Bandiera della Germania Ralf Waldmann Bandiera dell'Italia Luca Cadalora Bandiera del Regno Unito Darren Dixon
Bandiera del Regno Unito Andy Hetherington
Bandiera dei Paesi Bassi Jeffry de Vries
21 luglio
Resoconto
Bandiera del Regno Unito GP di Gran Bretagna
(Donington Park)
Bandiera dell'Italia Stefano Perugini Bandiera dell'Italia Max Biaggi Bandiera dell'Australia Michael Doohan Bandiera del Regno Unito Darren Dixon
Bandiera del Regno Unito Andy Hetherington
Bandiera della Francia William Costes
4 agosto
Resoconto
Bandiera dell'Austria GP d'Austria
(A1-Ring)
Bandiera dell'Italia Ivan Goi Bandiera della Germania Ralf Waldmann Bandiera della Spagna Àlex Crivillé Bandiera della Svizzera Paul Güdel
Bandiera della Svizzera Charly Güdel
Bandiera del Regno Unito Iain MacPherson
18 agosto
Resoconto
Bandiera della Rep. Ceca GP della Repubblica Ceca
(Brno)
Bandiera dell'Italia Valentino Rossi Bandiera dell'Italia Max Biaggi Bandiera della Spagna Àlex Crivillé Bandiera della Svizzera Rolf Biland
Bandiera della Svizzera Kurt Waltisperg
Bandiera della Francia William Costes
1º settembre
Resoconto
Bandiera dell'Emilia-Romagna GP Città di Imola
(Imola)
Bandiera del Giappone Masaki Tokudome Bandiera della Germania Ralf Waldmann Bandiera dell'Australia Michael Doohan
15 settembre
Resoconto
Bandiera della Catalogna GP di Catalogna
(Catalunya)
Bandiera del Giappone Tomomi Manako Bandiera dell'Italia Max Biaggi Bandiera della Spagna Carlos Checa Bandiera della Svizzera Rolf Biland
Bandiera della Svizzera Kurt Waltisperg
Bandiera della Spagna Rubén Xaus
6 ottobre
Resoconto
Bandiera del Brasile GP del Brasile
(Jacarepaguá)
Bandiera del Giappone Haruchika Aoki Bandiera della Francia Olivier Jacque Bandiera dell'Australia Michael Doohan
20 ottobre
Resoconto
Bandiera dell'Australia GP d'Australia
(Eastern Creek)
Bandiera dell'Australia Garry McCoy Bandiera dell'Italia Max Biaggi Bandiera dell'Italia Loris Capirossi

Sistema di punteggio e legenda[modifica | modifica wikitesto]

Pos. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 >
Punti 25 20 16 13 11 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 0

Le classi[modifica | modifica wikitesto]

Classe 500[modifica | modifica wikitesto]

Crivillé al GP del Giappone.

Mick Doohan ottenne il suo terzo titolo consecutivo; il suo compagno di squadra della Repsol Honda, Àlex Crivillé, batte l'australiano in Austria e in Repubblica Ceca. Luca Cadalora con il team Kanemoto Honda vince due gare per il terzo anno consecutivo. La Suzuki schierò Daryl Beattie che fu incapace di correre al meglio a causa dei tanti infortuni. Rientrò in Spagna e corse in due gare ma dopo il gran premio di Francia decise di concludere la sua carriera.

Le prime quattro posizioni in classifica piloti furono tutte occupate da centauri equipaggiati da moto Honda; la casa motociclistica giapponese si aggiudicò pertanto anche il titolo iridato riservato ai costruttori.

La prima gara della stagione, in Malaysia, venne disturbata dal maltempo e si dovette disputare su due manche.

Curioso l'episodio avvenuto in occasione del Gran Premio motociclistico di Spagna: per la troppa esultanza dei suoi tifosi che lo vedevano in testa all'ultimo giro, Àlex Crivillé cade all'ultima curva senza poter tagliare il traguardo e non ottenendo punti iridati[4].

La stessa sorte del GP di Malesia fu anche quella del GP d'Olanda che dovette essere interrotto e poi ripreso a causa della pioggia.

La prova del Gran Premio motociclistico di Catalogna segna contemporaneamente la prima vittoria nel motomondiale per Carlos Checa e la 100ª per la Honda in classe 500; è anche al termine di questa prova che Michael Doohan è matematicamente campione mondiale con due gare di anticipo.

L'ultima prova dell'anno, il GP d'Australia venne vinto da Loris Capirossi, che ottenne la sua prima vittoria nella classe 500 quando Crivillé si toccò con il suo compagno di squadra della Honda, Doohan. Con questa sua prima vittoria in classe regina si andò ad aggiungere al novero ristretto di piloti che vantavano almeno una vittoria in ognuna delle tre classi del mondiale. In quest'annata si registrò anche la prima vittoria nel motomondiale di Norifumi Abe.

Tra i costruttori vi fu il rientro del team Elf, mentre Honda introdusse la NSR 500 V che fu messa a disposizione dei due piloti giapponesi, Tadayuki Okada e Shin'ichi Itō, del team Repsol Honda.

Lo stesso argomento in dettaglio: Risultati del motomondiale 1996.
Classifica piloti (prime 5 posizioni)
Pos. Pilota Moto P.ti
1 Bandiera dell'Australia Michael Doohan Honda 5 1 6 1 1 1 1 2 1 2 2 1 2 1 8 309
2 Bandiera della Spagna Álex Crivillé Honda Rit 4 2 Rit 2 2 2 3 2 1 1 2 3 2 6 245
3 Bandiera dell'Italia Luca Cadalora Honda 1 6 Rit 2 3 6 Rit 1 9 4 Rit 6 4 6 7 168
4 Bandiera del Brasile Alex Barros Honda 2 2 Rit 8 6 7 3 8 7 5 9 8 8 5 4 158
5 Bandiera del Giappone Norifumi Abe Yamaha 8 9 1 NC 11 4 6 6 3 3 11 5 10 3 Rit 148
Pos. Pilota Moto P.ti
Legenda 1º posto 2º posto 3º posto A punti Senza punti Grassetto=Pole position
Corsivo=Giro più veloce
Gara non valida Non qualificato Ritirato Squalificato "-" Dato non disp.
Fonte dei dati: motogp.com, racingmemo.free.fr, autosport.com, jumpingjack.nl.
Classifica costruttori (prime 3 posizioni)
Pos Costruttore P.ti
1 Bandiera del Giappone Honda 1 1 2 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 2 365
2 Bandiera del Giappone Yamaha 6 3 1 4 5 4 5 5 3 3 4 4 9 3 1 216
3 Bandiera del Giappone Suzuki 4 7 3 Rit 4 5 4 4 5 6 3 7 11 9 10 152
Pos Costruttore P.ti

Classe 250[modifica | modifica wikitesto]

Olivier Jacque al GP del Giappone.

La stagione della quarto di litro fu all'insegna di Max Biaggi che si aggiudicò nove delle prove in programma in sella a una Aprilia; questi risultati non bastarono però alla casa motociclistica di Noale per aggiudicarsi il titolo costruttori, vinto, per un solo punto, dalla giapponese Honda che equipaggiava tutti i piloti dal 2º al 7º posto.

L'altro fabbricante giapponese, la Yamaha, si affidò per buona parte della stagione a Tetsuya Harada, ma lo stesso venne sostituito nelle ultime tre gare dell'anno da Sete Gibernau, venendo così a interrompersi un rapporto che durava già da alcuni anni.

Durante l'anno ottenne la sua prima vittoria nel motomondiale Olivier Jacque, che terminò il campionato in terza posizione, alle spalle anche di Ralf Waldmann. Oltre ai primi tre piloti in classifica solo Harada riuscì a ottenere una vittoria nel singolo gran premio.

Lo stesso argomento in dettaglio: Risultati del motomondiale 1996.
Classifica piloti (prime 5 posizioni)
Pos. Pilota Moto P.ti
1 Bandiera dell'Italia Max Biaggi Aprilia 1 2 1 1 1 1 3 4 1 Rit 1 Rit 1 Rit 1 274
2 Bandiera della Germania Ralf Waldmann Honda NP 3 8 3 3 2 1 1 2 1 3 1 3 2 2 268
3 Bandiera della Francia Olivier Jacque Honda 4 8 4 7 4 Rit Rit 2 3 Rit 2 2 2 1 3 193
4 Bandiera della Germania Jürgen Fuchs Honda 7 6 12 4 5 Rit 2 3 4 3 5 4 5 3 5 174
5 Bandiera del Giappone Tōru Ukawa Honda Rit 7 5 5 NP 4 Rit 10 5 4 4 3 4 4 4 142
Pos. Pilota Moto P.ti
Legenda 1º posto 2º posto 3º posto A punti Senza punti Grassetto=Pole position
Corsivo=Giro più veloce
Gara non valida Non qualificato Ritirato Squalificato "-" Dato non disp.
Fonte dei dati: motogp.com, racingmemo.free.fr, autosport.com, jumpingjack.nl.
Classifica costruttori (prime 3 posizioni)
Pos Costruttore P.ti
1 Bandiera del Giappone Honda 3 3 3 3 3 2 1 1 2 1 2 1 2 1 2 305
2 Bandiera dell'Italia Aprilia 1 2 1 1 1 1 3 4 1 7 1 5 1 6 1 304
3 Bandiera del Giappone Yamaha 2 1 7 2 6 3 10 Rit 19 22 9 23 Rit 8 Rit 121
Pos. Costruttore P.ti

Classe 125[modifica | modifica wikitesto]

Le case motociclistiche giapponesi Honda e Yamaha non si presentarono al via della stagione con team ufficiali, limitandosi a fornire assistenza a vari piloti e team privati. Ciò non impedì però a Haruchika Aoki di vincere un nuovo titolo piloti in sella a una Honda. Alle sue spalle, per formare un podio di soli piloti giapponesi, arrivarono Masaki Tokudome (che fu il pilota maggiormente vittorioso nella stagione con quattro successi) e Tomomi Manako.

In maniera simile a quanto già successo nella classe 250, ad aggiudicarsi il titolo costruttori fu però una casa diversa da quella che equipaggiava il pilota iridato: in questo caso Aprilia sopravanzò le concorrenti.

Le vittorie nei singoli GP furono divise tra diversi piloti: 9 piloti ebbero l'onore di salire sul primo gradino del podio; rimarchevoli le tre vittorie ottenute da Stefano Perugini che giunse però solamente al sesto posto finale e il fatto che al GP della Repubblica Ceca si vide il primo successo nel motomondiale di Valentino Rossi.

Un altro successo degno di nota fu quello ottenuto da Ivan Goi al GP d'Austria: con l'età di 16 anni e 157 giorni rappresentò in quel momento il nuovo record d'età di un vincitore di gran premio.

Lo stesso argomento in dettaglio: Risultati del motomondiale 1996.
Classifica piloti (prime 5 posizioni)
Pos. Pilota Moto P.ti
1 Bandiera del Giappone Haruchika Aoki Honda 2 2 2 1 2 7 3 3 8 Rit 6 Rit 5 1 2 220
2 Bandiera del Giappone Masaki Tokudome Aprilia 4 1 1 6 14 Rit Rit 1 2 4 13 1 Rit 3 3 193
3 Bandiera del Giappone Tomomi Manako Honda 7 7 4 8 9 2 5 8 3 8 3 6 1 Rit 9 167
4 Bandiera della Spagna Emilio Alzamora Honda 5 Rit Rit 2 7 3 1 4 Rit Rit 5 2 4 2 Rit 158
5 Bandiera della Spagna Jorge Martínez Aprilia Rit 5 8 Rit 13 Rit 9 7 4 6 2 3 8 4 4 131
Pos. Pilota Moto P.ti
Legenda 1º posto 2º posto 3º posto A punti Senza punti Grassetto=Pole position
Corsivo=Giro più veloce
Gara non valida Non qualificato Ritirato Squalificato "-" Dato non disp.
Fonte dei dati: motogp.com, racingmemo.free.fr, autosport.com, jumpingjack.nl.
Classifica costruttori
Pos Costruttore P.ti
1 Bandiera dell'Italia Aprilia 1 1 1 4 1 1 7 1 1 3 1 1 2 3 1 324
2 Bandiera del Giappone Honda 2 2 2 1 2 2 1 3 3 1 3 2 1 1 2 313
3 Bandiera del Giappone Yamaha 20 20 10 9 16 5 14 18 7 7 12 8 6 8 7 83
Pos Costruttore P.ti

Classe sidecar[modifica | modifica wikitesto]

Fonte:[5][6]

Classifica costruttori
1 LCR-BRM-Swissauto 149
2 Windle-ADM R4 144
3 LCR-ADM R4 123
4 LCR-Stredor 25
5 LCR-Yamaha 12
6 LCR-NGK 500 6

Fu questa l'ultima stagione della storia del motomondiale a vedere al via anche le motocarrozzette: vennero disputati 340 gran premi dal loro esordio avvenuto in occasione del Gran Premio motociclistico di Svizzera 1949 e il pilota maggiormente vittorioso è stato Rolf Biland che con 81 vittorie e 7 titoli iridati ha distanziato tutti i suoi colleghi.

Lo stesso argomento in dettaglio: Risultati del motomondiale 1996.
Classifica equipaggi (prime 5 posizioni)
Pos. Pilota Moto P.ti
1 Bandiera del Regno Unito Darren Dixon/Andy Hetherington Windle-ADM NE NE NE NE 2 NE 1 1 1 2 4 NE 4 NE NE 141
2 Bandiera della Svizzera Rolf Biland/Kurt Waltisperg LCR-BRM NE NE NE NE 4 NE 6 6 2 3 1 NE 1 NE NE 119
3 Bandiera del Regno Unito Steve Webster /David James LCR-ADM NE NE NE NE 3 NE 2 3 3 5 2 NE 5 NE NE 110
4 Bandiera della Svizzera Paul Güdel/Charly Güdel LCR-BRM-Swiss. NE NE NE NE 1 NE 3 4 6 1 7 NE 6 NE NE 108
5 Bandiera del Regno Unito Steve Abbott/Jamie Biggs Windle-ADM NE NE NE NE 6 NE 5 5 - 4 5 NE 3 NE NE 72
Pos. Pilota Moto P.ti
Legenda 1º posto 2º posto 3º posto A punti Senza punti Grassetto=Pole position
Corsivo=Giro più veloce
Gara non valida Non qualificato Ritirato Squalificato "-" Dato non disp.
Fonte dei dati: motogp.com, racingmemo.free.fr, autosport.com, jumpingjack.nl.

Thunderbike Trophy[modifica | modifica wikitesto]

Fonte: Thunderbike Trophy 1996, su classic.autosport.com (archiviato dall'url originale il 10 febbraio 2019).

La seconda e ultima stagione del Thunderbike Trophy viene vinta da William Costes su Honda, lo stesso pilota francese risulta, con tre vittorie nelle singole gare, il pilota più vincente di questa classe. Secondo in classifica con 120 punti lo svizzero Yves Briguet, che ottiene punti in tutte le nove gare in calendario, ma non riesce a ottenere una vittoria in gara. Terzo in campionato con 104 punti l'olandese Jeffry de Vries, per lui due vittorie in gara, mentre ottengono una vittoria a testa: Massimo Meregalli, Adrien Morillas, Iain MacPherson e Rubén Xaus.

Lo stesso argomento in dettaglio: Risultati del motomondiale 1996.
Classifica piloti (prime 5 posizioni)
Pos. Pilota Moto P.ti
1 Bandiera della Francia William Costes Honda 1 2 Rit 2 Rit 1 2 1 5 146
2 Bandiera della Svizzera Yves Briguet Honda 3 3 5 3 3 15 5 4 2 120
3 Bandiera dei Paesi Bassi Jeffry de Vries Yamaha Rit 9 4 1 1 NP 6 5 4 104
4 Bandiera del Belgio Stéphane Mertens Honda 6 5 Rit Rit 2 2 9 2 6 98
5 Bandiera del Regno Unito Iain MacPherson Honda 16 8 6 9 4 4 1 Rit 8 84
Pos. Pilota Moto P.ti
Legenda 1º posto 2º posto 3º posto A punti Senza punti Grassetto – Pole position
Corsivo – Giro più veloce
Gara non valida Non qual./Non part. Ritirato/Non class Squalificato '-' Dato non disp.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) FIM History - Flash Back 1993-1995, su fim-live.com, Federazione Internazionale Motociclismo, 8 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 10 febbraio 2019).
  2. ^ MOTOCICLISMO: ESPOSTO DI ZERBI ALLA FIM - da adnkronos.com, su adnkronos.com. URL consultato il 9 febbraio 2019 (archiviato dall'url originale il 15 febbraio 2016).
  3. ^ Moto1: gli organizzatori del Mondiale Superbike prendono posizione - da motocorse.com
  4. ^ (ES) El Mundo Deportivo del 13 maggio
  5. ^ (FR) Tabella dei risultati della classe sidecar su racingmemo.free
  6. ^ Filmato audio Sidecarshop, FIM Sidecar World Championship 1996, su YouTube, 27 gennaio 2016.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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