Motomondiale 1979

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Motomondiale 1979
Edizione n. 31 del Motomondiale
Dati generali
Inizio18 marzo
Termine2 settembre
Prove13 (125), 12 (500 e 250), 11 (350), 7 (50 e sidecar B2A), 6 (sidecar B2B)
La 50 inizia il 6 maggio, i sidecar B2A iniziano il 29 aprile e terminano il 19 agosto, i sidecar B2B iniziano il 29 aprile e terminano il 9 settembre.
Titoli in palio
Classe 500Bandiera degli Stati Uniti Kenny Roberts
su Yamaha
Classe 350Bandiera del Sudafrica Kork Ballington
su Kawasaki
Classe 250Bandiera del Sudafrica Kork Ballington
su Kawasaki
Classe 125Bandiera della Spagna Ángel Nieto
su Minarelli
Classe 50

Formula 750

Sidecar B2A

Sidecar B2B
Bandiera dell'Italia Eugenio Lazzarini
su Kreidler
Bandiera della Francia Patrick Pons
su Yamaha
Bandiera della Svizzera Rolf Biland / Kurt Waltisperg
su Yamaha
Bandiera della Svizzera Bruno Holzer / Karl Meierhans
su Yamaha
Altre edizioni
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Edizione in corso

La stagione 1979 è stata la trentunesima del motomondiale; i gran premi furono 13, gli stessi dell'anno precedente. Solo la classe 125 gareggiò in tutte le occasioni.

Il contesto[modifica | modifica wikitesto]

Se, per quanto riguarda le classi singole "storiche", non ci furono né modifiche regolamentari, né modifiche sui punteggi, le novità riguardarono i sidecar e la Formula 750.

La categoria delle motocarrozzette venne "sdoppiata" in seguito alle contestazioni seguenti l'arrivo dell'anticonvenzionale BEO Imagine 77A nella stagione precedente: furono infatti create due categorie, una per i tre ruote "tradizionali", siglata B2A, e una per i sidecar "moderni" (con due ruote motrici o direttrici), la B2B. Il calendario di gare venne un po' complicato da questa decisione, con alcune prove abbinate ai gran premi storici e altre che si svolsero in abbinata a quelle della Formula 750.

Per quanto riguarda la Formula 750, le cui prove continuarono ad essere separate dal resto del calendario, le novità introdotte riguardarono il sistema di punteggio: non venivano più assegnati i punti ad ogni prova, bensì ad ogni singola manche di cui la prova era composta, con il risultato che a fronte di 10 prove vennero assegnati 20 punteggi.

Al termine della stagione vi fu il secondo titolo in 500 per Kenny Roberts e la Yamaha, accoppiata che riuscì a sconfiggere la concorrenza dei piloti Suzuki (l'italiano Virginio Ferrari, Barry Sheene e l'olandese Wil Hartog); Suzuki dovette accontentarsi del titolo iridato relativo ai costruttori.

Nelle classi minori, seconda doppietta consecutiva per Kork Ballington e la Kawasaki KR in 250 e 350, contrastato nella quarto di litro dalla Morbidelli di Graziano Rossi (padre, a inizio anno, di Valentino) e in 350 dal francese Patrick Fernandez.

La 125 fu dominata da Ángel Nieto su Minarelli mentre il classe 50 si impose Eugenio Lazzarini su Kreidler. La Formula 750, giunta alla sua ultima stagione (fu abolita poiché divenuta un "monomarca" Yamaha) vide il primo titolo di Campione del Mondo assegnato a un pilota francese (Patrick Pons).

Per quanto riguarda le tre ruote, nella B2A Rolf Biland si riconfermò iridato, mentre in B2B il titolo fu conquistato (a suon di piazzamenti) dall'equipaggio svizzero Holzer-Meierhans, davanti a Biland.

L'annata viene anche ricordata per alcune polemiche: i piloti ufficiali boicottarono il GP del Belgio per le scarse condizioni di sicurezza del circuito di Spa-Francorchamps, da poco ricostruito, mostrando anche la loro crescente insofferenza per le modalità di gestione del Mondiale da parte della FIM. Questa ondata di protesta crebbe fino al punto che alcuni di essi (tra cui Roberts e Sheene) promossero la creazione di un campionato alternativo, chiamato World Series. Il progetto restò tale, ma dimostrò la forza dei piloti e forzò la Federazione Internazionale a migliorare i premi e l'organizzazione.[1]

Il calendario[modifica | modifica wikitesto]

Data
Resoconto
Gran Premio
(Circuito)
Vincitori
classe 50 classe 125 classe 250 classe 350 classe 500
18 marzo
Resoconto
Bandiera del Venezuela GP del Venezuela
(San Carlos)
Bandiera della Spagna Ángel Nieto Bandiera dell'Italia Walter Villa Bandiera del Venezuela Carlos Lavado Bandiera del Regno Unito Barry Sheene
29 aprile
Resoconto
Bandiera dell'Austria GP d'Austria
(Salisburgo)
Bandiera della Spagna Ángel Nieto Bandiera del Sudafrica Kork Ballington Bandiera degli Stati Uniti Kenny Roberts
6 maggio
Resoconto
Bandiera della Germania Ovest GP della Germania Ovest
(Hockenheimring)
Bandiera della Germania Ovest Gerhard Waibel Bandiera della Spagna Ángel Nieto Bandiera del Sudafrica Kork Ballington Bandiera del Sudafrica Jon Ekerold Bandiera dei Paesi Bassi Wil Hartog
13 maggio
Resoconto
Bandiera dell'Italia GP delle Nazioni
(Imola)
Bandiera dell'Italia Eugenio Lazzarini Bandiera della Spagna Ángel Nieto Bandiera del Sudafrica Kork Ballington Bandiera dell'Australia Gregg Hansford Bandiera degli Stati Uniti Kenny Roberts
20 maggio
Resoconto
Bandiera della Spagna GP di Spagna
(Jarama)
Bandiera dell'Italia Eugenio Lazzarini Bandiera della Spagna Ángel Nieto Bandiera del Sudafrica Kork Ballington Bandiera del Sudafrica Kork Ballington Bandiera degli Stati Uniti Kenny Roberts
17 giugno
Resoconto
Bandiera della Jugoslavia GP di Jugoslavia
(Fiume)
Bandiera dell'Italia Eugenio Lazzarini Bandiera della Spagna Ángel Nieto Bandiera dell'Italia Graziano Rossi Bandiera del Sudafrica Kork Ballington Bandiera degli Stati Uniti Kenny Roberts
23 giugno
Resoconto
Bandiera dei Paesi Bassi GP d'Olanda
(Assen)
Bandiera dell'Italia Eugenio Lazzarini Bandiera della Spagna Ángel Nieto Bandiera dell'Italia Graziano Rossi Bandiera dell'Australia Gregg Hansford Bandiera dell'Italia Virginio Ferrari
1º luglio
Resoconto
Bandiera del Belgio GP del Belgio
(Spa)
Bandiera dei Paesi Bassi Henk van Kessel Bandiera dell'Australia Barry Smith Bandiera dell'Austria Edi Stöllinger Bandiera della Nuova Zelanda Dennis Ireland
22 luglio
Resoconto
Bandiera della Svezia GP di Svezia
(Karlskoga)
Bandiera dell'Italia Pier Paolo Bianchi Bandiera dell'Italia Graziano Rossi Bandiera del Regno Unito Barry Sheene
29 luglio
Resoconto
Bandiera della Finlandia GP di Finlandia
(Imatra)
Bandiera della Spagna Ricardo Tormo Bandiera del Sudafrica Kork Ballington Bandiera dell'Australia Gregg Hansford Bandiera dei Paesi Bassi Boet van Dulmen
12 agosto
Resoconto
Bandiera del Regno Unito GP di Gran Bretagna
(Silverstone)
Bandiera della Spagna Ángel Nieto Bandiera del Sudafrica Kork Ballington Bandiera del Sudafrica Kork Ballington Bandiera degli Stati Uniti Kenny Roberts
19 agosto
Resoconto
Bandiera della Cecoslovacchia GP di Cecoslovacchia
(Brno)
Bandiera della Francia Guy Bertin Bandiera del Sudafrica Kork Ballington Bandiera del Sudafrica Kork Ballington
2 settembre
Resoconto
Bandiera della Francia GP di Francia
(Le Mans)
Bandiera dell'Italia Eugenio Lazzarini Bandiera della Francia Guy Bertin Bandiera del Sudafrica Kork Ballington Bandiera della Francia Patrick Fernandez Bandiera del Regno Unito Barry Sheene

Sistema di punteggio e legenda[modifica | modifica wikitesto]

Pos. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11>
Punti 15 12 10 8 6 5 4 3 2 1 0

Le classi[modifica | modifica wikitesto]

Classe 500[modifica | modifica wikitesto]

La Suzuki di Barry Sheene.

Nuove modifiche nell'organizzazione di case e team: la Yamaha non presentò più un suo team interno ma affidò le sue moto ufficiali ai team gestiti dall'importatore statunitense, da quello francese e da quello venezuelano che schierarono, rispettivamente, Kenny Roberts, Christian Sarron e Johnny Cecotto. Dall'altra parte la Suzuki che stava affidando da anni le sue moto al team gestito dall'importatore britannico, da quest'anno decise di fornire delle moto strettamente ufficiali anche ad un team olandese e ad uno italiano che schierarono Wil Hartog e Virginio Ferrari. L'unica casa motociclistica che all'inizio della stagione risultava iscritta con un proprio team diretto era la Morbidelli che schierava Graziano Rossi.

Il vincitore del titolo iridato fu Kenny Roberts su Yamaha che si aggiudicò 5 gran premi sulle 12 prove disputate (la 500 non corse in Cecoslovacchia) e precedette in classifica 9 piloti tutti equipaggiati con moto Suzuki.

La Honda NR 500.

Per quanto non dall'inizio, la stagione vide anche il ritorno della Honda nel Motomondiale (era assente dalla stagione '67), con l'esotica NR500 a pistoni ovali. La mezzo litro della Casa dell'Ala d'Oro venne schierata al GP di Gran Bretagna ed a quello di Francia. I piloti sono l'inglese Mick Grant (pupillo del direttore sportivo della Honda Uk, Gerald Davison) ed il giapponese ex campione del Mondo della 350 Takazumi Katayama, che portò in dote alla squadra anche il suo sponsor personale Sarome.

La sofisticata moto giapponese non brillò: a Silverstone i due piloti Honda partirono grazie alla sportività dei piloti (inglesi) qualificatisi in ultima fila (tutti e 5 rinunciarono allo start pur di fare debuttare la nuova Honda), ma non fecero molta strada (Katayama ritirato dopo quattro giri, Grant caduto alla prima curva). A Le Mans, invece, nessuna delle NR si qualificò (i due piloti Honda provarono a intrufolarsi in griglia, ma vennero cacciati in malo modo).

Il GP del Belgio fu caratterizzato dal boicottaggio della maggior parte dei piloti a causa delle scarse misure di sicurezza, partirono solamente 10 piloti che vennero tutti classificati; la classifica riporta perciò nelle prime posizioni anche nomi di piloti che non erano solitamente presenti.

Durante l'anno si registrò anche la morte, nella North West 200 gara non di campionato, del pilota nordirlandese Tom Herron che figurò peraltro al decimo posto della classifica stagionale.

Nel Tourist Trophy, gara non più nel calendario iridato, Mike Hailwood vinse il Senior TT riservato alle 500, facendo registrare la sua 14ª vittoria tra tutte le classi.

Lo stesso argomento in dettaglio: Risultati del motomondiale 1979.
Classifica piloti (prime 5 posizioni)
Pos. Pilota Moto P.ti
1 Bandiera degli Stati Uniti Kenny Roberts Yamaha 1 2 1 1 1 8 NP 4 6 1 NE 3 113
2 Bandiera dell'Italia Virginio Ferrari Suzuki 2 2 3 2 4 2 1 NP Rit 15 4 NE Rit 89
3 Bandiera del Regno Unito Barry Sheene Suzuki 1 12 Rit 4 Rit Rit 2 NP 1 3 2 NE 1 87
4 Bandiera dei Paesi Bassi Wil Hartog Suzuki Rit 3 1 Rit 2 4 3 NP Rit 10 3 NE 18 66
5 Bandiera dell'Italia Franco Uncini Suzuki 4 6 6 Rit 5 3 6 NP Rit Rit 7 NE 4 51
Pos. Pilota Moto P.ti
Legenda 1º posto 2º posto 3º posto A punti Senza punti Grassetto=Pole position
Corsivo=Giro più veloce
Gara non valida Non qualificato Ritirato Squalificato "-" Dato non disp.
Fonte dei dati: motogp.com, racingmemo.free.fr, autosport.com, jumpingjack.nl.

Classe 350[modifica | modifica wikitesto]

In 350 si ripeté quasi integralmente la classifica dell'anno precedente con le due Kawasaki di Kork Ballington e Gregg Hansford al primo e terzo posto generale; cambiò solo il pilota che, in sella ad una Yamaha, ottenne la seconda posizione: in questo caso fu Patrick Fernandez.

La classe fu presente in 11 occasioni su 13 e il pilota vincitore se ne aggiudicò 5.

Lo stesso argomento in dettaglio: Risultati del motomondiale 1979.
Classifica piloti (prime 5 posizioni)
Pos. Pilota Moto P.ti
1 Bandiera del Sudafrica Kork Ballington Kawasaki 4 1 4 Rit 1 1 Rit NE NE 9 1 1 5 99
2 Bandiera della Francia Patrick Fernandez Yamaha 3 6 Rit 3 4 4 2 NE NE 2 Rit 3 1 90
3 Bandiera dell'Australia Gregg Hansford Kawasaki 12 13 Rit 1 2 Rit 1 NE NE 1 2 4 Rit 77
4 Bandiera della Germania Anton Mang Kawasaki - 3 2 4 Rit 6 4 NE NE 4 Rit 2 Rit 63
5 Bandiera della Svizzera Michel Frutschi Yamaha - 4 3 NQ 3 8 5 NE NE - 4 9 Rit 47
Pos. Pilota Moto P.ti
Legenda 1º posto 2º posto 3º posto A punti Senza punti Grassetto=Pole position
Corsivo=Giro più veloce
Gara non valida Non qualificato Ritirato Squalificato "-" Dato non disp.
Fonte dei dati: motogp.com, racingmemo.free.fr, autosport.com, jumpingjack.nl.

Classe 250[modifica | modifica wikitesto]

Per il secondo anno consecutivo a Kork Ballington riuscì l'impresa di aggiudicarsi il titolo iridato in due categorie: dopo aver ottenuto quella della 350 ottenne anche quello della quarto di litro, sempre su Kawasaki e sempre precedendo come nel 1978 il compagno di squadra Gregg Hansford.

Il campionato si sviluppò su 12 prove (non fu presente in Austria) ma, come per le altre classi in gara, i piloti più importanti della classe 250 decisero di boicottare il Gran Premio motociclistico del Belgio.

Lo stesso argomento in dettaglio: Risultati del motomondiale 1979.
Classifica piloti (prime 5 posizioni)
Pos. Pilota Moto P.ti
1 Bandiera del Sudafrica Kork Ballington Kawasaki 2 NE 1 1 1 4 3 - 5 1 1 1 1 141
2 Bandiera dell'Australia Gregg Hansford Kawasaki 7 NE 6 Rit 2 2 2 - 2 2 Rit 15 2 81
3 Bandiera dell'Italia Graziano Rossi Morbidelli Rit NE 18 Rit 3 1 1 - 1 Rit Rit 2 Rit 67
4 Bandiera degli Stati Uniti Randy Mamola Adriatica e Yamaha 5 NE 2 2 8 10 7 - Rit Rit 2 5 4 64
5 Bandiera della Francia Patrick Fernandez Yamaha Rit NE 16 6 6 3 6 - 3 3 8 6 3 63
Pos. Pilota Moto P.ti
Legenda 1º posto 2º posto 3º posto A punti Senza punti Grassetto=Pole position
Corsivo=Giro più veloce
Gara non valida Non qualificato Ritirato Squalificato "-" Dato non disp.
Fonte dei dati: motogp.com, racingmemo.free.fr, autosport.com, jumpingjack.nl.

Classe 125[modifica | modifica wikitesto]

Ángel Nieto in sella alla Minarelli e vincitore dei primi 7 GP (la 125 fu presente in tutte le occasioni), si impose piuttosto facilmente, ottenendo in questo modo l'ennesimo titolo iridato della carriera. Dietro di lui, si fecero notare le Motobécane di Thierry Espié e Guy Bertin, vincitore quest'ultimo degli ultimi due GP.

Pier Paolo Bianchi, ancora segnato dall'incidente della stagione precedente in cui era giunto terzo, finì quest'anno decimo mentre il detentore del titolo Eugenio Lazzarini si piazzò ancor più lontano, al quindicesimo posto.

Lo stesso argomento in dettaglio: Risultati del motomondiale 1979.
Classifica piloti (prime 5 posizioni)
Pos. Pilota Moto P.ti
1 Bandiera della Spagna Ángel Nieto Minarelli 1 1 1 1 1 1 1 - 1 - 15 120
2 Bandiera dell'Italia Maurizio Massimiani MBA 3 Rit - 3 6 Rit 3 - Rit Rit 6 3 8 53
3 Bandiera della Svizzera Hans Müller MBA 8 4 4 5 Rit Rit Rit - Rit 3 7 5 6 50
4 Bandiera della Francia Thierry Espié Motobécane 2 Rit Rit 2 2 2 Rit - - - - 48
5 Bandiera della Germania Gert Bender Bender - 3 5 - Rit - 4 - Rit 8 2 4 Rit 47
Pos. Pilota Moto P.ti
Legenda 1º posto 2º posto 3º posto A punti Senza punti Grassetto=Pole position
Corsivo=Giro più veloce
Gara non valida Non qualificato Ritirato Squalificato "-" Dato non disp.
Fonte dei dati: motogp.com, racingmemo.free.fr, autosport.com, jumpingjack.nl.

Classe 50[modifica | modifica wikitesto]

In 50 il titolo andò a Eugenio Lazzarini su Kreidler che si rifece degli scarsi risultati ottenuti nella categoria superiore e migliorò il secondo posto già ottenuto nella stagione '78.

Come in occasioni precedenti la classe di minor cilindrata fu, tra le categorie corse in singolo, quella presente nel minor numero di occasioni, solo 7 su 13 gran premi.

Il detentore del titolo, Ricardo Tormo su Bultaco, finì quest'anno solo al diciassettesimo posto.

Lo stesso argomento in dettaglio: Risultati del motomondiale 1979.
Classifica piloti (prime 5 posizioni)
Pos. Pilota Moto P.ti
1 Bandiera dell'Italia Eugenio Lazzarini Kreidler NE NE Rit 1 1 1 1 - NE NE NE NE 1 75
2 Bandiera della Svizzera Rolf Blatter Kreidler NE NE 4 2 3 2 3 - NE NE NE NE 3 62
3 Bandiera della Francia Patrick Plisson ABF NE NE Rit 6 2 Rit 2 - NE NE NE NE 8 32
4 Bandiera della Germania Gerhard Waibel Kreidler NE NE 1 Rit 4 4 Rit - NE NE NE NE 15 31
5 Bandiera dei Paesi Bassi Peter Looijesteijn Kreidler NE NE 2 3 Rit Rit 4 - NE NE NE NE Rit 30
Pos. Pilota Moto P.ti
Legenda 1º posto 2º posto 3º posto A punti Senza punti Grassetto=Pole position
Corsivo=Giro più veloce
Gara non valida Non qualificato Ritirato Squalificato "-" Dato non disp.
Fonte dei dati: motogp.com, racingmemo.free.fr, autosport.com, jumpingjack.nl.

I sidecar[modifica | modifica wikitesto]

La classe sidecar era stata rivoluzionata l'anno precedente da Rolf Biland e dal suo innovativo BEO Imagine 77A, il cui impiego in gara fu oggetto di contestazione da parte degli altri concorrenti per tutta la stagione 1978, tanto da chiedere lumi alla federazione sull'ammissibilità del mezzo, la cui regolarità venne confermata al GP d'Olanda tenutosi a giugno, ma permise allo svizzero di laurearsi campione[2].

Sull'onda delle contestazioni, la FIM creò due diverse classi sidecar per la stagione '79: una classe per i sidecar tradizionali (la B2A) e una per quelli innovativi a due ruote motrici o direzionali (la B2B)[3], una scelta che provocò un impoverimento delle rispettive griglie di partenza, con molti dei partecipanti che scelsero di schierarsi solo in una delle due classi[4]. Rolf Biland si presentò in entrambe le classi, vincendo il titolo in B2A e arrivando secondo in B2B, in entrambi i casi con Kurt Waltisperg come suo passeggero, dopo che il precedente "co-equiper" Kenny Williams aveva lasciato la squadra scontento del suo ruolo di passeggero "inattivo" sul BEO[4]. I campioni svizzeri, che nella B2B avevano lasciato il loro BEO per diventare clienti della LCR, si confrontarono in questa classe con i regolarissimi connazionali Bruno Holzer/Karl Meierhans dotati dello stesso mezzo e persero il titolo nonostante le quattro vittorie conseguite.

La stagione dei sidecar B2A[modifica | modifica wikitesto]

Gara Circuito Vincitori Sidecar
Bandiera dell'Austria Gran Premio d'Austria Salisburgo Bandiera della Svezia Göte Brodin / Billy Gällros Krauser-Yamaha
Bandiera della Germania Gran Premio della Germania Ovest Hockenheimring Bandiera della GermaniaBandiera del Regno Unito Rolf Steinhausen / Kenny Arthur KSA-Yamaha
Bandiera dei Paesi Bassi Gran Premio d'Olanda Assen Bandiera della Svizzera Rolf Biland / Kurt Waltisperg Schmid-Yamaha
Bandiera del Belgio Gran Premio del Belgio Spa Bandiera della GermaniaBandiera del Regno Unito Rolf Steinhausen / Kenny Arthur KSA-Yamaha
Bandiera della Svezia Gran Premio di Svezia Karlskoga Bandiera del Regno UnitoBandiera della Svezia Jock Taylor / Benga Johansson Windle-Yamaha
Bandiera del Regno Unito Gran Premio di Gran Bretagna Silverstone Bandiera della Svizzera Rolf Biland / Kurt Waltisperg Schmid-Yamaha
Bandiera della Cecoslovacchia Gran Premio di Cecoslovacchia Brno Bandiera della Svizzera Rolf Biland / Kurt Waltisperg Schmid-Yamaha

Classifica finale sidecar B2A[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Risultati del motomondiale 1979.
Classifica equipaggi (prime 5 posizioni)
Pos. Pilota Moto P.ti
1 Bandiera della Svizzera Rolf Biland/Kurt Waltisperg Schmid-Yamaha NE - - NE NE NE 1 2 3 NE 1 1 NE 67
2 Bandiera della Germania Bandiera del Regno Unito Rolf Steinhausen/Kenny Arthur KSA-Yamaha NE 3 1 NE NE NE 2 1 - NE 5 - NE 58
- Bandiera del Regno Unito Dick Greasley/John Parkins Yamaha NE - 3 NE NE NE 4 3 4 NE 3 2 NE 58
4 Bandiera della Germania Siegfried Schauzu/Lorenzo Puzo Busch-Yamaha NE 2 2 NE NE NE - 4 6 NE 7 4 NE 49
5 Bandiera del Regno Unito Bandiera della Svezia Jock Taylor / Jim Law-James Neil-Benga Johansson[5] Windle-Yamaha NE - 5 NE NE NE 3 - 1 NE 2 - NE 43
Pos. Pilota Moto P.ti
Legenda 1º posto 2º posto 3º posto A punti Senza punti Grassetto=Pole position
Corsivo=Giro più veloce
Gara non valida Non qualificato Ritirato Squalificato "-" Dato non disp.
Fonte dei dati: motogp.com, racingmemo.free.fr, autosport.com, jumpingjack.nl.

La stagione dei sidecar B2B[modifica | modifica wikitesto]

Gara Circuito Vincitori Sidecar
Bandiera dell'Austria Gran Premio d'Austria Salisburgo Bandiera della Svizzera Rolf Biland / Kurt Waltisperg LCR-Yamaha
Bandiera della Svizzera Gran Premio di Svizzera[6] Paul Ricard Bandiera della Svizzera Rolf Biland / Kurt Waltisperg LCR-Yamaha
Bandiera del Regno Unito Gran Premio di Gran Bretagna Silverstone Bandiera della FranciaBandiera della Germania Alain Michel / Michael Burkhard Seymaz-Yamaha
Bandiera della Germania Gran Premio della Germania Ovest[7] Nürburgring Bandiera della Svizzera Rolf Biland / Kurt Waltisperg LCR-Yamaha
Bandiera della Francia Gran Premio di Francia Le Mans Bandiera della Svizzera Rolf Biland / Kurt Waltisperg LCR-Yamaha
Bandiera dei Paesi Bassi Gran Premio d'Olanda[8] Assen Bandiera della FranciaBandiera della Germania Alain Michel / Michael Burkhard Seymaz-Yamaha

Classifica finale sidecar B2B[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Risultati del motomondiale 1979.

Il campionato è caratterizzato soprattutto dalla lotta tra i due equipaggi svizzeri Bruno Holzer-Karl Meierhans e Rolf Biland-Kurt Waltisperg. All'ultimo GP ad Assen arrivano appaiati in classifica, ma durante le prove Biland è protagonista di un incidente a 200 km/h in cui riporta la frattura del braccio sinistro (Waltisperg esce invece illeso); Holzer ha così bisogno di un solo punto per diventare campione e in gara non corre rischi concludendo al 2º posto per la sesta volta su 6[9].

Classifica equipaggi (prime 5 posizioni)

Classifica finale sidecar B2B[modifica | modifica wikitesto]

Posizione Equipaggio Sidecar Bandiera dell'Austria Bandiera della Svizzera Bandiera del Regno Unito Bandiera della Germania Bandiera della Francia Bandiera dei Paesi Bassi Punti
1 Bandiera della Svizzera Bruno Holzer/Karl Meierhans LCR-Yamaha 2 2 2 2 2 2 72
2 Bandiera della Svizzera Rolf Biland/Kurt Waltisperg LCR-Yamaha 1 1 - 1 1 - 60
3 Bandiera del Giappone Masato Kumano/Isao Arifuku Yamaha 4 4 3 3 - 6 41
4 Bandiera della Francia Bandiera della Germania Alain Michel/Michael Burkhard Seymaz-Yamaha Rit - 1 - - 1 30
5 Bandiera della Francia Bernard Chabert/Patrice Daire-Pierre Dessirier[10] CB-Yamaha 7 5 6 4 - 9 25
Posizione Equipaggio Sidecar Bandiera dell'Austria Bandiera della Svizzera Bandiera del Regno Unito Bandiera della Germania Bandiera della Francia Bandiera dei Paesi Bassi Punti
Legenda 1º posto 2º posto 3º posto A punti Senza punti Grassetto=Pole position
Corsivo=Giro più veloce
Gara non valida Non qual./Non part. Ritirato/Non class. Squalificato "-" Dato non disp.

Formula 750[modifica | modifica wikitesto]

La stagione della Formula 750[modifica | modifica wikitesto]

Da notare la presenza nel calendario di un "GP di Svizzera", disputato anche dai sidecar B2B; si svolge in realtà sul circuito francese di Le Castellet, del resto nel paese elvetico le gare su circuito sono vietate in seguito all'incidente alla 24 Ore di Le Mans del 1955.

Data Gara Circuito
1º aprile 1979 Bandiera dell'Italia Italia Mugello
22 aprile 1979 Bandiera del Regno Unito Gran Bretagna Brands Hatch
27 maggio 1979 Bandiera della Francia Francia Nogaro
15 luglio 1979 Bandiera della Svizzera Svizzera Paul Ricard
22 luglio 1979 Bandiera dell'Austria Austria Österreichring
29 luglio 1979 Bandiera del Canada Canada Mosport Park
5 agosto 1979 Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti Laguna Seca
9 settembre 1979 Bandiera dei Paesi Bassi Olanda Assen
23 settembre 1979 Bandiera della Germania Germania Hockenheim
30 settembre 1979 Bandiera della Jugoslavia Iugoslavia Fiume

Classifica finale Formula 750[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Risultati del motomondiale 1979.

1ª m.= prima manche; 2ª m.= seconda manche.

Pos Pilota Moto Bandiera dell'Italia Bandiera del Regno Unito Bandiera della Francia Bandiera della Svizzera Bandiera dell'Austria Bandiera del Canada Bandiera degli Stati Uniti Bandiera dei Paesi Bassi Bandiera della Germania Bandiera della Jugoslavia Punti
1ª m. 2ª m. 1ª m. 2ª m. 1ª m. 2ª m. 1ª m. 2ª m. 1ª m. 2ª m. 1ª m. 2ª m. 1ª m. 2ª m. 1ª m. 2ª m. 1ª m. 2ª m. 1ª m. 2ª m.
1 Bandiera della Francia Patrick Pons Yamaha 5 5 - - 1 2 - 3 3 2 1 2 5 - - - 1 1 3 3 154
2 Bandiera della Svizzera Michel Frutschi Yamaha - 4 5 5 - - 1 4 6 9 5 1 6 3 3 4 - 10 1 2 132
3 Bandiera del Venezuela Johnny Cecotto Yamaha 3 2 1 1 - - 2 1 - - - - - - 6 1 - - 2 1 126
4 Bandiera del Giappone Sadao Asami Yamaha - 3 - 3 - - 3 2 - 10 - - - - 7 7 3 - 5 5 73
5 Bandiera dell'Italia Gianfranco Bonera Yamaha 6 7 8 - 3 - - 6 7 7 - - - - 2 5 7 - 6 4 70
Pos Pilota Moto Bandiera dell'Italia Bandiera del Regno Unito Bandiera della Francia Bandiera della Svizzera Bandiera dell'Austria Bandiera del Canada Bandiera degli Stati Uniti Bandiera dei Paesi Bassi Bandiera della Germania Bandiera della Jugoslavia Punti

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Il giorno in cui Roberts fu il precursore di una rivoluzione, su motogp.com, Dorna Sports, 9 agosto 2022.
  2. ^ (FR) Les Championnats du Monde de Courses sur Route - L'année 1978, su racingmemo.free.fr. URL consultato il 7 luglio 2012.
  3. ^ (FR) Les Championnats du Monde de Courses sur Route - L'année 1979, su racingmemo.free.fr. URL consultato il 7 luglio 2012.
  4. ^ a b (EN) John Brown, Classic Racer People: ROLF BILAND - Three wheel revolutionary, in Classic Racer, September/October 2012, n. 157, Mortons Motorcycle Media, agosto 2012, pp. .38-42.
  5. ^ Law fu passeggero in Germania Ovest; Neil nei Paesi Bassi; Johansson in Svezia e Gran Bretagna.
  6. ^ La gara si svolse in concomitanza con il GP di Svizzera della Formula 750.
  7. ^ La gara si svolse in concomitanza con una gara del Campionato tedesco, il 26 agosto.
  8. ^ La gara si svolse in concomitanza con il GP d'Olanda della Formula 750.
  9. ^ (FR) Les Suisses B. Holzer et Meierhans couronnes, La Liberté, 10 settembre 1979, p. 13. URL consultato il 18 febbraio 2019.
  10. ^ Riguardo alle gare in cui l'equipaggio andò a punti Daire fu passeggero nelle prime quattro, mentre Dessirier solo in Olanda.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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