Gran Premio motociclistico d'Austria 1979

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Bandiera dell'Austria GP d'Austria 1979
307º GP della storia del Motomondiale
2ª prova su 13 del 1979
Data 29 aprile 1979
Nome ufficiale 22° GP d'Austria
Luogo Salzburgring
Percorso 4,241 km
Circuito permanente
Clima sole e freddo
Risultati
Classe 500
271º GP nella storia della classe
Distanza 35 giri, totale 148,435 km
Pole position Giro veloce
Bandiera del Venezuela Johnny Cecotto Bandiera degli Stati Uniti Kenny Roberts
Yamaha in 1' 23" 39 Yamaha in 1' 21" 69 a 186,880 km/h
Podio
1. Bandiera degli Stati Uniti Kenny Roberts
Yamaha
2. Bandiera dell'Italia Virginio Ferrari
Suzuki
3. Bandiera dei Paesi Bassi Wil Hartog
Suzuki
Classe 350
249º GP nella storia della classe
Distanza 35 giri, totale 148,435 km
Pole position Giro veloce
Bandiera dell'Austria Grunwald Harfmann Bandiera del Sudafrica Kork Ballington
Yamaha in 1' 30" 75 Kawasaki in 1' 25" 29
Podio
1. Bandiera del Sudafrica Kork Ballington
Kawasaki
2. Bandiera del Sudafrica Jon Ekerold
Yamaha
3. Bandiera della Germania Ovest Anton Mang
Kawasaki
Classe 125
266º GP nella storia della classe
Distanza 30 giri, totale 127,230 km
Pole position Giro veloce
Bandiera della Spagna Ángel Nieto Bandiera della Spagna Ángel Nieto
Minarelli in 1' 36" 51 Minarelli in 1' 32" 73 a 164,730 km/h
Podio
1. Bandiera della Spagna Ángel Nieto
Minarelli
2. Bandiera dell'Austria Harald Bartol
Morbidelli
3. Bandiera della Germania Ovest Gert Bender
Bender
Classe sidecar B2A
185º GP nella storia della classe
Distanza 30 giri
Pole position Giro veloce
Bandiera della Germania Ovest Siegfried Schauzu Bandiera del Regno Unito Dick Greasley
Busch-Yamaha Yamaha in 1'31"86
Podio
1. Bandiera della Svezia Göte Brodin
Krauser-Yamaha
2. Bandiera del Regno Unito Siegfried Schauzu
Busch-Yamaha
3. Bandiera della Germania Ovest Rolf Steinhausen
KSA-Yamaha
Classe sidecar B2B
1º GP nella storia della classe
Distanza 30 giri, totale 127,230 km
Pole position Giro veloce
Bandiera della Svizzera Rolf Biland Bandiera della Francia Alain Michel
LCR-Yamaha Seymaz-Yamaha in 1' 31" 60 a 166,660 km/h
Podio
1. Bandiera della Svizzera Rolf Biland
LCR-Yamaha
2. Bandiera della Svizzera Bruno Holzer
LCR-Yamaha
3. Bandiera dell'Austria Klaus Sprengel
Suzuki

Il Gran Premio motociclistico d'Austria fu il secondo appuntamento del motomondiale 1979.

Si svolse il 29 aprile 1979 a Salisburgo, e corsero le classi 125, 350, 500 ed entrambe le categorie dei sidecar alla presenza di 60.000 spettatori.

In 500 Kenny Roberts e Virginio Ferrari duellarono per tutta la gara: vinse lo statunitense, ma con il secondo posto l'alfiere del Team Gallina si issò al primo posto della classifica iridata grazie alla pessima prestazione di Barry Sheene (dodicesimo a causa del freno anteriore fuori uso). Johnny Cecotto cadde fratturandosi una gamba dopo uno scontro con Gianni Rolando.

Kork Ballington portò alla vittoria una versione rinnovata della Kawasaki KR 350 davanti a Jon Ekerold. Dietro ai due sudafricani la lotta per il terzo posto si risolse solo all'ultimo giro, quando Anton Mang superò Carlos Lavado. Il venezuelano fu poi spinto fuori pista da Michel Frutschi, cadendo e fratturandosi le gambe.

Ángel Nieto ebbe vita facile in 125.

Nelle due gare dei sidecar, vittoria dello svedese Göte Brodin nella categoria B2A (sidecar "tradizionali") e di Rolf Biland nella categoria B2B (sidecar "moderni"), con Alain Michel costretto al ritiro a causa di un pistone bucato[1].

Classe 500[modifica | modifica wikitesto]

Arrivati al traguardo[modifica | modifica wikitesto]

Pos Pilota Moto Tempo Punti
1 Bandiera degli Stati Uniti Kenny Roberts Yamaha 48' 24" 23 15
2 Bandiera dell'Italia Virginio Ferrari Suzuki +6" 03 12
3 Bandiera dei Paesi Bassi Wil Hartog Suzuki +18" 81 10
4 Bandiera dell'Irlanda del Nord Tom Herron Suzuki +21" 44 8
5 Bandiera del Giappone Hiroyuki Kawasaki Suzuki +22" 96 6
6 Bandiera dell'Italia Franco Uncini Suzuki +1' 19" 41 5
7 Bandiera del Regno Unito Steve Parrish Suzuki +1' 25" 31 4
8 Bandiera dell'Austria Max Wiener Suzuki +1 giro 3
9 Bandiera dell'Italia Marco Lucchinelli Suzuki +1 giro 2
10 Bandiera del Regno Unito Mick Grant Suzuki +1 giro 1
11 Bandiera della Francia Bernard Fau Suzuki +1 giro
12 Bandiera del Regno Unito Barry Sheene Suzuki +1 giro
13 Bandiera del Regno Unito Alex George Suzuki +1 giro
14 Bandiera degli Stati Uniti Mike Baldwin Suzuki +1 giro
15 Bandiera dei Paesi Bassi Jack Middelburg Suzuki +1 giro
16 Bandiera del Sudafrica Alan North Suzuki +1 giro
17 Bandiera della Svezia Peter Sjöström Suzuki +1 giro
18 Bandiera della Nuova Zelanda Dennis Ireland Suzuki +1 giro
19 Bandiera della Germania Ovest Jürgen Steiner Suzuki +1 giro
20 Bandiera della Germania Ovest Gustav Reiner Suzuki +1 giro
21 Bandiera dell'Austria Richard Schulze Suzuki +1 giro
22 Bandiera della Finlandia Seppo Rossi Suzuki +1 giro
23 Bandiera dell'Austria Michael Schmid Suzuki +1 giro

Non classificati[modifica | modifica wikitesto]

Pilota Moto
Bandiera dei Paesi Bassi Boet van Dulmen Suzuki
Bandiera della Svizzera Philippe Coulon Suzuki
Bandiera dell'Italia Carlo Perugini Suzuki

Ritirati[modifica | modifica wikitesto]

Pilota Moto Motivo ritiro
Bandiera dell'Italia Gianni Rolando Suzuki caduta
Bandiera della Finlandia Markku Matikainen Yamaha
Bandiera della Germania Ovest Elmar Renner Suzuki
Bandiera della Germania Ovest Gerhard Vogt Yamaha
Bandiera della Francia Olivier Chevallier Yamaha
Bandiera della Svezia Bosse Granath Yamaha
Bandiera della Danimarca Børge Nielsen Suzuki
Bandiera del Venezuela Johnny Cecotto Yamaha caduta
Bandiera della Spagna Carlos de San Antonio Suzuki
Bandiera del Sudafrica Jon Ekerold Opstalan Yamaha

Classe 350[modifica | modifica wikitesto]

Classe 125[modifica | modifica wikitesto]

Classe sidecar B2A[modifica | modifica wikitesto]

Non prende parte alla prima gara stagionale Rolf Biland, poiché il suo sidecar non è ancora pronto[3].

Arrivati al traguardo[modifica | modifica wikitesto]

Pos Pilota Passeggero Moto Tempo Punti
1 Bandiera della Svezia Göte Brodin Bandiera della Svezia Billy Gällros Krauser-Yamaha 47'21"53[4] 15
2 Bandiera della Germania Ovest Siegfried Schauzu Bandiera della Germania Ovest Lorenzo Puzo Busch-Yamaha 47'32"22 12
3 Bandiera della Germania Ovest Rolf Steinhausen Bandiera del Regno Unito Kenny Arthur KSA-Yamaha 47'32"42 10
4 Bandiera della Germania Ovest Hermann Huber Bandiera della Germania Ovest Bernhard Schappacher Krauser-Yamaha 8
5 Bandiera dell'Italia Amedeo Zini Bandiera dell'Italia Andrea Fornaro Busch-König 6
6 Bandiera della Germania Ovest Werner Schwärzel Bandiera della Germania Ovest Andreas Huber Yamaha 5
7 Bandiera della Finlandia Kalevi Rahko Bandiera della Finlandia Kari Laatikainen Yamaha 4
8 Bandiera dell'Australia Peter Campbell Bandiera dell'Australia Dick Goodwin Yamaha 3
9 Bandiera dei Paesi Bassi Boy Brouwer Bandiera dei Paesi Bassi Jan Oostwouder Busch-Yamaha 2
10 Bandiera della Germania Ovest Kurt Jelonek Bandiera della Germania Ovest Fred Schenkenberger König 1

Classe sidecar B2B[modifica | modifica wikitesto]

Arrivati al traguardo[modifica | modifica wikitesto]

Pos Pilota Passeggero Moto Tempo Punti
1 Bandiera della Svizzera Rolf Biland Bandiera della Svizzera Kurt Waltisperg LCR-Yamaha 47' 22" 62 15
2 Bandiera della Svizzera Bruno Holzer Bandiera della Svizzera Karl Meierhans LCR-Yamaha +41" 58 12
3 Bandiera dell'Austria Klaus Sprengel Bandiera del Regno Unito Derek John Booth Suzuki +1 giro 10
4 Bandiera del Giappone Masato Kumano Bandiera del Giappone Isao Arifuku Yamaha +2 giri 8
5 Bandiera della Germania Ovest Heinz Thevissen Bandiera della Germania Ovest Lothar Klein HTS-Yamaha +2 giri 6
6 Bandiera della Germania Ovest Rudolf Reinhard Bandiera della Germania Ovest Karin Sterzenbach GEP-Yamaha 5
7 Bandiera della Francia Bernard Chabert Bandiera della Francia Patrice Daire CB-Yamaha 4

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) John Brown, Classic Racer People: ROLF BILAND - Three wheel revolutionary, in Classic Racer, September/October 2012, n. 157, Mortons Motorcycle Media, agosto 2012, pp. 42.
  2. ^ Motociclismo di giugno 1979, pag. 161, indica come 20º classificato Henk van Kessel su Condor.
  3. ^ (FR) Meilleur temps pour Biland..., Nouvelliste, 28 aprile 1979, p. 11. URL consultato il 24 febbraio 2019.
  4. ^ (FR) Un départ réussi pour Biland/Waltisberger, La Liberté, 30 aprile 1979, p. 11. URL consultato il 24 febbraio 2019.

Fonti e bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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