Motomondiale 1976

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Motomondiale 1976
Edizione n. 28 del Motomondiale
Dati generali
Inizio25 aprile
Termine19 settembre
Prove11 (250), 10 (500 e 350), 9 (125 e 50), 7 (sidecar)
La 125 inizia il 2 maggio, 500 e sidecar terminano il 29 agosto.
Titoli in palio
Classe 500Bandiera del Regno Unito Barry Sheene
su Suzuki
Classe 350Bandiera dell'Italia Walter Villa
su Harley-Davidson
Classe 250Bandiera dell'Italia Walter Villa
su Harley-Davidson
Classe 125Bandiera dell'Italia Pier Paolo Bianchi
su Morbidelli
Classe 50

Sidecar
Bandiera della Spagna Ángel Nieto
su Bultaco
Bandiera della Germania Rolf Steinhausen / Josef Huber su König
Altre edizioni
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Edizione in corso

La stagione 1976 è stata la ventottesima del Motomondiale; anche in questa stagione, come già nelle ultime precedenti, i gran premi furono 12 ma in nessuno di essi si disputarono le gare di tutte le classi.

Il contesto[modifica | modifica wikitesto]

A metà della stagione la FIM decise, con effetto retroattivo dall'inizio dell'anno, una modifica nel calcolo dei punteggi stagionali: l'annata di gare venne divisa in due tronconi e, per ognuno di essi, vennero tenuti in considerazione i migliori tre risultati.

Con la decisione da parte di Yamaha, Suzuki e MV Agusta di sospendere la partecipazione alle gare della classe 500 con team completamente interni e il conseguente affidamento delle moto ufficiali a organizzazioni esterne, si vide anche un aumento dell'importanza degli sponsor i cui nomi erano apposti sulle carenature; oltre a quelli tecnici cominciarono ad apparire anche quelli di aziende esterne all'ambiente motociclistico.

Le tre case sopracitate scelsero di affidarsi: Yamaha all'importatore venezuelano Venemotos che scelse Johnny Cecotto quale pilota, Suzuki all'importatore britannico Heron che si affidò a Barry Sheene, John Williams e John Newbold; per quanto riguarda la MV Agusta, il pilota storico Giacomo Agostini, con il supporto della Marlboro, creò un suo team (Agostini durante l'anno scelse peraltro in qualche occasione di utilizzare anche una Suzuki "clienti").

La stagione fu segnata da due ultime volte: quella del Tourist Trophy tra le gare iridate e quello della MV Agusta tra le case partecipanti. Il tracciato dell'Isola di Man scontava la sua pericolosità, mentre la Casa lombarda la sempre più ridotta competitività delle moto a quattro tempi: in 500 il mondiale fu vinto dall'inglese Barry Sheene sulla Suzuki del britannico Team Heron, e in sella a una RG 500 erano 13 dei primi 15 classificati nella classe regina (unica eccezione Giacomo Agostini, settimo in graduatoria con la MV, portata alla vittoria nell'ultima gara della stagione al Nürburgring). La 500 vide anche la prima vittoria di un pilota statunitense in un GP: quella di Pat Hennen ad Imatra.

Walter Villa conquistò l'iride sia in 250 che in 350 con la Harley-Davidson (impresa riuscita in precedenza solo a Mike Hailwood nel 1967 e a Jim Redman in quelli del 1962 e 1963), mentre in 125 la vittoria fu appannaggio di Pier Paolo Bianchi su Morbidelli. Nella 50, ennesima vittoria per Ángel Nieto, questa volta su Bultaco (ovvero la Piovaticci ex Lazzarini, il cui progetto era stato rilevato dalla Casa spagnola). Tra i sidecar, secondo titolo consecutivo per Rolf Steinhausen, con il suo tre ruote Busch spinto dal 4 cilindri due tempi König, di origine motonautica.

Si dimostrò ancora fatale il GP delle Nazioni, disputatosi per la prima volta al Mugello: in una gara funestata da più di sessanta incidenti, persero la vita Paolo Tordi (al secondo giro della 350) e Otello Buscherini (nella gara della 250).

Il calendario[modifica | modifica wikitesto]

Data
Resoconto
Gran Premio
(Circuito)
Vincitori
classe 50 classe 125 classe 250 classe 350 classe 500 sidecar
25 aprile
Resoconto
Bandiera della Francia GP di Francia
(Le Mans)
Bandiera della Germania Herbert Rittberger Bandiera dell'Italia Walter Villa Bandiera dell'Italia Walter Villa Bandiera del Regno Unito Barry Sheene Bandiera della Svizzera Rolf Biland
Bandiera del Regno Unito Williams
2 maggio
Resoconto
Bandiera dell'Austria GP d'Austria
(Salisburgo)
Bandiera dell'Italia Pier Paolo Bianchi Bandiera del Venezuela Johnny Cecotto Bandiera del Regno Unito Barry Sheene Bandiera della Germania Rolf Steinhausen
Bandiera della Germania Josef Huber
16 maggio
Resoconto
Bandiera dell'Italia GP delle Nazioni
(Mugello)
Bandiera della Spagna Ángel Nieto Bandiera dell'Italia Pier Paolo Bianchi Bandiera dell'Italia Walter Villa Bandiera del Venezuela Johnny Cecotto Bandiera del Regno Unito Barry Sheene
23 maggio
Resoconto
Bandiera della Jugoslavia GP di Jugoslavia
(Abbazia)
Bandiera della Svizzera Ulrich Graf Bandiera dell'Italia Pier Paolo Bianchi Bandiera della Germania Dieter Braun Bandiera della Francia Olivier Chevallier
10 giugno[1]
Resoconto
Bandiera dell'Isola di Man Tourist Trophy
(Mountain Circuit)
Bandiera del Regno Unito Tom Herron Bandiera del Regno Unito Chas Mortimer Bandiera del Regno Unito Tom Herron Bandiera della Germania Rolf Steinhausen
Bandiera della Germania Josef Huber
26 giugno
Resoconto
Bandiera dei Paesi Bassi GP d'Olanda
(Assen)
Bandiera della Spagna Ángel Nieto Bandiera dell'Italia Pier Paolo Bianchi Bandiera dell'Italia Walter Villa Bandiera dell'Italia Giacomo Agostini Bandiera del Regno Unito Barry Sheene Bandiera della Svizzera Hermann Schmid
Bandiera della Svizzera Martial Jean-Petit-Matile
4 luglio
Resoconto
Bandiera del Belgio GP del Belgio
(Spa)
Bandiera della Germania Herbert Rittberger Bandiera della Spagna Ángel Nieto Bandiera dell'Italia Walter Villa Bandiera del Regno Unito John Williams Bandiera della Germania Rolf Steinhausen
Bandiera della Germania Josef Huber
25 luglio
Resoconto
Bandiera della Svezia GP di Svezia
(Anderstorp)
Bandiera della Spagna Ángel Nieto Bandiera dell'Italia Pier Paolo Bianchi Bandiera del Giappone Takazumi Katayama Bandiera del Regno Unito Barry Sheene
1º agosto
Resoconto
Bandiera della Finlandia GP di Finlandia
(Imatra)
Bandiera del Belgio Juliaan Vanzeebroeck Bandiera dell'Italia Pier Paolo Bianchi Bandiera dell'Italia Walter Villa Bandiera dell'Italia Walter Villa Bandiera degli Stati Uniti Pat Hennen
22 agosto
Resoconto
Bandiera della Cecoslovacchia GP di Cecoslovacchia
(Brno)
Bandiera dell'Italia Walter Villa Bandiera dell'Italia Walter Villa Bandiera del Regno Unito John Newbold Bandiera della Svizzera Hermann Schmid
Bandiera della Svizzera Martial Jean-Petit-Matile
29 agosto
Resoconto
Bandiera della Germania GP della Germania Ovest
(Nürburgring)
Bandiera della Spagna Ángel Nieto Bandiera della Germania Anton Mang Bandiera dell'Italia Walter Villa Bandiera dell'Italia Walter Villa Bandiera dell'Italia Giacomo Agostini Bandiera della Germania Werner Schwärzel
Bandiera della Germania Andreas Huber
19 settembre
Resoconto
Bandiera della Spagna Gran Premio di Spagna
(Montjuïc)
Bandiera della Spagna Ángel Nieto Bandiera dell'Italia Pier Paolo Bianchi Bandiera dell'Italia Gianfranco Bonera Bandiera del Sudafrica Kork Ballington

Sistema di punteggio e legenda[modifica | modifica wikitesto]

Pos. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11>
Punti 15 12 10 8 6 5 4 3 2 1 0

Le classi[modifica | modifica wikitesto]

Classe 500[modifica | modifica wikitesto]

L'ultima MV Agusta 500.

Dopo aver ottenuto la vittoria nel Gran Premio motociclistico di Svezia e, di conseguenza, matematicamente il titolo iridato, Barry Sheene decise di non partecipare alle successive gare della stagione.

Durante il corso della stagione si registrò anche il ritiro dalle competizioni del pluriiridato Phil Read per il quale il Gran Premio motociclistico d'Olanda fu l'ultima gara della carriera.

L'ultima gara della stagione che vedeva al via le 500, il Gran Premio motociclistico di Germania, vide anche quella che resterà l'ultima vittoria in classe regina di una motocicletta dotata di motore a quattro tempi fino all'avvento della MotoGP; il merito fu di Giacomo Agostini (questa fu per lui anche l'ultima vittoria in carriera) e della MV Agusta. La casa motociclistica italiana a fine stagione interruppe le sue partecipazioni alle corse e, limitatamente alle 500, il suo palmarès registrò in totale 139 vittorie, 18 titoli iridati piloti e 16 titoli costruttori.

Lo stesso argomento in dettaglio: Risultati del motomondiale 1976.
Classifica piloti (prime 5 posizioni)
Pos. Pilota Moto P.ti
1 Bandiera del Regno Unito Barry Sheene Suzuki 1 1 1 NE 1 2 1 NE 72 (87)[2]
2 Bandiera della Finlandia Teuvo Länsivuori Suzuki 4 Rit 4 NE Rit 5 4 2 2 Rit NE 48 (54)[2]
3 Bandiera degli Stati Uniti Pat Hennen Suzuki Rit 5 NE 2 8 Rit 1 Rit 3 NE 46
4 Bandiera dell'Italia Marco Lucchinelli Suzuki 3 2 NP NE 15 5 Rit 2 NE 40
5 Bandiera del Regno Unito John Newbold Suzuki Rit NE Rit 9 10 4 1 4 NE 31 (34)[2]
Pos. Pilota Moto P.ti
Legenda 1º posto 2º posto 3º posto A punti Senza punti Grassetto=Pole position
Corsivo=Giro più veloce
Gara non valida Non qualificato Ritirato Squalificato "-" Dato non disp.
Fonte dei dati: motogp.com, racingmemo.free.fr, autosport.com, jumpingjack.nl.

Classe 350[modifica | modifica wikitesto]

Cecotto nel GP di Germania 1976.

La stagione, composta da 10 prove (non si corse nel GP del Belgio e in quello di Svezia), venne divisa in due: la prima parte, in cui venivano ritenuti validi per la classifica i migliori tre risultati, si concludeva con il Tourist Trophy, la seconda parte, con sempre i migliori 3 risultati validi, aveva inizio con il GP d'Olanda.

Di fronte ad un numero considerevole di Yamaha, sia ufficiali che private, la vittoria in campionato arrise all'Harley-Davidson di Walter Villa che precedette il campione mondiale dell'anno precedente, Johnny Cecotto. Villa ottenne anche 4 vittorie contro le due del pilota venezuelano.

Tra i vincitori dei singoli gran premi vi è anche Giacomo Agostini che, con l'affermazione nel GP d'Olanda, portò la MV Agusta alla 76ª e ultima vittoria in questa classe prima che, al termine della stagione, la casa motociclistica varesina si ritirasse definitivamente dalle competizioni motociclistiche.

Lo stesso argomento in dettaglio: Risultati del motomondiale 1976.
Classifica piloti (prime 5 posizioni)
Pos. Pilota Moto P.ti
1 Bandiera dell'Italia Walter Villa Harley-Davidson 1 2 7 Rit Rit NE NE 1 1 1 6 76 (81)[2]
2 Bandiera del Venezuela Johnny Cecotto Yamaha 2 1 1 Rit 8 NE NE Rit Rit 2 4 65
3 Bandiera del Regno Unito Chas Mortimer Maxton-Yamaha - 8 - 2 1 3 NE NE 4 5 - Rit 54
4 Bandiera dell'Irlanda del Nord Tom Herron Yamaha 9 6 5 5 26 7 NE NE 3 3 - 9 41 (45)[2]
5 Bandiera dell'Australia John Dodds Yamaha 10 3 3 - 5 NE NE 9 6 - - 34
Pos. Pilota Moto P.ti
Legenda 1º posto 2º posto 3º posto A punti Senza punti Grassetto=Pole position
Corsivo=Giro più veloce
Gara non valida Non qualificato Ritirato Squalificato "-" Dato non disp.
Fonte dei dati: motogp.com, racingmemo.free.fr, autosport.com, jumpingjack.nl.

Classe 250[modifica | modifica wikitesto]

Villa nel GP di Germania 1976.

La 250 fu la categoria che nell'anno disputò più prove, essendo assente solamente nel GP d'Austria. La stagione fu divisa, ai fini della classifica, in due metà, la prima che comprendeva 5 prove (sino al GP d'Olanda) di cui erano validi i migliori 3 risultati e la seconda, che aveva inizio dal GP del Belgio, con altri 3 risultati utilizzabili da ciascun pilota.

Come già in 350, anche in questa classe il duello per aggiudicarsi il titolo fu tra i piloti delle varie Yamaha e i due piloti ufficiali Harley-Davidson; come già nell'altra categoria, ad aggiudicarsi il titolo fu Walter Villa (per la terza volta consecutiva dopo i titoli del 1974 e dell'anno precedente) che precedette in classifica Takazumi Katayama e il suo compagno di squadra Gianfranco Bonera.

Villa si aggiudicò anche 7 degli 11 gran premi, corredati di 7 pole position e 7 giri veloci in gara.

Da registrare anche la scomparsa nella gara delle 250 del Gran Premio motociclistico delle Nazioni di Otello Buscherini.

Lo stesso argomento in dettaglio: Risultati del motomondiale 1976.
Classifica piloti (prime 5 posizioni)
Pos. Pilota Moto P.ti
1 Bandiera dell'Italia Walter Villa Harley-Davidson 1 NE 1 Rit 1 1 Rit 1 1 1 2 90 (117)[2]
2 Bandiera del Giappone Takazumi Katayama Yamaha - NE 2 - 2 2 3 1 2 3 7 - 73 (87)[2]
3 Bandiera dell'Italia Gianfranco Bonera Harley-Davidson 2 NE Rit 7 4 5 3 3 2 - 1 61 (77)[2]
4 Bandiera dell'Irlanda del Nord Tom Herron Yamaha 21 NE 7 2 1 7 10 6 5 6 14 13 47 (52)[2]
5 Bandiera della Finlandia Pentti Korhonen Yamaha 3 NE 3 8 - 8 4 4 8 9 4 47 (55)[2]
Pos. Pilota Moto P.ti
Legenda 1º posto 2º posto 3º posto A punti Senza punti Grassetto=Pole position
Corsivo=Giro più veloce
Gara non valida Non qualificato Ritirato Squalificato "-" Dato non disp.
Fonte dei dati: motogp.com, racingmemo.free.fr, autosport.com, jumpingjack.nl.

Classe 125[modifica | modifica wikitesto]

Diversamente dall'anno precedente la gerarchia interna decisa dalla Morbidelli per i suoi due piloti ufficiali venne invertita; Pier Paolo Bianchi (secondo nel 1975) ottenne 7 vittorie su 9 gare e il titolo iridato. Tra il vincitore e il compagno di squadra Paolo Pileri (iridato in carica) riuscì ad inserirsi Ángel Nieto appena passato alla Bultaco.

Lo stesso argomento in dettaglio: Risultati del motomondiale 1976.
Classifica piloti (prime 5 posizioni)
Pos. Pilota Moto P.ti
1 Bandiera dell'Italia Pier Paolo Bianchi Morbidelli NE 1 1 1 NE 1 Rit 1 1 NE Rit 1 90 (105)[2]
2 Bandiera della Spagna Ángel Nieto Bultaco NE 4 3 Rit NE 3 1 2 Rit NE Rit 2 67
3 Bandiera dell'Italia Paolo Pileri Morbidelli NE 2 2 3 NE 2 2 3 5 NE - - 64 (74)[2]
4 Bandiera dei Paesi Bassi Henk van Kessel AGV-Condor NE - 4 2 NE - - 5 3 NE - 3 46
5 Bandiera della Germania Anton Mang Morbidelli NE - - - NE 6 13 - 7 NE 1 4 32
Pos. Pilota Moto P.ti
Legenda 1º posto 2º posto 3º posto A punti Senza punti Grassetto=Pole position
Corsivo=Giro più veloce
Gara non valida Non qualificato Ritirato Squalificato "-" Dato non disp.
Fonte dei dati: motogp.com, racingmemo.free.fr, autosport.com, jumpingjack.nl.

Classe 50[modifica | modifica wikitesto]

Pur essendo passato dalla Kreidler dell'anno precedente alla Bultaco, Ángel Nieto conquistò un altro titolo, il settimo della carriera, nella classe di minor cilindrata del mondiale.

Al termine delle 9 prove in cui ottenne 5 vittorie, precedette in classifica generale le due Kreidler di Herbert Rittberger e Ulrich Graf.

Lo stesso argomento in dettaglio: Risultati del motomondiale 1976.
Classifica piloti (prime 5 posizioni)
Pos. Pilota Moto P.ti
1 Bandiera della Spagna Ángel Nieto Bultaco Rit NE 1 3 NE 1 2 1 Rit NE 1 1 85 (97)[2]
2 Bandiera della Germania Herbert Rittberger Kreidler 1 NE Rit 2 NE 3 1 4 4 NE 2 2 76 (92)[2]
3 Bandiera della Svizzera Ulrich Graf Kreidler 10 NE 4 1 NE 2 3 2 2 NE 3 - 69 (80)[2]
4 Bandiera dell'Italia Eugenio Lazzarini UFO-Morbidelli 8 NE 2 - NE 4 4 3 3 NE - 3 53 (61)[2]
5 Bandiera della Germania Rudolf Kunz Kreidler 2 NE 3 5 NE 6 7 - - NE 9 - 34 (39)[2]
Pos. Pilota Moto P.ti
Legenda 1º posto 2º posto 3º posto A punti Senza punti Grassetto=Pole position
Corsivo=Giro più veloce
Gara non valida Non qualificato Ritirato Squalificato "-" Dato non disp.
Fonte dei dati: motogp.com, racingmemo.free.fr, autosport.com, jumpingjack.nl.

Classe sidecar[modifica | modifica wikitesto]

Steinhausen/Huber in Germania.

Le motocarrozzette furono quelle che disputarono nel 1976 il minor numero di prove, solo 7; anche con i nuovi regolamenti avrebbe potuto essere eliminato un solo risultato tra i 4 della seconda meta di campionato, dal GP d'Olanda a quello di Spagna. Solo i primi due equipaggi nella classifica generale furono costretti a farlo; il titolo andò alla coppia tedesca Rolf Steinhausen e Josef Huber (già vincitori dell'iride l'anno precedente) che precedettero i connazionali Werner Schwärzel e Andreas Huber.

Mentre i telai erano di fornitori diversi, i propulsori utilizzati erano König (che si aggiudicò quattro vittorie) e Yamaha (che si aggiudicò i restanti 3 GP).

Da registrare anche il fatto curioso che due piloti storici e plurivittoriosi nella categoria, Klaus Enders e Helmut Fath, tentarono vanamente un rientro nelle competizioni ma vennero fermati il primo da un incidente e il secondo da un handicap fisico.

Lo stesso argomento in dettaglio: Risultati del motomondiale 1976.
Classifica equipaggi (prime 5 posizioni)
Pos. Pilota Moto P.ti
1 Bandiera della Germania Rolf Steinhausen/Josef Huber Busch-König - 1 NE NE 1 8 1 NE NE 4 2 NE 65 (68)[2]
2 Bandiera della Germania Werner Schwärzel/Andreas Huber König 11 2 NE NE 4 2 NE NE 2 1 NE 51 (59)[2]
3 Bandiera della Svizzera Hermann Schmid/Martial Jean-Petit-Matile Schmid-Yamaha - 4 NE NE 1 - NE NE 1 15 NE 38
4 Bandiera della Svizzera Bandiera del Regno Unito Rolf Biland/Williams Seymaz-Yamaha 1 Rit NE NE Rit - NE NE 3 4 NE 33
5 Bandiera della Germania Siegfried Schauzu/Clifton Lorentz-Wolfgang Kalauch[3] Schmid-Fath 8 3 NE NE 4 10 4 NE NE - 9 NE 32
Pos. Pilota Moto P.ti
Legenda 1º posto 2º posto 3º posto A punti Senza punti Grassetto=Pole position
Corsivo=Giro più veloce
Gara non valida Non qualificato Ritirato Squalificato "-" Dato non disp.
Fonte dei dati: motogp.com, racingmemo.free.fr, autosport.com, jumpingjack.nl.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Le corse si svolsero dal 7 al 12 giugno.
  2. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s Tra parentesi i punti ottenuti prima degli scarti come da regolamento.
  3. ^ Lorentz fu passeggero in Francia e Austria; Kalauch nei restanti GP.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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