Difluoruro di kripton

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Difluoruro di kripton
modello molecolare
modello molecolare
formula di struttura
formula di struttura
Nome IUPAC
Difluoruro di kripton
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareKrF2
Peso formula (u)121,7968
Aspettosolido incolore[1]
Numero CAS13773-81-4
PubChem83721
SMILES
F[Kr]F
Proprietà chimico-fisiche
Densità (g/cm3, in c.s.)3,24[1]
Indicazioni di sicurezza

Il difluoruro di kripton è un composto chimico del kripton e del fluoro. La sua formula chimica è KrF2.

È stato il primo composto del kripton ad essere scoperto.[2] È un solido incolore e volatile. La struttura della sua molecola di è lineare, con le distanze Kr−F di 188,9 pm. Reagisce con acidi di Lewis forti per formare sali dei cationi KrF+ e Kr2F+3.[3]

Reazioni[modifica | modifica wikitesto]

Il difluoruro di kripton è un potentissimo ossidante, portando gli elementi a stati di ossidazione non comuni. È risaputo come una soluzione di HCl e HNO3 (detta Acqua regia) riesca ad ossidare l'oro da Au0 ad Au3+; a contatto con un forte eccesso di KrF2 l'oro passa da stato di ossidazione (0) a (5+) secondo la seguente reazione:

Portando il sale ottenuto ad una temperatura compresa tra i 60 e i 65 °C, si ha la decomposizione di questo:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Pradyot Patnaik, Handbook of Inorganic Chemicals, McGraw-Hill Professional, 2003, pp. 442–443, ISBN 0-07-049439-8.
  2. ^ (EN) A.V. Grosse, A.D. Kirshenbaum, A.G. Streng e L.V. Streng, Krypton Tetrafluoride: Preparation and Some Properties, in Science, 139 (3559), 1963, pp. 1047–104, DOI:10.1126/science.139.3559.1047.
  3. ^ (EN) J.F. Lehmann, D.A. Dixon e G.J. Schrobilgen, X-ray Crystal Structures of α-KrF2, [KrF][MF6] (M = As, Sb, Bi), [Kr2F3][SbF6]·KrF2, [Kr2F3]2[SbF6]2·KrF2, and [Kr2F3][AsF6]·[KrF][AsF6]; Synthesis and Characterization of [Kr2F3][PF6]·nKrF2; and Theoretical Studies of KrF2, KrF+, Kr2F+3, and the [KrF][MF6] (M = P, As, Sb, Bi) Ion Pairs, in Inorganic Chemistry, 40 (13), American Chemical Society, 2001, pp. 3002–3017, DOI:10.1021/ic001167w.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Norman Neil Greenwood e Alan Earnshaw, Chemistry of the Elements, 2ª ed., Oxford, Butterworth-Heinemann, 1997, ISBN 0080379419.
  • J.E. Huheey, E.A. Keiter, R.L. Keiter, Chimica Inorganica, Piccin, 1993, ISBN 88-299-1470-3.

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