Roldano Lupi: differenze tra le versioni
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Roldano Squassoni-Lupi (Milano, 8 febbraio 1909 – Roma, 14 agosto 1989) è stato un attore italiano di cinema, televisione e teatro.
Biografia
Gli inizi
Figlio di Domenico, ex ispettore di dogana e poi costruttore edile, e di Maria Tardiani, conseguì a Milano il diploma di ragioniere, si dedicò alla recitazione per puro diletto entrando a far parte del cast di alcune compagnie filodrammatiche locali.
Il passaggio al professionismo avviene relativamente tardi, nel 1938, quando ebbe l'occasione di entrare nella celebre compagnia di Kiki Palmer. Dopo questa importante esperienza la sua carriera subì una forte accelerazione e passò prima nella compagnia di Guglielmo Giannini e successivamente in quella del grande Ruggero Ruggeri e Dina Galli nel 1942. Nella stagione 1943-44 fece parte del Circo equestre Za-bum.
Protagonista nel cinema
Nel frattempo per Lupi si aprirono le porte del cinema esordendo nel 1941 in un film di Ferdinando Maria Poggioli - di cui diverrà l'attore prediletto - Sissignora dove interpretò uno dei ruoli che lo resero celebre: l'amante egoista e cinico. Ma il successo nel cinema per Lupi avviene l'anno successivo quando fu il protagonista di Gelosia, sempre di Poggioli.
Da quel momento e sino all'immediato dopoguerra Lupi diventò un protagonista del grande schermo, caratterizzando le sue interpretazioni con una serietà e professionalità che gli valsero forti consensi dalla critica che però talvolta gli rimproverò una certa fissità d'espressione.
Dotato di un volto dall'espressione spesso torva e accigliata, nonostante fosse divenuto protagonista di molti film di successo, Lupi non fu mai considerato un vero divo dal pubblico che non l'amò al pari di altri attori (Massimo Girotti, Amedeo Nazzari, Fosco Giachetti, Andrea Checchi) che pure ebbero ruoli talvolta simili ai suoi.
Proprio per questi ruoli in cui veniva confinato (amante geloso e folle, nobiluomo perfido e spregiudicato pronto a tutto per il denaro, inquietante assassino) divennero per certi versi un punto di forza professionale per Lupi; l'espressione ai limiti della follia che riusciva ad infondere ai suoi personaggi e l'aria torbida che aleggiava attorno a lui lo connotarono profondamente, ma per altri versi queste caratteristiche risultarono anche un limite per la sua carriera e la sua popolarità.
A cavallo della guerra interpretò Nessuno torna indietro di Alessandro Blasetti, Il cappello da prete di Poggioli e La porta del cielo di Vittorio De Sica. Nel dopoguerra spiccò ne Il testimone, L'adultera di Duilio Coletti e ne Il delitto di Giovanni Episcopo di Alberto Lattuada, Altura di Mario Sequi accanto a Girotti ed Eleonora Rossi Drago.
Il ritorno al teatro, il doppiaggio e gli ultimi film
Progressivamente, nella seconda metà degli anni cinquanta in particolare, Lupi fu sempre più impiegato in ruoli di carattere; intanto, nel 1944, era tornato anche al teatro prima con la Magnani Ninchi poi, nel 1947, con il solo Carlo Ninchi. Successivamente fu protagonista, nel 1949, del grande allestimento estivo di Medea. Nel 1951 con la compagnia di Guido Salvini proseguì la sua attività sul palcoscenico iniziando anche quella di attore radiofonico e di doppiatore (sue, fra le altre, le voci di alcune pellicole interpretate da Walter Pidgeon - nel cult movie Il pianeta proibito -, George Raft, Raymond Massey, Leo Genn, George Montgomery e il celebre attore di film western Roy Rogers).
Continuò a lavorare nel cinema anche negli anni sessanta talvolta in b-movie (fu un protagonista dei peplum italiani) venendo diretto da Riccardo Freda, Domenico Paolella, Primo Zeglio, Umberto Scarpelli e altri specialisti del genere, ma si prese la soddisfazione di girare anche film con registi d'oltralpe come i francesi Claude Autant-Lara, Christian-Jacque, Bernard Borderie e Henri Decoin. Fu anche il capitano De Treville ne I cavalieri della regina co-diretto da Mauro Bolognini e Joseph Lerner e tratto da I tre moschettieri. Nel 1952 ebbe anche l'opportunità di essere partner del divo - nonché coetaneo - di Hollywood Errol Flynn ne Il maestro di Don Giovanni.
La televisione
Con la nascita della televisione gli impegni di Lupi si spostarono progressivamente dal grande al piccolo schermo nel quale fu protagonista di spettacoli di prosa a sceneggiati televisivi come Canne al vento, del 1958, regia di Mario Landi, Mont Oriol, di Claudio Fino, sempre del 1958, L'isola del tesoro, del 1959, di Anton Giulio Majano, Tom Jones, di Eros Macchi, del 1960 e Una tragedia americana, del 1962, La donna di fiori, miniserie televisiva con il tenente Sheridan, e la fiera della vanità, del 1967, ancora per la regia di Majano.
Seguiranno poi La sciarpa di Guglielmo Morandi del 1963, I miserabili di Sandro Bolchi del 1964, David Copperfield del 1965 ancora di Majano.
Nello stesso anno prese parte a Questa sera parla Mark Twain di Daniele D'Anza. Fu poi in altri teleromanzi fra cui La mie prigioni di nuovo di Bolchi del 1968 ed Eleonora, di Silverio Blasi, del 1973.
La sua intensa attività teatrale e televisiva si protrasse fino al 1979 quando apparve per l'ultima volta in Racconti di fantascienza di Blasetti.
Lupi è stato sposato con l'attrice del teatro veneto Pina Bertoncello.
È sepolto nel Cimitero Flaminio di Roma.
Filmografia parziale
- Sissignora regia di Ferdinando Maria Poggioli 1941
- Gelosia regia di Ferdinando Maria Poggioli (1942)
- Sogno d'amore regia di Ferdinando Maria Poggioli (1943)
- Addio, amore! Regia di Gianni Franciolini (1943)
- Nessuno torna indietro Regia di Alessandro Blasetti (1943)
- Giacomo l'idealista, regia di Alberto Lattuada (1943)
- Il cappello da prete regia di Ferdinando Maria Poggioli 1944
- La porta del cielo regia di Vittorio De Sica (1944)
- Vivere ancora regia di Nino Giannini e Leo Longanesi (1944)
- La freccia nel fianco, regia di Alberto Lattuada (1945)
- L'adultera regia di Duilio Coletti (1946)
- Umanità regia di Jack Salvatori (1946)
- Pian delle stelle regia di Giorgio Ferroni (1946)
- Il testimone regia di Pietro Germi (1946)
- Il delitto di Giovanni Episcopo regia di Alberto Lattuada (1947)
- Il diavolo bianco regia di Nunzio Malasomma (1947)
- Il fiacre n. 13 (episodio: delitto) regia di Mario Mattoli (1947)
- Il fiacre n. 13 (episodio: castigo) regia di Mario Mattoli (1948)
- L'uomo dal guanto grigio, regia di Camillo Mastrocinque (1948)
- Giudicatemi, regia di Giorgio Cristallini (1949)
- Duello senza onore, regia di Camillo Mastrocinque (1949)
- L'edera regia di Augusto Genina (1950)
- L'urlo (El alarido) regia di Ferruccio Cerio (1950)
- Altura regia di Mario Sequi (1950)
- La ragazza di Trieste (Les Loups chassent la nuit), regia di Bernard Borderie (1951)
- L'angelo del peccato regia di Leonardo De Mitri (1951)
- Altri tempi: zibaldone numero 1 regia di Alessandro Blasetti (1952)
- Il segreto delle tre punte regia di Carlo Ludovico Bragaglia (1952)
- Koenigsmark regia di Solange Terac e Christian-Jacque (1952)
- Il maestro di Don Giovanni regia di Vittorio Vassarotti e Milton Krims (1952)
- Frine, cortigiana d'Oriente regia di Mario Bonnard (1953)
- I cavalieri della regina regia di Mauro Bolognini e Joseph Lerner (1954)
- La campana di San Giusto regia di Mario Amendola e Ruggero Maccari (1954)
- Casa Ricordi regia di Carmine Gallone (1954)
- Il vetturale del Moncenisio regia di Guido Brignone (1954)
- Il processo dei veleni (L'affaire du poisons), regia di Henri Decoin (1955)
- La cortigiana di Babilonia regia di Carlo Ludovico Bragaglia (1955)
- Il vetturale del Moncenisio, regia di Guido Brignone (1956)
- Lui, lei ed il nonno regia di Anton Giulio Majano (1960)
- I mongoli regia di Riccardo Freda, André De Toth e Leopoldo Savona (1961)
- Il conte di Montecristo regia di Claude Autant-Lara (1961)
- Il giustiziere dei mari regia di Domenico Paolella (1961)
- Il gigante di Metropolis regia di Umberto Scarpelli (1961)
- Le sette sfide, regia di Primo Zeglio (1961)
- Il mistero del tempio indiano regia di Mario Camerini (1963)
- Kali Yung la dea della vendetta regia di Mario Camerini (1963)
- Maciste nell'inferno di Gengis Khan regia di Domenico Paolella (1964)
- Buffalo Bill, l'eroe del Far West, regia di Mario Costa (1964)
- Il colosso di Roma, regia di Giorgio Ferroni (1964)
- La vendetta dei gladiatori, regia di Luigi Capuano (1964)
Prosa radiofonica RAI
- L'ultima stanza, di Graham Greene, con Roldano Lupi, Mila Vannucci, Teresa Browne, Teresa Franchini, Wanda Capodaglio, Camillo Pilotto, Evi Maltagliati, Thea Calabretta, regia di Orazio Costa, trasmessa il 16 giugno 1963.
Prosa e sceneggiati televisivi RAI
- Canne al vento, da Grazia Deledda, con Cosetta Greco, Franco Interlenghi, Cesarina Gheraldi, Miranda Campa, Lida Ferro, Josè Greci, Roldano Lupi, Laura Carli, Carlo D'Angelo, Marisa Belli, regia di Mario Landi, sceneggiato in 4 puntate dal 8 novembre 1958 al 29 novembre 1958.
- Mont Oriol, da Guy de Maupassant, con Sergio Tofano, Monica Vitti, Paolo Ferrari, Paolo Carlini, Roldano Lupi, Nino Besozzi, Giulia Lazzarini, Renzo Palmer, regia di Claudio Fino, sceneggiato in 4 puntate dal 8 marzo 1958 al 29 marzo 1958.
- L'isola del tesoro regia di Anton Giulio Majano con Alvaro Piccardi, Corrado Pani, Ivo Garrani, Roldano Lupi, Leonardo Cortese, Ubaldo Lay, Arnoldo Foà, Otello Toso, Mirko Ellis (1959)
- Tom Jones di Henry Fielding regia di Eros Macchi, adattamento di Isa Mogherini e Bianca Ristori con Pino Colizzi, Elisa Cegani, Franco Parenti, Carlo Giuffrè, Roldano Lupi, Davide Montemurri, Clara Calamai, Tino Bianchi, Salvo Randone, Emma Danieli, Lia Zoppelli e Sandra Mondaini. Sceneggiato in 6 puntate dal 29 maggio 1960 al 3 luglio 1960 sulla rete nazionale
- Una tragedia americana, di Theodore Dreiser, con Warner Bentivegna, Giuliana Lojodice, Virna Lisi, Alberto Lupo, Lilla Brignone, Luigi Vannucchi, Gianni Santuccio, Roldano Lupi, Fosco Giachetti, regia di Anton Giulio Majano, Otello Toso, sceneggiato in 7 puntate da domenica 11 novembre 1962 al 23 dicembre 1962, programma nazionale, ore 21,05.
- La sciarpa di Francis Durbridge, adattamento di Franca Cancogni, regia di Guglielmo Morandi, con Nando Gazzolo, Roldano Lupi, Francesco Mulè, Aroldo Tieri, Franco Volpi, Renata Mauro, Ugo Pagliai, Liana Trouchè. 6 puntate in onda sul secondo canale dal 13 marzo 1963 al 27 marzo 1963.
- David Copperfield di Charles Dickens, regia di Anton Giulio Majano con Roberto Chevalier, Giancarlo Giannini, Laura Efrikian, Annamaria Guarnieri, Ileana Ghione, Elsa Vazzoler, Ubaldo Lay, Diana Torrieri, Wanda Capodaglio, Alberto Terrani, Luigi Pavese, Grazia Maria Spina, Carla Del Poggio, Loris Gizzi, Roldano Lupi, Stefano Sibaldi, Fosco Giachetti, Enzo Cerusico. 8 puntate in onda sulla rete Nazionale dal 26 dicembre 1965 al 13 febbraio 1966.
- La fiera della vanità regia di Anton Giulio Majano con Romolo Valli, Adriana Asti, Ilaria Occhini, Roldano Lupi, Andrea Checchi prima puntata in onda il 12 novembre 1967.
- I fratelli Karamàzov, sceneggiato televisivo, regia di Sandro Bolchi (1969).
- Eleonora regia di Silverio Blasi (1972)
- La figlia di Jorio regia di Silverio Blasi con Edmonda Aldini, Giuseppe Pambieri, Roldano Lupi, (1974).
- Murat, di Dante Guardamagna, con Antonio Casagrande, Manlio Guardabassi, Vittorio Sanipoli, Orso Maria Guerrini, Roldano Lupi, Raoul Grassilli, Mario Feliciani, Gianni Musy, regia di Silverio Blasi, programma nazionale 1975.
- Dov'è Anna? regia di Piero Schivazappa musiche di Stelvio Cipriani (1976)
Prosa teatrale
- Jegor Bulycov e gli altri di Maksim Gorkij, regia di Vito Pandolfi, con Anna Magnani, Carlo Ninchi, Wanda Capodaglio, Roldano Lupi. Compagnia Magnani-Ninchi, Teatro Quirino di Roma (28 novembre) (1944)
- Così per gioco di Armand Salacrou, direzione artistica di Carlo Ninchi, con Anna Magnani, Carlo Ninchi, Roldano Lupi, Aroldo Tieri. Compagnia Magnani-Ninchi, Teatro Quirino di Roma (6 dicembre) (1944)
- Il tempo e la famiglia Conway di Jason Boynton Priestley, regia di Alessandro Blasetti, con Vittorio De Sica, Lia Orlandini, Valentina Cortese, Elisa Cegani, Anna Proclemer, Massimo Girotti, Roldano Lupi. Teatro delle Arti di Roma, (10 ottobre 1945)
- Anna Christie di Eugene O'Neill, regia di Orazio Costa, con Anna Magnani, Roldano Lupi. Compagnia Anna Magnani, Teatro Eliseo di Roma (14 dicembre) (1945)
Bibliografia
- Il Radiocorriere, annate varie
- Gli attori, Gremese editore Roma 2002