Henry Kuttner

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Henry Kuttner (7 aprile 19154 febbraio 1958) è stato un autore di fantascienza, fantasy e horror statunitense.

Scrittore estremamente prolifico, nei tardi anni Trenta partecipò al cenacolo letterario di Howard Philips Lovecraft e successivamente divenne un esponente di un certo rilievo dell'Età d'oro della fantascienza; compose numerose opere assieme alla moglie e collega Catherine Lucille Moore, spesso sotto gli pseudonimi condiviso di Lewis Padgett e Lawrence O'Donnell.

Gli è stato riconosciuto il premio postumo Cordwainer Smith Rediscovery Award 2004.[1]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Henry Kuttner nacque a Los Angeles, in California nel 1915. Suo padre era Henry Kuttner (1863–1920), i cui genitori Naphtaly Kuttner (1829–1904) e Amelia Bush erano immigrati dalla Prussia a San Francisco nel 1859; i genitori della madre, Annie Lewis (1879–1954), provenivano invece dalla Gran Bretagna. Kuttner crebbe tra ristrettezze economiche a seguito della morte del padre e già da giovane lavorò a Los Angeles per l'agenzia letteraria di suo zio, Laurence D'Orsay[2]; in tale veste divenne amico e sostenitore della sua coetanea Leigh Brackett[3] e nel 1936 riuscì a vendere il proprio racconto "I ratti del cimitero" ("The Graveyard Rats") alla rivista Weird Tales, la principale testata di narrativa dell'orrore. Il ventunenne Kuttner divenne quindi uno degli amici di penna di Howard P. Lovecraft, autore di punta di Weird Tales, e attraverso la rete epistolare di Lovecraft entrò in contatto con Robert Bloch e Catherine L. Moore, assieme ai quali compose dei racconti in collaborazione già nel 1937; poco dopo egli iniziò anche a scrivere fantascienza per Thrilling Wonder Stories e in tale sede compose numerose opere comiche assieme ad Arthur K. Barnes, a partire dal 1938.

Nel corso dei suoi primi anni di lavoro, Kuttner costruì un intenso rapporto con Catherine Moore, che culminò nel loro matrimonio nel 1940; per tutto il successivo decennio i due coniugi vissero fra l'hinterland di New York e Laguna Beach in California e composero a quattro mani la maggior parte della loro produzione, fra cui si annoverano capolavori come "Il Twonky" ("The Twonky", 1942), adattato nel film omonimo del 1953, o Il mondo oscuro (The Dark World, 1946). All'entrata in guerra degli Stati Uniti Kuttner venne riformato a causa del suo stato di salute instabile e svolse servizio sanitario sostitutivo nel New Jersey, poi nel 1948 la coppia si trasferì definitivamente a Laguna Beach, così che Kuttner potesse godere del suo clima mite. L. Sprague de Camp, che conosceva personalmente Kuttner e Moore, ha dichiarato che spesso uno dei due interrompeva la stesura di un racconto a metà di un paragrafo o addirittura di una frase, lasciando l'ultima pagina del manoscritto nella macchina da scrivere; l'altro coniuge allora proseguiva la scrittura dal punto in cui era stata interrotta e l'alternanza proseguiva finché il testo non era completo; una volta ultimato un racconto, era spesso impossibile sia per Kuttner sia per Moore ricordare chi aveva scritto quali parti del testo. Ciò ha parecchio complicato l'attribuzione delle molte opere firmate dalla coppia con uno pseudonimo e arbitrariamente ristampate a nome del solo Kuttner.

All'inizio degli anni Cinquanta Kuttner e Moore si iscrissero assieme alla University of Southern California e ridussero significativamente la loro attività letteraria per dedicarsi agli studi; risalgono a questo periodo le prime edizioni antologiche dei loro testi. Catherine conseguì il Bachelor of Arts nel 1956, mentre Henry stava scrivendo la sua tesi di master universitario quando fu stroncato da un infarto a Los Angeles il 4 febbraio 1958, a soli quarantadue anni.

Attività letteraria[modifica | modifica wikitesto]

1936-1939[modifica | modifica wikitesto]

Copertina di Weird Tales dell'ottobre 1938, l'illustrazione si basa sul racconto di Kuttner Al di là della fenice.

Nei suoi primi due anni di attività Kuttner operò a stretto contatto con il cenacolo letterario di Lovecraft e compose diverse decine di racconti macabri, allineati con il gusto caratteristico di Weird Tales e talvolta firmati con l'alias di Keith Hammond; tale estetica è già ben visibile nella sua opera di esordio, "I ratti del cimitero", basata sul concetto poi divenuto classico di roditori giganti e antropofaghi. Quasi subito, però, Kuttner volle misurarsi anche con il genere sword & sorcery formulato pochi anni prima da Robert E. Howard, altro protetto di Lovecraft, e nel 1937 collaborò con Catherine Moore alla composizione del racconto "La cerca della pietra stellare" ("Quest of the Starstone"), un cross-over fra i due iconici personaggi di Moore, Jirel di Joiry e Northwest Smith. Forte di questo primo esercizio, Kuttner compose individualmente e vendette a Weird Tales un romanzo breve e due racconti con protagonista Elak di Atlantide (1938), un avventuriero errante di un'era protostorica indiscutibilmente modellato su Conan il cimmero di Robert Howard, ma caratterizzato da una certa vena sardonica che lo distingue almeno in parte dall'archetipo. Nel frattempo però, erano morti sia Robert Howard sia Howard Lovecraft e il loro amico Clark Ashton Smith aveva abbandonato la scrittura narrativa, pertanto il primato di Weird Tales nel mercato del fantasy si era irrimediabilmente compromesso; Kuttner dunque iniziò a spostare la sua produzione su altre testate, in particolare vendendo a Strange Stories quattro testi di esplicito impianto lovecraftiano e i due racconti sword & sorcery del Principe Raynor (1939).

Sempre nel 1938 Kuttner iniziò a comporre space opera destinata a Thrilling Wonder Stories e a Marvel Science Stories e si distinse in particolare per un approccio comico al genere, elaborato assieme ad Arthur K. Barnes: i due autori composero a quattro mani (firmandosi come Kelvin Kent) la saga di Pete Manx (1939-1944), un truffatore professionista sballottato in ere passate attraverso una macchina del tempo, mentre Kuttner contribuì con alcuni episodi alla saga di Gerry Carlyle, una cacciatrice di alieni creata da Barnes e affiancata, in certi racconti, dal cameraman cinematografico Tony Quade (1938-1947), ideato da Kuttner. Alla fine del decennio questo gusto per l'ibridazione fra generi diversi iniziò a emergere anche nelle opere individuali di Kuttner, ad esempio nel racconto di fantasy urbano "L'aureola fuorviata" ("The Misguided Halo", 1939) o nell'horror fantascientifico "Dottor Ciclope" ("Dr. Cyclops", 1940).

1940-1949[modifica | modifica wikitesto]

Copertina di Marvel Science Stories Agosto 1938, l'illustrazione si basa sul racconto di Kuttner Avengers of Space.

Il matrimonio fra Kuttner e Moore costituisce uno spartiacque cruciale nelle rispettive produzioni, poiché i due autori iniziarono non solo a scrivere in collaborazione, ma vissero in prima persona la transizione della narrativa fantastica statunitense dall'epoca dei pulp magazine alla cosiddetta età d'oro: fra 1939 e 1941, infatti, sia Kuttner sia Moore abbandonarono definitivamente il mercato dei racconti paranormali, rappresentato da Weird Tales e dalle sue dirette concorrenti, in favore delle riviste focalizzate sulla fantascienza dura e sul genere science fantasy, in primis le due testate gemelle Unknown e Astounding Science-Fiction dirette da John W. Campbell Jr. Kuttner continuò ancora per alcuni anni a collaborare con Arthur Barnes, ma di fatto le sue ultime opere pensate nell'estetica pulp furono l'ultima avventura di Elak edita su Weird Tales (1941) e il ciclo di Thunder Jim Wade (1941, firmato come Charles Stoddard), un proto-supereroe affine al Doc Savage apparso su Thrilling Adventures.

Molte delle migliori collaborazioni fra Kuttner e Moore furono firmate con lo pseudonimo di Lewis Padgett (combinazione dei cognomi delle rispettive madri) e fra di esse si possono annoverare i racconti auto-conclusivi "C'era uno gnomo" ("A Gnome There Was", 1941), "Il Twonky" ("The Twonky", 1942), "Tutti smolai erano i Borogovi" ("Mimsy Were the Borogoves", 1943), "Il sistema ferroso" ("The Iron Standard", 1943) e "Punto di rottura" ("When the Bough Breaks", 1944), nonché la saga post-apocalittica dei Mutanti (Baldies, quattro testi del 1945 e uno del 1953) e la serie umoristica della famiglia Hogben (quattro testi, 1947-1949); altri racconti furono invece firmati come Lawrence O'Donnell e fra di essi spiccano "L'ora dei fanciulli" ("Children's Hour", 1944) e il celebrato "Tempo di vendemmia" ("Vintage Season", 1946) – una vicenda di viaggi nel tempo che illustra la possibilità ricorsiva di cambiare il futuro attraverso il ritorno nel passato. Firmati come Lewis Padgett ma quasi certamente composti dal solo Kuttner sono poi i cinque racconti dedicati a Galloway Gallegher (quattro testi del 1943 e uno del 1948), un inventore alcolizzato che ha dei picchi di creatività durante le sue sbornie notturne, costruendo congegni misteriosi di cui la mattina seguente non ricorda più la funzione.

Copertina di Planet Stories Inverno 1943, l'illustrazione si basa sul romanzo breve di Kuttner Crypt-City of the Deathless One.

A fianco di questa vastissima produzione di racconti, Kuttner e Moore pubblicarono anche numerosi romanzi riconducibili a varie forme di fantascienza: su Astounding Science-Fiction, ad esempio, apparvero a nome di Lewis Padgett La scacchiera sterminata (The Fairy Chessmen, 1946) e Il tumore della terra (Tomorrow and tomorrow, 1947), un dittico di romanzi surreali modellati sull'opera di A. E. van Vogt, nonché la dilogia planetary romance delle Fortezze (Keeps, 1943-1947), firmata invece come Lawrence O'Donnell; Kuttner compose quasi certamente da solo diversi romanzi d'avventura, fra cui A Million Years to Conquer (1940) per Startling Stories, Crypt-City of the Deathless One (1943) per Planet Stories, Wet Magic (1943) per Unknown Worlds e La spada del domani (Sword of Tomorrow, 1945) per Thrilling Wonder Stories; la collaborazione L'ultima cittadella della Terra (Earth's Last Citadel, 1943), edita su Argosy, inaugurò una vasta produzione di romanzi science fantasy apparsi essenzialmente su Startling Stories e variamente basati su viaggi nel tempo, mondi paralleli e mondi perduti. Sin dalle prime edizioni su rivista e poi ancora nelle ristampe Ace Books degli anni Sessanta molti di questi testi sono stati attribuiti al solo Kuttner, tuttavia l'apporto di Moore risulta evidente in opere quali di La valle della fiamma (Valley of Flame, 1946, firmato come Keith Hammond), Il mondo oscuro (The Dark World, 1946), La maschera di Circe (The Mask of Circe, 1948) o The Portal in the Picture (1949)[4]. I due coniugi, infine, pubblicarono come Lewis Padgett due romanzi del mistero editi direttamente in volume da Duell, Sloan & Pierce: il giallo deduttivo Senza esclusione di colpi (The Brass Ring, 1946) e il thriller Ossessione (The Day He Died, 1947).

1950-1958[modifica | modifica wikitesto]

L'ultima cittadella della Terra fu ripubblicato in volume quando Kuttner era ancora vivo: fu infatti ristampato nel numero di Luglio 1950 del periodico Fantastic Novels.

Poco dopo il loro trasferimento in California, Kuttner e Moore si trovarono davanti a una nuova trasformazione del mercato editoriale: da un lato stava emergendo una nuova generazione di riviste letterarie dal taglio più sperimentale rispetto ad Unknown e Astounding Science Fiction, dall'altro lato case editrici neonate quali Gnome Press, Ace Books e Arkham House stavano dando alle stampe le prime edizioni in volume della grande narrativa fantastica statunitense. I due coniugi, pertanto, rivoluzionarono una seconda volta il proprio metodo lavorativo: la stagione di romanzi brevi composti per Startling Stories terminò con Il pozzo dei mondi (The Well of Worlds, 1952) e i nuovi racconti della coppia vennero pubblicati quasi esclusivamente con i nomi anagrafici (non più sotto pseudonimo) sulle testate più innovative oppure in volumi antologici – nel solo 1953, ad esempio, "Con questi regali" ("By These Presents") del solo Kuttner apparve su Fantastic, le due collaborazioni "Il trionfo del cacciatore" ("Home Is the Hunter") e "La polizia dello Spazio" ("Or Else") uscirono rispettivamente su Galaxy Science Fiction e Amazing Stories, e infine la collaborazione "Una supposizione insensata" ("A Wild Surmise") fu inclusa nella miscellanea Star Science Fiction Stories 1 curata da Frederik Pohl per Ballantine Books; due anni dopo "La furia" ("Two-Handed Engine", 1955) sarebbe stato pubblicato sul prestigioso The Magazine of Fantasy and Science Fiction. In aggiunta a queste produzioni per riviste, Kuttner compose individualmente anche un corpus di romanzi gialli editi direttamente in volume: il noir Allucinazione che uccide (Man Drowning, 1952), forse una collaborazione con Cleve Cartmill, e la tetralogia dedicata allo psichiatra-detective Michael Gray (1956-1958), il cui ultimo volume uscì postumo.

Accanto alla composizione di questi nuovi testi, Kuttner e Moore si adoperarono per ripubblicare in volume le proprie opere dei quindici anni precedenti: dopo una contrattazione infruttuosa con Arkham House[5] i due stamparono con Simon & Schuster A Gnome There Was (1950), una selezione dei loro racconti brevi firmati come Lewis Padgett, parzialmente riproposta da Bantam Books come Line to Tomorrow (1954); Gnome Press accettò invece di pubblicare a nome Padgett Scacchiera sterminata (Tomorrow and Tomorrow and the Fairy Chessmen, 1951), un volume doppio di romanzi brevi, I robot non hanno la coda (Robots Have No Tails, 1952), una raccolta completa del ciclo di Gallegher, e Operazione apocalisse (Mutant, 1953), una versione riorganizzata della saga dei Mutanti. A quel punto Moore pubblicò sempre con Gnome Press le tre antologie Judgment Night: A Selection of Science Fiction (1952), Shambleau (Shambleau and Others, 1953) e La polvere degli dei (Northwest of Earth, 1954), in cui raccolse quasi tutte le sue opere individuali, mentre Kuttner contrattò con Ballantine Books la stampa delle raccolte Ahead of Time (a nome del solo Kuttner, 1953) e No Boundaries (a firma congiunta, 1955).

Dopo la morte del marito nel 1958, Moore non progettò mai un'edizione omnia né delle opere individuali di Kuttner né delle loro collaborazioni, bensì si limitò a contribuire ad alcune antologie non sistematiche, come per esempio Return to Otherness (Ballantine Books, 1962) e il più significativo The Best of Henry Kuttner (1975, costituito quasi per metà da collaborazioni); molti testi composti dalla coppia furono quindi ristampati con attribuzione al solo Kuttner, mentre le opere giovanili del defunto furono antologizzate solo molto tempo dopo la sua scomparsa: le saghe di matrice lovecraftiana furono raccolte in volume negli anni Ottanta e Novanta, mentre i cicli fantascientifici vennero antologizzati negli anni Duemila e Duemila e dieci.

Influenza[modifica | modifica wikitesto]

Copertina di Weird Tales del Luglio 1938, l'illustrazione si basa sul racconto di Kuttner Stirpe di Dagon.

Nei suoi primi anni di attività Kuttner contribuì a espandere l'universo dei Miti di Cthulhu, il repertorio di divinità, mostri e pseudobiblia inventato da Howard Lovecraft e posto in condivisione fra i vari autori di Weird Tales: nei suoi dieci racconti a tema lovecraftiano Kuttner fece riferimento esplicito al dio Dagon creato da Lovecraft e al grimorio De Vermis Mysteriis ideato da Robert Bloch, creò tre divinità chiamate Iod (in "The Secret of Kralitz"), Vorvadoss (in "The Eater of Souls") e Nyogtha (ne "L'orrore di Salem") e forse concepì l'antagonista de "L'orrore di Salem", la strega Abigail Prinn, come una discendente del negromante Ludvig Prinn, un personaggio di Bloch[6]; a sua volta Kuttner coinvolse Bloch nella stesura de "Il bacio nero", un seguito diretto de "L'orrore di Salem" che ne ripropone il protagonista, l'occultista Michael Leigh.

Questo spirito collaborativo accompagnò l'autore anche nella seconda fase della sua carriera: Ray Bradbury lo ringraziò nella prefazione a Dark Carnival (1947), la sua prima raccolta di racconti in volume, definendolo uno dei suoi maestri più operosi e pazienti, e similmente Richard Matheson gli dedicò il suo romanzo Io sono leggenda (1954), ringraziandolo per il suo aiuto e incoraggiamento; Bradbury in seguito ha anche dichiarato che Kuttner in realtà scrisse le ultime 300 parole del primo racconto horror di Bradbury stesso, The Candle (su Weird Tales, novembre 1942), e lo ha definito un maestro dimenticato e "uno scrittore simile a un melograno: zeppo di semi - pieno di idee"[7]. La scrittrice Mary Elizabeth Counselman, amica personale di Kuttner e Moore, ha però rimarcato che Kuttner godette in vita di una fama limitata, imputabile alle sue stesse idiosincrasie: secondo Counselman Kuttner utilizzava troppi pseudonimi e in tal modo frammentava i suoi lettori in molti segmenti diversi, ognuno di essi focalizzato solo su una parte della sua vasta produzione.[8]

Per molti versi, il successo di Kuttner è stato in buona parte postumo e frutto del riconoscimento tributatogli da autori più giovani che egli ha ispirato: Marion Zimmer Bradley gli ha dedicato L'esiliato di Darkover; Roger Zelazny ha indicato il romanzo di Kuttner Il mondo oscuro come modello della sua serie Le cronache di Ambra; William S. Burroughs ha citato esplicitamente Kuttner nel romanzo Il biglietto che è esploso, il cui "Happy Cloak" è un mostro parassita del piacere proveniente dai mari di Venere.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Collaborazioni di C. L. Moore e Henry Kuttner.

Si indica per ciascun testo la prima edizione originale e l'eventuale prima traduzione in italiano.

The Book of Iod[modifica | modifica wikitesto]

Kuttner ha ambientato undici racconti nell'universo narrativo del Ciclo di Cthulhu creato da H.P. Lovecraft; di essi "The Eater of Souls" e "La burla di Droom-Avista" si svolgono nella città fatata di Bel Yarnak, "L'orrore di Salem" e "Il bacio nero" hanno come protagonista l'investigatore del paranormale Michael Leigh, e "La stirpe di Dagon" appartiene in primis alla saga heroic fanasy di Elak di Atlantide; nel suo complesso la sequenza è chiamata "The Book of Iod" ("Il Libro di Iod"), dal nome di uno pseudobiblium ricorrente negli undici racconti. Riuniti nel volume postumo The Book of Iod, a cura di Robert M. Price, Cthulhu Cycle 7, Chaosium, 1995.

Pete Manx[modifica | modifica wikitesto]

Composto con Arthur K. Barnes sotto lo pseudonimo di Kelvin Kent. Cinque dei dodici racconti furono antologizzati per la prima volta nel volume postumo Pete Manx, Time Troubler, PageTurner, 2005, con attribuzione al solo Barnes; la prima edizione integrale è nell'omnibus Hollywood on the Moon / Man About Time: The Pete Manx Adventures, Haffner Press, 2015, comprendente anche il ciclo di Tony Quade.

  1. "Vacanze romane" ("Roman Holiday"), Thrilling Wonder Stories agosto 1939. Trad. Lella Moruzzi in [Terrore nello spazio], Nova SF* a. XVIII (XXXVI) n. 57 (99), Perseo Libri, Novembre 2002.
  2. "World's Pharaoh", Thrilling Wonder Stories dicembre 1939.
  3. "Science Is Golden", Thrilling Wonder Stories aprile 1940.
  4. "Knight Must Fall", Thrilling Wonder Stories giugno 1940.
  5. "The Comedy of Eras", Thrilling Wonder Stories settembre 1940.
  6. "Man About Time", Thrilling Wonder Stories ottobre 1940.
  7. "The Greeks Had a War for It", Thrilling Wonder Stories gennaio 1941.
  8. "Hercules Muscles In", Thrilling Wonder Stories febbraio 1941.
  9. "Dames Is Poison", Thrilling Wonder Stories giugno 1942.
  10. "De Wolfe of Wall Street", Thrilling Wonder Stories febbraio 1943.
  11. "Grief of Bagdad", Thrilling Wonder Stories giugno 1943.
  12. "Swing Your Lady", Thrilling Wonder Stories inverno 1944.

Tony Quade[modifica | modifica wikitesto]

Si svolge in un'ambientazione condivisa con il ciclo di Gerry Carlyle (1937-1946) composto da Arthur K. Barnes e raccolto da questi nel romanzo fix-up Interplanetary Hunter, Gnome Press, 1956; riunito nel volume postumo Hollywood on the Moon / Man About Time: The Pete Manx Adventures, Haffner Press, 2015, un omnibus comprendente anche il ciclo di Pete Manx. Parzialmente edito in Italiano nell'antologia L'arca dell'infinito, trad. vari, I Classici della Fantascienza 60, Libra Editrice, 1981 – una raccolta per il mercato italiano che combina tutti i racconti di Barnes già confluiti in Interplanetary Hunter con quattro dei sei testi di Kuttner.

  1. "Hollywood sulla Luna" ("Hollywood on the Moon"), Thrilling Wonder Stories aprile 1938.
  2. "Doom World", Thrilling Wonder Stories agosto 1938.
  3. "The Star Parade", Thrilling Wonder Stories dicembre 1938.
  4. "I divoratori di energia" ("The Energy Eaters"), Thrilling Wonder Stories ottobre 1939. Cross-over con Gerry Carlyle scritto con Arthur K. Barnes.
  5. "I sette dormienti" ("The Seven Sleepers"), Thrilling Wonder Stories maggio 1940. Cross-over con Gerry Carlyle scritto con Arthur K. Barnes.
  6. "Guai su Saturno" ("Trouble on Titan"), Thrilling Wonder Stories febbraio 1947.

Elak di Atlantide[modifica | modifica wikitesto]

Riunito nel volume postumo Elak of Atlantis, Gryphon Books, 1985. Prima edizione italiana nella traduzione di Roberta Rambelli entro la miscellanea Weird Tales. La mitica rivista di fantasy e fantascienza (parte prima 1923-1939), a cura di Peter Haining, Enciclopedia della Fantascienza 9, Fanucci Editore, 1982, e successivamente come volume autonomo in Elak di Atlantide, I Libri di Fantasy. Il Fantastico nella Fantascienza 32, Fanucci Editore, 1989.

  1. Tuono all'alba (Thunder in the Dawn), serializzato in due puntate in Weird Tales maggio e giugno 1938.
  2. "La stirpe di Dagon" (Spawn of Dagon), Weird Tales luglio 1938[9].
  3. "Al di là della fenice" ("Beyond the Phoenix"), Weird Tales ottobre 1938.
  4. "La luna del Drago" ("Dragon Moon"), Weird Tales gennaio 1941.

Principe Raynor[modifica | modifica wikitesto]

Riunito nel volume postumo Prince Raynor, Gryphon Books, 1987. È edito in Italiano solo il primo racconto.

  1. "Sia maledetta la città" ("Cursed Be the City"), Strange Stories aprile 1939. Trad. Roberta Rambelli in Fantasy, a cura di Sandro Pergamo, Grandi Opere Nord 11, Editrice Nord, 1985.
  2. "The Citadel of Darkness", Strange Stories agosto 1939.

Thunder Jim Wade[modifica | modifica wikitesto]

Originariamente pubblicato sotto lo pseudonimo di Charles Stoddard, riunito nel volume postumo Thunder Jim Wade: The Complete Series, Altus Press, 2008.

  1. "Thunder Jim Wade", Thrilling Adventures maggio 1941.
  2. "The Hills of Gold", Thrilling Adventures giugno 1941.
  3. "The Poison People", Thrilling Adventures luglio 1941.
  4. "The Devil's Glacier", Thrilling Adventures agosto 1941.
  5. "Waters of Death", Thrilling Adventures settembre 1941.

Galloway Gallegher[modifica | modifica wikitesto]

Originariamente pubblicato sotto lo pseudonimo di Lewis Padgett, stando alla testimonianza di Moore fu composto dal solo Kuttner[10]. Riorganizzato dall'autore secondo la cronologia interna e riunito nel romanzo fix-up I robot non hanno la coda (Robots Have No Tails), Gnome Press, 1952; trad. Lella Pollini, Galassia 16, Casa Editrice La Tribuna, 15 Aprile/15 Maggio 1962.

  1. "Il robot vanitoso" ("The Proud Robot"), Astounding Science-Fiction ottobre 1943.
  2. "Supergallegher" ("Gallegher Plus"), Astounding Science Fiction novembre 1943.
  3. "I conquistatori del mondo" ("The World Is Mine"), Astounding Science-Fiction giugno 1943.
  4. "Ex Machina" ("Ex machina"), Astounding Science Fiction aprile 1948.
  5. "L'armadio temporale" ("The Time Locker"), Astounding Science-Fiction gennaio 1943.

Le Fortezze (Keeps)[modifica | modifica wikitesto]

Composto con C. L. Moore sotto lo pseudonimo di Lawrence O'Donnell ma in seguito accreditato al solo Kuttner. I due romanzi che compongono la serie sono autoconclusivi ma si svolgono nella medesima ambientazione.

  1. Scontro nella notte (Clash by Night), Astounding Science-Fiction marzo 1943.
  2. Furia (Fury), serializzato in tre puntate in Astounding Science Fiction maggio, giugno e luglio 1947.

Il secondo romanzo fu pubblicato in Italiano per la prima volta come Gli immortali, trad. Stanis Marvel, I Romanzi del Cosmo 10, Ponzoni Editore, marzo 1958; in seguito la dilogia è stata tradotta integralmente e pubblicata nel volume omnibus Furia, trad. Riccardo Valla, Cosmo Serie Oro. Classici della narrativa di fantascienza 6, Editrice Nord, 1972.

I Mutanti (Baldies)[modifica | modifica wikitesto]

Composto con C. L. Moore sotto lo pseudonimo di Lewis Padgett ma in seguito accreditato al solo Kuttner. Riunito dai due autori nel romanzo fix-up Mutant, Gnome Press, 1953; a partire dalla ristampa Weidenfeld & Nicolson del 1954, i cinque racconti sono unificati da una cornice narrativa composta appositamente.

La stesura definitiva del fix-up è edita in italiano come Operazione Apocalisse, trad. Stanis La Bruna, Il Girasole-Biblioteca Economica Mondadori 31, Arnoldo Mondadori Editore, 1955.

  1. "Il figlio del pifferaio" ("The Piper's Son"), Astounding Science Fiction febbraio 1945.
  2. "Tre topolini ciechi" ("Three Blind Mice"), Astounding Science Fiction giugno 1945.
  3. "Il leone e l'unicorno" ("The Lion And The Unicorn"), Astounding Science Fiction luglio 1945.
  4. "I Mendicanti Ricchi" ("Beggars in Velvet"), Astounding Science Fiction dicembre 1945.
  5. "Humpty Dumpty" "(Humpty Dumpty"), Astounding Science Fiction settembre 1953.

Hogben[modifica | modifica wikitesto]

Kuttner coniò il cognome "Hogben" nel racconto realistico autoconclusivo "The Old Army Game" (Thrilling Adventures novembre 1941), in seguito lui e Moore lo riutilizzarono per i protagonisti di un ciclo fantascientifico di cui scrissero congiuntamente il primo, terzo e quarto episodio sotto lo pseudonimo di Lewis Padgett, mentre il secondo racconto fu composto dal solo Kuttner. A differenza di quanto fatto con le saghe di Gallegher e dei Mutanti, i due autori non organizzarono mai il ciclo degli Hogben in un fix-up, bensì lo suddivisero deliberatamente in varie antologie; è stato riunito per la prima volta (con attribuzione al solo Kuttner) nel volume postumo The Hogben Chronicles (Borderland Press, 2013), che include anche "The Old Army Game" in quanto "episodio zero".

  1. "Esce il Professore" ("Exit the Professor"), Thrilling Wonder Stories ottobre 1947. Trad. Giampaolo Cossato e Sandro Sandrelli in Le grandi storie della fantascienza 9 – 1947, a cura di Isaac Asimov e Martin H. Greenberg, SIAD Edizioni, 1984.
  2. "L'occhio" ("Pile of Trouble"), Thrilling Wonder Stories aprile 1948. Ne Il twonky, il tempo e la follia, curatela e traduzione di Sandro Sandrelli, Science Fiction Book Club 41, Casa Editrice La Tribuna, 1971.
  3. "See You Later", Thrilling Wonder Stories giugno 1949.
  4. "Guerra Fredda" ("Cold War"), Thrilling Wonder Stories ottobre 1949. Trad. Giampaolo Cossato e Sandro Sandrelli in Le grandi storie della fantascienza 11 – 1949, a cura di Isaac Asimov e Martin H. Greenberg, SIAD Edizioni, 1985.

Michael Gray[modifica | modifica wikitesto]

Tetralogia di romanzi riunita nell'omnibus postumo The Novels of Michael Gray, Diversion Books, 2014.

  1. The Murder of Eleanor Pope, Permabooks, 1956.
  2. Perché ti ho uccisa (The Murder of Ann Avery), Permabooks, 1956. Trad. Laura Grimaldi, Gialli Della Maschera 4, Ponzoni Editore, 4 luglio 1958.
  3. Ecco la sua bara, signora (Murder of a Mistress), Permabooks, 1957. Trad. ignota, Il Giallo Mondadori 670, Arnoldo Mondadori Editore, 3 dicembre 1961.
  4. Nessuno mi crede (Murder of a Wife), Permabooks, 1958. Trad. ignota, Il Giallo Mondadori 626, Arnoldo Mondadori Editore, 29 gennaio 1961.

Romanzi autoconclusivi[modifica | modifica wikitesto]

Sono elencati sia i romanzi veri e propri (novel) sia i romanzi brevi (novella).

Composti dal solo Henry Kuttner[modifica | modifica wikitesto]

Collaborazioni con C. L. Moore[modifica | modifica wikitesto]

Racconti autoconclusivi[modifica | modifica wikitesto]

Data la vastità del corpus, si elencano solo i testi tradotti in Italiano o presenti nelle principali antologie in lingua originale.

Composti dal solo Henry Kuttner[modifica | modifica wikitesto]

Collaborazioni con C. L. Moore[modifica | modifica wikitesto]

  • La cerca della pietra stellare (Quest of the Starstone), Weird Tales novembre 1937, quinto episodio del ciclo di Jirel di Joiry e cross-over con quello di Northwest Smith; il resto delle due saghe è stato composto dalla sola Moore. Tradotto in Jirel di Joiry, Fantacollana 42, Editrice Nord, 1982.
  • The Devil We Know, Unknown Fantasy Fiction agosto 1941, prima edizione firmata dal solo Henry Kuttner, in seguito accreditato come collaborazione.
  • C'era uno gnomo (A Gnome There Was), Unknown Worlds ottobre 1941, prima edizione firmata come Lewis Padgett, in seguito accreditato al solo Henry Kuttner. Tradotto in Le grandi storie della fantascienza 3 – 1941 (Isaac Asimov Presents The Great Science Fiction Stories 3  – 1941, 1980), a cura di Isaac Asimov e Martin H. Greenberg, SIAD Edizioni, 1981.
  • Deadlock, Astounding Science-Fiction settembre 1942, prima edizione firmata come Lewis Padgett, in seguito accreditato al solo Henry Kuttner.
  • Il Twonky (The Twonky), Astounding Science-Fiction settembre 1942, prima edizione firmata come Lewis Padgett, in seguito accreditato al solo Henry Kuttner. Tradotto in Il twonky, il tempo e la follia, a cura di Sandro Sandrelli, SFBC 41, Casa Editrice La Tribuna, 1971[12].
  • Compliments of the Author, Unknown Worlds ottobre 1942, prima edizione firmata dal solo Henry Kuttner, in seguito accreditato a Lewis Padgett o come collaborazione.
  • Nothing But Gingerbread Left, Astounding Science-Fiction gennaio 1943, firmato dal solo Henry Kuttner ma considerato dalla critica una collaborazione con C. L. Moore;
  • Tutti smolai erano i Borogovi (Mimsy Were the Borogoves), Astounding Science-Fiction febbraio 1943, prima edizione firmata come Lewis Padgett, in seguito accreditato al solo Henry Kuttner. Tradotto in Pianeta 14, Compagnia Editoriale, 1967.
  • Shock (Shock), Astounding Science-Fiction marzo 1943, prima edizione firmata come Lewis Padgett, in seguito accreditato al solo Henry Kuttner. Tradotto in Il twonky, il tempo e la follia, a cura di Sandro Sandrelli, SFBC 41, Casa Editrice La Tribuna, 1971[12].
  • Endowment Policy, Astounding Science-Fiction agosto 1943, prima edizione firmata come Lewis Padgett, in seguito accreditato al solo Henry Kuttner;
  • Il sistema ferroso (The Iron Standard), Astounding Science Fiction dicembre 1943, prima edizione firmata come Lewis Padgett, in seguito accreditato al solo Henry Kuttner. Tradotto in Le grandi storie della fantascienza 5 – 1943 (Isaac Asimov Presents The Great Science Fiction Stories 5 – 1943, 1981), a cura di Isaac Asimov e Martin H. Greenberg, SIAD Edizioni, 1982.
  • L'ora dei fanciulli (Children's Hour), Astounding Science Fiction marzo 1944, prima edizione firmata come Lawrence O'Donnell in seguito accreditato al solo Henry Kuttner. Tradotto in Imponderabile più X, Cosmo 119, Ponzoni Editore, 1963.
  • Quando il ramoscello si spezza (When the Bough Breaks), Astounding Science Fiction novembre 1944, prima edizione firmata come Lewis Padgett, in seguito accreditato come collaborazione. Tradotto in Il twonky, il tempo e la follia, a cura di Sandro Sandrelli, SFBC 41, Casa Editrice La Tribuna, 1971[12].
  • Mimetizzazione (Camouflage), Astounding Science Fiction settembre 1945, prima edizione firmata come Lewis Padgett, in seguito accreditato al solo Henry Kuttner. Tradotto in Com'era lassù e altri racconti, Urania 348, Arnoldo Mondadori Editore, 1964.
  • Ciò che ti serve (What You Need), Astounding Science Fiction ottobre 1945, prima edizione firmata come Lewis Padgett, in seguito accreditato al solo Henry Kuttner. Tradotto in Le grandi storie della fantascienza 7 – 1945 (Isaac Asimov Presents The Great Science Fiction Stories 7 – 1945, 1982), a cura di Isaac Asimov e Martin H. Greenberg, SIAD Edizioni, 1983.
  • Line to Tomorrow, Astounding Science Fiction novembre 1945, prima edizione firmata come Lewis Padgett, in seguito accreditato al solo Henry Kuttner o come collaborazione.
  • This Is the House, Astounding Science Fiction febbraio 1946, prima edizione firmata come Lawrence O'Donnel, in seguito accreditato al solo Henry Kuttner.
  • Dark Angel, Startling Stories marzo 1946, firmato dal solo Henry Kuttner ma considerato dalla critica una collaborazione con C. L. Moore.
  • The Cure, Astounding Science Fiction maggio 1946, prima edizione firmata come Lewis Padgett, in seguito accreditato come collaborazione.
  • Rain Check, Astounding Science Fiction luglio 1946, prima edizione firmata come Lewis Padgett, in seguito accreditato al solo Henry Kuttner.
  • Tempo di vendemmia (Vintage Season), Astounding Science Fiction settembre 1946, prima edizione firmata come Lawrence O'Donnell, in seguito accreditato o a entrambi o alla sola Moore in base all'edizione. Tradotto in Racconti per le ore piccole (Stories for Late at Night, 1962), a cura di Alfred Hitchcock, Il Brivido e l'Avventura 6, Giangiacomo Feltrinelli Editore, 1962.
  • Jesting Pilot, Astounding Science Fiction maggio 1947, prima edizione firmata come Lewis Padgett, in seguito accreditato come collaborazione.
  • L'Occhio privato (Private Eye), Astounding Science Fiction gennaio 1949, prima edizione firmata come Lewis Padgett, in seguito accreditato come collaborazione. Tradotto in Le grandi storie della fantascienza 11 – 1949 (Isaac Asimov Presents The Great Science Fiction Stories 11 – 1949, 1983), a cura di Isaac Asimov e Martin H. Greenberg, SIAD Edizioni, 1985.
  • Una supposizione insensata (A Wild Surmise), in Star Science Fiction Stories 1, a cura di Frederik Pohl, Ballantine Books, 1953, firmato come collaborazione. Tradotto in La forza del sogno, a cura di Roger Caillois, Collana Fenice 5, Guanda, 1960.
  • De Profundis (De Profundis, titolo originale The Visitors), Science Fiction Quarterly maggio 1953, prima edizione firmata come C. H. Liddell, in seguito accreditato al solo Henry Kuttner. Tradotto in La nuvola, Nova SF* a. II n. 4, Libra Editrice, 1968.
  • Il trionfo del cacciatore (Home Is the Hunter), Galaxy Science Fiction luglio 1953, prima edizione firmata come collaborazione, accreditato al solo Henry Kuttner già nella pubblicazione quasi contemporanea entro l'antologia Ahead of Time. Tradotto in Galaxy Anno III-N. 5, Casa Editrice La Tribuna, 1960.
  • La polizia dello Spazio (Or Else), Amazing Stories agosto & settembre 1953, prima edizione firmata come collaborazione, accreditato al solo Henry Kuttner già nella pubblicazione quasi contemporanea entro l'antologia Ahead of Time. Tradotto in Destinazione Universo, I Gabbiani 1, Vallecchi Editore, 1957.
  • La furia (Two-Handed Engine), The Magazine of Fantasy and Science Fiction agosto 1955, firmato come collaborazione. Tradotto in Il sorriso metallico, Fantapocket 8, Longanesi & C., 1976.
  • Home There's No Returning, in No Boundaries, Ballantine Books, 1955, prima edizione firmata come collaborazione, accreditato alla sola C. L. Moore nell'antologia Asleep in Armageddon, a cura di Michael Sissons, Panther, 1962.Edizioni in antologia

Antologie curate da Kuttner e Moore[modifica | modifica wikitesto]

  • Tre volumi di collaborazioni firmati come Lewis Padgett:
  1. A Gnome There Was and Other Tales of Science Fiction and Fantasy, Simon & Schuster, 1950. Comprende nove racconti autoconclusivi e due episodi (il primo e il terzo) del ciclo degli Hogben.
  2. Scacchiera sterminata (Tomorrow and Tomorrow and the Fairy Chessmen), Gnome Press, 1951. Trad. Stanis Marvel, I Romanzi del Cosmo 8, Ponzoni Editore, gennaio 1958. Volume omnibus contenente i romanzi La scacchiera sterminata e Il tumore della Terra.
  3. Line to Tomorrow, Bantam Books, 1954. Comprende sette racconti autoconclusivi, di cui quattro già apparsi in A Gnome There Was.
  • Due volumi di collaborazioni firmati con i nomi anagrafici, editi da Ballantine Books:
  1. Ahead of Time (1953), accreditato al solo Henry Kuttner. Comprende una postfazione autobiografica, quattro racconti del solo Kuttner (fra cui il secondo episodio del ciclo degli Hogben) e sei collaborazioni con Moore.
  2. No Boundaries (1955), accreditato ad entrambi i coniugi. Comprende una postfazione biografica anonima, quattro racconti autoconclusivi e il primo episodio del ciclo degli Hogben, già apparso in A Gnome There Was.

Antologie successive alla morte di Kuttner[modifica | modifica wikitesto]

  • Due volumi a nome di Kuttner editi sempre da Ballantine Books, il secondo curato da C. L. Moore stessa:
  1. Bypass to Otherness (1961). Comprende otto collaborazioni non accreditate con Moore, fra cui il primo episodio del ciclo dei Mutanti e il quarto della saga degli Hogben.
  2. Return to Otherness (1962). Comprende i primi due episodi del ciclo di Gallegher e sei collaborazioni non accreditate con Moore, fra cui il terzo episodio del ciclo degli Hogben già apparso in A Gnome There Was.
  • Due volumi a nome di Kuttner editi da Mayflower per il mercato britannico, per lo più assemblano materiali già apparsi nei precedenti volumi statunitensi:
  1. The Best of Kuttner 1 (1965). Comprende quattro racconti del solo Kuttner, fra cui il primo episodio del ciclo di Gallegher, e undici collaborazioni non accreditate con Moore, fra cui il primo episodio del ciclo dei Mutanti e il terzo e quarto della saga degli Hogben.
  2. The Best of Kuttner 2 (1966). Comprende tre racconti del solo Kuttner e undici collaborazioni non accreditate con Moore, fra cui il romanzo breve Scontro nella notte afferente al ciclo delle Fortezze e il primo episodio del ciclo degli Hogben.
  1. The Best of Henry Kuttner (1975): comprende un'introduzione di Ray Bradbury, sei racconti del solo Kuttner (fra cui il primo episodio del ciclo di Gallegher) e undici collaborazioni con Moore (fra cui il primo e quarto episodio del ciclo degli Hogben); eccettuato il racconto "L'aureola fuorviata" ("The Misguided Halo"), tutti i testi erano già apparsi in antologie precedenti.
  2. La stagione della vendemmia (The Best of C.L. Moore, 1975): comprende un'introduzione di Lester Del Rey e una postfazione autografa di Moore, due racconti di Northwest Smith, uno di Jirel di Joiry, sei racconti autoconclusivi composti dalla sola Moore e una collaborazione non accreditata con Kuttner già apparsa in No Boundaries. Trad. Delio Zinoni e Giuseppe Lippi, Classici Urania 171, Arnoldo Mondadori Editore, giugno 1991.
  1. Clash by Night and Other Stories (1980). Comprende il romanzo breve eponimo Scontro nella notte (afferente al ciclo delle Fortezze) e quattro racconti.
  2. Chessboard Planet and Other Stories (1985). Comprende il romanzo breve eponimo La scacchiera sterminata e tre racconti.

Antologie postume ad ambo i coniugi[modifica | modifica wikitesto]

  • The Startling Worlds of Henry Kuttner, Questar, 1987. Volume omnibus contenente i romanzi The Portal in the Picture, La valle della fiamma e Il mondo oscuro.
  • Kuttner Times Three, Virgil Utter, 1988. Raccoglie tre racconti giovanili realistici mai antologizzati in precedenza, fra cui l'"episodio zero" del ciclo degli Hogben.
  • Secret of the Earth Star and Others, Starmon House, 1991. Raccoglie il romanzo breve Secret of the Earth Star e sette racconti autoconclusivi.
  • The Book of Iod, a cura di Robert M. Price, Cthulhu Cycle 7, Chaosium, 1995. Raccoglie tutti gli undici racconti legati al Ciclo di Cthulhu corredati da paratesti di Price, e include in appendice un racconto di Lin Carter che si riconnette alla produzione di Kuttner.
  • Due volumi monografici editi da Centipede Press:
  1. Two-Handed Engine: The Selected Short Fiction of Henry Kuttner & C.L. Moore, 2005. Raccoglie trentasei collaborazioni miscellanee.
  2. Henry Kuttner, Masters of the Weird Tale, 2011. Raccoglie ventinove racconti dell'orrore, fra cui tre testi del Ciclo di Cthulhu, uno del principe Raynor, una collaborazione con Bloch e una con Moore, con prefazione di Stefan Dziemianowicz e Robert Morrish.
  1. Detour to Otherness (2010). Raccoglie ventiquattro collaborazioni fra Kuttner e Moore composte fra 1940 e 1958, con una prefazione di Robert Silverberg e una postfazione di Fredrik Pohl.
  2. Terror in the House: The Early Kuttner, Volume One (2010). Comprende quaranta racconti dell'orrore composti fra 1936 e 1939 (inclusi nove del Ciclo di Cthulhu), con prefazioni di Richard Matheson e Gary G. Roberts.
  3. Thunder in the Void (2011). Comprende il romanzo breve Crypt-City of the Deathless One e quattordici racconti di fantascienza composti fra 1937 e 1950 (fra cui una collaborazione con Moore e un inedito), con prefazione di Mike Resnick.
  4. The Watcher at the Door: The Early Henry Kuttner, Volume Two (2016). Comprende trenta racconti di vario genere composti fra 1937 e 1940 (fra cui una collaborazione con Moore), con prefazioni di Robert Madle e Gary G. Roberts.

Antologie create per il mercato italiano[modifica | modifica wikitesto]

Adattamenti audiovisivi[modifica | modifica wikitesto]

Le seguenti opere di Kuttner (da solo o in collaborazione con Moore) sono state adattate in film o telefilm:

Pseudonimi[modifica | modifica wikitesto]

  • Edward J. Bellin
  • Paul Edmonds
  • Noel Gardner
  • Will Garth
  • James Hall
  • Keith Hammond
  • Hudson Hastings
  • Peter Horn
  • Kelvin Kent
  • Robert O. Kenyon
  • C. H. Liddell
  • Hugh Maepenn
  • Scott Morgan
  • Lawrence O'Donnell
  • Lewis Padgett
  • Woodrow Wilson Smith
  • Charles Stoddard

Riconoscimenti e premi[modifica | modifica wikitesto]

Si elencano solo le vittorie e non anche le candidature.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Bibliografia italiana di Henry Kuttner, su Catalogo Vegetti della letteratura fantastica, Fantascienza.com. (aggiornato fino al gennaio 2010)
  2. ^ Stando a ciò che riferisce Robert Bloch nella sua autobiografia Once Around The Bloch (1995).
  3. ^ Leigh Brackett "My Friend, Henry Kuttner." in Etchings and Odysseys 4 (1984), p. 10.
  4. ^ Bibliografia di Kuttner nella Science Fiction Encyclopedia, su sf-encyclopedia.com.
  5. ^ J. Vernon Shea, "Henry Kuttner: A Memoir" in Etchings and Odysseys 4 (1984), p. 9
  6. ^ Ramsey, p. 122.
  7. ^ Ray Bradbury, "Introduction: Henry Kuttner: A Neglected Master." in The Best of Henry Kuttner, Garden City, NY: Doubleday, 1975, pp. vii–xii. "Pomegranate" è a p. vii; Shawn Ramsey, "Henry Kuttner's Cthulhu Mythos Fiction: An Overview", in The Horror of It All, Robert M. Price, ed.
  8. ^ Mary Elizabeth Counselman, "Hank and Weird Tales" in Etchings and Odysseys 4 (1984), p. 38
  9. ^ a b Questor acconto afferisce sia al ciclo dei Miti di Cthulhu sia alla saga di Elak di Atlantide.
  10. ^ Introduzione di C. L. Moore a Robots Have No Tails, Lancer Books, 1973.
  11. ^ Voce dedicata a "The Old Army Game" nell'Internet Science Fiction Data Base., su isfdb.org.
  12. ^ a b c d e Scheda de "Il twonky, il tempo, la follia" nell'Internet Speculative Fiction Data Base., su isfdb.org.
  13. ^ Sche da di "Housing Problem" nell'Internet Speculative Fiction Data Base, su isfdb.org.
  14. ^ Scheda di "Absalom" sull'Internet Speculative Fiction Data Base., su isfdb.org.
  15. ^ Il twonky, il tempo e la follia, su fantascienza.com.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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