L. Sprague de Camp

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Lyon Sprague de Camp

Lyon Sprague de Camp (IPA: [ˌspreɪɡ dəˈkæmp]) (New York, 27 novembre 1907Plano, 6 novembre 2000) è stato uno scrittore statunitense.

Nella sua carriera, durata oltre cinquant'anni, ha scritto libri di vario genere, soprattutto romanzi di fantascienza e fantasy, ma anche opere non di genere e saggistica, come biografie di autori fantasy.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Robert A. Heinlein, L. Sprague de Camp e Isaac Asimov, Philadelphia Naval Shipyard, 1944.

De Camp nacque a New York. Dopo aver studiato come ingegnere aeronautico, si laureò al California Institute of Technology nel 1930 e conseguì un Master's degree (equivalente alla laurea magistrale italiana) in ingegneria allo Stevens Institute of Technology nel 1933.

Durante la seconda guerra mondiale de Camp fu in servizio al Philadelphia Naval Shipyard con due altri autori di punta dell'Età d'oro della fantascienza, Isaac Asimov e Robert Heinlein. Raggiunse il grado di tenente di vascello nella Naval Reserve.

Fece parte del club letterario maschile noto come Trap Door Spiders, che più tardi fu di ispirazione per il Club dei Vedovi Neri, un gruppo di persone dedite a risolvere gialli e misteri, protagonista di svariati racconti di Isaac Asimov. Lo stesso de Camp fu d'ispirazione per il personaggio di Geoffrey Avalon. Fu anche membro del Swordsmen and Sorcerers' Guild of America (SAGA), un gruppo di scrittori fantasy fondato negli anni sessanta; alcune opere del gruppo furono poi raccolte nelle antologie Flashing Swords!, curate da Lin Carter. Il suo romanzo L'abisso del passato fu uno dei primi romanzi moderni di storia alternativa e concorse a definire il genere[1]. Oltre a scrivere opere di fantascienza, de Camp fu anche biografo di Robert Ervin Howard e di H. P. Lovecraft.

Sposò Catherine Crook nel 1940. I de Camp si trasferirono a Plano, Texas nel 1989, dove de Camp morì il 6 novembre 2000, sette mesi dopo la morte della moglie, che gli era stata a fianco per oltre sessant'anni. Le loro ceneri si trovano all'Arlington National Cemetery.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Per ogni testo si indica la prima edizione nell'originale inglese e la prima traduzione in lingua italiana. Le serie di romanzi e racconti interconnessi sono elencate cronologicamente.

Johnny Black[modifica | modifica wikitesto]

Quattro racconti mai riuniti in volume dedicato.

  1. "The Command", in Astounding Science-Fiction ottobre 1938.
  2. "The Incorrigible", in Astounding Science-Fiction gennaio 1939.
  3. "The Emancipated", in Astounding Science-Fiction marzo 1940.
  4. "Potenziamento" ("The Exalted"), in Astounding Science-Fiction novembre 1940. Trad. Roberta Rambelli nell'antologia Le grandi storie della fantascienza 2 (1940), a cura di Isaac Asimov e Martin H. Greenberg, SIAD Edizioni, 1980.

L'Incantatore incompleto[modifica | modifica wikitesto]

Serie originale[modifica | modifica wikitesto]

De Camp creò questo ciclo in collaborazione con Fletcher Pratt e assieme i due composero cinque romanzi brevi apparsi su rivista, il terzo dei quali espanso a romanzo nella prima edizione in volume:

  1. Apprendisti stregoni (The Roaring Trumpet), in Unknown Fantasy Fiction maggio 1940. Trad. Graziano Ricci, I Romanzi del Cosmo 164, Ponzoni Editore, 1 febbraio 1965.
  2. Ritorna Harold Shea (The Mathematics of Magic), in Unknown agosto 1940. Trad. Graziano Ricci, I Romanzi del Cosmo 164, Ponzoni Editore, 15 febbraio 1965.
  3. Il castello d'acciaio (The Castle of Iron), in Unknown Fantasy Fiction aprile 1941, revisionato ed espanso per l'edizione in volume Gnome Press, 1950. Trad. Paolo Paoloni, Gli Esploratori dello Spazio. Fantascienza 4, Editrice Romana Periodici, 1 marzo 1962.
  4. Il muro dei serpenti (The Wall of Serpents), in Fantasy Fiction giugno 1953. Trad. Filippo Raffaelli, I Romanzi del Cosmo 168, Ponzoni Editore, 1 aprile 1965.
  5. The Green Magician, in Beyond Fantasy Fiction novembre 1954.

I quattro romanzi brevi sono anche apparsi combinati in due romanzi fix-up: il primo e il secondo episodio come The Incomplete Enchanter (Henry Holt, 1941), il quarto e il quinto come The Wall of Serpents (Avalon Books, 1960). Successive edizioni hanno riunito i primi tre episodi con il titolo di The Compleat Enchanter (Nelson Doubleday, 1975) e gli ultimi due come The Enchanter Compleated (Sphere Books, 1980). La prima edizione integrale in volume omnibus è stata The Intrepid Enchanter: The Complete Magical Misadventures of Harold Shea (Sphere Books, 1988).

I primi quattro episodi sono stati pubblicati in italiano congiuntamente entro l'omnibus Il castello d'acciaio, trad. Giusi Riverso, Fantacollana 11, Editrice Nord, 1975; in tale edizione i primi due romanzi brevi appaiono combinati con il titolo de L'incantatore incompleto. Il quinto episodio resta inedito.

Contributi di altri autori[modifica | modifica wikitesto]

Diversi decenni dopo la morte di Pratt, de Camp autorizzò altri scrittori coordinati da Christopher Stasheff a espandere la serie con sette nuovi racconti, che vennero sistematizzati nelle raccolte L'incantatore rinato (The Enchanter Reborn, Baen Books, 1992) e The Exotic Enchanter (Bean Books, 1995). Per l'occasione de Camp stesso compose a sua volta due ulteriori episodi, uno per ciascuna delle due antologie:

Questi due nuovi racconti sono stati riuniti per la prima volta alla pentalogia originale nell'omnibus The Mathematics of Magic: The Enchanter Stories of de Camp and Pratt, NESFA Press, 2007.

Probabilità Zero[modifica | modifica wikitesto]

Quattro racconti riuniti nella raccolta Scribblings, Boskone 9, NESFA Press, 1972.

  1. "Some Curious Effects of Time Travel", in Astounding Science-Fiction aprile 1942.
  2. "The Anecdote of the Negative Wugug", in Astounding Science-Fiction agosto 1942.
  3. "The Anecdote of the Movable Ears", in Astounding Science-Fiction febbraio 1943.
  4. "The Lusts of Professor Adams", composto appositamente per Scribblings, Boskone 9, NESFA Press, 1972.

Viagens Interplanetarias[modifica | modifica wikitesto]

La saga consiste di tredici romanzi e otto racconti, organizzati in base all'ambientazione in quattro sotto-serie; ciascuna sequenza è elencata in base alla cronologia interna fissata dall'autore.

Ciclo di Krishna[modifica | modifica wikitesto]

  1. Il pianeta dei folli (The Queen of Zamba o Cosmic Manhunt o A Planet Called Krishna), serializzato in due puntate in Astounding Science Fiction agosto e settembre 1949; prima edizione in volume nel tomo doppio Cosmic Manhunt / Ring Around the Sun, Ace Double D-61, Ace Books, 1961. Trad. Gian Luigi Gonano, Gamma 23 anno III, Edizioni dello Scorpione, 1967.
  2. The Hand of Zei (o The Floating Continent), serializzato in quattro puntate in Astounding Science Fiction ottobre, novembre e dicembre 1950 e gennaio 1951; espanso e ripubblicato diviso nei due tomi The Search for Zei e The Hand of Zei, Avalon Books, 1962-1963; la stesura espansa è riunita in tomo unico a partire dall'edizione Owlswick Press, 1982.
  3. The Hostage of Zir, Berkley/Putnam, 1977.
  4. The Virgin of Zesh, in Thrilling Wonder Stories febbraio 1953; prima edizione in volume nel tomo doppio The Virgin & The Wheels, Popular Library, 1976.
  5. La torre di Zanid (The Tower Of Zanid), serializzato in quattro puntate in Science Fiction Stories maggio, giugno, luglio e agosto 1958; prima edizione in volume Avalon Books, 1958. Trad. Vanna Lombardi, Galassia 6, Casa Editrice La Tribuna, 15 giugno-15 luglio 1961.
  6. The Prisoner of Zhamanak, Phantasia Press, 1982.
  7. The Bones of Zora, Phantasia Press, 1983. Collaborazione con Catherine Crook de Camp.
  8. The Swords of Zinjaban, Baen Books, 1991. Collaborazione con Catherine Crook de Camp.

Ciclo di Kukulkan[modifica | modifica wikitesto]

Dilogia composta con Catherine Crook de Camp.

  1. Le pietre di Nomuru (The Stones of Nomuru), Starblaze, 1988. Trad. Paola Andreaus, Urania 1198, Arnoldo Mondadori Editore, 7 Febbraio 1993.
  2. The Venom Trees of Sunga, Del Rey / Ballantine, 1992.

Ciclo di Ormazd[modifica | modifica wikitesto]

Ciclo dei Creatori di continenti[modifica | modifica wikitesto]

Una sequenza di due romanzi brevi e sei racconti sistematizzati da de Camp nell'antologia Creatori di continenti (The Continent Makers and Other Tales of the Viagens), Twayne Publishers, 1953; trad. Franco Giambalvo, I Libri di Robot 13, Armenia Editore, giugno 1979.

  1. "I denti dell'ispettore. 2054-2088 d.C." ("The Inspector's Teeth"), in Astounding Science Fiction aprile 1950. Ambientato sulla Terra.
  2. "Collezione estiva. 2104-2128 d.C." ("Summer Wear"), in Startling Stories marzo 1950. Ambientato fra Terra e Osiris.
  3. "Finiti. 2114-2140 d.C." ("Finished"), in Astounding Science Fiction novembre 1949. Ambientato su Krishna.
  4. "Il dio terrestre. 2117 d.C." ("The Galton Whistle"), composto appositamente per The Continent Makers and Other Tales of the Viagens, Twayne Publishers, 1953. Ambientato su Vishnu.
  5. "Il complotto delle gallette. 2120 d.C." ("The Animalcracker Plot"), in Astounding Science Fiction luglio 1949. Ambientato su Vishnu.
  6. "Il blues del mandriano. 2135-2148 d.C." ("Git Along"), in Astounding Science Fiction agosto 1950. Ambientato su Osiris.
  7. Moto perpetuo. 2137 d. C. (Perpetual Motion), in Future Combined with Science Fiction Stories settembre-ottobre 1950. Ambientato su Krishna.
  8. I fabbricacontinenti. 2153 d.C. (The Continent Makers), in Thrilling Wonder Stories aprile 1951. Ambientato sulla Terra.

Altri racconti[modifica | modifica wikitesto]

Afferiscono alla saga anche due racconti mai sistematizzati in un volume tematico:

Tales from Gavagan's Bar[modifica | modifica wikitesto]

Serie creata con Fletcher Pratt, consisteva in origine di undici racconti pubblicati su rivista o in antologia fra l'inverno del 1950 e la primavera del 1953 e raccolti assieme a tredici testi inediti (di cui uno prefatorio) nell'antologia Tales from Gavagan's Bar, Twayne Publishers, 1953; la riedizione estesa Owlswick Press, 1978, aggiunge al volume sei ulteriori episodi (di cui uno inedito) composti fra l'estate del 1953 e la scomparsa di Pratt nel 1956 e un'appendice di de Camp realizzata ex novo, per un totale di trentuno testi.

Contributi di altri autori[modifica | modifica wikitesto]

Dopo la morte di de Camp lo scrittore Michael F. Flynn ha composto un racconto cross-over fra la saga del Bar di Gavagan e quella di W. Wilson Newbury, comparso in un'antologia di "tributi" all'opera di de Camp:

  • "The Ensorcelled ATM", nell'antologia The Enchanter Completed: A Tribute Anthology for L. Sprague de Camp, a cura di Harry Turtledove, Baen Books, 2005.

Pusad[modifica | modifica wikitesto]

La serie ebbe origine da un romanzo autonomo cui de Camp affiancò poi tre racconti complementari, uno dei quali divenne successivamente il primo episodio su cinque di una sotto-serie autonoma:

Saga di Vakar di Lorsk[modifica | modifica wikitesto]

Saga di Gezun di Lorsk[modifica | modifica wikitesto]

Si svolge esplicitamente varie generazioni dopo il romanzo.

  1. "The Owl and the Ape", in Imagination novembre 1951.
  2. "The Hungry Hercynian", in Universe Science Fiction dicembre 1953.
  3. "Ka il terribile" ("Ka the Appalling"), in Fantastic Universe agosto 1958. Trad. Roberta Rambelli nell'antologia Fantasy, a cura di Sandro Pergameno, Grandi Opere Nord 11, Editrice Nord, 1985.
  4. "Il toro e il tappeto" ("The Rug and the Bull"), nell'antologia Flashing Swords! 2, a cura di Lin Carter, Doubleday, 1973. Trad. Roberta Rambelli in Heroic Fantasy. Il meglio della fantasia eroica moderna, Enciclopedia della Fantascienza 4, Fanucci Editore, 1979.
  5. "The Stone of the Witch-Queen", in Weirdbook 12, anno 1977.

Racconti autoconclusivi[modifica | modifica wikitesto]

Il primo racconto è grossomodo contemporaneo alla saga di Gezun di Lorsk, il secondo è l'ultimo nella cronologica interna.

Il romanzo e i tre racconti composti per primi (quindi i due autoconclusivi e la prima avventura di Gezun di Lorsk) furono riuniti da de Camp stesso nell'antologia The Tritonian Ring and Other Pusadian Tales (Twayne Publishers, 1953), i rimanenti quattro racconti di Gezun sono rimasti sparsi in varie raccolte.

Conan il barbaro[modifica | modifica wikitesto]

De Camp fu il primo curatore editoriale ad allestire un'edizione in volume del ciclo di Conan il cimmero, composto da Robert E. Howard e apparso sulla rivista Weird Tales negli anni Trenta. De Camp tuttavia non antologizzò i testi originali di Howard, bensì revisionò e alterò numerosi racconti per organizzare la serie attorno a una trama orizzontale marcata, quando in realtà l'autore l'aveva deliberatamente composta in ordine anacronico; egli inoltre compose di proprio pugno numerosi materiali aggiuntivi, così da colmare le ellissi temporali della sua cronologia ipotetica. In totale, questa versione rimaneggiata del ciclo di Conan è stata prodotta nell'arco di tre fasi.

Eptalogia Gnome Press[modifica | modifica wikitesto]

La prima ristampa in assoluto della saga di Conan apparve negli anni Cinquanta e consistette di cinque volumi principali contenenti tutti i diciannove testi brevi e l'unico romanzo composti da Howard (con l'eccezione del racconto "La valle delle donne perdute", il cui testo inedito sarebbe stato ritrovato solo nel 1967) e due volumi ulteriori comprendenti rispettivamente un romanzo originale, composto dallo scrittore svedese Björn Nyberg, e quattro testi realistici di Howard riscritti da de Camp stesso con un procedimento di pastiche, così da tramutarli in avventure aggiuntive di Conan.

  1. The Coming of Conan, 1953. Comprende un saggio, tre racconti di Kull di Valusia (personaggio le cui vicende precedono cronologicamente quelle di Conan[3]) e cinque racconti di Conan.
  2. Conan the Barbarian, 1954. Comprende cinque racconti.
  3. The Sword of Conan, 1952. Comprende due racconti e due romanzi brevi.
  4. King Conan, 1953. Comprende tre racconti e due romanzi brevi (di cui Il Tesoro di Tranicos fu così pesantemente revisionato da de Camp da costituire, di fatto, un pastiche).
  5. Conan the Conqueror (titolo originale di Howard The Hour of the Dragon), 1950. Romanzo "canonico" composto da Howard.
  6. The Return of Conan, 1957. Romanzo "apocrifo" composto da Björn Nyberg e revisionato da de Camp.
  7. Tales of Conan, 1955. Raccolta dei due romanzi brevi e due racconti pastiche.

Questa prima edizione non è mai stata tradotta in italiano, tuttavia la struttura generale dei primi cinque volumi (testi originali di Howard revisionati da de Camp e disposti secondo la cronologia di de Camp) è stata riproposta nella raccolta in due tomi Tutti i cicli fantastici di Robert E. Howard Tomi I e II – Il ciclo di Conan, a cura di Gianni Pilo, Grandi Tascabili Economici 321 e 322, Newton Compton Editori, 1995: tale edizione italiana si differenzia dalla raccolta Gnome Press per l'inclusione dei racconti "La valle delle donne perdute" e "Il Palazzo dei Morti" (un pastiche di de Camp contenente anche del testo howardiano autentico).

Dodecalogia Lancer Books / Ace Books[modifica | modifica wikitesto]

Alla metà degli anni Sessanta l'edizione Gnome Press venne riproposta da Lancer Books (che fallì in corso d'opera e venne rilevata da Ace Books) e de Camp approfittò di questa ristampa per espandere ulteriormente la serie di concerto con il suo collaboratore Lin Carter. Il risultato del progetto furono dodici volumi comprendenti il romanzo e i diciannove testi brevi originali di Howard, dodici testi brevi pastiche ricavati da de Camp e Carter da materiale howardiano, e sei racconti e quattro romanzi completamente "apocrifi". L'intera serie è stata tradotta in italiano da Editrice Nord entro le collane Arcano e Fantacollana e successivamente ristampata in Grandi Opere Nord 15 e 16 (due omnibus cartonati da sei volumi ciascuno) e poi ancora in Tascabili Super Omnibus 5, 6, 7 e 8 (quattro omnibus in brossura da tre volumi ciascuno).

  1. Conan! (Conan), 1967. Trad. Giusi Riverso, Fantacollana 13, Editrice Nord, 1976. Raccolta di tre racconti di Howard, due racconti pastiche di de Camp e/o Carter e due racconti apocrifi.
  2. Conan di Cimmeria (Conan of Cimmeria), 1969. Trad. Luigi Staffilano, Fantacollana 24, Editrice Nord, 1978. Raccolta di due racconti di Howard, tre racconti pastiche di de Camp e/o Carter e tre racconti apocrifi.
  3. Conan il Pirata (Conan the Freebooter), 1968. Trad. Roberta Rambelli, Fantacollana 26, Editrice Nord, 1979. Raccolta di tre racconti di Howard e due racconti pastiche di de Camp.
  4. Conan lo zingaro (Conan the Wanderer), 1968. Trad. Roberta Rambelli, Fantacollana 31, Editrice Nord, 1980. Raccolta di due racconti di Howard, un racconto pastiche di de Camp e un racconto apocrifo di de Camp e Carter.
  5. Conan l'Avventuriero (Conan the Adventurer), 1966. Trad. Luigi Staffilano, Fantacollana 5, Editrice Nord, 1974. Raccolta di un romanzo breve e due racconti di Howard e un racconto pastiche di de Camp.
  6. Conan il bucaniere (Conan the Buccaneer), 1971. Trad. di Giampaolo Cossato e Sandro Sandrelli, Fantacollana 41, Editrice Nord, 1982. Romanzo "apocrifo" composto da de Camp e Carter.
  7. Conan il Guerriero (Conan the Warrior), 1967. Trad. Roberta Rambelli, Fantacollana 36, Editrice Nord, 1981. Raccolta di due romanzi brevi e un racconto di Howard (in questo caso de Camp figura solo come curatore).
  8. Conan l'usurpatore (Conan the Usurper), 1967. Trad. Giusi Riverso, Fantacollana 19, Editrice Nord, 1977. Raccolta di due racconti di Howard e due pastiche (un racconto e un romanzo breve) di de Camp.
  9. Conan il conquistatore (Conan the Conqueror già The Hour of the Dragon), 1967. Trad. Riccardo Valla e Gaetano Luigi Staffilano, Arcano 5, Editrice Nord, 1972. Romanzo "canonico" composto da Howard.
  10. Conan il vendicatore (Conan the Avenger; già The Return of Conan), 1968. Trad. Giampaolo Cossato e Sandro Sandrelli nell'omnibus L'era Hyboriana di Conan il Cimmero, Fantacollana 40, Editrice Nord, 1981. Romanzo "apocrifo" composto da Björn Nyberg e revisionato da de Camp.
  11. Conan di Aquilonia (Conan of Aquilonia), 1977. Trad. Giampaolo Cossato e Sandro Sandrelli nell'omnibus L'era Hyboriana di Conan il Cimmero, Fantacollana 40, Editrice Nord, 1981. Romanzo fix-up di quattro racconti "apocrifi" composti da de Camp e Carter.
  12. Conan delle Isole (Conan of the Isles), 1968. Trad. Giampaolo Cossato e Sandro Sandrelli nell'omnibus L'era Hyboriana di Conan il Cimmero, Fantacollana 40, Editrice Nord, 1981. Romanzo "apocrifo" composto da de Camp e Carter.

Apocrifi Bantam Books[modifica | modifica wikitesto]

Subito dopo aver terminato la dodecalogia per Ace Books, de Camp curò per Bantam Books sette ulteriori volumi di apocrifi (una raccolta di racconti e sei romanzi), quattro dei quali composti da lui stesso: i primi sei testi si inseriscono come midquel nella dodecalogia principale, il settimo adatta in prosa il film Conan il Barbaro, il cui intreccio costituisce una libera reinterpretazione degli eventi narrati in Conan!. Arnoldo Mondadori Editore ha tradotto in italiano cinque romanzi entro la collana Oscar Fantascienza e il sesto nel periodico per edicola Urania Fantasy; l'adattamento del film è invece inedito.

  1. Conan il barbaro (Conan the Swordman), 1978. Trad. Giuseppe Lippi, Oscar Fantascienza 28 [1262], Arnoldo Mondadori Editore, 1980. Antologia di sette racconti composti da L. Sprague de Camp, Björn Nyberg e Lin Carter.
  2. Conan il liberatore (Conan the Liberator), 1979. Trad. Giuseppe Lippi, Oscar Fantascienza 29 [1326], Arnoldo Mondadori Editore, 1981. Romanzo composto da L. Sprague de Camp e Lin Carter.
  3. Conan e la spada di Skelos (Conan: The Sword of Skelos), 1979. Trad. Stefano Di Marino, Urania Fantasy 45, Arnoldo Mondadori Editore, febbraio 1992. Romanzo composto da Andrew J. Offutt.[4]
  4. Conan e la strada dei re (Conan: The Road of Kings), 1979. Trad. Giuseppe Lippi, Oscar Fantascienza 38 [1630], Arnoldo Mondadori Editore, 1983. Romanzo composto da Karl Edward Wagner.
  5. Conan e il Dio-ragno (Conan and the Spider God), 1980. Trad. Giuseppe Lippi, Oscar Fantascienza 50 [1837], Arnoldo Mondadori Editore, 1985. Romanzo composto da L. Sprague de Camp.
  6. Conan il ribelle (Conan the Rebel), 1980. Trad. Giuseppe Lippi, Oscar Fantascienza 43 [1742], Arnoldo Mondadori Editore, 1984. Romanzo composto da Poul Anderson.
  7. Conan the Barbarian, 1982. Novellizzazione di L. Sprague de Camp e Lin Carter del film Conan il Barbaro (1982) sceneggiato da Oliver Stone e John Milius.

Novaria[modifica | modifica wikitesto]

La saga consiste di sei romanzi e un racconto, organizzati in base alla cronologia interna in tre sotto-serie.

Prequel autoconclusivi[modifica | modifica wikitesto]

Trilogia del Re Riluttante[modifica | modifica wikitesto]

  1. La torre di Goblin (The Goblin Tower), Pyramid Books, 1968. Trad. Riccardo Valla e Gaetano Luigi Staffilano, Arcano 1, Editrice Nord, 1971.
  2. Jorian di Jiraz (The Clocks of Iraz), Pyramid Books, 1971. Trad. Gabriele Tamburini, Fantacollana 6, Editrice Nord, 1974.
  3. Il re non decapitato (The Unbeheaded King), Del Rey Books, 1983. Trad. Annarita Guarnieri, Fantacollana 56, Editrice Nord, 1984.

I tre romanzi sono stati riuniti per la prima volta nell'omnibus The Reluctant King, Doubleday, 1983, edito in italiano come Jorian re di Iraz, Tascabili Omnibus 11, Editrice Nord, 1994.

Dilogia di Kerin[modifica | modifica wikitesto]

  1. The Honorable Barbarian, Del Rey Books, 1989.
  2. The Sedulous Sprite, composto negli anni Novanta, inedito.

Il romanziere e critico Darrell Schweitzer ha dichiarato che de Camp riuscì a completare The Sedulous Sprite poco prima di morire, ma i suoi eredi considerarono il romanzo di qualità troppo bassa per poter essere pubblicato.

Ciclo di Cthulhu[modifica | modifica wikitesto]

De Camp ha contribuito alla composizione a più mani di una possibile versione del Necronomicon, l'immaginario grimorio inventato da H. P. Lovecraft nei suoi racconti dell'orrore afferenti al Ciclo di Cthulhu. Il testo realizzato da de Camp e dai suoi collaboratori è intitolato Al Azif (che nella finzione narrativa è l'originario titolo arabo del Necronomicon) e comprende una finta nota editoriale di de Camp stesso, il quale spiega che il volume duplica fedelmente un manoscritto iracheno vergato nell'alfabeto locale del villaggio di Duria (in realtà una lingua artificiale creata dal collettivo di autori).

  • Al Azif, Owlswick Press, 1973. Collaborazione con Bob Dills, Frank Halpern, J. B. Post e George H. Scithers firmata con lo pseudonimo collettivo di Abdul Alhazred.

W. Wilson Newbury[modifica | modifica wikitesto]

Ciclo di quindici racconti riuniti dall'autore nell'antologia The Purple Pterodactyls, Phantasia Press, 1980.

  1. "Una notte a Providence" ("Balsamo's Mirror"), in The Magazine of Fantasy and Science Fiction giugno 1976. Trad. Antonella Pieretti in Millemondinverno 1990: 19 racconti, Urania Millemondi 38, Arnoldo Mondadori Editore, novembre 1990.
  2. "La lampada di Atlantide" ("The Lamp from Atlantis"), in The Magazine of Fantasy and Science Fiction marzo 1975. Trad. Claudia Verpelli nell'antologia Nelle mani degli dei entro il volume doppio Fantasy Inverno 1992. La figlia della strega e 12 racconti di fantasy, Speciali Fantasy 2, Arnoldo Mondadori Editore, novembre 1992.
  3. "Algy", in Fantastic agosto 1976.
  4. "Il menhir" ("The Menhir"), in The Magazine of Fantasy and Science Fiction maggio 1977. Trad. Flavia Melchionna in Millemondi Primavera 1997: Il regno del crepuscolo, Urania Millemondi 10, Arnoldo Mondadori Editore, marzo 1997.
  5. "Darius", in Escape! 1, autunno 1977.
  6. "United Imp", in The Magazine of Fantasy and Science Fiction dicembre 1977.
  7. "Tiki" ("Tiki"), in The Magazine of Fantasy and Science Fiction febbraio 1977. Trad. Lydia Di Marco in Millemondiestate 1991: 2 romanzi brevi e 16 racconti, Urania Millemondi 39, Arnoldo Mondadori Editore, maggio 1991.
  8. "Far Babylon", in Fantasy Crossroads 8, maggio 1976.
  9. "The Yellow Man", in The Magazine of Fantasy and Science Fiction dicembre 1978.
  10. "Serpenti per posta" ("A Sending of Serpents"), in The Magazine of Fantasy and Science Fiction dicembre 1979. Trad. Laura Serra, serializzato in due puntate in appendice a Urania 831 e 832, Arnoldo Mondadori Editore, 13 aprile e 20 aprile 1980.
  11. "The Huns", in The Magazine of Fantasy and Science Fiction maggio 1978.
  12. "Pterodattili viola" ("The Purple Pterodactyls"), in The Magazine of Fantasy and Science Fiction agosto 1976. Trad. Gaetano Staffilano in Millemondinverno 1988: 3 Romanzi brevi e 12 Racconti, Urania Millemondi 34, Arnoldo Mondadori Editore, novembre 1988.
  13. "Dead Man's Chest", in The Magazine of Fantasy and Science Fiction settembre 1977.
  14. "The Figurine", in Fantastic febbraio 1977.
  15. "Priapus", in Fantastic dicembre 1977.

Contributi di altri autori[modifica | modifica wikitesto]

Dopo la morte di de Camp lo scrittore Michael F. Flynn ha composto un racconto cross-over fra la saga di W. Wilson Newbury e quella del Bar di Gavagan, comparso in un'antologia di "tributi" all'opera di de Camp:

  • "The Ensorcelled ATM", nell'antologia The Enchanter Completed: A Tribute Anthology for L. Sprague de Camp, a cura di Harry Turtledove, Baen Books, 2005.

Marko Prokopiu[modifica | modifica wikitesto]

Due romanzi brevi combinati dall'autore nel romanzo fix-up The Great Fetish, Doubleday, 1978.

  1. Miscredente in mongolfiera (Heretic in a Balloon), in Isaac Asimov's Science Fiction Magazine inverno 1977. Trad. Lea Grevi, La Rivista di Isaac Asimov 4, Arnoldo Mondadori Editore, inverno 1978.
  2. Le streghe di Manhattan (The Witches of Manhattan), in Isaac Asimov's Science Fiction Magazine gennaio-febbraio 1978. Trad. Lea Grevi, La Rivista di Isaac Asimov 5, Arnoldo Mondadori Editore, marzo 1979.

Neo Napoli[modifica | modifica wikitesto]

Dilogia composta con Catherine Crook de Camp.

  1. The Incorporated Knight, Phantasia Press, 1987.
  2. La dama bizzarra (The Pixilated Peeress), Del Rey Books, 1991. Trad. Maurizio Carità nel volume doppio Fantasy Estate 1993. Dame e sortilegi, Speciali Fantasy 3, Arnoldo Mondadori Editore, maggio 1993.

Quattro capitoli del romanzo The Incorporated Knight erano stati precedentemente pubblicati come racconti autonomi:

Reginald Rivers[modifica | modifica wikitesto]

De Camp creò il personaggio in un racconto autoconclusivo del 1956 e nei primi anni Novanta lo ripropose in nove nuovi episodi, riuniti quasi tutti nel volume tematico Rivers of Time, Baen Books, 1993.

  1. "Caccia al dinosauro" ("A Gun for Dinosaur"), in Galaxy Science Fiction marzo 1956. Trad. ignoto, Galaxy a. II n. 8, Casa Editrice La Tribuna, 1959.
  2. "The Cayuse", in Escape! 1, anno 1993.
  3. "Alla ricerca del saladrillo" ("Crocamander Quest"), nell'antologia The Ultimate Dinosaur, a cura di Byron Preiss e Robert Silverberg, Bantam Spectra, 1992. Trad. Piero Anselmi nell'antologia Dinosauri, Le Edizioni del Giallo, Arnoldo Mondadori Editore, 1992.
  4. "Miocene Romance", composto appositamente per Rivers of Time, Baen Books, 1993.
  5. "The Synthetic Barbarian", in Isaac Asimov's Science Fiction Magazine settembre 1992.
  6. "L'illusione satanica" ("The Satanic Illusion"), in Isaac Asimov's Science Fiction Magazine novembre 1992. Trad. Debora Bergamini, Isaac Asimov Science Fiction Magazine 6, Telemaco, settembre 1993.
  7. "Il grande splash" ("The Big Splash"), in Isaac Asimov's Science Fiction Magazine giugno 1992. Trad. Mirko Tavosanis, Isaac Asimov Science Fiction Magazine 6, Telemaco, settembre 1993.
  8. "The Mislaid Mastodon", in Analog Science Fiction and Fact maggio 1993.
  9. "The Honeymoon Dragon", composto appositamente per Rivers of Time, Baen Books, 1993.

Il decimo racconto rimase escluso dalla raccolta:

Contributi di altri autori[modifica | modifica wikitesto]

Dopo la morte di de Camp lo scrittore Chris Bunch ha composto un racconto "apocrifo" della saga di Reginald Rivers, comparso in un'antologia di "tributi" all'opera di de Camp:

  • "Gun, Not for Dinosaur", nell'antologia The Enchanter Completed: A Tribute Anthology for L. Sprague de Camp, a cura di Harry Turtledove, Baen Books, 2005.

Romanzi autoconclusivi[modifica | modifica wikitesto]

Sono elencati sia i romanzi veri e propri (novel) sia i romanzi brevi (novella).

Saggistica[modifica | modifica wikitesto]

Premi[modifica | modifica wikitesto]

Nel corso della sua carriera, de Camp è stato insignito di numerosi premi, tra i quali alcuni dei più prestigiosi come il Premio Nebula, per il miglior romanzo di fantascienza dell'anno, il Premio Hugo e il Premio Gandalf.

  • 1953 - International Fantasy Award
  • 1965 - Invisible Little Man
  • 1966 - World Science Fiction Convention
  • 1969 - Eastern Science Fiction Association
  • 1972 - Boskone IX
  • 1976 - Premio Gandalf
  • 1977 - Forrie Award
  • 1978 - Premio Nebula
  • 1983 - Circle of Janus Science Fiction Club
  • 1985 - Tally Con 4
  • 1989 - Philadelphia Science Fiction Society
  • 1989 - Science Fiction Hall of Fame
  • 1991 - Dragon Con
  • 1993 - Premio Raymond Z. Gallun
  • 1995 - Premio Robert Bloch
  • 1997 - Premio Hugo
  • 1998 - Pilgrim Award

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) John Clute, David Langford e Peter Nicholls (a cura di), Alternate History, in The Encyclopedia of Science Fiction, IV edizione online, 2021.
  2. ^ a b Nella prima edizione in antologia, "Elephas Frumenti" e "The Gift of God" erano presentati come capitoli di un unico racconto lungo intitolato "Gavagan's Bar".
  3. ^ A seguito della scoperta di ulteriori racconti, rimasti inediti quando Howard era in vita, il ciclo di Kull è stato sempre pubblicato in volume autonomo, non più come "antefatto" al ciclo di Conan.
  4. ^ Si tratta in effetti del terzo volume di una trilogia su Conan che Andrew Offut pubblicò con editori diversi e in ordine sfasato rispetto alla cronologia interna.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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