Bill Shankly

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Bill Shankly
OBE
La statua di Bill Shankly nei pressi di Anfield Road.
Nazionalità Bandiera della Scozia Scozia
Calcio
Ruolo Allenatore (ex centrocampista)
Termine carriera 1º luglio 1949 - giocatore
12 luglio 1974 - allenatore
Carriera
Giovanili
19??Glenbuck Cherrypickers
Squadre di club1
1932-1933Carlisle Utd16 (0)
1933-1949Preston N.E.296 (13)
Nazionale
1938-1944Bandiera della Scozia Scozia5 (0)
Carriera da allenatore
1949-1951Carlisle Utd
1951-1954Grimsby Town
1954-1955Workington
1956-1959Huddersfield Town
1959-1974Liverpool
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

William Shankly detto Bill (Glenbuck, 2 settembre 1913Liverpool, 29 settembre 1981) è stato un calciatore e allenatore di calcio britannico, mezzala nazionale scozzese, allenatore del Liverpool dal 1959 al 1974 e iniziatore del ciclo più vittorioso della storia della squadra inglese.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato nella regione scozzese dell'East Ayrshire, Bill Shankly era il più giovane di cinque fratelli, tutti calciatori professionisti. Anche suo fratello Bob fu un allenatore di successo che condusse nel 1962 il Dundee alla vittoria nel campionato di Scozia. Tutti e cinque i fratelli fecero parte del Glenbuck Cherrypickers, famoso all'epoca per essere un serbatoio di talenti, che diede numerosi giocatori al calcio professionistico e alla Nazionale scozzese: lo stesso Bill Shankly giocò, tra il 1938 e il 1943, 5 partite con la sua Nazionale. Tuttavia, egli non fece mai parte della prima squadra dei Cherrypickers.

Il primo campionato disputato da Bill Shankly fu nel campionato giovanile scozzese, con la squadra - ormai scomparsa - del Cronberry Eglinton. Notato da alcuni osservatori inglesi, fu messo sotto contratto nel 1932 dal Carlisle Utd. e debuttò nella First Division inglese il 31 dicembre di quello stesso anno, contro il Rochdale. Nell'estate del 1933 si trasferì al Preston North End, club con il quale raggiunse due volte consecutive la finale di Coppa d'Inghilterra nelle stagioni 1936-1937 e 1937-1938, quest'ultima vincendola. Durante la Seconda guerra mondiale Shankly tornò in Scozia a terminare la carriera agonistica nel Partick Thistle.

Dopo il ritiro dal calcio giocato Shankly divenne l'allenatore del Carlisle nel 1949, poi del Grimsby Town nel 1951, del Workington nel 1953 e assistente allenatore dell'Huddersfield Town nel 1956 A dicembre 1959 fu scelto per guidare il Liverpool[1], all'epoca in seconda divisione, per un compenso annuo di 2500 £[1]. Shankly iniziò un paziente lavoro di ricostruzione della squadra partendo dai giovani del vivaio e inserendo elementi di talento come ad esempio l'attaccante scozzese Ian St. John[2], giunto a Liverpool per 35000 £, all'epoca l'acquisto più costoso del club[2] e subito ribattezzato dal Kop The Saint per i tre goal segnati all'Everton nella sua prima apparizione con la maglia dei Reds. Nel 1962 il Liverpool fu promosso in Prima Divisione e addirittura nel 1964 vinse il campionato inglese, e l'anno successivo riuscì ad arrivare fino alla semifinale di Coppa dei Campioni. Negli anni che seguirono Shankly avrebbe guidato il Liverpool alla conquista di altri due campionati inglesi (1965-1966 e 1972-1973), due Coppe d'Inghilterra (1964-1965 e 1973-1974) e soprattutto alla Coppa UEFA 1972-1973 con un 3-2 complessivo contro i tedeschi del Borussia Mönchengladbach, che impose il Liverpool come potenza continentale dopo avergli fatto riacquisire lustro in campo nazionale.

Un episodio avvenuto nel 1973 che lo vide protagonista fece epoca e passò all'aneddotica: durante il giro d'onore per celebrare la vittoria in campionato, un agente di polizia gettò di lato una sciarpa lanciata dalle tribune. Shankly vide la scena si avvicinò all'agente e gli disse: «Non farlo, per te è solo una sciarpa, per un ragazzo rappresenta la vita», poi raccolse la sciarpa e se la legò al collo. Siccome nelle vicinanze c'era un microfono, le sue parole furono captate e ben presto diffuse[3].

Benché il suo palmarès, pur nutrito, sia inferiore a quello del suo successore, Bill Shankly viene considerato dai tifosi il più grande allenatore della storia del Liverpool, per aver ridato rispetto e considerazione al club e aver preparato la strada ai successi del decennio successivo.

Dopo la carriera di allenatore[modifica | modifica wikitesto]

All'età di 60 anni decide di uscire di scena per trascorrere più tempo con la sua famiglia. Viene sostituito da Bob Paisley alla guida della squadra, che avrebbe portato il Liverpool sul tetto d'Europa e l'avrebbe fatto diventare uno dei club più titolati del mondo (sebbene, sorprendentemente, si sarebbe scoperto in tempi recenti che Shankly avrebbe preferito come successore al Liverpool Jack Charlton e non Paisley).

Nel novembre 1974 è stato nominato Ufficiale dell'Ordine dell'Impero Britannico. Si reca spesso a Melwood per vedere l'allenamento della squadra del Liverpool. Il 26 settembre 1981 subì un attacco di cuore e morì tre giorni dopo, il 29 settembre 1981 all'1:20.

Il 4 dicembre 1997 fu realizzata da Tom Murphy una statua in bronzo dell'ex allenatore del Liverpool, che si trova davanti all'ingresso del Kop di Anfield Road. La statua pesa 750 kg e poggia su un basamento in granito scozzese. La posa scelta mira a rendere la statua viva e riconoscibile da tutti i tifosi: braccia tese e trionfanti, che salutano la vittoria davanti ai tifosi presenti nel Kop.

Morte ed eredità[modifica | modifica wikitesto]

La mattina di sabato 26 settembre 1981, Bill Shankly fu ricoverato al Broadgreen Hospital a seguito di un infarto. Seppure le sue condizioni all’inizio sembrassero stabili e non vi fosse alcun indizio che la sua vita fosse in pericolo, il lunedì mattina successivo le sue condizioni peggiorarono improvvisamente e venne trasferito in terapia intensiva. Alle 00:30 del 29 settembre subì un altro arresto cardiaco, non riprendendosi più. Venne dichiarato morto all'01:20, ventisette giorni dopo il suo 68º compleanno. Cremato all'Anfield Crematorium il 2 ottobre, le sue ceneri sono state sparse sul campo di Anfield alla fine del Kop.[4]

Il giorno della morte di Shankly, l'allenamento è stato annullato sia a Melwood che a Bellefield.[5] La conferenza del Partito Laburista rimase in un minuto di silenzio per un uomo che era sempre stato un socialista. Sir Matt Busby, ex allenatore del Manchester United, era così sconvolto che si rifiutò di rispondere a qualsiasi telefonata da parte di persone che gli chiedessero una reazione.[5] Gli omaggi sono arrivati da tutto il mondo del calcio, soprattutto dagli ex giocatori dei club di Shankly. Il presidente del Liverpool John Smith li ha riassunti con una frase semplice ma calzante: "Secondo me è stato l'allenatore più straordinario e dinamico del secolo".[5] Il 3 ottobre, prima partita di campionato casalinga del Liverpool dalla sua scomparsa, Anfield ha celebrato la sua vita, con un tifoso sul Kop che teneva in alto uno striscione fatto in casa che dichiarava "Shankly Lives Forever".[6]

Per onorarne la memoria, il Liverpool eresse lo Shankly Gates in ghisa, alto 15 piedi, davanti allo stand di Anfield Road. Con incisi "Non camminerai mai da solo", furono aperti durante una cerimonia nell'agosto 1982. Nel 1997, una statua in bronzo di Shankly alta sette piedi fu svelata fuori dallo stadio. Reca la leggenda: "Fece felice il popolo".[7] Nel 2016, un plinto per Shankly è stato installato su 96 Avenue fuori Anfield. L'iscrizione riporta i dettagli della vittoria del Liverpool nel 1965 contro l'Inter ad Anfield, la prima grande notte europea del club.[8]

Dalla metà degli anni '90, Preston North End ha avviato una completa ricostruzione di Deepdale per convertirlo in un moderno stadio per tutti i posti. Quando l'ex estremità di Spion Kop è stata sostituita da un nuovo stand nel 1998, è stato chiamato Bill Shankly Kop ed è stato progettato con sedili di diversi colori che forniscono un'immagine della testa e delle spalle di Shankly.[9]

Shankly è stato nominato membro inaugurale della Hall of Fame del calcio inglese nel 2002, in riconoscimento del suo impatto sul gioco inglese come allenatore.[10] Nel 2004, è stato un membro inaugurale della Hall of Fame del calcio scozzese. Il romanzo biografico di David Peace Red or Dead, pubblicato nel 2013, è un racconto romanzato della carriera di Shankly come allenatore del Liverpool. Il romanzo è stato selezionato per l'inaugurazione del Goldsmiths Prize (2013). Un hotel e museo aperto a Liverpool nell'agosto 2015 è dedicato alla vita e alla carriera di Bill Shankly. Shankly compare anche nel popolare canto del Liverpool "Allez, Allez, Allez", che viene spesso cantato dai tifosi del Liverpool, specialmente durante le partite europee.[11] La voce fuori campo archiviata di Shankly ("La mia idea era quella di costruire il Liverpool in un bastione di invincibilità") appare nel brano "Anfield Rap", una canzone della finale della Liverpool FA Cup del 1988.[12]

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Shankly è stato sposato con Agnes Wren-Fisher dal 1944 fino alla sua morte 37 anni dopo. Si erano incontrati in precedenza durante la seconda guerra mondiale, quando Bill prestava servizio come caporale con la RAF e "Nessie", che era sei anni più giovane, prestava servizio con la WRAF. Hanno avuto due figlie - Barbara (nata nel 1945) e Jeanette (nata nel 1951) - e sei nipoti, sebbene il loro nipote più giovane e stato l'unico nipote nato diversi mesi dopo la morte di Bill Shankly. Nessie è sopravvissuta al marito per più di 20 anni, morendo nell'agosto 2002 all'età di 82 anni.[13] Alla nomina di Shankly come allenatore del Liverpool nel 1959, lui e la sua famiglia si trasferirono in una casa a Bellefield Avenue, West Derby, Liverpool. Nessie Shankly viveva ancora lì al momento della sua morte, più di 40 anni dopo.[14]

Alla sua morte nel 1981 Shankly ha lasciato £ 99.077 nel suo testamento (equivalenti a £ 404.009 nel 2021).

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Presenze e reti nei club[modifica | modifica wikitesto]

Cronologia presenze e reti in nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Scozia
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
9-4-1938 Londra Inghilterra Bandiera dell'Inghilterra 0 – 1 Bandiera della Scozia Scozia Torneo Interbritannico 1938 -
8-10-1938 Belfast Irlanda del Nord Bandiera dell'Irlanda del Nord 0 – 2 Bandiera della Scozia Scozia Torneo Interbritannico 1939 -
9-11-1938 Edimburgo Scozia Bandiera della Scozia 3 – 2 Bandiera del Galles Galles Torneo Interbritannico 1939 -
7-12-1938 Glasgow Scozia Bandiera della Scozia 3 – 1 Bandiera dell'Ungheria Ungheria Amichevole -
15-4-1939 Glasgow Scozia Bandiera della Scozia 1 – 2 Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra Torneo Interbritannico 1939 -
Totale Presenze 5 Reti 0

Statistiche da allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

In grassetto le competizioni vinte.[15]

Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale % Vittorie Piazzamento
Comp G V N P Comp G V N P Comp G V N P Comp G V N P G V N P %
1949-1950 Bandiera dell'Inghilterra Carlisle Utd TDN 42 16 15 11 FACup 3 2 0 1 - - - - - - - - - - 45 18 15 12 40,00
1950-1951 TDN 46 25 12 9 FACup 4 2 1 1 - - - - - - - - - - 50 27 13 10 54,00
Totale Carlisle United 88 41 27 20 7 4 1 2 - - - - - - - - 95 45 28 22 47,37
1951-1952 Bandiera dell'Inghilterra Grimsby Town TDN 46 29 8 9 FACup 2 1 0 1 - - - - - - - - - - 45 18 15 12 40,00
1952-1953 TDN 46 21 10 15 FACup 3 2 0 1 - - - - - - - - - - 49 23 10 16 46,94
1953-1954 TDN 46 16 9 23 FACup 5 2 2 1 - - - - - - - - - - 51 18 11 24 35,29 17º
Totale Grimsby Town 138 66 27 47 10 5 2 3 - - - - - - - - 148 71 29 50 47,97
1954-1955 Bandiera dell'Inghilterra Workington TDN 46 18 14 14 FACup 3 2 0 1 - - - - - - - - - - 49 20 14 15 40,82
1956-1957 Bandiera dell'Inghilterra Huddersfield Town SD 42 18 6 18 FACup 5 2 2 1 - - - - - - - - - - 47 20 8 19 42,55 12º
1957-1958 SD 42 14 16 12 FACup 2 0 1 1 - - - - - - - - - - 44 14 17 13 31,82
1958-1959 SD 42 16 8 18 FACup 1 0 0 1 - - - - - - - - - - 43 16 8 19 37,21 14º
Totale Huddersfield Town 126 48 30 48 8 2 3 3 - - - - - - - - 134 50 33 51 37,31
1959-1960 Bandiera dell'Inghilterra Liverpool SD 42 20 10 12 FACup 2 1 0 1 - - - - - - - - - - 44 21 10 13 47,73
1960-1961 SD 42 21 10 11 FACup+CdL 2+3 1+1 0+1 1+1 - - - - - - - - - - 47 23 11 13 48,94
1961-1962 SD 42 27 8 7 FACup 5 2 2 1 - - - - - - - - - - 47 29 10 8 61,70 (prom.)
1962-1963 FD 42 17 10 15 FACup 6 4 1 1 - - - - - - - - - - 48 21 11 16 43,75
1963-1964 FD 42 26 5 11 FACup 5 3 1 1 - - - - - - - - - - 47 29 6 12 61,70
1964-1965 FD 42 17 10 15 FACup 8 5 3 0 CC 9 5 3 1 CS 1 0 1 0 60 27 17 16 45,00
1965-1966 FD 42 26 9 7 FACup 1 0 0 1 CdC 9 5 1 3 CS 1 0 1 0 53 31 11 11 58,49
1966-1967 FD 42 19 13 10 FACup 4 2 1 1 CC 5 2 1 2 CS 1 1 0 0 52 24 15 13 46,15
1967-1968 FD 42 22 11 9 FACup+CdL 9+2 3+0 5+1 1+1 CdF 6 3 0 3 - - - - - 59 28 17 14 47,46
1968-1969 FD 42 25 11 6 FACup+CdL 4+3 2+2 1+0 1+1 CdF 2 1 0 1 - - - - - 51 30 12 9 58,82
1969-1970 FD 42 20 11 11 FACup+CdL 6+2 3+1 2+0 1+1 CdF 4 3 0 1 - - - - - 54 27 13 14 50,00
1970-1971 FD 42 17 17 8 FACup+CdL 7+3 5+0 1+2 1+1 CdF 10 5 4 1 - - - - - 62 27 24 11 43,55
1971-1972 FD 42 24 9 9 FACup+CdL 3+3 1+2 1+0 1+1 - - - - - - - - - - 48 27 10 11 56,25
1972-1973 FD 42 25 10 7 FACup+CdL 4+8 1+2 2+5 1+1 CU 12 8 2 2 - - - - - 67 37 19 11 55,22
1973-1974 FD 42 22 13 7 FACup+CdL 9+6 6+3 3+2 0+1 CC 4 1 1 2 - - - - - 58 29 18 10 50,00
Totale Liverpool 630 328 157 145 100 47 33 20 61 33 12 16 3 1 2 0 794 409 204 181 51,51
Totale carriera 1028 501 255 272 128 60 39 29 61 33 12 16 3 1 2 0 1 220 595 308 317 48,77

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]

Preston NE: 1937-1938

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]

Liverpool: 1963-1964, 1965-1966, 1972-1973
Liverpool: 1961–1962
Liverpool: 1964-1965, 1973-1974
Liverpool: 1964, 1965, 1966

Competizioni internazionali[modifica | modifica wikitesto]

Liverpool: 1972-1973

Individuale[modifica | modifica wikitesto]

  • 10ª miglior allenatore della storia del calcio ESPN[16]
2013
2019
2013

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Ufficiale dell'Ordine dell'Impero Britannico - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Shankly to manage Liverpool, in The Guardian, 2 dicembre 1959, p. 11.
  2. ^ a b (EN) Sports news in brief, in The Guardian, 3 maggio 1961, p. 4.
  3. ^ Tancredi Palmeri, Liverpool vale una follia. Ma vedere l'Inter sarà dura, in Gazzetta dello Sport, 14 febbraio 2008. URL consultato il 14 febbraio 2008.
  4. ^ Kelly, pp. 312–314.
  5. ^ a b c Kelly, p. 313.
  6. ^ (EN) The Kop commemorates Bill Shankly - 20"x16" Premium Framed Print, in LiverpoolFC.com. URL consultato il 2 gennaio 2023 (archiviato dall'url originale il 3 luglio 2020).
  7. ^ (EN) Remembering Bill Shankly, BBC Sport, 29 settembre 2006. URL consultato il 2 gennaio 2023.
  8. ^ (EN) Liverpool reveal 96 Avenue and Paisley Square will form part of new-look Anfield, in Liverpool Echo. URL consultato il 2 gennaio 2023.
  9. ^ (EN) Deepdale Ground Guide, su pnefc.net, Preston North End. URL consultato il 2 gennaio 2022 (archiviato dall'url originale il 7 marzo 2009).
  10. ^ (EN) Wright Inducted into Hall of Fame, in BBC Sport, 15 ottobre 2005. URL consultato il 2 gennaio 2023.
  11. ^ (EN) Allez Allez Allez! The story behind famous Liverpool chant, Goal. URL consultato il 2 gennaio 2023.
  12. ^ (EN) Do you know the Anfield Rap lyrics? Take our quiz to find out if you REALLY do [collegamento interrotto], in Liverpool Echo. URL consultato il 2 gennaio 2023.
  13. ^ (EN) Shankly family, Shankly Hotel. URL consultato il 2 gennaio 2022.
  14. ^ (EN) End of era as Nessie Shankly dies at 82, Daily Post. URL consultato il 2 gennaio 2023.
  15. ^ Scotland - Cup Results 1873/74-1877/78 and 1889/90-1995/96, su rsssf.com, RSSSF.com. URL consultato il 21 ottobre 2016.
  16. ^ Greatest Managers, No. 10: Shankly, su espn.com, ESPN, 7 agosto 2013. URL consultato il 19 marzo 2019.
  17. ^ Top 50 des coaches de l'historie, su francefootball.fr, France Football, 19 marzo 2019. URL consultato il 19 marzo 2019.
  18. ^ Jamie Rainbow, The Greatest Manager of all time, su worldsoccer.com, World Soccer, 4 luglio 2013.
  19. ^ Jamie Rainbow, The Greatest XI: how the panel voted, su worldsoccer.com, World Soccer, 2 luglio 2013. URL consultato il 27 febbraio 2020 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2015).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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